Academic literature on the topic 'Movimento fine'

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Journal articles on the topic "Movimento fine"

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Epimeteo. "Il tempo della fine dell'eone cristiano. Teologia politica e Movimento operaio." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 3 (February 2010): 74–95. http://dx.doi.org/10.3280/ded2008-003006.

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Cinotti, Nicoletta. "Costruire significati condivisi a partire dall'esperienza corporea: la prospettiva dell'analisi bioenergetica." GROUNDING, no. 1 (November 2010): 51–62. http://dx.doi.org/10.3280/gro2010-001008.

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Abstract:
L'articolo parte dall'analisi di un caso per evidenziare come si realizza il processo di autoregolazione e di regolazione interattiva nella clinica bioenergetica. L'esperienza corporea portata dal paziente, la successiva esplorazione attraverso il lavoro sul cavalletto, viene considerata alla base del processo di costruzione del significato dell'esperienza, un significato che č il fine ultimo dei processi di regolazione. Accanto al movimento emergente la relazione terapeutica evidenzia anche il movimento relazionale che č il significato implicito della modalitŕ difensiva. Cogliere sia i movimenti corporei che quelli relazionali aiuta la consapevolezza del processo terapeutico in corso e permette una sintonizzazione che sia communion e communication, condivisione e comunicazione. Una condivisione che č una comunicazione non interpretativa sull'esperienza in prima persona che si realizza attraverso il lavoro corporeo.
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Cardoza, Anthony L., and Sandro Rogari. "Ruralismo e anti-industrialismo di fine secolo: Neofisiocrazia e movimento cooperativo cattolico." American Historical Review 90, no. 5 (December 1985): 1229. http://dx.doi.org/10.2307/1859763.

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4

Ignazi, Piero. "LA CULTURA POLITICA DEL MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 19, no. 3 (December 1989): 431–65. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200008650.

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Abstract:
IntroduzioneIl mondo politico-culturale della destra italiana del dopoguerra è stato trascurato, per lungo tempo, dalla comunità scientifica. A parte il pionieristico lavoro di Giorgio Galli, risalente alla metà degli anni settanta, è soltanto con l'inizio di questo decennio che si sviluppa una seria linea di ricerca su alcune componenti della destra italiana. In particolare, per motivi diversi, vengono privilegiati due versanti: la Nuova Destra e l'area radicale e terrorista. L'attenzione dedicata a questi due fenomeni non è casuale ma trova spiegazione nel fatto che essi costituiscono una sorta di “novità” rispetto al filone centrale del neofascismo: da un lato, la Nuova Destra, emersa alla fine degli anni settanta sulla scia dellaNouvelle Droitefrancese, rappresenta il contributo intellettualmente piò originale e articolato di riflessione e rielaborazione delle coordinate ideologiche e politiche della destra; dall'altro, l'area radicale e terrorista costituisce per la sua intrinseca drammaticità un forte stimolo all'approfondimento delle motivazioni, del costrutto ideologico e delle articolazioni organizzative. Gli studi condotti negli anni ottanta su queste due aree forniscono importanti tasselli alla ricostruzione o alla comprensione dellaWeltanschauungdi destra. Tuttavia è rimasto escluso da questo risveglio di interesse l'espressione piò solida e corposa della destra italiana, vale a dire il Movimento Sociale Italiano.Va subito precisato, infatti, che il MSI, i movimenti di destra radicale (DR) e la Nuova Destra (ND) pur essendo contigui, si differenziano percomplessità organizzativa, strategia politicaereferenti culturali.Per quanto riguarda la complessità organizzativa, essa è:— elevata nel MSI: il partito si struttura secondo il classico modello duvergeriano del «partito di massa» e, tra l'altro, inquadra centinaia di migliaia di iscritti;— ridotta nelle formazioni della DR: i vari gruppi si strutturano o come piccole sette (i movimenti golpisti e terroristi) o come «comitati» (i movimenti di contromobilitazione moderata e reazionaria degli anni settanta);— molto bassa nella ND: essa mantiene uno stadio fluido di movimento culturale legato ad iniziative editoriali.In merito alla strategia politica, essa si articola in tre posizioni distinte:— alternativa al regime ma accettazione (e pratica) delle regole democratiche per il MSI;— abbattimento immediato e violento del sistema e rifiuto dei meccanismi democratici per la DR;— estraneità rispetto al sistema e superamento degli istituti liberaldemocratici attraverso un processo «metapolitico» di egemonizzazione culturale e di ridefinizione delle coordinate ideologiche («al di là della destra e della sinistra») per la ND.Per quanto attiene, infine, ai referenti culturali si può affermare che, nonostante tutte le componenti attingano ad un medesimo serbatoio, esse si differenziano:a)per la diversa considerazione del contributo evoliano — superficiale-strumentale nel MSI («doveroso» omaggio ad uno dei pochissimi pensatori forti della destra ma sostanziale ininfluenza dei suoi contributi), esegetico-esistenziale nella DR («il mondo delle rovine», «rapolitia», «l'uomo differenziato», «lo spirito legionario», ecc.), marginale nella ND dove viene ridimensionato per la sua impostazione anti-moderna («il mito incapacitante»);b)per l'assenza nella DR e nella ND di alcuni cardini della cultura politica missina come il pensiero giuridico (Rocco e Costamagna) e filosofico (Gentile e Spirito) fascista.Anche se la delimitazione dei confini di queste tre componenti, è stata, in certi periodi e per certi gruppi, alquanto incerta, soprattutto perché il MSI ha rappresentato sempre ilprimum mobiledi tutta Tarea di destra (di qui i frequenti passaggi di confine tra partito e organizzazioni esterne di variroutiersdella destra), esse vanno tenute adeguatamente distinte.Ciò premesso, in questo lavoro intendiamo occuparci esclusivamente del soggetto rimasto finora più in ombra, il Movimento Sociale Italiano. Più in particolare, ci soffermeremo sui tratti salienti della «cultura politica» di questo partito quale emerge, in primo luogo, dalla pubblicistica interna e dai documenti ufficiali (e quindi l'immagine che il partito proietta — e/o intende proiettare — all'esterno) e, in secondo luogo, dalle risposte ad una serie di domande di atteggiamento fornite da un campione significativo di quadri intermedi del MSI.
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BLAUDT, Vanessa Lima, Marcio CAETANO, and Mary RANGEL. "Interseccionalidade lésbica? O apelo pelo desmonte de opressões." INTERRITÓRIOS 6, no. 10 (April 14, 2020): 174. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i10.244900.

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Abstract:
RESUMOCom o objetivo de aprofundar as reflexões concernentes às opressões vivenciadas por lésbicas em território latino-americano, este artigo destrincha algumas particularidades do movimento lésbico-feminista considerando-o uma ação política, cujo desígnio é o de aniquilar distintos eixos opressores – entre tantos, o racismo, o classismo, o heterossexismo – que agem juntos. Apelos em favor de incorporar a pluralidade de diferenciações humanas e as desigualdades que se originam dessas diferenças tocam em uma ação fundamental para movimentos visionários, a de promover visibilidades.Lésbicas. Opressões. Interseccionalidade. Lesbian intersectionality? The call for the dismantling of oppression ABSTRACTIn order to deepen the reflections concerning the oppression to which lesbians are undergone in Latin America, this article examines some particularities of the lesbian feminist movement, which is considered a political action, whose objective is to annihilate different oppressive strands – racism, classism, heterosexism, among others – that act jointly. Appeals for incorporating the plurality of human differentiations and the inequality that is due to theses differences lead to a fundamental action for visionary movements, which is promoting visibilities. Lesbians. Oppressions. Intersectionality. Interseccionalidad lésbica? El llamado al desmantelamiento de la opresión RESUMENPara profundizar las reflexiones sobre la opresión experimentada por las lesbianas en el territorio latinoamericano, este artículo revela algunas particularidades del movimiento feminista lésbico considerándolo una acción política, cuyo objetivo es aniquilar diferentes ejes opresivos, entre muchos, el racismo, clasismo, heterosexismo, que actúan juntos. Los llamamientos a favor de incorporar la pluralidad de las diferenciaciones humanas y las desigualdades que surgen de estas diferencias se refieren a una acción fundamental para los movimientos visionarios, la de promover la visibilidad.Lesbianas. Opresiones. Interseccionalidad. Intersezionalità lesbica? L'appello allo smantellamento dell'oppressione SINTESEAl fine di approfondire le riflessioni sull'oppressione subita dalle lesbiche nel territorio latinoamericano, questo articolo svela alcune particolarità del movimento lesbico-femminista considerandolo un'azione politica, il cui scopo è quello di annientare diversi assi oppressivi - tra i tanti, il razzismo, classismo, eterosessismo - che agiscono insieme. Gli appelli a favore dell'incorporazione della pluralità di differenziazioni umane e delle disuguaglianze che derivano da queste differenze toccano un'azione fondamentale per i movimenti visionari, quella di promuovere la visibilità.Lesbiche. Oppressioni. Intersezionalità.
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Raniolo, Francesco. "I PARTITI CONSERVATORI IN EUROPA. UN SUCCESSO DA SPIEGARE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 28, no. 2 (August 1998): 271–320. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200026009.

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Abstract:
PremessaAlla fine degli anni '80 Girvin affermava che in quel decennio c'era stato un movimento tanto nelle politiche che nella politica verso la destra (1988, 4) il cui aspetto immediatamente visibile in Europa era stato il marcato predominio conservatore sul piano elettorale. Due date possono essere assunte come punti di riferimento: le elezioni britanniche del 1979 che consentirono al Partito conservatore, sotto la guida della Thatcher, di andare al governo e di restarvi per i successivi diciotto anni e, negli Stati Uniti, l'elezione di Reagan nel 1980 e nel 1984.
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Iaconis, Valeria. "“Una sola donna, una sola voce”: Un'indagine “investigativa” su una novella d'autrice di fine Ottocento." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, no. 2 (March 9, 2019): 408–24. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819831967.

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Abstract:
La scrittura di mano femminile, fenomeno vistoso dell’Italia del secondo Ottocento, porta all’attenzione del pubblico le problematiche legali e sociali legate alla condizione della donna. Questo articolo analizza la novella Dopo la sentenza (1894) di Bruno Sperani, pseudonimo di Beatrice Speraz, quale esempio di tematizzazione dell’omicidio d’onore e di critica femminile ai codici postunitari. L’indagine si soffermerà sulle strutture narrative del testo, che privilegia il punto di vista situato del reo e l’uso sistematico delle figure dell’ellissi e della reticenza. Più che sulle informazioni esplicite nella novella, questa lettura si concentrerà sulla ricostruzione di quelle censurate. A tal fine verranno formulate ipotesi e deduzioni, instaurando un dialogo tra il testo e il contesto culturale e legale ad esso sottostante. Verranno così individuate le coordinate della percezione sociale del delitto d’onore, se ne osserverà il significato simbolico, e si evidenzierà la contestazione della nozione di rilevanza legale, attuata attraverso la valorizzazione del punto di vista femminile. Questo approccio, che prende le mosse dal movimento Law and Literature e dagli assunti del giusfemminismo, permetterà in ultima battuta di comprendere le dinamiche della violenza di genere ritratte da Sperani, violenza perpetrata materialmente dal protagonista, ma permessa e legittimata dall’orizzonte giuridico e sociale coevo.
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Estivalet, Kátine Marchezan, Thuane Lopes Macedo, and Sara Teresinha Corazza. "Motricidade fina e lateralidade de idosos/Dainty motor skills and laterality of the elderly." Revista Interinstitucional Brasileira de Terapia Ocupacional - REVISBRATO 1, no. 4 (September 25, 2017): 438–46. http://dx.doi.org/10.47222/2526-3544.rbto12346.

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Abstract:
O objetivo do estudo foi analisar as habilidades motoras finas e o comportamento da lateralidade de idosos praticantes de hidroginástica. Participaram da pesquisa 39 idosos com idade entre 60 e 79 anos. O instrumento de avaliação utilizado foi a Bateria de Testes de Performances Motoras do Sistema de Testes de Viena. Utilizou-se estatística descritiva e inferencial para todos os dados. Como resultados, aponta-se que os idosos têm uma maior estabilidade, precisão e também a rapidez do movimento braço-mão do lado não dominante. Já o lado dominante tem melhor precisão do movimento na coordenação olho-mão, movimentos de apanhar e de alcançar e também na velocidade punho-dedos. Todas as variáveis apresentaram correlação significativa no desempenho de ambas as mãos, exceto a variável segurança da faixa etária entre 60 e 69 anos. Destaca-se, ainda, as variáveis precisão, inserção de pinos longos e tapping, que apresentaram forte correlação, sugerindo a diminuição da preferência de mãos ao longo dos anos. Discute-se, então, as alterações diante do envelhecimento, sendo o idoso ativo com desempenho positivo nas habilidades psicomotoras envolvendo o movimento das mãos, e a prática de hidroginástica um exercício físico benéfico para a motricidade fina e lateralidade. Conclui-se que idosos ativos, além de apresentar diminuição da assimetria, também tem uma possível mudança da lateralidade com o envelhecimento. Assim, em casos de comprometimentos na mão dominante, estratégias de reabilitação juntamente com estimulação do uso da mão não dominante em idosos são válidas, uma vez que há uma possibilidade de troca de lateralidade. Abstract The purpose of the study was to analyze the fine motor skills and the laterality behavior of old-aged people that practice hydroaerobics. 39 elderly people aged between 60 and 70 years took part in the research. The mechanism of assessment used was the Array of Motor Performance Tests of the Vienna System. Descriptive and inferential statistics were used for all data. It is pointed, as outcomes, that the elderly have a greater stability, precision and agility of the arm-hand movement on the non-dominant side. The dominant side has better accuracy of movement in eye-hand coordination, picking and reaching movements, as well as wrist-to-toe speed. All variables showed a significant correlation in the performance of both hands, except for the safety variable aged between 60 and 69 years. It is also emphasized that the variables precision, insertion of long pins and tapping display a strong correlation, suggesting a decrease in hand preference over the years. These amendments, in face of aging, only happen when the elderly is active and has a positive performance in the psychomotor skills involving the movement of the hands. Thereby it is evident that the practice of hydroaerobics as a physical exercise is beneficial for the fine motricity and laterality. Finally, in cases of impairment in the dominant hand, rehabilitation strategies along with stimulation in the use of the non-dominate hand in the elderly are valid, since there is possibility of laterality exchange.Keywords: Elderly. Fine Motricity. Laterality. Resumen El objetivo del estudio fue analizar las habilidades motoras finas y el comportamiento de la lateralidad de ancianos practicantes de hidrogimnasia. En la investigación participaron 39 ancianos con edad entre 60 y 79 años. El instrumento de evaluación utilizado fue la batería de pruebas de rendimiento motoras del sistema de pruebas de Viena. Se utilizó estadística descriptiva e inferencial para todos los datos. Como resultados, se señala que los ancianos tienen una mayor estabilidad, precisión y también la rapidez del movimiento brazo-mano del lado no dominante. El lado dominante tiene mejor precisión del movimiento en la coordinación ojo-mano, movimientos de coger y de alcanzar y también en la velocidad muñeca-dedos. Todas las variables presentaron una correlación significativa en el desempeño de ambas manos, excepto la variable seguridad del grupo de edad entre 60 y 69 años. Se destaca, además, las variables precisión, inserción de pines largos y tapping, que presentaron fuerte correlación, sugiriendo la disminución de la preferencia de manos a lo largo de los años. Se discute, entonces, los cambios ante el envejecimiento, siendo el anciano activo con desempeño positivo en las habilidades psicomotoras envolviendo el movimiento de las manos, y la práctica de hidrogimnasia un ejercicio físico benéfico para la motricidad fina y lateralidad. Se concluye que los ancianos activos, además de presentar disminución de la asimetría, también tienen un posible cambio de la lateralidad con el envejecimiento. Así, en casos de compromiso en la mano dominante, estrategias de rehabilitación junto con la estimulación del uso de la mano no dominante en ancianos son válidas, ya que existe una posibilidad de cambio de lateralidad.Palavras clave: Anciano. Motricidad Fina. Lateralidad.
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Scafuto, Francesco, Giovanni Erra, and Fortuna Procentese. "Costruire percorsi di partecipazione civica. L'esperienza in un Comune di Napoli." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (March 2012): 57–67. http://dx.doi.org/10.3280/psc2011-002006.

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Abstract:
Il presente lavoro nasce dalla domanda di un Movimento di cittadini, che intende porsi come mediatore nel dialogo tra istituzione e cittadinanza. É stata sviluppata una cooperative inquiry, al fine sia di comprendere i punti di vista della comunità locale rispetto ad argomenti di interesse collettivo, sia nel contempo di stimolare la riflessione sulle possibili soluzioni da adottare per affrontare alcuni problemi politici, primo passo per una partecipazione attiva. I risultati sono stati discussi in un incontro pubblico con il sindaco della città. Risultati operativi sono stati la formazione di gruppi consultivi, che periodicamente presentano le loro richieste a rappresentanti della giunta comunale, e la creazione di un giornale locale, dove questo processo č reso visibile.
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Acciai, Enrico. "Ulisse del Novecento. I difficili rientri dei reduci stranieri della guerra civile spagnola 1937-1945." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 262 (October 2011): 28–49. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-262002.

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Abstract:
Il saggio, attraverso l'analisi di un'ampia documentazione d'archivio, si propone di indagare le criticitŕ legate all'uscita dalla Spagna dei reduci stranieri della guerra civile spagnola, inquadrati per lo piů nelle Brigate internazionali, ma anche in altre colonne minori. Infatti, se su quei quasi quarantamila combattenti molto č stato scritto giŕ da subito dopo la fine del conflitto, rimane sinora poco indagato l'aspetto relativo al complesso processo di smobilitazione degli internazionali. In relazione a ciň l'autore ha individuato tre gruppi di volontari per i quali, sia pure con percorsi radicalmente diversi, uscire dalla penisola iberica si rivelň spesso molto difficile: quelli non integrati nelle Brigate internazionali, coinvolti nella repressione che colpě il movimento libertario dopo i fatti del maggio 1937 a Barcellona; quelli che, dopo il ritiro delle Brigate, furono respinti dalle autoritŕ francesi, su disposizione in particolare del governo Daladier; quelli che caddero prigionieri dei nazionalisti nel corso del conflitto. Alcuni di coloro che finirono nei campi d'internamento franchisti dovettero attendere, in balia di una diplomazia confusa, la fine della seconda guerra prima di venire espulsi dalla Spagna.
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Dissertations / Theses on the topic "Movimento fine"

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Ferreira, Vânia Sofia Domingues. "As alterações no desenvolvimento motor em crianças com Síndrome de Down." Bachelor's thesis, [s.n.], 2015. http://hdl.handle.net/10284/4771.

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Projeto de Graduação apresentado à Universidade Fernando Pessoa como parte dos requisitos para obtenção do grau de Licenciada em Fisioterapia
Objetivos: O objetivo desta revisão bibliográfica é verificar quais são as principais alterações do desenvolvimento motor da criança com Síndrome de Down e verificar se estas se desviam muito do padrão normal de desenvolvimento típico. Metodologia: Pesquisa de artigos nas bases de dados B-on, Pubmed e Science Direct. Foram utilizadas as palavras-chave: “motor development”; “Down Syndrome”; “infants” e “gross motor”. Resultados: Obtiveram-se 146 artigos dos quais foram incluídos para o estudo 8 artigos com um total de 222 participantes. A qualidade metodológica dos artigos utilizados, foi avaliada com recurso à CASP SCALE, tendo-se obtido um score médio de 10,1. Conclusão: Verificou-se que apesar de as crianças com Síndrome de Down, atingirem os mesmos marcos de desenvolvimento que as crianças com desenvolvimento típico, estes surgem mais tarde, influenciando assim a aquisição quer dos movimentos grosseiros quer dos movimentos mais finos.
Objectives: The aim of this bibliographic review it’s to verify which are the main changes of the motor development in the infants with Down Syndrome and check if this deviates from the normal pattern of Typical Development. Method: Research for articles in the databases B-on, Pubmed e Science Direct. Were used the keywords: “motor development”; “Down Syndrome”; “infants” e “gross motor”. Results: Were obtained 146 articles from which were included in the study 8 articles with a total of 222 participants. The methodological quality of the articles was evaluated using the CASP SCALE, yielding an average score of 10,1. Conclusion: It was found that despite children with Down Syndrome achieve the same developmental milestones that children with Typical Development, these arise later, influencing the acquisition either of gross motor or fine movements.
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Uffreduzzi, Alessio. "Strumentazione mediante sensori inerziali di test per la valutazione delle funzioni visuo-spaziali costruttive in età evolutiva: uno studio preliminare." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
L’obiettivo di questa tesi è quello di indagare la possibilità di strumentare mediante sensori inerziali indossabili alcuni test per la valutazione delle competenze visuo-costruttive: “Salvadanaio” (Posting Coins), “Invertire i pioli” (Turning Pegs) e “Laccio” (Threading Lace) della batteria Movement ABC. A tal fine si è valutata la possibilità di utilizzare parametri quantitativi utilizzati in analisi del movimento per la caratterizzazione della performance dell’arto superiore durante compiti che richiedono appunto abilità visuo-costruttive. Hanno preso parte allo studio undici soggetti adulti giovani sani e quattro bambini con sviluppo tipico. Dopo aver posizionato i sensori inerziali sui polsi è stato richiesto ai soggetti di svolgere i test sopraelencati come da manuale di riferimento. Da questo studio preliminare, i parametri che sono risultati più rilevanti per la caratterizzazione delle abilità visuo-costruttive sono stati la complessità (misurata con la Multiscale Entropy) e la frequenza mediana, stimate sul segnale accelerometrico dell’arto che eseguiva l’esercizio. Questi parametri hanno mostrato, come atteso, un trend diverso tra soggetti adulti e quelli in età evolutiva. I risultati di questo studio potranno essere utilizzati come base di partenza per ulteriori sviluppi futuri.
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Occhipinti, Carlotta. "Analisi quantitativa del controllo motorio fine tramite sensori inerziali in bambini in età scolare: lo studio i-MOVE." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
In ogni attività quotidiana o professionale noi interagiamo costantemente con il mondo attraverso il movimento: tutta la comunicazione, che sia sotto forma di parola, scrittura o gesti, è mediata dal sistema motorio. Lo studio dei movimenti umani e del loro sviluppo nel tempo permette di comprendere il modo in cui le persone normalmente sviluppano le proprie abilità motorie e di individuare disturbi di varia natura in soggetti che, invece, presentano delle anormalità. Inoltre, esiste una forte relazione tra sviluppo motorio e sviluppo cognitivo. Questo lavoro ha permesso di fare un'analisi del movimento fine motorio in bambini in età scolare tramite l’impiego di sensori inerziali e di un test motorio recente e promettente, il Test of Motor Competence. In particolare, ai partecipanti, appartenenti ad una scuola primaria di Imola, è stato chiesto di svolgere delle prove di Placing Bricks (PB). Sulla base delle misure di accelerazione e velocità angolare registate, sono stati implementati degli algoritmi in grado di automatizzare il processo di segmentazione delle prove e il processo di identificazione delle fasi caratterizzanti ciascun ciclo di PB. Ai fini di una valutazione quantitativa delle abilità fine motorie si è proseguito con il calcolo dei tempi, con lo studio della variabilità temporale (Poincarè) e con l'applicazione di metriche non lineari (RQA e MSE). Infine, è stato effettuato un confronto statistico tra partecipanti di diversa età e\o di diverso sesso che ha mostrato una variabilità temporale e una regolarità maggiore nei partecipanti più piccoli e una complessità di movimento maggiore nei partecipanti più grandi.
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Guarino, Eugenia. "Il contesto della traduzione scientifica in Cina nel tardo Qing." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L’intento di questo elaborato è mettere in evidenza l’importanza del contesto nella traduzione. Il contesto, infatti, non comprende solo le conoscenze e la sensibilità di chi compie l’atto traduttivo, ma anche quelle di chi coordina e finanzia i progetti di traduzione. Al fine di non rendere il discorso troppo astratto, sarà preso in esame il contesto che circondava la traduzione delle scienze in Cina nel XIX secolo, con particolare attenzione alle attività traduttive a cui hanno preso parte i cinesi madrelingua. Le osservazioni sulla resa traduttiva saranno avanzate tenendo conto del contesto storico, del retaggio culturale e delle correnti di pensiero più diffuse tra i letterati cinesi dell’epoca. Queste osservazioni, prese nel loro insieme, possono diventare uno strumento di analisi applicabile anche altrove. La traduzione non è che il risultato di un progetto traduttivo, ma il come e il perché di quel progetto stanno nella volontà di chi lo fa partire. E pur essendo il caso preso in esame così lontano nel tempo e nello spazio, il tentativo di capire gli eventi storici che lo compongono apre nuove prospettive sul presente.
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Rodrigues, Vera Mónica dos Santos. "Deep Ecology: Princípios, Fundamentos e Fins." Master's thesis, Faculdade de Ciências Sociais e Humanas, Universidade Nova de Lisboa, 2012. http://hdl.handle.net/10362/7622.

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Abstract:
Dissertação apresentada para cumprimento dos requisitos necessários à obtenção do grau de Mestre em Ecologia Humana e Problemas Sociais Contemporâneos
A Deep Ecology insere-se nas Éticas Ambientais como uma perspectiva ecocêntrica, no seu sentido holístico, com alguns traços do biocentrismo igualitário. É uma perspectiva que incentiva o activismo ambiental, influenciando diversas organizações ambientalistas, e que assenta em princípios religiosos e filosóficos. O seu fundador é Arne Naess, filósofo Norueguês que traçou um percurso particular, com diversas influências, desde Filosofias espirituais Orientais, onde se insere Ghandi, defensor do princípio da não-violência; ao Panteísmo de Espinosa, que em paralelo com o Budismo atribui à Deep Ecology o carácter de uma ontologia. Por ser um movimento que apela a uma alteração de consciência, defendendo o despertar de uma consciência ecológica, é muitas vezes considerado radical e associado a actos de violência, como terrorismo ambiental, e a críticas de teor discriminatório, como a misantropia. Fortemente influenciados pela Deep Ecology de Naess, Bill Devall e George Sessions adoptam, no seu seguimento, esta perspectiva. Numa forma distinta, descrevem-na como uma perspectiva que se destaca no panorama ambientalista, com uma estrutura própria e quase literária, uma influência para a adopção de práticas ecológicas que vai muito além das atitudes, não se trata de ser ecológico mas sim de ser um ser ecológico.
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de, Melo Días Cecília. "Condições capacitadoras à criação do conhecimento organizacional: O caso do movimento pró-criança." Universidade Federal de Pernambuco, 2008. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/936.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2014-06-12T15:06:31Z (GMT). No. of bitstreams: 2 arquivo1233_1.pdf: 604293 bytes, checksum: 00e86ccdc3a4820937fb86cf75126501 (MD5) license.txt: 1748 bytes, checksum: 8a4605be74aa9ea9d79846c1fba20a33 (MD5) Previous issue date: 2008
Este estudo teve como objetivo verificar a existência de condições capacitadoras à criação do conhecimento organizacional no Movimento Pró-Criança, organização sem fins lucrativos que procura promover crianças e adolescentes em situação de rua e em situação de risco. Em função da temática abordada, o referencial teórico gira em torno de temáticas tais como: terceiro setor, tecnologia social e gestão do conhecimento. O método de pesquisa adotado foi o qualitativo, sendo a estratégia utilizada para o alcance dos objetivos da pesquisa a do estudo de caso. Os dados foram coletados por meio de pesquisa documental e bibliográfica e entrevistas semi-estruturadas e individuais. A análise teve como foco a verificação da existência de um contexto apropriado à criação do conhecimento organizacional, focalizando principalmente as condições capacitadoras à criação do conhecimento sugeridas por Nonaka e Takeuchi (1997): intenção, autonomia, flutuação e caos criativo, redundância e variedade de requisitos. Verificou-se a intenção da instituição em promover um ambiente mais participativo e também uma maior abertura ao meio onde está inserida. Isto foi percebido nas mudanças ocorridas na instituição, principalmente no que se refere à captação de recursos e ao perfil dos cursos oferecidos aos alunos, cada vez mais enfatizando um caráter mais empreendedor. Mesmo assim, apesar de existir um propósito em promover uma gestão mais compartilhada, foi notada a existência de centralização e proposição de objetivos, ainda concentrada na direção da instituição. Em contrapartida, foi possível identificar que no âmbito das unidades da instituição há um contexto favorável à criação e ao compartilhamento de conhecimento, sobretudo no que se refere à intenção organizacional, a autonomia e também ao comprometimento dos membros da instituição
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Marcomini, Andrea. "Riconoscimento di gesti: estensione a movimenti fini su spazi limitati. Teoria e implementazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3901/.

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Abstract:
Riconoscere un gesto, tracciarlo ed identificarlo è una operazione complessa ed articolata. Negli ultimi anni, con l’avvento massivo di interfacce interattive sempre più sofisticate, si sono ampliati gli approcci nell’interazione tra uomo e macchina. L’obiettivo comune, è quello di avere una comunicazione “trasparente” tra l’utente e il computer, il quale, deve interpretare gesti umani tramite algoritmi matematici. Il riconoscimento di gesti è un modo per iniziare a comprendere il linguaggio del corpo umano da parte della macchina. Questa disciplina, studia nuovi modi di interazione tra questi due elementi e si compone di due macro obiettivi : (a) tracciare i movimenti di un particolare arto; (b) riconoscere tale tracciato come un gesto identificativo. Ognuno di questi due punti, racchiude in sé moltissimi ambiti di ricerca perché moltissimi sono gli approcci proposti negli anni. Non si tratta di semplice cattura dell’immagine, è necessario creare un supporto, a volte molto articolato, nel quale i dati grezzi provenienti dalla fotocamera, necessitano di filtraggi avanzati e trattamenti algoritmici, in modo tale da trasformare informazioni grezze, in dati utilizzabili ed affidabili. La tecnologia riguardo la gesture recognition è rilevante come l’introduzione delle interfacce tattili sui telefoni intelligenti. L’industria oggi ha iniziato a produrre dispositivi in grado di offrire una nuova esperienza, la più naturale possibile, agli utenti. Dal videogioco, all’esperienza televisiva gestita con dei piccoli gesti, all’ambito biomedicale, si sta introducendo una nuova generazione di dispositivi i cui impieghi sono innumerevoli e, per ogni ambito applicativo, è necessario studiare al meglio le peculiarità, in modo tale da produrre un qualcosa di nuovo ed efficace. Questo lavoro di tesi ha l’obiettivo di apportare un contributo a questa disciplina. Ad oggi, moltissime applicazioni e dispositivi associati, si pongono l’obiettivo di catturare movimenti ampi: il gesto viene eseguito con la maggior parte del corpo e occupa una posizione spaziale rilevante. Questa tesi vuole proporre invece un approccio, nel quale i movimenti da seguire e riconoscere sono fatti “nel piccolo”. Si avrà a che fare con gesti classificati fini, dove i movimenti delle mani sono compiuti davanti al corpo, nella zona del torace, ad esempio. Gli ambiti applicativi sono molti, in questo lavoro si è scelto ed adottato l’ambito artigianale.
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Castro, Maria João. "O Operário (1879-82) : e o movimento socialista no Porto." Dissertação, Porto : [Edição do Autor], 1999. http://aleph.letras.up.pt/F?func=find-b&find_code=SYS&request=000101658.

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Abstract:
Procura-se destacar a partir da análise do discurso redactorial do jornal O Operário (1879-82), orgão oficial da Associação dos Trabalhadores no Porto e, depois, do Partido Socialista na mesma cidade, os principais vectores do pensamento político do movimento operário socialista portuense. Pretende-se realçar a existência, neste período, de autonomia e especificidade do movimento socialista no Porto, onde se esboçam as principais tendências que marcarão posteriormente, as divisões no movimento socialista português.
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Gonçalves, Fernanda Maria Brito. "O movimento da matemática moderna : concepções, dinâmica e repercussões." Dissertação, Porto : Universidade do Porto, Faculdade de Ciências, Departamento de Matemática Pura, 2007. http://catalogo.up.pt/F?func=find-b&local_base=FCB01&find_code=SYS&request=000094003.

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Paula, Ana Paula Paes de. "Reinventando a democracia: ONGs e movimentos sociais na construção de uma nova gestão pública." reponame:Repositório Institucional do FGV, 1998. http://hdl.handle.net/10438/5316.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2010-04-20T20:17:27Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 1998-03-20T00:00:00Z
O trabalho tem como objetivo analisar o potencial transformador das relações entre o Estado e as ONGs. Para isto, abandona a busca de definições pàra as ONOs e procura entender os dilemas que circundam estas organizações como reflexo de uma luta política, estimulada pela própria crise paradigmática. A partir de então, aborda o projeto político articulista, cuja concepção de ONG situa-se no campo das mudanças políticosociais, onde o Estado é objeto de reconstrução, através da redemocratização e a transformação social se operacionaliza com a participação da sociedade no controle das políticas públicas. Finalmente, avalia algumas experiências de parceria entre o Estado e as ONGs, além dos desafios enfrentados pelo novo projeto político diante do avanço neoliberal
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Books on the topic "Movimento fine"

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Sapelli, Giulio. Fini e fine della politica: La sfidadi Adriano Olivetti. Milano: Edizioni di Comunita, 1990.

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Fini e fine della politica: Democracy without political parties : con un discorso inedito. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2009.

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Lo svendennio: Dalla fine di un ventennio ai Fini di uno svendennio. Roma: Edizioni Settimo sigillo, 2014.

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4

Incontro con il nemico: Luigi Turchi e il suo mondo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale agli anni della Repubblica. Milano: FrancoAngeli, 2010.

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5

Paganini, Simone. Il movimento mahdista e p. Josef Ohrwalder: Il movimento mahdista e l'esperienza di missione e di prigionia di un prete sudtirolese nel Sudan della fine del 1800. Roma: Missionari comboniani, 2001.

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6

La comunità essena del deserto di Giuda: La storia, la fede, le regole di vita di un grande movimento spirituale giudaico contemporaneo alla fine del secondo tempio e agli inizi del cristianesimo. Scandicci, Firenze: Firenze Atheneum, 2008.

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7

Raparelli, Francesco. La lunghezza dell'Onda: Fine della sinistra e nuovi movimenti. Milano: Ponte alle Grazie, 2009.

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8

La lunghezza dell'Onda: Fine della sinistra e nuovi movimenti. Milano: Ponte alle Grazie, 2009.

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9

Michele, Vittorio De. Movimenti politici a Locorotondo dalla fine del Settecento all'unità d'Italia. Fasano (Brindisi): Schena, 2004.

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10

Tolomelli, Marica. Movimenti collettivi nell'Europa di fine anni '60: Guida allo studio dei movimenti in Italia, Germania e Francia. Bologna: Pàtron, 2002.

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Book chapters on the topic "Movimento fine"

1

Almeida, Melissa Rodrigues de, Renata Bellenzani, and Vitor Marcel Schühli. "A Dialética Singular-Particular-Universal do Sofrimento Psíquico: Articulações entre a Psicologia Histórico-Cultural e a Teoria da Determinação Social do Processo Saúde-Doença." In Materialismo Histórico-Dialético e Psicologia Histórico-Cultural: refletindo sobre as contradições no interior do capitalismo, 241–84. Edufatecie, 2020. http://dx.doi.org/10.33872/edufatecie.materialismoepsicologia.cap10.

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Abstract:
No contexto de ascensão dos movimentos sociais organizados na década de 1980 e promulgação da Constituição Federal de 1988, ganha espaço a discussão sobre a necessidade de equipes multiprofissionais atuando nas políticas públicas. Com a aprovação da Lei Orgânica da Saúde (1990) e a estruturação do Sistema Único de Saúde (SUS), inicia de maneira progressiva a contratação de psicólogas e psicólogos nas políticas de saúde. A psicologia já aparece entre as profissões que compõem as equipes especializadas dos Centros de Saúde, ambulatórios especializados e Naps/Caps desde a portaria 224 do Ministério da Saúde, de janeiro de 1992. Todavia, o aumento significativo de psicólogas(os) na rede ocorrerá a partir da lei 10.216, da reforma psiquiátrica, e da portaria 336 do Ministério da Saúde de 2002, que preconiza o profissional de psicologia na equipe mínima dos Centros de Atenção Psicossocial (Caps). Desde então e com o estabelecimento da Rede de Atenção Psicossocial (Raps)26, os profissionais de Psicologia passam a se inserir mais amplamente nas políticas públicas de saúde nos diferentes níveis de atenção, especialmente nos Caps, e mais recentemente na Atenção Básica - por meio dos Núcleos de Apoio à Saúde da Família (Nasf).Esse cenário leva a uma modificação no perfil de inserção do profissional de psicologia. Segundo dados do Conselho Federal de Psicologia, em 2009, com exceção de cerca de metade da categoria que exercia sua atividade como autônomo, o setor público já se caracterizava como maior empregador (40,3% dos psicólogos com vínculo contratual), seguido pelas empresas e organizações privadas (24,4%) e organizações sem fins lucrativos (35,3%). A saúde pública despontava como o setor público com a maior concentração de profissionais. Em números absolutos, a pesquisa dava conta de 29.212 psicólogas(os) atuando no SUS (Conselho Federal de Psicologia, 2013)(...).
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Conference papers on the topic "Movimento fine"

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Gargano, Leonardo, and Marcelo Fornazin. "Utilizando Gestão Social e Métodos Ágeis para o Desenvolvimento de Sistemas para Movimentos Sociais." In X Workshop sobre Aspectos da Interação Humano-Computador na Web Social. Sociedade Brasileira de Computação (SBC), 2019. http://dx.doi.org/10.5753/waihcws.2019.7677.

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Abstract:
Observa-se que há pouco debate sobre as características de organizações sociais na área de Tecnologia da Informação e, em geral, o desenvolvimento de sistemas de software para o terceiro setor ainda assume valores e práticas da gestão empresarial, em detrimento de valores e práticas inerentes à gestão social em organizações sem fins lucrativos. Neste artigo, apresentamos um estudo de caso sobre o uso de valores e práticas de métodos ágeis, em especial, Scrum, no desenvolvimento de um software para movimentos sociais. Ao longo de dois anos, um estudo de natureza qualitativa foi realizado em paralelo à construção de um sistema de informação, em que foram coletados diversos dados, através de entrevistas, e-mails e documentos, de diversos grupos de stakeholders.
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Gargano, Leonardo, and Marcelo Fornazin. "WikiFavelas: Uma Ferramenta Colaborativa para organizações sociais." In XV Simpósio Brasileiro de Sistemas Colaborativos. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2019. http://dx.doi.org/10.5753/sbsc.2019.7810.

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Abstract:
Observa-se que há pouco debate sobre as características de organizações sociais na área de Tecnologia da Informação (TI) e, em geral, o desenvolvimento de sistemas de software para o terceiro setor ainda assume valores e práticas da gestão empresarial, em detrimento de valores e práticas inerentes à gestão social em organizações sem fins lucrativos. Neste artigo, apresentamos uma pesquisa em andamento de uma ferramenta colaborativa para movimentos sociais.. As lições aqui compartilhadas podem ser úteis para desenvolvedores e pesquisadores interessados em compreender e refletir sobre os desafios de desenvolver software para as organizações sociais.
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