Academic literature on the topic 'Piazza del'

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Journal articles on the topic "Piazza del"

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Morgantini, Filippo. "Torino, piazza dello statuto." STORIA URBANA, no. 132 (February 2012): 203–26. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-132007.

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Abstract:
Nota soprattutto per gli aspetti politici, economici e urbanistici, la Piazza Statuto a Torino propone ancora molti quesiti irrisolti circa i riferimenti culturali adottati ed i protagonisti coinvolti nella raffinata configurazione architettonica dell'uniforme complesso di edifici che la caratterizzano. Il nuovo studio evidenzia come, nella piazza edificata fra il 1864 e il 1868 per celebrare lo Statuto Albertino (la costituzione concessa dal re Carlo Alberto), alcune ingegnose proposte indirizzate a definire uno stile architettonico nazionale (Italiano), furono messe in ombra da un piů spettacolare e meglio conosciuto classicismo internazionale. Dalle complesse vicende costruttive emergono, inaspettatamente, figure di tecnici solidi e affidabili ma dalle non troppo spiccate capacitŕ creative, i cui riferimenti, nonostante la diretta partecipazione inglese, portano quasi sempre verso Parigi, sia per continuitŕ con i modelli neoclassici d'inizio secolo, sia per la forte influenza della cultura francese in tutta Europa. Con il trasferimento della capitale, ancor prima del completamento degli edifici, la piazza diviene uno dei luoghi-simbolo della nuova vocazione borghese e industriale della cittŕ, sottolineata dall'erezione del monumento agli uomini che scavarono il tunnel del Frejus; le testimonianze letterarie, pur in modo parziale e soggettivo, testimoniano, tuttavia, la difficoltŕ di assegnare funzioni simboliche a quegli spazi.
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Agger, Gunhild. "Fra Piazza del Popolo og fortællingen som genre." K&K - Kultur og Klasse 21, no. 76 (February 8, 1994): 111–36. http://dx.doi.org/10.7146/kok.v21i76.22137.

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Pertot, Gianfranco. "Milano e le difese militari da Napoleone al 1900: dismissioni, distruzioni, restauri." STORIA URBANA, no. 136 (March 2013): 29–67. http://dx.doi.org/10.3280/su2012-136002.

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Abstract:
L'occupazione napoleonica di Milano portň con sé la demolizione dei baluardi del castello, una nuova piazza d'armi, un piano rivoluzionario quanto idealistico (quello dell'Antolini). Con la nuova concezione di guerra, di difesa e di offesa le mura persero la loro principale funzione e rimasero in auge come confine tributario, le porte divennero nuovi capisaldi monumentali o scomodo intralcio alla circolazione, le truppe trovarono spazi e ospitalitŕ in un gran numero di conventi del centro espropriati al tempo della dominazione austriaca. Questo stato di cose perdurň per buona parte dell'Ottocento, fino a quando le mutate condizioni politiche e socio-economiche, unitamente ad una rapida crescita demografica, videro la cittŕ scavalcare le sue mura, e porre il problema della regolazione della crescita attraverso nuovi strumenti urbanistici, mentre una spregiudicata imprenditoria del denaro avviava enormi speculazioni immobiliari sulle aree del demanio militare, in particolare sulla piazza d'armi napoleonica. S'innescarono a catena questioni paradigmatiche: la costruzione del nuovo Quartiere delle Milizie, lo spostamento reiterato della nuova piazza d'armi, la stipula di convenzioni fra Comune e demanio per la permuta di aree e caserme, la demolizione di Porte, Pusterle e delle mura spagnole. Un processo che ha generato contraddizioni che si consegnano ancora irrisolte alla Milano del Piano di Governo del Territorio (PGT).
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Musso, Stefano Francesco. "Genova: echi e tracce del Risorgimento e dell'Unitŕ d'Italia." STORIA URBANA, no. 132 (February 2012): 83–109. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-132004.

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Abstract:
Il saggio tenta di mettere in luce i legami profondi e meno evidenti che sembrano intercorrere tra la storia generale del Risorgimento italiano (che fece di Genova, grazie anche a protagonisti quali Nino Bixio, Goffredo Mameli e Giuseppe Mazzini, una delle "patrie ideali") e alcune delle molte tracce fisiche che essa ha lasciato nel tessuto costruito della cittŕ. L'Autore propone la rilettura di alcuni episodi di trasformazione e formazione della cittŕ negli anni delle vicende risorgimentali con riferimento al momento in cui queste conobbero una prima conclusione in coincidenza con la proclamazione del regno d'Italia: il caso di via Garibaldi, ad esempio, che fu aperta demolendo chirurgicamente parte dei circostanti quartieri medievali, per collegare al nuovo centro della cittŕ, organizzato intorno a piazza De Ferrari, la cinquecentesca via Aurea, sede dell'antica classe oligarchica, attraverso piazza Fontane Marose. Oppure con la costituzione di ambiti celebrativi, come nel caso emblematico del nuovo snodo urbano di piazza Corvetto con le statue raffiguranti Giuseppe Mazzini e Vittorio Emanuele II. La rilettura di alcuni episodi noti e ormai oggetto di numerose analisi, anche recenti, si estende poi agli anni e decenni successivi a quella data (almeno fino ai primi anni del Novecento) che ebbe certo un forte impatto simbolico ma non altrettanto evidenti e immediate ricadute sulla vita e sulla struttura della cittŕ. Tutto ciň determinň anche diffuse e dolorose demolizioni, mutilazioni o spostamenti di antichi monumenti.
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Nifosì, Chiara. "Una piazza come anticipazione di una nuova visione." TERRITORIO, no. 93 (January 2021): 61–69. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093010.

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Abstract:
Attuando uno dei principali obiettivi del nuovo Piano di governo del territorio di Romano di Lombardia, la rigenerazione della piazza Don Sandro Manzoni ha risposto alla necessità di riconquistare uno dei luoghi più sensibili per la collettività, limitando le risorse investite. Il nuovo spazio pubblico si configura come un suolo comune, dinamico, flessibile e multifunzionale: un grande prato in grado di accogliere attività diversificate e il gioco libero, un'estesa superficie disegnata per gli eventi, lo sport, i mercatini e le feste di quartiere. Questo piccolo intervento non solo risponde a principi di rammendo dell'esistente, ma soprattutto esemplifica un efficiente processo di integrazione sia degli strumenti di pianificazione e di progetto, sia della moltitudine di soggetti e risorse a vario titolo coinvolti.
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Ventrone, Angelo. "LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA." Il Politico 251, no. 2 (March 3, 2020): 105–20. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.238.

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Abstract:
Qual è il significato della strage di Piazza Fontana nella recente storia italiana? Innanzitutto, un insieme di cesure che segnano profondamente il rapporto tra i cittadini e lo Stato. In particolare, l'emergere di una violenza politica radicale, insieme al coinvolgimento degli apparati statali nella sua attuazione, e la diffusione di un forte sentimento di sfiducia nei confronti della classe politica dominante (sempre più implicata nella cosiddetta trame nere) e delle istituzioni. In quel momento inizia un processo di delegittimazione, che ha colpito in primo luogo la classe politica dominante, ma che nella seconda metà degli anni Settanta si ripercuoterà sempre più anche sui partiti dell'opposizione, considerati ugualmente incapaci di fermare il degrado del Paese. Una parte significativa dell'opinione pubblica comincerà allora a guardare ai settori più attivi e anticonformisti della magistratura nella speranza di far luce su ciò che è oscuro sullo sfondo della Repubblica. Un auspicio che rappresenta un'esplicita richiesta alla magistratura di svolgere un ruolo di sostituzione e di controllo su un mondo politico ormai considerato chiuso in sé, non di rado corrotto e privilegiato, e comunque lontano dal "Paese reale".
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Nicosia, Manuela, and Valentina Pappalardo. "Lo spazio urbano come oggetto di osservazione: valenze simboliche e aspetti funzionali." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 97 (May 2012): 100–114. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-097008.

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Abstract:
Il lavoro č il risultato di un'esperienza osservativa che ha preso le mosse dall'ipotesi iniziale di Piazza della Loggia a Brescia come luogo turistico. L'osservazione del contesto fisico-sociale ha permesso di individuarne due funzioni sociali, una fruitiva (connessa ai diversi soggetti: turisti, abitanti e immigrati) ed una simbolica legata alla celebrazione della memoria collettiva, e allo stesso tempo una debole valenza di "piazza", intesa come spazio di socializzazione.
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Newbigin, Nerida, Tomaso Garzoni, Paolo Cherchi, Beatrice Collina, and Giovanni Battista Bronzini. "La piazza universale di tutte le professioni del mondo." Sixteenth Century Journal 29, no. 1 (1998): 157. http://dx.doi.org/10.2307/2544429.

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Bellone, Cinzia B., Paolo Trevisani, and Antonio Colonna. "Piazza Testaccio: esperienza di partecipazione nel recupero di uno spazio urbano nel centro storico di Roma." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 128 (August 2020): 64–79. http://dx.doi.org/10.3280/asur2020-128005.

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Abstract:
Il successo del recupero di Piazza Testaccio, nello storico rione di Roma, testimonia come la complessa partecipazione attiva dei cittadini, a prescindere dal supporto dei regolamenti vigenti, sia fondamentale per riqualificare i luoghi nei quali si vive. L'esperienza analizzata insegna che il "contributo utile" non è dato da un prodotto specifico ma da uno scambio continuo tra Amministrazione e cittadini, una sorta di controllo reciproco durante le fasi cruciali della realizzazione dell'opera. .
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Smith, Graham. "Gaetano Baccani's "Systematization" of the Piazza del Duomo in Florence." Journal of the Society of Architectural Historians 59, no. 4 (December 1, 2000): 454–77. http://dx.doi.org/10.2307/991621.

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Abstract:
Emilio de Fabris's completion of the west front of Santa Maria del Fiore is the best-known of the architectural interventions carried out during the nineteenth century in the Piazza del Duomo and Piazza di San Giovanni in Florence. But this initiative was preceded by an earlier one that was more radical in character, insofar as it transformed the area around the Campanile and Duomo. A proposal of November 1823 by the architect Gaetano Baccani resulted in the demolition of a large part of the late medieval cathedral canonry and the creation of an extensive new piazza on the south side of Santa Maria del Fiore. This intervention introduced two issues that were to become fundamental to the notion of urban patrimony. On the one hand, it prompted consideration of the relationship between a historic monument and its ambience; on the other, it brought into focus the tension that was likely to exist between conservation and the creation of a modern urban environment. The present study publishes Baccani's formal submission to the Deputazione Secolare sopra l'Opera di Santa Maria del Fiore and draws on other documents preserved in the Archivio dell'Opera to construct a detailed history of the project. The study also introduces other literary and visual materials to establish the nature of Baccani's "systematization" of the Piazza del Duomo. Baccani's project is linked retrospectively to a Napoleonic plan for the modernization of Florence, but it is discussed also as a harbinger of later programs of urban renewal in Florence and in other Italian cities. The paper outlines the history of the canonry compound and places Baccani's reorganization of it in the context of the development of a new relationship between church and state in Florence. The piazza likewise is considered in relation to the transformation of Florence into a modern, orderly city, well-suited to the growing tourist industry. From Baccani's proposal to the Deputazione Secolare it is apparent that he wished it to be believed that his project was in keeping with the intentions of the original architects of the Duomo. The present study considers Baccani's project in this light, while also assessing the extent to which his plans were rooted in his own time. In particular, Baccani's conception of the area around the Duomo is discussed in relation to other urbanistic projects that were planned in Florence, Milan, and Rome during the Napoleonic period. Finally, Baccani's scheme is considered in relation to recent studies of the area around the Duomo by Piero Sanpaolesi, Margaret Haines, and Marvin Trachtenberg. The paper establishes that Baccani's intervention fundamentally changed the manner in which Santa Maria del Fiore and the Campanile could be seen, revealing an "ideal" view of the two buildings in juxtaposition. Baccani's vision is discussed in relation to a widespread nineteenth-century wish to consecrate the individual monument. The study concludes by introducing a number of unfamiliar images of the Campanile and Duomo and proposes that they lent authority to Baccani's concept of a "best" general view of these monuments.
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Dissertations / Theses on the topic "Piazza del"

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Steger, Brigitte. "Recherches sur l'iconographie des mosai͏̈ques de Piazza Armerina." Toulouse 2, 2003. http://www.theses.fr/2003TOU20105.

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Abstract:
Ce travail a pour objet de procéder à un réexamen et à une réinterprétation de l'iconographie des mosai͏̈ques figuratives de la villa de Piazza Armerina afin, d'une part, d'en permettre la datation et d'autre part, d'établir si l'on peut considérer être en présence d'un décor programmatique. L'auteur de ce travail, ayant montré l'existence d'un décor programmatique, en analyse la signification et explore les répercussions en découlant tout en fournissant des pistes nouvelles quant à la fonction de certaines salles de la villa. Ce travail corrobore et renforce, à titre subsidiaire, une des hypothèses établissant l'identité du propriétaire de la villa
The purpose of this thesis is to reexamine and reinterpret the iconography of the figurative mosaics in the villa at Piazza Armerina with a view to dating the mosaics and determining whether we are able to conclude that the decor is programmatic . The author, having reached the conclusion that the decor is a program, then analyses its meaning and the implications flowing from such conclusion as well as providing new insights relating to the use made of certain rooms within the villa. Subsidiarily, the thesis provides support to one of the current theories positing the identity of the owner of the villa
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Ricci, Lisa. "Terme e piazza sul mare: progetto di riqualificazione del parco di Levante a Cesenatico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1281/.

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Abstract:
Questo progetto consiste nella riqualificazione del Parco di Levante di Cesenatico. Si tratta di un complesso termale, alberghiero, residenziale e commerciale. Vengono studiati più approfonditamente il complesso terme - albergo e la piazza sul mare, simboli del turismo balneare della riviera adriatica.
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Castellucci, Elisa. "Le terme e la piazza sul mare : progetto di riqualificazione del parco di Levante a Cesenatico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1282/.

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Abstract:
Questo progetto consiste nella riqualificazione del Parco di Levante di Cesenatico. Si tratta di un complesso termale, alberghiero, residenziale e commerciale. Vengono studiati più approfonditamente il complesso terme - albergo e la piazza sul mare, simboli del turismo balneare della riviera adriatica.
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Pedulli, Francesca, Giulia Bravaccini, and Simone Baroncini. "Generazioni a confronto: nuovi servizi per gli abitanti del Pilastro. Interventi di integrazione/rigenerazione dell'area di Piazza Lipparini." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La tesi riguarda il progetto di rigenerazione di Piazza Lipparini, estremità orientale della Spina centrale del quartiere Pilastro, mediante l’introduzione di nuovi servizi dedicati agli abitanti. Il Pilastro è un quartiere che ospita circa 7 000 abitanti nell’area nord-est della città di Bologna, oggetto di numerose iniziative da parte dell’amministrazione pubblica volte a un progressivo miglioramento delle condizioni abitative. Ciò nonostante, la prevalenza di una popolazione anziana e di nuclei familiari a basso reddito comoposti anche da rilevanti quote di immigrati fa emergere la necessità di introdurre nuovi servizi, spazi di accoglienza, aggregazione e socializzazione. Il comune di Bologna ha individuato nella Spina centrale la zona in cui intervenire per portare indirettamente miglioramenti a tutto il quartiere. Quest’area infatti ha da sempre svolto un ruolo centrale nella composizione del rione senza tuttavia mai riuscire a compiersi del tutto come spazio aggregativo. In linea con le intenzioni del comune l’intervento prevede l‘inserimento di un percorso centrale che attraversa la Spina da ovest ad est e che governa la collocazione dei servizi distribuiti lungo la sua estensione. In particolare il progetto di tesi si concentra su Piazza Lipparini, circondata dagli edifici in linea del primo nucleo insediativo; essa ospiterà servizi dedicati principalmente alla fascia anziana della popolazione e alla sua integrazione e inclusione. Il nuovo polo ospiterà una serie di servizi assistenziali, nonché alcuni spazi di tipo sociale. L’obiettivo del progetto è quello di restituire un ruolo preciso allo spazio pubblico oggi indifferenziato e poco vissuto, e di creare situazioni che contribuiscano a rimarginare il distacco intergenerazionale e interculturale radicato nel quartiere, incentivando l’integrazione e la socializzazione.
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Bonetti, Andrea. "Processi digitali per la gestione del patrimonio edilizio esistente: il complesso demaniale in piazza VIII agosto a Bologna, sede del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Lombardia – Emilia-Romagna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17717/.

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Abstract:
Il crescente interesse per la digitalizzazione ha di recente portato il quadro normativo italiano a dotarsi di disposizioni legislative che contemplano l’applicazione di metodi e tecniche BIM per il progetto del costruito. Il D.Lgs. 50/2016 (Codice degli appalti) e il suo primo decreto attuativo (D.M. 560/2017 Decreto Baratono) hanno sancito l’obbligo graduale, da parte degli attori coinvolti, di affrontare la pianificazione degli interventi d’opera pubblica attraverso processi informativi digitalizzati. Questo lavoro di tesi si colloca nella complessa discussione che vede la digitalizzazione applicata all’intervento sul costruito, analizzandone un possibile approccio in armonia con le recenti cogenze. Dopo un’analisi dettagliata dello stato dell’arte, esplicitata con lo studio dei testi di riferimento per le discipline coinvolte, sono state sperimentate diverse possibilità di raccolta, gestione e utilizzo dei dati che è possibile amministrare per intervenire a più livelli su un edificio esistente. Al fine di gestire la documentazione informativa è stato progettato un metodo per la soddisfazione delle necessità dei progettisti chiamati ad intervenire sul dominio costruito, con l’obiettivo di fornire loro una struttura di dati aggiornati e accessibili nei modelli digitalizzati. Attraverso lo sviluppo di tale approccio, nel modello BIM dell’edificio assunto come caso pilota, si è dimostrato come seguendo un criterio semantico per i componenti architettonici, strutturali e impiantistici, sia possibile progettare una struttura di informazioni coerente, accessibile e versatile, utile per tutto il ciclo di vita dell’organismo edilizio. La fase successiva consiste nell’elaborazione delle conoscenze sugli edifici, raccolte in modelli progettati per ospitare e rappresentare contenuti eterogenei, non solamente di carattere geometrico ma anche interpretativo. Il caso studiato costituisce un esempio pratico di applicazione e validazione dell’approccio al progetto edilizio.
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Beonio-Brocchieri, Vittorio. "Piazza universale di tutte le professioni del mondo : structures économiques et familiales dans les campagnes de la Lombardie entre 16 et 17 siècle." Paris, EHESS, 1995. http://www.theses.fr/1995EHES0036.

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Abstract:
La region au nord de milan a ete definie le centre du croissant protoindustriel italien. Notre recherche vise a analyser la mise en place d'un tissus industriel dans le campagnes du haut milanais entre 16 et 17 siecles. La recherche a montre la presence dans cette region de plusieurs formes d'industrie rurale qui relevent de differentes logiques et a montre aussi que les changements qui interviennent dans la division regional du travail sont etroitement lies a l'evolution de la position international de la lombardie. La mise en place du dispositif protoindustriel s'accompagne a une transformation profonde des formes de gestion de la terre et de la societe paysanne, transformation que l'historiographie avait traditionnellement attribue a la diffusion du filage de la soie a partir de la moitie du 18 siecle. Dans la plaine on enregistre une polarisation entre les familles complexes des moyens locataires et les familles nucleaires des petits locataires et des journaliers. La proletarisation de la population paysanne est un facteur important dans l'expansion d'un tissus protoindustriel, mais il faut souligner aussi le role de la disponibilite en matieres premieres et en voies de communication
The dissertation discuss the development of various kind of rural industrial activities in the countryside of lombardy between sixteenth and seventeenth centuries. The 'lake discrict' and the plain north of milan have been, during the eighteenth and nineteenth centuries, the core of the protoindustry of northern italy, yet the development of rural industry during the previous period - the period of the spanish ruleis surprisingly little known. We discuss the chronology of the implantation of various activities (woll, cotton, silk, metallurgical industry), their relation with the declining urban industries, theri organization and their agricultural context. A special attention is devolved to the family structures and the vider social context. The results of this research can contribute to correct same accepted views about two problems strictly connected; the decline of the urban economies of central and northern italy during the early modern age and the late industrialisation of italy
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Costa, Silvia. "Il progetto delle pavimentazioni stradali in materiale lapideo: il caso del centro storico di Modena." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/8014/.

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Abstract:
Le vibrazioni indotte dal traffico costituiscono un problema diffuso a causa degli effetti indesiderati che possono generare a lungo termine sulle opere architettoniche e sulle persone. L’intensità di questi fenomeni dipende da numerosi fattori tra cui le caratteristiche dei veicoli (massa, tipo di sospensioni), le relative velocità, la regolarità del piano viabile, le proprietà del terreno di sottofondo, la struttura degli edifici esposti e, soprattutto, le caratteristiche meccaniche dei materiali costituenti la pavimentazione. Il problema è particolarmente sentito nei centri storici delle aree urbane per la presenza di edifici di grande valore artistico e per l’impiego di pavimentazioni di tipo lapideo, caratterizzate da numerose irregolarità di superficie: nasce, quindi, l’esigenza di individuare criteri progettuali e tecnologie costruttive mirati all’attenuazione di questi fenomeni indesiderati e nocivi. A tal fine la presente tesi prevede: • una prima parte, che descrive il centro storico di Modena a partire da un quadro generale storico-morfologico e di pianificazione urbanistica, con particolare attenzione alle tipologie di pavimentazioni stradali ad elementi lapidei e ai materiali tradizionalmente in uso nel territorio modenese; • una seconda parte, che presenta il caso di studio di Piazza Roma e il relativo progetto di recupero per la pedonalizzazione dello spazio pubblico tuttora in corso di realizzazione. Quest'ultimo è stato analizzato da un punto di vista non solo teorico-descrittivo, ma anche pratico-sperimentale, seguendo l’esecuzione dei lavori in cantiere in collaborazione con il Settore Manutenzione e Logistica del Comune di Modena; • una terza parte, relativa al problema delle vibrazioni indotte dal traffico sulle pavimentazioni stradali ad elementi lapidei. Il problema è stato affrontato in termini prima generali, descrivendo i meccanismi di generazione, propagazione e ricezione delle vibrazioni, gli effetti di danneggiamento che possono provocare sulle costruzioni circostanti, le più diffuse tipologie di intervento note in letteratura. Successivamente è stato considerato il caso di Piazza Roma e, partendo dalla rilevazione sperimentale del quadro vibratorio degli edifici adiacenti alla sede stradale, è stata valutata l’efficacia di alcune soluzioni progettuali ai fini della riqualificazione dello stato di fatto.
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Lucchetti, Federica. "Simulazioni BIM per la definizione del comportamento strutturale di un edificio: il complesso demaniale in piazza VIII agosto a Bologna, sede del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Lombardia – Emilia-Romagna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21082/.

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Abstract:
L’obiettivo del presente lavoro di tesi è quello di descrivere il processo di digitalizzazione di un edifico esistente, in particolare dei suoi aspetti strutturali, e di verificare se sia possibile sfruttare il modello informativo prodotto per estrapolarne un modello analitico su cui eseguire analisi strutturali. Nella prima parte, si introducono i temi riguardanti digitalizzazione e BIM, focalizzandosi sugli aspetti di interesse per il lavoro di tesi (normativa, software BIM, interoperabilità e formati di scambio aperti). Nella seconda parte, si descrive il rapporto tra BIM e ingegneria strutturale, esponendo alcuni dei vantaggi legati all’utilizzo di strumenti e processi BIM ed anche eventuali criticità. Nella parte finale, viene trattata la digitalizzazione dell’edificio sede del Provveditorato per le Opere Pubbliche Lombardia – Emilia-Romagna, ubicato a Bologna. Inizialmente si descrive la metodologia seguita, partendo dalla validazione del modello informativo preesistente, trattando l’interpretazione delle fonti e concludendo con l’aggiornamento e l’integrazione delle informazioni necessarie per il modello analitico ai fini delle successive analisi. Per concludere, viene esposto il processo operativo effettivamente seguito, ponendo particolare attenzione all’interoperabilità tra discipline differenti e tra software di modellazione e analisi. Vengono esposti degli esempi di criticità riscontrabili nelle varie fasi di scambio delle informazioni, dall’importazione del modello preesistente all’aggiornamento bidirezionale tra software di modellazione e di analisi, e come esse possano essere gestite. Il modello informativo prodotto confluisce poi nel modello federato, che raccoglie modelli e informazioni riguardanti le diverse discipline coinvolte. Questo lavoro di tesi, infatti, rientra nell’ambito di un lavoro di ricerca riguardante l’opera in questione iniziato nel 2016 e ancora in corso e che coinvolge la disciplina strutturale, architettonica e impiantistica.
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Mazzei, Giancarlo. "Il processo BIM di supporto alla progettazione e manutenzione impiantistica: i modelli federati nella gestione digitale del complesso demaniale in Piazza VIII Agosto a Bologna, sede del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Lombardia – Emilia-Romagna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21500/.

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Abstract:
Nell'industria delle costruzioni AEC, l'utilizzo di elaborati grafici 2D (non coordinati fra le rispettive discipline) può dar luogo ad una ripetitività ed errata interpretazione dei dati, riprogettazione degli elementi, ritardi durante l'esecuzione dei lavori e rischi di contenzioso. Il presente lavoro è stato sviluppato con l'obiettivo di analizzare l'efficacia dei processi digitali nella gestione informativa a supporto di futuri interventi di progettazione e manutenzione impiantistica su edifici esistenti. È stato assunto come caso studio l'impianto di riscaldamento invernale del complesso demaniale in Piazza VIII Agosto a Bologna, sede del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Lombardia – Emilia-Romagna. L'attività di tesi trae la sua origine da una collaborazione multidisciplinare maturata nel periodo di tirocinio curriculare presso la sede oggetto di studio. Sopralluoghi e studio della documentazione esistente hanno preceduto le attività di coordinamento ricorrendo all'interoperabilità propria del formato aperto non proprietario IFC (coerentemente ai princìpi introdotti dal D.Lgs. 50/2016 "Codice dei Contratti Pubblici"). Una prima fase di studio ha così previsto, nel rispetto dei vincoli architettonici e strutturali, lo sviluppo del modello informativo tridimensionale dell'impianto esistente con riferimento al software Autodesk Revit per impianti MEP. Una seconda fase ha riguardato l'analisi del processo BIM applicato ad un intervento di manutenzione straordinaria cui è sottoposto l'impianto di riscaldamento invernale. La gestione delle revisioni progettuali all'interno del modello BIM federato ha offerto la possibilità di coordinare i modelli delle rispettive discipline garantendo un flusso di lavoro efficiente, chiaro e univoco. Infine, è stato possibile condurre analisi sulle interferenze e simulazione temporale dei lavori, aspetti cardine del BIM in quanto capaci di prevedere e coordinare le attività di cantiere.
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Carrioli, Cecilia. "Tracce, spazio, memoria. Progetto di riqualificazione dell'area del gasometro a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19426/.

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Abstract:
Riqualificare un’area come quella delle ex officine del gas a Bologna significa confrontarsi inevitabilmente con tre sistemi antitetici che vivono in maniera isolata all’interno del tessuto urbano: il centro storico, la periferia, la ferrovia. La sfida principale del progetto è stata quella di mettere a sistema questi tre mondi attraverso pochi segni, molto chiari che nascono dalla lettura delle tracce urbane esistenti. Partendo da un’area specifica, ovvero l’attuale sede dell’Hera, il progetto ha poi subito un ampliamento planimetrico quasi naturale, andando ad inglobare altri brani di città. Al tema iniziale della riqualificazione urbana, molto vasto di per sè, si sono aggiunti quelli dell’inclusione della ferrovia all’interno di un sistema architettonico più ampio, il potenziamento del collegamento tra centro storico e periferia e la sistemazione di Porta Mascarella. Leggere l’area limitandola ai suoi confini precostituiti avrebbe portato ad un progetto isolato, e non avrebbe contribuito ad una vero cambiamento ma solo ad aggiungere nella città un altro episodio che sarebbe andato a sommarsi agli altri che costellano Bologna. Il progetto mostra il tentativo di ordinare il caos che caratterizza diversi isolati del XX secolo attraverso un impianto architettonico di inclusione della ferrovia. Il carattere di questo sistema viene delineato dalla composizione di due architetture urbane, pensate come quinte sceniche della città, due elementi fissi sui quali si attestano diverse situazioni di Bologna.
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Books on the topic "Piazza del"

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Cappelletti, Francesca. Piazza del popolo. Roma: A. Rotundo, 1988.

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Banfi, Maria Luisa. Delitto in Piazza del Campo. Genova: Cideb, 2000.

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3

Piazza, Fausto. Piazza del popolo 1999: Dal progetto all'attuazione. [Italy]: D. Montanari, 1999.

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Morace, Aldo Maria. Un romanziere del Settecento: Antonio Piazza. Reggio Calabria: G. Pontari, 1999.

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Gurrieri, Francesco. La Piazza del Duomo a Pistoia. Bergamo: Bolis, 1995.

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Morace, Aldo Maria. Un romanziere del Settecento: Antonio Piazza. Reggio Calabria: G. Pontari, 1999.

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7

Tugnoli, Andrea. La Scuola di Piazza del Popolo. Firenze: Artout, 2004.

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8

Magri, Rosella. La Piazza del Campigodgio dal Medioevo al Rinascimento. Roma: F. Palombi, 1993.

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9

L'elogio del villano: Le sagre in piazza. Roma: Aracne, 2009.

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10

Piazza del Castelletto: Ricordi di un editore. Pisa: PLUS-Pisa University Press, 2010.

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More sources

Book chapters on the topic "Piazza del"

1

Wickler, Wolfgang. "Pisa: Piazza dei Miracoli." In Reisenotizen, 169–79. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-61996-4_24.

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2

Mantero, Gianni, Piero Ponci, and Giuseppe Terragni. "Piazza Cacciatori delle Alpi." In Der Italienische Rationalismus: Architektur in Como 1924 – 1942, 36–43. Wiesbaden: Vieweg+Teubner Verlag, 1992. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-322-84335-7_3.

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3

Williams, Kim. "Arab and Pisan Mathematics in the Piazza dei Miracoli." In Crossroads: History of Science, History of Art, 9–27. Basel: Springer Basel, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-0348-0139-3_2.

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4

Savioli, Leonardo. "Wohnquartier Villaggio Belvedere Pistoia, Piazza Belvedere, Via Dei Tigli, 1957–59." In Italomodern, 108–9. Vienna: Springer Vienna, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-7091-0852-9_28.

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5

Corazza, Laura, and Maurizio Cisi. "Stakeholder Definition in a Network Context: The Case of Piazza dei Mestieri." In Issues in Business Ethics, 31–62. Cham: Springer International Publishing, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-62785-4_3.

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6

Duguleana, Mihai, Raffaello Brodi, Florin Girbacia, Cristian Postelnicu, Octavian Machidon, and Marcello Carrozzino. "Time-Travelling with Mobile Augmented Reality: A Case Study on the Piazza dei Miracoli." In Digital Heritage. Progress in Cultural Heritage: Documentation, Preservation, and Protection, 902–12. Cham: Springer International Publishing, 2016. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-48496-9_73.

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7

Delaporte, Dominique. "Botanica: I costituenti chimici della radice e delle altre parti della pianta in funzione del terreno." In Il ginseng, 21–46. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2391-8_3.

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8

ECKERSBERG, CHRISTOFFER W. "Piazza del Fontanone." In City of the Soul, 50–51. University Press of New England, 2016. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1xx9k9w.12.

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9

"(Re)constructing the Piazza del Duomo." In The Italian Piazza Transformed, 24–59. Penn State University Press, 2012. http://dx.doi.org/10.5325/j.ctt7v4mj.8.

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10

"CHAPTER 1 (Re)constructing the Piazza del Duomo." In The Italian Piazza Transformed, 24–59. Penn State University Press, 2012. http://dx.doi.org/10.1515/9780271058917-006.

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Conference papers on the topic "Piazza del"

1

Villermaux, Emmanuel. "Poster: The Lions of the Piazza del Popolo." In 67th Annual Meeting of the APS Division of Fluid Dynamics. American Physical Society, 2014. http://dx.doi.org/10.1103/aps.dfd.2014.gfm.p0014.

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2

L. Cosentino, P., P. Capizzi, R. Martorana, D. Miraglia, S. Pellerito, V. Sanfratello, G. Anselmo, C. Genovese, and P. Messina. "Geophysical researches in the Roman villa del Casale (Piazza Armerina, Sicily)." In 8th EEGS-ES Meeting. European Association of Geoscientists & Engineers, 2002. http://dx.doi.org/10.3997/2214-4609.201406170.

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3

Cosentino, P. L., P. Capizzi, G. Fiandaca, R. Martorana, P. Messina, and I. Razo Amoroz. "Integrated Full 3D Geoelectrical and GPR Tomographies in the Ambulatory of the Roman "Villa Del Casale", Piazza Armerina." In Near Surface 2008 - 14th EAGE European Meeting of Environmental and Engineering Geophysics. European Association of Geoscientists & Engineers, 2008. http://dx.doi.org/10.3997/2214-4609.20146241.

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4

Baratin, Laura, Alessandra Cattaneo, and Elvio Moretti. "Porta Valbona a Urbino: la sua rappresentazione tra storia e restauro." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11401.

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Abstract:
Porta Valbona in Urbino: its representation between history and restorationThe Porta Valbona study is part of a complex project of conservation and valorisation of the defensive walls of Urbino that the research group, of the School of Conservation and Restoration of the University of Urbino Carlo Bo, has developed in recent years. Built in 1621 it is the most important gate of the city both because it is connected to Via Mazzini, one of the main streets of the historic centre, and for its spectacular architectural appearance created for the wedding of Prince Federico Ubaldo della Rovere with Princess Claudia de Medici. The two eagles, in limestone, placed at the sides of the door, date back to the mid-eighteenth century and are the work of the Rimini architect Giovan Francesco Buonamici. It is also the only Gate of Urbino which has a monumental facing facing outwards, or towards Piazza del Mercatale. Despite having undergone several restorations and consolidations over the centuries, it has not been modified in its original appearance. Porta Valbona, together with the city walls, represents a real urban palimpsest, an exceptional case of sedimentation and stratification which, despite the events, still allows us to reconstruct its historical events. The applied design method was based on the following analyzes: a) urban analysis: knowledge of the characteristics and urban potential of the door; b) historical analysis: knowledge of the historical evolution and of the specific qualities of the door; c) geometric analysis: metric and architectural survey; d) material analysis, study of materials and forms of deterioration; e) structural analysis: identification of the morphological and constructive organization from the structural point of view. All the large amount of information obtained from the analysis was managed thanks to the use of GIS systems. Thus it was possible to identify the shape and character of the monument and its testimonial, constructive and architectural values ​​were recognized. On the basis of an internal analysis of the cultural asset and an external analysis of the context in which it is located, it was possible to define the strengths, weaknesses, opportunities and threats.
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5

Carrozzino, Marcello, Andrea Brogi, Franco Tecchia, and Massimo Bergamasco. "The 3D interactive visit to Piazza dei Miracoli, Italy." In the 2005 ACM SIGCHI International Conference. New York, New York, USA: ACM Press, 2005. http://dx.doi.org/10.1145/1178477.1178505.

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6

Nunziata, F., M. Migliaccio, J. M. Lopez Sanchez, L. Mascolo, G. Mazzarella, and G. D'Urso. "C-band polarimetric SAR measurements for the monitoring of growth stages of corn fields in the piana DEL Sele zone." In IGARSS 2015 - 2015 IEEE International Geoscience and Remote Sensing Symposium. IEEE, 2015. http://dx.doi.org/10.1109/igarss.2015.7326543.

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