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Journal articles on the topic 'Organizzazione'

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Lanzalaco, Luca. "LA FORMAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI IN EUROPA OCCIDENTALE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 19, no. 1 (April 1989): 63–89. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200017494.

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Abstract:
IntroduzioneLa progressiva attenzione della scienza politica per le tematiche organizzative sembra essere una tendenza incontrovertibile. Gli attori politici collettivi sono visti sempre meno come delle «scatole nere», dei semplici canali di trasmissione di domande e interessi, e si sottolinea, invece, sempre più come essi siano delleorganizzazioni complessela cui condotta è regolata da meccanismi ed imperativispecificiedautonomie come, di conseguenza, l'individuazione di queste dinamiche organizzative contribuisca in modo determinante alla comprensione del funzionamento del sistema politico nel suo complesso. La configurazione di una organizzazione politicanonè un fatto meramente «tecnico» o «ingegneristico», e men che meno «formale», ma determina l'autonomia e la discrezionalità di cui gode il gruppo dirigente nel ridefinire gli interessi dei gruppi sociali rappresentati e nel «guidare» lamembershipverso determinate mete collettive. Una delle acquisizioni più rilevanti che sono state fatte in questo campo di indagine è che per spiegare le caratteristiche strutturali di una organizzazione politica occorre risalire al modo in cui essa è nata, si è formata e si è consolidata. Il concetto distruttura, infatti, appartiene ad una classe di concetti utilizzati nelle scienze sociali — i cosiddettitime oriented concepts— che assumono significato solo in un orizzonte temporalediacronico(Rosenthal 1978). Ciò che si percepisce come «strutturale» al tempo T sono modelli di comportamento e interazioni sociali che sono perdurati e si sono stabilizzati al tempo T-1, T-2, T-3, … T-n, e che per questo motivo diventano elementicostitutividi quella relazione sociale. Quella che potremmo chiamare lafallacy of synchronic reductionismporta a «fotografare» una organizzazione in un dato momento e a considerare tutti i suoi caratteri strutturali in un orizzonteatemporale.Invece, le proprietà strutturali di una organizzazione sono il risultato di scelte organizzative e di processi di adattamento che si sono verificati inmomenti e fasi differentidella vita dell'organizzazione e i cui risultati si sono poi «congelati», «sedimentati», «stratificati» nel tempo. Una semplice analisi del contesto ambientale in cui opera un'organizzazione, come suggerisce l'approcciocontingency, non è sufficiente in quanto organizzazioni con «storie»differentipotranno daredifferentirisposte, in termini di proprietà organizzative, agliidenticiimperativi posti in un dato momento dallo stesso ambiente. Per spiegare le proprietà strutturali di una organizzazione politica occorre quindi integrare opportunamente l'analisistrutturale-morfologica, basata sull'ipotesi che le organizzazioni tendano ad adattarsi razionalmente alla struttura del loro ambiente, con l'analisistorico-genetica, in base alla quale la razionalità degli attori organizzativi è vincolata dalle loro esperienze passate, dallastoriadell'organizzazione e, in particolare, dal modo in cui l'organizzazione stessa è nata e si è formata. L'approccio genetico ha trovato ampie applicazioni nello studio di vari tipi di organizzazioni politiche: i partiti, i sindacati dei lavoratori, i gruppi di interesse, i movimenti collettivi, le organizzazioni terroristiche. Con questo articolo mi propongo di estendere l'utilizzazione, e di dimostrare l'utilità, di questo approccio anche per quanto riguarda l'analisi di un tipo particolare di organizzazioni politiche, che solo recentemente sono diventate oggetto di studio, cioè leassociazioni imprenditoriali.In particolare, mi occuperò dellepeak associations, cioè delle confederazioni nazionali intersettoriali, come la confindustria e le sue omologhe in altre nazioni. Nella prossima sezione traccerò una tipologia dellepeak associationssulla base del loro «modello originario», cioè del modo in cui sono nate, e del loro grado di istituzionalizzazione; nella seconda sezione verificherò la validità di questa tipologia attraverso l'analisi storico-comparata: illustrerò un «modello a dicotomie successive», costruito alla luce dell'evidenza empirica disponibile, per l'analisi dei processi di formazione delle associazioni imprenditoriali, mettendo in evidenza come a diversi processi di formazione siano corrisposti differenti «modelli originari». Nelle sezioni finali, infine, esaminerò i fattori esplicativi che hanno determinato il prevalere di uno o dell'altro dei vari processi di formazione.
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Butera, Federico. "Innovazione e Ricerca e Sviluppo: la questione dell'organizzazione e del lavoro." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 122 (June 2011): 57–68. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122003.

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Abstract:
L'innovazione è un fenomeno più ampio di quello della ricerca e sviluppo: l'autore ne illustra le diverse tipologie. L'Italia dispone di una quota di risorse destinata alla R&S inferiore a tutti i Paesi sviluppati; i finanziamenti pubblici sono in proporzione più alti di quelli di altri Paesi; l'Italia, per numero di brevetti e di marchi comunitari registrati, è invece in una buona posizione e in costante crescita; forte è il contributo delle grandi imprese alla brevettazione, mentre modesto è quello delle medie imprese, praticamente nullo quello delle piccole imprese; tuttavia, il volume di innovazioni generate è molto più elevato: le innovazioni di processo (marketing, organizzazione, metodi, tecnologie di produzione, etc.) non brevettate e le innovazioni di prodotto incrementali sono molto più numerose del numero dei brevetti. L'articolo esamina le caratteristiche organizzative della Ricerca e Sviluppo che sono diverse da quelle di altre funzioni di impresa ma che hanno anticipato nuovi modelli organizzativi e in particolare le organizzazione organiche e quelle in rete. Viene presentato il modello di funzionamento basato sulle 4C originato nella R&S e poi diffuso nelle moderne organizzazioni: Cooperazione autoregolata, Conoscenza condivisa, Comunicazione estesa, Comunitŕ di lavoro.
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Marty, J. "Organizzazione del blocco operatorio." EMC - Anestesia-Rianimazione 25, no. 4 (November 2020): 1–10. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-0771(20)44242-2.

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4

dalla Chiesa, Nando, and Federica Cabras. "Potere di firma. Etica delle professioni e organizzazioni mafiose." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 157 (August 2020): 7–32. http://dx.doi.org/10.3280/sl2020-157001.

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Abstract:
Questo articolo mira ad analizzare la coerenza etica di alcune categorie professionali nella loro relazione con uno speciale interlocutore, le organizzazioni mafiose, al fine di identificare le loro distorsioni deontologiche. Pertanto, lo scopo principale di questa ricerca è sottolineare la connessione cruciale tra l'etica del lavoro e la qualità dei sistemi sociali nel contesto italiano. Partendo dal presupposto che i professionisti siano dotati di un potere speciale di firma, gli autori analizzano sette casi studio emblematici. Dalla loro analisi, propongono una tipologia basata su sei variabili: fase storica, area geografica, organizzazione criminale beneficiaria, professionista coinvolto, natura dei loro comportamenti illeciti e tipologia dei loro effetti.
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Fava, Sergio. "Gruppo, organizzazione, istituzione. Qualche spunto." GRUPPI, no. 1 (July 2022): 88–94. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2021oa14024.

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Abstract:
L'autore, alla luce della sua lunga esperienza, propone alcuni spunti definitori per circoscrivere cosa lui intenda con questi termini. Successivamente propone una applicazione del vertice istituzionale a partire da una sua recente esperienza negli istituti di pena di Padova per tentare una comprensione della differenza di accoglimento e conversazione sui film presentati nella Casa di reclusione e in una delle sedi dell'UEPE (Ufficio Esecuzione Penale Esterna).
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Murgia, Annalisa, and Giulia Selmi. "Inspira e cospira. Forme di auto-organizzazione del precariato in Italia." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 123 (September 2011): 163–76. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-123010.

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Abstract:
Lo scenario del mercato del lavoro a cui assistiamo oggi in Italia è composto da una progressiva proliferazione di contratti non standard. Ciň comporta in primo luogo un problema di cittadinanza e di welfare, a causa della minore o semi-inesistente possibilitŕ di accesso ai diritti sociali che queste forme di impiego consentono (ai diritti pensionistici, ai congedi retribuiti di malattia, maternitŕ, disoccupazione, ecc.). A fronte di questa situazione di severa precarietŕ ed assenza di accesso alle risorse del welfare, tuttavia, nel corso degli ultimi dieci anni l'Italia ha visto la nascita ed il consolidamento di un articolato movimento sociale di contrasto alla precarietŕ agito in prima persona proprio dalla generazione più duramente colpita dal processo di deregolamentazione del mercato del lavoro: giovani, donne e "cognitari". Questo movimento in prima battuta ha concentrato i propri sforzi nella riscrittura del lessico e dell'immaginario simbolico sul lavoro, nel tentativo di consolidare i precari come soggettivitŕ collettiva oltre le sue tradizionali rappresentazioni. Negli ultimi anni, tuttavia, a questo processo di "autorappresentazione" va affiancandosi un processo di "auto-rappresentanza": una fattiva auto-organizzazione di precari nel gestire le conflittualitŕ sui luoghi di lavoro. In uno scenario di sfiducia nei confronti dei partiti e dei sindacati nell'affrontare la questione della precarietŕ, infatti, questi movimenti dimostrano una scarsa attitudine alla delega del conflitto, promuovendo invece modalitŕ di azione fondate sul modulo organizzativo della rete, sulla condivisione dei saperi e sulla rappresentanza diretta. Obiettivo di questo articolo è esplorare criticamente due esperienze di auto-organizzazione di lavoratori e lavoratrici precari/e, in relazione all'attuale crisi della rappresentanza attraversata dalle tradizionali organizzazioni sindacali, soprattutto per quanto riguarda i giovani lavoratori e i rapporti di lavoro non standard.
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Amici, Gianpaolo. "Dialisi peritoneale: ecco la dialisi che vorrei fare!" Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, Suppl. 5 (February 13, 2014): S23—S24. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.961.

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Abstract:
Quando il paziente è costretto a fare dialisi e a scegliere la metodica, l'emodialisi si presenta solida e ben organizzata, con numerosi servizi accessori che vengono apprezzati dalle famiglie e dai pazienti. La dialisi peritoneale raramente raggiunge lo stesso livello di organizzazione e di investimenti strutturali. Per dare ai pazienti e alle famiglie una buona alternativa, devono essere fatti passi avanti come organizzazione territoriale e servizi, affrontando con serietà le necessità della cronicità e della disabilità.
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Albasi, Cesare. "Valutare la psicopatologia grave nell'adolescenza: alcune ipotesi sul trauma e la dissociazione per la comprensione dell'organizzazione borderline." RICERCA PSICOANALITICA, no. 1 (March 2011): 25–59. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2011-001004.

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Abstract:
L'articolo riflette sulla salute e sulla psicopatologia nell'adolescenza in una prospettiva evolutiva che si nutre dell'orientamento relazionale in psicoanalisi, della teoria dell'attaccamento, dell'infant research. La salute č intesa con riferimento alla soggettivitŕ personale dell'adolescente e quindi come possibilitŕ di fare esperienza della propria esistenza come occasione di realizzazione di potenzialitŕ specifiche che lo contraddistinguono come individuo in crescita. Caratteristiche della salute sono la capacitŕ di integrazione mentale, la flessibilitŕ delle funzioni mentali e dell'organizzazione della personalitŕ, la possibilitŕ di elaborare i conflitti (intrapsichici ma intesi in senso relazionale e non pulsionale) con capacitŕ che si vanno strutturando come sostegno allo sviluppo, la resilienza necessaria per fronteggiare le esperienze potenzialmente traumatiche, perché disconoscenti le proprie necessitŕ evolutive specifiche, senza strutturare processi dissociativi pervasivi. La psicopatologia č concepita in modo strettamente connesso alla diagnostica, con riferimento al PDM, e discussa con riferimento ai livelli di organizzazione: particolare attenzione č posta sul livello organizzazione borderline e sui processi dissociativi sul loro ruolo nell'organizzare i livelli borderline di organizzazione della personalitŕ.
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Bassi, Antonio. "Organizzazione e cultura di project management." PROJECT MANAGER (IL), no. 50 (May 2022): 21–25. http://dx.doi.org/10.3280/pm2022-050005.

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MICALELLA, Dina. "Organizzazione degli spazi urbani e politica." Ancient Society 38 (December 31, 2008): 23–38. http://dx.doi.org/10.2143/as.38.0.2033269.

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Bacchini, Francesco. "Sicurezza (del lavoro) è organizzazione (aziendale)." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 101 (March 2014): 59–89. http://dx.doi.org/10.3280/qua2014-101004.

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Gallien, P., B. Nicolas, and A. Guichet. "Sclerosi multipla e organizzazione della rieducazione." EMC - Medicina Riabilitativa 17, no. 1 (January 2010): 1–12. http://dx.doi.org/10.1016/s1283-078x(10)70204-2.

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Tartaro, A., R. Antonazzo, P. De Matthaeis, C. Del Gratta, S. Della Penna, A. Ferretti, K. Torquati, C. Colosimo, and G. Romani. "Organizzazione della corteccia somato-sensoriale secondaria." Rivista di Neuroradiologia 12, no. 4 (August 1999): 509–14. http://dx.doi.org/10.1177/197140099901200403.

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Padovano, Fabio. "M. Trimarchi, Economia e cultura. Organizzazione e finanziamento delle istituzioni culturali." Journal of Public Finance and Public Choice 12, no. 1 (April 1, 1994): 72–74. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539879.

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Forlivesi, Michele. "Sindacato e lavoratori digitali: organizzazione, rappresentanza, contrattazione." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (May 2019): 31–45. http://dx.doi.org/10.3280/es2019-001004.

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Giuliani, Silvia. "San Paolo secondo Pasolini: ascesi e organizzazione." Cahiers d’études italiennes, no. 9 (July 15, 2009): 115–25. http://dx.doi.org/10.4000/cei.196.

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Fraticelli, Andrea, and Pier Luigi Guida. "Organizzazione e risorse umane nel modello "MIPM"." PROJECT MANAGER (IL), no. 23 (September 2015): 15–20. http://dx.doi.org/10.3280/pm2015-023005.

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Mistri, Maurizio. "Processi cognitivi ed organizzazione dei distretti industriali." ARGOMENTI, no. 30 (March 2011): 39–67. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-030003.

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Abstract:
Questo saggio ha l'obiettivo di analizzare la capacitŕ di adattamento del sistema dei distretti industriali italiani ai cambiamenti in atto nella economia mondiale e nell'universo delle innovazioni tecnologiche. L'analisi viene compiuta con un riferimento costante alle basi cognitive dei processi decisionali degli agenti che operano nei distretti industriali. Il concetto di conoscenza, in effetti, ha una base strettamente cognitivista, a differenza di quanto č accaduto per il concetto di informazione. La riflessione sulla conoscenza in economia politica puň partire dall'idea che ogni sistema economico č incardinato in sistemi piů ampi (politici, culturali, militari, ecc.) che ne condizionano il funzionamento e le dinamiche evolutive. Ne deriva che nel mondo economico i processi dinamici non sono del tutto conoscibili ex ante, a causa dei limiti informativi e dei limiti computazionali a cui sono soggetti gli agenti economici.
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di Castri, Gianluca. "Organizzazione di progetti: i rapporti fra ruoli." PROJECT MANAGER (IL), no. 6 (June 2011): 27–33. http://dx.doi.org/10.3280/pm2011-006008.

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Garofalo, Mario Giovanni. "Nuova organizzazione d'impresa e diritto del lavoro." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 3 (February 2012): 122–33. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-003011.

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C. Talamo, Giuseppina. "Strategie di ripensamento: innovazione, organizzazione e reshoring." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 3 (February 2019): 96–110. http://dx.doi.org/10.3280/siss2018-003007.

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Fanelli, Simone, Chiara Carolina Donelli, Fiorella Pia Salvatore, and Antonello Zangrandi. "Migliorare la performance nelle aziende sanitarie pubbliche: il contributo dei professionisti-manager." MECOSAN, no. 122 (December 2022): 123–35. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2022-122oa14620.

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Abstract:
Le aziende sanitarie pubbliche sono da sempre impegnate nell'identificare soluzioni organizzative e manageriali che permettano di rispondere con successo alle molteplici pressioni a cui sono sottoposte. In questo scenario, fondamentale è il ruolo dei professionisti. L'obiettivo del presente lavoro è quello di indagare quali strategie possono essere adottate dalle aziende per valorizzare e supportare i professionisti al fine di migliorarne la performance. I risultati della ricerca evidenziano che le aziende sanitarie devono supportare il "professionista-manager" in grado di generare un clima collaborativo nella sua organizzazione; di comunicare a livello interpersonale; di definire obiettivi coerenti con le risorse disponibili; di fare valutazioni di efficienza, efficacia e qualità; di conoscere la propria organizzazione.
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Filoni, Rosaria. "Crisi della professione o professione per la crisi." GROUNDING, no. 1 (July 2012): 35–41. http://dx.doi.org/10.3280/gro2012-001005.

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Abstract:
L'autrice ripercorre alcuni aspetti positivi č negativi dell'attuale status della psicologia, psicoterapia, psichiatria e richiama la necessitŕ della partecipazione democratica come condizione per garantire la migliore organizzazione della realtŕ.
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Lambruschi, Furio. "La gestione della relazione terapeutica in un'ottica cognitivo-costruttivista ed evolutiva." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 45 (January 2020): 41–66. http://dx.doi.org/10.3280/qpc45-2019oa8987.

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Abstract:
Nel presente articolo la relazione psicoterapeutica è considerata in una prospettiva costruttivista, evolutiva e interpersonale. Si propone un modello a tre assi del funzionamento umano, che rende conto delle diverse possibili organizzazioni del sé e delle loro possibili declinazioni su livelli diversi di funzionamento metacognitivo. Per ogni asse vengono quindi descritti i diversi possibili criteri di osservazione e di utilizzo clinico della relazione terapeutica. Su un primo asse viene valorizzata la consapevolezza nel terapeuta riguardo allo stile di regolazione emotiva e alla organizzazione dei sistemi di memoria proprio e del paziente in vista di una loro adeguata sintonizzazione e complementarietà nelle diverse fasi del processo psicoterapeutico. Sul secondo asse, si sottolinea come il lavoro di riparazione delle inevitabili rotture dell'alleanza di lavoro vada costantemente riportato agli specifici temi dolorosi e ai significati personali caratteristici del paziente da un lato e del terapeuta dall'altro. Sul terzo asse, vengono evidenziati i caratteristici modelli interpersonali dei pazienti con forti limitazioni nelle funzioni metacognitive insieme ad alcune attenzioni da porre nella gestione dei relativi cicli interpersonali.
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Mongitore, Rodolfo. "Lo spazio della musica nel teatro kabuki." AsiaTeatro 2023, no. 1 (2023): 23–35. http://dx.doi.org/10.55154/vkoq1037.

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Abstract:
Sulla organizzazione degli spazi dedicati ai diversi organici strumentali che compongono l’orchestra del teatro Kabuki e la logica che governa la visibilita' o invisibilita' degli interpreti alla vista del pubblico.
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Manzo, Cecilia. "La sociologia dell'innovazione: economia, organizzazione, politiche e istituzioni." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 122 (June 2011): 9–16. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122001.

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Ferraresi, Mauro. "Luoghi del consumo: una nuova organizzazione dello spazio." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 116 (April 2010): 74–90. http://dx.doi.org/10.3280/sl2009-116008.

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Abstract:
Questo saggio analizza i vari modi attraverso cui lo spazio diventa elemento comunicativo e di consumo all'interno dei punti vendita, dei centri commerciali e in generale dell'area cosiddetta della Consumosfera. L'analisi č condotta con esempi e casi specifici e include i risultati di una ricerca effettuata all'interno di alcuni centri commerciali dell'area di Milano.
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Painter, Borden W., and Emanuela Scarpellini. "Organizzazione Teatrale e Politica del Teatro nell'Italia Fascista." American Historical Review 96, no. 4 (October 1991): 1235. http://dx.doi.org/10.2307/2165132.

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Viazzi, Claudio. "I quadri dirigenti oggi, tra giurisdizione e organizzazione." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (October 2013): 167–75. http://dx.doi.org/10.3280/qg2013-002015.

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Callari, Tiziana C., and Alessandra Re. "Ergonomia e organizzazione: un connubio percepito dalle imprese?" RISORSA UOMO, no. 1 (March 2014): 77–86. http://dx.doi.org/10.3280/ru2012-001008.

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Caglioti, Daniela Luigia. "Industria, organizzazione e cultura imprenditoriale nel mezzogiorno dell'Ottocento." Mélanges de l’École française de Rome. Italie et Méditerranée 112, no. 1 (2000): 125–50. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.2000.4701.

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Realini, Lucia. "Milano, fronte interno 1941-1943 Ebrei, antifascisti, clero e militari nelle segnalazioni dell'Uoc." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 258 (September 2010): 108–25. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-258007.

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Abstract:
Il saggio esamina i documenti relativi a uno dei tre settori di attivitŕ, il P, dell'Ufficio organizzazione capillare (Uoc) di Milano, articolazione a livello provinciale dell'omonimo Servizio centrale istituito dal Direttorio del Pnf e in funzione dal 1941 al 1943, come strumento di controllo della popolazione. L'Uoc aveva lo scopo di raccogliere capillarmente informazioni sui comportamenti dei cittadini e lo spirito pubblico attraverso svariate organizzazioni radicate sul territorio, e di trasmetterle al prefetto che disponesse i necessari accertamenti e/o sollecitasse a chi di dovere gli opportuni provvedimenti. L'analisi dei documenti evidenzia come il settore P dell'Uoc, con le sue segnalazioni, volesse colpire a ogni costo le condizioni di vita e di lavoro degli ebrei, e come d'altra parte, dagli accertamenti disposti da prefetto, risultasse sempre che gli ebrei denunciati non avevano violato nessuna delle leggi razziali e nemmeno le norme antisemitiche introdotte successivamente. Prive di riscontri risultano essere anche le segnalazioni relative al clero, a cittadini cui si imputano "attivitŕ sovversive", ad alcuni militari. Va infine sottolineato che sia i carabinieri sia il questore, pur eseguendo le indagini di cui erano incaricati, tendevano nei loro rapporti a minimizzare i fatti segnalati.
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Gubitta, Paolo, and Diego Campagnolo. "Resilienza, lavoro e organizzazione nella pandemia di Covid-19." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 2 (October 2020): 13–20. http://dx.doi.org/10.3280/es2020-002002.

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Gaeta, Lorenzo. "Contratto e rapporto, organizzazione e istituzione. rileggendo Franco Liso." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 144 (January 2015): 661–73. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2014-144005.

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Rozzi, Renato A. "Cultura psicoanalitica e organizzazione del Lavoro: un'esperienza in Olivetti." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 26 (October 2013): 181–86. http://dx.doi.org/10.3280/cost2013-026011.

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Fraticelli, Mauro. "Progetti interni ad una organizzazione come motore di innovazione." PROJECT MANAGER (IL), no. 30 (April 2017): 22–26. http://dx.doi.org/10.3280/pm2017-030006.

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Kernberg, Otto. "Il trattamento dei pazienti con organizzazione borderline di personalità." PSICOBIETTIVO, no. 2 (July 2014): 61–90. http://dx.doi.org/10.3280/psob2014-002005.

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McWilliams, Nancy. "La patologia borderline come livello di organizzazione di personalitŕ." RICERCA PSICOANALITICA, no. 2 (May 2012): 9–28. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2012-002002.

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Abstract:
L'autrice passa in rassegna la storia del concetto di organizzazione borderline di personalitŕ, come si č sviluppata attraverso varie esperienze cliniche con i pazienti e nella valutazione diagnostica della personalitŕ. L'articolo mette bene in evidenza l'importanza di tenere a mente che i pazienti borderline lottano con interminabili problemi evolutivi. Critica la definizione ristretta di disturbo borderline di personalitŕ secondo la descrizione del DSM e sostiene che, sebbene questa etichetta fondata su un criteri dicotomici sia stata utile per i ricercatori, un costrutto piů dimensionale e meno categorico riveste un valore maggiore per chi pratica la psicoterapia. Inoltre, l'autrice delinea numerose funzioni mentali ed emotive mature che mancano o sono gravemente compromesse nelle personalitŕ borderline. Sono citati parecchi approcci recenti e degni di apprezzamento al trattamento dei pazienti borderline e vengono anche messe in evidenza diverse implicazioni terapeutiche che tutti hanno in comune.
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Cominelli, Luigi. "Avvocati in trasformazione. note brevi su organizzazione e deontologia." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 3 (April 2015): 171–79. http://dx.doi.org/10.3280/sd2014-003009.

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Salento, Angelo. "Concezioni di organizzazione e regolazione della sicurezza del lavoro." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 130 (July 2013): 15–32. http://dx.doi.org/10.3280/sl2013-130002.

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41

Fortunato, Vincenzo. "Organizzazione e regolazione del lavoro nelle piccole imprese calabresi." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 139 (September 2015): 57–70. http://dx.doi.org/10.3280/sl2015-139005.

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42

Sampugnaro, Rossana. "Un partito sbagliato: Democrazia e organizzazione nel Partito Democratico." Contemporary Italian Politics 12, no. 1 (November 14, 2019): 98–99. http://dx.doi.org/10.1080/23248823.2019.1685162.

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Pretagostini, R., D. Peritore, R. Donadio, and R. Cortesini. "Organizzazione Centro-Sud Trapianti: outcome analysis 1999 to 2002." Transplantation Proceedings 36, no. 3 (April 2004): 439–41. http://dx.doi.org/10.1016/j.transproceed.2004.02.062.

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Philippe, J. M., C. Bertrand, C. Ammirati, C. Amsallem, M. Wakim, J. M. Dean, M. Heidet, P. Cano, and S. Beaume. "Rischio chimico maggiore: organizzazione della risposta del sistema sanitario." EMC - Urgenze 26, no. 4 (December 2022): 1–16. http://dx.doi.org/10.1016/s1286-9341(22)47153-5.

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Bidussa, David. "Enzo Collotti e l'Istituto Giangiacomo Feltrinelli (1959-1963)." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 298 (June 2022): 26–34. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-298003.

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Abstract:
Enzo Collotti tra 1959 e 1963 contribuisce a dare un profilo culturale alla sezione "Germania" della Biblioteca dell'Istituto (poi Fondazione) Feltrinelli. Da quel lavoro di organizzazione delle fonti si profilano alcuni dei temi che costituiscono il corpo essenziale dei suoi interessi di ricerca e di produzione storiografica.
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Stolfa, Adriana. "IL DOCUMENTO DI VALURAZIONE DEI RISCHI: dimensione organizzativa e profili civilistici." Revista Direito das Relações Sociais e Trabalhistas 3, no. 2 (October 9, 2019): 73–81. http://dx.doi.org/10.26843/mestradodireito.v3i2.111.

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Abstract:
Il presente scritto riproduce l'intervento reso nell'ambito del convegno "La cultura della sicurezza fra organizzazione e formazione". L'autrice esamina la funzione ricoperta dal documento di valutazione dei rischi nell'ambito dell’organizzazione della sicurezza del lavoro aziendale e i risvolti della sua violazione sui rapporti di natura civilistica tra datore di lavoro e lavoratori.
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Góralski, Wojciech, and Grzegorz Ostrowski. "Organizacja katechizacji w świetle uchwał polskich synodów diecezjalnych po roku 1983." Prawo Kanoniczne 44, no. 3-4 (December 10, 2001): 95–124. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2001.44.3-4.04.

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Abstract:
Nello loro studio gli autori presentanto le norme dei sinodi diocesani celebrati in Polonia dopo la promulgazione del Codice di Diritto Canonico del 1983 riguardanti 1’organizzazione della catechesi. Dopo aver presentato le strutture organizzative della catechesi riferiscono le questioni concernenti il luogo e il tempo della catechesi nonchè i manuali di religione e il materiale didattico.
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D’Ugo, D., A. Cambieri, L. Mascellari, and F. Berloco. "Organizzazione e management per la qualità totale della prestazione sanitaria." Medicina e Morale 45, no. 2 (April 30, 1996): 251–70. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1996.914.

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Abstract:
Uno dei temi di maggiore interesse ed attualità in ambito sanitario è la necessità di conciliare l’attenzione verso le esigenze assistenziali della popolazione con il contenimento dei costi, di per sé in crescita costante e per molti aspetti incontrollabile. Questa sfida è stata sino ad oggi solo in parte raccolta dal nostro Sistema Sanitario, anche a causa di una incompleta ed inadeguata formazione degli operatori su tali tematiche. Nondimeno, le ricerche finalizzate ad un più razionale utilizzo delle risorse disponibili sono sempre più numerose ed - ovviamente - coinvolgono direttamente i clinici. Tra gli aspetti indagati frequentemente vi è quello che concerne l’appropriatezza dei ricoveri ospedalieri. Muovendo da queste considerazioni gli Autori hanno voluto analizzare i margini di azione entro cui è possibile impostare seri programmi di tutela dei bisogni collettivi di salute che soddisfino sia le esigenze di una maggiore qualità delle prestazioni sanitarie - anche attraverso soluzioni organizzative alternative rispetto al ricovero tradizionale - sia i necessari requisiti di eticità, secondo la visione morale personalistica.
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Furri, Filippo. "“Can migrants act?”. Presenza, organizzazione, visibilità in un orizzonte precario." REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 24, no. 47 (August 2016): 11–26. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880004702.

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Abstract:
Riassunto L'articolo prende spunto dalla vicenda della jungle di Calais per interrogare i margini e le condizioni di un agire migrante nell'orizzonte europeo. Riferendosi al celebre articolo di Spivak “Can Subaltern Speak”, il contributo vuole considerare il processo di neutralizzazione (giuridica e esistenziale) che investe il migrante nelle sue varie fasi e situazioni di accesso alla società di “accoglienza”, e il suo impatto sulla soggettività migrante, prima di illustrare alcune declinazioni di un agency che cerca di smarcarsi rispetto al dispositivo in essere.
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Leonardi, Salvo. "Rappresentanza, organizzazione e democrazia. Modelli e politiche sindacali a confronto." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 3 (April 2014): 140–70. http://dx.doi.org/10.3280/ded2013-003007.

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