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1

Sárközy, Péter. "La migrazione - La letteratura ungherese „in migrazione'." Neohelicon 31, no. 1 (2004): 79–90. http://dx.doi.org/10.1023/b:neoh.0000029061.90258.eb.

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2

Lionetti, Anna. "test migrazione." Giornale della L, no. 1 (November 2012): 253–67. http://dx.doi.org/10.1472/test_migrazione.

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Cambria, Santino. "Migrazione interna e migrazione attuale in Italia. Territorio e mutamento sociale in relazione al disagio psichico." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 95 (July 2011): 131–41. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-095008.

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Abstract:
L'imponente migrazione straniera, una migrazione inamovibile e crescente di famiglie, č vissuta dagli autoctoni massimamente in sostanziali termini di paura, seguendo il tradizionale percorso del pregiudizio. Studi ormai classici di sociologia, uniti ad altri studi, in particolare di psicologia, giŕ evidenziavano queste e altre caratteristiche nella migrazione interna in Italia. Analisi e proposte non sembrano aver perduto validitŕ se applicate alla migrazione attuale. Per i migranti la perdita della salute fisica e psichica č la perdita di tutto, e questo fornisce un primo possibile fondamento per il loro disagio psichico, ed anche per l'eccesso di ricoveri di urgenza e di trattamenti sanitari obbligatori. Per il migrante che cerca le cure solo quando č allo stremo sono necessari interventi forti di tipo psicosociale territoriale. Le ricerche sempre piů accurate rivelano, quali cause determinanti o favorenti i disturbi psichici del migrante, le medesime cause relative ai disturbi psichici dell'autoctono. Risulta comunque evidente che, come per la tossicodipendenza, anche per la malattia mentale gli interventi fondati sul sociale sono inscindibili dagli interventi di ordine sanitario.
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Herrera, Gioconda, and Maria Cristina Carrillo. "Trasformazioni familiari nell'esperienza migratoria ecuadoriana. Uno sguardo dal contesto di partenza." MONDI MIGRANTI, no. 3 (March 2011): 63–84. http://dx.doi.org/10.3280/mm2010-003005.

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Abstract:
Questo articolo analizza l'impatto della migrazione internazionale sulla organizzazione di genere, della gioventů e delle famiglie mi-granti in Ecuador. Propone una comprensione approfondita del con-testo di partenza, che permette di superare la dicotomia paese di ori-gine/ paese di arrivo. Inoltre cerca di mettere in discussione la dicotomia tra la disintegra-zione familiare e la stabilitŕ delle famiglie transnazionali, mostrando che la migrazione determina una serie di cambiamenti stabili e insta-bili tra le famiglie che variano in funzione di molteplici fattori. Infine, l'articolo mostra che l'impatto sulle famiglie e sulle comunitŕ non č lineare: la migrazione puň essere un forte classificatore sociale in contesti rurali molto maggiormente che nei contesti urbani.
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5

Mattia, Michele. "Spiritualità, migrazione e psichiatria." Kultur, Religion und Psychotherapie, hg. von Mario Schlegel und Nicola Gianinazzi 9, no. 1 (April 2019): 77–82. http://dx.doi.org/10.30820/1664-9583-2019-1-77.

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6

Patanè, Eugenio. "Istituzioni, cultura e migrazione." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 4 (January 2015): 71–73. http://dx.doi.org/10.3280/sa2014-004005.

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Di Felice, Claudio, Enrico Odelli, and Rita Sorce. "Insegnamento, tecnologia e migrazione." Incontri. Rivista europea di studi italiani 31, no. 2 (January 30, 2017): 5. http://dx.doi.org/10.18352/incontri.10168.

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8

Calamai, Silvia, and Francesca Biliotti. "Archivi orali, memoria, migrazione." Mnemosyne, no. 10 (October 15, 2018): 18. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i10.14103.

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Abstract:
Il progetto Grammo-foni. Le soffitte della voce (Gra.fo, grafo.sns.it ; Scuola Normale Superiore & Università di Siena, Regione Toscana PAR-FAS 2007-13) ha scoperto, digitalizzato, catalogato e reso fruibili attraverso un portale online quasi 3000 ore di registrazioni orali provenienti da circa 30 archivi orali di area toscana raccolti da studiosi e appassionati di cultura e tradizioni popolari. Data la vastità e l’eterogeneità del materiale conservato (es. biografie, etnotesti, questionari linguistici, letteratura orale), Gra.fo costituisce un archivio preziosissimo della memoria toscana e restituisce una documentazione di prima mano delle varietà linguistiche toscane dai primi anni ‘60 in poi. L’articolo fa uso di questo materiale per un’analisi sociolinguistica incentrata sulla costruzione del racconto orale e su alcuni aspetti della morfologia verbale (l’uso del passato remoto e la variazione tra forme standard e dialettali di passato remoto e imperfetto). Lo studio di caso riguarda l’Archivio ‘Dina Dini’ (Pieve Santo Stefano, Arezzo), che contiene interviste su esperienze di emigrazione all’estero negli anni 1955-1987.
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Andreula, C. F., R. De Blasi, R. Fitz, and A. Carella. "Disordini di migrazione neuronale." Rivista di Neuroradiologia 3, no. 3 (October 1990): 263–71. http://dx.doi.org/10.1177/197140099000300302.

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Padolecchia, R., M. Puglioli, P. L. Collavoli, F. Marcella, A. M. Valleriani, and R. Canapicchi. "Anomalie di migrazione neuronale." Rivista di Neuroradiologia 3, no. 3 (October 1990): 273–82. http://dx.doi.org/10.1177/197140099000300303.

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de Filippo, Elena, Enrica Morlicchio, and Salvatore Strozza. "Una migrazione nella migrazione. L'impatto della crisi sulla mobilità degli immigrati in Campania." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 131 (July 2013): 222–38. http://dx.doi.org/10.3280/sl2013-131014.

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Pasquarelli, Emanuela. "Trauma complesso e migrazione. Mohamed." PSICOBIETTIVO, no. 2 (July 2018): 125–30. http://dx.doi.org/10.3280/psob2018-002008.

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Monteleone, Simone. "Brain drain e crescita economica: una rassegna critica." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 1 (March 2011): 29–51. http://dx.doi.org/10.3280/qu2011-001002.

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Abstract:
Ildrain č negativo o positivo per lo sviluppo e la crescita della popolazione che rimane nel Paese d'origine? Il lavoro mostra l'importanza del fenomeno e passa in rassegna la letteratura tradizionale e quella piů recente per evidenziare gli effetti che produce sui Paesi d'origine della migrazione. I modelli della generazione precedente considerano il fenomeno dannoso per i Paesi di provenienza, soprattutto attraverso l'impatto che esso ha sul salario, sull'occupazione e sulla crescita. La letteratura piů recente, invece, mostra come la migrazione di lavoratori qualificati puň avere effetti positivi sulla popolazione che rimane nel Paese d'origine, aumentando l'accumulazione di capitale umano. L'emigrazione di ritorno amplifica gli effetti positivi del.
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Taddeo, Raffaele. "Caratteristiche letterarie nella letteratura della migrazione." MONDI MIGRANTI, no. 1 (May 2018): 255–63. http://dx.doi.org/10.3280/mm2018-001013.

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Gnisci, Armando, and Anastasija Gjurchinova. "Migrazione e letteratura (la stagione presente e viva)." Identities: Journal for Politics, Gender and Culture 3, no. 1 (January 1, 2004): 135–57. http://dx.doi.org/10.51151/identities.v3i1.115.

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Abstract:
Author(s): Armando Gnisci | Арманди Њиши Title (Italian): Migrazione e letteratura (la stagione presente e viva) Title (Macedonian): Миграциите и литературата (сегашно и живо време) Translated by (Italian to Macedonian): Anastasija Gjurchinova | Анастасија Ѓурчинова Journal Reference: Identities: Journal for Politics, Gender and Culture, Vol. 3, No. 1 (Summer 2004) Publisher: Research Center in Gender Studies - Skopje and Euro-Balkan Institute Page Range: 135-157 Page Count: 22 Citation (Italian): Armando Gnisci, “Migrazione e letteratura (la stagione presente e viva),” Identities: Journal for Politics, Gender and Culture, Vol. 3, No. 1 (Summer 2004): 135-157. Citation (Macedonian): Армандо Њиши, „Миграциите и литературата (сегашно и живо време)“, превод од италијански Анастасија Ѓурчинова, Идентитети: списание за политика, род и култура, т. 3, бр. 1 (лето 2004): 135-157.
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Bianchi, Lavinia. "La narrazione nella relazione educativa: le parole dell'intercultura." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 270–79. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9254.

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Abstract:
Le narrazioni della migrazione si caratterizzano per complessità, intensità e molteplici finalità tra loro composite: di natura amministrativa (l'audizione davanti alla Commissione Territoriale per la richiesta di Protezione Internazionale), sociale (il colloquio sociale per l'apertura della cartella e per la progettazioneorientamento), educativa (i colloqui educativi per la progettazione dei PEI1 e del PDI) e psicologica (i colloqui terapeutici individuali di gruppo e i vari setting etnopsicologici). Troppo spesso sospesi tra narrazioni tossiche e strumentalizzazioni spettacolarizzanti (Fiorucci, 2017) i discorsi della migrazione rappresentano, invece, una possibilità educativa ed educante, una risorsa potenzialmente efficace per una solida e restitutiva relazione educativa. Questa riflessione teorica è frutto di analisi autoetnografica, dei memo narrativi (Charmaz, 2014) raccolti dal 2011 al 2018 nella pratica educativa in accoglienza e nella ricerca Dottorale relativa all'educazione dei Msna costruita tra il 2015 e il 2018.
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Zarone, Paolo, and Jessica Lampis. "Psicopatologia della migrazione. Una visione sistemico-relazionale." PSICOBIETTIVO, no. 2 (July 2018): 131–35. http://dx.doi.org/10.3280/psob2018-002009.

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Fedora, Gasparetti, and Dinah Hannaford. "Genitorialitŕ a distanza: reciprocitŕ e migrazione senegalese." MONDI MIGRANTI, no. 1 (June 2009): 111–31. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-001006.

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Abstract:
- Though the migratory experience offers opportunities for new kinds of practices, traditions, and family dynamics to develop, it also often replicates patterns and codes of behavior that already exist in the mi-grant's home culture. Senegalese migrants residing in Italy, as in other parts of the diaspora, tend to send their children to be raised by relatives in Senegal. Their motives are various and sundry: some cite the economic benefits, others the desire for the inculcation of Sene-galese values and Wolof language, still others the reluctance to have their children grow up "spoiled" as they view Italian children. For these reasons and others, Senegalese parents rarely raise their chil-dren in Italy, opting instead to leave them behind with relatives in Senegal. Yet this practice among Senegalese parents long predates contemporary Senegalese migration to Europe. Instead it follows a longstanding custom of receiving young family members into the home that draws on the fundamental Senegalese value of teranga, of-ten translated inadequately as hospitality. Teranga turns on the idea that the mother who hosts a visitor ensures that her children will find help and welcome whenever they need it. Senegalese families are duty-bound to accept even distant relatives into their homes for short, long and undetermined periods of time without question. When em-ployment or scholastic opportunities are presumed to be better in a different part of Senegal in which a relative resides, Senegalese need not think twice about presenting themselves to those relatives with full assurance of being offered a place to stay. In the migrant context, this kind of teranga works both ways. Though migrants abroad must be ready to receive their relatives in the host country at a moment's notice, they may also send home their children to be reared without fear of imposition. Thus the concept of parent-ing from afar and children "left behind" among the Senegalese is by no means an outgrowth of contemporary migratory practices. Instead it reflects a core Senegal-ese value and extends a practice that long predates Senegal's migratory history. This paper will highlight how care arrangements for children are organized in this particular Senegalese context of teranga, and how children of migrants experience the separation from their parents.Keywords family dynamics, second generations, tradition, socialization processes
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Di Vita, Angela Maria, Alessandra Ciulla, and Aluette Merenda. "Perinatalitŕ e migrazione. Percorsi di ricerca-intervento." RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no. 35 (July 2012): 5–15. http://dx.doi.org/10.3280/pr2012-035001.

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Abstract:
Il presente contributo esplora le dinamiche che sottendono la perinatalitŕ in un gruppo di donne migranti provenienti da diverse aree geografi che, con l'obiettivo di individuarne le risorse personali e contestuali, nonché gli elementi predittori di rischio. Lo studio ha in particolare esaminato le modalitŕ di parenting con cui le madri migranti vivono la propria esperienza perinatale in relazione alla identitŕ: materna, a quella del proprio figlio ed altresě culturale. I risultati della ricerca hanno configurato la gravidanza come un evento culturalmente determinato dai significati che ciascuna donna attribuisce alla gravidanza ed evidenziato come la lontananza dal proprio paese d'origine possa incrementarne la vulnerabilitŕ durante questo momento del ciclo di vita. Un elemento particolarmente riscontrato nelle interviste č il senso di solitudine per l'assenza di un sostegno da parte delle rete familiare di riferimento, che enfatizza l'esigenza di favorire da parte dei servizi sanitari un accompagnamento adeguato in situazioni di vulnerabilitŕ psicosociale.
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Antonelli, Fulvia. "Le due etŕ dell'emigrazione." MONDI MIGRANTI, no. 3 (March 2011): 85–97. http://dx.doi.org/10.3280/mm2010-003006.

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Abstract:
In questo articolo si analizzano il ruolo e gli effetti degli immaginari dei giovani che aspirano alla migrazione dal Marocco. Appartenenti a strati sociali popolari e residenti nelle periferie urbane di Casablanca, l'attenzione č posta sui ragazzi che vivono in condizioni economiche e sociali di marginalitŕ nei loro contesti di origine e tentano la migrazione clandestina o irregolare verso l'Europa. Le loro pratiche quotidiane e le loro visioni dell'Europa vengono messe a confronto con quelle delle generazioni di migranti a loro precedenti, dalle quali hanno assorbito esperienze e racconti, reinterpretandoli perň alla luce di un contesto politico e legislativo internazionale profondamente mutato negli ultimi decenni. Attraverso il metodo etnografico si indaga su come questa generazione di giovani costruisca, attraverso reti di apprendimento ed esperienza collettiva autonome, nuove rotte e strategie migratorie e proiezioni di sé e di altrove funzionali alla liberazione dagli stigmi sociali da cui si sentono segnati.
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Chiarelli, Riccardo. "Identità in gioco: migrazione e senso di appartenenza." INTERAZIONI, no. 2 (January 2015): 91–103. http://dx.doi.org/10.3280/int2014-002008.

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Barbieri, Alberto, Federica Visco-Comandini, Andrea Gragnani, and Angelo Maria Saliani. "Trauma complesso e migrazione. Il caso di Mohamed." PSICOBIETTIVO, no. 2 (July 2018): 103–24. http://dx.doi.org/10.3280/psob2018-002007.

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Gnisci, Armando. "PER STUDIARE LA LETTERATURA DELLA MIGRAZIONE IN ITALIA." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 35, no. 1 (March 2001): 199–204. http://dx.doi.org/10.1177/001458580103500114.

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Amato, C., M. Elia, S. A. Musumeci, P. Bisceglie, S. Vincenza, and M. Moschini. "Anomalie della migrazione neuronale e dell'organizzazione corticale nell'epilessia." Rivista di Neuroradiologia 11, no. 4 (August 1998): 443–52. http://dx.doi.org/10.1177/197140099801100403.

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Abstract:
In questo studio sono stati esaminati retrospettivamente gli esami di risonanza magnetica (RM), i dati anamnestico-clinici ed EEG di 266 pazienti con ritardo mentale, al fine di valutare la prevalenza di anomalie della migrazione neuronale e della organizzazione corticale (AMNOC) in questa popolazione e di analizzare l'eventuale correlazione tra alterazione neuroanatomica e quadro elettroclinico. Sono stati riscontrati complessivamente 22 casi di AMNOC (8,3%). Di questi 22 pazienti, 17 (77,3%) appartenevano alla popolazione con ritardo mentale ed epilessia, gli altri 5 presentavano solo ritardo mentale senza manifestazioni epilettiche e anomalie EEG. È stata trovata una correlazione spaziale tra anomalie EEG e alterazioni neuroradiologiche in 7/17 casi (41,2 %). Viene discussa l'importanza di una corretta correlazione RM-EEG nei soggetti con AMNOC ed epilessia farmacoresistente, anche in un'eventuale prospettiva chirurgica.
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De Vita, Clelia. "Estranea o straniera? Lingua e filiazione nella migrazione." INTERAZIONI, no. 1 (April 2021): 112–24. http://dx.doi.org/10.3280/int2021-001009.

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Abstract:
Nel passaggio linguistico ad una nuova cultura, è possibile abitare più lingue con parti di-verse di Sé. Nelle famiglie migranti, la lingua modella l'identità dei membri della famiglia, agendo anche sui legami e sulla loro trasmissione. La lingua straniera, non permette di tradurre le memorie sensoriali infantili appartenenti al Sé del genitore. Nel caso esemplificato, la madre si è trovata a vivere due diverse esperienze di maternità, caratterizzate dall'uso di due lingue. L'uso della lingua straniera ha ostacolato la creazione di una relazione intima tra la madre e la figlia secondogenita. Esclusa per scelta materna dall'uso della lingua madre, la bambina è di-venuta l'"estranea familiare". L'ascolto analitico ha permesso di rintracciare le "quote di estraneità" presenti nella relazione madre-bambina l'eco dei vissuti conflittuali della madre nella propria esperienza di figlia, dissociati nell'uso della lingua straniera.
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Nadler, Robert. "Multilocalitŕ: un concetto emergente fra mobilitŕ e migrazione." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 94 (April 2011): 119–33. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-094009.

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Abstract:
Da tempo il tema della mobilitŕ sociale e spaziale interessa discipline come la sociologia, la geografia e l'economia. I processi migratori, dall'altro, sono diventati un oggetto specifico della ricerca scientifica. Tuttavia entrambi si sono sviluppati all'interno delle societŕ industriali moderne e appare lecito dubitare del fatto che essi possano ancora rappresentare in modo adeguato la condizione di individui e di gruppi sociali post-moderni che devono organizzare la propria vita in contesti socio-spaziali altamente flessibili. L'Ufficio Federale per l'Edilizia e la Progettazione Regionale tedesco () ha recentemente dedicato un numero speciale della rivista "Informazioni sullo Sviluppo Spaziale" () al tema della multilocalitŕ. Il termine sta assumendo sempre piů importanza nel dibattito internazionale al fine di descrivere alcuni tratti specifici della vita quotidiana postmoderna. In questo saggio l'autore ripercorre i passaggi salienti del dibattito sul tema in corso nell'ambiente scientifico di lingua tedesca. In un primo momento, descrivendo il significato attribuito al concetto di multilocalitŕ e agli elementi che lo differenziano da quelli di mobilitŕ e di migrazione. In seguito, mostrandone i campi di applicazione di maggiore interesse per la ricerca scientifica.
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Galeotti, Glenda, Francesco De Maria, and Giovanna del Gobbo. "La ricerca educativa di fronte alla sfida delle migrazioni: potenziale di conoscenza e progetti di vita dei giovani della Costa d'Avorio." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 280–305. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9472.

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Abstract:
Fra le problematiche della contemporaneità, strutturali o emergenti, la mobilità umana ed il rapporto tra fenomeni migratori e processi di sviluppo rappresentano sicuramente ambiti sfidanti di riflessione e di ricerca educativa. Il contributo si inserisce all'interno del più recente dibattito della pedagogia della migrazione e dei migration studies sui concetti di cause, determinanti e drivers della migrazione. Gli autori adottano una prospettiva olistica e sistemica per interpretare in chiave pedagogica il fenomeno migratorio ed esplorare come la combinazione tra variabili individuali e fattori contestuali conduca il soggetto a sviluppare un'aspirazione migratoria ed a cercare altrove la possibilità di autorealizzazione personale e professionale. Sono presentati i risultati di una ricerca esplorativa realizzata in Costa d'Avorio che ha assunto come focus di analisi il potenziale di conoscenza alla base dei progetti migratori dei giovani. Lo studio evidenzia le potenzialità di un approccio integrato soggetto/contesto, capace di considerare anche aspirazioni, capacità e aspettative, per definire azioni educative volte a sostenere progetti di vita consapevoli, sia nei contesti di origine, sia in quelli di destinazione.
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Gaibazzi, Paolo. "Qui, nell'Altrove: giovani, migrazione e immaginazione geo-sociale nel Gambia rurale." MONDI MIGRANTI, no. 3 (March 2011): 117–29. http://dx.doi.org/10.3280/mm2010-003008.

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Abstract:
La valle del Gambia conosce da diverse generazioni l'emigrazione su scala internazionale. In diverse zone del Paese, come i villaggi Soninke analizzati in questo articolo, la migrazione ha assunto un peso sociale ed economico notevole. I giovani, soprattutto se uomini, crescono in un ambiente migratorio e spesso coltivano il sogno di raggiungere parenti ed amici all'estero in un futuro quanto piů prossimo. Tuttavia, prestare attenzione ai desideri di migrazione dei giovani gambiani significa anche prendere in considerazione altri e piů ampi processi di immaginazione di luoghi e mondi culturali lontani. Beni materiali e immateriali provenienti dall'estero attraversano il Gambia e contribuiscono alla costruzione di una realtŕ sociale in cui l'Altrove diventa una dimensione del Qui. Pensare e pensarsi altrove assume cosě diversi significati nella vita quotidiana dei giovani gambiani, plasmando non solo i loro progetti migratori, ma pratiche culturali e narrazioni personali attraverso le quali essi cercano di dar forma e senso alla propria esistenza a ‘casa'. Questo articolo mette pertanto in evidenza i molteplici aspetti ‘locali' dell'immaginazione geo-sociale nella vita dei giovani uomini.
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Castaldo, Miriam, and Sonia Viale. "La migrazione della genitorialità: quale adeguatezza nell'accogliere e valutare." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (September 2014): 102–9. http://dx.doi.org/10.3280/mg2014-003013.

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Ponzanesi, Sandra. "Nuove tendenze nella critica della letteratura italiana della migrazione." Incontri. Rivista europea di studi italiani 26, no. 1 (March 3, 2011): 93. http://dx.doi.org/10.18352/incontri.825.

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Proto Pisani, Anna. "Chiara Mengozzi, Narrazioni conteseVent’anni di scritture italiane della migrazione." Italies, no. 17/18 (October 1, 2014): 912–18. http://dx.doi.org/10.4000/italies.5026.

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Buonanno, Fiorangelo. "La percezione della città nella letteratura italiana della migrazione." Études romanes de Brno, no. 2 (2016): 17–30. http://dx.doi.org/10.5817/erb2016-2-2.

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D'Incerti, L., E. Ciceri, G. M. Botteon, E. Fedrizzi, and M. A. Vaghi. "L'Artrogriposi multipla congenita neurogena." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 2 (May 1993): 167–72. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600206.

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Abstract:
Vengono presentati 10 casi di artrogriposi multipla congenita neurogena studiati con risonanza magnetica. L'esame dell'encefalo ha dimostrato alterazioni della corteccia da alterata migrazione neuronale in due casi, atrofia del tronco in un caso, grave atrofia corticale in un altro. Lo studio del midollo ha evidenziato sicura atrofia midollare in due casi. Le alterazioni osservate sono raramente descritte in Neuroradiologia e concordano con i dati della letteratura neuropatologica.
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De Micco, Virginia. "Menti migranti, menti adolescenti. Avanzare sul margine: dal trauma impensabile alle parole del dolore." REMHU: Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 27, no. 55 (April 2019): 49–62. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880005504.

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Abstract:
Riassunto Vengono esaminati i nodi traumatici connessi alla migrazione e allo sradicamento soprattutto nelle situazioni adolescenziali. In particolare vengono analizzate le memorie traumatiche e le trasformazioni dei vissuti corporei nei transiti migratori. Infine una particolare attenzione è dedicata alle complesse dinamiche relazionali che si stabiliscono nei centri di accoglienza dove spesso gli operatori si ritrovano a ‘raccogliere’ nelle loro menti gli elementi traumatici insostenibili che i migranti portano con sé.
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Papadopoulus, Dimitris, and Vassillis Tsianos. "L'autonomia delle migrazioni." MONDI MIGRANTI, no. 2 (October 2009): 83–96. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-002006.

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Abstract:
Questo contributo sviluppa un approccio in termini di autonomia delle migrazioni all'interno della contemporanea mobilitŕ transnazionale. In particolare, l'ontologia politica di Deleuze e Guattari ed il concetto di divenire sono usati per articolare una pratica politica nella quale gli attori sociali mobili rifuggono dalle loro rappresentazioni normalizzate e ricostituiscono loro stessi lungo il cambiamento delle condizioni della loro esistenza sociale e materiale. Chiamando in causa la ricerca militante sulla migrazione contemporanea in Europa Meridionale, e considerando molti studi di caso sulla mobilitŕ dei clandestini e la ricerca esistente nel campo della sociologia di migrazione discutiamo qui come i diversi movimenti migratori autonomi sfidano le condizioni attuali della sovranitŕ europea. Per esempio viene discusso come le comunitŕ locali e le micro-economie emergono come un risultato dell'attraversamento di confine, come le differenti autoritŕ statali modifichino le loro pratiche di sorveglianza e di detenzione a seconda dei flussi migratori, ed infine a come gli emigranti si trasformano e cambiano costantemente pratiche ed alleanze per sostenere il loro percorso personale di mobilitŕ. I consistenti flussi di lavoratori migranti costituiscono una forza politica anonima ed indefinita, chi arriva in un nuovo contesto pur essendo uno sconosciuto rappresenta una forza sufficientemente potente per sfidare il bilancio delle governance contemporanee.
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Inglês, Paulo. "Globalizzazione, mobilità umana e creatività: Rivisitando categorie a partire da tre casi di migrazione forzata in Angola." REMHU: Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 26, no. 54 (September 2018): 95–113. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880005406.

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Abstract:
Riassunto Questo articolo raccoglie alcune riflessioni sull’esperienza di ricerca in Angola nell’ambito della mobilità umana, con l’obiettivo di riflettere sulla produzione di classificazioni e categorie da parte di agenzie internazionali, ONG, policy-makers e ricercatori. Dopo aver sottolineato i rischi dell’assunzione acritica in attività di ricerca accademica di classificazioni e categorie prodotte in ambito burocratico, l’autore propone d'interpretare la migrazione come un’azione creativa alla quale individui o gruppi umani ricorrono per affrontare circostanze avverse e ricostruire la quotidianità.
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Miniati, Emanuela. "Fonti private e approcci qualitativi nello studio della migrazione antifascista." HISTORIA MAGISTRA, no. 22 (March 2017): 115–28. http://dx.doi.org/10.3280/hm2016-022009.

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Dell’Aversana, Giuseppina, and Andreina Bruno. "Servizi sanitari, migrazione e diversità. Prospettive sull'implementazione della competenza culturale." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (April 2020): 275–99. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-001013.

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Paganoni, Maria Cristina. "Migrazione, mystery e melting pot nella cucina di Monica Ali." MONDI MIGRANTI, no. 3 (December 2012): 229–43. http://dx.doi.org/10.3280/mm2012-003011.

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Pacinelli, Antonio. "Sulla trasformazione del pendolarismo in migrazione. La "Sofferenza demografica-sociale"." FUTURIBILI, no. 1 (May 2009): 141–48. http://dx.doi.org/10.3280/fu2008-001009.

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Abstract:
- This paper presents a study on the transformation of commuting into migration to the same destination, with the aim of predicting its impact on migratory flows and the population's age structure. In banking, the concept of arrears refers to an unpaid debt, and here it is applied to the working environment, where the flow of commuters from one town is considered human capital loaned to another town and the failure of a commuter to return creates a state of "demographic-social arrears" (Pacinelli 1996). The information on commuting and migration involved in this phenomenon constitutes the basis for the calculation of a number of indicators which may be used in prediction. An experiment was carried out in the town of Bellante (Teramo), where over 50% of the population are commuters.
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Marsala, Caterina, and Maria Lucia Piras. "Stranieri nella giustizia minorile, dalla migrazione al radicamento: l'esperienza ligure." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (November 2010): 228–40. http://dx.doi.org/10.3280/mg2010-002021.

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Piccinini, Michela. "Analisi della migrazione femminile nigeriana in Italia. La violazione dei diritti delle donne vittime di migrazione forzata e tratta a scopo di sfruttamento sessuale." Collectivus, Revista de Ciencias Sociales 6, no. 2 (July 1, 2019): 159–68. http://dx.doi.org/10.15648/coll.2.2019.10.

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Abstract:
Cosa significa per una donna nigeriana decidere di lasciare il proprio Paese, di migrare, di separarsi dai propri figli, di rivolgersi a dei trafficanti che permettano loro di arrivare in Italia nonostante spesso siano al corrente che saranno coinvolte nel giro della prostituzione? Per capire questo tipo di migrazione forzata e il mecanismo della tratta è importante avere presente la situazione socio-economica e política della Nigeria, in particolar modo dagli anni ’80 in poi quando qui in Italia si è notato per la prima volta il boom di arrivi di immigrate e immigrati nigeriani. È solo comprendendo la situazione che queste donne vivono ogni giorno che si può prendere coscienza di cosa le spinga ad affidarsi a dei trafficanti per compiere questo viaggio, chiamato rotta del Mediterraneo Centrale. È solo immaginando di essere donna in un Paese misogino, povero e corrotto che si può capire perché decidano di affrontare questo esodo durante il quale il loro corpo diventerà un mero pezzo di carne, una materia prima da vendere e comprare. Nessuna di loro però si aspetta quello che realmente accadrà lungo il tragitto e che una volta arrivate a destinazione dovranno attraversare deserti, saranno detenute contro la propria volontà e senza una ragione, saranno picchiate, vendute più volte e stuprate da uomini, trafficanti, ufficiali, miliziani, saranno uccise. La proibizione di schiavitù e tortura sulla loro pelle non verrà applicata; i loro diritti al movimento, alla libertà, al cercare asilo da persecuzioni, alla vita saranno violati ogni giorno.
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Wiśniewski ks., Piotr. "Manoscritto Salterio di provenienza Olivetana in Polonia." Archiwa, Biblioteki i Muzea Kościelne 115 (June 30, 2021): 511–24. http://dx.doi.org/10.31743/abmk.12349.

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Abstract:
L'articolo presenta i risultati della ricerca sul Salterio manoscritto, di provenienza olivetana, conservato nel Museo dell'Arcidiocesi di Łódź. L'autore fornisce una descrizione sintetica del codice, verifica il momento della sua creazione, specifica l'area geografica in cui è stato scritto e indica il luogo ipotetico del suo utilizzo. Alla luce di un'analisi comparativa del Salterio con altri manoscritti olivetani, dimostra che è stato scritto da un olivetano che era anche l'autore delle decorazioni del codice. La parte finale dell'articolo ha un tentativo di spiegare la migrazione del Salterio dall'Italia in Polonia.
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Zaugg, Roberto. "Italiani in Ghana. Storia e antropologia di una migrazione (1900–1946)." Journal of Modern Italian Studies 20, no. 1 (December 13, 2014): 146–49. http://dx.doi.org/10.1080/1354571x.2015.974924.

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Bianchi, M. C., M. Puglioli, P. L. Collavoli, R. Padolecchia, F. Marcella, A. M. Valleriani, and R. Canapicchi. "Spazio epidurale posteriore: Rara sede di migrazione di frammenti discali liberi." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 3 (August 1993): 283–89. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600305.

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Abstract:
La migrazione di frammenti di nucleo polposo nello spazio epidurale posteriore rappresenta una rara complicazione nei corso della storia evolutiva della patologia discale di tipo erniario. Infatti, a nostra conoscenza, sono descritti in letteratura due soli casi di cui uno in sede cervicale e l'altro in sede lombare. Presentiamo 3 casi nei quali il frammento discale era migrato nello spazio epidurale postero-laterale; essi sono stati studiati con tomografia computerizzata, saccoradicolografia, mielo-TC e risonanza magnetica. Fra queste indagini la RM, eseguita anche con Gadolinio, e risultata essere la metodica di prima scelta per un corretto inquadramento di tale tipo di patologia.
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Ricciardi, G. K., F. Granata, G. Tortorella, P. Bramanti, and M. Longo. "Ruolo della sequenza FIRMS nello studio delle anomalie della migrazione neuronale." Rivista di Neuroradiologia 12, no. 1 (February 1999): 73–76. http://dx.doi.org/10.1177/197140099901200116.

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Camilotti, Silvia. "Letteratura della migrazione in lingua italiana. Questioni teoriche e pratiche decolonizzanti." MONDI MIGRANTI, no. 3 (March 2009): 205–32. http://dx.doi.org/10.3280/mm2008-003012.

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Abstract:
- The essay aims to give some insights into the topic of migration literature in Italian language, seen as a potential means of acknowledgement and social integration for migrant authors and as a decolonizing occasion for Italian readers. I'm going to question the issue of definition, which at the beginning focused on the concept of italophone literature and that afterward has become more complex. It's hard to reduce this literary phenomenon to strict etiquettes since it is constantly evolving. Moreover, limiting the literary works of first and second generation migrants in Italy to a rigid field runs the risk to betray the ambitions and the wishes of many authors, which instead refuse categories. In the first part of the article, starting from the thesis that these works mirror the social transformations which are going on, I'll seek to contextualize the phenomenon and stress some central aspects; in the second part I will show how artistic works not only reflect changes but also deconstruct and answer back to ethnic and Euro-centric visions, starting a decolonizing process into the readers.keywords Migrant writers in Italy (parola unica); Italophone literature (parola unica); Decolonization Italy Literature (parola unica)
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Saletti, Salza Carlotta. "Migrare nel tempo. Sulla migrazione delle comunità Rom romene a Torino." DiPAV - QUADERNI, no. 24 (April 2009): 105–18. http://dx.doi.org/10.3280/dipa2009-024008.

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Abstract:
- The rom communities from Romania constitute the last migration of rom groups in Italy. Nowadays the public administration considers this migration a matter of emergency and of public order, although the first arrivals of this rom (in Turin and in other Italian big cities) date from the beginning of Ninety°s. About 900-1500 Rumanian rom live in Turin, about 50.000 in Italy. This migration is very different from the others because of its temporal discontinuity, of the different zones of provenance (from rural or urban context) and of the different causes of migration. There are not many studies about these rom also if they are generically portrayed as criminals by the media and by the public opinion. Indeed these rom maintain a condition of invisibility concerning different aspects of their everyday life such as their housing strategies.
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Nocera, Lea. "Genere e migrazione: il reclutamento delle donne turche in Germania Ovest." PASSATO E PRESENTE, no. 81 (October 2010): 69–92. http://dx.doi.org/10.3280/pass2010-081004.

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Berlincioni, Vanna, Davide Broglia, Davide Bruno, Francesca Gambini, Greta Lalli, Claudia Marelli, Marianna Pinto, Francesca Podavini, and Mara Rosani. "Diventare madre nella migrazione: una ricerca qualitativa sulla maternità nel contesto migratorio." INTERAZIONI, no. 1 (September 2014): 76–89. http://dx.doi.org/10.3280/int2014-001007.

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