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Dissertations / Theses on the topic 'Lingue portoghese e brasiliana'

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1

Assuncao, Cecilio Livia <1981&gt. "L'Insegnamento della Lingua Portoghese nelle Università Italiane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6094/1/Assuncao_Livia_Tesi.pdf.

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Abstract:
Il presente lavoro si prefigge di descrivere e analizzare la realtà dell’insegnamento della lingua portoghese nelle università italiane, con particolare attenzione alla presentazione della varietà brasiliana, nel quadro dell’educazione linguistico-culturale in senso lato. Per poter cogliere l’insieme interrelato di fattori che compongono il processo di insegnamento/apprendimento in questa specifica situazione, la ricerca si sviluppa in tre ambiti: i) riflessione sulle varietà della lingua portoghese, basata sugli studi attuali in ambito linguistico e sociolinguistico relativi all’area lusofona, mettendo a fuoco il portoghese brasiliano; ii) ricognizione dell’attuale stato dell’insegnamento del portoghese all’interno degli atenei italiani, attuata tramite una ricerca quantitativa basata su un questionario online; iii) indagine qualitativa sulle pratiche didattiche, in presenza e online, basate rispettivamente sull’analisi dei materiali didattici in uso negli atenei e sull’analisi culturale e linguistica delle interazioni fra studenti in teletandem. L’analisi dei dati ha permesso di tracciare un quadro rappresentativo dell’insegnamento del portoghese nel contesto accademico nonché di delineare percorsi formativi integrativi alle lezioni tradizionali, che mettano in evidenza lo stretto legame fra lingua e cultura, e quindi per meglio contestualizzare l’apprendimento della lingua e della cultura brasiliana in Italia.
This thesis describes and analyses the teaching of Portuguese in Italian universities, paying particular attention to the Brazilian variety. In order to capture the inter-related set of factors composing the teaching/learning process in these particular settings, our research takes three main angles: i) a reflection on the geographical varieties of Portuguese, in particular Brazilian, on the basis of contemporary linguistic and sociolinguistic studies in this area; ii) a survey of the current state of teaching of Portuguese in Italian universities, with quantitative analysis of the results of an online questionnaire; iii) a qualitative account of teaching practices, both face-to-face and online, based respectively on the linguistic and cultural analysis of teaching materials used in universities, and on that of interactions between students working in teletandem. Our work has allowed us to trace a representative picture of the teaching of Portuguese in academia, and to show how online activities can complement traditional teaching, emphasising the links between language and culture and thereby contextualising the learning of the language and culture of Brazil.
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2

Assuncao, Cecilio Livia <1981&gt. "L'Insegnamento della Lingua Portoghese nelle Università Italiane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6094/.

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Abstract:
Il presente lavoro si prefigge di descrivere e analizzare la realtà dell’insegnamento della lingua portoghese nelle università italiane, con particolare attenzione alla presentazione della varietà brasiliana, nel quadro dell’educazione linguistico-culturale in senso lato. Per poter cogliere l’insieme interrelato di fattori che compongono il processo di insegnamento/apprendimento in questa specifica situazione, la ricerca si sviluppa in tre ambiti: i) riflessione sulle varietà della lingua portoghese, basata sugli studi attuali in ambito linguistico e sociolinguistico relativi all’area lusofona, mettendo a fuoco il portoghese brasiliano; ii) ricognizione dell’attuale stato dell’insegnamento del portoghese all’interno degli atenei italiani, attuata tramite una ricerca quantitativa basata su un questionario online; iii) indagine qualitativa sulle pratiche didattiche, in presenza e online, basate rispettivamente sull’analisi dei materiali didattici in uso negli atenei e sull’analisi culturale e linguistica delle interazioni fra studenti in teletandem. L’analisi dei dati ha permesso di tracciare un quadro rappresentativo dell’insegnamento del portoghese nel contesto accademico nonché di delineare percorsi formativi integrativi alle lezioni tradizionali, che mettano in evidenza lo stretto legame fra lingua e cultura, e quindi per meglio contestualizzare l’apprendimento della lingua e della cultura brasiliana in Italia.
This thesis describes and analyses the teaching of Portuguese in Italian universities, paying particular attention to the Brazilian variety. In order to capture the inter-related set of factors composing the teaching/learning process in these particular settings, our research takes three main angles: i) a reflection on the geographical varieties of Portuguese, in particular Brazilian, on the basis of contemporary linguistic and sociolinguistic studies in this area; ii) a survey of the current state of teaching of Portuguese in Italian universities, with quantitative analysis of the results of an online questionnaire; iii) a qualitative account of teaching practices, both face-to-face and online, based respectively on the linguistic and cultural analysis of teaching materials used in universities, and on that of interactions between students working in teletandem. Our work has allowed us to trace a representative picture of the teaching of Portuguese in academia, and to show how online activities can complement traditional teaching, emphasising the links between language and culture and thereby contextualising the learning of the language and culture of Brazil.
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Figueira, Colossi Diogo <1984&gt. "João Guimarães Rosa: la critica brasiliana, la ricezione in Italia e una proposta di ritraduzione del libro Primeiras Estórias." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15859.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro è quello di presentare la prima ritraduzione italiana del libro Primeiras Estórias dello scrittore brasiliano João Guimarães Rosa. La nuova traduzione è preceduta da una riflessione teorica che verte sui seguenti argomenti: un'introduzione alla storiografia critica dello scrittore in Brasile, la sua ricezione in Italia, l'analisi delle prime traduzioni italiane di Edoardo Bizzarri a partire da una prospettiva teorica fondata sulla critica all'approccio tradizionale all'atto del tradurre di Antoine Berman, un breve studio della lingua dell'autore e, infine, una discussione sulla necessità di ritradurre Guimaraes Rosa.
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4

Brancalion, Andrea <1990&gt. "Afasia no Português do Brasil, uma comparação dos estudos mais recentes." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5434.

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5

Cavezzan, Annaluna <1983&gt. "Preconceito linguístico no PB: variação da concordância verbal em falantes cultos de Santa Catarina." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5659.

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Abstract:
Questa ricerca, attraverso la raccolta di interviste svolte in base ai criteri richiesti dalla sociolinguistica, si prefigge di svolgere un’analisi del fenomeno di variazione nella concordanza verbale, normalmente collegato alla varietà popolare del portoghese brasiliano, in parlanti colti nati e vissuti durante la maggior parte della loro vita nello stato di Santa Catarina. Tale fenomeno viene inquadrato, innanzitutto, nel contesto storico dei mutamenti che hanno caratterizzato la lingua portoghese fin dall’inizio del processo di colonizzazione del Brasile e che permettono non solamente di poter far riferimento ad una norma brasiliana del portoghese ma anche, secondo alcuni linguisti, di azzardare ad affermare l’esistenza di una vera e propria lingua brasiliana. In secondo luogo, essi sono inseriti anche nel contesto sociale ed economico brasiliano ed interpretati, quindi, alla luce della forte disuguaglianza e della non equa distribuzione della ricchezza che lo contraddistinguono: tali elementi hanno determinato la nascita di stereotipi e pregiudizi in relazione ad alcune forme linguistiche, tradizionalmente ricollegabili alla varietà popolare del portoghese brasiliano parlata delle classi sociali inferiori con un livello di istruzione medio-basso, che si allontanerebbero dai precetti della grammatica normativa, lasciando spazio all’instaurazione ed al perpetuarsi di atteggiamenti discriminatori nei confronti di tali forme linguistiche e dei rispettivi utilizzatori.
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6

Tiozzo, Canella Alice <1992&gt. "A construção identitária da sociedade portuguesa segundo José Mattoso. Uma proposta de tradução." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12076.

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Abstract:
Identificação de um País: ensaio sobre as origens de Portugal 1096-1325 é o ensaio de José Mattoso que venceu o Prémio Alfredo Pimenta de História Medieval em 1985. Este constitui uma base fundamental para a investigação sociológica da Idade Média. Na panorâmica das obras de referência em língua italiana sobre a história social medieval, falta totalmente a presença de um texto tão completo sobre a descrição da sociedade portuguesa e a inicial formação do sentimento nacional durante a época medieval. Por essas razões, apresenta-se uma proposta de tradução em língua italiana de uma seleção de parágrafos do volume I: Oposição. A seleção tradutiva segue o critério temático: dedicou-se espaço à descrição das diferentes classes sociais, às relações entre elas, às diferenças com base na colocação geográfica, à taxação, às injustiças e aos privilégios. A tradução é precedida da contextualização da obra e é acompanhada de um comentário que visa explicitar a estratégia e as soluções adotadas.
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Manzato, Elena <1990&gt. "Tabu e reescrita na tradução italiana de A casa dos budas ditosos." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12364.

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Abstract:
Analisi della traduzione del romanzo A casa dos budas ditosos di João Ubaldo Ribeiro, dal portoghese brasiliano all'italiano, con una specifica attenzione agli aspetti descrittivi e culturali del processo di traduzione.
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8

Zardini, Matilde <1993&gt. "Traduzione di Araweté: um povo tupi da Amazônia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12745.

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9

Bayma, Gloria <1991&gt. "Os Maraguás e a literatura infanto-juvenil indígena de autoria feminina na perspectiva da tradução de cinco obras de Lia Minapoty." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12778.

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Abstract:
O presente trabalho consiste numa proposta de tradução e na análise de cinco obras de literatura infanto-juvenil, escritas pela autora brasileira Lia Minapoty. A escritora pertence ao povo amazônico dos indígenas chamados de Maraguá. As obras traduzidas do português para o italiano são: Txsipy, Tainãly uma menina Maraguá, A árvore da carne, Lua menina e menino onça e Com a noite veio o Sono. O principal objetivo deste trabalho é contribuir para a difusão da literatura infanto-juvenil indígena amazônica na Itália, numa perspectiva de conhecimento intercultural. Através da parte teórica introdutiva, da proposta de tradução e do comentário final de teor tradutológico, o leitor terá a possibilidade de explorar a cultura na língua indígena brasileira dos Maraguá. Na análise, serão também discutidas algumas das diferenças linguísticas entre o português brasileiro e o italiano.
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Pellizzer, Tatiana <1993&gt. "Dizer o indizível: uma tradução de Um Sopro de Vida de Clarice Lispector." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14307.

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Abstract:
Clarice Lispector, autora brasileira do século XX, deixou alguns fragmentos, recolhidos depois da sua morte, pela sua amiga Olga Borelli no livro que tem o título de Um sopro de vida – pulsações, um diálogo entre um Autor anónimo e Ângela Pralini, mulher que ele criou porque precisava de se ver ao espelho, num reflexo que não fosse o seu. Neste diálogo desconexo, o autor e Ângela, enfrentam vários temas como a impossibilidade da comunicação total e absoluta através da palavra, a questão do tempo que foge, a indagação do sentido mais profundo da vida; e tudo isso mediante o estilo inconfundível e íntimo de Clarice, escritora que com sua obra transformou e valorizou ainda mais a literatura brasileira. Este tentativo de Clarice de poder dizer o indizível através das palavras, transforma-se num desafio por quem se aventura na tradução da sua obra. Na tradução de uma língua para outra, só se pode aproximar-se ao sentido, mas é impossível exprimir todas as possibilidades de sentidos que os acostamentos das palavras produzem na língua de origem. No caso de Clarice Lispector é ainda mais difícil porque, além de ter que enfrentar os limites da tradução, o tradutor tem que interpretar as sugestões do indizível, o silêncio, o que não se pode exprimir através das palavras e fica como uma sombra atrás do sentido da frase. Este trabalho quer propor uma tradução de Um sopro de vida (pulsações) e mostrar quais são os principais desafios que se podem encontrar quando se traduz um texto literário da língua portuguesa para a língua italiana, em particular os jogos de sintaxe que a autora criou para exprimir suas ideias através de um português brasileiro às vezes coloquial e às vezes extremamente preciso e técnico nos termos utilizados.
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Nucci, Alessandra <1993&gt. "Traduzir o universo feminino de José Sasportes: Os Novos Espectros e Daisy, um filme para Fernando Pessoa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16569.

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Abstract:
La traduzione verte su due opere dello scrittore e critico di danza José Sasportes. I testi scelti, inediti in italiano, sono: Daisy, um filme para Fernando Pessoa pubblicato nel 1986 e il più recente romanzo Os Novos Espectros uscito nel 2011. Il filo conduttore che lega le due opere è la presenza di protagoniste femminili che tentano di contrastare un universo maschile che le vorrebbe escluse dal mondo dell’arte e da luoghi e conversazioni riservate agli uomini. Entrambe ambientate nel passato e in momenti storici differenti, permettono un’incursione nel mondo delle avanguardie e anche nell’attuale partecipazione femminile nel mercato dell’arte e delle professioni artistiche.
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Paset, Marta <1995&gt. "O universo narrativo nos contos infantis da Lídia Jorge: os desafios da tradução." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16906.

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Abstract:
A presente tese tem como objetivo analisar o universo narrativo da escritora portuguesa Lídia Jorge, focando-se na sua produção para a infância e apresentando uma proposta de tradução dos três textos para crianças escritos pela autora. O trabalho desenvolve-se em três capítulos, relacionados com a literatura infantil em geral e, especificamente, em Portugal, com a sua história e evolução desde as origens até ao século XX. São depois abordadas a vida e a obra de Lídia Jorge, evidenciando como a sua própria experiência na infância influenciou a redação dos textos escritos para crianças, e os prémios, reconhecimentos e traduções da autora no estrangeiro. Por fim, são analisadas características específicas da tradução destinada ao público infantil e as dificuldades encontradas durante a tradução dos textos de infância de Lídia Jorge do português para o italiano.
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Buonsante, Giorgio <1991&gt. "Da che luogo parli? Djamila Ribeiro, lugares de fala em tradução." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17469.

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Abstract:
La presente tesi si propone di tradurre l’opera di Djamila Ribeiro O que é lugar de fala (2017) analizzandone contenuto e impatto in un possibile pubblico di riferimento italiano e italofono. La traduzione sarà sostenuta da dichiarazioni riguardanti la volontà traduttoria” e sue finalità, basi teorico-critiche relative agli argomenti trattati e ai rispettivi processi traduttivi, e commento traduttologico di frammenti dell’opera considerata. In armonia con le teorie femministe, queer, postcoloniali e afrodiasporiche della traduzione che fondamentano il lavoro, sottolineiamo le finalità di demistificare e denunciare le immagini romantizzate del Brasile coloniale e, in particolar modo, quelle relative alla categoria della donna nera, potendo così sia importare gli strumenti del dibattito ribeiriano all’interno del contesto accademico italiano sia sensibilizzare potenzialmente l’opinione pubblica in relazione a tali temi.
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Pedrotti, Jacopo <1995&gt. "Questões de raça, gênero e classe na tradução de Diário de Bitita, de Carolina Maria de Jesus." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19021.

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Abstract:
A presente pesquisa visa apresentar a tradução para o italiano de Diário de Bitita, de Carolina Maria de Jesus, obra que reflete as desigualdades que assolam o Brasil e que marcaram a vida da escritora. A tradução é precedida por um amplo aparato teórico-crítico que permite contextualizar a obra em tradução, analisando a sociedade brasileira nas questões raciais e de classe, com o racismo estrutural que a permeia, e de gênero, com a interseccionalidade trilhando novos caminhos para o feminismo. A tradução se baseia em teorias da tradução pós-coloniais e feministas, que junto a uma forma de ativismo linguístico, nos permitem agir sobre o texto para poder introduzir no contexto italiano novos cuidados com as palavras que se utilizam para se referir às populações afrodescendentes. La presente tesi ha come obiettivo quello di presentare la traduzione di Diário de Bitita, di Carolina Maria de Jesus, opera che riflette le disuguaglianze che minano il Brasile e che hanno marcato la vita della scrittrice. La traduzione è preceduta da un ampio apparato teorico-critico, il quale ci permette di contestualizzare l’opera in traduzione, analizzando la società brasiliana nelle questioni di razza e classe, con il razzismo strutturale che la pervade, e di genere, con l’intersezionalità che apre nuovi cammini del femminismo. La traduzione ha come base le teorie di traduzione postcoloniali e femministe, che insieme ad una forma di attivismo linguistico, ci permettono di agire sul testo in modo tale da introdurre nel contesto italiano nuove sensibilità in relazione alle parole che si utilizzano per riferirsi alle popolazioni afrodiscendenti. The thesis has the aim to present the translation of Diário de Bitita by Carolina Maria de Jesus, which work reflects on the disparities undermining Brazil and lived by the author herself. The translation is forerun by a critic exegesis to contextualize it through the analysis of the Brazilian society. Particularly, the contextualization is made by analyzing the concepts of race and classes, highlighting the structural racism encroaching upon it and through the concept of gender by the intersectionality that leads feminism to new developments. The theories of postcolonial and feminist translations are at the basis of the translation, in the same way as the linguistic activism; on account of that, we can operate on the text to introduce in the Italian framework a new awareness of the words used to refer to Afro-descendant populations.
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Becchetti, Martina <1996&gt. "O Karaíba: uma história do pré-Brasil, de Daniel Munduruku. A voz da resistência indígena brasileira em tradução." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20388.

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Abstract:
A presente pesquisa visa apresentar uma tradução inédita para o italiano do romance "O Karaíba: uma história do pré-Brasil" de Daniel Munduruku, com o objetivo de contribuir para a difusão da literatura indígena brasileira contemporânea no contexto italiano. As produções literárias de autoria indígena no seu conjunto permitem divulgar uma imagem não preconceituosa e estereotipada dos povos originários, sendo os próprios indígenas os(as) autores(as) dessas obras, resgatando assim a história de seus povos silenciada desde a chegada dos colonos portugueses às terras que hoje chamamos de Brasil. A tradução é precedida por um aparato crítico-teórico que permite contextualizar o romance em tradução, assim como o surgimento da literatura indígena no Brasil, enfatizando a importância da prática escritural como forma de resistência perante séculos de apagamento cultural. A tradução baseia-se em estudos dedicados à tradução de obras infantojuvenis e em teorias da tradução pós-coloniais que nos permitem adotar uma postura ética no processo tradutório como forma de respeitar o outro e mantê-lo presente na tradução.
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Dal, Cin Samantha <1997&gt. "Calvino em tradução Uma análise contrastiva do uso pronominal em PE e PB." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20969.

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Abstract:
O presente trabalho visa apresentar uma análise contrastiva das traduções portuguesas e brasileiras de alguns romances e coleções de contos do autor italiano Italo Calvino, com o objetivo de evidenciar diferenças e similaridades diatópicas das duas normas da língua portuguesa, mais em particular na vertente da língua da tradução. O estudo contextualiza as questões essenciais sobre a norma dual da língua portuguesa e os seus reflexos na tradução e inclui uma breve panorâmica sobre o êxito editorial italiano e internacional do autor em análise, com especial atenção ao contexto lusófono, nomeadamente português e brasileiro. São em seguida abordadas as características fundamentais da linguística de corpora como disciplina, antes de proceder à análise linguística que envolve, nomeadamente, o uso e a colocação pronominal que se acredita ser um marcador de conservadorismo e formalidade ou, pelo contrário, de inovação e informalidade linguística. Para conduzir a presente investigação dois corpora distintos para as traduções no PE e as traduções no PB foram criados e analisados por meio do software para a análise computacional de corpora Sketch Engine. PALAVRAS-CHAVE: linguística de corpus; Italo Calvino; tradução; variedade diatópica.
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Tessaro, Giulia <1996&gt. "Comparando traduções: propostas de traduções no panorama linguístico e literário da literatura infantojuvenil brasileira com protagonismo negro." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21568.

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Abstract:
A presente dissertação visa apresentar três traduções inéditas do português para o italiano dos livros Amoras, do cantor e escritor Emicida, O pequeno príncipe preto do ator, diretor e cientista social Rodrigo França, e Flávia e o bolo de chocolate, da jornalista e escritora Míriam Leitão. Os três livros enquadram-se no campo da literatura infantojuvenil e abordam a questão do protagonismo negro. Analisam-se os textos, quer do ponto de vista linguístico, quer do conteúdo, tendo como contexto de referência o panorama literário infantil brasileiro e a literatura de autoria negra. Apresenta-se a literatura infantojuvenil e, posteriormente, aprofunda-se o assunto em relação ao Brasil e à presença da literatura infantil na vida das crianças brasileiras, mais especificamente na educação e na escola, com o fim de tratar a divisão presente entre literatura infantil brasileira e afrobrasileira. Através das diferentes perspectivas autorais e das histórias dos textos objeto desta pesquisa, o trabalho quer assinalar de que maneira o papel do protagonismo negro se desenvolve e se representa no contexto literário atual do Brasil e colabora para a construção da identidade da criança negra. As traduções propostas baseiam-se em estudos sobre a tradução de obras infantojuvenis e as escolhas selecionadas para a terminologia sensível presente nos textos são corroboradas por um levantamento linguístico realizado graças à colaboração de falantes nativos de italiano.
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Bruttomesso, Nicole <1991&gt. "La cooperazione multilaterale in materia di istruzione della CPLP e l’allineamento delle politiche nazionali dei suoi Paesi Membri all' obiettivo 4 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17079.

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Abstract:
In linea con uno degli obiettivi strategici dell’Università Cà Foscari di Venezia, ovvero la diffusione e promozione dell’Agenda 2030 e i relativi 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, questa tesi di laurea magistrale si propone dapprima di esaminare se i principi e valori generali integrati nell’obiettivo 4 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile siano inclusi o meno nelle politiche di cooperazione multilaterale in materia di istruzione promosse dalla Comunità di Paesi di Lingua Portoghese (CPLP). Successivamente si intende verificare se vi sia un allineamento delle politiche nazionali di istruzione dei nove Paesi Membri della CPLP (Angola, Brasile, Capo Verde, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Mozambico, Portogallo, San Tomè e Principe, Timor Est) all’obiettivo 4, in particolar modo per quanto concerne il tema della promozione dello sviluppo sostenibile per mezzo dell’istruzione (target 4.7).
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Manzato, Elena <1990&gt. "Mulheres e(m) paratextos: quatro obras de Jorge Amado em italiano." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/22073.

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Abstract:
Jorge Amado, secondo Joselia Aguiar (2018) e Dal Pont e Guerini (2017), figura tra i più tradotti al mondo e in Italia. Di conseguenza il suo lavoro ha influenzato l’immaginario italiano sul Brasile e il suo popolo. Così la presente ricerca mira a colmare una lacuna sulla ricezione della letteratura di Jorge Amado in Italia attraverso l’analisi dei paratesti delle traduzioni delle opere con donne protagoniste, ovvero: Gabriela cravo e canela (1958), Dona Flor e seus dois maridos (1966), Tereza Batista cansada de guerra (1972) e Tieta do Agreste (1977). I romanzi con donne protagoniste sono rappresentativi dell’opera amadiana in termini di edizioni e ristampe nel sistema culturale italiano e sono significativi anche in termini di successo internazionale. Infatti, oltre a essere pubblicati in molti paesi, sono stati adattati per la televisione, il cinema e il teatro. L’obiettivo principale di questa tesi è analizzare il materiale paratestuale, specificamente i peritesti, di tutte le edizioni italiane del corpus di romanzi con donne protagoniste, mirando a verificare come esse sono rappresentate nel sistema culturale italiano. Per raggiungere questo obiettivo è tracciata una panoramica della ricezione di Jorge Amado in Italia attraverso le sue traduzioni e gli agenti della traduzione (FERRETTI, 2004), utilizzando la teoria dei polisistemi di Itamar Even-Zohar (1990) e della riscrittura di André Lefevere (2009). In seguito sono presentate le opere del corpus e la storia delle traduzioni e degli agenti, case editrici e traduttori(trici). Infine, partendo da Gérard Genette (2009), Marie-Hélène Catherine Torres (2011) e Kathryn Batchelor (2018), viene presentata un’analisi dei peritesti delle edizioni italiane dei suddetti romanzi. In questo contesto emergono questioni come lo status delle traduzioni, la rappresentazione della donna, l’esotizzazione e l’erotizzazione del corpo paratestuale. Lo studio peratestuale dei quattro romanzi del corpus mostra una tendenza alla stereotipizzazione (CORRÊA, 2016; GONZALES, 1984; HOOKS, 1995, 2019; SCHMIDT, 2009, 2019) per quanto riguarda la rappresentazione della donna e del Brasile e una invisibilizzazione della traduzione e del(la) traduttore(trice), e una mancanza di aggiornamento di gran parte del materiale peritestuale.
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Saramin, Alessandra <1993&gt. "Olhos d’água de Conceição Evaristo: a voz da mulher negra na corda bamba da tradução." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14834.

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Abstract:
The aim of this work is to translate and analyze the book of the afro-brazilian author Conceição Evaristo: Olhos d’Agua. This book is a collection of short novels that gives a clear picture of the marginalized part of the population of modern Brazil. To analyze this collection, I started looking at the themes of the works of Conceição Evaristo. She uses the term “escrevivencia” (writing the life) to combine in one word all the themes that are recurring in her works. Using the other novels form the author, I analyze these topics: the comparison between life and death, the condition of life of marginalized people, the life of afro-brazilian women trying to survive in a racist society, the importance and representation of their bodies and their effort to speak up to find an identity is another important theme in her works.
In these short novels most of the main characters are women that, together with all the other characters and male protagonists, live in favelas, as marginalized people of the Brazilian society. In order to do the translation of this collection of novels, I stayed as faithful as possible to the original work, trying not to use too may synonyms and giving the text the same feeling of alienation that is so recurrent in the original version of the text.
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Libralesso, Erica <1994&gt. "Luandino Vieira, “Vidas Novas” Aspetos da narrativa pós-colonial em lingua portuguesa: textos e traduções Uma linguagem escondida durante a época colonial: tradução e análise." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19432.

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Abstract:
Os oito contos que compõem o livro Vidas Novas são narrativas de caráter realista que descrevem o regime da ditatura salazarista, produzidas entre junho e julho de 1962 dentro do Pavilhão Prisional da PIDE, em Luanda, nos contextos iniciais da guerra pela independência de Angola. De facto, durante o período da Segunda Guerra Mundial começa a formar-se um pensamento anti-colonial, porque muitos povos tinham experenciado o que foi a guerra contra o fascismo (uma opressao interna de Europa) e os movimentos de resistencia europeus inspiraram os movimentos de resistencia nas ex-colonias onde o ser humano é constantemente menosprezado a partir de uma suposta superioridade europeia. De facto, a negritude nasce como ato de resistência e redescoberta das raízes culturais que foram destruídas daquele que se define epistemicídio, ou seja o genocídio do conhecimento levado a cabo pelos colonizadores, que assim submetem o mundo colonial à visão branca. O objectivo do meu trabalho é evidenciar como no desenvolver da narração, a identidade negra começa a valorizar-se e a reivindicar-se apesar das ameaças do povo branco, sobretudo a nível linguístico e cultural, criando assim aquela que podemos definir autoconsciência histórica.
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CUCCORO, CORRADO. "IL MITO CLASSICO NELLA DRAMMATURGIA DI LINGUA PORTOGHESE: I CICLI ARGONAUTICO, TEBANO E TROIANO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39111.

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Abstract:
Dall’inizio del XXI secolo, i drammi portoghesi e brasiliani ispirati all’antichità classica, prima trascurati o semplicemente ignorati dalla critica internazionale, sono stati oggetto di più ampio e sistematico studio, in relazione sia alle fonti antiche sia alla produzione moderna analoga. Nondimeno, in tale contesto hanno spesso prevalso prospettive o interessi nazionali; inoltre, la ricerca si è di solito concentrata su singoli miti, personaggi, motivi. Una ricognizione complessiva sarebbe a questo punto utilissima, ma non è ancora disponibile. La presente tesi è appunto volta a offrire un contributo in tale direzione, attraverso una mappatura ragionata della maggior parte delle opere pertinenti: tutte quelle concernenti i tre principali cicli mitici (argonautico, tebano, troiano). Secondo il mio censimento, il sorprendente corpus consta di tredici drammi (sei portoghesi e sette brasiliani) per il primo ciclo, ventuno (quattordici portoghesi e sette brasiliani) per il secondo e ventidue (diciotto portoghesi e quattro brasiliani) per il terzo.
Since the turn of the 21st century, the Portuguese and Brazilian dramas inspired by the classical antiquity, previously overlooked or simply ignored by international critics, have been subject of more widespread and systematic studies, in connection with both their ancient references and similar modern production. Nevertheless, in this context national perspectives or interests have often been predominant; furthermore, research has usually concerned individual narratives, characters or motives. A comprehensive survey would be now very useful, but it is not yet available. The present thesis is just meant to offer a contribution in this regard, by providing an annotated map of most of the relevant works: all those which belong to the three main mythical cycles (Argonautic, Theban, Trojan). According to my data, the striking corpus consists in thirteen plays (six Portuguese and seven Brazilian) for the first cycle; twenty-one (fourteen Portuguese and seven Brazilian) for the second, and twenty-two (eighteen Portuguese and four Brazilian) for the third.
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Soffritti, Agnese <1981&gt. "I materiali dell'assenza nella poesia della fine secolo portoghese." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4656/1/soffritti_agnese_tesi.pdf.pdf.

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Abstract:
Il presente studio ha come obiettivo quello di chiarire le dinamiche culturali iscritte nella fine secolo portoghese a partire dall’analisi di alcune opere letterarie -in particolar modo poetiche - tra cui spicca il Só di António Nobre. L’Ultimatum inglese del 1890 mandando in frantumi il progetto imperiale in Africa, scatena un conflitto che si manifesta non solo a livello di un confronto con l’Altro, ma soprattutto, per le sue implicazioni simboliche, nei termini di un confronto interno proprio con l’immaginario nazionale. L’Ultimatum mette in crisi l’iperidentità descritta da Eduardo Lourenço come il frutto di una storia marcata da una deriva atlantica rispetto al resto d’Europa ed elaborata durante secoli di letteratura come il volto più autentico del Portogallo. Contemporaneamente segna inesorabilmente la distanza da quell’immaginario europeo e moderno che in stretto legame con il progetto imperiale ne costituiva le fondamenta. La poesia dell’epoca segue il paradigma apocalittico che associa al pianto e all’invettiva gli elementi di un’aspettativa messianica di riscatto: alla rabbia segue l’invito di riporre l’attenzione nelle glorie di un tempo in modo da rafforzare il Portogallo decaduto. La rivisitazione in chiave rigeneratrice del passato e dello spazio nazionale è una costante della letterautra neoromantica, l’opera di Antonio Nobre tuttavia non può essere affrontata secondo questa lettura: non si tratta qui di nessun recupero dell’età dell’oro, al contrario, la modernità dell’autore sta nel dichiarare l’impraticabilità di un immaginario che più che perduto non è mai esistito e si rivela dunque nella sua natura di feticcio.
This study is intended to clarify the cultural dynamics belonging to end of the century, examining some literatures, especially poetic literature, one of the most important being Só by António Nobre. In 1890 the English Ultimatum destroys the Imperial plan for Africa, causing a conflicts whose results are noticed not only by a comparison with the Other, but most of all, because of its symbolic implications, in terms of a comparison of National perceptions itself. Ultimatum questions the iper identity described by Eduardo Lourenço as the result of the history featuring an atlantic deviation in relation to the rest of Europe and resulting from centuries of literature as the most authentic image of Portugal. Simultaneously it marks the distance from European modern image that tightly connected to Imperial plan was the foundations of identity. The poetry of that period follows the apocalyptic paradigm that associates crying and the invective as elements of a Messianic expectation of redemption: anger is followed by invitation to look back to past glories so to strengthen decayed Portugal. Reviewing the past and the National space as a rinvigorating period is a constant feature of neo romantic literature, however the poetry of Antonio Nobre can’t be viewed as such interpretation: there is no recovery of a golden age, on the contrary, the author proof to be modern declaring that it is not possible to purse an image that rather than lost never existed and therefore proove its fetish nature.
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Soffritti, Agnese <1981&gt. "I materiali dell'assenza nella poesia della fine secolo portoghese." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4656/.

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Abstract:
Il presente studio ha come obiettivo quello di chiarire le dinamiche culturali iscritte nella fine secolo portoghese a partire dall’analisi di alcune opere letterarie -in particolar modo poetiche - tra cui spicca il Só di António Nobre. L’Ultimatum inglese del 1890 mandando in frantumi il progetto imperiale in Africa, scatena un conflitto che si manifesta non solo a livello di un confronto con l’Altro, ma soprattutto, per le sue implicazioni simboliche, nei termini di un confronto interno proprio con l’immaginario nazionale. L’Ultimatum mette in crisi l’iperidentità descritta da Eduardo Lourenço come il frutto di una storia marcata da una deriva atlantica rispetto al resto d’Europa ed elaborata durante secoli di letteratura come il volto più autentico del Portogallo. Contemporaneamente segna inesorabilmente la distanza da quell’immaginario europeo e moderno che in stretto legame con il progetto imperiale ne costituiva le fondamenta. La poesia dell’epoca segue il paradigma apocalittico che associa al pianto e all’invettiva gli elementi di un’aspettativa messianica di riscatto: alla rabbia segue l’invito di riporre l’attenzione nelle glorie di un tempo in modo da rafforzare il Portogallo decaduto. La rivisitazione in chiave rigeneratrice del passato e dello spazio nazionale è una costante della letterautra neoromantica, l’opera di Antonio Nobre tuttavia non può essere affrontata secondo questa lettura: non si tratta qui di nessun recupero dell’età dell’oro, al contrario, la modernità dell’autore sta nel dichiarare l’impraticabilità di un immaginario che più che perduto non è mai esistito e si rivela dunque nella sua natura di feticcio.
This study is intended to clarify the cultural dynamics belonging to end of the century, examining some literatures, especially poetic literature, one of the most important being Só by António Nobre. In 1890 the English Ultimatum destroys the Imperial plan for Africa, causing a conflicts whose results are noticed not only by a comparison with the Other, but most of all, because of its symbolic implications, in terms of a comparison of National perceptions itself. Ultimatum questions the iper identity described by Eduardo Lourenço as the result of the history featuring an atlantic deviation in relation to the rest of Europe and resulting from centuries of literature as the most authentic image of Portugal. Simultaneously it marks the distance from European modern image that tightly connected to Imperial plan was the foundations of identity. The poetry of that period follows the apocalyptic paradigm that associates crying and the invective as elements of a Messianic expectation of redemption: anger is followed by invitation to look back to past glories so to strengthen decayed Portugal. Reviewing the past and the National space as a rinvigorating period is a constant feature of neo romantic literature, however the poetry of Antonio Nobre can’t be viewed as such interpretation: there is no recovery of a golden age, on the contrary, the author proof to be modern declaring that it is not possible to purse an image that rather than lost never existed and therefore proove its fetish nature.
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Lupati, Federica <1985&gt. "Edição e receção de autores angolanos em Portugal antes e depois do 25 de abril: o caso Ondjaki." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3811.

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Abstract:
Breve introduzione teorica sul concetto di letteratura e le sue frontiere, a cui segue una panoramica sulla pubblicazione di autori angolani in Portogallo prima e dopo la caduta della dittatura e il ruolo delle istituzioni letteraria nella ricezione delle opere. Il caso presentato è quello del giovane autore contemporaneo Ondjaki, il cui successo e la cui pubblicizzazione oggi permettono di sollevare alcune questioni culturali e ideologiche.
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Dai, Pre' Debora <1992&gt. "O Homem e a Terra. Uma leitura comparada de José Saramago e Leonardo Boff." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12556.

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Abstract:
O que inspira este trabalho de comparação literária é a intuição da possibilidade de um diálogo extraordinariamente frutuoso entre as obras de José Saramago, escritor português que sempre se definiu com muita convicção ateu e as de Leonardo Boff, teólogo cristão e expoente da teologia da libertação no Brasil. Se as opiniões dos autores parecem ser diametralmente opostas em relação á religião, não se pode dizer o mesmo das posições políticas, já que ambos nas suas vidas manifestaram interesse pela ideologia comunista. Mas posto que muito já foi dito sobre o José Saramago ateu e comunista e também sobre a corrente teológica da libertação e a sua proximidade ao comunismo, o desafio será acrescentar algum elemento mais, colocando as obras em relação e criando um diálogo literário inovativo e estimulante. Concretamente o primeiro capítulo terá um caráter introdutivo, o segundo será dedicado à figura do frade Francisco de Assis, que levou ambos autores a desenvolver uma reflexão sobre o tema da pobreza e o terceiro abordará questões relacionadas à Terra, do ponto de vista ambiental-ecológico, mas também na perspetiva da necessidade de redistribuição das terras. O propósito final será destacar as afinidades entre as visões dos dois autores que, embora inspirados a valores diferentes, se opõem com a mesma indignação às dinâmicas de injustiça, abuso e repressão e acreditam no poder da palavra como forma de divulgação de uma mensagem de luta e oposição necessária e imprescindível.
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Lucotti, Eugenio <1992&gt. "O descompasso da formação: leitura de "Amar, verbo intransitivo" de Mário de Andrade." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13052.

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Abstract:
Lettura del romanzo "Amar, verbo intransitivo" dello scrittore modernista Mário de Andrade, riflettendo sul rapporto dialettico che si crea all'interno della letteratura brasiliana tra la necessità di esprimere la realtà contingente e i modelli culturali stranieri.
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Golin, Mattia <1991&gt. "Prisão, exílio e literatura em Luandino Vieira: uma leitura crítica de 'Papéis de prisão'." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14791.

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Abstract:
Esta dissertação quer enfrentar a vida do escritor angolano José Luandino Vieira que cumpriu, como preso político e culpado de ser um terrorista por causa do seu laço com o Movimento pela Libertação de Angola na altura do regime salazarista, quase doze anos de prisão, de 1961 até 1972, nas cadeias de Angola e no Campo de Trabalho de Chão Bom no Tarrafal, em Cabo Verde. Para isso se tornar possível, utilizou-se como ponto focal do trabalho uma obra, Papéis da prisão, de 2015, que graças a dois anos de trabalho da equipe composta por Margarida Calafate Ribeiro, Mónica V. Silva e Roberto Vecchi foi possível reunir todos os fragmentos e as cartas compostos pelo autor e afortunadamente conservados. Depois ter introduzido os factos históricos daquela época, tanto em Portugal quanto em Angola e ter apresentado o autor e sua obra, o trabalho analisará em detalhe os dois tempos da prisão do autor. O primeiro refere-se à época de Luanda, com o autor que apesar de se encontrar preso pelo menos ficava na sua cidade, junto com a família dele. O segundo ocupar-se-á dos anos em Cabo Verde, aqui afastado dos seus familiares e da sua terra. A intenção é ver como os dois contextos diferentes tiveram influência no homem Luandino e também na sua produção literária.
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Bazzacco, Alessandra <1995&gt. "REPRESENTAR OS RETORNADOS: UMA PROPOSTA DE TRADUÇÃO DO ROMANCE A GORDA DE ISABELA FIGUEIREDO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18877.

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Abstract:
Uma das consequências da descolonização dos países africanos foi o aparecimento na realidade portuguesa de um novo grupo social, constituído pelos cidadãos que regressaram ao país depois de ter abandonado as colónias onde tinham construído as suas vidas. Para definir estas pessoas entrou em uso o termo ‘retornado’, que se revelou em muitas ocasiões aproximativo, não conseguindo representar uma categoria tão heterogênea, e que amiúde assumiu conotações negativas, devido à quantidade de incompreensões ligadas ao complexo período histórico, político e social em que se verificou o retorno. A presente tese propõe-se portanto formular uma proposta de representação destas figuras que, graças às suas vivências, se configuram como uma ponte entre passado e presente e resultam fundamentais para a compreensão da identidade portuguesa pós-colonial. O primeiro capítulo será dedicado inicialmente à análise histórico-política das fases dos projetos coloniais desenvolvidos entre os séculos XIX e XX, com maior enfoque no contexto moçambicano, até chegar ao ponto de rotura representado pela Revolução dos Cravos, que levou ao êxodo dos nacionais residentes nas províncias ultramarinas. Em segundo lugar será aprofundado de forma crítica o processo de reinserção social dos retornados, evidenciando os êxitos e as falhas de uma inclusão que por muitos ainda está por chegar. O segundo capítulo abordará o surgimento da ‘literatura dos retornados’, o subgénero que reúne as vozes dos autores que nas últimas décadas têm compartilhado as suas experiências de vida ligadas a este crítico processo. Finalmente, no terceiro capítulo será avançada uma proposta de tradução para o italiano do romance A Gorda (2016) de Isabela Figueiredo, escritora contemporânea reconhecida como uma das representantes deste grupo literário pós-colonial.
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Reali, Niccolo' <1994&gt. "Colonialidade Portuguesa e Guerra: as Mulheres na Perspeitiva de uma Memoria Coletiva." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19222.

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Abstract:
Quando falamos do papel da mulher – portuguesa e africana, negra e branca – na Guerra Colonial e no processo decolonial africano estamos perante o filho indesejado dum duplo silêncio ensurdecedor: um ligado às contingências que levaram o governo português ao sacrifício duma inteira geração numa guerra absurda; o outro, ainda mais intenso, ligado à mudança da função social e da representação do sujeito feminino na sociedade portuguesa ao longo dos séculos aqui interessados. É preciso quebrar novamente esse duplo silêncio para escutar, compreender, interpretar a importante mensagem das mulheres e revelar as profundas implicações histórico-culturais do drama dessa “prole esquecida”. A pesquisa seguirá, portanto, três direções complementares: evidenciar o forte entrelaço entre as políticas coloniais de Portugal e a progressiva erosão do papel da mulher na sociedade; subverter o discurso canónico – masculino e individual – sobre a Guerra Colonial, mostrando a importância do sujeito feminino na realidade histórica do período do conflito; analisar a representação narrativa da condição feminina durante a Guerra Colonial, focando a atenção no trabalho da geração nascida no período da guerra. O objetivo último deste trabalho é mostrar uma perspetiva diferente – feminina e coletiva – da colonização portuguesa e do drama da Guerra Colonial, fornecendo um instrumento potencialmente útil na perspetiva dum pensamento decolonial especificamente lusitano.
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Miazzo, Luca <1995&gt. "Literatura e censura nas ditaduras franquista e salazarista." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19487.

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Abstract:
Questa tesi si propone di realizzare una comparazione tra letteratura e censura nelle dittature salazarista e franchista. La strutturazione è articolata su tre capitoli: il primo è incentrato principalmente su dimostrare come lo scoppio della Prima Guerra Mondiale e le situazioni politiche ed economiche di Spagna (includendo anche la Catalogna) e Portogallo, hanno determinato la totale rovina dell’esperienza democratica; il secondo capitolo verte sul meccanismo della censura che, in quegli anni, rappresentò l’organo repressivo principale che permise alle dittature di Francisco Franco e Antonio de Oliveira Salazar di mantenere saldo il potere per una buona parte del XIX° secolo. In correlazione a questi avvenimenti, la tematica si focalizza, in seguito, su alcune reazioni letterarie di autori di ambo i paesi: da un lato, José Saramago e José Cardoso Pires per il Portogallo, dall’altro, Manuel de Pedrolo e José Maria Gironella per la Spagna (Catalogna). Nel terzo e ultimo capitolo di questa tesi, viene discussa la questione dell’esilio portoghese e spagnolo-catalano; in conclusione vengono messe a confronto le possibili convergenze e divergenze tra i due stati durante le due dittature. O objeto de investigação desta tese é argumentar a ligação entre a literatura e a censura nas ditaduras salazarista e franquista. A estrutura é dividida em três capítulos: o primeiro capítulo introduz as grandes mudanças devidas à eclosão da Primeira Guerra Mundial, que fizeram afundar Espanha (incluindo também a Catalunha) e Portugal numa crise política e económica; o segundo capítulo trata das consequências inevitáveis que levaram à imposição de estruturas de governo de carácter ditatorial, o Estado Novo salazarista português e o Franquismo espanhol e, a criação de formas de repressões e violências, entre todas, a censura que representou a forma mais brutal e eficaz capaz de aniquilar o panorama literário. Logo a seguir, o discurso concentra-se na reação literária de alguns autores, entre os quais, por um lado: José Cardoso Pires e José Saramago no regime salazarista, por outro Manuel de Pedrolo e José Maria Gironella sob o regime franquista. No terceiro capítulo toca-se tema do exílio português e espanhol-catalão e, em conclusão, a comparação das convergências e divergências entre as duas realidades durante as ditaduras.
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Mariotti, Elisa <1995&gt. "Um olhar contemporâneo sobre a questão indígena: diálogo entre Macunaíma e a narração antropológica pós-estruturalista." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19698.

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Abstract:
Presenteremo il pensiero di Mário de Andrade e la sua ricezione dell'identità brasiliana nel romanzo Macunaíma, che oggi ha acquisito maggiore interesse grazie alla critica dell'ideale romantico in relazione ai popoli indigeni e del concetto di autenticità nel pensiero collettivo brasiliano. Intendiamo, in particolar modo, cogliere l'argomento della questione indigena dal punto di vista di uno dei rappresentanti del primo Modernismo brasiliano, dopo quasi un secolo dalla realizzazione della Settimana di Arte Moderna a San Paolo. Vivendo un momento di transizione politica e culturale, Mário de Andrade riuscì a sintetizzare il sentimento di appartenenza nella ex-colonia, di matrice nazionalista, finalizzato a riscattare la cultura nativa del Brasile e, di conseguenza, l'ibridazione etno-culturale. Essendo un autore caratterizzato da una natura poliedrica, verrà considerata sia la sua prospettiva intellettuale che quella di etnografo, per poi riflettere sulla complessità storica e culturale della questione indigena, che interessa anche l'identità brasiliana in sé, poiché necessita strumenti diversi di analisi. Così, la riflessione proposta si baserà sulla visione antropologica post-strutturalista di Eduardo Viveiros de Castro per ottenere un confronto, non solo per ciò che riguarda una lettura contemporanea di Macunaíma e dei suoi temi principali, ma anche per proporre nuovi metodi narrativi conquistati dall'antropologia nella rilettura della corrente modernista. Apriremo, quindi, un dialogo tra la rapsodia dell'eroe deandradiano e le nuove costruzioni narrative dell'antropologia moderna. Apresenta-se o pensamento de Mário de Andrade e sua recepção da identidade brasileira no romance Macunaíma, que ganhou mais solidez na atualidade graças à crítica ao ideal romântico dos povos indígenas e ao conceito de autênticidade no pensamento coletivo brasileiro. Pretende-se em especial capturar o tema da questão indígena do ponto de vista de um dos representantes do primeiro Modernismo brasileiro, após quase um século desde a realização da Semana da Arte Moderna em São Paulo. Vivendo um momento de transição política e cultural, Mário de Andrade ainda conseguiu sintetizar os sentimentos de pertença, de matriz nacionalista, finalizados a resgatar a cultura nativa do Brasil e, por consequinte, a miscigenação etno-cultural. Tratando-se de um autor caraterizado pela natureza poliédrica, será aqui considerada quer a sua perspetiva de intelectual, quer a de etnógrafo, para, em seguida, refletir sobre a complexidade a nível histórico e cultural do tópico da questão indígena, e também brasileira, que exige instrumentos diferentes de análise. Deste modo, a reflexão proposta apoia-se no olhar antropológico pós-estruturalista de Eduardo Viveiros de Castro para obter uma comparação, não apenas de adaptação contemporânea de Macunaíma e suas temáticas principais, mas também visualizar os novos métodos narrativos conquistados pela antropologia. Nesse sentido, abriremos um diálogo entre a rapsódia do héroi deandradiano e as novas construções narrativas da antropologia da atualidade.
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Zeferino, Luiza <1994&gt. "O saci de Monteiro Lobato: uma proposta de tradução." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20779.

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Abstract:
Este trabalho propõe a tradução para a língua italiana d' O Saci, um dos volumes do Sítio di Picapau Amarelo do escritor brasileiro Monteiro Lobato. A esse capítulo central foi adicionada uma análise sobre a literatura para infância, a partir de uma perspectiva histórica e de uma definição dos elementos caracterizadores desse gênero literário. Ademais, se apresentou uma crítica sobre a tradução, tendo em consideração que a obra escolhida se trata de uma narração para crianças.
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Zerbetto, Emma <1996&gt. "Violência epistemológica e ficção literária: uma análise de Como se o mundo não tivesse leste de Ruy Duarte de Carvalho." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21243.

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Abstract:
O objetivo do presente trabalho é analisar a violência epistemológica no âmbito da ficção literária. O caso de estudo objeto da tese é constituído por Como se o mundo não tivesse leste, obra de estreia na narrativa do autor angolano Ruy Duarte de Carvalho, publicado pela primeira vez em 1977. Carvalho representa um caso especialmente interessante no âmbito de autores e autoras pós-coloniais enquanto português por nascimento mas angolano por vocação. O primeiro capítulo é uma apresentação da biografia do autor, da sua obra e da sua experiência de imersão no contexto agro-pastoril angolano, quer por meio dos longos períodos de tempo passados na região semiárida namibiana, quer através dos seus estudos como antropólogo. Os três capítulos seguintes consistem na análise das três narrativas que compõem o livro, detendo-se nas passagens cruciais que evidenciam a afirmação da violência colonial na sua aceção política e ideológica. A análise dos textos literários permitirá finalmente, no último capítulo, inferir a linha de pensamento subjacente, quer dizer, a particular relevância da violência epistemológica como característica definidora da colonialidade.
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Perozzo, Stefania <1997&gt. "Vozes negras em movimento: reivindicações feministas e ancestrais nas performances do coletivo “Sarau das Pretas”." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21379.

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Abstract:
A presente pesquisa tem como objetivo analisar a produção literária e artística do coletivo Sarau das Pretas, criado em São Paulo em 2016. Formado por quatro mulheres negras e um homem trans, todas/os periféricas/os, o grupo é uma das demonstrações mais interessantes do dinamismo do atual panorama da literatura de periferia brasileira, sobretudo aquela de autoria feminina e negra. A arte do coletivo – que conjuga em si várias linguagens, como poesia, dança, música – proporciona reflexões sobre a identidade da mulher negra, pautando temáticas relacionadas com o corpo, o feminino, a ancestralidade e a cultura de matriz africana, ao passo que denuncia o racismo e a violência machista presentes na sociedade brasileira. O Sarau configura-se, assim, como espaço de protagonismo da mulher negra, incentivando a sua produção literária e artística e favorecendo a criação de um ambiente de escuta, diálogo, partilha e empoderamento. Além de sublinhar a qualidade artística do trabalho do coletivo – analisando-o a partir do campo de estudos de performance –, minha pesquisa pretende evidenciar as suas importantes reivindicações políticas, sociais e culturais, juntamente com suas mensagens de orgulho, respeito e cuidado pela identidade negra.
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Magnante, Chiara <1983&gt. "«L’impero portatile» dei portoghesi: articolazione e figure narrative nell’immaginario coloniale portoghese." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5423/1/magnante_chiara_tesi.pdf.

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Abstract:
A partire da una ricognizione storica sull’ultimo impero coloniale portoghese, la tesi intende analizzare come il mito dell’impero abbia contribuito a definire l’identità nazionale del Portogallo e il suo patrimonio culturale e letterario. Il mito viene indagato in particolar modo nella sua componente linguistica e discorsiva, come modalità peculiare di costruire “costellazioni” di immagini. In questo contesto la letteratura assume una rilevanza specifica, poiché le sue risorse formali le permettono di contrapporre alla fissità del mito una potente articolazione in grado di scardinare gli automatismi legati ad una translatio imperii volta a reiterare l’immaginazione del centro. L’analisi di un corpus letterario afferente a quella che potremmo chiamare la letteratura “dei retornados”, che si concentra soprattutto sulla definizione della focalizzazione narrativa e sulla rielaborazione delle figure narrative, intende ricercare le diverse forme di assumere criticamente il canone imperiale e di oltrepassarlo.
Starting from an historical overview about last Portuguese colonial empire, the thesis intend to show how the myth of empire contributed in defining Portuguese national identity and Portuguese cultural and literary patrimony. Myth is mostly investigated in its linguistic and discursive components, as being a peculiar way of constructing “constellations” of images. In such context, literature takes on a specific importance, as its formal resources may enable it to oppose its powerful articulation to mythical fixity and to the automatisms of translation imperii, which reproduce the “imagination of the centre”. Then, by pointing up narrative focalisation and narrative figures of a literary corpus of novels belonging to the so called “retornados literature”, I intend to research different ways of critically assuming imperial canon and of going beyond it.
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Magnante, Chiara <1983&gt. "«L’impero portatile» dei portoghesi: articolazione e figure narrative nell’immaginario coloniale portoghese." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5423/.

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Abstract:
A partire da una ricognizione storica sull’ultimo impero coloniale portoghese, la tesi intende analizzare come il mito dell’impero abbia contribuito a definire l’identità nazionale del Portogallo e il suo patrimonio culturale e letterario. Il mito viene indagato in particolar modo nella sua componente linguistica e discorsiva, come modalità peculiare di costruire “costellazioni” di immagini. In questo contesto la letteratura assume una rilevanza specifica, poiché le sue risorse formali le permettono di contrapporre alla fissità del mito una potente articolazione in grado di scardinare gli automatismi legati ad una translatio imperii volta a reiterare l’immaginazione del centro. L’analisi di un corpus letterario afferente a quella che potremmo chiamare la letteratura “dei retornados”, che si concentra soprattutto sulla definizione della focalizzazione narrativa e sulla rielaborazione delle figure narrative, intende ricercare le diverse forme di assumere criticamente il canone imperiale e di oltrepassarlo.
Starting from an historical overview about last Portuguese colonial empire, the thesis intend to show how the myth of empire contributed in defining Portuguese national identity and Portuguese cultural and literary patrimony. Myth is mostly investigated in its linguistic and discursive components, as being a peculiar way of constructing “constellations” of images. In such context, literature takes on a specific importance, as its formal resources may enable it to oppose its powerful articulation to mythical fixity and to the automatisms of translation imperii, which reproduce the “imagination of the centre”. Then, by pointing up narrative focalisation and narrative figures of a literary corpus of novels belonging to the so called “retornados literature”, I intend to research different ways of critically assuming imperial canon and of going beyond it.
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Benatti, Marica <1973&gt. "Simulacri imperiali portoghesi: la "Entrada Real" di Lisbona del 1619 e la Monarchia Duale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/58/1/Microsoft_Word_-_Tesi_def.pdf.

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Benatti, Marica <1973&gt. "Simulacri imperiali portoghesi: la "Entrada Real" di Lisbona del 1619 e la Monarchia Duale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/58/.

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Benvenuti, Anna <1977&gt. "Sulle soglie della poesia: prologhi e poetiche del secondo Ottocento spagnolo (1850-1872)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/59/1/sullesogliedellapoesia%5B1%5D%5B1%5D.annabenvenuti.pdf.

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Benvenuti, Anna <1977&gt. "Sulle soglie della poesia: prologhi e poetiche del secondo Ottocento spagnolo (1850-1872)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/59/.

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Crescentini, Anderlini Giulia <1973&gt. "L'immagine dell'Oriente nelle lettere della Compagnia di Gesù." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/506/1/Crescentini_Anderlini_Giulia_tesi.pdf.

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Crescentini, Anderlini Giulia <1973&gt. "L'immagine dell'Oriente nelle lettere della Compagnia di Gesù." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/506/.

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Magalhães, De Paula Marcela <1983&gt. "Literaturas no Atlântico Sul: o caso da formação da literatura em São Tomé (e seus refluxos no Brasil)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5485/1/MAGALHAES_DE_PAULA_MARCELA_TESI.pdf.

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Diferencialmente conjugando a combinação de três contextos de análise: Brasil, Portugal e África. Esta tese aborda a relação criada entre os espaço histórico-políticos do "Atlântico Sul e suas formas de representação nos diferentes contextos nacionais que envolvem o desenvolvimento de novas perspectivas teóricas de investigação interdisciplinar, entre a literatura e história, especialmente nos espaços da geografia e literatura de São Tomé e Príncipe e Brasil.
Coniugando differenzialmente tre contesti analitici: il Brasile, il Portogallo e l'Africa. Questa tesi risulta dell'analisi fra i rapporti creati tra il spazio storico-politico del' Atlantico Sud e le forme rappresentazione dei diversi contesti nazionali che esso coinvolge, mettendo a punto le nuove prospettive anche teoriche di indagine interdisciplinare, tra letteratura e storia, sopratutto os espaços di San Tome e Principe ed il Brasile.
Differentially combining three analytical contexts: Brazil, Portugal and Africa. This thesis is the analysis between the relationship created between the historical-political space of the 'South Atlantic and forms of representation of the different national contexts that it involves developing new theoretical perspectives also interdisciplinary investigation, between literature and history, especially os espaços of San Tome and Principe and Brazil.
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45

Magalhães, De Paula Marcela <1983&gt. "Literaturas no Atlântico Sul: o caso da formação da literatura em São Tomé (e seus refluxos no Brasil)." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5485/.

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Abstract:
Diferencialmente conjugando a combinação de três contextos de análise: Brasil, Portugal e África. Esta tese aborda a relação criada entre os espaço histórico-políticos do "Atlântico Sul e suas formas de representação nos diferentes contextos nacionais que envolvem o desenvolvimento de novas perspectivas teóricas de investigação interdisciplinar, entre a literatura e história, especialmente nos espaços da geografia e literatura de São Tomé e Príncipe e Brasil.
Coniugando differenzialmente tre contesti analitici: il Brasile, il Portogallo e l'Africa. Questa tesi risulta dell'analisi fra i rapporti creati tra il spazio storico-politico del' Atlantico Sud e le forme rappresentazione dei diversi contesti nazionali che esso coinvolge, mettendo a punto le nuove prospettive anche teoriche di indagine interdisciplinare, tra letteratura e storia, sopratutto os espaços di San Tome e Principe ed il Brasile.
Differentially combining three analytical contexts: Brazil, Portugal and Africa. This thesis is the analysis between the relationship created between the historical-political space of the 'South Atlantic and forms of representation of the different national contexts that it involves developing new theoretical perspectives also interdisciplinary investigation, between literature and history, especially os espaços of San Tome and Principe and Brazil.
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Sorrini, Alfredo <1966&gt. "Forma breve e fotografia: una narrativa del Mozambico." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5883/1/Sorrini_Alfredo_tesi.pdf.

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Abstract:
La relazione interdisciplinare tra letteratura e fotografia, nella rilettura della storia recente del Mozambico, è l’oggetto di studio della presente tesi. Il presupposto coincide in primo luogo con la disamina interna della dialettica esistente tra archivio coloniale e oralità, modalità narrativa in parte transitata nella estória, declinazione lusofona della forma breve che permette di recuperare l’eredità popolare del racconto tradizionale. Il dialogo tra verbale e visuale consente a sua volta di stabilire nuovi paradigmi interpretativi nel dibattito postcoloniale tra memoria, trauma e rappresentazione. L’analisi comparativa tra la narrativa di João Paulo Borges Coelho e la fotografia di Ricardo Rangel rivela sguardi diversi sul mondo circostante, ma anche convergenze contemplative che si completano nell’incorporazione reciproca delle “omologie strutturali” comuni alle due modalità espressive. La fotografia colma delle lacune fornendoci delle visioni del passato, ma, in quanto “rappresentazione”, ci mostra il mondo per come appare e non per come funziona. Il testo letterario, grazie al suo approccio dialogico-narrativo, consente la rielaborazione museologica della complessa pletora di interferenze semantiche e culturali racchiuse nelle immagini, in altre parole fornisce degli “indizi di verità” da cui (ri)partire per l’elaborazione di nuovi archetipi narrativi tra l’evento rappresentato e la Storia di cui fa parte. Il punto di tangenza tra i due linguaggi è la cornice, espediente fotografico e narrativo che permette di tracciare i confini tra l’indicibile e l’invisibile, ma anche tra ciò che si narra e ciò che sta fuori dalla narrazione, ovvero fuori dalla storia. La tensione dialettica che si instaura tra questi due universi è seminale per stabilire le ragioni della specificità letteraria mozambicana perché, come afferma Luandino Vieira, “nel contesto postcoloniale gli scrittori sono dei satelliti che ruotano intorno ai «buchi neri della storia» la cui forza di attrazione permette la riorganizzazione dell’intero universo letterario.
This thesis focuses on the interdisciplinarity between literature and photography according to a re-reading of the recent history of Mozambique.It starts from an enquiry into the colonial archive and the oral tradition partly merged with the “estoria” through which the popular heritage of the traditional narrative is recovered. The dialogue between verbal and visual expression allows new possible interpretations in the post- colonial debate between memory, trauma and representation. A comparative analysis between Coelho’s narrative and Rangel’s photography reveals different views of the external world but also convergencies marked by common forms of expression. Photography fills some gaps bringing about a certain vision of the past which is however just a representation of reality and not reality itself. The literary text thanks to its dialogic approach allows a complex re-elaboration of both semantic and cultural data supplying clues for a re-writing of History. The convergence between the visual and the narrative expression marks the boundaries of what can actually be communicated. The dialogue between those forms establishes the peculiarity of the Mozambican literature which according to Luandino Viera’s “...in the postcolonial context writers are satellites in orbit round the black holes of history” whose force of attraction allows a new organization of the entire literary heritage.
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Sorrini, Alfredo <1966&gt. "Forma breve e fotografia: una narrativa del Mozambico." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5883/.

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Abstract:
La relazione interdisciplinare tra letteratura e fotografia, nella rilettura della storia recente del Mozambico, è l’oggetto di studio della presente tesi. Il presupposto coincide in primo luogo con la disamina interna della dialettica esistente tra archivio coloniale e oralità, modalità narrativa in parte transitata nella estória, declinazione lusofona della forma breve che permette di recuperare l’eredità popolare del racconto tradizionale. Il dialogo tra verbale e visuale consente a sua volta di stabilire nuovi paradigmi interpretativi nel dibattito postcoloniale tra memoria, trauma e rappresentazione. L’analisi comparativa tra la narrativa di João Paulo Borges Coelho e la fotografia di Ricardo Rangel rivela sguardi diversi sul mondo circostante, ma anche convergenze contemplative che si completano nell’incorporazione reciproca delle “omologie strutturali” comuni alle due modalità espressive. La fotografia colma delle lacune fornendoci delle visioni del passato, ma, in quanto “rappresentazione”, ci mostra il mondo per come appare e non per come funziona. Il testo letterario, grazie al suo approccio dialogico-narrativo, consente la rielaborazione museologica della complessa pletora di interferenze semantiche e culturali racchiuse nelle immagini, in altre parole fornisce degli “indizi di verità” da cui (ri)partire per l’elaborazione di nuovi archetipi narrativi tra l’evento rappresentato e la Storia di cui fa parte. Il punto di tangenza tra i due linguaggi è la cornice, espediente fotografico e narrativo che permette di tracciare i confini tra l’indicibile e l’invisibile, ma anche tra ciò che si narra e ciò che sta fuori dalla narrazione, ovvero fuori dalla storia. La tensione dialettica che si instaura tra questi due universi è seminale per stabilire le ragioni della specificità letteraria mozambicana perché, come afferma Luandino Vieira, “nel contesto postcoloniale gli scrittori sono dei satelliti che ruotano intorno ai «buchi neri della storia» la cui forza di attrazione permette la riorganizzazione dell’intero universo letterario.
This thesis focuses on the interdisciplinarity between literature and photography according to a re-reading of the recent history of Mozambique.It starts from an enquiry into the colonial archive and the oral tradition partly merged with the “estoria” through which the popular heritage of the traditional narrative is recovered. The dialogue between verbal and visual expression allows new possible interpretations in the post- colonial debate between memory, trauma and representation. A comparative analysis between Coelho’s narrative and Rangel’s photography reveals different views of the external world but also convergencies marked by common forms of expression. Photography fills some gaps bringing about a certain vision of the past which is however just a representation of reality and not reality itself. The literary text thanks to its dialogic approach allows a complex re-elaboration of both semantic and cultural data supplying clues for a re-writing of History. The convergence between the visual and the narrative expression marks the boundaries of what can actually be communicated. The dialogue between those forms establishes the peculiarity of the Mozambican literature which according to Luandino Viera’s “...in the postcolonial context writers are satellites in orbit round the black holes of history” whose force of attraction allows a new organization of the entire literary heritage.
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Maini, Matilde <1986&gt. "Expressões da periferia na literatura brasileira contemporânea." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7441/1/MAINI_MATILDE_TESI.pdf.

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Abstract:
A partir da sua conceituação inevitavelmente relacional que a opõe ao centro, o estudo que aqui se apresenta pretende investigar as modalidades da representação da periferia na literatura brasileira contemporânea, tendo em vista ao mesmo tempo a sua projeção no mercado editorial nacional e internacional. O trabalho enfoca, em particular, a obra de quatro autores brasileiros contemporâneos (Rodrigo Ciríaco, Marcelino Freire, Ana Paula Maia e Patrícia Melo) que, pelos seus percursos pessoais e criativos, podem ser colocados em pontos diferentes de um continuum entro o polo “centro” e o polo “periferia”, ora mais próximo de um, ora de outro, mas sempre pressuppondo ambos os termos, tidos como mutuamente implicados nas várias configurações identitárias de cada autor, fora de qualquer lógica dicotómica. O percurso começa pela literatura periférica enquanto terminus a quo, não só do ponto de vista cronológico, de toda abordagem histórico-cultural do tema, chegando depois a acompanhar a progressiva reestruturação (ou desestruturação?) desse relacionamento osmótico entre a escrita e o lugar, conforme acontece, por exemplo, em uma autora como Patrícia Melo, em que a periferia não passa de um simples pano de fundo, desvencilhado de qualquer função conhecedora. Por fim, no último capítulo, a análise debruça-se sobre a presença de autores brasileiros, e em particular de representantes do movimento da literatura periférica, no mercado editorial mundial, por meio da tradução e da participação de eventos culturais internacionais como a Feira do Livro de Frankfurt e o Salão do Livro de Paris.
Starting from the concepts of the centre and the periphery, this thesis analyses their representation in Brazilian contemporary literature and their relationship in the Brazilian and international publishing market. Focusing on four Brazilian contemporary writers with different personal and creative paths – Rodrigo Ciríaco, Marcelino Freire, Ana Paula Maia e Patrícia Melo – this research aims to demonstrate that they can be placed on an imaginary line, which develops through multiple gradations. Therefore, this continuum is opposed to a binary opposition’s point of view. From this perspective, the emergence of a new literary movement from the suburbs of Brazilian big cities, the literatura periférica, is analyzed in order to try to understand how it is different, or not, from other literary discourses. Finally, the thesis observes the presence of Brazilian writers, especially exponents of literatura periférica, in the international publishing market, through their translation and participation in major international cultural events such as Frankfurt Book Fair and Paris Book Fair.
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Maini, Matilde <1986&gt. "Expressões da periferia na literatura brasileira contemporânea." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7441/.

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Abstract:
A partir da sua conceituação inevitavelmente relacional que a opõe ao centro, o estudo que aqui se apresenta pretende investigar as modalidades da representação da periferia na literatura brasileira contemporânea, tendo em vista ao mesmo tempo a sua projeção no mercado editorial nacional e internacional. O trabalho enfoca, em particular, a obra de quatro autores brasileiros contemporâneos (Rodrigo Ciríaco, Marcelino Freire, Ana Paula Maia e Patrícia Melo) que, pelos seus percursos pessoais e criativos, podem ser colocados em pontos diferentes de um continuum entro o polo “centro” e o polo “periferia”, ora mais próximo de um, ora de outro, mas sempre pressuppondo ambos os termos, tidos como mutuamente implicados nas várias configurações identitárias de cada autor, fora de qualquer lógica dicotómica. O percurso começa pela literatura periférica enquanto terminus a quo, não só do ponto de vista cronológico, de toda abordagem histórico-cultural do tema, chegando depois a acompanhar a progressiva reestruturação (ou desestruturação?) desse relacionamento osmótico entre a escrita e o lugar, conforme acontece, por exemplo, em uma autora como Patrícia Melo, em que a periferia não passa de um simples pano de fundo, desvencilhado de qualquer função conhecedora. Por fim, no último capítulo, a análise debruça-se sobre a presença de autores brasileiros, e em particular de representantes do movimento da literatura periférica, no mercado editorial mundial, por meio da tradução e da participação de eventos culturais internacionais como a Feira do Livro de Frankfurt e o Salão do Livro de Paris.
Starting from the concepts of the centre and the periphery, this thesis analyses their representation in Brazilian contemporary literature and their relationship in the Brazilian and international publishing market. Focusing on four Brazilian contemporary writers with different personal and creative paths – Rodrigo Ciríaco, Marcelino Freire, Ana Paula Maia e Patrícia Melo – this research aims to demonstrate that they can be placed on an imaginary line, which develops through multiple gradations. Therefore, this continuum is opposed to a binary opposition’s point of view. From this perspective, the emergence of a new literary movement from the suburbs of Brazilian big cities, the literatura periférica, is analyzed in order to try to understand how it is different, or not, from other literary discourses. Finally, the thesis observes the presence of Brazilian writers, especially exponents of literatura periférica, in the international publishing market, through their translation and participation in major international cultural events such as Frankfurt Book Fair and Paris Book Fair.
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Zampieri, Lucia Viola <1983&gt. "Antonio Lobo Antunes, memorie che si narrano." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/7973/1/tesi%20dottorato%20Lobo%20Antunes%20memorie%20che%20si%20narrano.pdf.

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Abstract:
L'intento di questa tesi è di studiare la rielaborazione della memoria traumatica del conflitto coloniale in Angola, nell'opera letteraria di António Lobo Antunes. Abbiamo utilizzato un approccio genealogico allo studio della letteratura, prendendo spunto dallo studio che Foucault fece della genealogia di Nietzsche nel suo saggio: Nietzsche, la genealogia, la storia. La genealogia di Foucault ci è stata utile per pensare alla letteratura come un archivio, non ufficiale, di storie, in cui viene salvata dall'oblio la memoria. All'interno della grande varietà dell'opera di Lobo Antunes abbiamo deciso di soffermarci su tre romanzi: Os Cus de Judas, O Esplendor de Portugal e Comissão das Lágrimas. Os Cus de Judas è uno dei primi romanzi scritti sull'esperienza diretta della guerra coloniale. È un libro/testimonianza che riempie un vuoto narrativo nel contesto portoghese. O Esplendor de Portugal è il testo centrale di questa triade, nel quale emergono varie tematiche, fra queste: la disgregazione del colonialismo, i retornados (gli ex-coloni portoghesi ritornati in patria dopo l'indipendenza dell'Angola) e la loro difficile integrazione nel tessuto sociale portoghese. Comissão das Lágrimas è il punto di arrivo del nostro percorso. È un romanzo composto dalle voci dei narratori. La cornice storica è quella del periodo post-indipendenza in Angola e il tema che viene indagato è quello delle violenze commesse dal governo nei confronti degli oppositori politici.
The aim of this dissertation is to study the reinterpretation of the traumatic memory of the colonial war in Angola in António Lobo Antunes' literature. We use a genealogic approach based on Foucault's essay on Nietzsche, geneaology and history. By means of Foucault's genealogy we can reconsider literature as a non-official archive of stories, so saving memory from oblivion. We study three novels by Lobo Antunes: Os Cus de Judas, O Esplendor de Portugal and Comissão das Lágrimas. Os Cus de Judas is one of the first novels based on the direct experience of the colonial war. O Esplendor de Portugal is the central text of this trio, in which various topics emerge. Most notably the disintegration of the colonialism, and the difficult integration in the Portugues society of the “retornados” (settlers back to the homeland after the indipendence of Angola). Comissão das Lágrimas is the final step of our journey. It's a novel composed by the voices the narrators which describes the violences committed by the government against the political opponents.
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