Academic literature on the topic 'Pedagogical responsability'

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Journal articles on the topic "Pedagogical responsability"

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Corsi, Michele. "Il limite, il bisogno e il desiderio." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (November 2020): 65–88. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9311.

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Abstract:
L'articolo verte sulla triade limite, bisogno e desiderio. Partendo dal riconoscimento che il limite è consustanziale all'educazione. Anzi, che il limite è la meta-regola che dovrebbe ispirare le singole regole. Per passare, poi, ad analizzare il desiderio sulla scorta di Lacan, Freud e di altri Autori. Col desiderio che è altro dal piacere e dal godimento. E con l'oggetto del desiderio che è un fantasma o un'illusione. Col bisogno, infine, che è la risposta pedagogica al desiderio, definendo uno stato di urgenza reale, connotato fisiologicamente, del soggetto. Quello stesso bisogno, riconosciuto e limitato, che è la risposta a un godimento possibile e praticabile e, ugualmente, a una domanda ben posta e articolata. Un bisogno attualizzato, per quantità e qualità, dall'educazione. Nell'ottica delle tre grandi finalità dell'educazione: libertà, autonomia e responsabilità. E con la pedagogia medesima che non legifera, ma offre strumenti per il loro corretto esercizio. In grado così, il rapporto educativo, di educare i desideri, di sottometterli al principio del piacere e, laddove questo fallisse, di riportare il tutto al principio di realtà, faro e fondamento dell'educazione.
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Sidoli, Rita. "La trama dei valori condivisi e la pedagogia della responsabilitŕ." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 2 (January 2011): 31–42. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-002002.

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Abstract:
La parte introduttiva del capitolo (Paragrafo 1) riassume l'esperienza professionale in cui si radicano le riflessioni successive. Nel paragrafo 2 il tema del dolore č analizzato nei suoi risvolti individuali e sociali, nelle risposte che esso attiva in coloro che ne sono testimoni e nel "costo emotivo" della condivisione. Nel paragrafo conclusivo il prendersi cura, sintesi di sapere razionale e coinvolgimento emotivo, č coniugato nei suoi fondamenti teorici e nelle pratiche che lo concretizzano.
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Teresa Giovanazzi. "For a culture of sustainability. Pedagogical reflection, educational professionalism 0-6." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 2 (July 31, 2021): 160–68. http://dx.doi.org/10.36253/form-11330.

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Abstract:
Increasing awareness about the impending ecological crisis urges pedagogical research to project itself into the future and promote the training of human resources that is both responsible and aware of the educational value associated with the Environment. This paper, without claiming to be exhaustive, considers some challenges to transform the conditions of people and ecosystems within a culture of sustainability. Identifying balanced and authentic ways to inhabit the Earth is primordial to achieve the aforementioned objective and imply promoting effective educational actions through a new mindset between responsibilities and shared values. The governance of the educational ecosystem shall be the starting point with a particular focus on educational professionals 0-6. To make these multifaceted challenges a reality, the development of skills for professionals working in the educational and training services of childhood should be considered first. This is an unprecedented opportunity for the construction of sustainable skills that support the development of educational professionals 0-6 to take care of the environment. Per una cultura della sostenibilità. Riflessioni pedagogiche, professionalità educative 0-6 Assumere consapevolezza della rilevanza della crisi ecologica sollecita la ricerca pedagogica a proiettarsi nel tempo futuro, promuovendo una formazione delle risorse umane responsabile e consapevole del valore educativo dell’ambiente. Il presente contributo, senza pretesa di esaustività, si interroga sulle sfide di un cambiamento necessario nella prospettiva di migliorare le condizioni delle persone e degli ecosistemi, per una cultura della sostenibilità. Individuare modi più equilibrati e autentici per abitare la Terra implica promuovere azioni educative efficaci attraverso una nuova forma mentis, tra responsabilità e valori condivisi, muovendo dalla governance dell’ecosistema formativo con peculiare riferimento alle professionalità educative 0-6. Accostarsi alla realtà multiforme, a partire da chi opera nei servizi educativi e formativi dell’infanzia, richiede uno sguardo inedito nella costruzione di competenze sostenibili per lo sviluppo di professionalità educative 0-6 che sappiano prendersi cura dell’ambiente, nel segno dell’ecologia integrale.
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Braga, Caterina. "Participation and co-creative planning for urban sustainability. The Clic-Plan project educational case." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 2 (July 31, 2021): 151–59. http://dx.doi.org/10.36253/form-11326.

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Abstract:
The environmental degradation and climate change are the contemporary contexts in which educational processes take place. New forms of knowledge are therefore necessary, which place individuals, groups, as well as those responsible for social life at all levels (economic-political, institutional, administrative, productive, cultural), in the condition of not ignoring the consequences of human actions, also on the environment. Educating to participation, in contrast to delegation, promotes a sense of belonging and makes citizens responsible actors within the decision-making processes for managing their own territory. This, in the epistemological relevance of the pedagogical discourse, takes shape in the dimension of engagement for the benefit of the person and the community and is realized in active participation to the so-called smart city. This discussion can occur within an on-going project, CLIC-PLAN: Changing Climate: Local Adaptation Plan for sub-alpine lake districts with a strong commitment to tourism led by the Catholic University, with activities on climate change. Partecipazione e progettazione condivisa per la sostenibilità urbana. Il caso formativo del progetto Clic-plan Il degrado ambientale e i cambiamenti climatici sono il contesto in cui si svolgono oggi i processi educativi. Sono dunque necessarie nuove forme di conoscenza, che pongano gli individui, i gruppi, i responsabili della vita sociale a tutti i livelli (economico-politico, istituzionale, amministrativo, produttivo, culturale), nella condizione di non ignorare le conseguenze delle azioni umane, anche sull’ambiente. Educare alla partecipazione, in contrasto con la delega, promuove il senso di appartenenza e rende i cittadini attori responsabili dei processi decisionali di gestione del proprio territorio. Questo, nella rilevanza epistemologica del discorso pedagogico, trova forma nella dimensione di engagement a beneficio della persona e della comunità e si realizza nella partecipazione attiva all’interno della cosiddetta smart city. Può contribuire ad alimentare la riflessione il progetto CLIC-PLAN: CLIma in Cambiamento. Piano Locale di AdattameNto per comuni lacustri in territorio subalpino con forte vocazione turistica dell’Università Cattolica, inerente al cambiamento climatico.
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Bruni, Elsa Maria. "L'educazione nel tempo della post-verità. Pedagogia e mass-media." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (November 2020): 177–91. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9409.

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Abstract:
Il contributo intende ragionare in chiave pedagogica sulla configurazione che l'educazione e la scuola assumono o dovrebbero assumere in relazione ai cambiamenti in atto sul piano culturale e mediatico. In un tempo, che vive di post-verità, in cui l'intreccio finzione-realtà domina i modi di comunicare, di informare e di argomentare, una semiotica dell'educazione diventa funzionale a ridefinire i contorni della paideia intesa come processo continuo di prendere forma e di trasformarsi qualitativamente dell'individuo, invocata come farmaco per fronteggiare i diversi disorientamenti influenti sulla vita dei singoli e sulle sorti di intere comunità. In particolare, la vaghezza della e nella comunicazione, cui si intreccia il rischio dell'inattendibilità e del relativismo sempre più individualista a livello narrativo, reclama più che mai responsabilità, pensiero critico e capacità interpretative solide. Ad essere chiamata in causa ancora una volta è l'educazione e con essa il ruolo delle agenzie educative, della scuola in particolar modo, in virtù del ruolo, a cui sono tradizionalmente chiamate, di pensare e di governare i processi di formazione. In questo articolo ci si muove nella convinzione di ricentrare il tema formativo sulla dimensione culturale e intellettuale, sui fini di una pedagogia e di un'educazione che, lungi dal poter essere ridotta a atto tecnico e appannaggio di didatticismi alla moda, deve saper recuperare una narrazione incentrata sulla promozione di strumenti intellettuali, abiti mentali, atti a preparare i giovani a vivere il proprio tempo, a saper discernere, scegliere e agire in vista della piena realizzazione umana.
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Lo Piccolo, Alessandra. "Pedagogia e cura delle fragilità: suggestioni educative e proposte didattiche per la prevenzione dei comportamenti aggressivi." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 531–51. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9495.

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Abstract:
La scuola è un sistema relazionale complesso in cui abitano persone portatrici di bisogni, desideri, emozioni, aspettative, paure, angosce, ansie. La Pedagogia, che ha avuto da sempre il compito di interpretare, conoscere e orientare l'educazione e la formazione, ancora una volta deve cercare di fornire ad ognuno strumenti e competenze, lenti per leggere e criteri per, sviluppare abilità di adattamento, responsabilità, autonomia di pensiero e di azione. Una riflessione sui fenomeni di aggressività e violenza che caratterizzano il panorama sociale, oggi, specie tra le più giovani generazioni, impone domande specifiche su quali possano essere gli interventi educativi per gestirli e prima ancora, poterli prevenire. Si sente più che mai la necessità di percorsi educativi fondati sulla convivenza, la relazione pacifica, la condivisione, il riconoscimento di tutti e di ciascuno. In questa sede si è cercato di promuovere un approccio integrato, che tenga conto di istanze multidisciplinari e multidimensionali, individuando in una efficace educazione e formazione umana alle emozioni, una via possibile per rispondere a tale emergenza. Il contributo cerca di mettere in evidenza percorsi possibili, in una visione sistemica e complessa del fenomeno.
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D’Ambrosio, Maria, and Giovanni Laino. "Educatori come designer degli spazi perFormativi. Asili nido come ‘fabbriche' di cittadinanza e innovazione sociale." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (June 2020): 39–57. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-001005.

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Abstract:
Il saggio apre uno spazio di riflessione sul tema della povertà educativa attraverso una pro-posta teorica e metodologica che investe le politiche e i servizi per l'infanzia di un ruolo stra-tegico nel ridisegno di un ecosistema territoriale in grado di qualificare in chiave pedagogica gli spazi e le attività rivolte ai minori e alla genitorialità. Una qualità pedagogica che passa per i professionisti dell'educazione, quindi per la loro formazione e per la loro postura da ricercatori in situazione, e anche per una pianificazione urbanistica strategica in grado di coniugarsi con una ‘visione' di città che contenga l'idea di spazio urbano e di relativa comu-nità educante, attenta alla complessità delle dinamiche che producono diseguaglianze, mar-ginalità e le molte forme di povertà. In questo senso, e recuperando una responsabilità istitu-zionale connessa alla responsabilità di ciascun professionista, il saggio fa emergere anche quanto pensato e sperimentato nell'attuazione del progetto IRIS (Interventi per Riqualificare e Innovare la Scuola) riferito agli asili nido e ai servizi per l'infanzia del Comune di Napoli. Politiche socio-educative e politiche urbane vengono lette come strumenti per connettere e articolare in chiave pedagogica, emancipativa, trasformativa, le azioni strutturali e integrate in grado di rispondere ai bisogni dell'infanzia e al ruolo dei professionisti dell'educazione, perché proprio a partire da questi professionisti si possa nutrire e potenziare la loro capacità/necessità di partecipazione alla vita e alla costruzione-rigenerazione dei legami sociali/territoriali, in chiave di contrasto alla povertà educativa. Si tratta cioè di recuperare per le professioni socio-educative e per i decisori istituzionali e i pianificatori delle politiche e dei servizi educativi, quella ‘sensibilità' e quella operosità, e quindi quella Vita Activa, rintraccia-ta dalla Arendt (1958) come specifica della condizione umana. Una condizione, quella sensi-bile e activa, quindi altamente interattiva e partecipativa, che ciascuno è chiamato a recupe-rare e a nutrire, proprio attraverso una qualità del gesto e della pratica educante che va ben oltre gli ‘spazi' destinati all'educazione. "L'educazione non è un'isola", sosteneva Jerome Bruner (1996), e in questo senso le politiche e i servizi educativi si devono riconnettere a una più estesa e complessa cultura dell'educazione che emerge proprio dalle dinamiche urbane, sociali, culturali, e trova nello spazio extra-quotidiano dell'educativo una possibilità concreta di innovazione e di nuova traiettoria. La qualità (pedagogica) dei servizi educativi in un qua-dro istituzionale di Welfare, è dunque quella possibilità della policy di tradursi in agency e di generare innovazione sociale ovvero variazioni sul piano della povertà educativa e dei feno-meni con cui si manifesta. La qualità (pedagogica) ha necessità di prendere corpo e di farsi spazio rigenerandosi in nuove pratiche che lavorino proprio sul nesso tra corpi e spazi, e sulla loro reciproca capacità di interazione. Lo scritto è dunque attraversato da un evidente sguardo epigenetico che tiene insieme rifles-sione epistemologica e sua istanza metodologica e qualifica le pratiche educative come ‘pale-stre' di cittadinanza e di coesione sociale in chiave trasformativa e rigenerativa, sia sul piano individuale che su quello politico e delle politiche, così da far emergere la metodologia ‘em-bodied' (Bongard-Pfeifer, 2007) come approccio bio-politico al governo ‘sensibile' del ‘vivente': perché l'educazione e la politica possono insieme ridisegnare un nuovo ecosistema per il process generativo della creatura vivente/living creature (Dewey, 1934).
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del Gobbo, Giovanna. "I professionisti dell'educazione alla sostenibilità ambientale." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 112 (March 2021): 83–102. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-112007.

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Abstract:
La riconversione e riorganizzazione dei processi economici (greening) e una dif-fusa responsabilità, anche individuale, rispetto all'ambiente e al territorio nella direzione di una "green society" oltre che della "green economy" sembrano poter aprire un potenziale mercato del lavoro dei professionisti dell'educazione alla sostenibilità ambientale. Le unità professionali operanti in attività di educazione, formazione e sensibilizzazione ambientale ad oggi sono varie. Le attività sono svolte, per lo più, da figure operanti in ambiti e settori diversi (public utilities, turismo, servizi culturali, escursionismo, tutela del patrimonio ambientale, agricoltura, educazione e istruzione, ecc.) vanno a definire una famiglia dai contorni indistinti, senza una univoca definizione di ruoli, aree di attività, competenze e percorsi for-mativi. Il presente contributo intende offrire uno sguardo introduttivo su un pro-blema che richiede necessariamente un approccio sistemico e sollecita la riflessione pedagogica sull'ambiente ad una interlocuzione più forte e mirata con il mercato del lavoro a garanzia di processi di professionalizzazione la cui utilità sociale ed economica sembra indiscutibile.
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Anadon, Simone Barreto, and Maria Manuela Alves Garcia. "“Educar para crescer” ou auditar para crescer? Governando para o desenvolvimento." Ensaio: Avaliação e Políticas Públicas em Educação 23, no. 87 (June 2015): 341–65. http://dx.doi.org/10.1590/s0104-40362015000100014.

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Abstract:
Resumo Analisa o funcionamento de uma seção do site “Educar para crescer”, que divulga os resultados do IDEB (Índice de Desenvolvimento da Educação Básica), a partir dos Estudos Culturais e da noção de discurso foucaultiana. Argumenta que o artefato põe em movimento discursos que atuam enquanto regimes de verdade e tecnologias que capturam a subjetividade dos internautas, de modo a responsabilizá-los e autorresponsabilizá-los pela auditoria dos desempenhos escolares. Mesclando aspectos da tradição pedagógica com discursos de caráter gerencial e desenvolvimentista, e recursos imagéticos da telenovela brasileira, o artefato compõe uma pedagogia empresarial que convoca todos e cada um para serem os fiscais da qualidade da educação básica, instituindo esta como a mola propulsora do desenvolvimento do país e de sua inserção no mercado global.
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Rossa, Carina. "TERZA MISSIONE E SERVICE LEARNING NEL MODELLO DELLE CATTEDRE SCHOLAS." Revista ComSertões 8, no. 1 (August 3, 2020): 101. http://dx.doi.org/10.36943/comsertoes.v8i1.8667.

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Abstract:
Tutti riconoscono le funzioni della didattica e della ricerca come missioni identitarie dell’università. Nel tempo si è introdotta una terza missione che riguarda il rapporto con il territorio. Il nuovo millennio porta un nuovo paradigma sulla terza missione in America Latina, si tratta dell’approccio di Responsabilità Sociale Universitaria (RSU). Questo orientamento si definisce innanzitutto per la gestione degli impatti dell’organizzazione nel proprio intorno umano, sociale, economico, naturale, in funzione dello sviluppo sostenibile. Alcune proposte pedagogiche, come il Service Learning, si propongono come approcci adeguati a questo modello di università nel momento in cui gli attori esterni lavorano insieme agli agenti interni all’università per attivare progetti di sviluppo, produrre nuove conoscenze socialmente utili e formare futuri professionisti attorno a valori che aiutano a migliorare la qualità di vita della popolazione, promuovendo la inter e trans-disciplinarietà. La sfida delle Cattedre Scholas è quella di supportare una rete mondiale di università impegnate socialmente, una rete come reale strumento di trasformazione dell’umanità.
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Dissertations / Theses on the topic "Pedagogical responsability"

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Arriagada, Vidal Jessica Jeanette. "Responsabilidad pedagógica de los profesores de educación especial. Un estudio desde el método fenomenológico-hermenéutico de Van Manen." Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2016. http://hdl.handle.net/10803/393875.

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Abstract:
La present Tesi Doctoral es basa en la nostra experiència viscuda; és a dir, part de certes experiències que impregnen el nostre ésser i el nostre fer com a professors d'educació especial. Aquesta recerca tracta de posar en «paraules» allò que els participants han viscut com a professors responsables en la seva relació amb alumnes d'educació especial. En aquest sentit, l'objectiu d'aquest estudi ha consistit a intentar captar la naturalesa essencial de la responsabilitat pedagògica que es manifesta en les relacions dels professors amb alumnes d'educació especial, així com també desvetllar la seva importància i sentit pedagògic. En coherència amb tot l'anterior, aquesta recerca posa el seu centre al món de la vida, és a dir, al món tal com ho experimentem de forma «pre-reflexiva», i no tal com ho conceptualitzem a priori. Aquest món dels significats viscuts de forma inherent a tal fenomen resideix en les relacions i situacions que viuen diàriament els professors d'educació especial. Per dur a terme aquesta recerca s'ha assumit el mètode fenomenológico-hermenéutico des de la perspectiva de Max van Manen, qui ha formulat una síntesi metodològica original dels més riques aportacions dels corrents fenomenológica i hermenèutica d'orientació pedagògica. El seu objectiu és arribar a captar els significats essencials d'un fenomen humà-educatiu a partir de la pregunta de fons: Com és viscuda aquesta experiència? Així, de forma pràctica, ofereix descripcions profundes amb la finalitat de possibilitar l'evocació del significat essencial del fenomen estudiat. Al final del procés investigador es recopila el més substantiu en forma d'un text fenomenológico, text que té la prerrogativa de portar a la consciència reflexiva la naturalesa dels esdeveniments experimentats al món de la vida, obrint-se d'aquesta forma la possibilitat que, fins i tot, arribin a transformar-nos en el sentit profund d'una veritable Bildung, particularment gràcies al fet de treure a la llum les exigències ètiques pròpies de la manera de ser desvetllat (Van Manen, 2003). El primer apartat ofereix un marc teòric sobre els temes fonamentals relacionats amb la temàtica d'aquesta Tesi Doctoral. El primer capítol se centra en la història i en les concepcions més actuals de l'educació especial. amb el tema de la Tesi sobre educació especial. El segon se centra en la història i en les actuals concepcions del fenomen de la responsabilitat pedagògica. El tercer capítol tracta el tema central de la relació pedagògica entre els professors i els alumnes (d'educació especial). Al segon apartat, el capítol primer aborda la visió teòrica de la metodologia fenomenológica-hermenèutica. A continuació, en el capítol segon d'aquest apartat, s'analitza el procés de l'aplicació pràctica del mètode fenomenológic-hermenéutic, tal com és dut a terme en aquesta recerca. En l'última part de la nostra tesi doctoral es recullen les troballes més importants i essencials del fenomen de la responsabilitat pedagògica, tal com ha estat viscuda per destacats professors en la seva relació amb els alumnes amb discapacitat intel·lectual. Aquestes troballes s'escriuen en un format especial, anomenat Text fenomenológico. Per acabar, en l'últim capítol oferim les consideracions finals sobre el sentit i abast d'aquesta recerca.
La presente Tesis Doctoral se basa en nuestra experiencia vivida. Es decir, parte de ciertas experiencias que impregnan nuestro ser y nuestro quehacer como profesores de educación especial. Esta investigación trata de poner en «palabras» lo que los participantes han vivido como profesores responsables en su relación con alumnos de educación especial. En este sentido, el objetivo de este estudio ha consistido en intentar captar la naturaleza esencial de la responsabilidad pedagógica que se manifiesta en las relaciones de los profesores con alumnos de educación especial, así como también desvelar su importancia y sentido pedagógico. En coherencia con todo lo anterior, esta investigación pone su centro en el mundo de la vida, es decir, en el mundo tal como lo experimentamos de forma «pre-reflexiva»... y no tal como lo conceptualizamos a priori. Este mundo de los significados vividos de forma inherente a tal fenómeno reside en las relaciones y situaciones que viven a diario los profesores de educación especial Para llevar a cabo esta investigación se ha asumido el método fenomenológico-hermenéutico desde la perspectiva de Max Van Manen, quien ha formulado una síntesis metodológica original de los más ricos aportes de las corrientes fenomenológica y hermenéutica de orientación pedagógica. Su objetivo es llegar a captar los significados esenciales de un fenómeno humano-educativo a partir de la pregunta de fondo: ¿Cómo es vivida esta experiencia? Así, de forma práctica, ofrece descripciones profundas con el fin de posibilitar la evocación del significado esencial del fenómeno estudiado. Al final del proceso investigador se recopila lo más sustantivo en forma de un texto fenomenológico, texto que tiene la prerrogativa de llevar a la conciencia reflexiva la naturaleza de los eventos experimentados en el mundo de la vida, abriéndose de esta forma la posibilidad de que, incluso, lleguen a transformarnos en el sentido profundo de una verdadera Bildung, particularmente gracias al hecho de sacar a la luz las exigencias éticas propias del modo de ser desvelado (Van Manen, 2003). El primer apartado ofrece un marco teórico sobre los temas fundamentales relacionados con la temática de esta Tesis Doctoral. El primer capítulo se centra en la historia y en las concepciones más actuales de la educación especial con el tema de la Tesis sobre educación especial. El segundo se centra en la historia y en las actuales concepciones del fenómeno de la responsabilidad pedagógica. El tercer capítulo trata el tema central de la relación pedagógica entre los profesores y los alumnos (de educación especial). En el segundo apartado, el capítulo primero aborda la visión teórica de la metodología fenomenológica-hermenéutica. A continuación, en el capítulo segundo de ese apartado, se analiza el proceso de la aplicación práctica del método fenomenológico-hermenéutico, tal como es llevado a cabo en esta investigación. En la última parte de nuestra tesis doctoral se recogen los hallazgos más importantes y esenciales del fenómeno de la responsabilidad pedagógica, tal como ha sido vivida por destacados profesores en su relación con los alumnos con discapacidad intelectual. Estos hallazgos se escriben en un formato especial, llamado Texto fenomenológico. Para terminar, en el último capítulo ofrecemos las consideraciones finales sobre el sentido y alcance de esta investigación.
This doctoral PhD Thesis is based in our lived experience, that is to say, it departs from certain experiences that impregnate our being and our way of doing like teachers of students with intellectual disabilities. This investigation tries to put in «words» what the participants have lived as responsible teachers in their relation with pupils of special education. In this respect, the aim of this study has consisted of trying to catch the essential nature of the pedagogical responsability that it is pronounced in the relation with these disabled students, as well as to keep awake its importance and pedagogical sense. In coherence with what has been said preveoisly, this investigation puts its center in the world of the life; that is to say, in the world like it is experienced in a pre-reflexive way... and not as it is conceptualized a priori. This world of meaning lived on inherent form to this phenomenon resides in the relations and situations that the teachers of special education live daily. To carry out this investigation we have assumed the phenomenological-hermeneutic method from Max van Manen’s perspective, who has formulated a methodological synthesis of the richest contributions of the phenomenological and hermenutical currents with a pedagogical orientation. In this PhD Thesis, the aim is to manage to catch the essential meanings of a human-educational phenomenon from the basic question: How is this experience lived? In this way –in a practical form– this thesis offers deep descriptions in order to make possible the evocation of the essential meaning of the studied phenomenon. The final contribution of the investigating process consists of the most substantial part of this study, that is to say, of compilation of the most essential findings on the pedagogical responsability that is discovered in the most authentic teachers of special education; compiled all this by means of the phenomenological text; a text that has the prerogative of taking to the reflexive conscience the nature of events experienced on the world of the life, there being opened of his form the possibility that, even, they manage to tranform us into the deep sense of a real Bildung, and this, specially, thanks to bring to light the ethical requirements of the way to be wakefull (Van Manen, 2003). The first section offers a theorical frame on the fundamental topics of this PhD Thesis. The firt chapter concentrates in the history and the present conceptions of the special education. The second one analyzes the most essential of the phenomenon of the pedagogical responsibility. The third chapter deals with the central subject of the pedagogical relation between the teachers and students (os special education). In the second section, the fist chapter aproaches the theoretical vision of the phenomenological-hermeneutical methodology. Next, in the chapter second of this section, is analised the process of the practical application of the phenomenological-hermeneutical, as it has been carried out in this investigation. In the last part of this PhD Thesis is have been pickep up the most important and essential findings of the phenomenon of the pedagogical responsability, as it has been lived by outstanding teachers in its relation with their students with intellectual disability. These findings have been written in a special format: the phenomenological text. Finally, in the last chapter we offer some final considerations on the sense and the reach of this investigation.
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VISCHI, ALESSANDRA. "RIFLESSIONE PEDAGOGICA E RESPONSABILITA' SOCIALE D'IMPRESA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/515.

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Abstract:
La promozione del capitale umano e la salvaguardia del creato rappresentano compiti fondamentali per la formazione della civiltà nel tempo futuro. La pervasività delle trasformazioni in atto su scala planetaria sollecita la pedagogia ad individuare e interpretare ciò che è essenziale, per promuovere una progettualità educativa assiologicamente e teleologicamente connotata. L’impresa socialmente responsabile è chiamata oggi a coniugare tutela dei diritti e libertà di mercato, soddisfazione delle attese degli stakeholder e performance economica, promozione del bene comune e tutela dell’ambiente. Lo studio, con un intento esplorativo, avvalora la responsabilità sociale d’impresa riconoscendone criticamente le potenziali implicazioni etico-educative; pone a tema la rilevanza del concetto di responsabilità nel discorso pedagogico e individua una stretta connessione tra la formazione delle risorse umane e l’impresa della sostenibilità. Nell’alveo della pedagogia sociale, l’espressione “pedagogia della responsabilità sociale” identifica un ambito del discorso che pone a tema la responsabilità sociale d’impresa, ne considera la pluralità delle forme euristiche e i significati attribuiti alle forme applicative; può concorrere allo sviluppo del confronto tra saperi disciplinari diversi e al rafforzamento della presenza della pedagogia nel dibattito socio-culturale e politico-economico attuale; un orientamento riflessivo di carattere fondamentale ovvero un’articolazione teoretica della formazione che considera in modo critico l’ambiente del lavoro e dell’impresa, con riferimento alle pratiche di responsabilità sociale; una prospettiva euristica connessa con l’analisi delle best practice e la progettazione di ambienti e scenari per lo sviluppo del capitale umano nel quadro di una convivenza democratica.
The promotion of human capital and the protection of creation are key tasks for the pedagogy of civilization in the future. The pervasiveness of global changes urges pedagogy to identify and interpret what is essential to promote an axiological and teleological educational project. Today the socially responsible company is called to combine rights protection and market freedom, meeting stakeholders’ expectations and economic performance, promoting common good and environmental protection. This study, with an exploratory intent, supports social responsibility of businesses recognizing its ethical and educational implications, analyses the relevance of the concept of responsibility and identifies a close link between the training of human resources and the enterprise of sustainability. The term "pedagogy of social responsibility" identifies an area of discourse that considers Corporate Social Responsibility and the diversity of heuristic forms and meanings given to application. It can contribute to develop comparison between different disciplinary knowledge and to strengthen the presence of pedagogy in current debate; a reflective direction that considers work and enterprise in a critical way, with reference to practices of social responsibility; a heuristic perspective connected with the analysis of best practices and the design of environment and scenarios for the development of human capital as part of a democratic coexistence.
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PLODARI, ELENA. "MODELLI DI RIFLESSIONE PEDAGOGICA SULL'AMBIENTE NELLE CULTURE ANGLOSASSONI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/700.

Full text
Abstract:
La riflessione pedagogica sull’ambiente è un ambito di studi articolato, connotato da una molteplicità di visioni e di intrecci con altri settori della ricerca sui temi ambientali. La scelta di concentrare l’attenzione su talune elaborazioni teoriche sorte nei contesti statunitense, britannico e australiano è connessa alla volontà di ricercare alcune emblematiche radici del pensiero educativo sull’ambiente nelle culture occidentali, oggetto in particolar modo della prima parte del presente lavoro. Il percorso delineato, con un intento esplorativo, prosegue nella seconda parte con una panoramica su alcune attuali linee progettuali della riflessione pedagogica sui temi ambientali, nella consapevolezza delle intrinseche dimensioni interdisciplinare e internazionale della ricerca in quest’ambito. La responsabilità umana nei confronti delle risorse naturali pone la persona al centro della riflessione pedagogica sia come destinataria della formazione sia come agente del cambiamento e protagonista creativa dell’immaginazione di inediti scenari futuri. La capacità di trascendere l’immediatezza dei confini spazio-temporali e dei limiti dei modelli di sviluppo fin qui implementati richiede agli attori dell’educazione di progettare con speranza l’impegno per la salvaguardia ambientale e per la promozione della giustizia sociale.
The pedagogical reflection on environment is a complex field of study, connoted by many visions and interconnections with other branches of research on environmental issues. The choice to focus my attention on some theoretical positions arisen in American, British and Australian contexts is linked to the will to find emblematic roots of environmental education in western cultures (first part of the work). The second part of the dissertation is an overview of some recent research strands of the pedagogical reflection on environmental issues. Human responsibility towards natural resources puts human beings at the core of education and calls for active involvement in change and creativity to imagine new scenarios. The ability to transcend the immediacy of space and time boundaries and the limits of development models implemented so far requires that everyone involved in education should commit themselves to environmental protection and social justice with hope.
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4

Giustini, Chiara <1982&gt. "Povertà: sfida educativa e responsabilità sociale. Il ruolo dell'educazione verso una società più giusta, equa e solidale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3394/.

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Abstract:
The thesis focuses on the link between education and poverty. The first part of the work investigates these concepts through a multidisciplinary study (History, Anthropology, Sociology, Psychology, Pedagogy) to show the complexity of the phenomena, and analyzes poverty considering it as an educational challenge. The second part presents the outcomes of a qualitative research about the role and the power that education has in the fight against poverty. The interviews and the focus groups with teachers and educators who work with the poor in several Italian cities and abroad (Denver and Los Angeles, Israel and Palestine), and the observations of the educational work done in some schools and services considered the "best practices" highlight the importance to re-educate our society, that is impoverished by the crisis of welfare state and the weakness of social networks. The final chapter is dedicated to a reflection on social justice, solidarity and sobriety, as pillars for Social Pedagogy in a society that cannot close its eyes to the inequalities that it generates.
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VIADANA, PIOVESAN MATTEO FABIO. "SOSTENIBILITA', EDUCAZIONE, COMUNICAZIONE. SISTEMA AGROALIMENTARE, AMBIENTE E COMUNITA' RESPONSABILI: QUESTIONI EMBLEMATICHE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/19086.

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Abstract:
Le sfide connesse con il concetto di sostenibilità rappresentano un segnavia ineludibile per pensare e attuare qualunque politica di sviluppo nazionale e internazionale. Educazione e comunicazione rappresentano i due elementi cardine su cui si è innestato il discorso relativo alla sostenibilità ambientale e agroalimentare sviluppato in questo lavoro di ricerca. Comunicazione e contenuti veicolati, in relazione a stili di vita sostenibili e responsabili, rappresentano elementi chiave nell’orientare i comportamenti personali ma emerge la necessità di fornire informazioni autentiche, scientificamente rilevanti e fondate. “Una comunicazione della sostenibilità pedagogicamente orientata quale contributo educativo può offrire alle persone e alle comunità per suscitare l’adozione di stili di vita responsabili nell’ottica di un’ecologia integrale?” Il riferimento alla pedagogia della comunicazione educativa e i casi emblematici oggetto di studio mettono in luce la necessità di costruire alleanze orientate alla realizzazione di un patto educativo e generativo tra ricerca, istituzioni, imprese e consumatori. L’educazione lungo tutto l’arco della vita – lifelong learning – è l’ineludibile chiave interpretativa che l’accostamento dei temi del presente lavoro di ricerca suggerisce. Investire sui giovani e sugli adulti per metterli in grado di innestare la sensibilità acquisita nelle proprie azioni quotidiane e in quelle della comunità. Essere e agire CollegialMente Green!
Challenges related to the concept of sustainability represent an unavoidable aspect for thinking and implementing any national and international development policy. Education and communication are the two key elements on which is grafted the discourse on environmental and agrofood sustainability that is developed in this research. In relation to sustainable and responsible lifestyles, the communication and its messages can have strong influence on personal behavior but there is a need to provide authentic information, relevant and scientifically founded. “A sustainability communication, pedagogically oriented, what educational contribution can offer to people and communities for the adoption of responsible lifestyles according to integral ecology?” The reference to pedagogy of educational communication and emblematic cases under study highlight the need to build alliances oriented to the creation of an educational and generative agreement between research, institutions, businesses and consumers. Lifelong learning is the inescapable interpretive key that the combination of themes in this research suggests. Invest on young people and adults to enable them to engage the sensitivity acquired in their daily actions and in those of the community. Be and act CollegialMente Green!
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Books on the topic "Pedagogical responsability"

1

Chionna, Angela. Pedagogia della responsabilità: Educazione e contesti sociali. Brescia: Editrice La scuola, 2001.

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Deiana, Giuseppe. Istruisce ma non educa: Educazione morale e pedagogia civile per formare cittadini competenti attivi e responsabili. Cosenza, Italy: L. Pellegrini, 2011.

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