Academic literature on the topic 'Massonery'

La libera muratoria (comunemente chiamata massoneria) viene trattata e presentata in molte pubblicazioni sotto diversi aspetti e svariati punti di vista. Dal punto di vista del diritto canonico non esistono pubblicazioni riguardanti la libera muratoria, manca­no anche approfonditi studi critici in materia condotti in un'ottica comparata con la filosofia, la teologia e il diritto dai studiosi cattolici.
 Nella nostra ricerca, passando attraverso un confronto delle disposizioni della Chie­sa previste per la libera muratoria, facciamo un riferimento diretto alla legislazione della Chiesa contenuta nel Codice di Diritto Canonico del 1917 e a numerosi docu­menti emanati dai Papi e dalle Congregazioni, per arrivare alle disposizioni del Codice di Diritto Canonico del 1983.
 Negli ultimi secoli la massoneria, fosse essa regolare, legittima, irregolare o «devia­ta», senza distinzioni, è stata condannata da diversi Papi ìn circa seicento documenti. La questione comunque è quanto mai attuale perché molti cattolici appartengono alla libera muratoria. La divisione fondamentale, a mio avviso, comprende la fase pre­istituzionale e la fase istituzionale. Nella fase preistituzionale emergeva la massoneria operativa propensa alla costruzione delle cattedrali, delle basiliche e delle chiese; nella fase istituzionale si sviluppa la massoneria moderna detta speculativa. I liberi muratori londinesi, il 24 giugno 1717, nella festa di S. Giovanni Battista costituivano la Gran Loggia d'Inghilterra, la Gran Loggia Madre del Mondo.
 Fin dall'inizio, in un testo diretto a tutti i fedeli, emerge la preoccupazione per la difficile definibilità, a livello concettuale e terminologico, della libera muratoria con i suoi effetti negativi a livello della Chiesa e della societa civile.
 Leone XIII, nell'enciclica programmatica Quod sectam massonum: Humanum Ge­nus, del 20 aprile 1884, in modo significativo sottolinea gli effetti negativi delle socie­ta clandestine. L'enciclica costituisce un documento fondamentale di quel periodo.
 Nel CIC del 1917 il legislatore menziona esplicitamente la setta massonica e le altre associazioni dello stesso genere le quali incorrono ipso facto nella scomunica riservata simpliciter alla S. Sede: «Chi si ascrive alla setta massonica o ad altre associazioni dello stesso genere, che macchinano contro la Chiesa o le legittime autorita civili, incorrono ipso facto nella scomunica riservata simpliciter alla S. Sede» (c. 2335).
 Un graduale approfondimento della natura e dei fini della massoneria svolto da par­te della Chiesa, prima dell'emanazione della Dichiarazione sulla massoneria del 26 novembre 1983, Quaesitum Est, permise alla Congregazione di accertare le posizioni dottrinali, filosofiche e morali dell'istituzione.
 
 Mariano Cordovani in un articolo pubblicato in prima pagina dall'Osservatore Romano sostiene che «fra le cose che risorgono e riprendono vigore, e non solo in Italia, c'è la massoneria con la sua ostilita sempre rinnovata contro la Religione Catto­lica». Egli rileva un fatto che appare nuovo: «la voce che si sparge, nei diversi ceti sociali, che la massoneria di un certo rito non sia piu in contrasto con la Chiesa, che anzi sia avvenuto un accordo tra la massoneria e la Chiesa, in forza del quale anche i cattolici possono tranquillamente iscriversi alla setta senza pericolo di scomuniche e dì riprovazione».
 
 Dopo 57 anni dall'entrata in vigore del «Codex» del 1917 «molti vescovi hanno posto il quesito a questa S. Congregazione (per la Dottrina della Fede) circa il valore el'interpretazione del can. 2335 del C.I.C. che sotto pena di scomunica vieta ai cattolici d'iscriversi alle associazioni massoniche o ad altre dello stesso tipo.
 Il dialogo cattolico-massonico inizia con degli incontri informali tra esponenti della Chiesa Cattolica e della massoneria. Tali incontri ebbero iniziato in Austria, Italia e Germania. Per approfondire alcuni aspetti di questo tema, si possono consultare, an­che se in modo molto critico, diverse pubblicazioni.
 Negli anni 1974-1980 la Conferenza Episcopale Tedesca costituisce una Commis­sione ufficialmente incaricata di esaminare la compatibilità dell'appartenenza contem­poranea alla Chiesa cattolica e alla libera muratoria. La Commissione sostenne che «Indipendentemente da tutte le concezioni soggettive, l'essenza oggettiva si manifesta nei Rituali ufficiali della libera muratoria. Percio questi documenti vennero sottoposti ad un attento e lungo esame (negli anni 1974-1980); si tratta dei Rituali dei primi tre gradi, dei quali i massoni permisero di studiare i testi, anche se i colloqui non si riferi­rono solo ai Rituali».
 Il fatto che la libera muratoria metta in discussione la Chiesa in modo fondamentale non è mutato. La libera muratoria non e mutata nella sua essenza. L'appartenenza ad essa mette in questione i fondamenti dell'esistenza cristiana. L'esame approfondito dei Rituali della libera muratoria e del modo di essere massonico, come pure la odierna immutata autocomprensione di sé, mettono in chiaro che l'appartenenza contempora­nea alla Chiesa cattolica e alla Libera Muratoria è esclusa.
 Da diverse parti del mondo arrivavano domande alla S.C. per la Dottrina della Fede sul giudizio della Chiesa nei confronti della massoneria. La normativa penale del Co­dice non prevede nessuna sanzione per i fedeli che si iscrivono alla massoneria, perché la medesima non viene espressamente nominata dal legislatore; quindi prima dell'ema­nazione della Dichiarazione l'iscrizione non costituiva un delitto punibile con sanzioni a meno che la massoneria non entrasse nella categoria delle associazioni «che com­plottano contro la Chiesa» (can. 1374) e questo si doveva provare. La Dichiarazione invece afferma che gli «appartenenti alle associazioni massoniche sono in peccato gra­ve» e proibisce ai fedeli appartenenti alle associazioni massoniche l'esercizio del dirit­to soggettivo fondamentale dei fedeli di accedere alla S. Comunione. «Solo Gesù Cri­sto e, infatti, il Maestro della Verità e solo in Lui i cristiani possono trovare la luce e la forza per vivere secondo il disegno di Dio, lavorando al vero bene dei loro fratelli».

Most of the existing building floor roof of brick structure is precast floor slab structures, which structural integrity is not good. In the earthquake, the floor is easy to fall off from the wall, causing casualties and economic losses. Vertical bearing capacity of precast floor slab are usually able to meet the requirements. In most cases the floors have been fall off from the wall before the floors were damaged, Stability of the outer plane of the floor itself to be adequate.By analyzing the patterns and characteristics of precast floor slabs crack under seismic force often appear, this paper presents that the prefabricated floor flat overall reinforcement scheme, which the application of steel band with end portion of the floor a holistic reinforcement,and finite element software ABAQUS be counted cases,the integrity of the reinforced floor to achieve significant improvement, and maximum allowable displacement can be controlled within a limited value.

Era Val d’Aran se place ena cara Nord des Pirenèus. Es sues caracteristiques geografiques e climatiques, atau coma era sua orientacion cap ar Atlantic an condicionat ath long dera istoria toti es factors dera societat entre eri era arquitectura e era construccion. Aguest ei un des principaus motius entà qu’era sua arquitectura age agut ua difusion escassa. Siguec a compdar deth torisme pirenenc provinent de França que siguec coneishuda. Violet le Duc, Elies Rogent, Puig i Cadafalch, Domenech i Monater e Basegoda Nonell son autors que posterioramente realizen aportacions scientifiques subergessentes. Era presenta investigacion se plantege en contèxte dera assignatura de Construccion VI dera Escola d’Arquitectura de Reus dera Universitat Rovira i Virgili. Es trabalhs practics des alumnes suscitèren er interès ena generacion dera informacion damb metodes de captura massiva de donades coma er escanèr lasèr. Es campanhes d’escaneg lasèr se realizen en totes es glèises dera Val d’Aran, en tot hèr-ne un totau de 43 e sonque se prescindís der escaneg dera glèisa de Baqueira e dera glèisa consagrada de Mijaran. Autant ua coma era auta son de recenta construccion. Aguesta Tèsi Doctorau se centre en estudi des glèises deth prumèr romanic segontes era classificacion d’Emmanuel Garland. Ei vertat qu’autors coma Puig i Cadafalch heren a conéisher e descriueren quauques glèises, principaument es glèises basilicaus. Ua des caracteristiques mès importantes dera arquitectura romanica ei er us de voutes. Puig i Cadafalch e Basegoda Nonell sagèren d’explicar era sua origina e forma. Un prumèr objectiu ei eth de generar ua documentacion planimetrica, realizada a compdar de bromes de punts que complemente era ja realizada per Domenech i Montaner, Puig i Cadafalch e Bassegoda Nonell. Un dusau objectiu consistís en estudi des construcciones prescientifiques. Aguestes plantegen un especiau interès entà determinar quines son es principis en qué se basauen es constructors des edificis romanics. Es obres de fabrica dera Val son absoludament deformables e formarien part d’aguest grop de construcciones damb aguesta fenomenologia caracteristica. Es glèises romaniques dera Val d’Aran son un conjunt unitari d’edificis qu’an estat poc alteradi ath long dera istoria. Es resultats mostren dues tipologies d’edificis qu’atien a principis geometrics e d’estabilitat plan diferenti. Tanben mostre era viabilitat deth metode seguit entar estudi des assetaments e esbauçaments en tot èster d’utilitat tanben entà cimentar es bases entà obtier critèris de simplificacion que permeterà estudis damb elements finits.<br>El Val d’Aran se sitúa en la cara Norte de los Pirineos, sus características geográficas y climáticas, así como su orientación hacia el Atlántico han condicionado a lo largo de la historia todos los factures de la sociedad entre ellos la arquitectura y la construcción. Este es uno de los principales motivos para que su arquitectura haya tenido una difusión escasa. Fue a partir del turismo pirenaico proveniente de Francia que fue conocido, Violet le Duc, Elies Rogent, Puig i Cadafalch, Domènech i Montaner y Bassegoda Nonell son autores que posteriormente realizan aportaciones científicas relevantes. La presente investigación se plantea en el contexto de la asignatura de Construcción VI de la Escuela de Arquitectura de Reus de la Universidad Rovira i Virgili. Los trabajos prácticos de los alumnos suscitaron el interés en la generación de la información con métodos de captura masiva de datos como el escáner laser. Las campañas de escaneo laser se realizan en todas las iglesias del Val d’Aran, siendo un total de 43, únicamente se prescinde del escaneo de la iglesia de Vaqueira y la iglesia consagrada de Mijaran, tanto una como otra son de reciente construcción. Esta Tesis Doctoral se centra en el estudio de las iglesias del primer románico según la clasificación de Emmanuel Garland. Cierto es, que autores como Puig i Cadafalch anunciaron y describieron unas cuantas iglesias, describieron principalmente las iglesias basilicales. Una de las características más relevantes de la arquitectura románica es el uso de bóvedas, Puig i Cadafalch y Bassegoda Nonell, intentaron explicar su origen y forma. Un primer objetivo es el de generar una documentación planimétrica, realizada a partir de nubes de puntos que complemente la ya realizada por Domènech i Montaner, Puig i Cadafalch i Bassegoda Nonell. Un segundo objetivo consiste en el estudio de las construcciones pre-científicas. Estas plantean un especial interés por determinar cuáles son los principios en que se basaban los constructores de los edificios románicos. Las obras de fábrica de la Vall son absolutamente deformables y forMarian parte de este grupo de construcciones con esta fenomenología característica. Las iglesias Románicas del Val d’Aran son un conjunto unitario de edificios que han sido poco alterados a lo largo de la historia. Los resultados muestran dos tipologías de edificios que atienden a principios geométricos y de estabilidad muy diferentes. También muestra la viabilidad del método seguido para el estudio de los asentamientos y desplomes siendo de utilidad también para cimentar las bases para obtener criterios de simplificación que permitirá estudios con Elementos Finitos.

The article focuses its attention on a list of jurists and economists, all university professors, who were active in Italy in the period between the two world wars and were affiliated with Freemasonry. The survey is based on a sample of 27 individuals belonging to the Grand Orient of Italy (16 jurists and 11 economists or statisticians) and using a prosopographic approach reconstructs their scientific and professional activity. The article highlights that many of them had important positions in universities or held political and institutional roles of national importance. The author carries out some reflections on the reasons that led such a large number of teachers to join the Freemasonry and on the influence that through them it could exercise on the political and cultural life of Italy.