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Dissertations / Theses on the topic 'Ottimizzazione del processo'

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Contavalli, Luca. "Ottimizzazione del processo di imballaggio di Riuniti Odontoiatrici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4420/.

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Abstract:
La mia attività di tesi è stata svolta presso CEFLA Dental Group di Imola (BO). Essa ha trattato lo studio e il re-engineering del sistema attuale di imballaggio dei riuniti odontoiatrici ( vedi CAP 2 ),ponendo particolare attenzione all’utilizzo di materiali ecosostenibili e alla riduzione di tempi e costi. Il mio lavoro è stato suddiviso in quattro fasi ben distinte: la prima, all’interno dell’area produttiva, è servita per analizzare in dettaglio le varie fasi di montaggio dei gruppi e sottogruppi di alcuni modelli di riuniti dentali scelti come riferimento. A seguire, affiancato a operatori specializzati, ho assistito alle operazioni di imballaggio, stoccaggio in magazzino e carico. Nella seconda fase, ho raccolto anche una serie di informazioni utili all’analisi, tra cui i costi dei vari elementi dell’imballo, i tempi necessari all’operatore e infine lo storico dei reclami degli ultimi anni. Ho poi selezionato gli aspetti critici più ricorrenti. Durante la terza fase, ho eseguito la vera e propria analisi, proponendo alcune soluzioni di miglioramento. Infine nell’ultima fase ho valutato economicamente le varie soluzioni ipotizzate, focalizzandomi inoltre sui tempi di manodopera.
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Gaudimonte, Elena. "Ottimizzazione del processo di sintesi di microcapsule melammina-formaldeide." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10089/.

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Abstract:
Lo scopo di questo elaborato di tesi è sintetizzare microcapsule di dimensioni non superiori ai 20 micron, contenenti un composto termocromico in modo da funzionare come indicatori di temperatura. Le capsule devono essere quindi in grado di variare la propria colorazione in funzione della temperatura del mezzo in cui sono disperse o dell’ambiente circostante, senza degradarsi. Il core è costituito da una miscela contenente un pigmento termocromico il cui colore varia da verde intenso se mantenuto a temperature ambiente, fino ad un verde pallido, quasi bianco, per temperature inferiori ai 10°C. Il core è stato quindi incapsulato in uno shell, costituito da una resina melammina-formaldeide (MF) mediante polimerizzazione in situ. Questo processo prevede la sintesi di un prepolimero MF che viene poi fatto reticolare in presenza di una emulsione del core in soluzione acquosa. Per prima cosa è stato ottimizzata la sintesi del prepolimero a partire da una soluzione acquosa di melammina e formaldeide. Vista la tossicità della formaldeide (H341-H350-H370) è stata studiata anche la possibilità di sostituire questo reagente con la sua forma polimerica (paraformaldeide) che a 45°C circa degrada rilasciando formaldeide in situ. In questo modo il processo risulta molto più sicuro anche in previsione di un suo possibile sviluppo industriale. In seguito è stato ottimizzato il processo di microincapsulazione in emulsione su vari tipi di core e studiando l’effetto di vari parametri (pH, temperatura, rapporto core/shell, tipo di emulsionante ecc.), sulle dimensioni e la stabilità delle microcapsule finali. Queste sono quindi state caratterizzate mediante spettrometria Infrarossa in trasformata di Fourier (FT-IR) e la loro stabilità termica è stata controllata tramite analisi TermoGravimetrica (TGA). Il processo di reticolazione (curing) della resina, invece, è stato studiato tramite Calorimetria Differenziale a Scansione (DSC). Le microcapsule sono inoltre state analizzate tramite Microscopio Elettronico (OM) e Microscopio Elettronico a Scansione (SEM).
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Zavatta, Alessia. "Ottimizzazione del calcolo della disponibilità dei materiali: il caso Calzedonia Spa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
L'elaborato presenta lo studio riguardante l' ottimizzazione del processo di calcolo della disponibilità dei materiali. Entrando nel dettaglio del caso Calzedonia si analizza la situazione AS-IS caratterizzata da un processo di calcolo manuale tramite foglio di lavoro Excel. Successivamente, verrà analizzata la situazione TO-BE derivante dall'implementazione del progetto COMAC, transazione di SAP, che renderà il processo di calcolo automatico.
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Arcoleo, Annamaria. "Ottimizzazione del processo di rivestimento di compresse farmaceutiche tramite bassina." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Il lavoro presentato in questa tesi è stato svolto durante un tirocinio curriculare presso IMA Active, la divisione di IMA S.p.a. dedicata alla produzione di macchine automatiche per l’industria farmaceutica. La IMA (Industria Macchine Automatiche) venne costituita a Bologna nel 1961 ed è oggi leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo ed il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè. La divisione Active progetta e produce macchine automatiche per il processo e la produzione di medicinali solidi orali sotto forma di capsule, compresse e granulati. Lo studio di questa tesi è stato svolto sulla macchina automatica MYLAB: è un impianto in scala di laboratorio utilizzato per studi di ricerca e sviluppo che presenta due moduli, letto fluido e bassina, che possono essere scambiati a seconda dell’operazione che si vuole effettuare. La modalità analizzata in questa tesi è la bassina: essa presenta una coppa perforata con vomeri a forma di onda che assicurano un’ottimale miscelazione dei nuclei. La coppa utilizzata per lo sviluppo degli esperimenti è una coppa sperimentale che presenta tre configurazioni di vomeri diverse, intercambiabili tra loro. Queste nuove configurazioni di vomeri, associate a particolari parametri di macchina e di processo, permettono di ottimizzare il processo di rivestimento tradizionale, in termini di uniformità e qualità del prodotto finale. A questo scopo è stato sviluppato un esperimento statistico programmato, che consiste in una serie di prove in cui vengono fatte variare in modo sistematico alcune variabili di input (fattori) del processo di coating, come i vomeri e la velocità di rotazione della coppa, in modo da poter osservare e identificare le corrispondenti variazioni in uscita dell’output (risposta). Questa programmazione statistica degli esperimenti è utilizzata sia nello sviluppo che nella messa a punto del processo per migliorarne le prestazioni.
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Dotti, Alessandro. "Ottimizzazione del processo di produzione di protesi biomimetiche per cranioplastica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8630/.

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Abstract:
Le protesi biomimetiche hanno subito negli anni innumerevoli cambiamenti dovuti al miglioramento tecnologico, che ha portato allo sviluppo di nuovi materiali sempre più biomimetici. L’utilizzo di protesi in idrossiapatite personalizzate rappresenta la scelta migliore per gli interventi di cranioplastica ricostruttiva. Ad oggi la produzione di questo dispositivo richiede lunghe fasi di lavorazione. Risulta pertanto di grande interesse trovare soluzioni innovative che permettano l’ottimizzazione dei tempi garantendo al contempo l’efficacia clinica. L’obiettivo di questo elaborato è introdurre l’utilizzo delle microonde per essiccare il semilavorato nelle fasi iniziali di produzione. Bisogna comprendere quali siano i parametri in grado di influenzare le proprietà finali del dispositivo e come modularli per guidare questi attributi verso il punto di ottimo. Si è deciso di utilizzare la tecnica del Design of Experiments a fattoriale completo come metodo per ottimizzare il processo produttivo. I fattori scelti sono stati la potenza del forno a microonde, il peso della cellulosa secca, il range di peso della matrice di cellulosa e la percentuale di essiccamento del semilavorato. Al termine dello studio è stato possibile capire come e quanto questi fattori abbiano influenzato la severità dei difetti, la porosità e le proprietà meccaniche (tensione ultima di compressione e lavoro a rottura) del prodotto finito. Lo studio ha mostrato che per garantire un basso numero di difetti associato ad una porosità in linea con le specifiche di prodotto è indicato impostare la potenza del forno a microonde sul valore di 250W e di utilizzare questo processo nella fase iniziale per essiccare al 20% i semilavorati. La conferma è stata fornita da una sperimentazione eseguita su protesi allineate ad un caso clinico reale utilizzando questo nuovo processo permettendo di ottenere un ottimo risultato in termini di qualità del prodotto finito con una bassa percentuale di scarto per difetti e porosità.
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Rizzi, Matteo. "Analisi dei flussi logistici ed ottimizzazione del processo di previsione: il caso Unigrà." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
La necessità di rispondere al mercato con maggior flessibilità e in tempi sempre minori, garantendo comunque molteplici personalizzazioni nei prodotti, ha spinto le aziende ad implementare sistemi gestionali sempre più affinati che rappresentano un punto strategico per essere competitivi nel mercato. La presente tesi nasce quindi con l’obiettivo di analizzare la realtà aziendale legata alla gestione delle scorte applicato ad uno specifico caso aziendale: Unigrà, azienda agroalimentare, leader nella trasformazione di oli e grassi vegetali, produzione di materie prime, semilavorati e prodotti finiti vegetali con sede a Conselice (RA). L’obiettivo di questo elaborato è dunque quello di fornire una visione d’insieme relativamente al sistema di gestione delle scorte in magazzino all’interno di Unigrà, in modo da individuare le varie criticità presenti, dalle quali deriveranno tutte le successive analisi ed approfondimenti necessari. Si elaboreranno quindi proposte di miglioramento ed implementazioni attuabili da Unigrà. Mediante l’analisi degli ultimi 3 anni di esercizio, confrontando il totale uscito con la giacenza presente in magazzino, è stato possibile identificare lo “stato di salute” delle scorte; grazie all’ausilio di software gestionali e strumenti di analisi sono state individuate le aree più critiche che necessitano di un miglioramento ridefinendo, inoltre, le politiche di gestione degli approvvigionamenti.
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Benedusi, Matteo. "Ottimizzazione del processo Friction Stir Welding per giunzioni a tre corpi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3522/.

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De, Dominicis Maria. "Ottimizzazione del processo di ribilanciamento congiunto degli asset nel settore dell'e-commerce." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La tesi affronta la tematica del ribilanciamento congiunto degli asset in un’azienda del settore dell’e-commerce. Dopo uno studio approfondito delle caratteristiche del commercio elettronico, si passa ad una analisi dei principali processi svolti all’interno dei centri distributivi al servizio dell’e-commerce, illustrandone le tecniche più diffuse e le sfide che le aziende devono affrontare per rimanere competitive. Questa analisi mette in luce come il contenimento dei costi, insieme al mantenimento di alti livelli di servizio al cliente, rappresenti un elemento chiave per il successo in questo settore. La scelta della modalità con cui si determina la programmazione settimanale dei camion che trasportano asset pieni e vuoti tra i centri distributivi dell’azienda rappresenta una grande opportunità in tal senso. Nella seconda parte della tesi viene infatti proposto un approccio che permette di ridurre notevolmente i costi di trasporto per la movimentazione degli asset rispetto alla pianificazione tradizionale. Questo prevede un algoritmo euristico per la pianificazione dei viaggi diretti e un modello di ottimizzazione per i viaggi inversi a capacità condivisa tra gli asset. Il primo introduce elementi innovativi che permettono di ridurre i costi sia direttamente dei camion che trasportano asset pieni e sia indirettamente quelli dei camion che trasportano asset vuoti. Il secondo invece si focalizza sui viaggi inversi ed è caratterizzato da una capacità condivisa tra i diversi tipi di contenitori, al contrario della gestione tradizionale che invece considera il ribilanciamento di ogni asset singolarmente. L'approccio multi-asset permette di ridurre i costi di trasporto e aumentare l’utilizzazione dei camion. È stato determinato che la combinazione dell’algoritmo euristico per i camion diretti e del modello di ottimizzazione per i camion inversi può portare a risparmi di circa € 600 000 su base annua per un’azienda di grandi dimensioni.
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Tarantella, Ilenia. "Ottimizzazione del processo di spedizione di un impianto industriale. Il caso Coloplast." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L'elaborato affronta il problema della produttività verificatosi nel magazzino campioni di Coloplast, azienda produttrice e distributrice di dispositivi medici. Nella prima parte del testo è presente una introduzione che riporta le caratteristiche del mercato odierno e la funzione della logistica distributiva. Il capitolo 2 parla della metodologia del lean six sigma soffermandosi sulla descrizione di uno degli strumenti principali di tale metodologia per l'analisi di problemi esistenti: il DMAIC. Al DMAIC ed alla descrizione dettagliata delle sue parti e degli strumenti che utilizza è dedicato il capitolo 3. Il capitolo 4 espone l'azienda nel suo complesso con focus sul Centro Distributivo di Bologna e in particolare del magazzino campioni in esso presente. Di quest'ultimo si descrive lo stato attuale. Successivamente si parla dell'applicazione delle varie fase del DMAIC al problema aziendale riscontrato: la bassa produttività nel magazzino campioni. Infine viene sviluppata la valutazione economica del progetto intrapreso e le conclusioni dedotte dalla fine di tale progetto.
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Zompi, Giorgio. "Ottimizzazione delle fasi di finishing del processo di verniciatura presso Pieffeci S.p.A." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L'elaborato descrive un progetto che ha avuto lo scopo di ottimizzare le fasi di finishing di un processo di verniciatura in un'ottica aziendale che persegue la filosofia della lean production, ripercorrendone le fasi dallo studio dei metodi di lavoro fino al re-layout e alla valutazione dell'investimento.
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Poletti, Marco. "La gestione innovativa del frantoio: ottimizzazione delle variabili di processo per il miglioramento qualitativo del prodotto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Questo elaborato di tesi aveva l’obiettivo di realizzare uno storico in grado di fornire a “Terra di Brisighella” strumenti utili alla gestione del proprio frantoio. Sono stati utilizzati nove oli vergini di oliva, ottenuti con diversi tempi di gramolatura, valutando questa variabile sulle loro caratteristiche compositive e sensoriali. L’attività sperimentale ha riguardato gli aspetti di seguito riportati: analisi della frazione fenolica, per valutare la legittimità di apposizione in etichetta dell'indicazione salutistica “polifenoli nell’olio d’oliva” (Regolamento (UE) 432/2012); studio delle condizioni di processo più idonee all’ottenimento di un prodotto con le caratteristiche qualitative ricercate, con particolare attenzione alle condizioni di gramolatura; evoluzione qualitativa del prodotto durante la conservazione. Per tutti i campioni la concentrazione in composti fenolici è risultata alta, in relazione al limite minimo a cui fa riferimento il regolamento e ciò ha legittimato la possibilità di apporre il claim salutistico. Il tempo di gramolatura ideale a promuovere la ripartizione dei composti fenolici nell’olio è risultato di 30 minuti, mentre per favorire il rilascio nello spazio di testa dei composti volatili è risultato 15-25 minuti. Lo stoccaggio ha provocato ai campioni un significativo decadimento qualitativo, principalmente a quelli caratterizzati da un minor contenuto fenolico. La filtrazione è stato considerato un trattamento necessario a preservare la qualità dei campioni durante la conservazione. Sono stati ottenuti risultati molto interessanti utilizzabili come base di partenza per la sperimentazione anche nell’annualità 2020-2021. Nella successiva campagna olivicola le prove verranno effettuate nell’intervallo di tempi di gramolatura compreso tra 20 e 30 minuti, si estenderà la sperimentazione su un altro prodotto commerciale della Cooperativa e si studierà la shelf-life di campioni commerciali filtrati ed imbottigliati.
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Panieri, Marco. "Ottimizzazione mediante progetto dell'esperimento del processo di produzione di idrossiapatite drogata con magnesio." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
L’uso dell’idrossiapatite come sostituto osseo è molto diffuso grazie alla comprovata bioattività e osteoconduttività. La sostituzione di ioni calcio con magnesio nel reticolo strutturale dell'idrossiapatite favorisce il miglioramento dell’efficacia biologica del prodotto. Il magnesio è infatti strettamente coinvolto nella mineralizzazione dei tessuti calcificati stimolando direttamente la proliferazione degli osteoblasti. L’elaborato si pone come obiettivo lo studio del processo di produzione di idrossiapatite drogata magnesio, analizzando i parametri critici del processo individuati in studi precedenti e andando a definire le condizioni ottimali di sintesi. Lo scopo finale è l’identificazione di quei parametri che maggiormente influenzano la resa di processo e le caratteristiche reologiche del prodotto con particolare attenzione all’estrudibilità della pasta. Il progetto ha avuto inizio con l'analisi del processo attuale e l'individuazione di potenziali parametri critici (temperatura di reazione, granulometria del reagente calcio idrossido, portata di gocciolamento soluzione acida e tempo di maturazione). La pianificazione della sperimentazione in scala di laboratorio ha seguito le metodiche proposte dal DoE (Design of Experiment). L’output finale della sintesi (polvere e sostituto osseo estrudibile) è stato caratterizzato sia da un punto di vista chimico che fisico mediante misurazione della forza necessaria ad estrudere i prodotti ottenuti. Lo studio ha permesso di individuare una combinazione ottimale dei quattro parametri in relazione alle aspettative sul prodotto. Sulla base di questi risultati conseguiti, sarà valutata l’implementazione di modifiche al processo industriale, quali aumento della portata di gocciolamento e raffreddamento rapido della sospensione a termine reazione. I cambiamenti proposti favorirebbero l’incremento produttivo e la qualità finale del prodotto.
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Tonioni, Giulia. "analisi e ottimizzazione del processo di progettazione: il caso studio della linea Ninfea." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L'elaborato di tesi nasce da un tirocinio formativo presso Sitmatic Italia, azienda che progetta, produce e commercializza sedute ergonomiche da lavoro. Durante la collaborazione con l'azienda ho potuto occuparmi dello sviluppo progettuale di una linea di sedute e di un divano modulare e della loro comunicazione, seguendo la progettazione dal concept alla produzione. Il progetto di tesi ha l'obiettivo di concretizzare le competenze apprese durante il percorso di studi e l'esperienza acquisita dalla collaborazione con questa realtà aziendale. Il risultato è la realizzazione di uno strumento di gestione del processo di progettazione che mette in relazione le necessità aziendali e la figura del designer.
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Sensidoni, Michele <1982&gt. "Ricerca sulle Caratteristiche di Filtrabilità della Birra e Ottimizzazione del Processo di Filtrazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4831/.

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Abstract:
Il presente lavoro ha avuto lo scopo di identificare le caratteristiche di filtrabilità della birra attraverso lo svolgimento di prove tecnologiche di filtrazione in scala di laboratorio e su scala pilota, utilizzando diverse tipologie di sistemi filtranti e sperimentando diversi materiali di membrana. La fase preliminare della caratterizzazione della filtrabilità della birra è stata condotta presso i laboratori del Campden-BRI – The Brewing Research International, Inghilterra, mentre le prove tecnologiche su scala pilota si sono svolte presso il CERB – Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra. Le prove di filtrazione e le analisi sui campioni hanno permesso di verificare le performance delle diverse membrane utilizzate in risposta alla variazione dei principali parametri del processo di filtrazione tangenziale. Sono stati analizzati diversi parametri di qualità della birra filtrata attraverso il monitoraggio del processo e lo svolgimento di prove analitiche sul prodotto volte ad evidenziare gli effetti delle differenti tecnologie adottate. Per quanto riguarda le prove di laboratorio per la caratterizzazione della filtrabilità della birra, l’analisi della PCS (Photon Correlation Spectroscopy) è stata utilizzata per verificare l’influenza di diversi trattamenti enzimatici sulla efficienza del processo di filtrazione e la loro influenza sulla stabilità colloidale della birra filtrata. Dai risultati ottenuti è emerso che il PCS è un valido strumento per determinare la distribuzione in classi di diametro e il diametro medio effettivo delle particelle solide in sospensione nella birra e può essere utilizzato sia per predire la stabilità della birra filtrata, sia per monitorare il processo di filtrazione in tempo reale.
The purpose of this work was to identify the characteristics of filterability of beer throughout different filtration tests on a laboratory scale and on a pilot scale, using different types of filter systems and experimenting with different membrane materials. The preliminary characterization of beer filterability with the particle size analysis was conducted at the laboratories of Campden-BRI - The Brewing Research International, United Kingdom, while the pilot-scale filtration tests were conducted at the CERB – The Italian Brewing Research Centre, Italy. The filtration tests and the analysis on the samples allowed to verify the performance of the different membranes used in response to the variation of the main process parameters of cross-flow filtration. Several quality parameters were monitored on both filtered and unfiltered beer samples, to highlighting the effects of the different technologies used. With regard to the laboratory tests for the characterization of beer filterability, the analysis of the PCS instrument (Photon Correlation Spectroscopy) was used to verify the influence of various enzymatic treatments (Protease and Cellulase) on the efficiency of the filtration process and their influence on the colloidal stability of filtered beer The results showed that the PCS instrument is a reliable tool for determining the size distribution of suspended particles in beer and can be used to predict the colloidal stability of the filtered beer and to monitor the process filtration in real time.
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Melandri, Michela. "Ottimizzazione, Standardizzazione e Innovazione Tecnologica del ciclo produttivo mediante i principi del Lean Thinking." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14294/.

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Abstract:
Obiettivo di questo elaborato è fornire alle aziende operanti sul mercato nella realtà industriale, una trattazione dei temi relativi alla standardizzazione e ottimizzazione dei processi di produzione, didatticamente semplice e fortemente orientata all’applicazione, centrata sui criteri di ricerca della massima efficienza tecnica ed economica del prodotto. La trattazione, corredata, ovunque possibile, di approcci quantitativi supportati da idonei strumenti matematici, vuole offrire per ogni tipo di azienda che operi sul mercato una traccia semplice e chiara in merito ad un tema estremamente attuale, relativo all'ottimizzazione e standardizzazione del processo produttivo, per salvaguardare il proprio vantaggio competitivo e aumentare la robustezza e capacità di far fronte a ogni tipo di minaccia esterna e/o interna potenzialmente verificabile in futuro. Infatti, il prodotto finale di tale attività di analisi, volta alla riduzione degli sprechi, mantenendo fisso il prezzo di vendita si tramuta quindi in un incremento dei margini di ricavo su ogni unità di vendita. Da ultimo, con la parte finale dell’elaborato è mia intenzione veicolare e far comprendere l’importanza e i vantaggi connessi all'introduzione ponderata dell’automazione anche all'interno di un contesto aziendale con lavorazioni altamente specifiche e variegate. È fondamentale per la sopravvivenza delle aziende nel contesto competitivo globale automatizzare le lavorazioni ripetitive a bassa creazione di valore aggiunto, realizzando in questo modo economie di scala. La manodopera specializzata deve essere razionalizzata e utilizzata esclusivamente per le lavorazioni complesse, distintive e rappresentative della grande competenza e affidabilità proprie dell’industria italiana.
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Baldacci, Francesco. "Ingegnerizzazione del processo produttivo di uno scaffold osteocondrale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
A seguito dell’aumento dell’età media della popolazione si riscontrano problemi sempre più frequenti di lesione dovuta ad una degenerazione del tessuto cartilagineo delle articolazioni sinoviali. Questo genere di danno può essere trattato attraverso l’utilizzo di tecniche non invasive o invasive che consentono di ritardare o evitare l’utilizzo di una protesi totale dell’articolazione. Il seguente elaborato è volto all’ingegnerizzazione del processo produttivo di un dispositivo osteocondrale prodotto dall’azienda Fin-Ceramica Faenza S.p.A.. Attraverso una valutazione delle criticità di processo sono state analizzate diverse fasi di produzione al fine di introdurre delle modifiche volte a l’aumento della capacità produttiva ed alla riduzione dei tempi di processo. Le modifiche sono state implementate ponendo particolare attenzione al prodotto finale, ed assicurando il conseguimento di caratteristiche chimico-fisiche equivalenti al prodotto ottenuto mediante il processo non ottimizzato. I risultati ottenuti sono tutti conformi con le specifiche di prodotto, ottenendo quindi un dispositivo equivalente a quello realizzato attraverso il processo non ottimizzato riducendo il tempo di processo ed aumentando la capacità produttiva. In prospettiva futura, sulla base di quanto conseguito, Fin-Ceramica Faenza S.p.A. potrà valutare l’implementazione delle modifiche sperimentate in modo tale da realizzare un aumento della capacità produttiva, abbattendo il tempo di processo e riducendo i costi relativi alla produzione del dispositivo medico osteocondrale.
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Marchese, Andrea. "Ottimizzazione del processo di definizione del valore dei ricambi in una azienda produttrice di beni strumentali: il caso SACMI S.C." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16601/.

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Abstract:
Nel lavoro seguente è stato affrontato il tema del prezzo di vendita dei ricambi all’interno di una azienda produttrice di beni strumentali. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con SACMI S.C., in particolar modo con la funzione After-Sales appartenente alla divisione Closures & Containers. Dopo una prima parte introduttiva riguardante il mondo After-Sales è stato introdotto il mondo dei ricambi descrivendone con un discreto grado di dettaglio le diverse caratteristiche che lo contraddistinguono. Nei capitoli successivi, nel cuore dell’elaborato quindi, viene proposto uno processo finalizzato alla determinazione del prezzo di vendita. Il processo risulta suddiviso in vari sotto-obiettivi da perseguire, ognuno dei quali funzionali e propedeutici al macro-obiettivo finale. Tale processo prevede l’identificazione di famiglie di prodotto simili che permettono di snellire il numero di prodotti da gestire e calcolare il prezzo in maniera più semplice. Al fine creare al meglio le diverse famiglie di prodotto è previsto l’utilizzo di fondamenti di Cellular Manufacturing: algoritmi di clustering, indici di similarità. Nei capitoli finali sono riportati diversi test eseguiti a varie famiglie di prodotto SACMI, nei quali è stato applicato il processo proposto al fine di valutarne la bontà operativa. Alla luce dei risultati riportati dai test e dalle diverse potenzialità applicative emerse è verosimile che tale processo in particolare e strumenti di cellular manufacturing più in generale, possano essere applicati anche nel mondo del After-Sales.
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Barberio, Francesco. "Nanofibre contenenti grafene per la modifica di compositi laminati: ottimizzazione del processo di elettrofilatura." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20745/.

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Abstract:
I compositi laminati, specialmente i Carbon Fiber Reinforced Polymers (CFRPs), possiedono ottime proprietà meccaniche ed un peso contenuto rispetto i materiali metallici. Uno dei problemi più importanti che i laminati presentano è il cedimento per delaminazione, ovvero il distaccamento delle lamine che costituiscono il composito, in seguito a sollecitazioni esterne e/o alla presenza di difetti formati durante il processo di lavorazione. Per poter minimizzare tale fenomeno sono stati studiati vari metodi; fra questi vi è l’utilizzo di tessuti nanofibrosi che, intercalati fra le lamine, riescono ad ostacolare efficacemente la propagazione della cricca. Nel presente lavoro di tesi sono stati prodotti, mediante elettrofilatura, tessuti nanofibrosi polimerici additivati con grafene, da impiegare per la modifica strutturale di compositi laminati. In particolare, è stata svolta l’ottimizzazione delle soluzioni (concentrazione polimero, sistema solvente) e dei parametri di processo (potenziale, portata, distanza ago-collettore) per diversi materiali polimerici. Per effettuare un’efficiente dispersione del grafene sono stati effettuati vari cicli di sonicazione. Le membrane sono state caratterizzate morfologicamente mediante microscopia elettronica (SEM) e termicamente mediante calorimetria differenziale a scansione (DSC). Infine, sono stati prodotti tessuti di grandi dimensioni adatti ad essere integrati, prossimamente, in compositi laminati per verificarne l’efficacia contro la delaminazione.
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Tondelli, Damiano. "Ottimizzazione del sistema di trattamento fumi a doppio stadio del termovalorizzatore HERA di Coriano (RN)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Lo studio svolto si propone di stabilire quali sono le condizioni di gestione ottimale del sistema di depurazione dei fumi dell’impianto di termovalorizzazione di Rimini, situato nel comune di Coriano e gestito da Herambiente, una società nata nel 2009 nell'ambito del Gruppo Hera, una delle più importanti multiutility italiane che opera nei servizi dell’ambiente, dell’acqua e dell’energia. Il sistema di depurazione dell’impianto è composto da un doppio stadio di abbattimento a secco in cui si dosa calce (Ca(OH)2), al primo stadio, e bicarbonato di sodio (NaHCO3), al secondo. Rispetto alla calce, il bicarbonato garantisce una migliore efficienza di abbattimento dei gas acidi (HCl, SO2, HF), ma ha un prezzo d’acquisto maggiore. Da tale considerazione ha origine il problema di ottimizzazione economica: è necessario individuare una soluzione che consenta di ridurre il consumo e la spesa dei reagenti utilizzati senza alterare le emissioni di inquinanti a camino. I costi operativi legati alla gestione del sistema di depurazione, inoltre, devono tenere in considerazione anche la produzione dei residui solidi generati nei due stadi di abbattimento. Il calcolo di ottimizzazione è stato eseguito utilizzando un modello matematico in grado di prevedere il comportamento dei sistemi reagenti nei due stadi di abbattimento tramite la conoscenza di un parametro empirico. Dopo aver calibrato il modello con i dati di funzionamento dell’impianto, è possibile procedere alla sua implementazione al fine di valutare, in diversi periodi dell’anno 2015, come variano i costi operativi totali in funzione della conversione di HCl (gas acido più critico) al primo stadio di abbattimento e individuare quindi la migliore condizione economico-operativa per ciascun periodo considerato.
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Camarotto, Laura. "Ottimizzazione del sistema di controllo dell'essiccamento di nero di carbonio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Gli impianti dell’industria di processo, durante il loro funzionamento, devono soddisfare determinati requisiti; è necessario, infatti, che vengano soddisfatti requisiti di produzione, al fine di garantire il livello di produzione richiesto e le specifiche di qualità prefissate per il prodotto, e requisiti economici, al fine di ottenere il massimo profitto con il minor costo possibile. Questi requisiti devono essere soddisfatti tenendo in considerazione i vincoli operativi delle apparecchiature, la sicurezza del personale e della popolazione circostante lo stabilimento ed il rispetto dell’ambiente. Per garantire il soddisfacimento dei requisiti sopra elencati è necessario un monitoraggio continuo del processo produttivo, che viene fatto attraverso un sistema di controllo, il quale ha l’obiettivo di contrastare l’effetto delle perturbazioni esterne, mantenendo le variabili di processo entro i limiti prestabiliti. Lo scopo di questo elaborato di tesi è quello di ottimizzare e stabilizzare il circuito di controllo di un processo di essiccamento nell’ambito della produzione di nero di carbonio, riducendo così il quantitativo di prodotto non rispondente ai requisiti di qualità prefissati.
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Annunziata, Alexia. "Recupero di scarti di CFRP tramite pirogassificazione: ottimizzazione del processo e caratterizzazione delle fibre ottenute." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16747/.

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Abstract:
Il progetto alla base di questa tesi di laurea verte sullo studio di un innovativo processo di pirogassificazione per il recupero delle fibre di carbonio da scarti di compositi. L’obiettivo è stato quello di individuare le condizioni ottimali dei parametri di processo al fine di ottenere delle fibre di carbonio riciclate con proprietà le più simili a quelle delle fibre vergini, idonee quindi ad un nuovo utilizzo nel campo dei materiali compositi. Il materiale trattato è composto da scarti di lavorazione di materiale composito (CFRP), è stato quindi sottoposto al trattamento termico modificando i diversi parametri quali temperature, tempi di residenza, portate di aria in gassificazione e quantità di materiale trattato, variati singolarmente durante diverse prove condotte allo scopo di individuare le migliori condizioni di trattamento. Al termine di ogni prova, i campioni sono stati sottoposti ad una serie di analisi e caratterizzazioni per valutarne condizioni, proprietà termiche e morfologiche utilizzando strumenti quali TGA, SEM-EDS e microscopio Raman. Raggiunta la miglior combinazione dei parametri, si è proceduti ad una fase di validazione del ciclo di pirogassificazione giudicato migliore, allo scopo di dimostrare la riproducibilità del processo. Anche in questa fase, le fibre in uscita dall’impianto sono state caratterizzate utilizzando le medesime analisi descritte per la fase precedente. I risultati ottenuti hanno fornito sufficienti prove utili a dimostrare la validità del processo. Le fibre ottenute possono essere ritenute idonee ad un successivo riutilizzo in quanto le proprietà superficiali appaiono solo minimamente variate rispetto alle fibre vergini.
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De, Paola Ennio. "Ottimizzazione del sistema di controllo di una linea di produzione di nero di carbonio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Un processo industriale è costituito da una serie di operazioni unitarie tra loro integrate, aventi come obiettivo finale quello di realizzare un prodotto finito a partire da determinate materie prime. Durante il normale funzionamento un impianto industriale deve essere in grado di gestire le differenti condizioni dinamiche cui è sottoposto per effetto di perturbazioni esterne, che tendono a spostare i processi dalle condizioni stazionarie; in aggiunta può essere necessario cambiare le condizioni operative per realizzare differenti tipologie di prodotti. L'obiettivo del sistema di controllo del processo è quello di mantenere le variabili di processo pari ai valori desiderati, al fine di ottenere un prodotto conforme alle specifiche e minimizzare la produzione fuori qualità. In questo contesto si inserisce la presente attività di tesi, che ha come scopo l’ottimizzazione del sistema di controllo di una linea di produzione di nero di carbonio. Il lavoro di tesi è così strutturato. Dopo il capitolo 1, avente carattere introduttivo, nel capitolo 2 si descrive la realtà operativa del gruppo chimico a cui appartiene il sito produttivo dove si trova la linea di produzione analizzata. Nel capitolo 3 sono illustrate le tecniche statistiche utilizzate nell’ambito del controllo del processo. Nel capitolo 4 è spiegato che cosa è un sistema di controllo di processo. Il capitolo 5 contiene un approfondimento sulle logiche di controllo applicate nell’industria di processo. Nel capitolo 6 è mostrata l’ottimizzazione della linea di processo in questione. Infine, il capitolo 7 contiene le considerazioni conclusive.
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Martuscelli, Luigi. "Analisi del processo di disidratazione di CNG ed ottimizzazione programma di dimensionamento e configurazione automatica prodotto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro è l’analisi del processo di disidratazione del gas naturale, partendo da una approfondita ricostruzione del processo coinvolto, spiegando le fasi del processo e fornendo una modellazione del fenomeno. Tale processo viene realizzato, a seconda delle richieste del cliente, in un impianto (Dryer) Non-Rigenerativo o Rigenerativo. Sono stati studiati entrambi i casi. È stato condotto un approfondimento, mediante contatto con fornitore, su possibili riempimenti alternativi a quello attualmente impiegato, mostrandone convenienza e validità in alcune specifiche applicazioni. Sono state avviate ricerche con contatti di riferimento presso Paesi esteri per ricevere dati sperimentali per questo tipo di impianti installati in stazioni di servizio. Partendo da un codice di calcolo manuale in Matlab, utilizzato dall’ufficio tecnico per dimensionare le apparecchiature del Dryer Rigenerativo è stata ricostruita la procedura di calcolo, a seguito di approfondimenti in letteratura, articoli scientifici e guide pratiche, e sono state aggiunte varie procedure di calcolo, iterative e automatiche, grazie a vincoli di processo e di progetto, al fine di rendere più automatico il procedimento di calcolo e velocizzare e guidare, soprattutto, le scelte progettuali. Il codice di calcolo rielaborato in Matlab, presenta varie interfacce grafiche e presenta maggiori funzionalità, sia di selezione che di archiviazione, permettendo il salvataggio dei dati ed eventuali confronti fra vari casi studio. Sono stati elaborati alcuni report e fascicoli tecnici ed anche un manuale d’uso del software realizzato per guidare l’utente nel suo utilizzo. A seguito di test-running del software e verifiche numeriche, confrontando i risultati ottenuti dal nuovo software rispetto a quelli ottenuti dal codice di partenza, sia su commesse nuove che già realizzate, è avviato il processo di validazione finalizzato all'utilizzo nella pratica lavorativa.
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Gliori, Emanuele. "Ottimizzazione e controllo del processo di elettrofilatura per la realizzazione di sensori piezoelettrici ad alte prestazioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Le attività svolte sono state incentrate sulla ottimizzazione e sul controllo del processo di elettrofilatura di soluzioni polimeriche per la realizzazione di membrane nanofibrose piezoelettriche per applicazioni Sensing ed Energy Harvesting ad alte prestazioni. Uno degli scopi di questa tesi è stato quello di realizzare un sistema di controllo in Arduino per la gestione dei generatori di alta tensione e per il monitoraggio di temperatura e umidità all’interno di un ambiente controllato, tentando quindi di isolare il processo di elettrofilatura dall’influenza dell’ambiente esterno. È stata eseguita una ottimizzazione del processo di elettrofilatura standard per il nuovo materiale e sono state caratterizzate le fibre ottenute attraverso l’utilizzo di Microscopia Ottica e SEM, per valutarne il diametro, l’uniformità e l’omogeneità. Sono state realizzate membrane piezoelettriche elettrofilate con una tecnica “limite”, cercando di spingere al massimo il campo elettrico aumentando la tensione applicata e riducendo la distanza. Con questo sistema è possibile ottenere fibre che presentano caratteristiche piezoelettriche notevoli senza bisogno di ulteriori processi di post-polarizzazione. Simulazioni del campo elettrico sono state eseguite attraverso il software Comsol per valutare l’effetto della geometria, della distanza e dei parametri di processo sulla distribuzione e sull'intensità del campo elettrico nello spazio. Le membrane elettrofilate con processo standard e in condizioni limite sono state successivamente integrate in matrici di PDMS e Resina epossidica, predisponendole per una possibile integrazione in altri compositi, sono state eseguite analisi SEM per valutare la qualità dell'impregnazione. Sono state eseguite prove di sollecitazione meccanica impulsiva e sinusoidale per valutare la risposta elettromeccanica dei dispositivi piezoelettrici ottenuti e per confrontare il risultato dell’impiego di diversi materiali di impregnazione.
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Ganzerla, Mattia. "Studio ed ottimizzazione del processo di elettrofilatura di PVDF-TrFE 80/20 e caratterizzazione delle nanofibre." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il seguente elaborato di tesi è stato svolto presso il DEI, Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi”, nel Laboratorio di Innovazione Tecnologica (LIT).L’obiettivo primario delle attività sperimentali svolte è la caratterizzazione delle nanofibre piezoelettriche ottenute in seguito ad un processo di elettrofilatura ottimizzato in modo da poter operare con le maggiori tensioni possibili.L’effetto piezoelettrico è la proprietà che caratterizza una famiglia di materiali dielettrici, detti appunto piezoelettrici, con struttura cristallina a simmetria non centrale, di rispondere ad una sollecitazione esterna tramite generazione di una differenza di potenziale, dunque, sono in grado di convertire l’energia meccanica in energia elettrica. Questa particolare proprietà li ha resi, al giorno d’oggi, materiali molto interessanti e trovano applicazione soprattutto nel campo dell’energy harvesting e del sensing. In questa tesi si studia uno dei modi di produzione di materiali piezoelettrici, l’elettrofilatura. Mediante questa tecnica si producono nanofibre cui generalmente va applicato un processo di post-polarizzazione per ottimizzare la proprietà piezoelettrica: in questa trattazione viene processata l’elettrofilatura con collettore posto ad una tensione negativa e con ago relativamente vicino, in modo d’avere campi elettrici elevati e creare fibre piezoelettriche senza la necessità di un trattamento di post polarizzazione. Come ultimo passo è stata valutata l’interazione tra nanofibre e matrice di PDMS e sono state effettuate prove di compatibilità tra diversi materiali al fine di implementare degli elettrodi sul provino.
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Forlai, Daniele. "Ottimizzazione del processo di previsione e gestione dei ricambi per un produttore di macchine automatiche il caso Sacmi s.c." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16649/.

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Abstract:
Questa tesi nasce con l’obiettivo di analizzare la realtà aziendale legata alla gestione del parco ricambi di SACMI Imola, noto produttore di macchine automatiche nel bolognese. L’obiettivo di questo elaborato è dunque quello di fornire inizialmente una visione d’insieme relativamente alla situazione AS-IS che caratterizza il sistema di gestione dei ricambi all’interno di SACMI, in modo da individuare le varie criticità presenti, dalle quali deriveranno tutte le successive analisi e approfondimenti necessari. Si elaboreranno quindi proposte di miglioramento e implementazioni attuabili da SACMI. Sarà proposto un algoritmo per la stima dei Lead Time di approvvigionamento, parametro essenziale nell’attività di pianificazione dei materiali di ricambio. Successivamente saranno applicati i modelli di forecasting, col fine di mostrare il potenziale di sviluppo dei modelli stessi, così da ottimizzare l’intero processo di previsione. I risultati forniti da questi algoritmi previsionali saranno poi analizzati mediante un apposito KPI (MAD/A) per verificare quale tra essi sia quello più performante per la realtà aziendale di SACMI. Si studierà infine il problema da un punto di vista economico, in modo da definire la soluzione gestionale più efficiente, applicando una politica di gestione dei ricambi: il criterio del costo globale minimo. A valle delle analisi compiute con i vari modelli, della valutazione delle prestazioni degli stessi e dell’impatto economico prodotto da quello più performante, si delineeranno scenari di sviluppo realistici e coerenti con gli obiettivi di ottimizzazione del sistema, espressi da SACMI.
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Montaguti, Lucia. "Ottimizzazione del processo di gestione e riordino delle spare parts in un'azienda del settore lusso: il caso Salvatore Ferragamo S.p.A." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La tesi illustra gli step che hanno portato all’ottimizzazione del processo di gestione e riordino delle spare parts legate o meno a richieste di riparazione di merce usata proveniente dal cliente finale del canale Retail di un’azienda operante nel settore lusso, la Salvatore Ferragamo S.p.A.. Durante il periodo di tirocinio della durata di 6 mesi, ho avuto la possibilità di affiancare i responsabili del progetto soprattutto nella fase di definizione delle specifiche funzionali di un software tramite il quale gestire le richieste di riparazione e gli ordini di parti di ricambio, da distribuire a livello worldwide a tutti gli attori coinvolti nel processo. Il progetto sviluppato assume particolare rilevanza per l’azienda, in quanto il flusso legato alle spare parts risultava totalmente destrutturato e difficile da tracciare in tutte le sue fasi, e ciò comportava diverse criticità, tra cui in primis il disservizio nei confronti del cliente finale, costretto ad aspettare anche mesi per avere indietro un prodotto riparato. Grazie alla collaborazione di personale dell’azienda proveniente dalle funzioni Logistica, IT e Sviluppo Prodotto e al supporto di sviluppatori esterni è stato possibile creare uno strumento semplice da utilizzare, ma che permettesse allo stesso tempo di strutturare e monitorare il processo e raccogliere dati per elaborare statistiche funzionali ad un suo miglioramento, tutto ciò con l’obiettivo finale di offrire al cliente un livello di servizio adeguato al settore in cui l’azienda opera. Nelle pagine successive verranno illustrate in maniera approfondita tutte le fasi che hanno condotto al risultato finale, fino alla pianificazione del lancio del software agli utenti di tutto il mondo.
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Bertuccioli, Gianmarco. "Pianificazione e ottimizzazione del processo produttivo per la costruzione e l'allestimento di superyacht: il caso Ferretti Group." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il progetto sostenuto presso Ferretti Group ha il principale obiettivo di mostrare alcune tecniche implementative per il bilanciamento delle stazioni produttive, la determinazione della sequenza delle attività, la distribuzione delle ore, e determinazione del numero di risorse necessarie per il completamento dell’attività produttiva. Nella prima parte dell’elaborato verranno presentati i fondamenti teorici, dove saranno ripercorsi alcuni temi essenziali per l’ambito applicativo. In primis, lo studio del prodotto poiché i prodotti costituiscono l’output principale delle organizzazioni industriali e normalmente la fonte primaria di guadagno; la loro scelta e progetto dovrebbero essere definiti in stretto rapporto con gli obiettivi dell’azienda. In secondo luogo verranno trattate le tecniche di programmazione e controllo di pianificazione. La seconda parte, invece, sarà dedicata al caso pratico Ferretti Group, frutto di uno studio effettuato nei passati sei mesi di tirocinio presso la holding del gruppo. L’oggetto in analisi è la Navetta Custom Line 120’. Il progetto a cui sono stato affiancato ha come obiettivo finale il bilanciamento delle stazioni produttive; partendo da una situazione di analisi di partenza, dunque, il team ha come obiettivo cardine quello di rischedulare il ciclo produttivo della Navetta e determinare la corretta allocazione delle risorse necessarie alla produzione nel minimo tempo disponibile. Il seguente studio nasce dall’accorgimento di elevati fattori di inefficienza del sistema produttivo nella determinazione del numero di risorse e la imprecisa allocazione delle ore lavoro alle fasi di lavorazione. Inoltre, il team si è occupato di eseguire un’analisi dei costi e dei flussi finanziari dell’imbarcazione; per avere un metro di paragone, sono stati confrontati i costi sostenuti durante i cicli produttivi, distinti per voci di costo (manodopera e materiali) con quelli relativi ad altre imbarcazioni relativamente simili.
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Galiè, Gianluca. "Analisi ed ottimizzazione del processo di finizione di prodotti finiti nel settore automotive. Il caso Magni Spa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L'elaborato tratta dell'analisi di un caso aziendale in cui si è andati ad applicare tutti i concetti relativi al bilanciamento delle linee di produzione e del dimensionamento dei magazzini. In special modo la linea su cui sono state applicate tali nozioni è quella inerente il processo di finizione, ovvero tutto il post linea, in un'azienda del settore automotive. L'azienda del caso studio, infatti, ad oggi aveva una linea di finizione non bilanciata, che lavorava quindi per cariche, non garantendo quindi una produttività costante all'azienda. Si è reso così necessario interpretare tale linea, come un vero e proprio flusso produttivo, andandolo a bilanciare. Si è studiato il Takt Time della linea che ha permesso di dimensionarla al meglio, anche come numero di stazioni fisiche da realizzare. Per quanto riguarda l'analisi del caso studio lo studente ha avuto modo di applicare tutte le metodologie di analisi delle linee di produzione, dalla rilevazione dei tempi all'analisi di procedure operative, per arrivare così al corretto bilanciamento della linea. Nella fase di dimensionamento dei magazzini sono state dapprima studiate le serie storiche ed i dati che hanno permesso di avere il materiale che ha consentito di sfruttare le conoscenze teoriche sul dimensionamento dei magazzini. Il caso studio ha visto anche il dimensionamento dei layout ottimali delle aree interessate, ciò ha permesso di sfruttare tutte le nozioni inerenti alla realizzazione ottimale di un impianto produttivo
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Bernabei, Nicolò. "Simulazione del processo di pressocolata di un carter frizione in lega di magnesio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Questo elaborato è nato per soddisfare un’esigenza dell’ente interno a Ducati Motor Holding che si occupa di ingegnerizzazione dei componenti e di tecnologie relative ai processi industriali. Ciò che si è voluto dimostrare riguarda la validità dei risultati delle simulazioni di un processo fusorio utilizzando MAGMASOFT®. L’obiettivo è quello di ricavarne indicazioni utili per il co-design del componente, riducendo gli scarti ed ottimizzando così l’intero sviluppo del pezzo. L'attività si è concentrata su un componente pressocolato in AZ91D. Il lavoro sperimentale è stato sostanzialmente diviso in tre fasi: • La raccolta dei dati provenienti dalla storia del componente • Lo svolgimento dell’attività con MAGMASOFT®; • L’analisi dei risultati delle simulazioni ed il confronto con la realtà. Ciò che è emerso è che la simulazione numerica del processo di pressocolata, anche se svolta in una fase preventiva, può costituire un ausilio molto importante al fine di progettare il componente in maniera più orientata alla sua industrializzazione. A livello qualitativo le zone più critiche evidenziate dai risultati delle simulazioni più semplici sono stati gli stessi di quelle più complesse. Ciò che è risultato invece dal confronto con la realtà è un’ottima corrispondenza tra le aree a più alto rischio porosità, ma una concordanza meno decisa sul tema cricche a caldo. Infine, con l’obiettivo di approfondire le potenzialità che il software potrebbe fornire all’ente, si è sfruttato un tool dello stesso in grado di stabilire in maniera automatica se il raggiungimento di alcuni obiettivi sia conseguito in maniera più efficace da una soluzione progettuale piuttosto che da un’altra. Nel caso in esame si è deciso di sottoporre all’analisi un componente molto simile al primo, progettato tenendo conto di quanto emerso da simulazioni effettuate con lo stesso software. I risultati sembrano confermare la migliore resa del nuovo componente.
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Zavoli, Chiara. "Applicazione del metodo Design of Experiment per l’analisi del ciclo di decontaminazione con H2O2 nell’industria farmaceutica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L'elaborato di tesi descrive l’attività sperimentale e di modellazione effettuata presso I.M.A S.p.A., divisione Life, per l’analisi e l’ottimizzazione del ciclo di decontaminazione con H2O2 vaporizzato all’interno di isolatori. L’attività sperimentale è stata svolta su un isolatore pilota presente in azienda. In particolare, le prove sono state eseguite su un MTI: esso è un isolatore dal volume ridotto, utilizzato per decontaminare piccoli carichi. Il ciclo di decontaminazione si compone delle seguenti fasi: deumidifica, conditioning, decontamina, areazione. Quelle analizzate in questo progetto sono areazione ed iniezione (che comprende conditioning e decontamina), attraverso il metodo del Design of Experiment (DoE). Il DoE si definisce come un esperimento statistico programmato, che prevede di eseguire una serie di prove sperimentali opportunamente organizzate, in cui si variano in modo sistematico alcuni fattori di input al ciclo, per osservare le corrispondenti variazioni in uscita dell’output, o risposta. Sono stati realizzati due slot di prove sperimentali, uno per l'areazione e uno per l’iniezione, allo scopo di individuare i fattori più impattanti sul processo e ottimizzarlo di conseguenza. Per la fase di areazione, variando la durata di iniezione, la portata di aria e la sua temperatura si è ottenuta la combinazione di fattori migliore per minimizzare la durata della fase, in più sono state individuate le condizioni ottimali per favorire il desorbimento di H2O2 da un materiale di test. Per la fase di iniezione, variando la concentrazione di H2O2, la durata di iniezione, la portata di aria e la sua temperatura, sono stati individuati i requisiti necessari a massimizzare l’efficacia del ciclo. L’analisi dei risultati sperimentali è stata eseguita con il software CAT: esso consente di identificare i fattori più impattanti sulla risposta in esame e permette di sviluppare un modello matematico che ne mostri l’andamento, nel dominio sperimentale analizzato.
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Monari, Francesca. "Analisi e ottimizzazione del processo di gestione dell'esponente di modifica dei disegni in una azienda meccanica produttrice di sistemi per la automazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Questa tesi nasce da una esigenza maturata dall'azienda FAAC Group, durante il tirocinio di sei mesi svolto presso l'Ufficio Acquisti. La richiesta è quella di analisi e ottimizzazione di un processo: la gestione dell'esponente di modifica dei disegni tecnici. Tale processo attualmente è controllato manualmente e non è inserito all'interno del sistema gestionale aziendale. Trattandosi di un tema piuttosto complesso, lo stato attuale ha generato diverse problematiche che hanno spinto l'azienda a valutare delle alternative. L'obiettivo della tesi è quello di formulare uno stato futuro (TO BE) che preveda la gestione dell'esponente di modifica all'interno del sistema gestionale aziendale, che possa apportare valore garantendo un flusso di gestione lean senza comportare carichi di lavoro aggiuntivi e che porti anche vantaggi economici misurabili nel breve periodo. L'implementazione del nuovo sistema, dovrà tenere conto di tutte le necessità delle diverse funzioni che quotidianamente sono coinvolte nella gestione dell'esponente di modifica, in particolare Acquisti, Ricerca & Sviluppo, Sviluppo fornitori. Per la buona riuscita del progetto è stata inoltre fondamentale la consulenza dell'Information Technology. La struttura della tesi comprende dunque una prima parte in cui si analizza il contesto teorico di riferimento e una seconda parte nella quale si definiscono le fasi del progetto vero e proprio. In particolare lo svolgimento prevede: una fase concettuale di definizione degli obiettivi, la mappatura dello stato attuale (AS IS), l'analisi dello stato attuale con particolare attenzione alle criticità riscontrate, che si concluderà con un'analisi S.W.O.T., la mappatura dello stato futuro (TO BE), l'analisi delle alternative e la valutazione economica dell'implementazione del progetto tramite opportuni KPI.
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Naldoni, Lia. "WASP, tra innovazione ed artigianalità. Studio per l’ottimizzazione del processo produttivo e della gestione dei costi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Questo elaborato, frutto del tirocinio svolto presso l’azienda WASP (CSP s.r.l.) di Massa Lombarda, mostra una serie di analisi e studi incentrati sull’applicazione di strumenti di gestione aziendale, fornendo soluzioni ad hoc per l’azienda, con l’obiettivo di dimostrarle i vantaggi che si possono ottenere dalla loro applicazione nella realtà aziendale. Per soddisfare la richiesta dell’azienda, tutti i temi di analisi sono stati sviluppati per una specifica linea di prodotto, la Delta WASP 3MT. La tesi si compone di tre macro aree. Nella prima viene illustrata la realtà aziendale di WASP, i prodotti offerti, i progetti di ricerca seguiti e l’evoluzione del prodotto protagonista. Nella seconda sezione viene trattata la riorganizzazione del processo produttivo in ottica di Lean Production, proponendo scenari futuri di ottimizzazione del flusso dei materiali e delle informazioni. Infine, viene approfondito il tema della determinazione della struttura dei costi del prodotto in analisi, definendone il costo pieno, il margine di contribuzione ed il volume di pareggio.
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Baiocchi, Lorenzo. "Ottimizzazione dimensionale di manufatti espansi superleggeri a matrice poliolefinica reticolata: studio del processo di stampaggio ad iniezione e primi passi verso lo sviluppo software." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16740/.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi dà il via ad un progetto di ricerca il cui scopo ultimo è lo sviluppo di un software di modellazione Computer Aided Engineering (CAE) in grado di prevedere l’espansione che avviene durante la fase di esplosione di un manufatto formato tramite stampaggio ad iniezione, a partire da materiali polimerici a matrice poliolefinica espansibile e reticolabile. Una stima accurata ed a priori dell’espansione nelle tre dimensioni tramite un software del genere, comporterebbe un tangibile e consistente risparmio economico e temporale durante il processo di progettazione di stampi utilizzati per la produzione industriale in serie di prodotti termoindurenti superleggeri con microstruttura cellulare a celle chiuse. Una prima fase del lavoro sperimentale è stata orientata verso la ricerca di correlazioni matematiche tra i coefficienti di espansione nelle varie dimensioni di provini standardizzati. Le correlazioni sono state determinate con successo ed è stata anche testata la loro stabilità rispetto ad una variazione della formulazione del materiale stampato. La seconda e ultima fase del lavoro sperimentale ha invece testato l’influenza di una modifica dei parametri di stampaggio sulle correlazioni precedentemente determinate. Infine, è stata proposta una prima ipotesi di un modello concettuale del processo, consistente con i risultati ottenuti.
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Polidori, Matteo. "Ottimizzazione delle politiche di gestione delle scorte e progettazione di un magazzino per il servizio ricambi: il caso Schnell spa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Questo progetto di tesi si pone l’obiettivo di riprogettare i principi che regolano l’intero processo legato al servizio post-vendita: dalla gestione della supply chain alle procedure di spedizione dei codici di ricambio, prestando particolare attenzione alle strategie di gestione interna delle scorte per ricambi. In questo documento, vengono quindi descritte le azioni implementate per migliorare la competitività del servizio ricambi. Dopo una breve presentazione dell’azienda e dei modelli teorici utilizzati nella trattazione, vengono illustrati i principali risultati conseguiti relativamente alla riorganizzazione del processo, calcolo delle scorte minime e progettazione di magazzini automatici dedicati ai ricambi. Per rafforzare la leadership di mercato ottenuta negli anni, grazie all’esperienza, al know-how ed alla cultura che caratterizzano l’azienda, diventa infatti fondamentale concentrare risorse e competenze sui fattori critici che determinano il successo di Schnell a tutti i livelli della propria catena del valore. Perseguendo una strategia di differenziazione, l’azienda si trova a fronteggiare sfide nuove e stimolanti che devono essere intraprese ricercando il migliore compromesso tra le due variabili chiave che determinano il successo di un’impresa: efficienza e livello di servizio.
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Squillace, Cristina. ""Razionalizzazione mediante VSM e tecniche Kaizen del flusso del valore nel processo produttivo di getti in ghisa: il caso Fonderie di Montorso S.p.a.”." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23381/.

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Abstract:
La stesura del seguente elaborato di tesi è avvenuta simultaneamente all’inizio di un progetto Lean presso il plant produttivo, situato a Crevalcore (Bo), di Fonderie di Montorso Spa, azienda produttrice di getti in ghisa. Lo scopo del seguente elaborato è di descrivere l’implementazione di un progetto Lean in uno dei settori più antichi esistenti. Negli ultimi decenni, si è sentito molto parlare di Lean production in settori come quello dell’automotive ma, raramente, si sente parlare di lean thinking o kaizen in settori metalmeccanici. I processi produttivi tipici di una fonderia, infatti, sono difficilmente prevedibili e controllabili come può essere un processo di assemblaggio di componenti. Trasferire, dunque, un sistema di gestione della produzione, il Toyota Production System, nato in una linea di assemblaggio, in un settore con una grande quantità di vincoli di progettazione e produzione, è una sfida, una sfida necessaria per rispondere ad una situazione di estrema variabilità della domanda, in cui il mercato richiede i prodotti in maniera rapida e puntuale. Per rimanere, dunque, competitivi è necessario un cambiamento radicale, una rivisitazione di tutti i processi aziendali partendo dall’arrivo dell’ordine, alla spedizione dello stesso. Alla luce di ciò, nel corso della trattazione, sono state svolte analisi al fine di ridurre il Lead time di partenza da 18 a 4 settimane, ponendo molta attenzione al coinvolgimento delle persone, il vero motore del cambiamento. Le parole cardine di questo elaborato sono: standardizzazione dei processi, eliminazione dei colli di bottiglia, aumento della comunicazione tra le funzioni aziendali, prioritizzazione dei clienti e per ultimo, ma non per importanza, la valorizzazione del gemba.
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Marzocchi, Chiara. "Efficientamento energetico di un impianto di recupero della frazione organica del rifiuto da raccolta differenziata, mediante processo misto anaerobico/aerobico, con produzione di biogas e ammendante." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La tematica dell’efficienza energetica e lo sviluppo delle energie rinnovabili sono, al giorno d’oggi, al centro delle politiche energetiche di molti Paesi. In tale ottica, lo studio realizzato si propone di esaminare i possibili interventi di efficientamento energetico, processuali ed impiantistici, realizzabili in un impianto di recupero della frazione organica del rifiuto da raccolta differenziata, in cui, mediante processo anaerobico/aerobico vengono prodotti biogas e ammendante. L’impianto preso in esame è l’impianto di digestione anaerobica e compostaggio sito in località Ca’ Baldacci nel comune di Rimini. A tal fine, si è ragionato, nella prima parte dello studio, in termini di ottimizzazione della produzione di biogas per aumentare l’energia elettrica prodotta nell’impianto stesso, in parte destinata all’ autoconsumo. Nella seconda parte dello studio, si sono cercate soluzioni che consentissero di ridurre i consumi di energia elettrica legati alle attività del processo; per fare ciò si sono individuate le sezioni impiantistiche e le utenze più energivore e, sulla base dei risultati ottenuti, si sono esaminati alcuni interventi di efficientamento di tipo impiantistico e processuale, realizzabili nell’ impianto ed i relativi risparmi energetici, in termini di energia elettrica. A conclusione dell’analisi fatta, si è stimato che, grazie all’ efficientamento energetico ipotizzato, si potrebbero risparmiare complessivamente 1.180 MWh/ anno di energia elettrica, proveniente dalla rete locale.
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Montuschi, Alessandro. "Ottimizzazione del controllo di flusso nei processi di dispensazione in radiofarmacia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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L’attività svolta durante il periodo di tirocinio presso l'azienda Tema Sinergie S.p.A. ha permesso un approfondimento nel campo della medicina nucleare e della radiofarmacia, nonché la possibilità di conoscere in prima persona le soluzioni tecniche adottate per la produzione e la preparazione dei radiofarmaci e il settore dei sistemi automatici per la gestione e la manipolazione degli stessi. L’attività sperimentale è stata incentrata sull’analisi di alcuni frazionatori automatici di radiofarmaci, sull’analisi delle performance e sulla raccolta di dati volta a migliorare la qualità del prodotto e ad incrementarne la stabilità nel tempo riducendo la statistica di failure. Nello specifico, in questo lavoro ci si è proposti di sviluppare un possibile approccio per identificare la presenza di eventuali perdite di materiale radioattivo da parte dei frazionatori automatici attraverso uno studio di natura fluidodinamica, riducendo quindi al minimo il rischio di contaminazione radioattiva dell’ambiente conseguente ad un possibile malfunzionamento.
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Rivola, Giulia. "Applicazioni di procedure per la manutenzione dei processi produttivi: basi per il process reliability." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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L’obiettivo di questo elaborato è analizzare la gestione del reparto manutentivo e il suo impatto all’interno di una realtà aziendale, in particolare la sede forlivese di Celanese, multinazionale leader nella produzione di soluzioni chimiche e materiali speciali. La prima parte del documento espone i concetti di base riguardanti lo scopo della manutenzione nei contesti aziendali e i costi associati a questo servizio, verranno descritti i principi fondamentali inerenti la teoria affidabilistica alla base dell’ingegneria di manutenzione e, in riferimento alla letteratura, i fondamenti per una corretta gestione del reparto in esame. Successivamente sarà descritta la realtà Celanese e, in particolare, il processo produttivo dello stabilimento forlivese. Successivamente, il focus si sposterà sull’analisi del reparto manutentivo. Lo studio vuole fornire una visione d’insieme sulla gestione e sui flussi operativi riguardanti la manutenzione, focalizzandosi sull’utilizzo del sistema informativo del reparto. Successivamente verranno esposte le principali criticità riscontrate in merito ai metodi di definizione e gestione delle attività manutentive e all’uso degli strumenti a supporto. Nell’ultimo capitolo saranno illustrate le soluzioni adottate per iniziare un percorso di evoluzione e miglioramento del reparto, tenendo in considerazione che quelli inerenti al metodo di lavoro e di gestione risultano i più ostici nella fase di attuazione. Infine, verrà presentato il progetto a lungo termine riguardante la sostituzione del sistema informativo di manutenzione, esplicitandone le fasi e i cambiamenti che ne deriveranno a livello aziendale.
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Proli, Gianluca. "Ottimizzazione dello stoccaggio del materiale attraverso l'introduzione di sistemi automatici e flessibili." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
La tesi intitolata "Ottimizzazione dello stoccaggio del materiale attraverso l'introduzione di sistemi automatici e flessibili" ha come obiettivo quello di aumentare la capacità produttiva di una realtà industriale come quella di Minimax (SCM Group) attraverso l'introduzione di un magazzino automatico verticale (VLM), un sistema automatizzato che permette il posizionamento e il recupero automatico dei carichi da posizioni di stoccaggio definite. La parte iniziale dello studio ha come obiettivo quello di capire quanti magazzini verticali l'azienda necessiterà per stoccare la quantità di merce che gli impedisce lo sviluppo produttivo. Una volta individuato il numero di magazzini automatici verticali è stata analizzata la situazione flussi AS-IS attraverso lo strumento della flow chart e calcolando tempi e distanze percorse. Successivamente sono state proposte una serie di alternative TO-BE dove, cambiando la posizione dei magazzini all'interno dello stabilimento, si misurano tempi e distanze del Picker, si controlla il flusso del materiale all'interno dell'azienda e si disegnano i nuovi layout. Durante lo studio è stato anche impiegato un algoritmo di clustering che utilizza una matrice di similarità per selezionare le macchine con che presentano i componenti più affini. Grazie all'analisi è stato possibile individuare la capacità produttiva realizzabile e il conseguente aumento di fatturato aziendale, il saving di operatori ottenibile, la centralizzazione della merce, l'aumento della velocità di picking e di asservimento della linea. Anche il flusso del materiale all'interno dell'azienda è stato ottimizzato.
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Fabbri, Cristiano. "Analisi ed ottimizzazione dei percorsi diagnostici presso l’AUSL di Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Negli ultimi anni la popolazione residente nella regione Emilia-Romagna sta andando incontro ad un progressivo invecchiamento, con un conseguente aumento della domanda di servizi sempre più efficaci. Al tempo stesso, però, a causa della crisi, è stato necessario porre particolare attenzione all’utilizzo efficiente delle risorse. Uno dei tentativi di bilanciare entrambi questi obiettivi è Gastropack, ovvero un nuovo paradigma di presa in carico congiunta, fra curante e specialista, del paziente con bisogno di cura gastroenterologico, creato all’interno dell’AUSL di Bologna dal Dott. Vincenzo Cennamo. Tale sistema, che nasce allo scopo di risolvere le criticità insite in quello basato su CUP, si fonda su tre principi operativi: presa in carico condivisa fra curante e specialista, con progettazione del percorso di cura; mancanza di prenotazione a CUP; molteplicità di prestazioni durante un singolo accesso. Il progetto pilota di Gastropack è stato lanciato nel Distretto bolognese di Porretta-Vergato il 4 maggio 2016, ma il sistema sarà presto esteso ad altre zone del capoluogo. In quest’ottica è stato necessario condurre un processo di Analytics, in modo da fare una valutazione completa del nuovo paradigma diagnostico. L'analisi si è articolata in tre parti: una prima reportistica sui risultati ottenuti; una seconda analisi di processo attraverso l’utilizzo del Process Mining; infine lo sviluppo di un modello di programmazione lineare intera volto all’assegnamento dei pazienti alle strutture dei nuovi comuni, coinvolti nel progetto. Tutto ciò a dimostrazione dell’importanza, per il futuro, della costruzione di una sanità impostata sul percorso del paziente, piuttosto che sulle precedenti unità funzionali scollegate, in modo da raggiungere quegli obiettivi necessari di efficienza ed efficacia.
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Fabbi, Andrea. "Ottimizzazione dei costi di gestione e di manutenzione nell'edilizia ospedaliera." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Obiettivo del presente elaborato è la definizione di un sistema di valutazione dei requisiti di manutenibilità e flessibilità degli elementi tecnici, con particolare riferimento all’edilizia sanitaria, settore nel quale le spese di gestione e di manutenzione si sono rivelate estremamente elevate. Al fine di individuare i requisiti di manutenibilità fissati dalla committenza, è stata eseguita un’analisi su alcune gare di appalto, per ricavarne i criteri con cui vengono definiti i costi di esercizio. Nonostante le prescrizioni recentemente introdotte dalla normativa nazionale per l’affidamento di lavori pubblici, l’analisi ha evidenziato che nel settore dell’edilizia sanitaria le Stazioni appaltanti non si sono ancora adeguate, con la conseguenza che, ad oggi, nessuna delle procedure di affidamento analizzate prende in considerazione i costi di manutenzione e di gestione in fase di aggiudicazione. Si è quindi dimostrata la necessità di introdurre sperimentalmente un sistema di valutazione, con l’obiettivo di stimare in termini di flessibilità e manutenibilità le scelte progettuali. Definiti i requisiti oggetto di valutazione si è poi cercato di valutarne l’applicabilità ad un caso studio di edilizia ospedaliera con il duplice fine di stabilire lo stato dell’arte attuale. È stato possibile così evidenziare le carenze procedurali in fase di aggiudicazione nell’edilizia ospedaliera e, parallelamente, proporre un sistema attraverso il quale porre rimedio a tali mancanze. L’applicazione dei principi qui esposti consentirebbe alle stazioni appaltanti e ai progettisti di definire scelte progettuali che qualitativamente rispondono alle necessità di una facile manutenzione e flessibilità architettonica nell’ottica di una riduzione dei costi di trasformazione, di gestione e di manutenzione delle strutture ospedaliere.
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Zaccherini, Giovanni. "Innovazione e digitalizzazione a supporto dei processi di gestione dei trasporti. Il caso UNILOG." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
La presente Tesi è stata sviluppata con scopo ultimo di ottimizzare le fasi di lavoro dell’azienda Unilog Group o eventualmente per implementarne di nuove. Nello specifico il focus è stato posto sulla digitalizzazione del core task aziendale ovvero la programmazione dei viaggi della flotta di spedizione merce e parallelamente sulla rilevazione ed ottimizzazione delle volumetrie della merce, sia in transito, sia in conto deposito. Per focalizzare i temi, sono stati in primo luogo approfonditi i servizi e le modalità di lavoro attuali adottate da Unilog e più in generale dallo stato dell’arte del settore distributivo per GDO. Successivamente sono state approfondite le soluzioni proposte di ottimizzazione dei processi.
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Zattini, Giorgio. "Impianto pilota per la pirolisi di PFU: ottimizzazione dei parametri di processo, studio e caratterizzazione dei prodotti ottenuti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4375/.

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In questo lavoro sono descritte le attività svolte a partire dal primo avviamento dell’impianto pilota di pirolisi di pneumatici, le ottimizzazioni impiantistiche e di processo effettuate, la caratterizzazione dei materiali di partenza e dei prodotti. Particolare attenzione è stata posta alla variabilità dei prodotti in uscita in funzione di parametri di processo quali operazioni preliminari, temperatura, pressione, quantità di materiale trattato e tempo di residenza, allo scopo di ottimizzare il processo e individuare le condizioni per l’ottenimento di specifici prodotti a livello quali- e quantitativo.
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Cortesi, Marco. "Re-layout di un'azienda metalmeccanica per l'ottimizzazione dei processi produttivi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
In questa tesi, svolta in collaborazione con l'azienda forlivese SELA GROUP s.r.l., siamo andati a cercare un nuovo layout che permettesse all'azienda di ridurre i costi di produzione. Dopo un dettagliato studio preliminare della situazione attuale (planimetria, processo produttivo, gestione magazzino ed approvvigionamenti), siamo giunti alla conclusione che il problema non fosse legato al sistema produttivo in sé per sé, ma alla gestione degli spazi. Siamo quindi andati, attraverso l'uso di diversi strumenti fra cui la from-to chart, la tabella dei rapporti, gli schemi del processo produttivo ecc., a riprogettare il layout della zona produttiva. Infine abbiamo analizzato l'aspetto economico di questo investimento, attraverso uno strumento chiamato VAN, Valore Attuale Netto. Quest'equazione ci da come risultato il ritorno economico dell'investimento che abbiamo intenzione di fare, andando ad attualizzare (ovvero tenere in considerazione la svalutazione del denaro negli anni) il flusso di cassa nel periodo d'esercizio. Il nuovo layout ha diminuito lo spazio da percorrere per produrre i beni della nostra azienda di circa il 50%. Ciò, unitamente ad altre modifiche, ci da come risultato finale non solo un ritorno dell'investimento nei tempi concordati, ma utili non indifferenti alla fine di tali tempistiche.
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Tramuto, Nicolò. "Analisi e ottimizzazione dei processi manutentivi attraverso l'implementazione di SAP PM: il caso Wienerberger S.p.A." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Al giorno d’oggi il contesto attuale dell’industria manifatturiera è caratterizzato da un’elevata concorrenza sui costi dovuta alla globalizzazione e alle nuove tecnologie di automazione che prevedono una revisione di tutti i processi produttivi in ottica di una continua efficienza. Gli obiettivi aziendali a breve termine comprendevano la valutazione delle prestazioni del reparto manutentivo, la riduzione degli interventi correttivi con conseguente aumento degli interventi preventivi e ispettivi e la diminuzione delle attività manutentive appaltate a ditte esterne. Per il conseguimento dei punti descritti in precedenza è stato necessario effettuare un’analisi della situazione attuale, evidenziare le criticità rilevate, decidere il software gestionale adatto alle esigenze aziendali e la scelta è ricaduta su SAP Plant maintenance, analizzare i dati a seguito dell’implementazione e valutare i risultati ottenuti. L’azienda dove ha avuto luogo il tirocinio è la Wienerberger S.p.A., leader mondiale nel settore dei laterizi, con circa 200 stabilimenti nel mondo con sede amministrativa a Vienna. In italia è presente con 4 stabilimenti con sede principale ad Imola in provincia di Bologna. Il numero di dipendenti di quest’ultima è pari a 80 con un fatturato che si aggira intorno ai 15 mln di €.
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Aldrovandi, Aba <1977&gt. "Ottimizzazione dei processi depurativi di reflui ad elevato carico organico a fini di recupero energetico." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2723/.

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Abstract:
L’attuale condizione che caratterizza il settore energetico richiede un necessario processo di riconversione che, oltre a favorire il risparmio energetico, riduca la dipendenza dai combustibili fossili ed accresca l’impiego di fonti energetiche rinnovabili, dando un contributo fondamentale alla riduzione delle emissioni di gas serra come diversi accordi internazionali richiedono. Si rende pertanto necessario accelerare i processi che da alcuni anni stanno favorendo l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Tra queste, le fonti legate ai processi di trattamento biologico dei reflui stanno avendo un interessante sviluppo. Esistono numerosi processi biologici che consentono la produzione di energia in maniera indiretta, quali ad esempio i processi di digestione anaerobica finalizzati alla produzione di biogas e/o produzione biologica di idrogeno. In tale contesto si inserisce la tecnologia delle Microbial Fuel Cell, che consente la produzione diretta di energia elettrica, finalizzata al recupero energetico inteso al miglioramento dell’efficienza energetica e alla riduzione dei costi d’esercizio di impianti di trattamento biologico dei reflui. Il presente lavoro di Tesi di Dottorato sperimentale, svoltosi in collaborazione al laboratorio PROT.-IDR. della sede ENEA di Bologna, riporta i risultati dell’attività di ricerca condotta su una MFC (Microbial Fuel Cell) a doppio stadio biologico per il trattamento di reflui ad elevato carico organico e produzione continua di energia elettrica. E’ stata provata l’applicabilità della MFC con entrambi i comparti biotici utilizzando elettrodi di grafite non trattata ottenendo, con un carico organico in ingresso di circa 9 gd-1, valori di potenza massima prodotta che si attestano su 74 mWm-2, corrente elettrica massima generata di 175 mAm-2 ad una tensione di 421 mV, ed una conversione di COD in elettricità pari a 1,2 gCODm-2d-1. I risultati sono stati molto positivi per quanto riguarda le prestazioni depurative ottenute dalla MFC. L’efficienza di depurazione misurata ha raggiunto un valore massimo del 98% di rimozione del COD in ingresso, mentre e la concentrazione di azoto ammoniacale nell’effluente raccolto all’uscita del sedimentatore è sempre stata inferiore a 1 mgN-NH4+l-1. Tra gli obiettivi posti all’inizio della sperimentazione si è rivelata di notevole interesse la valutazione del possibile utilizzo della MFC come sistema per il monitoraggio on-line del COD e degli acidi grassi volatili (VFA) prodotti all’interno di un digestore anaerobico, attraverso la definizione di una correlazione tra i dati elettrici registrati in continuo e le concentrazioni di CODanaer e VFA misurate in diversi periodi della sperimentazione. L’analisi DGGE della biomassa catodica ha fornito uno strumento analitico utile allo studio della diversità della comunità microbica sospesa ed adesa al catodo e ha confermato la forte similarità delle specie batteriche riconosciute nei campioni analizzati. In particolare, le bande di sequenziamento ottenute sono affiliate ai gruppi batterici Firmicutes, -Proteobacteria,  -Proteobacteria, -Proteobacteria e Bacteroidetes. Da quanto emerso dalla sperimentazione condotta si può pertanto concludere che ad oggi le MFC sono in fase di evoluzione rispetto ai primi prototipi utilizzati per lo studio delle comunità microbiali e per la comprensione dei meccanismi di trasferimento elettronico. Sfruttarne la potenza prodotta in maniera commerciale diviene una grande sfida per il futuro, ed è opinione comune che le prime applicazioni pratiche delle MFC saranno come fonte di recupero energetico per i dispositivi utilizzati per il monitoraggio dell’ambiente e per il trattamento delle acque reflue.
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Posa, Alice. "Ottimizzazione delle prestazioni termiche ed acustiche di pannelli sandwich isolanti per facciata." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
La presente tesi parte dall'analisi termica di una muratura esistente alla quale sono state applicate due soluzioni progettuali diverse con lo scopo di conferire maggiore rigidezza alla struttura e un miglioramento dal punto di vista termico. La prima soluzione studiata è una struttura autoportante in c.a con isolante eps, mentre la seconda è una struttura di irrigidimento con putrelle HEA 160 con applicato un pannello sandwich ed isolante PIR. Sono state condotte le analisi termiche e calcolate le rispettive trasmittanze medie per ogni soluzione, attraverso un software di calcolo-Dartwin.
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Dall'Olio, Enrico. "Ottimizzazione di mix design di geopolimeri a base di metacaolino e studio dei relativi processi di formatura." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11268/.

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Abstract:
Il seguente lavoro di tesi si pone come obiettivo di ottimizzare il mix design di materiali geopolimerici a base di metacaolino in modo da ottimizzare il procedimento di formatura tramite pressatura tipico delle piastrelle ceramiche. La parte iniziale del lavoro sperimentale è stata incentrata sullo studio dell’ottimizzazione delle formulazioni per ottenere impasti geopolimerici a base di metacaolino idonei per la pressatura e il colaggio; sono stati quindi preparate diverse formulazioni ottenute variando diversi parametri di processo, quali il contenuto totale di acqua dell’impasto e la concentrazione di quarzo utilizzato come filler inerte. Su tali mix è stato individuato il processo di formatura più idoneo dal punto di vista di temperatura di consolidamento, modalità e tempi di cottura ed è stato messo a punto il procedimento ottimale per la preparazione dei materiali, procedimento che è stato poi mantenuto per l’intero decorso dello studio. Nella produzione degli impasti si è deciso di eliminare sistematicamente quelle formulazioni che avevano prodotto materiali con peggiori prestazioni fisiche, come alcune formulazioni testate per il colaggio. Successivamente, dopo avere preparato i campioni, su di essi sono state eseguite le prove di assorbimento d’acqua e porosimetria ad intrusione di mercurio, per valutare le caratteristiche fisiche dei vari impasti prodotti, osservazioni al microscopio ottico e al microscopio a scansione elettronica, per analizzare i campioni selezionati dal punto di vista microstrutturale e morfologico e prove al microscopio riscaldante, per studiarne il comportamento alle alte temperature. I risultati ottenuti sono stati messi a confronto con quelli dei materiali ceramici tradizionali, per avere indicazioni sulla potenzialità dei prodotti a base geopolimerica come alternativa alla produzione di piastrelle ceramiche.
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Visani, Giacomo. "Sviluppo di nuove formulazioni di resine fast curing e ottimizzazione dei relativi processi di impregnazione e di cura industriale di prepregs." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14389/.

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Abstract:
Una delle tecniche di formatura di materiali compositi più utilizzata è la laminazione a partire da prepregs seguita da un ciclo di cura in autoclave. L’autoclave rappresenta una metodologia di cura abbastanza flessibile nonostante essa sia caratterizzata da elevati tempi di processo a causa della notevole inerzia termica, che comporta una lenta velocità di riscaldamento e raffreddamento. Una delle possibilità per velocizzare il processo in autoclave, ed aumentare quindi la produttività, consiste nell’utilizzare una resina fast curing. Purtroppo, tipicamente le resine fast curing presentano un’elevata reattività, che le rende ideali per processi ad infusione come il Resin Tranfer Molding (RTM) e generalmente altrettanto inadatte alla produzione di preimpregnati. In questo lavoro di Tesi si è ricercato un formulato epossidico contraddistinto da tempi di cura sufficientemente brevi e Tg abbastanza elevate, e si è verificata la possibilità di industrializzare il processo di produzione di un prepreg bastato su tali formulazioni mediante la tecnica dell’impregnazione a solvente, utilizzando una delle resine che hanno mostrato le prestazioni migliori nello screening preventivo. A tale scopo, si è valutato l’effetto del processo, tramite caratterizzazione termica, cinetica e meccanica del prepreg prodotto. In base ai risultati ottenuti è stato, infine, elaborato un ciclo di cura ottimizzato per tale prepreg.
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