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Journal articles on the topic 'Opposties'

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1

Martinello, Francesco. "Gli opposti incongruenti: un paralogismo kantiano?" RIVISTA DI STORIA DELLA FILOSOFIA, no. 4 (December 2011): 679–92. http://dx.doi.org/10.3280/sf2011-004004.

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2

Siani, Alberto L. "CONSTRUING THE REASONABLE. RAWLS’S POLITICAL LIBERALISM BETWEEN RORTY AND HABERMAS." Il Politico 84, no. 1 (June 25, 2019): 117–30. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.57.

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Abstract:
L’articolo investiga il concetto di “ragionevole”, che può essere definito la chiave di volta del liberalismo politico di John Rawls, esplicitandone le opposte interpretazioni possibili al fine di ottenere un chiarimento più generale sul progetto filosofico del tardo Rawls. La prima sezione, dopo una schematica presentazione del liberalismo politico di Rawls, offre una discussione analitica delle nozioni di “ragionevole” e “razionale” a livello domestico. La seconda sezione rende esplicita la fondamentale ambiguità contenuta nel concetto di “ragionevole”, utilizzando a tal fine in maniera paradigmatica le letture opposte proposte da Richard Rorty e Jürgen Habermas (rispettivamente, una lettura contestualista-pragmatista e una Kantiano- universalista). Infine, la terza sezione esamina lo sviluppo del concetto di “ragionevole” a livello internazionale, mostrando come proprio a questo livello la ambiguità insita in questo concetto conduca a delle tensioni non adeguatamente risolte da Rawls. Al tempo stesso, pur evidenziando le tensioni paradigmaticamente rappresentate dalle opposte letture di Rorty e Habermas, l’articolo conclude che il progetto del tardo Rawls non può essere ridotto a nessuna di queste opposte letture, e meriti di essere sviluppato nella sua peculiarità, a partire da una riformulazione del concetto di “ragionevole”.
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3

Guerrera, Anna. "Narciso e Boccadoro. La complementarietà degli opposti." IPNOSI, no. 2 (December 2020): 49–55. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2020-002004.

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Abstract:
Questa è la storia di Narciso e Boccadoro, delle loro vite e della loro amicizia. È la storia della forza che genera da una relazione autentica, che favorisce la cresci-ta personale ed integra mondi opposti attraverso un vagabondaggio sia reale che metaforico.
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4

Vedeneev, Ilia. "Prospects of Significant Social Turmoil in Modern Russia According to the Revolution's Theory by Jack A. Goldstone." nauka.me, no. 2 (2017): 0. http://dx.doi.org/10.18254/s241328880000030-7.

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Abstract:
This artricle is devoted to consideration several significant factiors of possible destabilization of modern Russian society. Key conclusion of the article is ideological weakness of Russian non-establishment oppostion in its real political struggle with the regime in the eve of ahead election.
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5

Terrisse, Marie-Noelle. "Sarkozy e Berlusconi: leader simili, risultati elettorali opposti." RIVISTA ITALIANA DI COMUNICAZIONE PUBBLICA, no. 40 (June 2010): 211–13. http://dx.doi.org/10.3280/ric2010-040024.

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6

Luigi, Ferrajoli. "Sulla deontologia professionale degli avvocati." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 6 (February 2011): 90–98. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-006008.

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7

Verdi, Vighetti Leonardo. "L'etica e la comprensione della rabbia." STUDI JUNGHIANI, no. 33 (September 2011): 11–27. http://dx.doi.org/10.3280/jun2011-033002.

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Abstract:
L'intreccio profondo tra psicologia analitica, etica ed energia psichica propone una concezione dell'etica fondata sul funzionamento per coppie di opposti. La strategia di cura fondata sulla comprensione dell'altro contiene i germi di un'etica degli opposti, che sa riconoscere il valore di ciascuno di essi. Per comprendere le emozioni profonde del paziente e i suoi orientamenti di valore, č necessario che la coppia analitica assuma consapevolmente le ragioni degli atteggiamenti del paziente anche quando sono in conflitto. L'emozione della rabbia, riversata nelanalitico dal paziente e rivissuta dall'analista, rappresenta un'esperienza emblematica, a volte al limite della comprensione, che crea nel qui ed ora un campo energetico in cui la pratica dell'etica del doppio valore diventa essenziale per continuare il percorso di trasformazione.
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8

Favole, Alberto, and Ferruccio Vigna. "Alessitimia e sincronicità. Una coppia di opposti sull'asse Io-Sé." STUDI JUNGHIANI, no. 42 (January 2016): 39–64. http://dx.doi.org/10.3280/jun2015-042004.

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9

Santuccio, Maria Elena. "IL METATEATRO PIRANDELLIANO E LA TEATRALITÀ fascista." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 41, no. 2 (September 2007): 359–81. http://dx.doi.org/10.1177/001458580704100204.

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Abstract:
La “riteatralizzazione” dello spettatore svolta da Pirandello nelle opere metateatrali presenta caratteristiche opposte rispetto alla ridefinizione del ruolo del pubblico/massa realizzata dal teatro-rito nazionalista e fascista. Il metateatro pirandelliano assegna all'audience un ruolo attivo, incoraggiando una distanza critica che era estranea alla struttura consensuale della teatralità fascista e della drammaturgia dannunziana.
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10

Genovese, Rino. "Com'č possibile un individualismo sociale?" SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 41 (September 2011): 135–46. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-041011.

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Abstract:
Che cos'č un individualismo sociale? Quali i vincoli che lo rendono possibile? Nel rispondere a queste domande, l'autore problematizza la tradizione trascendentale della filosofia occidentale e la teoria sociologica della differenziazione. Usa inoltre come termini opposti cultura e societÀ (la prima particolaristica e olistica, la seconda individualistica e universalistica) per giungere infine a definire l'ossimoro «individualismo sociale» come la forma utopico-concreta del socialismo odierno.
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11

Bandelli, David. "Vita sul fronte : convergenze e divergenze letterarie di due diari di guerra : Carlo Salsa e Andrej Čebokli." Acta Neophilologica 37, no. 1-2 (December 1, 2004): 123–39. http://dx.doi.org/10.4312/an.37.1-2.123-139.

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Abstract:
Il presente contributo tratta due testi della letteratura italiana e slovena, nati durante la prima guerra mondiale, entrambi direttamente provenienti daile linee del fronte, ma da parti belliche opposte. Paragona le loro convergenze e divergenze e cerca di mostrare la loro comune provenienza dal Zeitgeist europeo del tempo. Cerca inoltre di dimostrare come entrambi i lavori, pur di diversa forma, possano entrambi far parte della cosiddetta letteratura memoaristica o diaristica.
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12

Perls, Fritz. "Resolution (La risoluzione)." QUADERNI DI GESTALT, no. 2 (April 2013): 93–98. http://dx.doi.org/10.3280/gest2012-002007.

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Abstract:
In questa rubrica viene presentato un articolo di Fritz Perls, che č stato pronunciato come discorso all'Ospedale Statale di Mendocino, in California, nel 1959. In questo saggio Perls cerca di condurci dal gioco degli opposti - centrale nel lavoro gestaltico - all'unitŕ della loro risoluzione, all'altra faccia della medaglia: l'unitŕ al posto della divisione. Perls parla della sua idea di creare in psicologia una "teoria unificata del campo", della "consapevolezza universale", del "punto zero dell'indifferenza", del Taosimo e, alla fine, del "conflitto creativo".
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13

Pupolizio, Ivan. "Materiali per uno studio sociologico della distinzione tra diritto pubblico e diritto privato." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (July 2012): 7–34. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-002001.

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Abstract:
L'articolo descrive la distinzione tra diritto pubblico e diritto privato e la sua trasformazione in quella che Bobbio ha definito una "grande dicotomia". Attraverso l'analisi di alcuni classici della sociologia e della filosofia del diritto, esso cerca di individuare due opposte "funzioni ideologiche" della dicotomia, legate rispettivamente al primato del diritto pubblico e del diritto privato. L'immagine privatistica del diritto č infine ricondotta alle sue principali matrici storiche, e analizzata in alcune piů recenti versioni, che ne conservano intatto il significato ideologico.
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14

Bert, Giorgio. "Evidence-Based Medicine e Narrative-Based Medicine. Fronti opposti o facce di un poliedro?" SALUTE E SOCIETÀ, no. 1 (March 2010): 38–54. http://dx.doi.org/10.3280/ses2010-001004.

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15

Suriano, Stefania. "Tenere insieme gli opposti, alla ricerca di senso. Note sulla complessità di un caso borderline." PSICOBIETTIVO, no. 1 (April 2013): 119–23. http://dx.doi.org/10.3280/psob2013-001009.

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Andreotti, Alberta, and Ivana Fellini. "Dentro la crisi: partecipazione e occupazione femminili in un mercato del lavoro territorialmente diviso." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 126 (May 2012): 25–38. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-126002.

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Abstract:
L'articolo ha indagato le tendenze della partecipazione e dell'occupazione femminili in Italia negli anni della crisi a partire dalla costruzione (esplorativa) di diversi profili di donne, ancorati ai comportamenti sul mercato del lavoro. Si sono individuati cinque profili, si č analizzata la loro distribuzione e composizione interna nelle due macro aree del paese. Si č quindi analizzato se e come la crisi ha modificato la distribuzione e composizione di tali profili e la variazione intercorsa nel triennio. L'analisi ha evidenziato che i profili assumono caratteristiche molto diverse, in alcuni casi quasi opposte, nei due contesti territoriali e che la crisi ha colpito in particolar modo i profili piů caratterizzati.
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Crespi, Fanco. "Quale individuo oltre l'individualismo?" SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 40 (April 2011): 117–30. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-001010.

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Abstract:
Il concetto di individuo ha conosciuto nella nostra epoca una profonda trasformazione, che ha segnato la fine del soggetto quale centro trasparente di razionalitÀ, autocostituito prima di ogni relazione. Oggi vengono soprattutto sottolineati la vulnerabilitÀ dell'individuo, i limiti del suo sapere e del suo potere di controllo riguardo a se stesso e al mondo. L'attenzione al carattere inconciliabile della situazione esistenziale, la dimensione costitutiva della relazione intersoggettiva, la dinamica del riconoscimento reciproco configurano una soggettivitÀ che, nel momento stesso in cui rivendica la sua irriducibile singolaritÀ, č anche profondamente consapevole della sua socialitÀ, evitando cosě le opposte derive del comunitarismo repressivo e dell'individualismo illimitato.
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Scopelliti, Irene, Gaetano "Nino" Miceli, Maria Antonietta Raimondo, and Carmela Donato. "Breaking through complexity. Gli effetti di complessitÀ visiva e concettuale sulla valutazione dei loghi." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 2 (June 2011): 77–97. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-002006.

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Abstract:
La complessitÀ degli stimoli visivi riguarda sia aspetti percettivi che concettuali, il cui effetto congiunto sulle reazioni del consumatore non č ancora chiaro. L'articolo analizza l'interazione tra complessitÀ visiva e concettuale nell'ambito della valutazioni dei loghi. In particolare, sulla base dell'ipotesi di discrepanza-attribuzione, l'articolo propone che le due forme di complessitÀ generino diversi effetti sull'atteggiamento a una esposizione. Inoltre, l'articolo mostra che, con esposizioni multiple, le due forme di complessitÀ influenzano l'atteggiamento seguendo pattern opposti determinati dai meccanismi di fluency e di potenziale di apprendimento. I risultati di due studi supportano le ipotesi e offrono spunti per la teoria sulla complessitÀ del design e la gestione del brand.
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Pani, Luca, and Gilberto Corbellini. "Etica, Diritto e Neuroscienze. Saggio sui confini del giudizio umano." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 3 (October 2020): 9–38. http://dx.doi.org/10.3280/dc2020-003002.

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Abstract:
Da almeno tre decenni, le neuroscienze studiano le basi biologiche e psicologiche di comportamenti implicati nella regolazione della socialità umana, quali i giudizi e le azioni morali, nonché come riconoscere, stabilire e sanzionare comportamenti illegali. E' pertanto importante capire come usare la scienza nella determinazione dei processi che stabiliscono responsabilità e sanzioni per un reato commesso ovvero dell'imparzialità o indipendenza del giudice e della giuria, che sono condizionati nelle loro decisioni da pregiudizi. In tal senso le neuroscienze hanno ridefinito in modi del tutto diversi e quasi opposti alle assunzioni filosofiche di senso comune che ispirano la logica della giustizia, i presupposti di coscienza e volontà e, in ultima istanza, l'idea stessa di libero arbitrio.
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Romanelli, Marco. "Antiutilitarismo di Dante." Revista Española de Filosofía Medieval 27, no. 1 (July 26, 2020): 83–120. http://dx.doi.org/10.21071/refime.v27i1.12748.

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Abstract:
È opinione oggi largamente diffusa che la visione storica e politica di Dante abbia caratteri fortemente conservatori o addirittura reazionari. In sintesi, la polemica dantesca contro lʼavarizia e la cupidigia nasconderebbe un radicale rifiuto della modernità e della nuova realtà socioeconomica che si stavano affermando ai suoi tempi, in nome di un ritorno al «buon tempo antico» e al mondo immobile e chiuso della tradizione. In questo saggio intendo dimostrare, al contrario, che lʼipotesi elaborata da Dante è tuttʼaltro che conservatrice, ma propone invece un modello rivoluzionario di società fondata sui valori del dono e della caritas opposti allʼutilitarismo che fino da allora si stava imponendo come principio guida della civiltà occidentale.
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Rahola, Federico. "La macchina di cattura. I campi come dispositivo di controllo della mobilitŕ migrante." MONDI MIGRANTI, no. 2 (October 2009): 69–81. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-002005.

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Abstract:
Il ricorso massiccio a campi (di detenzione, identificazione, accoglienza, ecc.) sembra essere la principale risposta istituzionale per governare il movimento di soggetti a vario titolo !fuori posto". L'articolo prende le mosse dalla proliferazione di centri di confinamento che investe la superficie striata del presente: esplora la continuitŕ tra manifestazioni all'apparenza opposte di campo, ne rilegge la diffusione globale in base al piů generale processo di deterritorializzazione dei confini del presente, e ne suggerisce una specifica produttivitŕ, come dispositivi che incombono su soggetti displaced ratificandone una costante internabilitŕ e deportabilitŕ. I campi, in questa prospettiva., emergono come snodi di un apparato di cattura che piů che definire un'esclusione radicale produce forme di inclusione differenziali all'interno di una superficie problematicamente unificata.
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Gleiss, Irma. "Il contenuto conservatore dell'antipsichiatria (1975)." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (September 2011): 379–96. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-003005.

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Abstract:
Vengono criticate le posizioni dell'antipsichiatria cosě come sono state espresse negli anni 1960-70 soprattutto da Ronald Laing, David Cooper e Franco Basaglia, e viene evidenziata la loro natura conservatrice riguardo alla genesi e alla cura dei disturbi mentali. Vengono anche criticate la teoria delle etichette di Ullmann e Krasner e la teoria della devianza di Talcott Parsons, che in genere vengono considerate opposte alle posizioni dell'antipsichiatria ma che in realtŕ condividono la stessa concezione dell'uomo e della societŕ. (Questo articolo č uscito originariamente in tedesco a pp. 31-51 del n. 89/1975 della rivista Das Argument, e in italiano a pp. 6-15 del n. 3/1976 della rivista Psicoterapia e Scienze Umane).
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Selvaggi, Caterina. "Potere e affetti nel cinema di Marco Bellocchio fino a "Vincere": il contrappunto." PSICOBIETTIVO, no. 2 (March 2010): 157–78. http://dx.doi.org/10.3280/psob2009-002011.

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Abstract:
L'autore analizza alcuni celebri films di Marco Bellocchio ("L'ora di religione", "I pugni in tasca", "La balia", "Enrico IV", "Il principe di Homburg", "Il gabbiano", "Buongiorno notte" e "Vincere"), individuando lo stile espressivo del regista che privilegia l'opposizione e insieme riconosce il legame degli opposti, il contrappunto tra immagini e dialoghi, insieme a rumori e suoni. L'importanza della comunicazione non verbale che puň contrastare con l'immagine o con i dialoghi stessi, in particolare č rintracciata soprattutto nel rappresentare situazioni familiari complesse, simili in modo sorprendente a quelle che, nella terapia della famiglia, vengono considerate "famiglie invischiate". In particolare č in evidenza il rapporto tra potere e affetti che appare rapporto di opposizione tra le persone e si rivela perň anche rapporto di legame difficilmente scindibile.
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Romano, Augusto. "Modernità, post-modernità, psicoanalisi. L'avvento del nichilismo." STUDI JUNGHIANI, no. 51 (July 2020): 7–35. http://dx.doi.org/10.3280/jun1-2020oa9895.

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Abstract:
L'articolo mette a confronto la psicologia analitica con le trasformazioni ideologiche e sociali che hanno dato luogo a quella che è stata chiamata crisi della tarda modernità e, successivamente, alla cosiddetta "post-modernità. Prendendo le mosse dalle parole di Nietzsche sul significato del nichilismo, richiama alcune testimonianze significative della crisi dei valori e alcune reazioni caratteristiche a tale crisi (la risposta "gnostica" e quella "narcisistica"). Viene poi illustrata la posizione assunta dal pensiero junghiano, utilizzando a tal fine soprattutto il tema dell'Ombra e quello della "morte dell'eroe". Infine, dopo aver delineato alcuni caratteri della post-modernità, ne descrive la tendenza a rendere obsoleta e inutilizzabile ogni articolazione dialogica degli opposti, così centrale nel pensiero di Jung. 
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Shah, Dhairya, Aniruddha Das, Aniket Shahane, Dharmik Parikh, and Pranit Bari. "SpeakQL Natural Language to SQL." ITM Web of Conferences 40 (2021): 03018. http://dx.doi.org/10.1051/itmconf/20214003018.

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Abstract:
Incorporating SQL questions from normal language is a long-standing open issue and has been drawing in extensive intrigue as of late. Natural Language Interface (NLI) is the confluence of Natural Language Processing (NLP) and Human-Computer Interaction, which allows interaction between humans and computers through the utilization of Natural Language. Here we are gonna deal with the problem of automatic generation of Structured Query Language (SQL) queries. SQL is a database language for querying and manipulating relational databases. Despite the spectacular rise in the acceptance of relational databases, there is a fundamental limitaion to the ability to fetch data from those databases. One of the major reasons for this is the fact that the users of these relational databases need to comprehend convoluted structured query languages. In this body of work, we present an interface that allows users to interact with the databases using Natural Lanaguage as opposted to the conventional structure query languages.
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Michelini Tocci, Anna. "Nel cuore dell'Ombra." STUDI JUNGHIANI, no. 33 (September 2011): 83–97. http://dx.doi.org/10.3280/jun2011-033007.

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Abstract:
Questo articolo affronta il tema del campo originario dell'esperienza umana. Si tratta di esperienze che precedono il nascere delle immagini e in cui ancora non esiste differenziazione tra opposti, né tra soggetto e oggetto. L'Autrice, che muove le sue formulazioni a partire dalla sua esperienza clinica, sostiene che prima che le immagini possano essere esperite, il soggetto deve scoprire i suoi limiti. L'articolo mette a fuoco le caratteristiche che un lavoro analitico deve avere per permettere all'immagine di emergere. Innanzi tutto l'analista deve sostenere la percezione dell'esperienza del paziente senza etichettarla in modo affrettato. Il paziente attraverso il transfert puň manifestare il proprio modo di funzionare in una relazione significativa di cui ci si puň fidare. L'analisi č di conseguenza il vivere nella propria carne il dramma o l'esperienza dell'altro, altrimenti non potrŕ esservi trasformazione e quindi cura.
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Fontanella, Elena. "Figure dell'ibridazione. La dialettica delle opposizioni nell'ibrido architettonico e urbano." TERRITORIO, no. 56 (March 2011): 106–14. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056018.

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Abstract:
Al fine di comprendere in che termini si possa parlare di ibridazione nel campo architettonico, in ‘Figure dell'ibridazione: la dialettica delle opposizioni nell'ibrido architettonico e urbano' si ripercorrono casi studio, appartenenti a diversi tempi e contesti, nei quali si evidenzia la compresenza di diverse categorie spaziali, di caratteri tipologici e livelli tecnologici, come il risultato di un'operazione assimilabile a quella dell'ibridazione, per come questa viene definita in ambito scientifico. Si riconosce all'ibrido la capacitŕ di conciliare gli opposti, di integrarli in un risultato arricchito proprio dalla dialettica tra condizioni antitetiche, e, attraverso una selezione di riferimenti alla cultura di progetto, si ragiona sulle coppie dialettiche individuate: sull'ibridazione di spazio aperto ed edificato, pubblico e privato, sulla mixité funzionale in opposizione alla separazione e alla specializzazione delle funzioni, sul rapporto tra architettura e natura e infine su quello tra architettura e scultura.
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Carriero, Veronica. "Privacy, riservatezza, reputazione e onore: valutazioni economiche e tecniche giuridiche di tutela." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 1 (October 2011): 15–32. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-001002.

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Abstract:
Privacy č, nel lessico giuridico, sintesi verbale riassuntiva di alcuni diritti fondamentali e inviolabili della persona come la riservatezza e l'identitŕ personale. Č correlata ad altri diritti della personalitŕ come l'onore e la reputazione. Diverse e, talora, opposte accezioni del diritto alla privacy sono state nel corso del tempo fornite dalla letteratura gius - economica. S. Warren e L.D. Brandeis per primi enfatizzano il rigth to let be alone quale paradigma protettivo dei valori di autonomia e dignitŕ dell'individuo. Per contro, R. Posner osserva che l'occultamento delle informazioni anche di carattere personale genera costi transattivi e costi sociali di rilievo, potendo condurre a risultati economicamente inefficienti. Il problema del bilanciamento degli interessi č oggi estensibile alla disciplina dell'impresa quando chiama in gioco la sua reputazione sul mercato, le sue crescenti responsabilitŕ anche sociali, il diritto alla privacy da parte dell'impresa e nei confronti dell'impresa.
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Ciasullo, Maria Vincenza, Raffaella Montera, and Alex Douglas. "Sostenibilità ambientale e indipendenza del Consiglio di Amministrazione: Quali effetti sull'innovazione ambidestra?" CORPORATE GOVERNANCE AND RESEARCH & DEVELOPMENT STUDIES, no. 1 (November 2020): 41–63. http://dx.doi.org/10.3280/cgrds1-2020oa10134.

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Abstract:
Lo studio si ripropone di esaminare la relazione tra i concetti di sostenibilità ambientale (SA) e innovazione ambidestra (IA), analizzando contestualmente il ruolo che l'indipendenza del Consiglio di Amministrazione (ICdA) svolge nel moderare la relazione stessa. A tal fine, un modello di ricerca viene sviluppato alla luce della teoria dell'impresa basata sulle risorse naturali e della teoria dell'agenzia. Un'inchiesta campionaria viene condotta su 111 imprese italiane quotate alla Borsa di Milano. Una regressione gerarchica moderata ha rivelato che la SA influenza positivamente l'innovazione sfruttativa ed esplorativa. Inoltre, l'ICdA rafforza l'effetto esercitato dalla SA sulla IA. Tali risultati contribuiscono alla letteratura sull'IA sia perché identificano la SA quale chiave strategica per risolvere le tensioni tra sfruttamento ed esplorazione nelle innovazioni delle imprese sia perché suggeriscono che la crescente presenza di direttori indipendenti nel CdA favorisce il perseguimento congiunto delle due opposte attività.
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Tali, Saed. "Rompere l'anonimato scegliendo di essere presenti." GRUPPI, no. 2 (October 2010): 101–7. http://dx.doi.org/10.3280/gru2009-002011.

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Abstract:
L'autore, uno psicologo palestinese che vive e lavora in Israele, riferisce le emozioni provate alla visione del film Munich di Steven Spielberg, ancora scosso per le esperienze vissute in occasione degli attacchi israeliani contro la Striscia di Gaza dell'inverno 2009. Egli utilizza il film come esempio del processo che consente di trasformare il "nemico" da oggetto a soggetto, cioč del processo che avviene durante i dialoghi di pace in cui si confrontano persone appartenenti a gruppi in conflitto. Tale processo deve superare le resistenze che si oppongono al cambiamento per realizzare la transizione necessaria all'uscita dal conflitto. Tali riporta un episodio che sottolinea il ruolo giocato dai mezzi di informazione durante la Guerra di Gaza e analizza alcuni esempi delle tendenze opposte ben rappresentate nel film: il desiderio di incontrare il nemico alla ricerca di nuove modalitŕ relazionali e, dall'altro lato, l'istinto di mantenere inalterata la situazione.
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Cartocci, Roberto. "IL REFERENDUM SULLA RESPONSABILITÀ CIVILE DEI MAGISTRATI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 18, no. 1 (April 1988): 41–72. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200017263.

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Abstract:
IntroduzioneL'8 novembre 1987, per la quinta volta dal 1974, gli elettori italiani sono stati chiamati alle urne per decidere sull'abrogazione di cinque disposizioni di legge, tre relative alla costruzione delle centrali elettronucleari, una riguardante la commissione parlamentare inquirente, l'ultima sulla disciplina della responsabilità civile dei magistrati. Contrariamente ai referendum sul divorzio e sull'aborto o a quello sulla scala mobile, si trattava di temi di natura tecnica e istituzionale di grande complessità, tali da rendere incerte anche le conseguenze del successo delle tesi abrogazioniste. Gli schieramenti dei partiti che si sono pronunciati in favore dell'una o dell'altra alternativa sono risultati poi estremamente aggrovigliati: sui quesiti attinenti l'energia nucleare i liberali si sono schierati contro lo smantellamento delle centrali mentre erano stati tra i promotori del referendum sulla responsabilità civile dei magistrati. Su quest'ultimo le uniche forze a schierarsi per il «no» sono state il Pri e Dp, solitamente su posizioni antitetiche. Infatti sul nucleare si sono trovati su sponde opposte.
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Rosa, Elisabetta. "Regole e trasgressioni nella cittŕ abusiva. Un altro punto di vista." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2012): 37–52. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-001002.

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Abstract:
L'ipotesi discussa nel testo č che regole e trasgressioni non siano due opposti, due alternative, ma che tra esse esista una relazione complessa e articolata, che comprende (almeno) due aspetti: le trasgressioni delle regole e le regole a partire dalle trasgressio- ni. Ambito di riferimento č la disciplina urbanistica, pertanto si considerano le regole per l'uso e la trasformazione dei beni immobili (edifici e suoli) e le trasgressioni di queste regole, ovvero l'abuso edilizio e urbanistico. Nel testo si analizzano entrambi questi aspetti alla luce del concetto di ‘nomotropismo' e si propone per ciascuno di essi una tipizzazione: sette idealtipi di trasgressioni urbanistiche e quattro tipi di regole a partire dalle trasgressioni. Essi mostrano, in conclusione, che l'universo delle trasgressioni urbanistiche č piů complesso e articolato di quanto non esprima il termine ‘abuso', che le trasgressioni hanno tratti diversi, spesso paradossali e, soprattutto, che esiste una profonda e complessa relazione con le regole.
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Gobetti, Eric. "L'occupazione italiana in Montenegro: i principali nodi storiografici." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 260 (February 2011): 475–93. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-260007.

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Abstract:
Questo saggio affronta alcuni dei principali nodi storiografici di una vicenda ancora non sufficientemente studiata: l'occupazione italiana in Montenegro durante la seconda guerra mondiale. Nella prima parte l'autore evidenzia ragioni e obiettivi della rivolta popolare contro gli occupanti del 13 luglio 1941, attraverso una disamina sia degli errori commessi dalla diplomazia fascista nel tentativo di costituire uno Stato indipendente collaborazionista, sia della particolare condizione socio-politica della regione. La seconda parte del testo si concentra sulle ambiguitŕ che caratterizzano la collaborazione fra l'esercito italiano e il movimento nazionalista serbo dei cetnici. L'aspetto piů rilevante č la contraddizione fra l'alleanza militare in funzione anticomunista e la situazione internazionale che vede schierati su fronti opposti l'Italia fascista e il governo jugoslavo in esilio, da cui i cetnici dipendono. L'autore evidenzia tuttavia la concordanza di interessi, non solo contingenti, fra il leader cetnico Draza Mihailovic e il governatore militare italiano del Montenegro Alessandro Pirzio Biroli.
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Ferrari, Pier Luigi. "L’interpretazione dei testi matematici tra processi cooperativi e modelli logici: il caso dei connettivi." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 9 (May 27, 2021): 32–43. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.9.2.

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Abstract:
Il tema delle competenze logiche richieste per capire la matematica è stato quasi sempre oggetto di controversie sul piano educativo, tra i sostenitori dell’insegnamento della logica come disciplina e quelli che la guardano come una competenza trasversale. Il problema viene spesso sollevato nel corso della scuola secondaria di secondo grado e all’inizio dei corsi universitari. In questo contributo si discutono i processi di interpretazione dei testi matematici in linguaggio verbale, e il potenziale conflitto tra i meccanismi interpretativi propri delle notazioni simboliche della matematica e quelli usuali delle lingue. Viene affrontato in particolare il tema dell’interpretazione dei condizionali, anche attraverso l’esame di due teorie opposte. Vengono poi illustrati alcuni esempi a proposito di altri connettivi proposizionali. La conclusione è che la diversità dei processi interpretativi tra lingua e linguaggi della logica sconsiglia di proporre attività che richiedono l’interpretazione logica di testi verbali al di fuori dei contesti in cui questa sia giustificata.
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Seberechts, Frank. ""Het allegaartje dat nu bekokstoofd wordt." Jef François schrijft Leo Poppe over de oppositie rondom het Egmontpact en de ontstaansomstandigheden van het Vlaams Blok"." WT. Tijdschrift over de geschiedenis van de Vlaamse beweging 69, no. 4 (January 26, 2011): 360–65. http://dx.doi.org/10.21825/wt.v69i4.12347.

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Abstract:
De voormalige Verdinaso-leden en collaborateurs Jef François en Leo Poppe correspondeerden in de jaren 1970 onder meer over de actualiteit van het Vlaams-nationalisme. Daarbij kwam onder meer het Egmontpact aan bod, een poging van christen-democraten, socialisten, Volksunie en Front démocratique des Francophones om tot een diepgaande staatshervorming te komen. Jef François besprak in zijn brief van 26 juni 1977 hoe zich stilaan een buitenparlementaire oppositie aftekent. Hij voorspelde de oprichting van dissidente, rechtse Vlaams-nationalistische partijen maar toonde zich ook kritisch tegenover de initiatieven van marginale groeperingen. ________"The hotchpotch that is now being concocted. "Jef François informs Leo Poppe about the oppostion against the Pact of Egmont The former members of the Verdinaso party and collaborators Jef François and Leo Poppe corresponded during the 1970's about matters including the current state of Flemish nationalism. This exchange of letters included a discussion of the Pact of Egmont, an attempt of Christian-Democrats, Socialists, Volksunie and Front démocratique des Francophones to agree to a far-reaching reform of the state. In his letter of 26 June 1977 Jef François described the gradual appearance of an extra-parliamentary opposition. He predicted the foundation of dissident right-wing Flemish nationalist parties, but was also critical about the initiatives of marginal groups.
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Violante, Luciano. "INTRODUZIONE." Il Politico 251, no. 2 (March 3, 2020): 5–24. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.233.

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Abstract:
La storia delle istituzioni repubblicane è caratterizzata da profonde fratture, a partire dalla nascita della Repubblica. Il regime democratico nasce e si afferma sulla base di tre radicali discontinuità. La prima fu la guerra di Liberazione dal nazismo e dal fascismo che fu anche guerra tra italiani. La seconda fu il referendum tra monarchia e repubblica, che mise fine alla dinastia sabauda. La terza frattura nacque dalla prima decisione della Corte Costituzionale, che, respingendo le istanze dell’Avvocatura dello Stato, intervenuta in difesa dell’art.113 TULPS, affermò la propria competenza a giudicare della conformità alla Costituzione di tutte le leggi, comprese quelle precedenti alla sua istituzione, riconfermando la felice frattura tra fascismo e Repubblica. Negli anni successivi, il paese è stato colpito da undici stragi politiche, due opposti terrorismi con 460 uccisi in quindici anni (1969-1984), due stragi di mafia, tre tentativi di rovesciamento violento del governo, l’omicidio di un uomo di Stato, di 24 magistrati e di 11 giornalisti. A queste tragedie possono aggiungersi l’autodistruzione di una classe politica dirigente incapace di assumersi le proprie responsabilità in seguito alle vicende di Tangentopoli, il processo di crescente denigrazione [Continua]
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Hall, Robert A. "Arbitrarieta'e imprecisione nel linguaggio." Linguistica 31, no. 1 (December 1, 1991): 25–29. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.31.1.25-29.

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Abstract:
In queste citazioni si rispecchiano gli estremi di due punti di vista opposti con­ cernenti il rapporto tra illinguaggio e Ia realtà non linguistica. L'approccio di colo­ roche, come Diodoro e Roger Price, credono che le forme linguistiche abbiano si­ gnificati precisi e inalterabili, si definisce normalmente "convenzionalistico", giac­ che si presume che I 'uso del linguaggio segue regole e convenzioni che permettono poca o nessuna variazione. Dei due approcci, questo è più vecchio ed è alia base del­ le prescrizioni della grammatica e della lessicografia accademiche. L'opinione del grammatico stoico Crisippo, secondo Ia quale ogni fenomeno linguistico sarebbe polisemico, è assai meno diffusa tra gli studiosi dellinguaggio. Gli estremisti di que­ sta scuola sostengono che nessuna manifestazione dellinguaggio abbia un significa­ to preciso o un rapporto qualsiasi con il mondo reale e che, per conseguenza, illin­ guaggio si riferisca unicamente a sé stesso. Questa dottrina ha le sue radici nello "scetticismo radicale concernente illinguaggio" espresso da John Locke nel suo Es­ say Concerning Humane Understanding del 1690, ed è stata esumata nella seconda meta del Novecento dal gruppo parigino dei Telqueliens come Jacques Derrida, Ro­ land Barthes, Julia Kristeva e i loro seguaci.
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Golovlev, Alexander. "Suoni e lettere della musica: intermedialità nei transferts culturali austro-sovietici (1945-1955)." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (May 2021): 193–206. http://dx.doi.org/10.3280/mon2020-002010.

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Abstract:
Alla liberazione di Vienna, la Società austro-sovietica rapidamente restaurata fu altrettanto veloce nello scoprire che la domanda di musica russa superava di gran lunga qualsiasi interesse per il comunismo sovietico. In una Vienna distrutta, gli spartiti erano un bene prezioso e le generose importazioni sovietiche furono influenti nel plasmare i primi repertori del dopoguerra. La ricezione austriaca differiva spesso dalle aspettative sovietiche, mostrando da un lato l'anticomunismo austriaco ma, allo stesso tempo, non ostacolando un riavvicinamento culturale a lungo termine tra austriaci e sovietici ("russi"). Contrariamente alle ipotesi sulla natura non verbale della musica, la narrativa non era meno importante del suono, poiché riguardava non solo la sfera emotiva, ma anche le implicazioni della musica sulle questioni della (inter / trans) nazionalità, dell'identità e alterità, i suoi canoni estetici socialmente accettati, le condizioni di produzione e consumo (percezione) e la posizione relativa del potere (savoir-pouvoir) di vari attori culturali. Imprimere il discorso/i culturale/i e l'habitus di un paese, il cui progetto di costruzione della nazione era incentrato sulla musica, ha permesso un improbabile, ma armonioso matrimonio tra due contesti politico-musicali che erano ideologicamente opposti, ma convergenti su idee comuni di capitale culturale e prestigio.
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Lunkova, Natalia. "The poetics of space in the short stories cycle “The Lonely Windmills” by S. Stratiev." Slavic Almanac, no. 1-2 (2019): 420–33. http://dx.doi.org/10.31168/2073-5731.2019.1-2.6.03.

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Abstract:
This article aims at analysis of spatial structures in the short stories cycle by the Bulgarian writer “The Lonely Windmills” (1969) and they role in the interpretation of the deformation of a human personality and of the loss of moral guidance. The delimitation of the chronotopes is made through taking into account the viewpoints of the narrator (the idealized past in the oppostion to the present) and the dwellers of his native street (a world contingently closed in itself and with certain traits of a fairytale chronotope. It is contrasted with the unlimited outside space). When creating the different types of spaces, the author actively uses such spatial and binary oppositions as up / down, close / distant, open / closed, big / small. A special role in the marking of one’s own / other worlds is played be the colour. The space of the past with the mythologeme of home in its centre is characterized through bright colours. They however are disappearing while the main character is growing. The home playing a structurizing role in the cycle, is a guarantee to preserve the individuality of a human. Once it is lost, the personality is deformed. Taking part in the modelling of the art world of Stratiev, the spatial structures and the motifs of home and memory about it incarnate the author’s ideas on the destruction of a personality due to oblivion, the loss of homeland, and under the influence of social institutions.
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Bobbi, Silvia. "La progettazione del naviglio di Pavia (1805-1808): il difficile avvio della politica d 'intervento Territoriale nel Regno d'Italia." SOCIETÀ E STORIA, no. 137 (September 2012): 561–97. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-137003.

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Abstract:
Il saggio si avvale della documentazione concernente i lavori pubblici conservata presso l'Archivio di Stato di Milano, allo scopo di ripercorrere la progettazione del Naviglio di Pavia (1805-1808) durante il Regno d'Italia - opera di alto valore strategico- militare, per il trasporto dei cannoni prodotti nell'Arsenale di Pavia - e mettere in luce i motivi che condussero alla rimozione di Giovanni Paradisi dalla carica di Direttore del Dipartimento di Acque e Strade nel 1809. Emerge come le resistenze opposte dagli ingegneri del corpo al progetto ed al primo progettista, il matematico Vincenzo Brunacci, avessero origine nelle tradizionali collusioni intessute tra costoro e gli appaltatori d'opere pubbliche, a cui quest'ultimo stava tentando di porre un argine per mezzo di un nuovo «Piano d'amministrazione» del naviglio. L'opposizione degli ingegne- ri si celň dietro questioni di carattere tecnico - come l'opera di Bruschetti si preoccupň di confermare - come quelle giÀ emerse nel parere dell'ispettore generale del corpo francese dei Ponts et Chaussées, Gaspard Claire François Marie Riche de Prony, contrario al progetto per rivalitÀ accademiche e scientifiche in precedenza maturate contro Brunacci. Si sostanziň invece, come solo le carte amministrative testimoniano tra le fonti, in un vero e proprio "tranello burocratico" teso a Brunacci sul piano della correttezza procedurale, che ne determinň le dimissioni.
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Palazzani, Laura. "Il concetto di persona tra bioetica e biogiuridica." Medicina e Morale 53, no. 2 (April 30, 2004): 301–16. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.645.

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Abstract:
L’Autore riflette a lungo sul concetto di persona, notando la centralità che tale nozione ha nelle questioni di natura bioetica, specie negli ultimi anni. In realtà, i modi in cui è possibile interpretare il concetto sono diversi; nel contesto della discussione attuale, è possibile, in particolare, individuare due tendenze opposte sul modo di concepire la persona: una tendenza “riduzionista” (per la quale l’essere umano non è sempre persona, anzi, a volte persona è anche chi non è essere umano) e una tendenza “personalista” (in cui si sostiene l’identità tra persona ed essere umano). L’Autore si sofferma sull’analisi critica della tendenza riduzionista, a sua volta costituita da diverse teorie bioetiche e biogiuridiche, concludendo che la nozione di persona, elaborata in principio dalla filosofia per caratterizzare l’essere umano, rischia di venire usata contro l’uomo stesso creando pericolose forme di “discriminazione”. L’articolo si conclude con alcune riflessioni che intendono avallare la scelta teoretica del riconoscimento di una dignità intrinseca (etica) e di diritti forti (diritto) ad ogni essere umano che, dunque, possiede uno statuto personale dal suo concepimento fino alla sua morte naturale. In tal senso, una biogiuridica per l’uomo è chiamata a non essere “neutrale”, ma a prendere posizione per proteggere e tutelare l’essere umano che non è ancora (come l’embrione) o non è più (ad es.: il malato in stato vegetativo persistente) in grado di rivendicare i propri diritti.
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Jones, Mark Wilson. "Designing the Roman Corinthian capital." Papers of the British School at Rome 59 (November 1991): 89–151. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009685.

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Abstract:
IL CAPITELLO CORINZIO ROMANO: DISEGNO E PROGETTAZIONELo studio è concentrato sui capitelli corinzi dei templi a Roma, ma vengono anche considerate le testimonianze greche, ellenistiche ed italiche per quanto concerne il composito ed altre forme corinzieggianti. La spiegazione di Vitruvio non è sufficiente per capire come veniva progettato il capitello corinzio. Il capitello può essere meglio capito studiando proporzioni diverse da quelle menzionate da Vitruvio. Il disegno spesso rispetta una regola che vuole l'altezza del capitello uguale alla larghezza o minima distanza tra le facce opposte dell'abaco. Inoltre, la larghezza in diagonale dell'abaco corrisponde spesso a due volte il diametro inferiore del fusto della colonna. Inoltre ancora, molte dimensioni importanti di un'ordine corinzio normale corrispondono all'uno o all'altro di questi calcoli. Lo schema che emerge mette in contrasto la semplicità e cosistenza di certe regole a confronto di una grande numero di variazioni nei particolari. Ciò dipende dalla costrizione delle forme architettoniche ma anche dei mezzi di produzione. Dallo studio dei capitelli abbozzati è emerso che i calcoli più usati erano quelli più importanti per la lavorazione. Nel periodo imperiale, soprattutto, ci fu un sistema per il proporzionamento combinato con tendenze verso la standardizzazione al fine di incrementare la produzione su larga scala. L'intreccio tra le regole e le variazioni rivela un ingegnioso, ed allo stesso tempo pragmatico approccio alla questione del disegno e dell'ornato.
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Caianiello, Michele. "Processo penale e prescrizione nel quadro della giurisprudenza europea. Dialogo tra sistemi o conflitto identitario?" Revista Brasileira de Direito Processual Penal 3, no. 3 (October 14, 2017): 967. http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v3i3.99.

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Abstract:
Precarietà e incertezza sembrano affliggere, nei tempi recenti, la prescrizione del reato, quando la si osservi da una prospettiva sovranazionale o comparata. Sullo sfondo, si pone il problema della tenuta del nostro sistema nel suo complesso, e persino della sua identità, come l’abbiamo concepita e tramandata di generazione in generazione. Con l’ordinanza n. 24 del 2017, la Corte costituzionale, sollevando una nuova questione pregiudiziale, mostra l’intento di non consumare una rottura del dialogo con l’ordinamento UE, limitandosi a paventare il rischio di ricorrere ai controlimiti, senza effettivamente porli in essere. Tuttavia, il provvedimento appare criticabile per alcuni argomenti utilizzati, e per la posizione assunta, che sembra lasciare poco spazio per specificazioni e aggiustamenti alla Corte di giustizia. La decisione, infatti, pur mostrando formalmente apertura a un confronto con la Corte di giustizia, tende a proporre in realtà una divisione tra mondi opposti e inconciliabili: di qua il diritto italiano, con la sua tradizione irrinunciabile; di là quello europeo, al quale formalmente si mostra deferenza (purché non si ingerisca in questioni vitali). Sembra il piano per una sorta di convivenza da separati, che certo ha il pregio di guadagnare tempo. Tuttavia, non si intravvede, nel ragionamento condotto, alcuna strada per raggiungere, o almeno per intraprendere il cammino verso una integrazione reale degli ordinamenti: è questo, in realtà, il nodo che, se non affrontato adesso, tenderà a riproporsi in successive occasioni.
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Ranieri, Francesco. "Fatto illecito civile. Danneggiati italiani e stranieri a confronto. Tutela risarcitoria differenziata?" DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (September 2011): 72–90. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-002005.

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Abstract:
Sommario: Introduzione: italiani e stranieri di fronte al risarcimento del danno da fatto illecito; condizione di reciprocitŕ e misura del risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale - 1. Straniero e condizione di reciprocitŕ ex art. 16 preleggi (Regio Decreto 16.3.1942 n. 262) - 1.1. L'evoluzione giurisprudenziale in relazione al danno biologico - 1.2. L'evoluzione in relazione al danno morale ed al danno da perdita irreversibile del rapporto parentale - 1.3 L'evoluzione in relazione al danno patrimoniale - 2. Il danno non patrimoniale da perdita irreversibile del rapporto parentale spettante ai congiunti residenti all'estero per la morte del familiare avvenuta in Italia. I due opposti orientamenti giurisprudenziali dei giudici di merito: liquidazione differenziata in base al rapporto di valore monetario tra l'euro e la moneta estera e liquidazione uguale per tutti - 2.1. Le argomentazioni a sostegno del secondo orientamento - 2.2. Danno punitivo, danno compensativo-satisfattivo, danno risarcitorio - 2.3. Il danno da morte del familiare. Dal danno morale soggettivo al danno esistenziale al danno non patrimoniale da perdita irreversibile del rapporto parentale - 2.4. Criteri-guida e limiti della liquidazione equitativa del danno ad opera del giudice ex artt. 2056 e 2057 c.c. L'art. 2058 co. 2 cod. civ. a tutela del soggetto danneggiante per l'ipotesi in cui la reintegrazione specifica risulti eccessivamente onerosa per il debitore - Conclusioni: l'evoluzione giurisprudenziale dalla "sentenza Gennarino" al danno biologico al danno non patrimoniale da perdita irreversibile di un familiare.
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Valderas, J. P., V. Irribarra, C. Boza, R. de la Cruz, Y. Liberona, A. M. Acosta, M. Yolito, A. Maiz, and Paola Fierabracci. "La terapia medica e quella chirurgica per l’obesità hanno effetti opposti sulla secrezione del peptide YY e sull’appetito: uno studio prospettico controllato per il calo ponderale." L'Endocrinologo 11, no. 2 (April 2010): 82. http://dx.doi.org/10.1007/bf03344703.

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Di Mauro, Luca. "Fratture nel contre-monde liberale. Riferimenti costituzionali e società segrete tra Napoli e Spagna durante il Trienio 1820-­23." SOCIETÀ E STORIA, no. 171 (February 2021): 33–54. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-171002.

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Abstract:
La scelta della Spagna come meta d'esilio per molti dei napoletani che avevano animato l'ottimestre costituzionale delle Due Sicilie risponde a una serie di esigenze oggettive - pratiche, politiche, linguistiche - ma testimonia soprattutto della convinzione, per i protagonisti, di proseguire la lotta momentaneamente interrotta dalla disfatta di Rieti - Antrodoco contro gli austriaci continuando, in un paese dalle condizioni politiche e culturali ragionevolmente simili a quelle di provenienza, a combattere lo stesso nemico, la Santa Alleanza, per sua natura transnazionale e responsabile, al pari di Ferdinando I, della fine violenta dell'esperimento costituzionale. La comunità transfuga nella penisola iberica, senza per questo ignorare le conseguenze della disfatta nel Meridione, conserva la convinzione di un confronto ancora aperto e porta con sé nel paese d'accoglienza non solo l'esperienza maturata durante il governo liberale ma altresì le proprie differenze e divisioni in materia di programmi politici e modelli iniziatici. Tali linee di frattura, tuttavia, lungi dall'essere estranee al contesto spagnolo, affondano le loro radici proprio nei contatti che i cospiratori del Meridione italiano e della penisola iberica avevano intrattenuto prima e durante i mesi della rivoluzione napoletana. Ciò contribuisce a dimostrare come lo "spazio borbonico" (per lo meno nella sua dimensione europea) costituisca uno spazio politico comune non solamente per quanto riguarda l'alleanza dinastica e diplomatica tra i diversi rami della casa di Borbone, ma anche per coloro che, nell'illegalità e nella clandestinità, si erano opposti al governo assoluto della stessa.
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Silva, Cleonice Nascimento da. "Gilka Machado e Florbela Espanca: uma poética do donjuanismo feminino." Revista do Centro de Estudos Portugueses 22, no. 31 (December 31, 2002): 211. http://dx.doi.org/10.17851/2359-0076.22.31.211-225.

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Abstract:
<p>Este trabalho tem como objetivo apresentar como está representada a imagem feminina em alguns poemas selecionados da obra de Florbela Espanca e Gilka Machado. As marcas de sensualidade e o natural rompimento com a tradicional visão do amor no discurso feminino, atuam como características predominantes do universo poético dessas poetisas. Tais características explicitam o processo de individuação feminina que reflete em seu discurso libertário e irreverente uma espécie de <em>donjuanismo </em>feminino. Nosso propósito é focalizar a construção desse processo de individuação feminina que, se por vezes mostra uma sensibilidade exacerbada por fortes impulsos eróticos, por outras, revela toda a angustiante experiência sentimental nas quais as poetisas extravasam as lutas que travam dentro de si entre tendências e sentimentos opostos. Acreditando que a trajetória e a representação da imagem feminina no discurso poético florbeliano e gilkiano refletem uma proposta pioneira de valores transgressores da sociedade burguesa cristã, o estudo mostra o perfil da mulher na obra de Florbela Espanca e de Gilka Machado.</p> <p>This written work aims to show how Florbela Espanca and Gilka Machado have represented the feminine image in some selected pieces of their poetry oeuvre. Sensuality traits and natural rupture with the traditional point of view about love affection within feminine discourse act as predominant features into the authors’ poetic universe. Such features expound the women individualization process which express through authors’ setting-free and non-obeying discourse a kind of feminine donjuanism. It is intend here to spot the building of this feminine individualization process. sometimes this building process exposes a sensibility exaggerated by strong erotic impulses, and in others times that process reveals the very sentimental anghuishening experience through which both poets set free their inner struggles involving oppostie tendencies and feelings. This study draws a woman’s profile inside Floberla Espanca and Gilka Machado’s poetry by taking for granted that the feminine image trajectory and representation within authors’ poetic discourse expresses a pioneer proposal of breaking-rules values of christian burgeois society.</p>
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Williams, G. M., A. Stuart, and P. Coulter. "Planning and engineering in relation to waste disposal: a case study of the Alkerton landfill." Geological Society, London, Engineering Geology Special Publications 4, no. 1 (1987): 495–502. http://dx.doi.org/10.1144/gsl.eng.1987.004.01.60.

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Abstract:
AbstractThe integration of planning with geology and engineering is essential in the successful location and development of landfill sites, particularly in areas which are not intrinsically safe for waste disposal without engineering improvements. Although technical matters often form the primary basis for site selection, planning constraints and political factors can be as important and yet may receive less emphasis by the developers. Selection of a site can arouse concern amongst local people who consider that they will be adversely affected, despite assurances from the developer, and the formation of local action groups employing specialist expertise to oppose development of landfill sites, is now common-place. Landfill developers must therefore address technical, planning and public acceptability matters equally and effectively, in an integrated way, and must ensure that prediction of the impact of the landfill on the environment and its affect on the community proves to be accurate to maintain the credibility of the developer and the planning authorities.Recently, Oxfordshire County Council faced co-ordinated oppostion to their proposals to develop a landfill near the picturesque village of Alkerton, near Banbury. Because of the risk of pollution to nearby springs perceived by the local community, the Council created a containment site by constructing a clay trench through the vestigial ironstone, keyed into the relatively impermeable underlying silts and clays. The landfill has been operated to reduced infiltration and leachate production, and regular monitoring of environmental conditions has been carried out in conjunction with representatives from the Parish Council.This paper describes the interplay between planning, technical and political factors on which the decision to approve the development was based. The results of subsequent monitoring and the long term implications for site operations as a result of the engineering solution adopted, are also discussed.
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Silberberg, Augustín, Marcelo J. Villar, and Belén Mesurado. "L’eutanasia per i neonati gravemente malati in Argentina / Euthanasia in critically ill neonates in Argentina." Medicina e Morale 66, no. 5 (December 20, 2017): 591–601. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2017.508.

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Abstract:
Obiettivo: Analisi del processo decisionale per l’eutanasia nei confronti di neonati con malattie critiche in Argentina, focalizzata in particolare sui fattori socio-culturali. Metodo: Sono stati utilizzati questionari anonimi per approfondire il processo decisionale. 580 neonatologi di 36 unità neonatali sono stati invitati a partecipare allo studio e 322 di questi hanno completato il processo. Risultati: Il 95% dei neonatologi si oppone all’eutanasia. Non è emersa alcuna correlazione con l’età, il genere e la fede religiosa. Al contrario, i medici si sono dimostrati inclini all’eutanasia quando prendevano in considerazione la qualità di vita prevedibile per il bambino (p ≤ 0.003) e le difficoltà che un bambino disabile genera in una famiglia (p ≤ 0.001). Conclusioni: La maggior parte dei medici si sono opposti all’eutanasia non per motivi legali o per credenze religiose, bensí sulla base di una prospettiva trascendente della vita. La qualità della vita prevedibile per il neonato e le difficoltà che i bambini disabili generano in seno alle famiglie rappresentano motivi importanti nella decisione finale degli specialisti favorevoli all’eutanasia. ---------- Aim: Behavior of neonatologists in Buenos Aires, Argentina, in regard to euthanasia in critically ill neonates was analyzed, focusing on socio-cultural factors. Methods: An anonymous survey was designed to explore the decision-making process. Five-hundred-eighty neonatologists from 36 neonatal units were invited to participate and 322 completed the study. Results: Over 95% of neonatologists rejected euthanasia. No association was found with age, gender and religious belief. On the contrary, physicians were favorable to euthanasia when they took into account both the predictable quality of life (p ≤ 0.003) and the burden a disabled child would imply for the family (p ≤ 0.001). Conclusion: The majority of neonatologists reject euthanasia. Their behavior was not influenced legal frame, nor by their religious beliefs. They considered that a transcendence perspective of life does lead to this rejection. Predictable quality of life and the burden neonates represent for their families, played a major role on the final decision in those few specialists favorable to euthanasia.
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Königstedt, Christiane. "New religious movements and alternative religions in France: the use of digital media as a counter-strategy against social and legal exclusion." Scripta Instituti Donneriani Aboensis 25 (January 1, 2013): 123–37. http://dx.doi.org/10.30674/scripta.67443.

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Abstract:
The internet is widely used internationally by individuals and groups who otherwise perceive and experience a lack of influence and even repression by authorities and whose opinions remain invisible in or are ignored by the mass media. The new media are a frequently-used means of expression in the political struggles of social and religious movements, especially as part of attempts to increase the number of supporters and to mobilise public opinion. The extent, of the usage as well as its degree of success, does vary and because of this variety, a comparative analysis can illuminate parts of the whole conflictuous configuration as well as the chances and limits of resistance and opposition via these media channels. Organisations which were chosen to be investigated here were the so-called ‘new religious movements’, or more precisely, the many forms of alternative religion in France who face significant levels of social and legal exclusion, while most of their members are themselves usually strongly committed to democracy and their identities as equal French citizens. Therefore, they choose to perform counter-actions which are within the law and act strategically, which makes them a special case compared to revolutionary political movements which may question the social order of the state as a whole. France, with its ‘anti-cult’ policy, has come to a unique standing within the Western world in this respect. Though religious freedom and state neutrality in relation to religious issues are constitutionally granted, a differentiation is made – and partially even legally enforced – between good religions and harmful ones which attempt to manipulate their adepts mentally. The debates are held in a constant dynamic between the struggling parties of ‘anti-cult’ movements and alternative religions. The exclusion of the latter from the mass media is revealed be one central means of hindering them from gaining approval within society, because positive portrayals which might counterbalance the widespread negative public view are prevented. Two umbrella associations of and for NRMs in France have been formed in oppostion to French ‘anti-cult’ activism and therefore have also started to make use of the relatively unregulated and uncontrolled internet, including social online networks and digital media. An investigation into how they do this and how far they are and potentially can be successful is the main focus of this article.
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