Academic literature on the topic 'Mentalizzazione'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Mentalizzazione.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Mentalizzazione"

1

Alda, M. Scopesi, Maria Rosso Anna, Delfante Chiara, and Pangallo Simona. "Lessico psicologico e abilitŕ di mentalizzazione nella preadolescenza." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (January 2012): 375–94. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-003004.

Full text
Abstract:
Alcune ricerche sperimentali hanno evidenziato una stretta relazione tra la frequenza d'uso dei termini mentali e i risultati alle prove di teoria della mente (Hughes et al., 1998; Hughes et al., 2007), mentre e stata meno studiata la relazione tra lessico psicologico e abilita di mentalizzazione in contesti spontanei. Inoltre, la maggioranza degli studi in questo ambito e focalizzata sull'infanzia e la fanciullezza, mentre minore attenzione e stata dedicata alle fasce di eta successive. La presente ricerca si propone di analizzare la relazione tra abilita di mentalizzazione nella preadolescenza e uso del lessico psicologico nella spiegazione del comportamento. Alla ricerca hanno partecipato 42 ragazzi di 12 anni, di livello socio-economico medio, frequentanti la seconda classe della scuola secondaria di primo grado. La Child Attachment Interview (Shmueli-Goetz et al., 2008) e stata utilizzata allo scopo di valutare la frequenza e la qualita del lessico psicologico. Il livello di mentalizzazione e stato valutato tramite un'intervista semi-strutturata messa a punto da O'Connor e Hirsch (1999); in accordo con i criteri degli autori, l'abilita di mentalizzazione e stata valutata su tre livelli. L'intelligenza verbale e stata valutata con la sub scala verbale della WISC-III. I risultati indicano una correlazione elevata tra le abilita di mentalizzazione e il lessico psicologico, in relazione sia alla quantita sia alla qualita d'uso. Non sono emerse correlazioni tra lessico psicologico e abilita linguistiche, ne tra lessico psicologico e genere.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Asen, Eia, and Peter Fonagy. "Interventi basati sulla mentalizzazione in terapia familiare." TERAPIA FAMILIARE, no. 106 (January 2015): 5–39. http://dx.doi.org/10.3280/tf2014-106001.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Craparo, Giuseppe. "Simbolizzazione, mentalizzazione e trattamento gruppale per le addiction." QUADERNI DI GESTALT, no. 1 (September 2012): 73–85. http://dx.doi.org/10.3280/gest2012-001008.

Full text
Abstract:
Il presente articolo approfondisce l'interpretazione evolutivo-relazionale delle addiction (da sesso, da sostanza, da internet, da cibo, ecc.) come espressione di un deficit delle competenze cognitive e metacognitive di regolazione degli affetti. Tale deficit sarebbe il prodotto di uno sviluppo traumatico del soggetto a partire dai primi mesi di vita. Secondo il modello evolutivo-relazionale, inoltre, le condotte additive avrebbero una funzione dissociativa nei confronti dell'emergere di contenuti affettivi presenti nelle memorie traumatiche. L'articolo affronta anche l'efficacia delle terapie di gruppo, in cui il confronto con altri soggetti puň favorire la mentalizzazione delle emozioni implicate nelle condotte additive.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Zelda De Vidovich, Giulia, Riccardo Muffatti, and Edgardo Caverzasi. "L'assessment clinico nei servizi tra narrazione e mentalizzazione." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 3 (December 2021): 69–77. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-003005.

Full text
Abstract:
Questo scritto rappresenta una riflessione aperta sull'iniziale lavoro conoscitivo con il paziente all'interno dei servizi di salute mentale. Vi sono riportate alcune annotazioni sull'approccio alla raccolta della vicenda autobiografica, con attenzione agli aspetti impliciti ed espliciti del discorso. La narrazione viene presentata come potenziale modello di un funzionamento di pensiero del paziente e come traccia di sottese strutture identitarie e relazioni oggettuali. La ricostruzione del materiale autobiografico può avere come cornice interpretativa la mentalizzazione ovvero essere pensata come iniziale via di espressione delle modalità con cui il paziente pensa sé, l'altro e sé in relazione all'altro. La condivisione della formulazione scritta conclusiva al termine della valutazione segna il primo definito momento di confronto tra paziente e terapeuta, in cui emergono peculiari modi di reagire alla discrepanza rappresentativa tra come un soggetto si pensa e come dall'altro viene pensato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Locati, Ilaria, Mary Bottarel, Maria Teresa Gervasi, and Lenio Rizzo. "Gruppi di donne in ostetricia. Il lavoro psichico con le donne ricoverate per gravidanza a rischio." GRUPPI, no. 1 (October 2010): 113–26. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-001010.

Full text
Abstract:
Gli autori descrivono la nascita e l'evoluzione di gruppi di donne in un reparto di ostetricia a partire da una considerazione integrata degli aspetti biologico-organici e di quelli psicologico- relazionali delle pazienti ricoverate. Ritenendo che l'esperienza del ricovero per patologia ostetrica puň aggravare i fattori di rischio psicologico ed incidere negativamente sul benessere psicofisico della donna, si č cercato di favorire la mentalizzazione di aspetti angoscianti e spesso non detti della maternitŕ mediante il lavoro col gruppo omogeneo. L'articolo descrive le fasi evolutive dei lavori di gruppo che hanno coinvolto le unitŕ operative di neuropsichiatria infantile ed ostetricia, le ostetriche del reparto e le pazienti ricoverate. L'esperienza svolta suggerisce che questa modalitŕ di lavoro possa favorire un processo di mentalizzazione di quegli aspetti della maternitŕ che, se rimangono bloccati nel soma, possono ostacolare l'evoluzione della maternitŕ psichica e del rapporto madre-bambino.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Smadja, Claude. "Clinica di uno stato di de-mentalizzazione. (introduzione di Daniela Morelli)." SETTING, no. 26 (June 2009): 49–69. http://dx.doi.org/10.3280/set2008-026006.

Full text
Abstract:
- Theoretical basis and clinical illustrations of the psychoanalytic psychotherapy of psychosomatic states by the School of Paris (see: L'investigation psychosomatique, 1964, by P. Marty; M. de M'Uzan, Ch. David) are here presented. This approach, rooted in Freud's work, encourages the therapist to listen to the patient in a specific way that underlines the need to understand and to trace potential causal links in the material presented. The purpose of this model is to understand not only "how the patient works with the therapist" but also "why the patient works in a specific way". This is called by Smadya "the psychoanalytic investigation". The concept of "de-mentalization" is central in this theory, as a reduced capacity to elaborate the conflicts and difficulties of one's own psychic development. The failure of the psychic elaboration forces the Ego to a regression to a psychosomatic functioning.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Berruti, Giuseppe. "Commento a un caso clinico di utilizzo problematico della pornografia e revenge porn." PSICOBIETTIVO, no. 2 (June 2021): 151–54. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-002011.

Full text
Abstract:
Nel commento vengono messi in evidenza diversi importanti elementi che emergono dalla narrazione e dalla descrizione del caso clinico prodotta dall'autore. In particolare la complessità e la importanza del dialogo tra modelli terapeutico psicodinamici e cognitivo-comportamentali in particolare in situazioni come quelle descritte, che hanno un impatto emotivo molto forte e riguardano la vita le relazioni più intime e profonde. La mentalizzazione, un concetto trasversale alle diverse forme di psicoterapia, potrebbe essere un importante terreno di incontro e di dialogo
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Caccamo, Floriana, Alessandra Capani, Edmond Gilliéron, and Cristina Marogna. "Psicoterapia di gruppo e mentalizzazione: esiti delle cure in un Day Hospital territoriale." GRUPPI, no. 1 (May 2017): 87–103. http://dx.doi.org/10.3280/gru2016-001008.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Gottken, Tanja. "Terapia Psicoanalitica Infantile breve (PaCT) per bambini che mostrano sintomi emotivi e disturbi dell'affettivitŕ." INTERAZIONI, no. 1 (July 2012): 53–78. http://dx.doi.org/10.3280/int2012-001005.

Full text
Abstract:
La Terapia Psicoanalitica infantile breve (PaCT) prevede 20-25 sedute psicoterapeutiche condotte in diversi setting (genitori e bambino insieme; bambino e genitori separatamente). Nel corso di tali sedute, terapeuta, genitori e bambino cercano di individuare e modificare il tema conflittuale centrale, mettendo in evidenza la relazione che definiamo "Triangolo di costellazioni Psicodinamiche" (ToP, Triangle of Psychodynamic constellations). Conformemente alle nozioni di terapia psicoanalitica, proponiamo due fattori di cambiamento. Innanzitutto, il trattamento intende modificare le rappresentazioni mentali ancora in essere nel bambino, come pure i conseguenti stili cognitivi-emotivi. In secondo luogo, si impegna a promuovere la mentalizzazione genitoriale (Fonagy et al., 2002) intorno al bambino tramite sedute con i genitori, con cadenza regolare (ogni 4 sedute). Nel gioco libero, intendiamo agire sul conflitto principale del bambino per integrarlo con tecniche basate sulla mentalizzazione, adattandole al livello di strutturalizzazione del bambino. Riteniamo che l'efficacia della PaCT dipenda in modo critico dal lavoro con i genitori, in particolare dal padre e dalla sua capacitŕ di "triangolare", ovvero di accettare in modo attendibile e fedele il ruolo di "terzo oggetto" al fine di consentire il distacco del bambino dall'oggetto primario che č la madre (Mahler, Abelin). Nonostante le difficoltŕ riscontrabili nell'applicazione concreta dei trattamenti psicodinamici senza epurarli della loro complessitŕ, abbiamo cercato di creare la PaCT in forma concreta. Auspichiamo pertanto di accrescere l'applicazione e l'accessibilitŕ dei trattamenti psicoanalitici, per una piů vasta gamma di setting (ad esempio, vantaggi per i tirocinanti), nonché per aiutare a valutare sistematicamente il risultato del trattamento attraverso sperimentazioni controllate, la prima delle quali č attualmente in corso presso la nostra clinica. Questo articolo illustrerŕ la PaCT attraverso del materiale clinico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Porcelli, Piero. "Sviluppi contemporanei della psicosomatica." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (September 2012): 359–88. http://dx.doi.org/10.3280/pu2012-003002.

Full text
Abstract:
Sulla base del concetto di peso relativo dei fattori biologici e psicologici, la psicosomatica puň essere concepita all'interno di due assi ortogonali di "malattia" e "personalitŕ". Le ultime ricerche sulla multifattorialitŕ delle malattie e sul rapporto gene-ambiente stanno evidenziando l'importanza dei fattori infantili di attaccamento e maltrattamento nella vulnerabilitŕ a diverse patologie mediche attraverso l'interazione con il sistema immunitario e i fattori proinfiammatori. Gli studi sulla personalitŕ hanno evidenziato che i fattori psicologici di vulnerabilitŕ alla somatizzazione possono esser presenti in modo trasversale in differenti patologie mediche e disturbi psicopatologici. Alcuni costrutti recenti, come l'alexithymia, tentano di spiegare fenomeni complessi quali il rapporto tra emozioni e sentimenti, i correlati neurobiologici delle emozioni, i percorsi evolutivi della mentalizzazione nascosti nella relazione madre-figlio.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
More sources

Dissertations / Theses on the topic "Mentalizzazione"

1

Condino, Valeria. "Attaccamento, trauma, mentalizzazione e personalità nell'Intimate Partner Violence: un'indagine preliminare." Doctoral thesis, Urbino, 2019. http://hdl.handle.net/11576/2664511.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

CHARPENTIER, MORA SIMONE. "Mentalizzazione genitoriale, funzionamento psicologico ed esiti psicopatologici nel bambino nell’ambito della middle childhood." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1053227.

Full text
Abstract:
Introduction: Building upon the London Parent-Child Project (Fonagy et al., 1991), the study of mentalization processes expanded broadly over the past twenty years. Nevertheless, studies have mainly focused on early childhood and preschool age therefore exploring the effects of those processes on the child's psychological and psychopathological outcomes. However, mentalizing abilities may also play a leading role in subsequent periods such as middle childhood that has been understudied in attachment-based studies despite the significant changes at this stage affecting the child and his family. Finally, most of the studies have dealt exclusively with the mother-child relationship leaving out the possible role played by father’s mentalizing. For this reason, the main purpose of this doctoral dissertation is to explore child’s psychological functioning and both maternal and paternal mentalizing during middle childhood by means of the following operationalizations of parental mentalization: Parental Insightfulness (Oppenheim & Koren-Karie, 2002) and Parental Reflective Functioning (PRF; Slade, 2005). More particularly, the specific aims of this dissertation were organized into the three chapters as follows: (I) the presentation of the first data concerning the Insightfulness Assessment (IA; Oppenheim & Koren-Karie, 2002) in an Italian community sample; (II) the exploration of the role of both maternal and paternal mentalizing on child’s psychological outcomes (i.e., internalizing and externalizing symptoms and social-emotional competencies) and (III) on levels of parenting stress and co-parenting alliance. Method: A non-experimental cross-sectional design involving a convenience sample consisting of 87 parents and their 50 children 8-12 years of age was used. The sample completed the Insightfulness Assessment Procedure to assess Parental Insightfulness while Parental Reflective Functioning was assessed with the Parental Reflective Functioning Questionnaire. Children’s mentalizing abilities were assessed applying to the Child Attachment Interview the Child and Adolescent Reflective Functioning Scale. And finally, parent- and self-report questionnaires were used to evaluate child’s psychological outcomes, and parenting stress and co-parenting alliance levels. Results: The main results show the important role played by parental mentalization on both child’s psychological outcomes and parental variables. The data highlight the relation between parental mentalization and both child’s externalizing and internalizing symptoms and social-emotional competencies. A further element to be considered concerns the intergenerational transmission which indicates Parental Insightfulness as an indirect predictor of child's psychological outcomes through the mediational role of child's mentalizing abilities. Finally, these findings emphasize the connection between parental mentalization and parenting stress. More uncertain results were instead found regarding co-parenting alliance. Discussion: Overall, the results are discussed within the attachment framework underlining the importance of considering mentalizing processes and showing the need for further studies that investigate their implications especially in relation to: (1) a multi-method approach for investigating the construct; (2) a wider involvement of the father figure and (3) the relevance that mentalizing processes have within the parent-child interactions also considering evidence-based mentalization-oriented interventions to strengthen positive dynamics within the family system.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

LUCCHINI, BARBARA. "Competenze di mentalizzazione e dello sviluppo morale in situazioni evolutive tipiche e atipiche." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/149.

Full text
Abstract:
La tesi è articolata in due studi entrambi condotti nel settore di studi della teoria della mente. I due ambiti indagati sono l'abilità di finzione e la comprensione morale, in condizioni evolutive tipiche e atipiche. Il primo ambito indagato è il gioco di finzione nello sviluppo tipico, in particolare in riferimento all'interazione con la madre. I dati ottenuti dallo studio condotto, in cui si sono analizzate le espressioni verbali materne, supportano l'ipotesi dell'esistenza di una tendenza delle madri ad utilizzare un linguaggio mentalistico in modo appropriato durante l'interazione di finzione con i loro bambini. Il secondo ambito di indagine è la comprensione morale, nello specifico la valutazione delle intenzioni che sottendono azioni di valenza morale in soggetti autistici. Lo studio condotto analizza la capacità di mentalizzazione e di comprensione morale e i loro eventuali legami, nell'autismo ad alto funzionamento e nello sviluppo tipico. I risultati della ricerca mostrano che, in accordo con la letteratura, si riscontrano difficoltà negli autistici nelle prove mentalistiche, ma non nelle prove sulla comprensione morale.
My dissertation consists of two researches concerning theory of mind, in particular pretend play and moral understanding, in typical and atypical development. The first study investigated the maternal mental language used during mother-child interaction in pretend and real contexts. The results suggest that mothers used an appropriated mental language during the mother-child interaction in pretend. The second study analyzed theory of mind and moral understanding in children with autism high-functioning and normal development children. The aim of this research was to explore evaluation of the intention of moral action and its link with mentalization ability. According to literature, results show significant differences between autistic and control groups in theory of mind tasks, but not in moral understanding tasks.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

LUCCHINI, BARBARA. "Competenze di mentalizzazione e dello sviluppo morale in situazioni evolutive tipiche e atipiche." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/149.

Full text
Abstract:
La tesi è articolata in due studi entrambi condotti nel settore di studi della teoria della mente. I due ambiti indagati sono l'abilità di finzione e la comprensione morale, in condizioni evolutive tipiche e atipiche. Il primo ambito indagato è il gioco di finzione nello sviluppo tipico, in particolare in riferimento all'interazione con la madre. I dati ottenuti dallo studio condotto, in cui si sono analizzate le espressioni verbali materne, supportano l'ipotesi dell'esistenza di una tendenza delle madri ad utilizzare un linguaggio mentalistico in modo appropriato durante l'interazione di finzione con i loro bambini. Il secondo ambito di indagine è la comprensione morale, nello specifico la valutazione delle intenzioni che sottendono azioni di valenza morale in soggetti autistici. Lo studio condotto analizza la capacità di mentalizzazione e di comprensione morale e i loro eventuali legami, nell'autismo ad alto funzionamento e nello sviluppo tipico. I risultati della ricerca mostrano che, in accordo con la letteratura, si riscontrano difficoltà negli autistici nelle prove mentalistiche, ma non nelle prove sulla comprensione morale.
My dissertation consists of two researches concerning theory of mind, in particular pretend play and moral understanding, in typical and atypical development. The first study investigated the maternal mental language used during mother-child interaction in pretend and real contexts. The results suggest that mothers used an appropriated mental language during the mother-child interaction in pretend. The second study analyzed theory of mind and moral understanding in children with autism high-functioning and normal development children. The aim of this research was to explore evaluation of the intention of moral action and its link with mentalization ability. According to literature, results show significant differences between autistic and control groups in theory of mind tasks, but not in moral understanding tasks.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

GIOVANELLI, CHIARA LIA. "La relazione madre-bambino: mentalizzazione e comunicazione materne e competenze relazionali e rappresentazionali infantili." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/81729.

Full text
Abstract:
This study is based on the integration of the communicative approach to attachment (Bretherton, 1995), the intersubjective perspective of Infant Research (Sander, 1977) and mentalization theories (Fonagy et al., 1996; Meins, 2001). These frameworks hypothesize that children’s relational and representational competences develop in a complex matrix of communication. The aim was to investigate aspects of complex communicative processes (Brown et al. 1997). The study focused on the relationship between the following maternal characteristics: prosody, verbal communication (Carli & Nasuelli, 2003), mentalization as well as on the children’s attachment patterns and their levels of symbolic play, as precursors of mentalization. Method Participants: 96 non-clinical Italian mother-infant dyads, when children were 6, 12 and 18 months of age. Instruments: -the Tas-20 (Bagby et al., 1994) for the evaluation of alexithymia, -a system to code characteristics of maternal verbal communication (Carli & Nasuelli, 2001); -the PRAAT program (Boersma & Weenink, 2005) to investigate characteristics of maternal prosody ); -the Parent Development Interview (Slade et al., 2002), to analyze maternal reflective functioning; -videotaped free play sessions to analyze Mind-mindedness and to evaluate symbolic play development); -the Strange Situation (Ainsworth & Wittig, 1969): to evaluate children's attachment to mothers. Results and discussion As expected, Mother’s reflective functioning, as well as their prosody and verbal communication during the Strange Situation differed according to children’s security of attachment. No relations were found with symbolic play. Furthermore, mentalization measures were not related, prompting further studies on the concept itself and its operationalization
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

GIOVANNINI, CATERINA. "Essere nel momento presente: operazionalizzazione del costrutto di Mindfulness e sue applicazioni cliniche." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/83234.

Full text
Abstract:
Il concetto di mindfulness, o presenza mentale, ha assunto gradatamente un ruolo fondamentale nel creare un ponte tra la tradizione buddista e la psicologia occidentale tradizionale. Nella prima parte del presente lavoro passeremo in rassegna la letteratura relativa alla mindfulness. Partendo dalla delineazione delle sue origini orientali, riprenderemo le principali definizioni di mindfulness e le sue operazionalizzazioni come costrutto multidimensionale. In seguito si passerà in rassegna la letteratura relativa alla relazione tra la mindfulness e costrutti psicologici affini, allo scopo di determinarne con maggiore chiarezza i confini e le eventuali sovrapposizioni concettuali. Infine tratteremo delle pratiche capaci di promuovere la mindfulness. Nella seconda parte saranno illustrati i risultati di una serie di studi che abbiamo condotto nel tentativo di dare risposta ad alcuni degli interrogativi relativi al costrutto di mindfulness. Inizieremo presentando i risultati dello studio di validazione italiana del questionario Five Facet Mindfulness Questionnaire (Giovannini et al. 2014). Nel secondo capitolo presenteremo i risultati dell’indagine che abbiamo condotto allo scopo di chiarire il ruolo della mindfulness nella clinica della salute mentale. Successivamente mostreremo gli esiti dello studio effettuato al fine di verificare l’esistenza di un rapporto tra la mindfulness e il costrutto di mentalizzazione. Si vaglieranno, a tal proposito, le tesi di Wallin (2007) ponendo in relazione la prospettiva multifattoriale della mindfulness rilevata nel primo studio, con la componente esplicita della mentalizzazione. Infine saranno presentati gli esiti dello studio di valutazione dell’efficacia di un programma di Mindfulness Based Stress Reduction effettuato attraverso il confronto con un campione di controllo attivo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Gagliardini, Giulia. "La valutazione della mentalizzazione: costruzione e validazione della Mentalization Imbalances Scale e della Modes of Mentalization Scale." Doctoral thesis, Urbino, 2019. http://hdl.handle.net/11576/2664510.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

IANNELLO, PAOLA. "PENSIERO INTUITIVO E ANALITICO NEL PROCESSO DECISIONALE: IL RUOLO DELLA MENTALIZZAZIONE E DELLO STILE COGNITIVO IN UN CONTESTO INTERATTIVO STRATEGICO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/484.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro di ricerca si è proposto di indagare i costrutti di intuizione e analisi nell’ambito del decision-making attraverso l’integrazione di differenti tipologie di dati al fine di delineare un quadro esauriente e dettagliato dell’oggetto di studio. Nello specifico, la prima parte della ricerca si è occupata dello studio di intuizione e analisi attraverso l’impiego di scale self-report. L’obiettivo generale degli Studi 1 e 2 è stato quello di verificare l’esistenza di relazioni tra differenti strumenti che, sebbene propongano definizioni e operazionalizzazioni diverse dello stesso costrutto, presentano aree di sovrapposizione. A partire da tali connessioni, ci si è, quindi, posti l’obiettivo di identificare ampi profili individuali, cognitivi e decisionali, descritti attraverso tali differenti dimensioni stilistiche. La seconda parte della ricerca si è posta l’obiettivo di indagare intuizione e analisi “in azione”, ossia di valutare il ruolo di strategie e stili individuali intuitivi e analitici nell’ambito di uno specifico contesto strategico. Focalizzando l’indagine sulla prospettiva del proposer, negli Studi 3, 4 e 5 è stato utilizzato l’Ultimatum Game come setting sperimentale. In particolare, lo Studio 3 si è proposto di verificare se le persone siano in grado di attivare processi di mindreading pertinenti per interagire con successo nel corso del gioco. Attraverso lo Studio 4, ci si è posti l’obiettivo di valutare come l’introduzione di due distinte modalità, intuitiva e analitica, di processamento delle informazioni relative all’altro giocatore influenzi le proposte monetarie. Da ultimo, nello Studio 5 ci si è focalizzati sul ruolo giocato dallo stile individuale intuitivo e analitico nell’influenzare direttamente l’entità delle offerte e nel modulare l’effetto della modalità di pensiero intuitivo e analitico.
The present work aimed at researching into the constructs of intuition and analysis in decision-making through the integration of different sources of data in order to provide a comprehensive and multifaceted outline of the issue at hand. Specifically, the first part of the investigation concerned the study of intuition and analysis by employing self-report inventories. The general purpose of the Study 1 and 2 was to verify the existence of relationships among different instruments which, even though providing varied conceptual and operational definitions of the same constructs, showed some points of overlapping. Basing on these relations the goal was, then, to identify broad cognitive and decision profiles including a set of characteristics, rather than defining individual styles through single and isolated dimensions. The second part of the investigation intended to study intuition and analysis “in action”, that is to assess the role of both intuitive-analytical strategies and individual styles within a specific strategic context. Focussing on the proposer’s perspective, Study 3, 4, and 5 all employed the Ultimatum Game as experimental setting. Study 3 aimed at assessing whether people can activate relevant mindreading processes in order to successfully interact in the course of the game. Study 4, then, investigated how the monetary proposals were affected by the introduction of two distinct modes, intuitive and analytical, of processing information about the counterpart. Finally, in Study 5, the role of individual intuitive and analytical style in directly influencing the entity of the offers and, in case, modulating the effect of the intuitive and analytical modes of thinking was examined.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

IANNELLO, PAOLA. "PENSIERO INTUITIVO E ANALITICO NEL PROCESSO DECISIONALE: IL RUOLO DELLA MENTALIZZAZIONE E DELLO STILE COGNITIVO IN UN CONTESTO INTERATTIVO STRATEGICO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/484.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro di ricerca si è proposto di indagare i costrutti di intuizione e analisi nell’ambito del decision-making attraverso l’integrazione di differenti tipologie di dati al fine di delineare un quadro esauriente e dettagliato dell’oggetto di studio. Nello specifico, la prima parte della ricerca si è occupata dello studio di intuizione e analisi attraverso l’impiego di scale self-report. L’obiettivo generale degli Studi 1 e 2 è stato quello di verificare l’esistenza di relazioni tra differenti strumenti che, sebbene propongano definizioni e operazionalizzazioni diverse dello stesso costrutto, presentano aree di sovrapposizione. A partire da tali connessioni, ci si è, quindi, posti l’obiettivo di identificare ampi profili individuali, cognitivi e decisionali, descritti attraverso tali differenti dimensioni stilistiche. La seconda parte della ricerca si è posta l’obiettivo di indagare intuizione e analisi “in azione”, ossia di valutare il ruolo di strategie e stili individuali intuitivi e analitici nell’ambito di uno specifico contesto strategico. Focalizzando l’indagine sulla prospettiva del proposer, negli Studi 3, 4 e 5 è stato utilizzato l’Ultimatum Game come setting sperimentale. In particolare, lo Studio 3 si è proposto di verificare se le persone siano in grado di attivare processi di mindreading pertinenti per interagire con successo nel corso del gioco. Attraverso lo Studio 4, ci si è posti l’obiettivo di valutare come l’introduzione di due distinte modalità, intuitiva e analitica, di processamento delle informazioni relative all’altro giocatore influenzi le proposte monetarie. Da ultimo, nello Studio 5 ci si è focalizzati sul ruolo giocato dallo stile individuale intuitivo e analitico nell’influenzare direttamente l’entità delle offerte e nel modulare l’effetto della modalità di pensiero intuitivo e analitico.
The present work aimed at researching into the constructs of intuition and analysis in decision-making through the integration of different sources of data in order to provide a comprehensive and multifaceted outline of the issue at hand. Specifically, the first part of the investigation concerned the study of intuition and analysis by employing self-report inventories. The general purpose of the Study 1 and 2 was to verify the existence of relationships among different instruments which, even though providing varied conceptual and operational definitions of the same constructs, showed some points of overlapping. Basing on these relations the goal was, then, to identify broad cognitive and decision profiles including a set of characteristics, rather than defining individual styles through single and isolated dimensions. The second part of the investigation intended to study intuition and analysis “in action”, that is to assess the role of both intuitive-analytical strategies and individual styles within a specific strategic context. Focussing on the proposer’s perspective, Study 3, 4, and 5 all employed the Ultimatum Game as experimental setting. Study 3 aimed at assessing whether people can activate relevant mindreading processes in order to successfully interact in the course of the game. Study 4, then, investigated how the monetary proposals were affected by the introduction of two distinct modes, intuitive and analytical, of processing information about the counterpart. Finally, in Study 5, the role of individual intuitive and analytical style in directly influencing the entity of the offers and, in case, modulating the effect of the intuitive and analytical modes of thinking was examined.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

BASTIANONI, CHIARA. "Qualità delle Relazioni Familiari e Funzionamento Psicosociale in Adolescenza: il Ruolo della Mentalizzazione Genitoriale in Famiglie Separate e Intatte / Quality of Family Relationships and Psychosocial Functioning during Adolescence: the Role of Parental Mentalization in Separated and Intact Families." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1052889.

Full text
Abstract:
Adolescence represents a transitional period of profound changes at emotional, cognitive, social and behavioral levels, with significant consequences for the overall psychosocial adjustment. Moreover, this phase entails a crisis of conventional family roles, hence requiring a gradual reorganization and redefinition of family relationships. As a matter of fact, during adolescence individuals are driven to seek greater independence, autonomy and differentiation from their primary caregivers, additionally experiencing new attachment relationships. Nevertheless, within this developmental phase parental figures continue to represent a fundamental source of security by offering emotional availability in situations of distress and thus supporting adolescents’ efforts aimed to gain greater autonomy. Starting from these assumptions, and considering the importance of monitoring the adolescence phase not only in terms of presence/absence of clinical symptoms but also looking at adolescents’ perception of wellbeing and satisfaction experienced in different life contexts, the present multi-method, cross-sectional research aimed to explore the possible role played by Parental Reflective Functioning (PRF; Slade, 2005) in influencing adolescents’ psychosocial functioning and quality of family relationships within both intact and separated families. Given this general objective, the present contribution has been organized in three different chapters focused on specific aims and hypothesis, which also considered different individual and relational outcomes. The sample included 72 family triads (42 intact – 30 separated; N = 216 subjects) composed by mother, father and adolescent child aged 13-19 years (M = 15.54, SD = 1.54, 53% girls). The main results showed that: 1) separated parents reported lower levels of PRF compared to united once, while mothers generally reported higher levels of PRF compared to the paternal figures; 2) parental mentalizing was positively associated with quality of family relationships – in terms of adolescents’ attachment dimensional indexes, family satisfaction and perceived parenting; 3) paternal PRF acted as a moderator in the relation between the specific family organization and family satisfaction reported by adolescents, in other words the association between the presence of separated parents and low family satisfaction was significant only at low levels of paternal PRF. In addition, the psychometric properties of the Reflective Functioning Five-Minute Speech Sample (RF-FMSS; Adkins & Fonagy, 2017) were presented. Within the conclusions section, theoretical and clinical implications have been further discussed.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography