Academic literature on the topic 'Mielografia-Tc'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Mielografia-Tc.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Mielografia-Tc"

1

Cecchini, A., and F. Zappoli. "Mielografia e Mielo-TC nelle metastasi spinali." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 2 (April 1995): 175–80. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800207.

Full text
Abstract:
La mielografia e la mielo-TC sono indagini di rapida ed immediata esecuzione, dotate di bassa invasività, indenni da rischi e senza importanti effetti collaterali (ad eccezione della cefalea post-mielograflca) e, con un elevato apporto diagnostico. La RM con mdc è indubbiamente la metodica di scelta nella ricerca e nella dimostrazione di metastasi spinali, ma l'accoppiamento mielografia/mielo-TC consente una rapida esplorazione dell'intero asse spinale ed un bilancio spaziale della lesione metastatica, sufficienti per gli obbiettivi terapeutici. Data per scontata una decisa prevalenza della RM, la mielografia conserva alcune limitate indicazioni: — sintomatologia mielo-radicolare acuta in paziente con primitività nota; — ricerca di metastasi leptomeningee, in mancanza di RM, o con rilievi RM incerti; — mancanza di RM o controindicazioni al suo uso (protesi metallica, pace-maker, ecc…); — bilancio pre-operatorio rapido in paziente con lesioni vertebrali multiple (scelta del livello trattabile). L'accoppiamento mielografia / mielo-TC mantiene quindi valore nello studio, in particolare, delle lesioni intracanalari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Gambardella, A., G. Trinchillo, F. Di Salle, F. Maiuri, and R. Elefante. "Il midollo «fissato»." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 1 (February 1989): 69–77. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200107.

Full text
Abstract:
Gli autori presentano 5 casi di TCS in pazienti adulti studiati con esame radiografico diretto, mielografia, mielo-TC e, in un caso, con Risonanza Magnetica. Una revisione della letteratura rivela circa 50 casi di pazienti adulti affetti da tale patologia. Dopo una descrizione della semeiologia radiologica di tale sindrome, gli autori effettuano una comparazione tra la versione adulta e quella giovanile prendendo come parametri il dolore, le deformity dei piedi, le deformity spinali, i deficit motori, la sintomatologia urologica, le ulcerazioni trofiche, le stigmate cutanee del disrafismo ed i fattori aggravanti. Infine riportano le teorie più accreditate sull'insorgere tardivo della sintomatologia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Tesio, L., G. Luccarelli, and M. Fornari. "L'auto-trazione vertebrale Lind-Natchev per le lombo-sciatalgie nell'ernia del disco lombare." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 1_suppl (February 1989): 79–84. http://dx.doi.org/10.1177/19714009890020s114.

Full text
Abstract:
L'auto-trazione è un trattamento meccanico delle lombosciatalgie. Il paziente stesso si tira afferrandosi al telaio di uno speciale tavolo di trazione che consente anche una selettiva mobilizzazione tridimensionale del rachide lombare. Diversi studi concordano nel riferire che in 3–10 sedute di mezz'ora, anche ambulatoriali, si può ottenere una stabile remissione del dolore nel 25–100% dei casi di ernia discale verificata con TC o mielografia (47% nella nostra esperienza). Non si sono mai registrati effetti collaterali significativi. L'auto-trazione potrebbe quindi essere proposta come approccio di routine all'ernia del disco lombare prima di eventuali trattamenti invasivi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Trevisan, C., and M. Spagnoli. "La RM dei tumori vertebro-midollari." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 1_suppl (April 1988): 59–65. http://dx.doi.org/10.1177/19714009880010s107.

Full text
Abstract:
La RM ha enormemente facilitato la diagnosi delle lesioni tumorali vertebro- midollari soppiantando completamente la mielografia e riducendo di molto l'impiego della TC. Questa può essere considerata un'indagine complementare volta a studiare soprattutto il coinvolgimento osseo da parte di neoformazioni primitive o secondarie a partenza dalle componenti ossee o nervose. La tecnica di indagine è la stessa in uso per ogni altra affezione del sistema nervoso centrale: immagini pesate in T1 ottenute con sequenze spin-echo brevi per lo studio morfologico ed immagini pesate in T2 ottenute con sequenze spin-echo lunghe o con tecniche veloci per ottenere informazioni circa il comportamento dell'intensità del segnale dei tessuti patologici.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Silipo, P., S. Mori, M. Dazzi, M. Feliciani, G. Guglielmi, G. Guidetti, and G. Tanfani. "Lo studio del canale rachideo con contrasto idrosolubile." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 1 (February 1989): 55–68. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200106.

Full text
Abstract:
Gli autori riferiscono la loro esperienza nella diagnostica delle affezioni del canale spinale mediante introduzione endorachidea di contrasto idrosolubile a bassa concentrazione: 1500 casi. La casistica comprende 1117 spondiloartrosi, 92 ernie lombari, 15 ernie cervicali, 12 ernie dorsali, 30 tumori intramidollari, 12 malformazioni vascolari, 46 malformazioni della cerniera, 35 aracnoiditi, 18 siringomielie ed infine 3 diastematomielie. I progressi tecnologici (TC e RMN) tendono a sostituire in molti casi gli esami con mdc; è augurabile che ciò possa avvenire, in un prossimo futuro, per tutte le patologie. Allo stato attuale occorre ricordare che la mielografia, con la tecnica descritta, non presenta gravi complicazioni e consente in tutti i casi una corretta diagnosi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Bonetti, M. G., G. De Nittis, M. Armillotta, and L. Fantasia. "Annotazioni su un caso di diastematomielia." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 1 (February 1993): 95–99. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600117.

Full text
Abstract:
Viene presentato il caso di un paziente adulto, di sesso maschile, giunto all'osservazione degli autori con sintomatologia lombosciatalgica destra. L'esame obiettivo evidenziava una scoliosi lombare ed un'amiatrofia dell'arto inferiore destro, nonché alterazioni cutanee e sottocutanee mediane sul dorso in regione lombare. La successione degli esami neuroradiologici (radiografia diretta, risonanza magnetica, mielografia e mielo-TC lombosacrali) permetteva di porre la diagnosi di diastematomielia. Il paziente veniva trattato con terapia conservativa, con discreto beneficio. Vengono discussi gli aspetti clinici sospetti per presenza di disrafismo e di diastematomielia nel malato adulto e sottolineata l'importanza di una corretta successione ed integrazione degli esami neuroradiologici per giungere ad una completa descrizione anatomica della malformazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Galligioni, F., and C. Carollo. "Alcune considerazioni sull'attuale ruolo della TC in Neuroradiologia con particolare riferimento ai tumori cerebrali." Rivista di Neuroradiologia 4, no. 3_suppl (December 1991): 7–12. http://dx.doi.org/10.1177/19714009910040s302.

Full text
Abstract:
Fino a quando l'esame TC è stato il nostro pressoché unico presidio diagnostico per gran parte della patologia neurologica riconoscenti abbiamo accettato quello che ci offririva e talvolta l'abbiamo anche forzata per cercare di farle risolvere problemi diagnostici al di sopra dei suoi limiti. Oggi, con l'avvento della RM, riteniamo sia giusto fare un bilancio obiettivo della nostra attività tomografica per stabilire se possibile quanto della TC dobbiamo salvare e quale ruolo eventualmente potrà avere ancora in futuro in campo neuroradiologico. Si tratta di un processo a cui i Neuroradiologi, come succede a tutti quelli la cui attività è legata a strutture in evoluzione, sono ormai abituati: l'abbiamo condotto in passato alla Pneumoencefalografia, alla Cisternografia, alla Vetricolografia prima gassosa e poi opaca, alla Scintigrafia cerebro-spinale, alla Stratigrafia pluridizionale, alla Flebografia lombare, alla Discografia (e tra poco sarà il momento della Mielografia e dell'Angiografia), tutte metodiche che abbiamo abbandonato gradualmente per l'imporsi di nuove e più affidabili indagini. La stessa situazione si sta verificando ora con la TC incalzata con forti pressioni dalla RM e noi, fatti accorti delle precedenti esperienze, cerchiamo qui di fare il punto della situazione in un diretto confronto TC/RM nel settore particolare delle neoplasie cerebrali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Flores, Leandro Pretto. "Estudo epidemiológico das lesões traumáticas de plexo braquial em adultos." Arquivos de Neuro-Psiquiatria 64, no. 1 (March 2006): 88–94. http://dx.doi.org/10.1590/s0004-282x2006000100018.

Full text
Abstract:
OBJETIVO: Determinar informações epidemiológicas sobre as variáveis relacionadas ao trauma de plexo braquial em adultos. MÉTODO: Foram analisados 35 pacientes, de maneira prospectiva, atendidos consecutivamente no período de um ano. RESULTADOS: A maioria das lesões apresentou localização supraclavicular (62%), sendo 21 lesões por mecanismo de tração (60%), nove por projétil de arma de fogo (25%), três por compressão (8,5%) e dois ferimentos cortantes (5,7%). Acidentes motociclísticos responderam por 54% das causas do trauma. A TC-mielografia identificou avulsão radicular em 16 casos (76%). Melhora neurológica parcial espontânea foi observada em 43% dos pacientes. Dor neuropática foi observada em 25 casos (71%) sendo que em 16 (64%) pôde ser controlada com medicações orais. CONCLUSÃO: Os traumas de plexo braquial são mais freqüentemente associados aos mecanismos de tração, sendo comum identificação de avulsão radicular. Em geral produzem dor no membro afetado e estão associados a lesões em outros órgãos. Na presente série, a incidência calculada para a população de abrangência foi 1,75/100000/ano.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Dal Pozzo, G., I. Fusi, M. Santoni, F. Dal Pozzo, G. Fabris, and M. Leonardi. "Patologia degenerativa disco-vertebrale ed ernia discale." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 2 (April 1995): 259–308. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800218.

Full text
Abstract:
I processi di invecchiamento e degenerazione discale sono caratterizzati da progressiva disidratazione del nucleo polposo e dell'anello fibroso e dalla loro trasformazione fibrosa. Tali alterazioni rappresentano ilmomento prelimnare più importante nella patogenesi dell'ernia del disco. La degenerazione discale si associa spesso ad alterazioni dei corpi vertebrali adiacenti caratterizzate da modificazioni strutturali in seno al midollo osseo della spongiosa vertebrale, sclerosi delle limitanti somatiche, osteofitosi, ernie di Schmorl. Ancora oggi si ritiene che, in presenza di una sintomatologia mieloradicolare, non si possa prescindere da un esame radiologico convenzionale della colonna vertebrale, nonostante la bassa sensibilità per la patologia degenerativa del disco ed in particolare per l'ernia. L'indagine consente in tempi rapidi una valutazione panoramica del rachide, valutando l'allineamento dei metameri vertebrali ed evidenziando eventuali alterazioni vertebrali di natura malformativa, degenerativa, infiammatoria o neoplastica. La saccoradicolografia e la mielografia consentono un'accurata diagnostica dell'ernia discale, mostrando i classici segni di compressione extradurale e permettendo di valutare gli effetti del carico e della postura sulle compresioni mieloradicolari. La discografia, metodica invasiva e non esente da rischi al pari delle precedenti, evidenzia le alterazioni degenerative iniziali ed avanzate del disco ed anche la fuoriuscita di materiale nucleare (ernia). Attualmente trova indicazione solo come momento preparatorio ai trattamenti percutanei dell'ernia discale lombare (nucleoaspirazione e nucleolisi). Un fondamentale e innovativo apporto per il progresso delle conoscenze sulla patologia degenerativa del rachide è stato offerto dalle nuove tecnologie diagnostiche, in particolare dalla tomografia computerizzata e dalla risonanza magnetica che, in maniera non invasiva, hanno fornito dati più precisi sull'invecchiamento e sulla degenerazione del disco intervertebrale, sull'ernia discale e sulle alterazioni osteovertebrali associate. La TC consente una precisa definizione delle alterazioni discali ed ossee più avanzate, mentre non è in grado di apprezzare iniziali fenomeni degenerativi. Permette inoltre di riconoscere direttamente l'ernia discale e di valutarne l'esatta topografia, le dimensioni, lo sviluppo, le caratteristiche strutturali e di stimare il grado di occupazione dello speco vertebrale. La TC è molto più affidabile a livello lombosacrale, rispetto ai tratti cervicale e dorsale, per la presenza di condizioni anatomiche particolarmente favorevoli. La RM, in considerazione della assoluta non invasività, dell'elevata risoluzione di contrasto e della possibilità di uno studio multiplanare diretto (proiezioni sagittali!) rappresenta senza alcun dubbio una grande innovazione nella diagnostica per immagini della patologia degenerativa disco-vertebrale. La RM è particolarmente sensibile ai fenomeni di degenerazione del disco intervertebrale, evidenziando alterazioni sia morfologiche che strutturali (bulging, riduzione di spessore, disidratazione, vacuum phenomenon, calcificazioni del nucleo polposo). Le sequenze Spin-Echo sono più utili nel valutazione della disidratazione del disco, le Gradient Echo nel rilievo delle calcificazioni e del vacuum phenomenon.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Mielografia-Tc"

1

Silva, João Pedro Sousa. "Ainda há indicações para uso de contraste intratecal?" Master's thesis, 2014. http://hdl.handle.net/10400.6/6412.

Full text
Abstract:
A cisternografia e a mielografia são técnicas de imagiologia usadas nos últimos 50 anos. Ambas consistem na injeção de meio de contraste no espaço subaracnoideu. Em conjunção com métodos imagiológicos como a tomografia computorizada ou mais recentemente a ressonância magnética, têm sido ferramentas importantes na avaliação dos espaços preenchidos pelo líquido cefalorraquidiano, na identificação de fístulas de líquor ou em compressões de raízes nervosas. O termo mielografia é indicado quando o canal medular está a ser estudado, e o termo cisternografia deve ser usado quando falamos de estudos do crânio. Os meios de contraste intratecais ainda tem algum valor diagnóstico como ferramentas de apoio à radiologia? Para responder a esta pergunta é importante saber quais as indicações para o seu uso e potenciais técnicas alternativas como também suas vantagens e desvantagens, tanto no presente como num futuro próximo.
Cisternography and myelography are two radiological procedures that have been in use for the last 50 years. They both employ the method of injection of contrast media into the subarachnoid space. Together with the computed tomography and more recently the magnetic resonance imaging, they have been crucial tools in the diagnostics of several serious pathologies. The term myelography is used when referring to the examination of the spinal cord. Cisternography is used to examine the cerebrospinal fluid flow within the subarachnoid space. Both methods are useful for analysis of the flow of cerebrospinal fluid, finding leaks or root compressions within the spinal cord. Is the intrathecal contrast media still as relevant as a diagnostic tool as before? To answer this question, it is important to know when it's indicated for use. Do there exist any other available tools or methods that can substitute this diagnostic tool now or in the near future? Nowadays, these techniques are not used as frequently as in the past, but this fact does not retrieve its diagnostic importance in a few pathologies. The ability to train medical staff for these kind of procedures should be seen as a valuable tool.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography