Academic literature on the topic 'Mamelucchi'

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Journal articles on the topic "Mamelucchi"

1

Rizzo, Alessandro. "Istruire su parole e gesti della diplomazia: le istruzioni agli ambasciatori della Corona d’Aragona, Venezia e Firenze al sultanato mamelucco (1250-1517)." Anuario de Estudios Medievales 51, no. 2 (December 27, 2021): 823–50. http://dx.doi.org/10.3989/aem.2021.51.2.12.

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Abstract:
[it] L’articolo prende in esame i documenti conservati che riportano le istruzioni impartite dalle autorità di tre poteri cristiani (Corona d’Aragona, Firenze e Venezia) ai loro ambasciatori diretti al sultanato musulmano mamelucco (Egitto-Siria, 1250-1517). Lo studio comparativo di tali fonti rivela come l’interazione con il sultano e i suoi funzionari fosse programmata nelle sue diverse fasi e secondo differenti modalità di comunicazione, sia verbali (messaggio orale e scritto) sia non verbali (regali, cerimoniale). L’analisi della funzione pratica e teorica delle istruzioni conservate mostrerà come questi documenti contengano indizi essenziali per decifrare i principi e le strategie che stavano alla base del dialogo diplomatico tra le potenze cristiane e i Mamelucchi.
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2

Cecere, Giuseppe. "Immagini degli Armeni nelle fonti arabe di età mamelucca: il caso Mufaḍḍal." Mélanges de l'École française de Rome. Moyen Âge, no. 130-1 (January 12, 2018): 21–40. http://dx.doi.org/10.4000/mefrm.3941.

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3

Ismail, Nasser. "Considerazioni teoriche e critiche sull’imitazione parodica (al-Muʿāraḍa al-hazliyya) in epoca mamelucca." Quaderni di Studi Arabi 15, no. 1-2 (December 22, 2020): 313–37. http://dx.doi.org/10.1163/2667016x-15010217.

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Abstract:
Abstract Classical and modern studies of Arabic literature have paid only modest attention to the parodic imitations of poems (al-muʿāraḍa al-hazliyya). These were often ascribed to the rhetorical technique of taḍmīn without taking into due consideration, as was the case for “serious” reproductions, the semantic, historical and dialectical interaction between the two texts, their authors and readers. The present article will attempt to trace the theoretical and critical notions of this literary practice in the Arab tradition, particularly focusing our interest on the Mamlūk one which tended to acknowledge and confer upon it the dignity of a literary genre.
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4

Ismail Ahmed, Nasser Ahmed. "La poesia degli eruditi e la competizione per l’autorità intellettuale e letteraria nel periodo mamelucco." Annali Sezione Orientale 82, no. 1-2 (September 5, 2022): 64–86. http://dx.doi.org/10.1163/24685631-12340128.

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Abstract:
Abstract This article aims to investigate the compositional “obsession” manifested by scholars of the Mamluk period and to bring back this phenomenon to a wider and more remote context of competition for the control of cultural and intellectual authority. We will also try to demonstrate how poetic ability constituted an important personal and professional requirement for contemporary ʿulamāʾ as an indispensable “medium of sociability” and a means of affirmation and social inclusion.
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5

Schilling, Alexander M. "Der Friedens- und Handelsvertrag von 1290 zwischen der Kommune Genua und dem Sultan Qalāwūn von Ägpyten." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 95, no. 1 (January 11, 2016). http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2015-0005.

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Abstract:
RiassuntoL’articolo offre una nuova valutazione del trattato di pace tra il sultano mamelucco Qalāwūn e la Comune di Genova, stipulato nel 1290, la cui versione latina viene qui tradotta per la prima volta in una lingua moderna. Sulla base della testimonianza storiografica araba si sostiene che ci furono due procedure legali: la prima, che va datata al 4 maggio 1290, attesta il rinnovo dello status quo ante legale dopo l’attacco di una nave egiziana da parte dell’ammiraglio genovese Benedetto Zaccaria in seguito alla caduta di Tripoli nel 1289, mentre la ratifica della pax et conventio tra l’ambasciatore genovese Alberto Spinola e Ḥusām ad-Dīn, rappresentante del sultano, ebbe luogo sabato, 13 maggio; una conferma del giuramento da parte di Alberto Spinola, alla presenza del patriarca melchita di Alessandria, avvenne domenica, 14 maggio. Nel frattempo, dopo aver negoziato un trattato con un’ambasciata di Venezia, Qalāwūn doveva aver preso la decisione di stipulare una convenzione di pace anche con i genovesi.
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Dissertations / Theses on the topic "Mamelucchi"

1

Sayaf, Ghassan <1946&gt. "Politica, economia e società nel periodo di Qānṣū al-Ġūrī, ultimo sultano dei Mamelucchi (1501-1516)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1179.

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Abstract:
L’impero siro-egiziano dei Mamelucchi è stato il protagonista assoluto, politicamente ed economicamente, della scena del Vicino Oriente regnando su un vasto territorio, il Bilād al-Šām (la grande Siria) e l’Egitto, per quasi tre secoli (1250-1517). Storicamente i Mamelucchi rivestono una grande importanza politica e militare, avendo fondato uno stato forte e stabile, proteggendo i loro confini militarmente senza pretese espansionistiche. Furono anche i protagonisti dell’economia del loro tempo, costruendo per un lungo periodo un solido ponte tra l’Occidente e l’Oriente per gli scambi commerciali e gli interessi reciproci, trasformando il territorio del loro impero nel centro del commercio mondiale dell’epoca, collegando la produzione dei mercati del sud asiatico con i mercati europei, stringendo patti di alleanza e trattati commerciali con gli stati europei, in particolare con la Repubblica di Venezia La ricerca ha interessato il tardo periodo mamelucco, che cronologicamente si colloca nel secondo periodo di questo impero, chiamato dei Mamelucchi circassi-Burğī (1382-1517). In particolare si è esaminato, nei suoi aspetti politici, economici e sociali, il periodo dell’ultimo, seppure non cronologicamente ma per importanza storica, sultano circasso Qānṣū al-Ġūrī, (1501-1516), che guidò gli ultimi anni di vita di questo sultanato, fino alla caduta definitiva, con la sconfitta e la sua morte nella battaglia di Marğ Dābiq, nel nord della Siria, il 24 agosto 1516. In seguito a ciò i Turchi ottomani trovarono la strada verso il Cairo aperta. Il sultano Qānṣū al-Ġūrī riveste una particolare importanza anche in quanto ha regnato in un momento storico di cambiamento del sistema mondiale: il mondo entrava nell’era moderna, l’era della scoperte geografiche e del nuovo ordine politico, coloniale, culturale ed economico.
The Syrian-Egyptian Mamluks Empire was protagonist in Policy and Economy in Near East, reigning in Bilād al-Šām and Egypt, nearly three centuries (1250-1517). Historically the Mamluks have a great importance in political and military fields, found a strong and fixed empire. defending empire borders without expansion claims. They was protagonists in Economy, forming for a long period a solid connection between West and East for commercial exchanges and political interests, placing the own territory in the center of worldwide commerce, connecting the South-Asian market with European markets, concluding alliances and commercial treaty with European States, above all the Republic of Venice. The research concerns the late period of Mamluks Empire, which chronologically put on second period, called Circassian or Burğī (1382-1517). Specially the research examines policy, economy and society during the reign of the last, not chronologically but for historical importance, circassian sultan Qānṣū al-Ġūrī, (1501-1516), who guided the last years of sultanate, until the definitive fall, after the defeat of Marğ Dābiq battle, in northern Syria, on 24th august 1516, under the military power of the Turkish Ottoman army, wich after arrived at Cairo, capital of Mamluks Empire. Qānṣū al-Ġūrī died during the battle. Sultan Qānṣū al-Ġūrī has a special importance since he reigned in a historical period of world change: the world came in a modern era, the era of the geographic discoveries and of the new political, colonial, cultural and economic order.
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FRAGAI, LORENZO. "I complessi palatini islamici della Giordania tra XIII e XIV secolo: origine e ruolo storico, politico, ideologico di un tipo edilizio monumentale alla luce dell’archeologia leggera. Il caso di Kerak." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1078054.

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Abstract:
Il lavoro si propone di documentare sotto il profilo archeologico e architettonico alcuni aspetti riferibili alle dinamiche insediative sviluppate dalle dinastie ayyubide e mamelucca in Transgiordania tra XIII e XIV secolo, attraverso l’analisi di quella tipologia di edifici che più di ogni altra simboleggia il potere: il palazzo. Malgrado le varie forme con le quali è stato proposto nel corso dei secoli il palazzo ha sempre rappresentato la precisa volontà dei suoi costruttori di distinguersi, sul piano delle realizzazioni edilizie pubbliche, dalle precedenti dinastie; esso costituisce, specie nel caso della Transgiordania medievale, l’ambiente preposto al controllo degli equilibri amministrativi, politici, militari ed economici interni al sultanato. L’applicazione delle metodologie dell’archeologia leggera (e in particolare dell’archeologia dell’edilizia storica) allo studio degli edifici palatini del sito incastellato di Kerak, su l'esempio delle indagini in corso da parte della missione archeologica fiorentina nella regione giordana nei siti fortificati crociati di Shawbak, al-Wu'ayra e al-Habis, è stato uno degli obiettivi perseguiti. L’identificazione e il riconoscimento ex novo delle tracce di due (possibili) complessi residenziali localizzati nella porzione meridionale del castello e l’attribuzione di un terzo al primo decennio del XIV secolo ha così consentito di aumentare in Giordania le evidenze di questa tipologia di edifici a sette unità (un palazzo ciascuno a Shawbak, ʾAjlūn e Hesban; ben quattro invece a Kerak) e di apportare rilevanti novità agli studi sul sito. Le letture archeologiche e la metodologia stratigrafica applicata allo studio degli elevati hanno rappresentato a Kerak un’ulteriore conferma delle potenzialità di questo tipo di approccio scientifico, con la sua capacità di fornire non solo un’originale documentazione materiale, ma anche vere e proprie linee interpretative di tipo storiografico.
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Books on the topic "Mamelucchi"

1

Stibbert, Museo. Cavalieri, mamelucchi e samurai: Armature di guerrieri d'Oriente e d'Occidente dalla collezione del Museo Stibbert di Firenze. [Livorno, Italy]: Sillabe, 2014.

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Frontiers, Museum With No, ed. L' arte mamelucca: Splendore e magia dei sultani. Milano: Electa, 2001.

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3

Jacono, Claudio Lo. Il Vicino Oriente da Muhammad alla fine del sultanato mamelucco. Torino: Einaudi, 2003.

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4

L' arte mamelucca: Splendore e magia dei sultani. Milano: Electa, 2001.

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