To see the other types of publications on this topic, follow the link: Piastre.

Dissertations / Theses on the topic 'Piastre'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 41 dissertations / theses for your research on the topic 'Piastre.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse dissertations / theses on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Puaux, Henri. "La Stabilisation de la piastre indo-chinoise." Lyon : Université Lyon3, 2006. http://thesesbrain.univ-lyon3.fr/sdx/theses/lyon3/1990/puaux_h.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

NICOTRA, VINCENZO. "Piastre elettroelastiche capaci di vibrazioni di spessore." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2007. http://hdl.handle.net/2108/316.

Full text
Abstract:
La tesi ha come scopo la deduzione dalla teoria dell’elettroelasticità tridimensionale di una teoria lineare di piastre capaci di compiere oscillazioni di spessore. Questo è un elemento di novità rispetto anche alle ordinarie teorie di piastra puramente meccaniche, le quali non rendono conto di alcuna variazione di spessore. Il modello è una variante del classico modello di piastra di Reissner-Mindlin, nel quale la rappresentazione standard degli spostamenti meccanici è accompagnata dall’introduzione di un descrittore delle variazioni di spessore. Segue la necessità di affiancare a questo descrittore cinematico un descrittore dinamico capace di spendere potenza contro di esso; questo descrittore dinamico prende il nome di centro di forza risultante, e si affianca ai descrittori standard di forza e di coppia risultante. In maniera analoga si procede per la parte elettrica. Nella tesi si presentano le equazioni, sia in forma differenziale che variazionale, del problema tridimensionale che di quello bidimensionale. Partendo dalla formulazione variazionale, si formula un elemento finito bidimensionale elettroelastico capace di modellare le vibrazioni di spessore.
My doctoral thesis presents a deduction from three-dimensional electroelasticity of a linear theory of electroelastic plates which are capable of thickness oscillations. None of the classical, purely mechanical, plate theories can handle thickness deformations, but these are important when piezoelectric actuators and sensors under form of plates are employed. When electrical variables are ignored, the present model is a variant of Reissner-Mindlin’s model, where a kinematical descriptor of thickness strain, as well as a corresponding dynamical descriptor (called a force center), are introduced. Of course, work-conjugate “kinematical” and “dynamical” descriptors are introduced also for the nonmechanical fields. In the thesis, the governing equations of both tridimensional and bidimensional problems of electroelasticity are presented, in the variational and differential formats. Moreover, starting from the variational formulation, a bidimensional electroelastical finite-element is obtained which accounts for thickness vibrations.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Leplat, Daniel. "Le trafic de la piastre indochinoise, 1945-1954." Paris 1, 2010. http://www.theses.fr/2010PA010567.

Full text
Abstract:
"Le scandale du siècle", selon le journal Franc Tireur. "L'un des scandales les plus retentissants de ces dernières années", s'écria un député à la tribune de l'Assemblée nationale. De quoi était-il question? Depuis décembre 1945, la piastre indochinoise valait 17 francs métropolitains. La Seconde Guerre Mondiale puis la guerre d’Indochine ruinèrent cependant l'économie indochinoise et les spéculations monétaires, des arbitrages se développèrent. En 1953, Jacques Despuech, un ancien fonctionnaire de l'Office Indochinois des Changes, publia un pamphlet mettant en cause la corruption et la passivité des gouvernements face a des trafics ("Le trafic des piastres") dont certains profitaient et qui facilitaient I'effort de guerre viet-minh. L'objectif de cette thèse est double. D'une part, elle vise à présenter Ie trafic des piastres : après un aperçu de la régie réglementation cambiaire indochinoise, on étudiera les différents types de fraudes et de fraudeurs, en les inscrivant dans Le contexte monétaire mondial des années 50, ou Le trafic des piastres apparaît en fait bien banal. Plus que des réponses, cette thèse vise cependant surtout à apporter de nouvelles questions: peut-on se fier aux tableaux officiels décrivant les flux financiers parcourant l'Empire français ? Quels projets s'affrontaient sourdement pour I'édification de nouveaux rapports de La France avec ses colonies? Quel fut le rôle du Ministère des Finances, de ses fonctionnaires, dans la décolonisation et, plus largement, dans La société française d'Apres Guerre ?
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Cevoli, Marco. "Comportamento termico di piastre per presse di laminazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/4870/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Pierini, Francesca. "Analisi fluidodinamica di piastre concamerate costituenti una filtropressa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6501/.

Full text
Abstract:
Lo scopo di questo lavoro di tesi è quello di indagare la fluidodinamica all’interna di un modello di una camera di una filtropressa. L’analisi del comportamento fluidodinamico all’interno delle filtropresse viene svolta al fine di comprendere meglio alcune problematiche relative alla gestione del processo. In particolare si è tentato di individuare le cause che inducono: 1.Rottura prematura delle tele, in particolar modo nelle camere iniziali; 2.Formazione di pannelli disomogenei che comporta complicazioni nei successivi processi (lavaggio, essiccamento, etc.). Tale studio è consistito nella determinazione e nell’analisi del campo di moto di una fase liquida all’interno di suddetta camera. I campi di moto sono stati acquisiti tramite la tecnica PIV (Particle Image Velocimetry).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Marinosci, Riccardo Cosimo. "Progettazione di una famiglia di scambiatori a piastre ispezionabili." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

Find full text
Abstract:
Il seguente elaborato è stato sviluppato a seguito del tirocinio svolto presso l’azienda Fiorini Industries s.r.l.. L’attività svolta è stata incentrata su una particolare famiglia di scambiatori di calore a piastre ispezionabili, la famiglia F009. È stato seguito tutto l’iter della progettazione, dal calcolo strutturale e modello 3D, alla definizione degli accessori e degli ausili per il montaggio, fino a giungere alla produzione di un prototipo. Lo scopo di questo progetto è stato quello di inserire questa nuova taglia di scambiatori all’interno del catalogo aziendale. La trattazione inizierà con un’introduzione sulle caratteristiche generali degli scambiatori a piastre, per poi proseguire con un approfondimento sui componenti. Verrà illustrata la direttiva vigente che regola le attrezzature in pressione, alla quale verrà spesso fatto riferimento nel corso del progetto. Sarà poi presa in analisi la famiglia oggetto dello studio, definendone le caratteristiche che ne stabiliscono il campo di applicazione e illustrando poi le varie fasi della progettazione, dal dimensionamento del telaio al calcolo del numero di piastre. Il risultato è stato un prototipo prodotto e testato in azienda. A seguire sono stati redatti tutti i documenti necessari alla vendita, da quelli richiesti dalla direttiva per l’apposizione del marchio CE, al manuale di uso e manutenzione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Casini, Federico. "Vibrazioni di Piastre in Materiale Composito con Elementi Finiti in Forma Forte." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

Find full text
Abstract:
In questa tesi si affronta lo studio di piastre isotrope e laminate mediante metodo GDQ e si confrontano i risultati con quelli ottenuti, per le stesse tipologie di piastre, mediante metodo FEM. Lo scopo del lavoro e quello di certificare la maggior efficienza del software di calcolo DiQuMASPAB, basato su teorie in forma forte, rispetto ai tradizionali software di calcolo agli elementi finiti attualmente in commercio. Il confronto ha come obiettivo quello di evidenziare i punti deboli dal punto di vista dell'approssimazione delle soluzioni e del costo computazonale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

FROSI, PAOLO. "Simulazione mediante modelli fem di saldature TIG e laser di piastre in lega Inconel 625." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/1079.

Full text
Abstract:
L’obiettivo del presente studio è realizzare modelli numerici che siano di supporto per l’analisi dei fenomeni termici e strutturali relativi alla progettazione e alla realizzazione delle saldature: tale attività si suddivide a sua volta nello studio del numero e della velocità delle passate, delle potenze termiche messe in gioco, della corretta rappresentazione del comportamento del materiale, della scelta e posizionamento dei vincoli, della valutazione delle distorsioni e tensioni finali della giunzione ecc. Questa attività di studio si è avvalsa del codice agli elementi finiti ANSYS Release 11 rivelatosi idoneo a rappresentare la saldatura TIG e laser. I risultati delle elaborazioni numeriche sono stati confrontati con i dati sperimentali registrati nei laboratori ENEA. Tali prove sperimentali di saldatura testa a testa tra due piastre in INCONEL 625 sono quelle previste nell’ambito della progettazione del tokamak IGNITOR, una macchina per lo studio della fusione nucleare. In via preliminare sono state effettuate alcune considerazioni di carattere generale relative agli aspetti fisici del fenomeno, alla sua classificazione ed alla normativa corrispondente.
The aim of the current study is to carry out numerical models that can support the analysis of thermal and structural phenomenon related to the design and realization of welding: this activity is divided in turn in the study of the number and the speed of passes, the thermal powers involved, the correct representation of the material behaviour, the choice of the restraints’ placement, the evaluation of the final strains and stresses in the joint and so on. This study activity has made use of Ansys Release 11 finite element code that has been revealed suitable to represent TIG and laser welding. The results of numerical calculations have been compared with the experimental data recorded in the ENEA laboratories. These butt-welding experimental tests between two plates of INCONEL 625 are the ones planned in the field of the design of IGNITOR tokamak, a machine for the nuclear fusion study. In a preliminary way some general considerations have been developed relative to the physical aspects of the phenomenon, its classification and the corresponding rules.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Manna, Cinzia. "Vibrazioni di piastre di forma arbitraria con elementi finiti in forma forte: convergenza, stabilità e accuratezza." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

Find full text
Abstract:
Il presente elaborato è incentrato sullo studio delle vibrazioni libere di piastre di forma arbitraria in forma forte. L’obiettivo perseguito è quello di valutare come la variazione della procedura risolutiva impiegata incida sulla convergenza, sulla stabilità e sull’accuratezza dei risultati. A partire dalla definizione dell’equazione differenziale governante il problema, vengono messe a confronto le tecniche numeriche della Quadratura Differenziale Generalizzata (GDQ) ed il Metodo degli Elementi Finiti (FEM). Il lavoro si sviluppa in cinque capitoli, nei quali vengono illustrati i fondamenti matematici dei procedimenti numerici adottati e la teoria delle piastre moderatamente spesse First Shear Deformation Theory (FSDT), utilizzata per interpretare il comportamento delle piastre analizzate. Vengono inoltre presentati i risultati delle simulazioni svolte, supportate da un’appendice in cui sono aggiunte le specifiche attinenti ai programmi utilizzati. Nel primo capitolo viene descritto nel dettaglio il Metodo Generalizzato di Quadratura Differenziata (GDQ), illustrando le modalità di calcolo dei coefficienti di ponderazione e le discretizzazioni maggiormente impiegate in campo applicativo. Nel secondo capitolo si riportano le fasi principali del Metodo degli Elementi Finiti (FEM). In particolare, viene chiarito il procedimento per ricavare la formulazione debole di un’equazione differenziale e si fa rassegna delle tipologie di elementi finiti, nonché delle rispettive funzioni di forma. In ultimo, sono presenti riferimenti alle tipologie di errore in cui si può incorrere seguendo tale approccio ed accenni alle definizioni di convergenza ed accuratezza della soluzione. Il testo procede con il terzo capitolo in cui si riporta la teoria delle piastre moderatamente spesse, ossia quella di Reissner-Mindlin, specializzata nei casi di materiale isotropo e composito.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Tocci, Monaco Giovanni. "Analisi di nano piastre composite con effetti piezo-elettro-magneto-igrotermici e teoria non locale: teoria e applicazioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

Find full text
Abstract:
Utilizzando la teoria delle piastre sottili di Kirchhoff in combinazione con la teoria elastica non locale del gradiente di deformazione del secondo ordine si analizza il comportamento statico, dinamico e d'instabilità di nanopiastre composite con proprietà piezo-elettro-magneto-igrotemiche. Le equazioni indefinite di equilibrio vengono ricavate attraverso il principio di Hamilton e la soluzione analitica è ottenuta utilizzando il campo di spostamenti alla Navier. Nell'elaborato vengono presentati prima i confronti con i risultati reperiti in letteratura scientifica e in seguito vengono esposti i nuovi risultati ottenuti durante il lavoro.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Bravin, Marco. "Studio ed ottimizzazione del processo di fabbricazione additiva LPBF per la laga AlSi10Mg, simulazione di processo, ottimizzazione topologica piastre sterzo Ducati e produzione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

Find full text
Abstract:
L'additive manufacturing è una tecnologia che permette di realizzare un oggetto strato dopo strato a partire da un modello 3D digitale. Svariati sono i settori dove la stampa 3D trova applicazione, tra cui si colloca il settore dell'automotive. Per ottenere veicoli con performance migliori, è necessario infatti che le loro componenti siano ottimizzate e più leggere possibili; l'utilizzo di processi produttivi additivi consente di raggiungere questo obiettivo, garantendo una maggiore flessibilità durante le fasi di design e produzione dell'oggetto. In questo contesto si inserisce il presente elaborato, frutto dell’attività di tirocinio svolta presso il Laboratorio del dipartimento di Ingegneria Meccanica dell’Università di Bologna, in collaborazione con Ducati Motor Holding. L’obiettivo della tesi è stato quello di fornire all’azienda le linee guida per approcciarsi alla tecnologia, sfruttando un caso di studio di re-ingegnerizzazione delle piastre sterzo del modello di motoveicolo Ducati Panigale, utilizzando il processo di manifattura additiva denominato "Laser Powder Bed Fusion" (LPBF). Nella prima parte, è stato definito il miglior set di parametri di processo, adottando quattro piani sperimentali volti ad investigare e rispettivamente minimizzare le difettologie, massimizzare i sottosquadri realizzabili, produrre componenti con pareti sottili e minimizzare la rugosità superficiale. In seguito, sono state ottimizzate topologicamente le piastre sterzo utilizzando il software Inspire di Altair, simulando poi il processo produttivo tramite Simufact Additive. Infine, sono state realizzate le prime stampe. I risultati ottenuti hanno dimostrato come la metodologia sviluppata permetta di ottenere piastre più leggere (9-13%), non compromettendo la resistenza di queste ultime e garantendo un risparmio di peso di 160g. L'aggiunta di ulteriori accortezze sul processo di stampa e la misurazione reale delle deformazioni consentirà di ottenere pezzi con prestazioni migliori.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Serantoni, Mirko. "Analisi di diverse giunzioni meccaniche per interventi di ricostruzione femorale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

Find full text
Abstract:
Il presente lavoro di tesi è stato incentrato sullo studio e la simulazione numerica di sistemi di giunzione meccanica utilizzati in ambito chirurgico per l'osteosintesi dell'osso femorale. La prima fase del lavoro è consistita nell'attività di ricerca ed analisi bibliografica di pubblicazioni scientifiche e testi monografici, relativi ai temi della caratterizzazione delle costanti elastiche che definiscono il comportamento meccanico elasto-lineare del tessuto osseo corticale, e ai diversi sistemi di osteosintesi interni sviluppati negli ultimi decenni. Terminata la ricerca bibliografica si è passati all'attività sperimentale, svolta presso il laboratorio MECCANICA dell'Università di Bologna, di caratterizzazione del comportamento meccanico di due diversi sistemi di fissaggio di fratture femorali, durante l'operazione di serraggio delle viti corticali inserite nelle piastre per fissare quest'ultime a provini ossei corticali sintetici.\\ Da queste prove sono stati estratti i dati dei precarichi e delle coppie agenti sui gambi delle viti al termine della fase di rilassamento successiva al serraggio delle stesse.\\ Questi dati sono stati poi utilizzati per lo svolgimento dell'ultima attività di tesi, di tipo numerico.\\ Grazie alla collaborazione tecnica instaurata tra il Laboratorio di Tecnologia Medica dell'Ospedale Rizzoli di Bologna e il Dipartimento di Ingegneria Industriale, è stato possibile eseguire l'attività di simulazione numerica di tre diverse configurazioni di ricostruzione femorale pensate per pazienti in età pre-adolescenziale in seguito all'asportazione di tumori della diafisi femorale. Partendo dai disegni del Laboratorio del Rizzoli sono stati creati i modelli CAD degli assemblaggi corrispondenti alle tre differenti configurazioni proposte. Successivamente, con il codice commerciale agli elementi finiti ANSYS è stato simulato il processo di precarico delle viti,per i tre modelli, utilizzate per fissare la piastra interna ai diversi segmenti ossei.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Flamigni, Alessandro. "Riparazione del trave di coda di un Cessna Super Skymaster 337A danneggiato." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10273/.

Full text
Abstract:
Il presente elaborato ha lo scopo di descrivere le fasi di riparazione del trave di coda di un Cessna Super Skymaster 337A danneggiatosi durante le fasi di rimessaggio in hangar. Per prima cosa andremo ad analizzare le normative in materia di manutenzione degli aeromobili, in particolare la circolare 13 del RAI (Metodi accettabili per la manutenzione degli aeromobili) e la circolare 43.13-1A delle FAA (Acceptable methods, techniques, and practices-Aircraft ispection and repair). Verificheremo poi la tipologia del danno subito dal velivolo e, rifacendoci anche al Service Manual del costruttore, andremo a progettare la riparazione. Riparazioni estese a rivestimenti resistenti su strutture a guscio, infatti, devono preferibilmente essere fatte seguendo le specifiche raccomandazioni del costruttore dell’aeromobile. In molti casi, soprattutto se il danno non è esteso, le parti della riparazione possono essere progettate, e ne può essere dimostrata l’adeguata resistenza, senza calcolare i carichi e le sollecitazioni di progetto, considerando nel modo dovuto il materiale e le dimensioni delle parti originali e dei giunti chiodati. La cosa importante è che la parte riparata dovrà risultare pari all’originale per quanto riguarda la robustezza in relazione a tutti i tipi di carichi e alla rigidezza generale. Nel nostro caso andremo comunque a effettuare un’analisi strutturale per verificare l’effettiva correttezza dei principi contenuti nel manuale di manutenzione. Una volta verificato questo, procederemo con la realizzazione della riparazione soffermandoci sulle caratteristiche dei materiali utilizzati e sulle metodologie utilizzate durante la lavorazione. A lavoro ultimato trarremo poi le dovute conclusioni.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Manzini, Caterina. "Impianti e macchine nella produzione industriale della birra." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Del, Rio Simone. "Ricostruzione degli sforzi in elementi finiti di piastra." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/117/.

Full text
Abstract:
Nell’ambito dell’analisi computazionale delle strutture il metodo degli elementi finiti è probabilmente uno dei metodi numerici più efficaci ed impiegati. La semplicità dell’idea di base del metodo e la relativa facilità con cui può essere implementato in codici di calcolo hanno reso possibile l’applicazione di questa tecnica computazionale in diversi settori, non solo dell’ingegneria strutturale, ma in generale della matematica applicata. Ma, nonostante il livello raggiunto dalle tecnologie ad elementi finiti sia già abbastanza elevato, per alcune applicazioni tipiche dell’ingegneria strutturale (problemi bidimensionali, analisi di lastre inflesse) le prestazioni fornite dagli elementi usualmente utilizzati, ovvero gli elementi di tipo compatibile, sono in effetti poco soddisfacenti. Vengono in aiuto perciò gli elementi finiti basati su formulazioni miste che da un lato presentano una più complessa formulazione, ma dall’altro consentono di prevenire alcuni problemi ricorrenti quali per esempio il fenomeno dello shear locking. Indipendentemente dai tipi di elementi finiti utilizzati, le quantità di interesse nell’ambito dell’ingegneria non sono gli spostamenti ma gli sforzi o più in generale le quantità derivate dagli spostamenti. Mentre i primi sono molto accurati, i secondi risultano discontinui e di qualità scadente. A valle di un calcolo FEM, negli ultimi anni, hanno preso piede procedure di post-processing in grado, partendo dalla soluzione agli elementi finiti, di ricostruire lo sforzo all’interno di patch di elementi rendendo quest’ultimo più accurato. Tali procedure prendono il nome di Procedure di Ricostruzione (Recovery Based Approaches). Le procedure di ricostruzione qui utilizzate risultano essere la REP (Recovery by Equilibrium in Patches) e la RCP (Recovery by Compatibility in Patches). L’obbiettivo che ci si prefigge in questo lavoro è quello di applicare le procedure di ricostruzione ad un esempio di piastra, discretizzato con vari tipi di elementi finiti, mettendone in luce i vantaggi in termini di migliore accurattezza e di maggiore convergenza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Luzzi, Matteo. "Progettazione di un collegamento strumentato tra piastra e carrello di una macchina di prova idraulica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12285/.

Full text
Abstract:
La tesi è un progetto di un meccanismo di misurazione della pressione di carico per una macchina di prova idraulica, quindi vengono descritte le funzionalità della macchina e ne vengono presentate le problematiche. Dunque l'obbiettivo è risolvere tali problematiche tramite l'esecuzione di un progetto al CAD 3D e la messa in tavola dei vari componenti. Viene inoltre presentata una variabile di progetto per migliorare le caratteristiche del sistema.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Ghermandi, Edoardo. "Ottimizzazione della soletta nei ponti in struttura mista acciaio-calcestruzzo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

Find full text
Abstract:
Il presente lavoro di tesi si concentra sullo studio delle problematiche connesse all'ottimizzazione, analisi e progettazione avanzata di solette in calcestruzzo armato nei ponti in struttura mista acciaio-calcestruzzo. Viene applicato in particolare il metodo di Wood-Armer per il calcolo delle sollecitazioni tenendo in conto della presenza dei momenti torcenti. I risultati sono utilizzati per il caso di studio reale di un viadotto di nuova costruzione sulla SS36 tra Grosseto e Siena.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

QIAN, ZHONGHUI. "Ottimizzazione e miglioramento del comportamento a fatica di ponti a piastra ortotropa." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1396.

Full text
Abstract:
Gli Orthotropic deck bridges sono ampiamente usati nell’ingegneria dei ponti, soprattutto per i ponti di grande luce. Anche se gli orthotropic deck bridges presentano molti vantaggi, si è scoperto che essi sono particolarmente vulnerabili nei confronti ai fenomeni di fatica che provocano la formazione di incrinature per i carichi ciclici dei veicoli quando esiste un elevato numero di connessioni saldate nella struttura dell’impalcato. Tra queste tipologie di connessioni le rib-to-deck plate, i rib-to-diaphragm e i rib-to-diaphragm-to-deck plate (RDDP) sono le tre connessioni saldate più ricorrenti che sono più sensibili a fenomeni di incrinatura da fatica a causa di alte concentrazioni di tensioni e di valori elevati di tensioni residue. L’analisi a fatica di un orthotropic deck bridge è un processo complesso e incerto a causa dei numerosi fattori che possono influenzare il cracking a fatica. Nel presente lavoro è stato condotto uno studio sullo stato dell’arte della letteratura corrente e delle normative e delle istruzioni sul comportamento a fatica, per conoscere meglio i vantaggi e gli svantaggi, nonché le limitazioni di questa tipologia strutturale. Inoltre, è stato analizzato lo stato tensionale di un tipico orthotropic deck mediante un codice agli elementi finiti (FEA) ed è stato possibile valutare la resistenza a fatica attraverso il metodo dello “structural hot spot stress”. È stata studiata approfonditamente la tecnica Fluid Bed Peening (FBP) per il miglioramento a fatica, ed in presto sono stati condotte prove a fatica in laboratorio su campioni trattati con FBP. I due obiettivi principali di questo studio sono stati quelli di analizzare la risposta tensionale degli orthotropic deck bridges e di sviluppare un approccio per migliorare i comportamenti a fatica attraverso il metodo FE e le tecniche di analisi, attraverso gli studi parametrici sulle caratteristiche geometriche e il metodo di structural hot spot stress. Numerosi modelli FE sono stati sviluppati al fine di analizzare l’influenza delle tensioni su ritaglio di geometria, con o senza paratie, e lo spessore del deck plate. Sono stati applicate diverse condizioni di carico, che sono state usate per simulare le diverse posizioni dei veicoli sulla carreggiata, in modo da ottenere i valori tensionali massimi. Inoltre, sono stati sviluppati sottomodelli sulla base di analisi globali al fine di ottenere accurate sollecitazioni per il calcolo della resistenza a fatica, utilizzando il metodo dello structural hot spot stress. L'analisi a fatica è stata condotta con l'uso del metodo di structural hot spot stress per quantificare il range di tensioni per i quali non vale la “tensione nominale" da normativa (quella che è disponibile nei codici di progettazione per lo stress di distanza dalla concentrazione). Sulla base di queste analisi, è stato condotto un approccio in tre fasi e sono indicati alcuni suggerimenti per supportare i progettisti nel dimensionamento e verfica degli orthotropic deck bridges. Inoltre, è stata utilizzata una tecnica relativamente nuova, FBP, per il miglioramento degli elementi strutturali soggetti a fatica. Infatti l’FBP, come tecnica di trattamento della superficie, può migliorare significativamente le prestazioni degli elementi strutturali soggetti a fatica, e richiede meno parametri operativi. Sono state eseguite prove a fatica su quattro diversi gruppi, sotto carico ciclico di ampiezza di fatica costante in laboratorio per studiare l'effetto del trattamento di FBP. Il risultato è che che l’FBP non solo può migliorare il comportamento a fatica, ma a volte può anche porre rimedio a piccole cricche provocate dai fenomeni a fatica.
Orthotropic deck bridges are widely used in bridge engineering, especially for long span bridges. Although orthotropic deck bridges have many advantages, it is found that they are sensitive to produce fatigue cracking under the repeating vehicle loading since there are a large number of welded connections in the deck structure. Among of these connections, rib-to-deck plate connection, rib-to-diaphragm connection and rib-to-diaphragm-to-deck plate (RDDP) connection are the three typical welded connections that are more sensitive to the fatigue cracking due to the high concentrated stress and high residual stress. Fatigue analysis of an orthotropic deck is a complex and uncertain process due to many factors which can influence the fatigue cracking. A state-of-the-art literature review of the fatigue codes/specifications was conducted to identify their advantages, disadvantages and limitations in this study. Meanwhile, the stress performances of a typical orthotropic deck were analyzed through Finite Element analysis (FEA) and, then, the fatigue resistance evaluation was carried out by the structural hot spot stress method. In addition, a fatigue improvement technique, the Fluid Bed Peening (FBP) was illustrated, and fatigue tests of the specimens treated by FBP were conducted in the laboratory. The primary two goals of this study are to analyze the stress performances of the orthotropic deck and to develop an approach for improving the fatigue behaviors through FE method and analytical techniques, by doing parametric studies of various geometric parameters and the structural hot spot stress method. Many FE models were developed in order to analyze the stress influences of cutout geometry, with or without bulkhead, and the thickness of deck plate. The different applied loadings, which to simulate the different vehicle locations on the pavement, were used in order to obtain the maximum stress range. Then, submodels were developed based on the global analyses in order to obtain accurate stresses for calculating fatigue resistance, using the structural hot spot stress method. The fatigue analysis was done by the use of the structural hot spot stress method to quantify stress ranges for which there is no “nominal stress” database (that which is available in design codes for stress away from the concentration). Based on the analyses, a three-step approach is concluded and some suggestions are provided to bridge designers in this study which can be helpful for improving the design of orthotropic decks. Furthermore, a relatively new fatigue enhancement technique, FBP, is discussed based on simple fatigue tests. FBP as a technique of surface treatments can definitely improve the surface performance, and demands less operational parameters. Fatigue tests of four different groups were carried out under cyclic constant amplitude fatigue loading in the laboratory in order to study the effect of treatment of FBP. It is found that FBP not only can improve the fatigue life, but also sometime can remedy small fatigue cracks.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Cavini, Andrea. "Studio e progettazione di una piastra in materiale composito per calzature da competizione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

Find full text
Abstract:
Il presente elaborato consiste in uno studio teorico della possibile applicazione di materiali compositi, rinforzati a fibre, per la realizzazione di una piastra per scarpe da competizione utilizzate nelle discipline di velocità dell’atletica leggera. Mediante un’analisi approfondita degli aspetti fondamentali della corsa di velocità, ci si è concentrati sulla determinazione di un modello biomeccanico del piede, al fine di valutare l’entità e le caratteristiche delle GRF (forze di reazione con il terreno) generate durante il gesto atletico. Sulla base delle informazioni così ricavate è stato definito un modello meccanico approssimativo della piastra; questo ha permesso di individuare le caratteristiche e l’entità delle sollecitazioni applicate sulla piastra stessa durante le successive fasi di una gara dei 100 metri piani. Infine, sono state determinate le proprietà del laminato da utilizzare per la realizzazione di un primo prototipo della particolare suola di queste calzature.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Pitzalis, Fabrizio. "Effetto di una esplosione su una piastra in acciaio: analisi e simulazione numerica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/976/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Poulin, Annie. "TRENTE PIASTRES de récompense : Le contrôle et la fuite d’esclaves à la Nouvelle-Orléans, 1816-1827." Mémoire, Université de Sherbrooke, 2014. http://hdl.handle.net/11143/5407.

Full text
Abstract:
Ce mémoire se concentre sur la fuite d’esclaves à la Nouvelle-Orléans entre 1816 et 1827. Plus de mille annonces de fuite des journaux Le Courrier de la Louisiane et La Gazette de la Louisiane sont analysées dans le but de mieux comprendre les diverses stratégies de résistance des esclaves louisianais à travers leur marronnage. En dépit des règlements qui sont censés contrôler les esclaves, comment parviennent-ils à s’enfuir? Comment parviennent-ils à s’octroyer une certaine liberté? Plusieurs lieux de fuite se dessinent à la Nouvelle-Orléans. Les bayous, les cyprières, les maisons de jeux, les marchés de viande à la levée sont tous des endroits susceptibles, parmi d’autres, de cacher des marrons. La journée du dimanche passée à la Place Congo reflète aussi une autre réalité des résistances. À cet endroit, esclaves et libres interagissent entre eux au su et au vu de tous. Des amitiés se tissent et l’entraide se développe de part et d’autre de la barrière raciale. Les nombreuses lois ne suffisent pas à contrôler adéquatement les gestes des esclaves. En dépit des contrôles, ils réussissent à se forger des micro-espaces de liberté dans une nouvelle géographie des résistances. Qui sont ces esclaves fugitifs ? Le profil type d’un esclave marron est un jeune homme d’environ 26 ans qui fuit seul. Par contre, mon mémoire démontre qu’il n’y a pas qu’un seul profil d’esclave fugitif. Enfants, femmes enceintes et personnes âgées peuvent décider de fuir. Quels sont les divers moyens utilisés pour réussir sa fuite? Ce mémoire tentera de répondre à tous ces questionnements.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Piastra, Maria Carla [Verfasser], and Christian [Akademischer Betreuer] Engwer. "New finite element methods for solving the MEG and the combined MEG/EEG forward problem / Maria Carla Piastra ; Betreuer: Christian Engwer." Münster : Universitäts- und Landesbibliothek Münster, 2019. http://d-nb.info/1193577365/34.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

De, Luca Manuel. "Elementi Finiti in Forma Debole per l'Analisi Dinamica di Strutture di Forma Arbitraria in Materiale Composito." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

Find full text
Abstract:
La presente tesi affronta il problema delle vibrazioni libere di strutture aventi forma arbitraria e realizzate in materiale composito. In particolare, l’analisi viene condotta attraverso l’utilizzo di una tecnica numerica finalizzata alla risoluzione del sistema di equazioni in forma integrale descriventi l’equilibrio dinamico. In altri termini, viene sviluppata la formulazione debole del problema in parola, relativamente ai casi di piastre e membrane. Il principio variazionale di Hamilton, utilizzato per ottenere le equazioni di equilibrio, viene applicato introducendo un’ipotesi sul modello cinematico: gli spostamenti generalizzati, dunque, sono espressi in funzione di quantità nodali e interpolati per mezzo di polinomi di alto grado. Il sistema così ottenuto viene risolto, all’interno di ciascun elemento, attraverso la tecnica numerica di Quadratura Integrale Generalizzata (GIQ). L’obiettivo, pertanto, è quello di dimostrare la maggiore accuratezza della tecnica presentata rispetto a quanto disponibile nei software commerciali, valutando i parametri che incidono sulla convergenza, sulla stabilità e sull’accuratezza dei risultati. Tutte le applicazioni condotte prevedono il confronto fra differenti tecniche numeriche risolutive: in particolare, la tecnica del GIQ viene accostata alla tecnica della Quadratura Differenziale Generalizzata (GDQ) e al Metodo degli Elementi Finiti (FEM) analizzando, di volta in volta, i risultati ottenuti sulla base del costo computazionale richiesto e in relazione alle caratteristiche di accuratezza, stabilità e velocità di convergenza. Viene inoltre presentata la tecnica del mapping iso-geometrico, utilizzata per descrivere domini irregolari. Tale metodo, attraverso l'impiego delle curve NURBS, utilizzate per descrivere i contorni degli elementi, consente una più agevole fase di modellazione. A tal proposito vengono sottoposte ad analisi piastre e membrane fortemente irregolari e di forma arbitraria.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Loi, Camilla <1985&gt. "Utilizzo del plasma ricco di piastrine (PRP) su pazienti affetti da lesioni mucose di difficile guarigione: studio osservazionale prospettico esplorativo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9908/1/tesi%20frontespizio%20corretto%20PDF.pdf.

Full text
Abstract:
Le lesioni della mucosa orale in corso di malattia bollosa autoimmune sono tra le più difficili da gestire e tendono a recidivare con maggiore frequenza rispetto alle lesioni cutanee, con notevole impatto sulla qualità di vita. Attualmente il PRP è stato approvato anche per le lesioni aperte cutanee e mucose. Il meccanismo d'azione si basa sull nota capacità riparativa, strutturale e funzionale, e sull sua capacità di stimolare la proliferazione e la rigenerazione tissutale. Si tratta inoltre di una tecnica sicura che finora non ha mostrato alcun effetto collaterale. Attualmente abbiamo utilizzato il gel piastrinico su 10 pazienti affetti da MBA e, nonostante il numero ridotto, è stato possibile effettuare una prima valutazione circa l’efficacia ma anche i limiti di tale trattamento. Tutti i pazienti hanno mostrato un rapido miglioramento della sintomatologia dolorosa con conseguente miglioramento della qualità della vita.
Mucosal Lesions in patients with autoimmune bullous diseases are the most difficult to manage and tend to relapse more frequently than skin lesions. Consequentially, these lesions have a very important impact on quality of life of affected patients. PRP has recently been approved for the treatment of dermatological diseases characterized by difficult-to-treat mucosal and cutaneous ulcerated lesions. The mechanism of action is based on the its well-known repairing capacity (structural and functional) and on its ability to stimulate tissue proliferation and regeneration. PRP is very safety and side effects have not been described so far. We have currently used platelet gel on 10 patients with MBA and, despite the small number, it was possible to observe an initial assessment of the effectiveness but also the limits of this treatment. All patients showed a rapid improvement in pain symptoms with a consequent improvement in the quality of life.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Łojek, Artur. "Książę Jan (Janusz) Dobry. Ostatni Piast opolski (ok. 1455/1460- 27 III 1532 r.)." Doctoral thesis, Katowice : Uniwersytet Śląski, 2021. http://hdl.handle.net/20.500.12128/23143.

Full text
Abstract:
The dissertation is devoted to the last ruler of the Duchy of Opole from the House of Piast - Duke Janusz (Jan) Dobry (1456/1460 - 27 March 1532). His long reign had a considerable impact on the history of the Opole region considering his economically prudent rule and legislative activity. The first chapter concerns the dynastic and territorial divisions of the Duchy of Opole from the times of Mieszko Laskonogi till the mid-15th century. In the second chapter raises a number of issues related to genealogy of Janusz (Jan) Dobry. Prince Janusz became famous for unifying most of the lands comprising the historical Upper Silesia, therefore the third chapter is devoted to that activity. The fourth chapter deals with the Duke's external policy. The fifth chapter concerns the internal policy of the last Piast of Opole. The sixth chapter deals with the history of the Church in the Duchy of Opole during the reign of Janusz (Jan) Dobry. The seventh chapter addresses the political environment of the ruler.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Abraham-Diefenbach, Magdalena. "Bellevue und Piast: Kino in den geteilten Städten an der deutsch-polnischen Grenze 1945-1949." Institut für Sächsische Geschichte und Volkskunde, 2020. https://slub.qucosa.de/id/qucosa%3A74363.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Tuggle, Alexandra Christianne. "A Historical Perspective on Skeletal Frailty in Medieval Poland: Evidence from an Early Piast Dynasty Site." The Ohio State University, 2018. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=osu1524185537018568.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Piasta, Doreen [Verfasser], Stefan [Akademischer Betreuer] Spange, Stefan [Gutachter] Spange, and Frank [Gutachter] Simon. "Funktionalisierung von Carbon Black und multi-walled Carbon Nanotubes mit Polyelektrolyten / Doreen Piasta ; Gutachter: Stefan Spange, Frank Simon ; Betreuer: Stefan Spange." Chemnitz : Universitätsbibliothek Chemnitz, 2015. http://d-nb.info/1213812984/34.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Quéret-Podesta, Adrien. ""polonais, hongrois, deux frères" : la représentation des plus anciennes relations polono-hongroises dans l'historiographie du Moyen-Age à nos jours et la question des origines médiévales du mythe de l'amitié polono-hongroise." Phd thesis, Université Blaise Pascal - Clermont-Ferrand II, 2010. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00785359.

Full text
Abstract:
La présente thèse de doctorat est consacrée au problème de la genèse du mythe de l'amitié polono-hongroise, très populaire dans ces deux pays depuis le XIXème siècle. L'un des éléments notables de ce mythe étant l'affirmation de son ancienneté, l'examen de la représentation du passé commun de la Pologne et de la Hongrie depuis leur naissance jusqu'à la fin du Xème siècle jusqu'au rapprochement entre Piasts et Anjous au quatorzième dans la production historiographique de ces deux pays et - dans une moindre mesure - de leurs voisins depuis l'an mil environ jusqu'à nos jours constitue donc l'un des principaux axes de recherche de la présente étude. Le second axe, qui lui est étroitement lié, concerne l'existence éventuelle de traces de l'idée d'amitié polono-hongroise avant l'époque contemporaine et plus particulièrement durant les premiers siècles de l'histoire de la Pologne et de la Hongrie. L'analyse de ces deux grandes thématiques permet d'établir la présence de références à une amitié polono-hongroise dans l'historiographie de ces deux pays dès les XIIème et XIIIème siècles, mais l'impact de ce phénomène demeure très limité - notamment en Hongrie et dans les pays tiers - jusqu'au XIXème siècle. Il convient par ailleurs de constater que si l'essor du mythe de l'amitié à cette période ne contient pas de référence directe aux précédents médiévaux, la célébration de cette amitié fait appel - en particulier dans le cadre officiel - à de nombreux personnages et évènements issus des premiers siècles de l'histoire de ces deux pays afin d'en prouver l'ancienneté et la solidité. L'existence de ce mécanisme de récupération permet donc d'affirmer qu'en dépit de la discontinuité caractéristique de l'histoire de la notion d'amitié polono-hongroise, la représentation des plus anciens contacts entre ces deux pays et la célébration de leur amitié sont très fortement liées et constituent respectivement le "réservoir" et le "moteur" d'une "machine à redessiner le passé commun" de la Pologne et de la Hongrie.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

Ezzine, Jamal, Alfonso Vulcano, and Maurizio Aristodemo. "H-infinity optimal control of active dumpers for automotive suspension systems and civil structures." Thesis, 2014. http://hdl.handle.net/10955/599.

Full text
Abstract:
Dottorato di Ricerca in Modellistica per l'Ingegneria,Ciclo XXIII,2009
In recent years the protection of structures against hazardous vibration has gained special interest. Structures such as buildings, bridges and vehicles are subject to vibrations that may cause malfunctioning, un-comfort or collapse. It is an extended practice to install damping devices in order to mitigate such vibrations. Furthermore, when the dampers are controllable, the structure acts as an adaptronic system. Adaptronic systems are characterized by their abil- ity to respond to external loading conditions and adapt themselves to these changes. These abilities can be exploited to solve the vibration mitigation problems through the installation of controllable dampers and the design of appropriate control laws for an adequate actuation. These modern systems in the case of vehicle suspension systems o®er improved comfort and road hold- ing in varying driving and loading conditions compared to traditional passive devices.
Università degli Studi della Calabria
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Chen, Yu-Tong, and 陳俞同. "Viscoelastic analysis of creep buckling for fiber-reinforced piastic laminated plates." Thesis, 1995. http://ndltd.ncl.edu.tw/handle/03278335961891581399.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

Włoszek, Jan. "Określenie wpływu warunków górniczo-technicznych na wielkość wydobycia w ścianach zawałowych na podstawie badań przeprowadzonych w kopalni Piast." Rozprawa doktorska, 1987. https://repolis.bg.polsl.pl/dlibra/docmetadata?showContent=true&id=3672.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Włoszek, Jan. "Określenie wpływu warunków górniczo-technicznych na wielkość wydobycia w ścianach zawałowych na podstawie badań przeprowadzonych w kopalni Piast." Rozprawa doktorska, 1987. https://repolis.bg.polsl.pl/dlibra/docmetadata?showContent=true&id=66112.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Włoszek, Jan. "Określenie wpływu warunków górniczo-technicznych na wielkość wydobycia w ścianach zawałowych na podstawie badań przeprowadzonych w kopalni Piast." Rozprawa doktorska, 1987. https://repolis.bg.polsl.pl/dlibra/docmetadata?showContent=true&id=66113.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

Włoszek, Jan. "Określenie wpływu warunków górniczo-technicznych na wielkość wydobycia w ścianach zawałowych na podstawie badań przeprowadzonych w kopalni Piast." Rozprawa doktorska, 1987. https://delibra.bg.polsl.pl/dlibra/docmetadata?showContent=true&id=66112.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Włoszek, Jan. "Określenie wpływu warunków górniczo-technicznych na wielkość wydobycia w ścianach zawałowych na podstawie badań przeprowadzonych w kopalni Piast." Rozprawa doktorska, 1987. https://delibra.bg.polsl.pl/dlibra/docmetadata?showContent=true&id=66113.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

Włoszek, Jan. "Określenie wpływu warunków górniczo-technicznych na wielkość wydobycia w ścianach zawałowych na podstawie badań przeprowadzonych w kopalni Piast." Rozprawa doktorska, 1987. https://delibra.bg.polsl.pl/dlibra/docmetadata?showContent=true&id=3672.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

Ekrt, Tomáš. "Ti druzí, méně významní? - Komparace vedlejších větví středoevropských panovnických rodin." Master's thesis, 2021. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-448977.

Full text
Abstract:
of the paper: Historiography pays different attentions to cadet branches of sovereign dynasties. Because of that some of them are well known to the public, while others are almost forgotten. Generally, they are considered less important. In my work I am paying attention to cadet branches of the Premyslid dynasty and cadet branches of other sovereign dynasties in central Europe. What were their relations with their ruling relatives? What were their marriage policies and their domains? Can we find any general tendencies in cadet branches of sovereign dynasties and were they really less important? I am trying to answer these and other questions in my work. Also, I am trying to introduce life stories of cadet branches. Key words: Middle Ages, cadet branch, Central Europe, Premyslides, Babenberger, Silesian Piasts
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Oleś, Kamila. "Intertextuální a mýtické. Rezidenční komplexy Piastovců a Přemyslovců od poloviny 10. do konce 11. století." Doctoral thesis, 2019. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-433968.

Full text
Abstract:
In Central Europe, an early medieval architectural complex, in which palatial remnants have been either unearthed or expected on the basis of historical writing, is often classified as a royal/princely seat. Thus, the architectural criteria are used to define the residential areas. Alas, in most studies the interpreted architectural remnants are simply juxtaposed without taking into account their terresial and landscape context. I demonstrate that in some cases landscape significance of royal seats was constructed without taking into account any spatial evidence. Secondly, I illustrate that by isolating a single building within the royal seat from its landscape and textual context, the spatial aspects of the structure were misinterpreted. However, our understanding of the local environment is essential to identify the role of architectural "quotation" in the semantic creation of space of the royal seats in the past. Thus, based on a textual approach to architecture and landscape, my thesis aims to deconstruct the meaning of early medieval royal seats, and to demythologize the interpretation of early medieval royal seats in Central Europe. In addition, I present that both textual (historic writing) and physical (environmental) aspects of the reality creates a historic spatiality that is polarized...
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

Campanale, Angelo. "Fluid-structure interaction problems in linear and nonlinear engineering applications: theory and experiments." Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/11589/217863.

Full text
Abstract:
In questa tesi di dottorato, vengono analizzati due problemi di interazione fluido-struttura, relativi a diverse applicazioni ingegneristiche. Nel primo caso lineare, viene formulato un modello semplice ma efficace per stimare correttamente la risposta dinamica di un dispositivo a diapason al quarzo (QTF) immerso in un ambiente fluido. Questo tipo di risonatore è ampiamente utilizzato per applicazioni di rilevamento di tracce gassose. Nel secondo caso non lineare, viene sviluppato un modello numerico per ottenere la risposta aeroelastica di piastre sottili incastrate, con particolare enfasi sull'applicabilità della teoria della piastra inestensibile come modello strutturale del problema. In particolare, l'obiettivo principale è ottenere previsioni numeriche su condizioni di flutter e oscillazioni di ciclo limite (LCO), che siano il più vicino possibile ai risultati sperimentali; poiché modelli che fanno uso della teoria delle piastre sottili di Von Kármán tendono a sovrastimare l'ampiezza di ciclo limite. Nella prima parte viene analizzato il problema dell'interazione fluido-struttura lineare: viene presentato il modello matematico riguardante la dinamica del risonatore e la sua interazione con il fluido circostante, viene descritto il setup sperimentale, utilizzato per valutare il modello, la risposta teorica viene fittata sui dati sperimentali e, infine, viene fornita una discussione su come ogni parametro del modello matematico possa influenzare la dinamica complessiva del sistema. Nella seconda parte, dove si studia il caso di interazione fluido-struttura non lineare, si ricava il modello matematico relativo alla piastra inestensibile che vibra in un flusso d'aria a bassa velocità, si calcola la condizione di flutter e il ciclo limite, sia in termini di ampiezza che periodo, e viene fornito un confronto con il modello strutturale della piastra Von Kármán con le dovute osservazioni sui risultati numerici ottenuti.
In this dissertation, two fluid-structure interaction problems, related to different engineering applications, are analysed. In the first linear case, an analytical but effective model is formulated in order to correctly estimate the dynamic response of a quartz tuning fork (QTF) device immersed in a fluid environment. This kind of resonator is widely used for gas sensing applications. In the second nonlinear case, a numerical model is developed to get the aeroelastic response of thin cantilever flat plate, with a particular emphasis on the applicability of the inextensible plate theory to the structural modelling of the problem. Specifically, the main goal is to numerically predict flutter conditions and limit cycle oscillations (LCO) closer to experimental outcomes, since earlier model that makes use of Von Kármán thin plate theory overpredicts the LCO amplitude. In the first part, the linear fluid-structure interaction problem is analysed: the mathematical model concerning the dynamics of the resonator and its interaction with the surrounding fluid is presented, the experimental setup, used to asses the model, is described, the theoretical response is fitted on the experimental data and, finally, a discussion on how each parameter of the mathematical model can affect the overall system dynamics is provided. In the second part, where the nonlinear fluid-structure interaction case is studied, the mathematical model concerning the inextensible plate vibrating in low speed airflow is derived, the flutter condition and the limit cycle, in terms of amplitude and period, are calculated, and a comparison with Von Kármán plate structural model is provided with needed remarks on the obtained numerical results.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

von, Guettner Darius. "Crusading in Medieval Europe: its idea, reception, and the experience in Poland (1102–1194). [Thesis abstract]." 2007. http://repository.unimelb.edu.au/10187/2170.

Full text
Abstract:
This thesis examines the transmission of the idea of crusade to Poland and the subsequent Polish response to the idea of crusade in the twelfth century. It determines the key mechanisms by which the idea of crusade was transmitted to Poland and through an analysis of primary contemporary sources the thesis provides compelling evidence that the Polish elites were highly familiar with, and receptive to, the idea of crusade. Moreover, this thesis argues that the Poles were conscious participants in the crusades and undertook various crusading activities during the twelfth century. These findings are contrary to the established position in Polish historiography, and bring many sources to an English-speaking audience for the first time.
Through an examination of narrative sources this thesis demonstrates that the Polish elites were enthusiastic supporters of the idea of crusade within a decade of the First Crusade. This thesis shows that under the leadership of the Piast dynasty the Poles engaged in Christian holy war (proto-crusading): the conquest of Pomerania (1102–1128), contributed armies to three theatres of the Second Crusade (1147–1148), and launched major expeditions against the Prussian apostates (1166 and 1192).
This thesis identifies the influence of the idea of crusade on the actions of the Piasts and in particular, Boleslaw III’s sons (the Piast Juniors), and the importance of family traditions. The thesis presents new propositions in regards to the crusades in Prussia and key Polish crusader participants: the involvement of the Polish crusader army under the command of Mieszko III in the Wendish Crusade (July–August 1147); previously unreported in English historiography, the first known example of crusading in Prussia led by Boleslaw IV (November–December 1147); and Henry of Sandomierz’s leadership of the Polish crusader contingent to the Holy Land (1147–1148).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography