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1

Passerini, A. "Storia della Neuroradiologia europea." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 4 (August 1994): 541–56. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700401.

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Abstract:
La storia della Neuroradiologia è dispersa nelle pagine delle Riviste di Fisica, di Radiologia, di Otorinolaringologia, di Anatomia Patologica, di Neurologia, di Neurochirurgia, di Neuroradiologia ed è poco nota ai giovani neuroradiologi. Non è definito il periodo al quale risale il primo im-piego del termine «Neuroradiologia». «A Short History of Neuroradiology» è stata pubblicata da Herman Fischgold e da James Bull in occasione dell'VIII Symposium Neuroradiologicum tenuto a Parigi nel settembre 1967. Emmanuel Cabanis ha voluto continuarne la tradizione e, in occasione del XVI Congresso della SocieAà Europea di Neuroradiologia, tenuto ancora a Parigi nel luglio 1989, ha ristampato con il titolo «Contribution a l'histoire de la Neuroradiologie Européenne» il testo di Fischgold e di Bull con l'aggiornamento dei successivi 22 anni e con l'aggiunta dei principali articoli comparsi su riviste mediche e tecniche che ricordano la tappe della diffusione e del rivoluzionario progresso della Neuroradiologia nell'ambito mondiale: integrano queste due, altre storie della Neuroradiologia pubblicate nei classici testi di Neuroradiologia da Lindgren, da Deck, da Newton e Kerber e da altri autori.
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Dellagiustina, E., L. Mavilla, M. Sintini, and A. Guerra. "Neuroradiologia della sindrome di Alpers." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 1_suppl (April 1992): 169–72. http://dx.doi.org/10.1177/19714009920050s135.

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Abstract:
Si segnala la particolare evoluzione neuroradiologica di una piccola paziente, che ha attualmente a.2 e m. 10, e che a seguito di un coma metabolico con stato di male epilettico, iperlattacidemia, epatopatia moderata, anomalie lente sull'EEGramma, ha cominciato all'età di 3 mesi ad eseguire accertamenti neuroradiologici. la TC a quell'età mostrò solo una lievissima atrofia cerebrale con ipodensità irregolare della sostanza bianca. All'età di 6 mesi, allorquando fu posta la diagnosi di sindrome di Alpers, la RM metteva in evidenza un quadro di gravissima atrofia degli emisferi cerebrali, sia corticale che sottocorticale, e, in minor misura, di quelli cerebellari, con relativo risparmio dei nuclei della base e del tronco cerebrale. L'evoluzione atrofica era stata talmente rapida da indurre in tre mesi anche la formazione di due voluminosi ematomi sottodurali. La RM fu decisiva per confermare il sospetto diagnostico. Da allora, la condizione clinica neurologica e metabolica della paziente, in trattamento con dosi elevate di carnitina e vit. Bl, oltre che con anticomiziali, si è stabilizzata. Anche il quadro neuroradiologico si mantiene sostanzialmente invariato, fatta eccezione per il riassorbimento dei due ematomi sottodurali. Le indagini metaboliche approfondite hanno permesso di dimostrare un difetto di attivazione del complesso piruvato-deidrogenasi. La RM si dimostra esame indispensabile per la diagnosi di questa rara malattia, e superiore alla TC. A nostra conoscenza è questo il primo studio neuroradiologico prospettico della sindrome di Alpers.
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3

Farabola, M. "Perspectives of Milan Neuroradiology Orizzonti Della Neuroradiologia Milanese." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 3 (June 1994): 467–68. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700312.

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4

Scotti, G., and M. Leonardi. "I Neuroradiologi Italiani e la Società Europea di Neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 3, no. 1 (February 1990): 19–20. http://dx.doi.org/10.1177/197140099000300103.

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5

D'Amico, A., and F. Triulzi. "NEURORADIOLOGIA PEDIATRICA." Neuroradiology Journal 22, no. 6 (December 2009): 717–19. http://dx.doi.org/10.1177/197140090902200632.

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6

Scotti, G. "Neuroradiologia diagnostica." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 1 (February 1993): 11–14. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600102.

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7

Salvolini, U. "Neuroradiologia ad Ancona." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1 (February 1994): 27–28. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700103.

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8

Pierallini, A., M. Bonamini, D. Di Stefano, L. M. Fantozzi, G. Cantore, and L. Bozzao. "Neuroradiologia degli astrocitomi." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1_suppl (May 1994): 15–21. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s104.

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9

Mavilio, N., S. Ballerini, D. Capello, R. Bragazzi, E. Marinaro, S. Schiavoni, and M. L. Rosa. "Neuroradiologia dell'astrocytoma pilocitico." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1_suppl (May 1994): 27–31. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s106.

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10

Moschini, L., and C. Agostinis. "Neuroradiologia dei paragangliomi." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 5 (October 1996): 577–93. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900511.

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Abstract:
I paragangliomi rappresentano un sistema multicentrico con funzione chemo e barocettrice costituito da numerose strutture sostanzialmente ubiquitarie situate in stretta relazione anatomica con vasi e nervi. La patologia dei paragangliomi è essenzialmente tumorale. Nella maggior parte dei casi si tratta di tumori benigni non secernenti che si manifestano per l'effetto massa e per la compressione di organi adiacenti. Risultano più frequenti nel sesso femminile e nella 3a e 4a decade di vita. Per quanto riguarda il distretto cranio-cervicale, si riconoscono quattro sedi principali: in ordine di frequenza, carotidea, giugulare, timpanica e vagale. Questi tumori si presentano sia sporadicamente, sia nel 10% dei casi in forme famigliari con meccanismo di trasmissione autosomico dominante. Il protocollo diagnostico si basa sulla RM, sulla TC e sull'angiografia digitale, che con il ricorso all'embolizzazione preoperatoria può rappresentare anche l'inizio del programma terapeutico.
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Castellan, L., A. Casasco, and S. Perini. "Neuroradiologia interventistica pediatrica." Rivista di Neuroradiologia 12, no. 1 (February 1999): 169–71. http://dx.doi.org/10.1177/197140099901200134.

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Bradač, G. B., Torino, M. Leonardi, and Udine. "“Rivista di Neuroradiologia”." Klinische Neuroradiologie 7, no. 2 (June 1997): 98–104. http://dx.doi.org/10.1007/bf03044250.

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13

D'Amico, A., and F. Triulzi. "NEURORADIOLOGIA PEDIATRICA: SVILUPPO DEL TENSORE DI DIFFUSIONE IN NEURORADIOLOGIA PEDIATRICA." Neuroradiology Journal 22, no. 6 (December 2009): 716. http://dx.doi.org/10.1177/197140090902200631.

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Barbina, V., and M. Leonardi. "Attualità della radioprotezione in Neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 1 (February 1993): 61–67. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600108.

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Abstract:
Un tempo il principale scopo della radioprotezione, per quanto riguarda la radiologia, era la sicurezza degli operatori, ma nei tempi recenti il perfezionamento delle apparecchiature e le tecniche di memorizzazione delle immagini hanno completamente mutato la situazione: da un lato in un moderno istituto di radiologia gli operatori ricevono in genere meno di 0,05 mSv al mese (equivalente di dose alle gonadi ed al RBM), dall'altro lo stesso progresso ha portato un enorme aumento del numero di esami radiologici (oltre 800 all'anno per 1000 abitanti nei paesi sviluppati). Ciò ha suscitato un nuovo problema: l'impatto che può avere il contributo di piccole dosi di radiazione impartite su molte persone (l'equivalente di dose efficace collettivo). Il nuovo problema concerne in modo particolare la Neuroradiologia, poiché gli studi del rachide, l'angiografia digitale e la TC, che comportano dosi molto elevate al paziente (dell'ordine di 2–7 mSv) sono esami tipicamente neuroradiologici. Si può stimare che ad essi sia dovuto oltre il 30% della dose totale impartita alla popolazione dalla radiologia diagnostica. Il rischio di tumori indotti in questo caso non è provato, poiché altri agenti cancerogeni (fumo, agenti chimici, ecc.) presenti nella vita di ogni giorno e non eliminabili si sovrappongono e sono obiettivamente predominanti. Tuttavia la mancanza di evidenza sperimentale di una correlazione quantificabile, nel caso di piccole dosi impartite all'intera popolazione, tra dose e induzione di cancro non implica che il rischio non esista: questa è una inaccettabile, benché diffusa, interpretazione. Significa invece che sono necessarie ulteriori e approfondite indagini dosimetriche ed epidemiologiche, particolarmente per quanto riguarda gli esami tipici di neuroradiologia, quali gli studi del rachide, l'angiografia e la TC, la cui pratica è in costante incremento.
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Sabattini, L. "Neuroradiologia terapeutica: L'attivita del Servizio di Neuroradiologia dell'Ospedale Bellaria di Bologna." Neuroradiology Journal 5, no. 1 (February 1, 1992): 83–93. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500111.

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Lena, P., H. Quintard, J. Sedat, and Y. Chau Huu Danh. "Anestesia in neuroradiologia interventistica." EMC - Anestesia-Rianimazione 25, no. 1 (March 2020): 1–12. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-0771(20)43266-9.

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Guglielmi, G., G. Guidetti, S. Mori, M. Dazzi, and P. Silipo. "L'embolizzazione terapeutica in neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 1 (April 1988): 101–6. http://dx.doi.org/10.1177/197140098800100111.

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Taveras, J. M. "La specialità della Neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 3, no. 1 (February 1990): 11–12. http://dx.doi.org/10.1177/197140099000300101.

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Ottolini, A., L. Gozzoli, L. Farina, A. Martelli, A. Ometto, A. Valenti, C. Uggetti, and G. Lanzi. "Neuroradiologia delle malattie neuromuscolari." Rivista di Neuroradiologia 3, no. 2 (June 1990): 203–9. http://dx.doi.org/10.1177/197140099000300206.

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20

Elefante, R. "Associazione Italiana di Neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 4 (November 1992): 511–12. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500417.

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Brooks, D. J. "Neuroradiologia funzionale del cervello." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 2 (May 1993): 129–38. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600203.

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Migliori, O., B. Orlandi, I. Aprile, A. Guglielmo, and M. Gallucci. "Neuroradiologia della sclerosi multipla." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 1_suppl (April 1993): 35–44. http://dx.doi.org/10.1177/19714009930060s107.

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23

Bianchini, E., F. Scomazzoni, and F. Terreni. "Neuroradiologia dei tumori ependimali." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1_suppl (May 1994): 51–56. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s110.

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24

Canapicchi, R., M. C. Bianchi, P. L. Collavoli, M. Puglioli, A. M. Valleriani, and R. Guerrini. "Neuroradiologia dei tumori neuronali." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1_suppl (May 1994): 61–67. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s112.

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25

Triulzi, F. "I DRG in Neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 71–72. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s227.

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Abstract:
Starting from January the first 1997 some crucial changes have happened in the Italian heath care system. A new reimbursement procedure was introduced for the public and private hospitals. This procedure coming from the American Diagnosis Related Groups system that was firstly assembled by the Insurance Companies as a method for evaluating the reimbursement according to the final diagnosis. This new reimbursement plan involves also neuroradiological procedures; an increasing solicitation of immediate reports can be easily predicted, even though each neuroradiological procedure will result as a cost for the solicitor.
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Beluffi, Giampiero. "Radiologia e neuroradiologia pediatrica." La radiologia medica 116, no. 2 (February 1, 2011): 334–35. http://dx.doi.org/10.1007/s11547-011-0635-3.

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Baldoli, C., and G. Pero. "NEURORADIOLOGIA PEDIATRICA: DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEURORADIOLOGICA NELLE COMPLICANZE DELLE TERAPIE, CHIRURGICHE E RADIANTI." Neuroradiology Journal 22, no. 6 (December 2009): 703–4. http://dx.doi.org/10.1177/197140090902200625.

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28

D'Aprile, P. "Mezzi di contrasto in neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 2 (August 1988): 125–28. http://dx.doi.org/10.1177/197140098800100201.

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29

Caillé, J. M., M. Allard, J. F. Gréselle, and D. Gense. "Mezzi di contrasto in neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 2 (August 1988): 129–38. http://dx.doi.org/10.1177/197140098800100202.

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30

Hacker, H., and A. Passerinp. "Indicazioni e protocolli in neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 3, no. 1 (February 1990): 13–17. http://dx.doi.org/10.1177/197140099000300102.

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Carella, A., P. D'Aprile, and N. Burdi. "Mezzi di contrasto in Neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 4, no. 2 (June 1991): 225–30. http://dx.doi.org/10.1177/197140099100400216.

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Triulzi, F. "Le nuove frontiere della Neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 4 (November 1992): 505–9. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500416.

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Lenzi, G. L., and P. Pantano. "Neuroradiologia funzionale nella sclerosi multipla." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 1_suppl (April 1993): 59–60. http://dx.doi.org/10.1177/19714009930060s110.

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Donati, P. Tortori, MP Fondelli, A. Rossi, M. Ravegnani, and L. Andreussi. "La neuroradiologia dei PNETs sopratentoriali." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1_suppl (May 1994): 87–92. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s116.

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Quilici, N. "Neuroradiologia Terapeutica: L'incontro di Elbanovantaquattro." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 1 (February 1995): 15–17. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800102.

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Manfre, L., F. Rosato, M. Mindri, S. Pappalardo, C. Sarno, A. Janni, and R. Lagalla. "Neuroradiologia funzionale della ghiandola ipofisaria." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 5 (October 1995): 645–56. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800502.

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Abstract:
Lo studio sequenziale dell'afflusso del mezzo di contrasta a carico del parenchima ipofisario è stato di recente valutato da diversi autori, utilizzando apparecchiature operanti a 1,5 T. Tutta-via, con l'eccezione di 3 casi di macroadenoma, non sono state mai valutate le possibili alterazioni di flus-so ghiandolare nelle diverse affezioni interessanti l'ipofisi. Sono stati esaminati 27 volontari non affetti da patologia ipofisaria e 47 pazienti, in età pediatrica o adulti, affetti da alterazioni ipofisarie su base congenita o acquisita. I pazienti sono stati valutati mediante apparecchiatura operante a medio campo, compa-rando i risultati, ottenuti in tempi diversi, di una valutazione ipofisaria standard versus un esame di tipo sequenziale. Il nostro studio ha dimostrato un modello di accentuazione delle differenti componenti ghiandolari perfettamente corrispondente all'organizzazione microvascolare della ghiandola stessa, con un incremen-to dell'intensità di segnale apprezzabile prima a livello neuroipofisario, poi a carico del peduncolo e della parte prossimale dell'adenoipofisi, ed infine a carico della pars distalis adenoipofisaria. I microadenomi hanno dimostrato un modello di accentuazione di tipo <arterioso>, in rapporto alla neoangiogenesi esi-stente. I macroadenomi hanno dimostrato un modello differente, nelle aree esaminate, in dipendenza del-l'estensione. Nessuna alterazione è stata riscontrata nei pazienti affetti da sella vuota parziale. I pazienti affetti da deficit di ormone della crescita hanno dimostrato una riduzione del potenziamento del peduncolo ipofisario, in possibile relazione a danno del sistema vascolare portale.
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Sterbinski, M. J., F. Zappoli, C. Tamburlini, and J. P. Ognon. "Risonanza neutrinica digitale." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 4 (August 1994): 627–35. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700409.

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Abstract:
Le indagini ormai tradizionali come la Tomografia Computerizzata (TC), la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET) e la Risonanza Magnetica (RM), sono attualmente e drammaticamente superate dall'invenzione della Risonanza Neutrinica Digitale (RND), frutto di innovative ricerche nel campo della Cronoscopia e della Fisica Nucleare. La scoperta del neutrino neuropatico (VAINR), minuscola particella sub-atomica che disubbidisce sistematicamente a qualsiasi legge della Fisica tradizionale, ha rivoluzionato le precedenti conoscenze sull'argomento, rendendo in parte possibile uno dei più antichi desideri dell'uomo: «percorrere il tempo nelle due direzioni» anche se solo alla ricerca di patologia del Sistema Nervoso Centrale. Questo lavoro si propone di divulgare i più recenti sviluppi di questa straordinaria metodica ed ipotizza inoltre la nascita di una nuova disciplina neuroradiologica: oltre alla diagnostica, terapeutica e pediatrica anche la Neuroradiologia Cronobiologica.
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Elefante, R., S. Cirillo, L. Simonetti, G. La Tessa, and F. Smaltino. "La Risonanza Magnetica in età pediatrica." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 1_suppl (April 1988): 27–33. http://dx.doi.org/10.1177/19714009880010s104.

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Abstract:
La Risonanza Magnetica (RM) ha trovato un campo di applicazione ideale nello studio neuroradiologico della patologia del Sistema Nervoso Centrale in età pediatrica. Essa, infatti, presenta potenzialmente chiari vantaggi rispetto alle altre tecniche disponibili, prima tra tutte la Tomografia Computerizzata. Questi vantaggi sono rappresentati dalla assenza di invasività radiobiologica e farmacologica e dalla alta efficacia diagnostica nella maggior parte dei capitoli della patologia neurologica del bambino. Nella sua applicazione in età pediatrica la RM presenta anche alcuni problemi. Si tratta principalmente dello scadimento della qualità di immagine per la necessità di usare scansioni sottili e campi di vista ridotti, della necessità di procedere, nei bambini più piccoli alla narcosi e della difficile accessibilità dell'esame. Risolti tali problemi, la RM si propone quale metodica di prima scelta in neuroradiologia pediatrica.
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Elefante, R., and L. Simonetti. "Neuroradiologia dell'astrocytoma anaplastico e del glioblastoma." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1_suppl (May 1994): 23–26. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s105.

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Beltramello, A., G. Puppini, R. Caudana, R. Cerini, E. Piovan, and M. Pregarz. "Neuroradiologia dei meningiomi atipici ed anaplastici." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1_suppl (May 1994): 111–14. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s120.

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Salvolini, U. "Neuroradiologia geriatrica: Motivo di una scelta." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 3_suppl (October 1994): 3–4. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s302.

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Triulzi, F., and A. Plebani. "Neuroradiologia dell'infezione da HIV in pediatria." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 6 (December 1996): 643–47. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900603.

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Ruffinengo, U., S. Calia, G. Macchia, F. Romanzi, and G. Grossi. "La TC spirale in neuroradiologia pediatrica." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 6 (December 1996): 669–74. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900607.

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Abstract:
La TC spirale si è rivelata di particolare utilità in neuroradiologia pediatrica principalmente per la riduzione del tempo di acquisizione, e quindi del numero di anestesie, e per l'elevata qualità delle immagini ricostruite.
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Aprile, I., G. Tommasini, F. Iaiza, E. Biasizzo, A. Lavaroni, S. D'Agostini, and G. Fabris. "Adozione della refertazione vocale in Neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (October 1997): 251–52. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s2114.

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Abstract:
We report our experience using a computerized system of speech recognition (Voice Type rel 1.32). This system allows a significant reduction of report time with a low incidence of mistakes (3%). Instead, the reports made with the computerized technique were more understable than those performed traditionally. In conclusion, this technique offers more advantages than the traditional one. 1) The clinical folder spent less time in the neuroradiological department; 2) more understable reports; 3) less use of secretarial personnel; and (4) the possibility to write the official report at any time.
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Agati, R., L. Simonetti, P. Pozzi, A. Bacci, C. Barbara, B. Bernardi, P. Cenni, S. Giatti, and M. Leonardi. "Informatizzazione di un Servizio di Neuroradiologia." Rivista di Neuroradiologia 12, no. 4 (August 1999): 497–508. http://dx.doi.org/10.1177/197140099901200402.

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Tudury, Eduardo Alberto, Mônica Vicky Bahr Arias, Pedro Luis de Camargo, Maria de Lourdes Estrella Faria, and Carmen Esther Grumadas Machado. "Meio de contraste ioversol em neuroradiologia canina." Ciência Rural 27, no. 4 (December 1997): 619–23. http://dx.doi.org/10.1590/s0103-84781997000400016.

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Abstract:
O ioversol, contraste iodado hidrossolúvel não iônico, na concentração de 320mg I/ml foi utilizado para a realização de 26 estudos neuroradiográficos contrastados (mielografias, epidurografias, e ventrículografia cerebral) em 22 cães. Devido à rápida absorção do contraste, as melhores radiografias foram obtidas nos primeiros 30 minutos. O produto ofereceu apropriadas radiopacidade, tempo de permanência, difusão e miscibilidade no líqüor, facilitando os diagnósticos, assim como mínima ocorrência de reações indesejáveis durante e após o procedimento radiológico. Apesar de terem sido utilizados para a anestesia, as associações zolazepam-tiletamina e levomepromazina; xilazina ou diazepam-tiopental sódico, nenhum paciente desenvolveu convulsões. A apresentação do ioversol em frasco arnpola foi também outra vantagem, por diminuir o desperdício e facilitar a reesterilização do excedente na autoclave.
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Bonaldi, G. "La Neuroradiologia interventistica nella patologia del basicranio." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 3 (June 2000): 495–507. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300317.

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Abstract:
Il basicranio è sede di una grande varietà di eventi patologici; la sua complessità anatomica condiziona una difficile accessibilità terapeutica, in particolare chirurgica. La neuroradiologia interventistica diviene quindi strumento di grandi utilità e versatilità, potendo da un lato intervenire a supporto del chirurgo, con tecniche di embolizzazione preoperatoria, dall'altro potendo realizzare trattamenti definitivi di lesioni non altrimenti aggredibili. Le lesioni neoplastiche di interesse neurointervenzionistico che più frequentemente coinvolgono tale distretto sono: - i meningiomi, tendenzialmente meno ipervascolari rispetto a quelli della volta, possono beneficiare di un'embolizzazione preoperatoria, in tal caso solitamente realizzata con particelle solide di piccole dimensioni. L'obiettivo è quello di ottenere una devascolarizzazione il più radicale e il più distale possibile; per tale motivo vengono utilizzate particelle anche di diametro medio inferiore ai cento micron, le particelle più usate sono di P.V.A. (gelatina di alcol di polivinile), la tecnica è quella della microcateterizzazione iperselettiva dei rami durali afferenti. Spesso l'asportazione radicale di neoplasie della base cranica (tipicamente i meningiomi della regione cavernosa) non può prescindere da una dissecazione del tumore dalle pareti dall'arteria carotide interna, con conseguente rischio intraoperatorio di lesione od occlusione della stessa. In questi casi diventa importante l'esecuzione preoperatoria di un test d'occlusione per valutare i circoli di compenso. - I chemodectomi sono tumori ipervascolari, pressoché ubiquitari ma la cui sede più frequente è rappresentata dalla regione timpano-giugulare. Una loro asportazione chirurgica totale, che può condurre alla completa guarigione, non può assolutamente prescindere da una devascolarizzazione preoperatoria mediante embolizzazione. Quest'ultima può essere realizzata sia con particelle solide, sia con colle acriliche. - L'angiofibroma giovanile naso-faringeo è una lesione neoplastica benigna, modicamente vascolarizzata, originante a livello del forame sfeno palatino, spesso con coinvolgimento verso l'alto delle regioni etmoidali e del basicranio anteriore, con apporti al circolo patologico neoformato originanti dai sifoni carotidei o dalle arterie oftalmiche, di difficile embolizzazione per via endovascolare con tecnica di microcateterismo; la neoplasia può quindi essere embolizzata mediante puntura diretta (attraverso orifici naturali o per via percutanea) e successiva iniezione di colla acrilica. Alcune malformazioni vascolari che coinvolgono il basicranio sono di particolari interesse terapeutico mediante gli approcci endovascolari della neuroradiologia interventistica. Gli aneurismi del sifone carotideo intracavernoso, che solitamente si rendono evidenti clinicamente quando raggiungono le dimensioni dell'aneurisma gigante, possono essere trattati mediante embolizzazione selettiva con spirali di Guglielmi e risparmio dell'arteria portante; più frequentemente per il loro trattamento è necessario il sacrificio dell'asse carotideo interno, mediante occlusione con palloncini staccabili previo test d'occlusione. Le fistole carotido cavernose dirette sono più spesso di natura post-traumatica, meno frequentemente da rottura di aneurisma intracavernoso, da collagenopatia, da displasia fibro-muscolare. Il trattamento endovascolare è particolarmente elegante, e uno dei primi trattamenti eseguiti a livello intracranico per via endovascolare. La tecnica consiste nel ripristinare la normale pervietà dell'arteria carotide interna, occludendo il tramite patologico, mediante gonfiaggio di un palloncino staccabile nel versante venoso. Solo nelle lesioni traumatiche più gravi, con lacerazioni irregolari o multiple della parete arteriosa, può essere necessario il sacrificio della stessa. È possibile in casi selezionati anche un trattamento per via venosa, mediante stipamento del seno cavernoso con spirali staccabili di Guglielmi. Le fistole durali più frequenti sono a livello della loggia cavernosa e delle regioni dei seni trasverso e sigmoideo. Esse possono essere trattate mediante embolizzazione degli apporti arteriosi durali, con particelle solide oppure con con colle acriliche; è possibile anche un approccio per via venosa a livello di un seno durale di scarico, solitamente occluso per pregresso evento trombotico, e successivo stipamento con spirali metalliche. Nei casi ritenuti chirurgici, con clippaggio dell'origine delle vene di scarico intracraniche, l'embolizzazione preoperatoria può ridurre il rischio dell'intervento diminuendo la pressione nelle strutture venose.
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Elefante, Raffaele, Marco Leonardi, and C. F. Andreula. "Evoluzione e prospettive della Neuroradiologia in Italia." Rivista di Neuroradiologia 16, no. 4 (August 2003): 575–76. http://dx.doi.org/10.1177/197140090301600401.

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Scotti, G., C. Venturi, S. Pieralli, C. Righi, and F. Triulzi. "Materiali e tecniche per neuroradiologia terapeutica intravascolare." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 1 (April 1988): 69–79. http://dx.doi.org/10.1177/197140098800100108.

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Harwood-Nash, C. Derek. "Neuroradiologia pediatrica un'arte e una scienza moderne." Rivista di Neuroradiologia 3, no. 1_suppl (February 1990): 5–6. http://dx.doi.org/10.1177/19714009900030s102.

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