Academic literature on the topic 'Mappe'

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Journal articles on the topic "Mappe"

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Jünger, Alexander. "Die Mappe in Nadelstreifen." Sales Business 13, no. 5 (May 2004): 46–48. http://dx.doi.org/10.1007/bf03225648.

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Bezzi, Claudio. "Mappe concettuali per la valutazione." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 41 (May 2009): 29–56. http://dx.doi.org/10.3280/riv2008-041003.

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Abstract:
- Concept Maps are a powerful tool to describe and better understand concepts, their hierarchies and relationships. Invented by Joseph Novak in an educational and scholastic environment, Concept Maps later penetrated the evaluation thanks to Trochim, but with a different methodological approach and in a very limited number of situations. Instead, Concept Maps appear very useful for different evaluative purposes and contexts, for example to improve evaluational design and the stakeholder consciousness around the evaluand and to share knowledge about it. The article shows different Concept Maps, with exemples which extend the use of the original ideas of Novak and Trochim, and concludes with a general discussion over their utilization.Key words: Concept Maps; Tacit Knowledge; Program Theory.
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Limanskaya, Lyudmila Yu. "MAPPE MUNDI AS A MODEL OF PEREGRINATIO VITAE." RSUH/RGGU Bulletin. Series Philosophy. Social Studies. Art Studies, no. 4 (2017): 64–73. http://dx.doi.org/10.28995/2073-6401-2017-4-64-73.

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4

Lestringant, Franck. "L'Histoire de la Mappe-Monde Papistique." Comptes-rendus des séances de l année - Académie des inscriptions et belles-lettres 142, no. 3 (1998): 699–730. http://dx.doi.org/10.3406/crai.1998.15903.

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Schiavo, Flavia. "Mappe dell'eccesso. Scenari: potenza e insidie." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 100 (August 2011): 99–128. http://dx.doi.org/10.3280/asur2011-100006.

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Abstract:
Obiettivo dell'articolo č analizzare un "nuovo" strumento di pianificazione: lo scenario. Partendo dalle matrici teoriche e storiche alla base dello scenario stesso, e richiamando esempi pregressi di pianificazione, si prosegue nell'analisi al fine di far emergere i punti di forza e quelli critici dello strumento. Anche attraverso un'elencazione ragionata di entrambi, specificando cosa sia possibile pianificare, realizzare, tramite lo scenario, e quali - tra soggetti e Istituzioni - siano gli attori deputati, in che tempi e con quali esiti.
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Presutti, Michelle, Giorgio Soro, Giulia Cnapich, and Sara Giordano. "SENSEMAKING E CURA DEL DIABETE: MAPPE COGNITIVE DI MEDICI E PAZIENTI A CONFRONTO." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 2, no. 1 (June 25, 2016): 323. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2015.n1.v2.262.

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Abstract:
Karl Weick, esponente del cognitivismo costruttivista, considera il sensemaking come un insieme di processi cognitivi in continua costruzione, a posteriori, di significati e di senso della realtà in cui viviamo.Il sensemaking è un processo continuo di creazione di senso quotidiano: le persone percepiscono selettivamente le informazioni su sé stessi e sull’ambiente in cui vivono, tali informazioni vengono elaborate cognitivamente attraverso un processo di selezione e ritenzione in memoria delle mappe cognitive costruite.Pertanto il sensemaking costituisce un’appropriata chiave di lettura dei fenomeni comportamentali in cui sono in gioco le rappresentazioni di un problema, soprattutto quando è di estrema necessità trovare punti di contatto in merito ai rapporti causali tra gli elementi che costituiscono le diverse mappe cognitive degli individui che ne prendono parte. L’analisi delle mappe cognitive può essere utile soprattutto al fine di individuare e condividere con maggiore chiarezza quali potrebbero essere le strade per un corretto ed efficace intervento risolutivo o di trattamento del problema.Dare senso alla malattia significa, sia per il medico che per il paziente, organizzare una mappa cognitiva (connessioni causali di elementi di significato) della realtà (della malattia) in un processo continuo di esperienza.Un flusso continuo che a partire da una percezione soggettivamente selettiva degli elementi disponibili (conoscenze, esperienze, eventi,etc.), organizza tali elementi in una mappa e li traduce in uno schema operativo di comportamento. Secondo Weick la realtà individuale si costruisce, mentre l’ambiente, il contesto, sono costruiti a priori.Le mappe cognitive che gli individui costruiscono influenzeranno le successive esperienze che si troveranno a dover fronteggiare nell’ambito dello stesso problema, in questo caso inerenti alla malattia diabetica.L’utilizzo del sensemaking applicato all’analisi dei processi di cura, pertanto, può diventare utile in particolare nei contesti di trattamento in cui la compliance e l’aderenza alle cure costituisce un fattore determinante nella gestione della patologia cronica, che prevede un modello di rapporto medico- paziente protratto nel tempo e centrato sulla possibilità di confronto rispetto alle modalità di cura e riuscita della stessa.La ricerca si è proposta pertanto di indagare attarverso la somminisrazione di interviste a medici e pazienti e attarverso al successiva analisi del testo e delle ricorrenze lingusitiche elaborate attraverso appositi software di ricostruire e mettere a confronto le rispettive mappe cognitive che stanno alla base delle rappresentazioni della malattia e della sua gestione e quindi dei comportamenti conseguenti di chi cura e di chi è curato.
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Venturini, Chiara. "Mappe per la mente. Guida alla neurobiologia interpersonale." SETTING, no. 41 (October 2018): 191–99. http://dx.doi.org/10.3280/set2016-041009.

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Nugent, Allison C., and G. Allan Johnson. "T1? imaging using magnetization-prepared projection encoding (MaPPE)." Magnetic Resonance in Medicine 43, no. 3 (March 2000): 421–28. http://dx.doi.org/10.1002/(sici)1522-2594(200003)43:3<421::aid-mrm14>3.0.co;2-x.

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9

Davie, Michael F. "Le cloisonnement confessionnel d’une ville: le modèle beyrouthin." Mappemonde 24, no. 4 (1991): 8–11. http://dx.doi.org/10.3406/mappe.1991.984.

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10

Charre, Joël, philippe billet, and Philippe Waniez. "Le CO.C.A.O: le commentaire de carte assisté par ordinateur." Mappemonde 24, no. 4 (1991): 27–30. http://dx.doi.org/10.3406/mappe.1991.989.

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Dissertations / Theses on the topic "Mappe"

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Mosut, Lavinia. "Accessibilità delle mappe." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6633/.

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Abstract:
L’obiettivo di questa tesi di laurea è quello di descrivere le principali caratteristiche delle mappe digitali e dei sistemi di navigazione che possono essere fruiti dagli utenti attraverso l’utilizzo di dispositivi con diverse caratteristiche (quali i dispositivi mobili, come smart phone, tablet, eccetera). Questi sistemi offrono dei servizi estremamente utili, che mirano a migliorare la mobilità e l’indipendenza dell’utente e, quindi, possono rappresentare un valido supporto agli utenti con disabilità che desiderano spostarsi negli ambienti urbani in modo autonomo. D’altra parte, i contenuti digitali e i servizi offerti dalle mappe e dai sistemi di navigazione possono comportare delle barriere tecnologiche che influenzano la fruizione e la navigazione da parte di questi utenti. Nell’ambito di questa tesi saranno descritte anche le caratteristiche tecniche delle mappe digitali e dei sistemi di navigazione, con particolare attenzione alle barriere tecnologiche che queste possono rappresentare per gli utenti con disabilità. Infine, l’obiettivo principale di questa tesi è quello di illustrare alcuni progetti di ricerca che offrono delle soluzioni e dei validi supporti agli utenti con differenti disabilità nell’accesso e nella fruizione delle mappe digitali e dei sistemi di navigazione. In particolare, saranno presentati i progetti di ricerca più interessanti e quelli che maggiormente hanno avuto un riscontro pratico, offrendo delle soluzioni effettivamente utilizzabili dagli utenti che fanno uso di determinate tecnologie assistive e che hanno vincoli e bisogni specifici. Nell’ambito di questa tesi sarà dato spazio anche a progetti che offrono agli utenti mappe tematiche (comunque accessibili) che mirano ad offrire informazioni sull’accessibilità urbana, consentendo, così, agli utenti di avere dati aggiuntivi e di migliorare ulteriormente la loro autonomia nel muoversi in città.
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MITI, ANTONIO MICHELE. "Mappe comomento omotopiche in geometria multisimplettica." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/94031.

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Abstract:
Le mappe comomento omotopiche sono una generalizzazione della nozione di mappa momento introdotta al fine di estendere il concetto di azione hamiltoniana al contesto della geometria multisimplettica. L'obiettivo di questa tesi è fornire nuove costruzioni esplicite ed esempi concreti di azioni di gruppi di Lie su varietà multisimplettiche che ammettono delle mappe comomento. Il primo risultato è una classificazione completa delle azioni di gruppi compatti su sfere multisimplettiche. In questo caso, l'esistenza di mappe comomento omotopiche dipende dalla dimensione della sfera e dalla transitività dell'azione di gruppo. Il secondo risultato è la costruzione esplicita di un analogo multisimplettico dell’inclusione dell'algebra di Poisson di una varietà simplettica dentro il corrispondente algebroide di Lie twistato. E’ possibile dimostrare che questa inclusione soddisfa una relazione di compatibilità nel caso di varietà multisimplettiche gauge-correlate in presenza di un'azione di gruppo Hamiltoniana. Tale costruzione potrebbe giocare un ruolo nella formulazione di un analogo multisimplettico della procedura di quantizzazione geometrica. L’ultimo risultato è una costruzione concreta di una mappa comomento omotopica relativa all'azione multisimplettica del gruppo di diffeomorfismi che preservano la forma volume dello spazio Euclideo. Questa mappa ammette naturalmente un’interpretazione idrodinamica, nello specifico trasgredisce alla mappa comomento idrodinamica introdotta da Arnol'd, Marsden, Weinstein e altri. La mappa comomento così costruita può essere inoltre messa in relazione alla teoria dei nodi avvalendosi dell’approccio ai link nel formalismo dei vortici. Questo punto di apre la strada a un'interpretazione semiclassica del polinomio HOMFLYPT nel linguaggio della quantizzazione geometrica.
Homotopy comomentum maps are a higher generalization of the notion of moment map introduced to extend the concept of Hamiltonian actions to the framework of multisymplectic geometry. Loosely speaking, higher means passing from considering symplectic $2$-form to consider differential forms in higher degrees. The goal of this thesis is to provide new explicit constructions and concrete examples related to group actions on multisymplectic manifolds admitting homotopy comomentum maps. The first result is a complete classification of compact group actions on multisymplectic spheres. The existence of a homotopy comomentum maps pertaining to the latter depends on the dimension of the sphere and the transitivity of the group action. Several concrete examples of such actions are also provided. The second novel result is the explicit construction of the higher analogue of the embedding of the Poisson algebra of a given symplectic manifold into the corresponding twisted Lie algebroid. It is also proved a compatibility condition for such embedding for gauge-related multisymplectic manifolds in presence of a compatible Hamiltonian group action. The latter construction could play a role in determining the multisymplectic analogue of the geometric quantization procedure. Finally a concrete construction of a homotopy comomentum map for the action of the group of volume-preserving diffeomorphisms on the multisymplectic 3-dimensional Euclidean space is proposed. This map can be naturally related to hydrodynamics. For instance, it transgresses to the standard hydrodynamical co-momentum map of Arnol'd, Marsden and Weinstein and others. A slight generalization of this construction to a special class of Riemannian manifolds is also provided. The explicitly constructed homotopy comomentum map can be also related to knot theory by virtue of the aforementioned hydrodynamical interpretation. Namely, it allows for a reinterpretation of (higher-order) linking numbers in terms of multisymplectic conserved quantities. As an aside, it also paves the road for a semiclassical interpretation of the HOMFLYPT polynomial in the language of geometric quantization.
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MITI, ANTONIO MICHELE. "Mappe comomento omotopiche in geometria multisimplettica." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/94031.

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Abstract:
Le mappe comomento omotopiche sono una generalizzazione della nozione di mappa momento introdotta al fine di estendere il concetto di azione hamiltoniana al contesto della geometria multisimplettica. L'obiettivo di questa tesi è fornire nuove costruzioni esplicite ed esempi concreti di azioni di gruppi di Lie su varietà multisimplettiche che ammettono delle mappe comomento. Il primo risultato è una classificazione completa delle azioni di gruppi compatti su sfere multisimplettiche. In questo caso, l'esistenza di mappe comomento omotopiche dipende dalla dimensione della sfera e dalla transitività dell'azione di gruppo. Il secondo risultato è la costruzione esplicita di un analogo multisimplettico dell’inclusione dell'algebra di Poisson di una varietà simplettica dentro il corrispondente algebroide di Lie twistato. E’ possibile dimostrare che questa inclusione soddisfa una relazione di compatibilità nel caso di varietà multisimplettiche gauge-correlate in presenza di un'azione di gruppo Hamiltoniana. Tale costruzione potrebbe giocare un ruolo nella formulazione di un analogo multisimplettico della procedura di quantizzazione geometrica. L’ultimo risultato è una costruzione concreta di una mappa comomento omotopica relativa all'azione multisimplettica del gruppo di diffeomorfismi che preservano la forma volume dello spazio Euclideo. Questa mappa ammette naturalmente un’interpretazione idrodinamica, nello specifico trasgredisce alla mappa comomento idrodinamica introdotta da Arnol'd, Marsden, Weinstein e altri. La mappa comomento così costruita può essere inoltre messa in relazione alla teoria dei nodi avvalendosi dell’approccio ai link nel formalismo dei vortici. Questo punto di apre la strada a un'interpretazione semiclassica del polinomio HOMFLYPT nel linguaggio della quantizzazione geometrica.
Homotopy comomentum maps are a higher generalization of the notion of moment map introduced to extend the concept of Hamiltonian actions to the framework of multisymplectic geometry. Loosely speaking, higher means passing from considering symplectic $2$-form to consider differential forms in higher degrees. The goal of this thesis is to provide new explicit constructions and concrete examples related to group actions on multisymplectic manifolds admitting homotopy comomentum maps. The first result is a complete classification of compact group actions on multisymplectic spheres. The existence of a homotopy comomentum maps pertaining to the latter depends on the dimension of the sphere and the transitivity of the group action. Several concrete examples of such actions are also provided. The second novel result is the explicit construction of the higher analogue of the embedding of the Poisson algebra of a given symplectic manifold into the corresponding twisted Lie algebroid. It is also proved a compatibility condition for such embedding for gauge-related multisymplectic manifolds in presence of a compatible Hamiltonian group action. The latter construction could play a role in determining the multisymplectic analogue of the geometric quantization procedure. Finally a concrete construction of a homotopy comomentum map for the action of the group of volume-preserving diffeomorphisms on the multisymplectic 3-dimensional Euclidean space is proposed. This map can be naturally related to hydrodynamics. For instance, it transgresses to the standard hydrodynamical co-momentum map of Arnol'd, Marsden and Weinstein and others. A slight generalization of this construction to a special class of Riemannian manifolds is also provided. The explicitly constructed homotopy comomentum map can be also related to knot theory by virtue of the aforementioned hydrodynamical interpretation. Namely, it allows for a reinterpretation of (higher-order) linking numbers in terms of multisymplectic conserved quantities. As an aside, it also paves the road for a semiclassical interpretation of the HOMFLYPT polynomial in the language of geometric quantization.
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Bellisardi, Federico. "Studio del trapping adiabatico per mappe stocastiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9573/.

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Abstract:
In questa tesi vengono trattati argomenti relativi alla dinamica dei fasci di particelle: in particolare si è preso in considerazione il moto betatronico di una particella carica all'interno di un acceleratore circolare. Vengono quindi discussi alcuni aspetti della dinamica trasversa introducendo il formalismo Hamiltoniano e discutendo il modello presentato da Hénon per il caso bidimensionale. Viene poi introdotta la teoria adiabatica al fine di studiare gli effetti intrappolamento di un ensemble di particelle. Infine vengono presentate alcune simulazioni che permettono di poter osservare come il rumore rappresenti un fattore di rilevante importanza nello studio di tali fenomeni.
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Vitacolonna, Daniele. "Eliminazione e mappe polinomiali tra varietà proiettive." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15888/.

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Abstract:
Uno dei problemi computazionali in geometria algebrica è quello di trovare equazioni cartesiane per varietà definite attraverso parametrizzazioni o per varietà che si ottengono proiettando una data varietà su uno spazio affine o proiettivo di dimensione più bassa. C'è una profonda differenza fra il caso affine e quello proiettivo, in quanto l'immagine di una varietà affine mediante una mappa polinomiale può non essere una varietà affine, mentre nel caso proiettivo lo è sempre. Essendo una varietà algebrica il luogo degli zeri di un numero finito di polinomi, uno strumento fondamentale per ottenere le equazioni che descrivono la varietà viene dalla teoria dell'eliminazione. Questa teoria è una generalizzazione del metodo di eliminazione di Gauss per sistemi lineari, precisamente è lo studio dei metodi che permettono di trasformare un sistema di equazioni polinomiali in più variabili in un sistema equivalente in cui alcune equazioni dipendono solo da un sottoinsieme dell'insieme delle variabili di partenza. Un grande passo in avanti nella teoria dell'eliminazione si è avuto con l'introduzione delle basi di Gröbner di un ideale I nell'anello dei polinomi in più variabili a coefficienti in un campo K rispetto a un ordine monomiale fissato. Tali basi sono state introdotte indipendentemente da Heisuke Hironaka (1964) per la dimostrazione del suo famoso Teorema di Desingolarizzazione e da Bruno Buchberger nei sui studi sugli anelli polinomiali (1965). Queste basi si sono presto rivelate uno strumento essenziale per la teoria dell'eliminazione, le sue applicazioni e i suoi aspetti computazionali. Grazie al Teorema di Eliminazione si riescono a scrivere le equazioni cartesiane della più piccola varietà contenente una parametrizzazione (polinomiale o razionale) o contenente la proiezione di una varietà data.
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Rossetto, Andrea. "CNN per view synthesis da mappe depth." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16570/.

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Abstract:
Breve introduzione alle reti neurali e al deep learning con descrizione dei sistemi utilizzati per i modelli e i test effettuati. Spiegazione del funzionamento dei sistemi creati ed esposizione dei risultati ottenuti.
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Matzeu, Giacomo. "Ricostruzione di mappe MRI da dati sottocampionati." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16874/.

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Abstract:
In questa tesi si è affrontato il problema della creazione di mappe MRI da immagini ricostruite da spazi k sottocampionati. Per far ciò si è utilizzato l'algoritmo di ricostruzione di immagini FNCR che si basa sulla recente teoria del Compressive Sensing. Lo si è provato su degli spazi k simulati e sottocampionati con delle funzioni appositamente implementate. Si sono confrontati i risultati con un altro algoritmo di ricostruzione ritenuto molto efficiente. Lo si è poi utilizzato su degli spazi k reali. Inizialmente si sono utilizzati dei dati provenienti da una scansione di un fantoccio scaricati dalla rete. Successivamente si sono acquisiti degli spazi k grazie all'estrazione e manipolazione di dati grezzi da un tomografo di risonanza magnetica. Tali spazi k provengono dalla scansione di un fantoccio di calibrazione dello strumento tramite una sequenza Saturation Recovery la quale fornisce immagini pesate nel tempo di rilassamento longitudinale T1. Si è reso necessario un adattamento dell'algoritmo e una manipolazione degli spazi k acquisiti. Una volta ricostruite le immagini si sono create le mappe con il software ARTS il quale effettua un fitting basandosi sul metodo di minimi quadrati non lineari di Levenberg-Marquardt applicato a una funzione monoesponenziale, modello delle immagini pesate in T1. Si è osservato che nonostante la ricostruzione delle singole immagini migliori con l'aumentare della percentuale di campionamento questo non avviene nella creazione delle mappe, fatto imputabile all'algoritmo utilizzato in quanto questo risulta molto efficiente quando utilizzato con una quantità minima di dati piuttosto che con grandi quantità, dove potrebbero essere più efficaci altri metodi di ricostruzione.
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Diomedi, Stefano. "Ricostruzione di mappe retinotopiche mediante filtri di Gabor." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15798/.

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Abstract:
L'obiettivo della presente tesi è quello di ricostruire mappe retinotopiche o corticali della corteccia visiva umana a partire dall'attività neurale sviluppata in presenza di uno stimolo visivo e misurata mediante fMRI.  Il modello si ottiene rappresentando ciascuna immagine mediante filtri di Gabor, che costituiscono una frame per lo spazio delle immagini. L'ipotesi di lavoro è che ci sia una relazione fra l'energia di un'immagine espressa in termini dei filtri, e l'attivazione fMRI. Un modello di encoding permette di  esprimere formalmente questa relazione attraverso una matrice di pesi. Di conseguenza è possibile stimare le aree del campo visivo codificate da ogni area corticale e successivamente visualizzare le mappe retinotopiche, mediante il software FreeSurfer.
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Scasserra, Annalisa. "Un modello geometrico delle mappe di orientazioni corticali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19250/.

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Abstract:
L’obiettivo di questa Tesi è quello di presentare un modello geometrico costruito sul gruppo SE(2) delle rototraslazioni come soluzione al problema della modellizzazione della corteccia visiva e, in particolare, della minimizzazione delle lunghezze delle connessioni neurali.
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Ciotti, Lorenzo. "Rete Neurale per il Raffinamento di Mappe di Disparità." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
All'interno del lavoro di tesi si è realizzata una rete neurale per il raffinamento di mappe di disparità. Si è partiti da un'architettura cGAN utilizzata per l'image to image translation e si è cercato di valutarne, attraverso una fase di analisi preliminare, i risultati nell'ambito applicativo di interesse. Si è cercato successivamente di modificare l'architettura iniziale al fine di limitare le problematiche riscontrate ed ottenere dei risultati soddisfacenti. All'interno di tale lavoro sono stati presi in considerazione algoritmi differenti per il calcolo delle mappe di disparità iniziali, al fine di comprendere meglio i punti di forza e le limitazioni della nostra architettura.
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Books on the topic "Mappe"

1

Alighiero Boetti: Mappe. Firenze, Italia: Forma, 2015.

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2

Maffi, Mario. Londra: Mappe storie labirinti. Milano: Rizzoli, 2000.

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3

Mappe per amanti smarriti. Milano: Feltrinelli, 2004.

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4

Mappe letterarie del Novecento. Roma: Edizioni di storia e letteratura, 2016.

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5

Carlos, Romero Muñoz, ed. Le mappe nascoste di Cervantes. Treviso: Santi Quaranta, 2004.

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6

Stifter, Adalbert. Die Mappe meines Urgrossvaters: Erzählung. Frankfurt am Main: Insel, 1989.

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7

Barbieri, Giampaolo. Le mappe del desiderio: Un viaggio. Milano: Idea Books, 1989.

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8

Riccio, Franco. Spazi eccentrici: Mappe del molteplice sociale. Pisa: BFS, 2003.

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9

BZF Vallecchi (Gallery : Florence, Italy) and Mudima (Gallery : Milan, Italy), eds. Sergio Lombardo: "12x12" mappe di Heawood. Firenze: Vallecchi, 2004.

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10

Achille, Bonito Oliva, ed. Pizzi Cannella: Le mappe del mondo. Prato [Italy]: Gli ori, 2004.

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Book chapters on the topic "Mappe"

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Gottwald, Herwig, and Silvia Bengesser. "»Die Mappe meines Urgroßvaters«." In Stifter-Handbuch, 63–71. Stuttgart: J.B. Metzler, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-476-05377-0_3.

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2

Prill, Meinhard. "Stifter, Adalbert: Die Mappe meines Urgroßvaters." In Kindlers Literatur Lexikon (KLL), 1–2. Stuttgart: J.B. Metzler, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-476-05728-0_19334-1.

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3

Arzarello, Ferdinando, Cristiano Dané, Laura Lovera, Miranda Mosca, Nicoletta Nolli, and Antonella Ronco. "Le mappe conformi della pseudosfera e i modelli di geometria iperbolica." In Dalla geometria di Euclide alla geometria dell’Universo, 153–66. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2574-5_10.

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Pistocchi, Alberto, and Dimitar T. Marinov. "GIS Based Models in Practice: The Multimedia Assessment of Pollutant Pathways in the Environment (MAPPE) Model." In GIS Based Chemical Fate Modeling, 405–42. Hoboken, NJ, USA: John Wiley & Sons, Inc., 2014. http://dx.doi.org/10.1002/9781118523667.ch18.

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5

Grill, Oliver. "Nebensache Nachbarschaft. Über Kontiguität und Kontinuität in Stifters Die Mappe meines Urgroßvaters, Brigitta und Der Nachsommer." In Abhandlungen zur Literaturwissenschaft, 147–68. Stuttgart: J.B. Metzler, 2019. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-476-04884-4_9.

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6

Landkammer, Joachim. "»…daß der Bürger richtig reagiert«. Die Formularverweigerung der Poesie*." In AdminiStudies. Formen und Medien der Verwaltung, 181–96. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-64084-5_11.

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Abstract:
ZusammenfassungFormulare sind Leerstellen-Module für asymmetrische Kommunikationen (vgl. Becker 2009, 282, mit Bezugnahme auf Lothar Schilling). Sie führen eine Art schriftliches Verhör: Nach herrschaftsunfreiem patriarchalen Muster „redet“ der das Formular ausfüllende „Dialog“-Partner (hier wie im gesamten Text wird aus Gründen der Einfachheit das generische Maskulinum angewandt) „nur, wenn er gefragt wird“, und nur zu den ihm gestellten Fragen – der manchmal vorgesehene Raum für „Freitext“ (oder die Möglichkeit der Beigabe eines sog. „formlosen“ Anhangs zum Formular) versucht das nachträglich und eher augenwischend zu kompensieren. Die (Staats-)Macht manifestierende Asymmetrie der Formularkommunikation hat auch schon vor Peter Schneiders oben zitiertem exemplarischen 68er-Aufbegehren deren Verweigerung nahelegt, sei es, dass man sie durch eine überbordend-umständliche und pseudo-genaue Beantwortung ad absurdum führte (wie in Ernst Salomons Der Fragebogen von 1951), öffentlich zweckentfremdete (Volkszählungsboykotteure hatten 1987 die Berliner Mauer mit den Erfassungsbögen tapeziert) oder historistisch-ironisch zitierte (die Tagung „Niklas Luhmann am OVG Lüneburg“ im Januar 2017 präsentierte ihre Unterlagen in einer im klassischen Kanzlei-Stil der 50er Jahre designten Mappe, inklusive sauberster Sütterlin-Handschrift) (vgl. auch das Cover der englischen und deutschen Ausgabe Graeber 2017).
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7

Shingareva, Inna, and Carlos Lizárraga-Celaya. "Maple." In Maple and Mathematica, 3–22. Vienna: Springer Vienna, 2009. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-211-99432-0_1.

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8

Benker, Hans. "MAPLE." In Ingenieurmathematik mit Computeralgebra-Systemen, 41–46. Wiesbaden: Vieweg+Teubner Verlag, 1998. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-322-86587-8_7.

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Smith, Einar. "Maple." In Introduction to the Tools of Scientific Computing, 219–44. Cham: Springer International Publishing, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-031-16972-4_10.

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Nowottny, Dietrich. "Maple." In Mathematik am Computer, 101–62. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 1999. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-60222-1_5.

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Conference papers on the topic "Mappe"

1

Pecci, Antonio, and Ida Campanile. "Aontia: un antico toponimo dalle Mappe Aragonesi." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11436.

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Abstract:
Aontia: an ancient toponym from the Aragon mapsThe Aragon geographical maps represent the territory of the ancient Kingdom of Naples. they date back to the second half of the fifteenth century, probably some of them or some copies were subsequently modified or updated. These ancient maps were rediscovered about thirty years ago in the State Archives of Naples and in the Bibliothèque Nationale de France in Paris, and they have been under study for some years. They are unfortunately still little used in the scientific field, although several contributions have demonstrated their validity as an investigation tool thanks to their undoubted information potential. In fact, thanks to the very high degree of characterization of these maps it is possible to advance hypotheses and considerations of a historical-archaeological nature of the territories they represent. It is often toponymic analysis that offers insights and guides the early stages of research: toponyms relating to natural and anthropic elements inform about landscapes rich of medieval and classical references. The case study proposed here relates to the toponym Aontia, located on the Aragon maps near the centers of the Basilicata of Cirigliano and Gorgoglione. It is a place currently unidentified and not attested in any medieval or modern source; its toponym may refer to some references relating to an epithet of the well-known Greek divinity Artemis and to the presence of a sanctuary dedicated to it or to an ancient settlement. Starting from the analysis of the toponym Aontia, a localization proposal will be carried out based on the etymological and historical study, on the topographic survey and on the remote sensing analysis.
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2

Kim, Myung-Chul, Natarajan Viswanathan, Charles J. Alpert, Igor L. Markov, and Shyam Ramji. "MAPLE." In the 2012 ACM international symposium. New York, New York, USA: ACM Press, 2012. http://dx.doi.org/10.1145/2160916.2160958.

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3

Wang, Boyang, Yantian Hou, Ming Li, Haitao Wang, and Hui Li. "Maple." In ASIA CCS '14: 9th ACM Symposium on Information, Computer and Communications Security. New York, NY, USA: ACM, 2014. http://dx.doi.org/10.1145/2590296.2590305.

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4

Lee, Myungjin, Nick Duffield, and Ramana Rao Kompella. "MAPLE." In the 2012 ACM conference. New York, New York, USA: ACM Press, 2012. http://dx.doi.org/10.1145/2398776.2398788.

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5

Phalak, Chetan, Dheeraj Chahal, Aniruddha Sen, Mayank Mishra, and Rekha Singhal. "MAPLE." In ICPE '22: ACM/SPEC International Conference on Performance Engineering. New York, NY, USA: ACM, 2022. http://dx.doi.org/10.1145/3491204.3527497.

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6

Voellmy, Andreas, Junchang Wang, Y. Richard Yang, Bryan Ford, and Paul Hudak. "Maple." In SIGCOMM'13: ACM SIGCOMM 2013 Conference. New York, NY, USA: ACM, 2013. http://dx.doi.org/10.1145/2486001.2486030.

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7

Yu, Jie, Satish Narayanasamy, Cristiano Pereira, and Gilles Pokam. "Maple." In the ACM international conference. New York, New York, USA: ACM Press, 2012. http://dx.doi.org/10.1145/2384616.2384651.

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8

Yasufuku, Kenta, Riku Ogawa, Keisuke Iwai, and Hideharu Amano. "MAPLE chip." In the 2003 conference. New York, New York, USA: ACM Press, 2003. http://dx.doi.org/10.1145/1119772.1119898.

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9

Darzentas, Dimitrios, Raphael Velt, Richard Wetzel, Peter J. Craigon, Hanne G. Wagner, Lachlan D. Urquhart, and Steve Benford. "Card Mapper." In CHI '19: CHI Conference on Human Factors in Computing Systems. New York, NY, USA: ACM, 2019. http://dx.doi.org/10.1145/3290605.3300801.

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10

Guo, Fan, Yongkun Li, Min Lv, Yinlong Xu, and John C. S. Lui. "HP-Mapper." In SoCC '19: ACM Symposium on Cloud Computing. New York, NY, USA: ACM, 2019. http://dx.doi.org/10.1145/3357223.3362718.

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Reports on the topic "Mappe"

1

Wong, D., G. Lloyd, and M. Gokhale. A Memory-mapped Approach to Checkpointing. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), April 2013. http://dx.doi.org/10.2172/1084700.

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2

GOCKE, Dennis, Thomas GOCKE, and Antje LEHMANN. GeoRover™ Extension: 3D Exploration Mapper. Cogeo@oeaw-giscience, June 2010. http://dx.doi.org/10.5242/cogeo.2010.0007.

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3

Watson, Jean-Paul, Jean-Paul Watson, Guillaume Goujard, Guillaume Goujard, David Woodruff, and David Woodruff. Mape Maker: A Scenario Creator. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), September 2019. http://dx.doi.org/10.2172/1561444.

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4

Wachter, J. W. PRO/Mapper: a plotting program for the DEC PRO/300 personal computers utilizing the MAPPER graphics language. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), May 1986. http://dx.doi.org/10.2172/5666402.

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5

Sendak, Paul E., John P. Bennink, and John P. Bennink. The cost of maple sugaring in Vermont. Broomall, PA: U.S. Department of Agriculture, Forest Service, Northeastern Forest Experimental Station, 1985. http://dx.doi.org/10.2737/ne-rp-565.

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6

Thrun, Sebastian. MAPLE: Multi-Agent Planning, Learning, and Execution. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, February 2004. http://dx.doi.org/10.21236/ada421529.

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7

Sendak, Paul E., John P. Bennink, and John P. Bennink. The cost of maple sugaring in Vermont. Broomall, PA: U.S. Department of Agriculture, Forest Service, Northeastern Forest Experimental Station, 1985. http://dx.doi.org/10.2737/ne-rp-565.

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8

Demeritt, Maurice E. Jr, and Maurice E. Jr Demeritt. Sap-Sugar Content of Grafted Sugar Maple Trees. Broomall, PA: U.S. Department of Agriculture, Forest Service, Northeastern Forest Experimental Station, 1985. http://dx.doi.org/10.2737/ne-rn-328.

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Houston, David R., and David R. Houston. Recognizing and managing sapstreak disease of sugar maple. St. Paul, MN: U.S. Department of Agriculture, Forest Service, North Central Research Station, 1993. http://dx.doi.org/10.2737/ne-rp-675.

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Garrett, Peter W., and Raymond E. Graber. Sugar maple seed production in northern New Hampshire. St. Paul, MN: U.S. Department of Agriculture, Forest Service, North Central Research Station, 1995. http://dx.doi.org/10.2737/ne-rp-697.

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