Dissertations / Theses on the topic 'Lingua straniera'
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D'Alfonso, Chiara. "La traduzione verso una lingua straniera: il caso del sito web di Tropical Lane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15510/.
Full textLiakhnovich, Nastassia. "Tra aspetto e aktionsart: storia, classificazioni e difficoltà nell’apprendimento del russo come lingua straniera." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20677/.
Full textGiolitto, Caterina. "Dare del Tu o del Lei? Osservazioni a partire dall'analisi di manuali di italiano L1 e lingua straniera." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21296/.
Full textTabaku, Sörman Entela. "“Che italiano fa” oggi nei manuali di italiano lingua straniera? : Tratti del neostandard in un corpus di manuali svedesi e italiani." Doctoral thesis, Stockholms universitet, Romanska och klassiska institutionen, 2014. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:su:diva-106807.
Full textBrizzi, Mattia. "Das Osterreichische Deutsch: analisi della variante austriaca alla luce della concezione del tedesco come lingua pluricentrica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11369/.
Full textTrippetti, Elisa. "Internazionalizzare le aziende locali. La formazione del traduttore tra traduzione attiva e revisione professionale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12711/.
Full textVernillo, Roberta. "Neuroni specchio e apprendimento linguistico: una rassegna di studi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13703/.
Full textMastrella, Lavinia. "Rivalutare la traduzione attiva: un caso pratico di traduzione dall'italiano all'inglese." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15392/.
Full textAGUZZI, GIULIA. "Lingue straniere e sordità: un percorso possibile." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/78940.
Full textThis work aims to guide the foreign language teacher trough the literature on special education needs and deafness, the available tools, and the modeling for everyday practice to encourage the inclusion of deaf students until now considered not teachable. In the first and second chapters, the theoretical approaches to deaf students learning are presented in the contexts of special language teaching, special education, and disabilities. The third and fourth chapters represent the application of those principles to include deaf students in the language classroom activities following the operational models usually used for different learning disabilities. The last chapter offers the concrete model that may guide teachers from their deaf students' needs analysis and the correct material choice for them, passing through the learning project management to get to the specific class lessons, in collaboration with support staff members.
Baldazzi, Marco. "Una app ibrida per l'apprendimento incidentale delle lingue straniere." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9512/.
Full textFavaloro, Frine Beba. "La didactique de la culture chinoise dans le cadre de construction disciplinaire de l’enseignement de Lingua e cultura cinese." Thesis, Paris, INALCO, 2020. http://www.theses.fr/2020INAL0003.
Full textOur thesis places itself in the domain of foreign language teaching. Its object is the construction of the scholastic discipline of Lingua e cultura cinese and the development of the teaching of Chinese culture in Italian upper secondary school. Based on the concepts of discipline construction and didactic transposition, the thesis develops from the observation of disciplinarisation process of Chinese language and culture teaching completed in France. The goal of the research is twofold. First, we want to show how the Italian discipline took unique shape compared to other languages and to the French context, and secondly, to show how there is a divide between the process of didactic transposition of objects to teach-teachable related to Chinese language and the corresponding one related to Chinese culture. While the former is widely developed, the objects to be taught have been identified for the latter but a reflection on how to make them teachable is still at an early stage. This process is influenced by the representation of cultural distance associated with Chinese culture, which makes the integration of the teaching components more complex. Specifically, this integration concerns cultural themes, proposed in a compartmentalized way, and the teaching of language and culture, which are not yet sufficiently connected. Finally, this shows how the integration of reference components and conceptual issues of the discipline as a whole are yet being defined
La nostra tesi si iscrive nel dominio della didattica delle lingue straniere e ha per oggetto la costruzione della disciplina scolastica di Lingua e cultura cinese e lo sviluppo della didattica della cultura nella scuola secondaria di secondo grado italiana. Basandosi sulle nozioni di costruzione disciplinare e trasposizione didattica, essa si sviluppa a partire dall’osservazione del percorso di disciplinarizzazione dell’insegnamento della lingua e della cultura cinese compiuto in Francia. Obiettivo dell’indagine è mostrare come la disciplina scolastica italiana si sia costituita secondo una forma peculiare rispetto alle altre lingue e al contesto francese, e mostrare come esista un divario tra il processo di trasposizione didattica degli oggetti da insegnare-insegnabili relativi alla lingua, ampiamente sviluppati, e quelli relativi alla cultura, rispetto a cui sono stati individuati gli oggetti da insegnare ma la riflessione su come renderli insegnabili è ancora agli inizi. Influisce su questo processo la rappresentazione di distanza culturale associata alla cultura cinese, che rende più complesso integrare le componenti della didattica. Nello specifico, tale integrazione riguarda i temi culturali, che sono proposti in modo compartimentalizzato, e la didattica della lingua e della cultura, che non sono sufficientemente poste in comunicazione. Tutto questo, infine, mostra come l’integrazione dei campi di riferimento e di riflessione della disciplina nel suo complesso sia ancora in corso di definizione
Medri, Alessia. "La lingua come specchio della società: i prestiti italiani nella lingua portoghese e i lusitanismi presenti nella lingua italiana." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20861/.
Full textGaiba, Emanuele. "Lingue e identità: mutamento linguistico e percezione identitaria nella comunità italo-quebecchese." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4479/.
Full textLuppi, Martina. "Bilinguismo - Come le lingue straniere modificano la percezione della realtà dentro e intorno a sé." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16072/.
Full textCataldi, Elisa. "« HÉLAS!, TOUT ÇA, C’EST DES CHANSONS » Analyse linguistique et stylistique des chansons "Le gorille" et "Dans l’eau de la claire fontaine" de Georges Brassens et de leur traduction par Fabrizio De André." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4449/.
Full textRasori, Manuela. "Nazik al-mala'ika innovazione e conservazione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5474/.
Full textSulis, Gigliola. "Aspetti stilistici dell'uso del plurilinguismo nella narrativa contemporanea : l'interazione tra italiano, dialetti e lingue straniere nell'opera di Luigi Meneghello e Andrea Camilleri." Thesis, University of Reading, 2005. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.431076.
Full textAlunno, Marta. "Strutture perifrastiche con verbi di movimento: Analisi contrastiva in tre lingue romanze." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7730/.
Full textBarberis, Michela. "L'importanza dell'imitazione. Esercizi di interpretazione a servizio della glottodidattica: il caso dello shadowing per il russo L2." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20514/.
Full textFabbri, Veronica. "Errore e apprendimento: L'italiano insegnato ai bambini non madrelingua in una scuola primaria di Forlì." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9235/.
Full textNeri, Maria Chiara. "Les québécismes, ces méconnus : réflexion méthodologique sur la traduction en italien du lexique québécois dans Agaguk et N'tsuk d'Yves Thériault." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4096/.
Full textCiccotti, Claudio. "Studio comparato sull'uso dell'accusativo preposizionale in spagnolo, italiano e dialetto di Montemesola." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6227/.
Full textBarreca, Giulia. "L’acquisition de la liaison chez des apprenants italophones : des atouts d’un corpus de natifs pour l’étude de la liaison en français langue étrangère (FLE)." Thesis, Paris 10, 2015. http://www.theses.fr/2015PA100186/document.
Full textAs part of the international project InterPhonologie du Français Contemporain (IPFC) (Detey Kawaguchi and 2008; Racine, Detey and Kawaguchi 2012), this study aims to examine acquisition strategies of liaison in French as a foreign language. While developmental models have been proposed for the acquisition of liaison in L1, to date, no hypothesis accounting for L2 liaison learning has received convincing empirical support (Wauquier 2009). It is in this context that the present longitudinal study of Italian-speaking students of French as a foreign language (FFL) (level A2-B1) can be situated. The results have been enriched by a comparison with other multilingual studies (several source languages) from the international project IPFC. This approach shows the presence of common trends and errors in different populations of learners that suggest that, despite the use of lexical strategies, learners are able to develop phonological generalisations of liaison. Taking into account the difficulties that the heterogeneity of liaison presents for second language teaching and acquisition (Racine and Detey in press), learners show weaknesses in both production of liaison and in epilinguistic knowledge (Gombert 1990) of the variation of liaison.These results led us to use data from a frequency analysis of a corpus of native speakers Phonologie du Français Contemporain (PFC) (Durand, Laks and Lyche 2009) to provide learning resources, based on a data-driven learning approach, to contribute to the renewal of the teaching of liaison in French as a foreign language
Nata nell’ambito del progetto InterPhonologie du Français Contemporain (IPFC) (Racine, Detey et Kawaguchi 2012), questa tesi propone un’analisi delle strategie di acquisizione della liaison in L2. Sebbene dei modelli di acquisizione della liaison in L1 siano già stati proposti, nessuna ipotesi è stata confermata da studi empirici (Wauquier 2009).È in questo contesto che si situa il nostro studio longitudinale realizzato su degli studenti universitari italofoni di francese lingua straniera (FLS) (livello A2-B1); un’osservazione i cui risultati sono stati confrontati con altre ricerche multilingui facenti parte del progetto internazionale IPFC. Questo approccio ha permesso di far emergere la presenza di tendenze e errori comuni alle diverse popolazioni di apprendenti; una similitudine che suggerisce come gli apprendenti, malgrado ricorrano a diverse strategie lessicali, sono in grado di sviluppare delle generalizzazioni fonologiche della liaison. Inoltre, date le difficoltà che la variabilità della liaison pone tanto nella didattica quanto nell’acquisizione, gli apprendenti sembrano possedere una scarsa competenza della variazione della liaison non solo sul piano della produzione ma anche su quello delle conoscenze epilinguistiche (Gombert 1990).Questi risultati ci hanno spinto quindi ad utilizzare i dati dell’analisi della frequenza della liaison condotta sul corpus di nativi Phonologie du Français Contemporain (PFC) (Durand, Laks et Lyche 2009) al fine di proporre delle risorse pedagogiche per l’acquisizione della liaison. Questi strumenti potrebbero contribuire al rinnovamento dell’insegnamento della liaison nella didattica del francese lingua straniera
Vassallo, Maria Luisa. "Relações de poder em parcerias de teletandem /." São José do Rio Preto : [s.n.], 2010. http://hdl.handle.net/11449/103517.
Full textAbstract: The exploratory study in this thesis investigates the relationships of power within a specific learning context: teletandem. Teletandem is a way of collaborating in pairs in order to learn a foreign language - partners who are competent speakers of different languages learn each other‟s language by meeting on-line regularly. This happens in different sessions for each language through written chat, audio and video. Sessions may be either independent or integrated into the institutional curriculum. The fundamental principles of teletandem are reciprocity and autonomy. The study is grounded on the qualitative analysis of fifteen semi- structured interviews of seven teletandem partnerships and of one face-to-face partnership. Their focus lies on three aspects of power relations within this learning context: (a) points of transit of power; (b) foundations of power; and (c) the dynamics of power. Rather than being considered as a stable characteristic of people, power is viewed as a dynamic characteristic of relationships. A relational view is, thus, adopted, excluding essentialist ones. Within these confines, power is defined in its possible broadest sense: by relating it to trans-disciplinary concepts of various social sciences, it focuses on the potential or the exercised power, on the conscious or unconscious power, on the intentional or unintentional power, on the agent‟s or the structural power, on forms of power that are implicit or explicit and, finally, it considers both the negative and productive aspects of power. The study sets the concept of power into action in reference to its three classical dimensions that are represented by behavior, interests and ways of thinking, and also in reference to the definition of power in terms of range limitation of choices. Data interpretation is grounded on theories about the sources of power (Social Psychology), about social... (Complete abstract click electronic access below)
Astratto: Il presente studio, di natura esplorativa, ha l‟obiettivo di studiare le relazioni di potere in un contesto di apprendimento particolare: il teletandem. Il teletandem è una forma di lavoro collaborativo in coppia, a scopo di apprendimento di due lingue straniere, tra due partner parlanti competenti di lingue diverse, che imparano uno la lingua dell‟altro e si incontrano regolarmente on-line, realizzando sessioni nelle due lingue per chat scritta, audio e video, in modo indipendente o integrato in un curricolo istituzionale. I suoi principi fondamentali sono reciprocit~e autonomia. La ricerca è fondata sull‟analisi qualitativa di quindici interviste semistrutturate riferite a sette coppie di teletandem e a una coppia di tandem in presenza. Studia tre aspetti delle relazioni di potere in questo contesto di apprendimento: (a) punti di transito del podere; (b) basi del potere; (c) dinamiche di potere. Considera il potere come proprietà dinamica di relazioni e non come proprietà stabile di persone; adotta una visione relazionale, escludendo le visioni essenzialiste. Entro questi limiti, define il potere nel modo più ampio possibile: facendo riferimento a concetti transdisciplinari, di diverse scienze sociali, focalizza tanto il potere potenziale quanto quello esercitato, tanto il potere cosciente quanto quello incosciente, tanto il potere intenzionale quanto quello non intenzionale, tanto il potere dell‟agente quanto il potere strutturale, tanto le forme implicite quanto le esplicite; considera il potere non solo come negativo ma anche come produttivo. La presente ricerca operazionalizza il potere con riferimento alle tre dimensioni classiche, rappresentate da comportamenti, interessi e modi di pensare, e anche con riferimento alla definizione di potere in termini di limitazione di ambito di scelte. Interpreta i dati con riferimento alle teorie sulle fonti del potere... (Riassunto completo, accesso elettronico clicca Qui Sotto)
Orientador: João Antonio Telles
Coorientador: Paolo E. Balboni
Banca: Solange Aranha
Banca: Maximina Freire
Banca: Graziano Serragiotto
Doutor
Vassallo, Maria Luisa [UNESP]. "Relações de poder em parcerias de teletandem." Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2010. http://hdl.handle.net/11449/103517.
Full textIl presente studio, di natura esplorativa, ha l‟obiettivo di studiare le relazioni di potere in un contesto di apprendimento particolare: il teletandem. Il teletandem è una forma di lavoro collaborativo in coppia, a scopo di apprendimento di due lingue straniere, tra due partner parlanti competenti di lingue diverse, che imparano uno la lingua dell‟altro e si incontrano regolarmente on-line, realizzando sessioni nelle due lingue per chat scritta, audio e video, in modo indipendente o integrato in un curricolo istituzionale. I suoi principi fondamentali sono reciprocit~e autonomia. La ricerca è fondata sull‟analisi qualitativa di quindici interviste semistrutturate riferite a sette coppie di teletandem e a una coppia di tandem in presenza. Studia tre aspetti delle relazioni di potere in questo contesto di apprendimento: (a) punti di transito del podere; (b) basi del potere; (c) dinamiche di potere. Considera il potere come proprietà dinamica di relazioni e non come proprietà stabile di persone; adotta una visione relazionale, escludendo le visioni essenzialiste. Entro questi limiti, define il potere nel modo più ampio possibile: facendo riferimento a concetti transdisciplinari, di diverse scienze sociali, focalizza tanto il potere potenziale quanto quello esercitato, tanto il potere cosciente quanto quello incosciente, tanto il potere intenzionale quanto quello non intenzionale, tanto il potere dell‟agente quanto il potere strutturale, tanto le forme implicite quanto le esplicite; considera il potere non solo come negativo ma anche come produttivo. La presente ricerca operazionalizza il potere con riferimento alle tre dimensioni classiche, rappresentate da comportamenti, interessi e modi di pensare, e anche con riferimento alla definizione di potere in termini di limitazione di ambito di scelte. Interpreta i dati con riferimento alle teorie sulle fonti del potere... (Riassunto completo, accesso elettronico clicca Qui Sotto)
A presente pesquisa, de natureza exploratória, visa a indagar as relações de poder em um contexto de aprendizagem particular: o teletandem. O teletandem é uma forma de trabalho colaborativo em dupla, para fins de aprendizagem de duas línguas estrangeiras, entre dois parceiros falantes competentes de línguas diversas, que aprendem a língua um do outro e se encontram regularmente on-line, realizando sessões nas duas línguas por chat escrito, áudio e vídeo, de forma independente ou integrada em um currículo institucional. Seus principios fundamentais são reciprocidade e autonomia. A pesquisa está embasada na análise qualitativa de quinze entrevistas semi-estruturadas referentes a sete duplas de teletandem e a uma dupla de tandem presencial. Indaga três aspectos das relações de poder neste contexto de aprendizagem: (a) pontos de trânsito do poder; (b) bases do poder; (c) dinâmicas de poder. Considera o poder como propriedade dinâmica de relações e não como propriedade estável de pessoas: adota uma visão relacional, excluindo as visões essencialistas. Dentro destes limites, define o poder na maneira mais ampla possível: fazendo referência a conceitos trans- disciplinares, de diversas ciências sociais, enfoca tanto o poder potencial quanto o exercido, tanto o poder ciente quanto o inconsciente, tanto o poder intencional quanto o não intencional, tanto o poder do agente quanto o poder estrutural, tanto as formas de poder implícitas quanto as explícitas; considera o poder não apenas como negativo, mas também como produtivo. O estudo operacionaliza o poder com referência às três dimensões clássicas, representadas pelos comportamentos, interesses e formas de pensar, e também com referência à definição do poder em termos de limitação de leque de escolhas. Interpreta os dados com referência às teorias acerca das fontes do poder (Psicologia Social)...
The exploratory study in this thesis investigates the relationships of power within a specific learning context: teletandem. Teletandem is a way of collaborating in pairs in order to learn a foreign language – partners who are competent speakers of different languages learn each other‟s language by meeting on-line regularly. This happens in different sessions for each language through written chat, audio and video. Sessions may be either independent or integrated into the institutional curriculum. The fundamental principles of teletandem are reciprocity and autonomy. The study is grounded on the qualitative analysis of fifteen semi- structured interviews of seven teletandem partnerships and of one face-to-face partnership. Their focus lies on three aspects of power relations within this learning context: (a) points of transit of power; (b) foundations of power; and (c) the dynamics of power. Rather than being considered as a stable characteristic of people, power is viewed as a dynamic characteristic of relationships. A relational view is, thus, adopted, excluding essentialist ones. Within these confines, power is defined in its possible broadest sense: by relating it to trans-disciplinary concepts of various social sciences, it focuses on the potential or the exercised power, on the conscious or unconscious power, on the intentional or unintentional power, on the agent‟s or the structural power, on forms of power that are implicit or explicit and, finally, it considers both the negative and productive aspects of power. The study sets the concept of power into action in reference to its three classical dimensions that are represented by behavior, interests and ways of thinking, and also in reference to the definition of power in terms of range limitation of choices. Data interpretation is grounded on theories about the sources of power (Social Psychology), about social... (Complete abstract click electronic access below)
Baggio, Serenella. "Gli italiani a Dresda." Sächsische Landesbibliothek - Staats- und Universitätsbibliothek Dresden, 2020. https://slub.qucosa.de/id/qucosa%3A70934.
Full textLEONE, VINCENZA. "Le nuove tecnologie come valore aggiunto del CLIL." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1018.
Full textThis thesis is the result of a research study in CLIL and Technologies that arose from the combination of different factors: the desire of investigate the implementation of new technologies at school, considering the possible implication, and the need to improve the quality of language learning giving new stimuli to the students. It is based on a theoretical study and an action research which investigated different school levels and university courses. The research proved the positive stimulus of new technologies as value-added to CLIL and recognised the key role of the teacher in such a double-focus approach.
Ritucci, Raffaella. "Bambine e ragazzi bilingui nelle classi multietniche di Torino." Doctoral thesis, Humboldt-Universität zu Berlin, 2018. http://dx.doi.org/10.18452/19485.
Full textThe Italian Ministry of Education (MIUR) student register records that today in Italy more than one out of ten students is not an Italian citizen, although the majority of them were born there. Several statistical surveys indicate that "foreign" students, when compared to native students, show a poorer performance in Italian and in academic achievement. This exploratory fieldwork carried out in schools in Turin (5th to 8th grade) analyzed data obtained through semi-structured interviews with 121 students and 26 parents as well as 141 questionnaires filled in by 27 teachers of Italian and family language. It showed that many students are "bilingual natives", as they grow up acquiring both Italian and another language; however, despite the fact that the interviewees rate polyglottism positively, schools don't usually offer targeted support in either language. Within the cohort the broadest range of competences in Italian are found first among those with an Italian-speaking parent, then among those who arrived in Italy at pre-school age attending kindergarten there; this latter group shows higher competences than those born in Italy attending nursery there, as also in the INVALSI tests. As far as family language is concerned, data illustrate that its teaching increases its competences without affecting those in Italian: quite the opposite in fact. These results confirm the remarkable role played by the "other" language in successful language education. MIUR is therefore called upon to include also linguistic data in its student register, so as to redefine its curricula according to EU Guidelines, and to identify specific procedures and resources for multilingual classes. This new policy would reduce the current cost of placing students in a lower grade, grade retention and drop-outs, and would promote school success, equal opportunities and multilingualism, with positive consequences both for the individuals and for the national economy.
L'anagrafe studenti del MIUR registra come oggi in Italia più di uno studente su dieci non è cittadino italiano, pur essendo la maggioranza di loro nata in questo paese. Numerose indagini statistiche mostrano come gli allievi "stranieri" presentino, rispetto a quelli italiani, ridotte competenze in italiano e minore successo scolastico. Questa ricerca esplorativa svolta in alcune scuole di Torino (V elementare-III media) ha analizzato dati ottenuti tramite interviste semi-strutturate a 121 studenti e 26 genitori e 141 questionari compilati da 27 insegnanti di italiano e di lingua di famiglia. Da essa è emerso che molti studenti sono "nativi bilingui", poiché crescono usando l'italiano e un'altra lingua. Questo poliglottismo, valutato dagli intervistati assai positivamente, non si rispecchia però nella prassi scolastica: un supporto mirato in italiano e l'insegnamento della lingua di famiglia sono di regola una chimera. All'interno del campione le più ampie competenze in italiano si trovano fra chi ha un genitore italofono e chi è arrivato in Italia in età prescolare frequentandovi la scuola materna; come constatato anche nei test INVALSI, chi è nato in Italia e vi ha frequentato l'asilo nido è leggermente svantaggiato. Rispetto alla lingua di famiglia risulta che il suo studio porta a migliori competenze in essa, senza nuocere all'italiano: anzi. Emerge quindi il ruolo significativo della lingua "altra" per un'educazione linguistica efficace. L'invito al MIUR è quindi di integrare la propria anagrafe con dati linguistici, così da ridefinire i propri curricula secondo le Linee Guida Comunitarie, individuando procedure e risorse specifiche per le classi multilingui. Con un investimento ridotto, paragonato con il costo attuale dato da retrocessioni, ripetenze e abbandono scolastico, si riuscirebbe a sostenere il successo scolastico, le pari opportunità e il plurilinguismo, con conseguenze positive per i singoli e per l'economia nazionale.
Angaroni, María Virginia. "I falsi amici nell’apprendimento dell’italiano come lingua straniera." Bachelor's thesis, 2016. http://hdl.handle.net/11086/14123.
Full textIn questo lavoro finale di ricerca linguistica ci proponiamo come oggetto di indagine lo studio dei falsi amici nell‟apprendimento dell'italiano come lingua straniera (LS). Il presente lavoro ha lo scopo di analizzare l‟identificazione dei falsi amici da parte di alunni ispanofoni principianti residenti nella città di Cordoba in Argentina, tenendo in considerazione i meccanismi che adoperano gli studenti e il contributo di tecniche didattiche, per identificare e comprendere le false affinità. Dalla nostra esperienza come insegnanti di lingua italiana notiamo che molti dei nostri alunni - consultati sul motivo per il quale studiano l‟italiano - sostengono che si tratta di una lingua “facile”, “che non presenta difficoltà”, questione che ci ha portato a interrogarci sulla vicinanza tra l‟italiano e lo spagnolo, lingue con un rapporto molto stretto in quanto appartenenti alla medesima famiglia linguistica. Per quanto riguarda il piano lessicale esiste una stretta vicinanza nella scrittura per il gran numero di lessemi uguali o molto simili tra le due lingue (Calvi,1995). È per questo motivo che in presenza di tali somiglianze tra i due sistemi linguistici, per un ispanofono sembra facile imparare l'italiano; tuttavia è proprio questa familiarità che può provocare delle difficoltà allo studente di italiano come LS, dato che spesso quest‟ultima risulta ingannevole e può portarlo a commettere errori e di conseguenza ad interpretare erroneamente il testo.
Universidad Nacional de Córdoba. Facultad de Lenguas; Argentina