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1

Hayton, David. "The <i>Pescatore</i> case and the judge as quasi-expert." Trusts, no. 4 (August 4, 2022): 689–95. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.155.

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Abstract:
The author’s view The extent to which an English judge, in the absence of hearing a foreign expert, can take into account foreign law and the stage that foreign proceedings have reached is greater than generally understood. &nbsp; Tesi La misura in cui un giudice inglese, in assenza dell’audizione di un esperto straniero, può prendere in considerazione il diritto straniero e il livello raggiunto dai procedimenti stranieri è superiore a quanto generalmente condiviso.
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2

Pugiotto, Andrea. "I meccanismi di allontanamento dello straniero, tra politica del diritto e diritti violati." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (April 2010): 42–57. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-001003.

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Abstract:
La titolaritŕ formale del diritto alla tutela giurisdizionale da parte dello straniero extracomunitario (irregolare o clandestino) č oggi un dato acquisito per il nostro ordinamento. Non altrettanto il suo effettivo godimento, assente o carente per scelta legislativa o in ragione delle concrete modalitŕ di esecuzione dei provvedimenti di allontanamento dello straniero dallo Stato italiano. Il saggio - che riproduce la comunicazione orale svolta al Convegno annuale dell'Associazione Italiana Costituzionalisti (Cagliari, 16-17.10.2009), di cui l'Autore č stato relatore - analizza criticamente le ragioni di politica del diritto e le incompatibilitŕ costituzionali dell'attuale ordinamento espulsivo degli stranieri, anche alla luce delle frequenti censure ad esso mosse in ambito europeo e internazionale.
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3

Eiguer, Alberto, and traduzione di Luciana Bianchera. "Differenza culturale ed estraneità nella famiglia dei migranti." GRUPPI, no. 1 (October 2020): 31–40. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2020oa10480.

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Abstract:
I sentimenti di estraneit&agrave; e di non familiarit&agrave; sono connotati da disagio e sofferenza, persino da follia. Verranno analizzate tre forme di estraneit&agrave; comprovata: 1) la sensazione di avere una parte estranea dentro di s&eacute;; 2) quello di essere uno straniero nella propria famiglia e 3) quello di essere una famiglia straniera in un Paese ospitante. Possiamo considerare che la cultura di riferimento abbia un'origine sociale: ognuno si riconosce come appartenente ad essa. Ma &egrave; la famiglia che pone le basi nell'individuo permettendo l'introiezione.Egli assume la sua unicit&agrave; e la differenza tra le altre culture e la sua. Tuttavia, perch&eacute; tra i migranti, alcuni sono pi&ugrave; a loro agio rispetto ad altri nel Paese ospitante? Si tratta di quelli che sono in rottura con il loro senso di appartenenza alla famiglia? Nella migrazione, i membri della famiglia si vivono come estranei. La loro integrazione nel nuovo ambiente dipender&agrave; molto dalla questione di cosa significhi essere estraneo nella loro famiglia, se c'&egrave; la possibilit&agrave; di ammettere la propria differenza: esistere, pensare e sognare diversamente. Mettere al lavoro, o addirittura addomesticare lo straniero in s&eacute;, lo straniero nella propria famiglia e lo straniero in un Paese ospitante, forse contribuisce all'adeguamento della famiglia. Un caso clinico supporta queste idee.
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4

De Micco, Virginia. "Lo straniero e l'altro: l'inquietante intimità." INTERAZIONI, no. 1 (April 2021): 25–41. http://dx.doi.org/10.3280/int2021-001003.

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Abstract:
L'esperienza psichica dell'estraneità viene messa a confronto con quella dell'alterità, ne vengono esaminate le differenti sorgenti e direttrici intrapsichiche e relazionali. In particolare viene esaminato cosa accade nell'incontro con "lo straniero" nell'esperienza migratoria ? che oscilla tra alterità radicale e doppio deformato ? in cui si rende evidente quella "funzione specchio" della migrazione di cui parlava Abdelmalek Sayad. Migranti e nativi rispecchiano gli uni negli altri le proprie "parti straniere", parti inappropriabili e non soggettivabili. Tali complesse dinamiche vengono poi analizzate, anche attraverso una tranche clinico-esperenziale, alla luce dell'esperienza psichica ed antropologica legata alla pandemia da coro-navirus, la quale comporta un brusco e angoscioso mutamento della percezione del confine tra ciò che è familiare/fidato e ciò che è estraneo/pericoloso con i suoi intensi effetti perturbanti.
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Gremo, S., G. Iannarelli, and M. Vadori. "L'assistenza nefrologica alla persona straniera: ieri, oggi e domani." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 2 (January 26, 2018): 81–86. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1144.

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Abstract:
I dati ISTAT al 1° gennaio 2006 dichiaravano che la quota degli stranieri iscritti in Anagrafe era pari al 4.5%, tuttavia si riscontravano forti differenze a livello territoriale. Lo confermano i dati del XXI Rapporto sull'immigrazione al 31 dicembre 2010, dove la ripartizione territoriale degli immigrati in Italia è a Nord Ovest 35.0%; a Nord Est 26.3%; al Centro 25.2%; al Sud e Isole 13.5%. La percentuale di iscrizioni nel 2010 è però aumentata al 7.5% (4 570 317 stranieri) a cui bisogna aggiungere oltre 400mila persone regolarmente presenti (Straniero Temporaneamente Presente) ma non ancora registrate in anagrafe. Questa realtà rispecchia anche quella del nostro Sistema Sanitario Nazionale e delle nostre sale dialisi. Presso la dialisi del Presidio Ospedaliero S.G. Bosco di Torino la persona assistita straniera, nel dicembre 2011, incideva per il 22.2% sul totale degli assistiti (7.2% in emodialisi, 4.2% ambulatorio post-trapianto, 10.8% ambulatorio pre-dialisi). La scarsa conoscenza della lingua italiana compromette la comunicazione tra operatori sanitari e PA e una difficile aderenza terapeutica alle prescrizioni dietetiche-farmacologiche. Abbiamo cercato in questi anni di sopperire a queste difficoltà, mettendoci in relazione con la PA e i suoi familiari senza pregiudizi su stili di vita e valori, diversi da quelli usuali. Il nostro obiettivo è stato quello di risolvere le problematiche incontrate quotidianamente, ma anche con progetti di traduzione delle brochure in uso, e progettando corsi di formazione multiculturale per gli operatori addetti al trapianto renale. È stato laborioso educare all'autocura immunosoppressiva una PA straniera e analfabeta rientrata dal Centro Trapianti, altrettanto laborioso è stato far comprendere a una PA cinese e a una senegalese, che non parlavano italiano, la complessità della preparazione al trapianto, ma siamo riusciti nell'intento personalizzando il loro percorso e adattandolo ai loro punti di debolezza. (nursing)
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Bergamaschi, Maurizio, Luca Daconto, and Maria Grazia Montesano. "Diffusione periferica e concentrazioni. La dinamica insediativa dei residenti stranieri a Bologna e Milano." MONDI MIGRANTI, no. 2 (August 2021): 151–68. http://dx.doi.org/10.3280/mm2021-002009.

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Abstract:
L'articolo analizza la dinamica localizzativa di medio-periodo (2001-2018) della popolazione residente straniera a Bologna e Milano. L'obiettivo è comprendere gli elementi in comune, le specificità e le trasformazioni dei modelli residenziali dei cittadini stranieri nei due contesti urbani Sud-europei. L'analisi statistica e spaziale dei più recenti dati amministrativi conferma l'assenza di fenomeni di segregazione urbana ed evidenzia la tendenza alla diffusione territoriale della presenza straniera e la crescente configurazione periferica delle aree con concentrazione. Le specifici-tà dei due casi suggeriscono inoltre la rilevanza dei fattori locali per comprendere i processi di insediamento degli stranieri. Dopo una sintetica rassegna della letteratura, sono presentati i risultati dell'analisi diacronica e, infine, viene messo in eviden-za il contributo che lo studio fornisce al dibattito sui modelli insediativi delle popolazioni straniere nei contesti urbani Sud-europei.
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Ceravolo, Flavio A. "Presentazione. Straniero a chi?" Quaderni di Sociologia, no. 63 (December 1, 2013): 3–8. http://dx.doi.org/10.4000/qds.413.

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8

Acierno, Maria. "La tutela dello straniero nel processo civile." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (May 2011): 50–72. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-001004.

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Abstract:
1. La garanzia costituzionale del giusto processo - 2. Il modello camerale: le ragioni della semplificazione - 3. Uniformitŕ e differenze nei procedimenti riguardanti lo straniero. Il procedimento di controllo delle misure di allontanamento del cittadino comunitario - 4. Le condizioni di accesso al processo nei tre gradi della giurisdizione ordinaria - 5. Il rapporto tra procedimenti giurisdizionali ed amministrativi relativi alla condizione dello straniero nel territorio dello Stato: i giudizi sulle misure di protezione internazionale.
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Guazzarotti, Andrea. "Lo straniero, i diritti, l'eguaglianza." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 1 (March 2009): 87–100. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-001009.

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Amati Sas, Silvia. "Straniero-Familare. L'ovvietà del pregiudizio." SETTING, no. 41 (October 2018): 73–86. http://dx.doi.org/10.3280/set2016-041002.

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Vadori, M. "Essere infermiere in dialisi tra tecnologia e relazione con la persona straniera: l'operatore sanitario." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 2 (January 26, 2018): 87–92. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1145.

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Abstract:
La carenza infermieristica è ormai un problema mondiale, le cui cause sono fortemente correlate tra loro e riconducibili a quattro fattori: • L'invecchiamento della popolazione infermieristica • La riduzione delle iscrizioni ai corsi universitari • Il mutamento delle condizioni lavorative • L'immagine scadente della professione infermieristica. La migrazione infermieristica è motivata dalla ricerca di sviluppo professionale, di una migliore qualità della vita e di sicurezza personale. Vi sono Paesi donatori e Paesi riceventi. Anche in Italia il fenomeno è da anni presente. Nel 2007–2010 vi è stato il boom dell'ingresso in Italia di infermieri stranieri superiore al 25%. Nel 2010 erano iscritti all'albo IPASVI 375 185 infermieri, 77% donne e 10% erano stranieri. Ogni Azienda Sanitaria ha attuato la propria strategia di risoluzione. Presso l'ASLTO2 di Torino, dapprima sono state indette gare per “Cooperative infermieristiche”, poi per “Agenzie Interinali” e attualmente sono presenti i professionisti degli “Studi Associati”. Presso la dialisi del S.G. Bosco di Torino l'esperienza è ormai decennale, strutturata e consolidata. Dal 2001 si sono alternati 30 infermieri stranieri provenienti da sei Paesi diversi, il maggiore è ancora la Romania. Il piano didattico di inserimento del neo infermiere straniero, segue quello usato presso la Struttura complessa per tutti i neo assunti e questo permette una qualità omogenea dell'assistenza e un buon livello di “integrazione” percepito dai lavoratori stranieri. (nursing)
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Seveso, Gabriella. "Esuli e aggressori che vengono dal mare: la costruzione dell’immagine dello straniero nelle Supplici di Eschilo." El Futuro del Pasado 7 (October 31, 2016): 241–58. http://dx.doi.org/10.14516/fdp.2016.007.001.008.

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Abstract:
Il contributo analizza la costruzione dell’immagine dello straniero nelle Supplici di Eschilo. Dapprima lo straniero suscita curiosità e fascinazione, poi invece ispira inquietudine e rifiuto, diventando ‘barbaro’, appartenente a una cultura incivile. Inoltre, l’autore dell’opera utilizza lo sguardo dell’Altro per definire apologeticamente la propria cultura e la propria democrazia. L’analisi della tragedia ci spinge a riflettere e a cercare di essere più consapevoli di come ci relazioniamo alle culture altre e come noi costruiamo l’immagine dell’altro anche nell’epoca attuale.
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Fronterotta, Francesco. "Dialettica e διαíρεσις nel Sofista platonico." Eikasía Revista de Filosofía, no. 12 (February 27, 2023): 169–85. http://dx.doi.org/10.57027/eikasia.12.517.

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Abstract:
A dare avvio all’esame condotto nel Sofista è la richiesta di Socrate di apprendere dallo straniero di Elea come giudicare e come chiamare il sofista, il politico e il filosofo, se vadano considerati come un’unica figura, come due oppure tre diverse, in modo da distinguere tante figure quanti sono i nomi loro attribuiti. Ciò che dunque Socrate chiede allo straniero è, almeno in senso generale, una definizione del sofista, del politico e del filosofo, con l’illustrazione delle loro rispettive competenze.
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Brunelli, Giuditta. "Minori immigrati, integrazione scolastica, divieto di discriminazione." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (April 2010): 58–77. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-001004.

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Abstract:
Il saggio si sofferma sull'accesso all'istruzione obbligatoria e sulle condizioni di esercizio del diritto fondamentale all'istruzione dei minori stranieri. Su tali posizione soggettive incidono in modo significativo ipotesi di intervento quali le "classi-ponte" (o classi di inserimento) e recenti provvedimenti ministeriali (il limite massimo del 30% di alunni stranieri nelle classi previsto dalla circolare del Ministero dell'istruzione n. 2 del 2010). Dopo aver argomentato la dimensione antidiscriminatoria assunta dal principio di eguaglianza nella giurisprudenza costituzionale sulla condizione dello straniero, l'A. mette in luce i profili problematici di proposte che tendono a superare il modello di integrazione scolastica piena affermatosi in Italia negli ultimi vent'anni. L'opzione politica in favore delle classi-ponte, oltre ad apparire culturalmente arretrata e tecnicamente inadeguata, si rivela soprattutto costituzionalmente discriminatoria. A sua volta, il provvedimento sul "tetto" del 30% presenta margini non irrilevanti di ambiguitŕ (proprio in relazione alla possibile creazione "mascherata" di classi di inserimento) e dŕ luogo a numerose difficoltŕ applicative, alcune delle quali suscettibili di configurare vere e proprie discriminazioni. Si propongono pertanto, anche sulla base di indicazioni provenienti dall'Unione europea, altre modalitŕ di intervento, piů efficaci e rispettose dell'autonomia scolastica.
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Ceserani, Remo. "Lo straniero che è in noi." Narrativa, no. 28 (December 1, 2006): 11–24. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.2432.

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Bruno, Davide, and Marie Rose Moro. "La lunga notte dell'esilio. Gruppi istituzionali e centri per immigrati in Italia." GRUPPI, no. 3 (October 2011): 95–105. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-003010.

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Abstract:
I Centri di Permanenza Temporanei (CPT) accolgono gli stranieri in una situazione di irregolaritŕ rispetto alle leggi italiane sull'immigrazione. Si tratta essenzialmente di persone in attesa dell'esecuzione del provvedimento di espulsione o che, non trovandosi in possesso di documenti d'identitŕ, devono essere identificate. A partire da una esperienza sul campo svolta in un CPT italiano e dall'analisi della letteratura, l'autore analizza la dinamica istituzionale propria di queste strutture e le interazioni con l'esterno. Lo scopo di questo lavoro č infatti quello di interrogarci sulla funzione di questi luoghi nella societŕ. Attraverso un parallelo con istituti che hanno caratteristiche analoghe di istituzioni totali, giungeremo alla conclusione che il funzionamento di tali centri sembra essere legato alla messa in campo di meccanismi di difesa rispetto al sentimento del "perturbante", suscitato dall'incontro con lo straniero. Verranno inoltre presentati approcci terapeutici di gruppo per la presa in carico del paziente migrante, che tengano in considerazione gli aspetti di sofferenza psichica legati al trauma migratorio.
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Papp, Andrea. "Il caso di Stefano. Straniero in famiglia." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 28 (November 2014): 45–54. http://dx.doi.org/10.3280/cost2014-028004.

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Picardi, Antonietta. "I diritti di cittadinanza del minore straniero." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (February 2009): 246–54. http://dx.doi.org/10.3280/mg2008-003026.

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Corvaja, Fabio. "L'accesso dello straniero extracomunitario all'edilizia residenziale pubblica." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 3 (September 2009): 89–112. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-003005.

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Abstract:
1. Le premesse costituzionali: il diritto all'abitazione come diritto fondamentale e le garanzie dell'eguaglianza per gli stranieri (tra eguaglianza in senso stretto, ragionevolezza dei trattamenti differenziati, divieto di discriminazione)2. Il principio di paritŕ di accesso all'edilizia residenziale pubblica nella legislazione ordinaria dello Stato3. I requisiti di accesso all'ERP nella legislazione regionale, tra discriminazioni dirette e discriminazione indirette4. I dubbi sulla costituzionalitŕ delle discipline regionali che limitano (direttamente o indirettamente) l'accesso agli alloggi ERP da parte degli stranieri extracomunitari5. Una considerazione finale (con un po' di ottimismo volontaristico)
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Casadonte, Annamaria, and Mariarosa Pipponzi. "Il divieto di accesso agli atti di stato civile." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (November 2009): 158–66. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-004010.

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Abstract:
1. Un unico, pesante, intervento nel settore civile:a) la modifica della disciplina del matrimonio dello straniero nel territorio della Repubblicab) compatibilitŕ della modifica con l'ordinamento e la c.d. tutela multilivello2. La modifica dell'art. 6 co. 2 del TU 286/1998
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Cousin, Grégoire. "Sanzioni penali e condizione dell'immigrato in Francia: tra funzione amministrativa e finalitŕ politiche." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (February 2011): 71–80. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-004005.

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Abstract:
Premessa.1. L'interdiction du territoire français, una pena specifica per lo straniero.2. Il reato di ingresso e soggiorno irregolare.3. Il reato di favoreggiamento delle immigrazioni illegali.Conclusioni: disciplina penale dell'immigrazione tra benefici per l'Amministrazione e costruzione di una popolazione deviante.
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Bonetti, Paolo. "La proroga del trattenimento e i reati di ingresso o permanenza irregolare nel sistema del diritto degli stranieri: profili costituzionali e rapporti con la Direttiva comunitaria sui rimpatri." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (November 2009): 85–128. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-004007.

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Abstract:
Introduzione1. Il prolungamento della durata massima del trattenimento1.1. I presupposti del trattenimento e della proroga del trattenimento1.2. I profili di legittimitŕ costituzionale della nuova proroga del trattenimento e del vigente sistema italiano dei provvedimenti amministrativi di respingimento e di espulsione e il rapporto con la Direttiva comunitaria sui rimpatri2. Il reato di ingresso e permanenza illegali e il sistema degli allontanamenti2.1. L'accesso al diritto d'asilo dello straniero che fa ingresso o permane illegalmente nel territorio dello Stato e il reato di ingresso e soggiorno irregolare2.2. L'importanza essenziale della sussidiarietŕ e dell'elemento normativo nel reato di ingresso o permanenza illegale dello straniero: le condotte che integrano il reato e le molte ipotesi di ingresso o soggiorno irregolari che non integrano il reato2.3. Considerazioni sugli aspetti sostanzialii, sull'obbligo di denuncia del reato e sul rapporto con le espulsioni2.4. I profili di illegittimitŕ costituzionale e di inefficacia del reato di ingresso e soggiorno Irregolare
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Montemagno, C., S. Castorina, S. Cavina, T. De Tommaso, F. Lanzoni, C. Tridici, and M. P. Fiorito. "Adolescente e straniero in un “mondo” di adulti." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 3 (January 26, 2018): 28–30. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1155.

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Abstract:
L'iperossaluria primaria di tipo 1 è causata da mutazioni nel gene codificante per l'enzima L-alanina-gliossilato amino transferasi (AGT), che è espresso nel fegato. La trasmissione avviene con modalità autosomica recessiva: i genitori sono portatori sani della mutazione (e spesso non sanno di averla, soprattutto se non ci sono familiari affetti), mentre ciascun figlio della coppia ha il 25% di probabilità di essere malato. Esiste anche un secondo tipo della malattia (iperossaluria primaria di tipo 2), causato dalla carenza di un altro enzima, la D-glicerato deidrogenasi, e un terzo tipo (iperossaluria di tipo 3), identificato piú di recente e causato dal difetto del gene DHDPSL. Sulla base dell'osservazione clinica ed eventualmente della storia familiare, la diagnosi di iperossaluria primaria può essere formulata grazie a test di laboratorio (misurazione dell'ossalato di calcio nelle urine e nel sangue) e analisi genetica, con ricerca delle mutazioni nel gene coinvolto. La diagnosi e il trattamento precoci sono in grado di ridurre il rischio di evoluzione verso l'IRC e verso complicanze gravi come l'ossalosi sistemica. L'articolo riguarda un caso clinico che ha coinvolto il gruppo infermieristico che ha modificato l'approccio e la presa in carico di un adolescente in un “mondo” di adulti. (sian) (nursing)
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Cipollini, Roberta. "Straniero e modernitŕ: riflessioni su Tonnies e Simmel." SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE, no. 95 (March 2012): 81–102. http://dx.doi.org/10.3280/sr2011-095005.

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Abstract:
Between the late 1800s and the early 1900s, sociologists in Germany focused their interest on the beginning of modern times, the increase in social diversification, the affirmation of an individualistic orientation and, in particular, of metropolises and the appearance of new figures in urban spaces. Tönnies and Simmel concentrated their studies on the social figure of the foreigner as a metaphor of modernity and, though through different cognitive approaches, defined a strongly converging social representation. In both authors we find that the foreigner's ambivalence is based on traits such as lack of fixation in social space, mobility, freedom, individualistic orientation and objectivity. Their considerations differ however in regards to the perception of this figure as being an isolated individual or referred to as a «type»: in Tönnies we see the first orientation, whereas Simmel believes that the foreigner is perceived through reference to a social «type», thus with a more structured representation. In such a way Simmel anticipates a theme that will later be further developed by sociology and social psychology.
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Miklič, Tjaša. "Su alcuni usi tempo-aspettuali dei paradigmi verbali italiani trapassato prossimo e imperfetto." Linguistica 42, no. 1 (December 1, 2002): 47–64. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.42.1.47-64.

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Abstract:
Nel presente contributo mi propongo di discutere certe scelte del TRAPASSATO PROSSIMO (TP) e dell'IMPERFETTO (IM), avanzando suggerimenti sui principi che le regolano. Ero partita da alcune ricorrenti soluzioni testuali italiane che, con la propria veste linguistica, in uno straniero di solito provocano delle perplessità, ad es.
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Vittadini, Nicoletta. "Adolescenti o migranti? Pratiche di comunicazione digitale." IKON, no. 58 (March 2011): 33–55. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058003.

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Abstract:
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
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Caselli, Marco, Federica de Cordova, Eleonora Riva, and Nicoletta Vittadini. "Nuove pratiche comunicative e adolescenti figli di immigrati: premesse e strumenti di ricerca." IKON, no. 58 (March 2011): 11–31. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058002.

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Abstract:
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
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28

Riva, Eleonora, and Federica de Cordova. "Nuove pratiche di comunicazione e processi psico-sociali di costruzione dell'identità negli adolescenti transculturali." IKON, no. 58 (March 2011): 77–101. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058005.

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Abstract:
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
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Caselli, Marco, Federica de Cordova, Eleonora Riva, and Nicoletta Vittadini. "Tecnologie digitali e pratiche identitarie tra gli adolescenti figli di genitori immigrati. Introduzione." IKON, no. 58 (March 2011): 5–9. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058001.

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Abstract:
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
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Caselli, Marco. "Tra due mondi e tra due culture: l'esperienza degli adolescenti figli di immigrati a Milano." IKON, no. 58 (March 2011): 57–75. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058004.

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Abstract:
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
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de Cordova, Federica, and Eleonora Riva. "Adolescenti digital natives: l'esperienza soggettiva tra pratiche e appartenenze." IKON, no. 58 (March 2011): 103–29. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058006.

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Abstract:
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
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Bozzuto, Paolo. "The view from abroad. L'urbanistica è un paese straniero?" TERRITORIO, no. 66 (September 2013): 73–80. http://dx.doi.org/10.3280/tr2013-066016.

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33

Horn, Vera. "Sotto «un cielo straniero». Gli emigranti di laura pariani." Cahiers d’études italiennes, no. 7 (May 15, 2008): 275–84. http://dx.doi.org/10.4000/cei.933.

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34

Bonnet, Nicolas. "La figura dello straniero nell’opera di Erri de Luca." Narrativa, no. 28 (December 1, 2006): 227–41. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.2504.

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35

Felce, Françoise. "Lo straniero e l’Italia: esperienza nuova o componente identitaria?" Narrativa, no. 28 (December 1, 2006): 331–41. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.2562.

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36

Morozzo della Roca, Paolo. "Gli effetti collaterali del reato di presenza irregolare." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (November 2009): 129–42. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-004008.

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Abstract:
1. Una riforma dannosa2. Ospedali e ambulatori: tutto come prima, ma con piů timore3. Gravidanze e atti di stato civile: non cambia nulla (a parte il matrimonio) ma attorno tutto č diverso4. L'utilizzo dei servizi pubblici5. Considerazioni sul trattamento penale del rapporto di lavoro con uno straniero irregolarmente soggiornante6. Un mondo di paure nel quale le istituzioni di "protezione" diventano nemiche
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37

De Fiores, Claudio. "Brevi note sulla condizione giuridica dello straniero nella Costituzione italiana." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 1 (November 2020): 7–21. http://dx.doi.org/10.3280/ded2020-001001.

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38

AmatoMangiameli, Agata C. "Ero straniero. Qualche statistica, alcuni materiali, qualche spunto di riflessione." Persona y Derecho, no. 78 (June 2018): 245–60. http://dx.doi.org/10.15581/011.78.245-260.

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39

Miazzi, Lorenzo. "Il minore č straniero, ma il suo interesse non cambia." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (October 2011): 104–12. http://dx.doi.org/10.3280/mg2011-003011.

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40

Evola, Marco. "La riunificazione familiare dello straniero nei trattati sui diritti umani." DIRITTI UMANI E DIRITTO INTERNAZIONALE, no. 2 (July 2010): 279–308. http://dx.doi.org/10.3280/dudi2010-002002.

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41

Gianturco, Giovanna, and Alessandra M. Straniero. "Da Facebook alle piazze per rivendicare l'importanza del lavoro straniero." LIBERTÀCIVILI, no. 3 (May 2010): 104–10. http://dx.doi.org/10.3280/lic2010-003017.

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42

Namer, Fulvia Airoldi. "Straniero da dove? Claudio Magris e il romanzo Alla cieca." Narrativa, no. 28 (December 1, 2006): 267–80. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.2522.

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43

Alivernini. "Una valutazione delle spese turistiche fra il centro nord e il mezzogiorno (1998-2008)." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 1 (May 2012): 121–49. http://dx.doi.org/10.3280/rest2012-001005.

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Abstract:
Questo lavoro ha come obiettivo la stima della spesa dei turisti italiani effettuata al Centro-Nord e nel Mezzogiorno e il saldo della bilancia turistica delle due aree, entrambi non disponibili presso altre fonti. Il metodo si basa sull'ipotesi che la spesa di un turista italiano sia simile a quella di un turista straniero proveniente da un Paese dell'Unione Europea con analogo reddito pro-capite, a paritŕ di struttura ricettiva e area di soggiorno. In base alle nostre stime, la spesa dei turisti italiani in Italia ammontava nel 2008 a circa 47,4 miliardi di euro, con una spesa media giornaliera di circa 82 euro. La spesa nel Mezzogiorno dei turisti dal Centro- Nord č strutturalmente superiore a quella nel verso opposto e cresce a un ritmo piů sostenuto. In termini di PIL, il saldo della bilancia dei pagamenti turistica č in surplus per le due aree; il Mezzogiorno presenta un avanzo dovuto al turismo domestico, il Centro-Nord al turismo internazionale. Nel 2008, la spesa domestica dei turisti residenti nell'altra macro-area ha rappresentato il 2,4% del PIL nel Mezzogiorno e lo 0,5% del PIL nel Centro-Nord; considerando sia il turismo domestico sia quello straniero, la spesa turistica complessiva ammonta a circa il 5% del PIL nelle due aree.
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Acierno, Maria. "Cosa cambia nei procedimenti riguardanti gli stranieri dopo l'entrata in vigore del d.lgs. N. 150 del 2011?" DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (March 2012): 27–57. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-004003.

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Abstract:
1. Il nuovo procedimento sommario nel d.lgs. N. 150 del 20111.1. Le differenze rispetto al modello codicistico - a) l'art. 3 del d.lgs. N. 150 del 2011 - b) il mutamento del rito (art. 4)2. La sospensione dell'efficacia esecutiva del provvedimento impugnato (art. 5)2.1. L'ambito di applicazione della norma2.2. Il provvedimento di espulsione amministrativa2.3. I procedimenti assoggettati alla competenza del tribunale in composizione monocratica (artt. 16 e 20 d.lgs. N. 150 del 2011)2.4. La tutela antidiscriminatoria (art. 28 d.lgs. N. 150 del 2010)3. Il censimento dei procedimenti previsti nel d.lgs. N. 150 del 2011 riguardanti gli stranieri3.1. Art. 16 d.lgs. N. 150 del 2011. Il diritto di soggiorno dei cittadini europei e dei loro familiari3.2. Art. 17 d.lgs. N. 150 del 2011. Le controversie in materia di allontanamento dei cittadini degli altri Stati membri dell'Unione europea e dei loro familiari3.3. L'espulsione amministrativa di cittadini stranieri extraeuropei (art. 18)3.4. Le misure di protezione internazionale (art. 19)3.5. I provvedimenti in materia di unitŕ familiare (art. 20)3.6. L'azione antidiscriminazione. Cenni3.7. I procedimenti richiamati nell'art. 34 del d.lgs. N. 150 del 2011: la convalida dell'accompagnamento coattivo e del trattenimento del cittadino straniero extraeuropeo4. I procedimenti esclusi4.1. Il procedimento ex art. 31, co. 3, d.lgs. N. 286 del 19984.2. L'apolidia4.3. La convalida del provvedimento di esecuzione dell'allontanamento immediato del cittadino UE
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Ranieri, Francesco. "Fatto illecito civile. Danneggiati italiani e stranieri a confronto. Tutela risarcitoria differenziata?" DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (September 2011): 72–90. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-002005.

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Abstract:
Sommario: Introduzione: italiani e stranieri di fronte al risarcimento del danno da fatto illecito; condizione di reciprocitŕ e misura del risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale - 1. Straniero e condizione di reciprocitŕ ex art. 16 preleggi (Regio Decreto 16.3.1942 n. 262) - 1.1. L'evoluzione giurisprudenziale in relazione al danno biologico - 1.2. L'evoluzione in relazione al danno morale ed al danno da perdita irreversibile del rapporto parentale - 1.3 L'evoluzione in relazione al danno patrimoniale - 2. Il danno non patrimoniale da perdita irreversibile del rapporto parentale spettante ai congiunti residenti all'estero per la morte del familiare avvenuta in Italia. I due opposti orientamenti giurisprudenziali dei giudici di merito: liquidazione differenziata in base al rapporto di valore monetario tra l'euro e la moneta estera e liquidazione uguale per tutti - 2.1. Le argomentazioni a sostegno del secondo orientamento - 2.2. Danno punitivo, danno compensativo-satisfattivo, danno risarcitorio - 2.3. Il danno da morte del familiare. Dal danno morale soggettivo al danno esistenziale al danno non patrimoniale da perdita irreversibile del rapporto parentale - 2.4. Criteri-guida e limiti della liquidazione equitativa del danno ad opera del giudice ex artt. 2056 e 2057 c.c. L'art. 2058 co. 2 cod. civ. a tutela del soggetto danneggiante per l'ipotesi in cui la reintegrazione specifica risulti eccessivamente onerosa per il debitore - Conclusioni: l'evoluzione giurisprudenziale dalla "sentenza Gennarino" al danno biologico al danno non patrimoniale da perdita irreversibile di un familiare.
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Memoli, Vincenzo. "Noi e gli altri: l'atteggiamento degli italiani nei confronti degli immigrati." ARGOMENTI, no. 32 (September 2011): 39–52. http://dx.doi.org/10.3280/arg2011-032002.

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Abstract:
L'immagine degli immigrati, mediata dai principali mezzi di comunicazione, ha condizionato l'opinione pubblica italiana generando un atteggiamento contraddittorio che, se da un lato lascia emergere una netta solidarietŕ nei confronti dello straniero, dall'altro, rivela timori e paure generati dalla crescente presenza di immigrati sul territorio italiano. In questo lavoro, utilizzando alcune indagini, sono stati analizzati, in un'ottica sincronica e diacronica, i cambiamenti che nell'ultimo decennio hanno caratterizzato il rapporto tra gli italiani e gli immigrati.
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Natale, Andrea. "Il giudice e lo straniero. I diritti fondamentali presi sul serio." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (January 2016): 15–32. http://dx.doi.org/10.3280/diri2015-002002.

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48

Spina, Luciano. "Sullo straniero che non ottempera all'ordine di lasciare il territorio italiano." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (April 2011): 203–11. http://dx.doi.org/10.3280/mg2011-001021.

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49

Tarzia, Giovanni. "Il minore straniero non accompagnato: quale tutela nel sistema legislativo italiano?" MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (February 2009): 188–96. http://dx.doi.org/10.3280/mg2008-003020.

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Sabatini Scalmati, Anna. "Emigrazione: incontro con lo straniero in noi e fuori di noi." INTERAZIONI, no. 1 (September 2014): 61–75. http://dx.doi.org/10.3280/int2014-001006.

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