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Dissertations / Theses on the topic 'Piazza del'

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Steger, Brigitte. "Recherches sur l'iconographie des mosai͏̈ques de Piazza Armerina." Toulouse 2, 2003. http://www.theses.fr/2003TOU20105.

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Abstract:
Ce travail a pour objet de procéder à un réexamen et à une réinterprétation de l'iconographie des mosai͏̈ques figuratives de la villa de Piazza Armerina afin, d'une part, d'en permettre la datation et d'autre part, d'établir si l'on peut considérer être en présence d'un décor programmatique. L'auteur de ce travail, ayant montré l'existence d'un décor programmatique, en analyse la signification et explore les répercussions en découlant tout en fournissant des pistes nouvelles quant à la fonction de certaines salles de la villa. Ce travail corrobore et renforce, à titre subsidiaire, une des hypothèses établissant l'identité du propriétaire de la villa
The purpose of this thesis is to reexamine and reinterpret the iconography of the figurative mosaics in the villa at Piazza Armerina with a view to dating the mosaics and determining whether we are able to conclude that the decor is programmatic . The author, having reached the conclusion that the decor is a program, then analyses its meaning and the implications flowing from such conclusion as well as providing new insights relating to the use made of certain rooms within the villa. Subsidiarily, the thesis provides support to one of the current theories positing the identity of the owner of the villa
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Ricci, Lisa. "Terme e piazza sul mare: progetto di riqualificazione del parco di Levante a Cesenatico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1281/.

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Abstract:
Questo progetto consiste nella riqualificazione del Parco di Levante di Cesenatico. Si tratta di un complesso termale, alberghiero, residenziale e commerciale. Vengono studiati più approfonditamente il complesso terme - albergo e la piazza sul mare, simboli del turismo balneare della riviera adriatica.
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3

Castellucci, Elisa. "Le terme e la piazza sul mare : progetto di riqualificazione del parco di Levante a Cesenatico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1282/.

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Abstract:
Questo progetto consiste nella riqualificazione del Parco di Levante di Cesenatico. Si tratta di un complesso termale, alberghiero, residenziale e commerciale. Vengono studiati più approfonditamente il complesso terme - albergo e la piazza sul mare, simboli del turismo balneare della riviera adriatica.
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Pedulli, Francesca, Giulia Bravaccini, and Simone Baroncini. "Generazioni a confronto: nuovi servizi per gli abitanti del Pilastro. Interventi di integrazione/rigenerazione dell'area di Piazza Lipparini." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La tesi riguarda il progetto di rigenerazione di Piazza Lipparini, estremità orientale della Spina centrale del quartiere Pilastro, mediante l’introduzione di nuovi servizi dedicati agli abitanti. Il Pilastro è un quartiere che ospita circa 7 000 abitanti nell’area nord-est della città di Bologna, oggetto di numerose iniziative da parte dell’amministrazione pubblica volte a un progressivo miglioramento delle condizioni abitative. Ciò nonostante, la prevalenza di una popolazione anziana e di nuclei familiari a basso reddito comoposti anche da rilevanti quote di immigrati fa emergere la necessità di introdurre nuovi servizi, spazi di accoglienza, aggregazione e socializzazione. Il comune di Bologna ha individuato nella Spina centrale la zona in cui intervenire per portare indirettamente miglioramenti a tutto il quartiere. Quest’area infatti ha da sempre svolto un ruolo centrale nella composizione del rione senza tuttavia mai riuscire a compiersi del tutto come spazio aggregativo. In linea con le intenzioni del comune l’intervento prevede l‘inserimento di un percorso centrale che attraversa la Spina da ovest ad est e che governa la collocazione dei servizi distribuiti lungo la sua estensione. In particolare il progetto di tesi si concentra su Piazza Lipparini, circondata dagli edifici in linea del primo nucleo insediativo; essa ospiterà servizi dedicati principalmente alla fascia anziana della popolazione e alla sua integrazione e inclusione. Il nuovo polo ospiterà una serie di servizi assistenziali, nonché alcuni spazi di tipo sociale. L’obiettivo del progetto è quello di restituire un ruolo preciso allo spazio pubblico oggi indifferenziato e poco vissuto, e di creare situazioni che contribuiscano a rimarginare il distacco intergenerazionale e interculturale radicato nel quartiere, incentivando l’integrazione e la socializzazione.
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Bonetti, Andrea. "Processi digitali per la gestione del patrimonio edilizio esistente: il complesso demaniale in piazza VIII agosto a Bologna, sede del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Lombardia – Emilia-Romagna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17717/.

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Abstract:
Il crescente interesse per la digitalizzazione ha di recente portato il quadro normativo italiano a dotarsi di disposizioni legislative che contemplano l’applicazione di metodi e tecniche BIM per il progetto del costruito. Il D.Lgs. 50/2016 (Codice degli appalti) e il suo primo decreto attuativo (D.M. 560/2017 Decreto Baratono) hanno sancito l’obbligo graduale, da parte degli attori coinvolti, di affrontare la pianificazione degli interventi d’opera pubblica attraverso processi informativi digitalizzati. Questo lavoro di tesi si colloca nella complessa discussione che vede la digitalizzazione applicata all’intervento sul costruito, analizzandone un possibile approccio in armonia con le recenti cogenze. Dopo un’analisi dettagliata dello stato dell’arte, esplicitata con lo studio dei testi di riferimento per le discipline coinvolte, sono state sperimentate diverse possibilità di raccolta, gestione e utilizzo dei dati che è possibile amministrare per intervenire a più livelli su un edificio esistente. Al fine di gestire la documentazione informativa è stato progettato un metodo per la soddisfazione delle necessità dei progettisti chiamati ad intervenire sul dominio costruito, con l’obiettivo di fornire loro una struttura di dati aggiornati e accessibili nei modelli digitalizzati. Attraverso lo sviluppo di tale approccio, nel modello BIM dell’edificio assunto come caso pilota, si è dimostrato come seguendo un criterio semantico per i componenti architettonici, strutturali e impiantistici, sia possibile progettare una struttura di informazioni coerente, accessibile e versatile, utile per tutto il ciclo di vita dell’organismo edilizio. La fase successiva consiste nell’elaborazione delle conoscenze sugli edifici, raccolte in modelli progettati per ospitare e rappresentare contenuti eterogenei, non solamente di carattere geometrico ma anche interpretativo. Il caso studiato costituisce un esempio pratico di applicazione e validazione dell’approccio al progetto edilizio.
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Beonio-Brocchieri, Vittorio. "Piazza universale di tutte le professioni del mondo : structures économiques et familiales dans les campagnes de la Lombardie entre 16 et 17 siècle." Paris, EHESS, 1995. http://www.theses.fr/1995EHES0036.

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Abstract:
La region au nord de milan a ete definie le centre du croissant protoindustriel italien. Notre recherche vise a analyser la mise en place d'un tissus industriel dans le campagnes du haut milanais entre 16 et 17 siecles. La recherche a montre la presence dans cette region de plusieurs formes d'industrie rurale qui relevent de differentes logiques et a montre aussi que les changements qui interviennent dans la division regional du travail sont etroitement lies a l'evolution de la position international de la lombardie. La mise en place du dispositif protoindustriel s'accompagne a une transformation profonde des formes de gestion de la terre et de la societe paysanne, transformation que l'historiographie avait traditionnellement attribue a la diffusion du filage de la soie a partir de la moitie du 18 siecle. Dans la plaine on enregistre une polarisation entre les familles complexes des moyens locataires et les familles nucleaires des petits locataires et des journaliers. La proletarisation de la population paysanne est un facteur important dans l'expansion d'un tissus protoindustriel, mais il faut souligner aussi le role de la disponibilite en matieres premieres et en voies de communication
The dissertation discuss the development of various kind of rural industrial activities in the countryside of lombardy between sixteenth and seventeenth centuries. The 'lake discrict' and the plain north of milan have been, during the eighteenth and nineteenth centuries, the core of the protoindustry of northern italy, yet the development of rural industry during the previous period - the period of the spanish ruleis surprisingly little known. We discuss the chronology of the implantation of various activities (woll, cotton, silk, metallurgical industry), their relation with the declining urban industries, theri organization and their agricultural context. A special attention is devolved to the family structures and the vider social context. The results of this research can contribute to correct same accepted views about two problems strictly connected; the decline of the urban economies of central and northern italy during the early modern age and the late industrialisation of italy
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Costa, Silvia. "Il progetto delle pavimentazioni stradali in materiale lapideo: il caso del centro storico di Modena." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/8014/.

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Abstract:
Le vibrazioni indotte dal traffico costituiscono un problema diffuso a causa degli effetti indesiderati che possono generare a lungo termine sulle opere architettoniche e sulle persone. L’intensità di questi fenomeni dipende da numerosi fattori tra cui le caratteristiche dei veicoli (massa, tipo di sospensioni), le relative velocità, la regolarità del piano viabile, le proprietà del terreno di sottofondo, la struttura degli edifici esposti e, soprattutto, le caratteristiche meccaniche dei materiali costituenti la pavimentazione. Il problema è particolarmente sentito nei centri storici delle aree urbane per la presenza di edifici di grande valore artistico e per l’impiego di pavimentazioni di tipo lapideo, caratterizzate da numerose irregolarità di superficie: nasce, quindi, l’esigenza di individuare criteri progettuali e tecnologie costruttive mirati all’attenuazione di questi fenomeni indesiderati e nocivi. A tal fine la presente tesi prevede: • una prima parte, che descrive il centro storico di Modena a partire da un quadro generale storico-morfologico e di pianificazione urbanistica, con particolare attenzione alle tipologie di pavimentazioni stradali ad elementi lapidei e ai materiali tradizionalmente in uso nel territorio modenese; • una seconda parte, che presenta il caso di studio di Piazza Roma e il relativo progetto di recupero per la pedonalizzazione dello spazio pubblico tuttora in corso di realizzazione. Quest'ultimo è stato analizzato da un punto di vista non solo teorico-descrittivo, ma anche pratico-sperimentale, seguendo l’esecuzione dei lavori in cantiere in collaborazione con il Settore Manutenzione e Logistica del Comune di Modena; • una terza parte, relativa al problema delle vibrazioni indotte dal traffico sulle pavimentazioni stradali ad elementi lapidei. Il problema è stato affrontato in termini prima generali, descrivendo i meccanismi di generazione, propagazione e ricezione delle vibrazioni, gli effetti di danneggiamento che possono provocare sulle costruzioni circostanti, le più diffuse tipologie di intervento note in letteratura. Successivamente è stato considerato il caso di Piazza Roma e, partendo dalla rilevazione sperimentale del quadro vibratorio degli edifici adiacenti alla sede stradale, è stata valutata l’efficacia di alcune soluzioni progettuali ai fini della riqualificazione dello stato di fatto.
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Lucchetti, Federica. "Simulazioni BIM per la definizione del comportamento strutturale di un edificio: il complesso demaniale in piazza VIII agosto a Bologna, sede del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Lombardia – Emilia-Romagna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21082/.

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Abstract:
L’obiettivo del presente lavoro di tesi è quello di descrivere il processo di digitalizzazione di un edifico esistente, in particolare dei suoi aspetti strutturali, e di verificare se sia possibile sfruttare il modello informativo prodotto per estrapolarne un modello analitico su cui eseguire analisi strutturali. Nella prima parte, si introducono i temi riguardanti digitalizzazione e BIM, focalizzandosi sugli aspetti di interesse per il lavoro di tesi (normativa, software BIM, interoperabilità e formati di scambio aperti). Nella seconda parte, si descrive il rapporto tra BIM e ingegneria strutturale, esponendo alcuni dei vantaggi legati all’utilizzo di strumenti e processi BIM ed anche eventuali criticità. Nella parte finale, viene trattata la digitalizzazione dell’edificio sede del Provveditorato per le Opere Pubbliche Lombardia – Emilia-Romagna, ubicato a Bologna. Inizialmente si descrive la metodologia seguita, partendo dalla validazione del modello informativo preesistente, trattando l’interpretazione delle fonti e concludendo con l’aggiornamento e l’integrazione delle informazioni necessarie per il modello analitico ai fini delle successive analisi. Per concludere, viene esposto il processo operativo effettivamente seguito, ponendo particolare attenzione all’interoperabilità tra discipline differenti e tra software di modellazione e analisi. Vengono esposti degli esempi di criticità riscontrabili nelle varie fasi di scambio delle informazioni, dall’importazione del modello preesistente all’aggiornamento bidirezionale tra software di modellazione e di analisi, e come esse possano essere gestite. Il modello informativo prodotto confluisce poi nel modello federato, che raccoglie modelli e informazioni riguardanti le diverse discipline coinvolte. Questo lavoro di tesi, infatti, rientra nell’ambito di un lavoro di ricerca riguardante l’opera in questione iniziato nel 2016 e ancora in corso e che coinvolge la disciplina strutturale, architettonica e impiantistica.
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Mazzei, Giancarlo. "Il processo BIM di supporto alla progettazione e manutenzione impiantistica: i modelli federati nella gestione digitale del complesso demaniale in Piazza VIII Agosto a Bologna, sede del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Lombardia – Emilia-Romagna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21500/.

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Abstract:
Nell'industria delle costruzioni AEC, l'utilizzo di elaborati grafici 2D (non coordinati fra le rispettive discipline) può dar luogo ad una ripetitività ed errata interpretazione dei dati, riprogettazione degli elementi, ritardi durante l'esecuzione dei lavori e rischi di contenzioso. Il presente lavoro è stato sviluppato con l'obiettivo di analizzare l'efficacia dei processi digitali nella gestione informativa a supporto di futuri interventi di progettazione e manutenzione impiantistica su edifici esistenti. È stato assunto come caso studio l'impianto di riscaldamento invernale del complesso demaniale in Piazza VIII Agosto a Bologna, sede del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Lombardia – Emilia-Romagna. L'attività di tesi trae la sua origine da una collaborazione multidisciplinare maturata nel periodo di tirocinio curriculare presso la sede oggetto di studio. Sopralluoghi e studio della documentazione esistente hanno preceduto le attività di coordinamento ricorrendo all'interoperabilità propria del formato aperto non proprietario IFC (coerentemente ai princìpi introdotti dal D.Lgs. 50/2016 "Codice dei Contratti Pubblici"). Una prima fase di studio ha così previsto, nel rispetto dei vincoli architettonici e strutturali, lo sviluppo del modello informativo tridimensionale dell'impianto esistente con riferimento al software Autodesk Revit per impianti MEP. Una seconda fase ha riguardato l'analisi del processo BIM applicato ad un intervento di manutenzione straordinaria cui è sottoposto l'impianto di riscaldamento invernale. La gestione delle revisioni progettuali all'interno del modello BIM federato ha offerto la possibilità di coordinare i modelli delle rispettive discipline garantendo un flusso di lavoro efficiente, chiaro e univoco. Infine, è stato possibile condurre analisi sulle interferenze e simulazione temporale dei lavori, aspetti cardine del BIM in quanto capaci di prevedere e coordinare le attività di cantiere.
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Carrioli, Cecilia. "Tracce, spazio, memoria. Progetto di riqualificazione dell'area del gasometro a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19426/.

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Abstract:
Riqualificare un’area come quella delle ex officine del gas a Bologna significa confrontarsi inevitabilmente con tre sistemi antitetici che vivono in maniera isolata all’interno del tessuto urbano: il centro storico, la periferia, la ferrovia. La sfida principale del progetto è stata quella di mettere a sistema questi tre mondi attraverso pochi segni, molto chiari che nascono dalla lettura delle tracce urbane esistenti. Partendo da un’area specifica, ovvero l’attuale sede dell’Hera, il progetto ha poi subito un ampliamento planimetrico quasi naturale, andando ad inglobare altri brani di città. Al tema iniziale della riqualificazione urbana, molto vasto di per sè, si sono aggiunti quelli dell’inclusione della ferrovia all’interno di un sistema architettonico più ampio, il potenziamento del collegamento tra centro storico e periferia e la sistemazione di Porta Mascarella. Leggere l’area limitandola ai suoi confini precostituiti avrebbe portato ad un progetto isolato, e non avrebbe contribuito ad una vero cambiamento ma solo ad aggiungere nella città un altro episodio che sarebbe andato a sommarsi agli altri che costellano Bologna. Il progetto mostra il tentativo di ordinare il caos che caratterizza diversi isolati del XX secolo attraverso un impianto architettonico di inclusione della ferrovia. Il carattere di questo sistema viene delineato dalla composizione di due architetture urbane, pensate come quinte sceniche della città, due elementi fissi sui quali si attestano diverse situazioni di Bologna.
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Baraldi, Carlotta. "Standard e procedure aperte per l'interoperabilità degli strumenti BIM: una applicazione per il complesso demaniale in piazza VIII agosto a Bologna, sede del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Lombardia – Emilia-Romagna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21081/.

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Abstract:
L’interoperabilità tra le differenti piattaforme BIM-oriented è un concetto fondamentale per la collaborazione tra le diverse figure coinvolte nelle fasi di progettazione e gestione di una costruzione; inoltre, a seguito del Decreto Ministeriale n. 560 del 2017 (conosciuto come “decreto BIM”), l’obbligatorietà di eseguire progetti con metodi e strumenti informatici per la gestione delle informazioni è già una realtà. La tesi propone un approccio metodologico volto alla valutazione comparativa tra i differenti metodi di condivisione delle informazioni nel processo edilizio, investigandone i termini operativi esprimibili tra diverse piattaforme di modellazione BIM, tramite il formato di scambio IFC. Questo lavoro di tesi presenta le analisi relative ai criteri, potenzialità e limiti nello scambio informativo tramite modelli digitali espressi nel formato IFC e creati da software di BIM authoring diversi. In particolare, si è studiato come vengono tradotte le informazioni attribuite agli elementi costruttivi, come si configurano le complesse geometrie modellate, quanti e quali elementi vengono correttamente visualizzati graficamente, per consentire uno scambio adeguato e coerente dei dati nel tempo. Per validare il percorso di studio intrapreso, volto a dimostrare come l’interoperabilità degli strumenti sia fondamentale per alimentare un corretto flusso di progetto BIM, si è trattato il caso studio del complesso demaniale in piazza VIII agosto a Bologna, sede del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche Lombardia – Emilia-Romagna. In parallelo alla gestione dei dati raccolti per l’edificio nel modello federato multidisciplinare, si è cercato di coniugare l’approccio alla digitalizzazione a tale edificio esistente, affrontando un contesto operativo attuale. In conclusione, si sono evidenziati i grandi vantaggi derivanti dall’adozione di processi di gestione informativa BIM, circostanziandone le attuali criticità ed ipotizzandone gli avanzamenti futuri.
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Tattini, Veronica. "Milano: un progetto per il riassetto urbano del Comprensorio ?Magenta-Carroccio-XXIV Maggio?. Un nuovo campus per l?Accademia di Brera." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Il progetto prevede la risistemazione urbana di un’area militare in via di dismissione nella città di Milano, a ridosso di una fascia di tessuto recente sorto sul sedime dell’ottocentesca Stazione di smistamento di Porta Sempione. Il Comprensorio delle caserme “Magenta-Carroccio-XXIV Maggio” è posto in una zona piuttosto centrale della città, appena fuori dal perimetro delle mura spagnole, tra il Parco Sempione e il nuovo complesso costruito sull’area dell’ex Fiera Campionaria. Il progetto delinea un nuovo ordine urbano, coerente con quello che il tessuto stesso suggerisce, eliminando gli alti muri di confine invalicabili tipici dell’architettura militare e restituisce alla collettività un settore articolato e inedito, per molto tempo protetto e isolato. Il nuovo campus dell’Accademia di Belle Arti di Brera prevede il riuso delle tre caserme esistenti, collocandovi i dipartimenti, le strutture per la didattica e la nuova biblioteca accademica, e aggiunge ex novo la casa dello studente e una serra per le esposizioni artistiche. Gli edifici sono ordinati da un sistema di spazi liberi, una piazza lastricata, corti verdi e giardini comuni. Il verde è l’elemento che guida la composizione all’interno della cittadella universitaria, utilizzato nelle sue diverse declinazioni come vero e proprio elemento architettonico in grado di attribuire carattere identitario agli edifici e al contempo rendendo disponibili, insieme all’acqua, spazi adeguati alla vita e alle destinazioni d’uso previste dall’Accademia. La luce guida la composizione degli spazi tra la leggera trasparenza del vetro e la serena monumentalità della pietra.
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Rochat, Olivier. "An urban intervention in Milan." Thesis, This resource online, 1993. http://scholar.lib.vt.edu/theses/available/etd-03172010-020725/.

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Votano, Roberta Pia. "Geometric patterns of Villa Adriana, the case study of "piazza D'oro"." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
The division between inspiration and technique is of very recent origin and is largely artificial. In buildings, science and art have always been united in the creative act. Not even the most narrow-minded aesthete or engineer can part the two without losing something. In Architecture, Epistéme and Téchne are com- plementary aspects of the same questions; but there is no doubt that the history of Téchne has had more influence on the history of Epistéme, rather than the contrary. It is inevitable that philosophers should continue to be interested in me- chanical concepts and historians of science to be concerned with obscure unscientific concepts. When studying Roman Architecture it is inevitable to find the interrelation between mathematical theories and geometrical shapes. The architect of ancient Rome developed a vibrant and enduring tradition, inspirig those who followed in their profession even to the present day. The success of Roman Architecture is shown to rest on vigorous but at the same time devious synthesis of theory, beauty, content and practicality, but always maintaining the vital equilibrium between the mathematical rule and reality. The aim of this thesis is to analyze the concepts and application of Roman Designing, examining long-lasting debate over their conception and demonstrating how countless time despite the attentive and precise project design based on mathematical calculations and geometrical shapes, the structures came to be modified in iteration after work on the site had begun. Unexpectedly also the glorious Romans Architecture ad to come to terms with the divide between ideal perfection and the tangible realities of contruction.
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Venturoli, Cinzia <1962&gt. "Stragi fra memoria e storia. Piazza Fontana, Piazza della Loggia, La stazione di Bologna: dal discorso pubblico all'elaborazione didattica. Il data base per la gestione delle fonti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/622/.

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WILSCHUTZ, SETH DOUGLAS. "Embodying Civil Society in Public Space: Re-Envisioning the Public Square of Mansfield, Ohio." University of Cincinnati / OhioLINK, 2005. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=ucin1112648545.

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Vianello, Simone. "Il Vestibolo di Piazza d'Oro - Rilievi per la modellazione 3D ed il texturing." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10873/.

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Abstract:
Il caso studio del vestibolo ottagonale di Villa Adriana ha dato la possibilità di applicare ad un edificio di notevole valore storico e artistico tecniche di restituzione digitale e di modellazione tridimensionale basate su applicativi di modellazione geometrica, con lo scopo di generarne il modello 3D digitale fotorealistico e polifunzionale. Nel caso specifico del vestibolo, un modello tridimensionale di questo tipo risulta utile a fini documentativi, a sostegno di ipotesi costruttive e come strumento per la valutazione di interventi di restauro. Il percorso intrapreso ha permesso di valutare le criticità nelle tecniche di acquisizione, modellazione e foto-modellazione tridimensionale applicate in ambito archeologico, tecniche usate abitualmente anche in settori quali l’architettura, il design industriale ma anche nel cinema (effetti speciali e film d’animazione) e in ambito videoludico, con obiettivi differenti: nel settore del design e della progettazione industriale il Reverse Modeling viene impiegato per eseguire controlli di qualità e rispetto delle tolleranze sul prodotto finale, mentre in ambito cinematografico e videoludico (in combinazione con altri software) permette la creazione di modelli realistici da inserire all’interno di film o videogiochi, (modelli non solo di oggetti ma anche di persone). La generazione di un modello tridimensionale ottenuto tramite Reverse Modeling è frutto di un processo opposto alla progettazione e può avvenire secondo diverse strategie, ognuna delle quali presenta vantaggi e svantaggi specifici che la rendono più indicata in alcuni casi piuttosto che in altri. In questo studio sono state analizzate acquisizioni tridimensionali effettuate tramite Laser Scan e tramite applicazioni Structure from Motion/Dense Stereo View.
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Deibel, Danielle Marie. "The Piazza della Signoria: The Visualization of Political Discourse through Sculpture." Kent State University / OhioLINK, 2017. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=kent149298059548259.

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Arfilli, Francesco. "Produzione e consumo sostenibile del caffé: dalla pianta alla tazzina." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Il caffè è il secondo bene di consumo al mondo e la quantità di scarti che si ottengono dalla sua lavorazione e dal suo consumo è molto elevata; nella filiera del caffè risulta di fondamentale importanza il tema della sostenibilità ambientale, economica e sociale. A tal proposito, è importante sia ricercare metodi innovativi di riutilizzo dei sottoprodotti e degli scarti (la maggior parte ancora ricchi in composti bioattivi), sia studiare i comportamenti dei consumatori in materia di smaltimento. Inerente a tale tematica è stata l’elaborazione di un’idea progettuale per un concorso volto a favorire il raggiungimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Un’ampia ricerca bibliografica ha permesso di approfondire gli aspetti di valorizzazione e le caratteristiche che contraddistinguono la filiera del caffè, dalla pianta fino alla tazzina. Le abitudini di consumo e smaltimento dei consumatori di caffè sono state indagate mettendo a punto ed erogando un apposito questionario on-line con una successiva analisi ed elaborazione dei dati ottenuti. Questi ultimi, confrontati con la letteratura, hanno dimostrato che il consumo di caffè in Italia, benché sia notevolmente diversificato, derivi in buona parte dall’estrazione della bevanda tramite l’utilizzo di capsule o cialde. Inoltre, l’analisi delle abitudini di smaltimento ha evidenziato che in media i consumatori di capsule e cialde hanno un comportamento meno attento nei confronti delle tematiche di smaltimento sostenibile rispetto a chi consuma caffè in altre modalità. Un’elevata percentuale di consumatori di capsule/cialde si sono però dichiarati disposti ad impegnarsi a differenziare il rifiuto, in un’ottica di riciclo e sostenibilità. Tale risultato, apparentemente contraddittorio, potrebbe essere motivo di ulteriori approfondimenti volti ad indagare le cause di tale comportamento; inoltre potrebbe rappresentare un punto di partenza per sensibilizzare maggiormente il consumatore riguardo l’importanza di un corretto smaltimento.
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Parisi, Michael. "Sostenibilità ambientale del miele: analisi del ciclo di vita della produzione dell’Apicoltura Piana." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Il presente studio si propone dopo un'attenta descrizione del miele analizzandone accuratamente le proprietà fisiche, chimiche, il processo di produzione e l'analisi sensoriale, di effettuare la procedura di Life Cycle Assessment del processo di lavorazione del miele che avviene all'interno dell'Apicoltura Piana di Castel San Pietro Terme; qui la materia prima ovvero il miele arriva da fornitori sia italiani che esteri e attraverso una serie di processi tra cui trattamento in camera calda, filtrazione e confezionamento il prodotto viene reso commerciabile e trasportato all'ingrosso (CEDI, industrie). Nell'analisi sono stati considerati tutti i macchinari ovvero i loro materiali, le emissioni, i rifiuti e la vita media di questi. E' stata altresì presa in esame la distanza fornitore-azienda e azienda-consumatore. La fase che risulta più impattante con oltre il 90% del danno è l'imballaggio del miele, a testimonianza dell'elevata efficienza dei macchinari posseduti dall'azienda e delle numerose certificazioni in campo ambientale ottenuti da quest'ultima.
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Morganti, Caterina. "Strumenti e metodi per la rappresentazione e catalogazione del patrimonio storico e architettonico. Le piazze dell'Habana Vieja a Cuba." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La tesi di laurea affronta il tema della conoscenza e della gestione del patrimonio architettonico applicabile a diversi contesti urbani. Approfondisce il tema della fotomodellazione applicata all’architettura, in media e grande scala, concentrandosi sullo sviluppo dell'applicazione della tecnologia di restituzione tridimensionale riferita ad edifici e a luoghi storici che appartengono al patrimonio architettonico e culturale della città dell'Avana (Cuba). Nella tesi vengono descritte le operazioni eseguite per ottenere i modelli tridimensionali texturizzati dal reale tramite un set fotografico e tutte le problematiche inerenti a tale procedura. Gli obiettivi dello studio sono quelli di fornire nuove metodologie innovative ed inedite anche per la realtà cubana, argomento di grande interesse per l' Oficina del Historiador de la Ciudad de La Habana, ente cubano che sovrintende i beni architettonici e culturali della città. Si tratta di uno studio sul centro storico dell’Habana Vieja che si propone di raggiungere due obiettivi: il primo di carattere prettamente tecnico-scientifico di elaborazione di un metodo di rilievo svolto attraverso l’unione di diverse tecniche al fine di restituire un modello bidimensionale e tridimensione in scala, comprendente le informazioni tecniche e architettoniche delle piazze e dei relativi fabbricati; il secondo è quello di fornire il materiale utile per la realizzazione di una applicazione per dispositivi portatili (tipo smartphone e tablet) al fine divulgativo, culturale e turistico utilizzabile offline e online ed anche come banca dati per la creazione di applicazioni AR (Realtà Aumentata).
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RINALDI, MONICA FERNANDA. "Modellazione dell’impatto del cambiamento climatico sulla interazione pianta - patogeni a livello regionale nel Trentino – Italia." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1747.

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Abstract:
Il controllo in agricoltura delle malattie causate da patogeni fungini può essere effettuato attraverso l’uso di modelli di previsione che si basano comunemente sul monitoraggio in tempo reale di una serie di variabili di input. Queste informazioni generalmente combinano dati metereologici locali con modelli matematici costruiti allo scopo di predire il rischio di malattie. Il processo decisionale si attiva quando un avvertimento sul potenziale rischio viene riconosciuto da parte dei modelli. Diversi modelli epidemiologici sono stati sviluppati e validati nel mondo. Negli Stati Uniti d’America, ad esempio, l’università della California ha sviluppato un supporto decisionale on-line per gestire la coltura secondo i principi della lotta integrata (Integrated Pest Management - IPM). Ciascun agricoltore può consultare il proprio database informativo e prendere decisioni sui trattamenti da effettuare basandosi su dati sito-specifici. Le difficoltà sorgono quando non sono disponibili dati meteorologici da stazioni poste nelle vicinanze del sito in studio o per le zone montane caratterizzate da una forte variabilità altimetrica. Inoltre i dati meteorologici disponibili possono presentarsi in formato non adeguato rispetto alle esigenze del modello previsionale. Con l’intento di avere una visione regionale e una maggiore accuratezza nella gestione del controllo delle malattie, l’obiettivo della tesi è stato l’utilizzo contemporaneo di modelli epidemiologici (Lobesia botrana e Erysiphe necator, agente causale dell’oidio della vite) con modelli fenologici (cultivar di vite Chardonnay) utilizzando parametri meteorologici come la temperatura per creare mappe a livello regionale, a frequenza giornaliera e con una risoluzione spaziale di 200 metri. L’utilizzo contemporaneo di entrambi i modelli aiuta ad essere più precisi nel consigliare interventi colturali nel periodo di sensibilità dell’ospite nei confronti del patogeno o della malattia in modo da poterne stimare il reale rischio di diffusione o insorgenza. Dopo aver calibrato e validato i modelli in Trentino-Alto Adige (Nord Italia) con dati metereologici locali, basandoci sul modello del cambiamento climatico HadAM3 dell’Hadley Centre (Pope et al., 2000),l’andamento climatico previsto è stato proiettato e statisticamente portato. in scala, utilizzando lo scenario A2 e B2. L’algoritmo statistico utilizzato per ridurre la scala giornaliera di risoluzione è chiamato “transfer function” (Eccel et al., 2009). Per completare l’analisi, è stato inoltre utilizzato lo scenario ridimensionato di ENSEMBLES attraverso l’uso di set di dati provenienti da 49 stazioni meteorologiche della FEM e dal pacchetto “RMAWGEN” (Cordano et al., 2012) creato con il software statistico R. (Gentleman et al., 1997). Per mappare i modelli è stata sviluppata una semplice piattaforma modulare WEB-GIS chiamata ENVIRO. I moduli sono “Open Source” e seguono gli standard internazionali dell’“Open Geospatial Consortium” (OGC) e sono stati implementati come segue: i) enviDB è il database per i dati spazio-temporali, ii) enviGRID permette agli utenti di navigare attraverso i dati e i modelli nello spazio e nel tempo, iii) enviMapper è l’interfaccia web per prendere le decisioni, consiste in uno stato dell’arte per mappare la vulnerabilità del cambiamento climatico a diverse scale di aggregazione nello spazio e nel tempo, iv) enviModel è l’interfaccia web per i ricercatori a cui viene fornita una piattaforma per processare e condividere modelli di rischio ambientali utilizzando il “web processing Technologies” (WPS) seguendo gli standard OGC. Con l’obiettivo di diventare ancora più accurati nelle previsioni dei volumi per i trattamenti contro insetti e malattie, in accordo con la direttiva 2009/128/EC, il seguente lavoro dimostra che il sensore LIDAR può essere utilizzato per caratterizzare la geometria della pianta della vite e stimare l’area fogliare (LAI) ad ogni stadio di crescita. Inoltre permette di calcolare il volume da applicare (Tree Row Volume -TRV) visualizzato nelle mappe 3D in GRASS. (Neteler et al., 2008, Neteler et al., 2012).
Control of agricultural pests and diseases is often based on forecasting models commonly based on real time monitoring of inputs variables. This information generally combines meteorological local databases and mathematical models designed to forecast pest and disease risk. The decision process starts when an alert or a potential risk event from the outputs of the models is issued. Epidemiological models based on local datasets have been created and validated worldwide, for example in USA, the University of California developed the online Integrated Pest Management (IPM) program where each farmer can consult with his own database and make the pest management decision based on site-specific conditions. Difficulties arise when no data from a close weather station are available, in mountain areas where weather conditions highly depend on the altimetry, or if data are not in a standard format to feed the model. In a view of having a regional vision and an increased accuracy in the pest control management, the goal of this thesis was to run contemporaneously epidemiological (the pest Lobesia botrana and the pathogen causing Powdery mildew Erysiphe necator) and phenological models (grapevine cv. chardonnay) using environmental variables as temperature and to create maps at regional level, with 200 meters of resolution and daily scale or frequency. Running both models together helps to be more precise in the sensibility period of the host versus the pest or the disease and to understand the real final risk. After calibrating and validating the models in the Trentino-Alto Adige Region (Italy) with local weather data, the forecasted climate was projected and statistically downscaled, based on the output of the Hadley Centre climate model - HadAM3 (Pope et al., 2000) under scenarios A2 and B2. The statistical downscaling algorithm was “transfer function method” (Eccel et al., 2009) at daily resolution. In order to complete the analysis, the downscaled scenario from ENSEMBLES was also used with the datasets of 49 weather stations from FEM and the “RMAWGEN” packages (Cordano et al., 2012) created for this project in R statistical open source software (Gentleman et al., 1997). In order to map the models, a friendly modular WEB-GIS platform called ENVIRO was developed. Modules are Open Source, follow international Open Geospatial Consortium (OGC) standards and were implemented as follows: i) enviDB is the database for spatial temporal data, ii) enviGRID allows users to navigate through data and model in space and time, iii) enviMapper is the web interface for decision makers, a state of the art client to map vulnerability to climate change at different aggregation scales in time and space; finally, iv) enviModel is the web interface for researchers that provides a platform to process and share environmental risk models using web geo-processing technologies (WPS) following OGC standards. With the aim of being even more accurate in pests and diseases spraying volumes and according with the Directive 2009/128/EC, the current work shows that the LIDAR sensor can be used to characterize the geometry of the grapevine and the Leaf Area Index (LAI) at each growth stage and calculate the Tree Row Volume (TRV) visualized in 3D maps in GRASS (Neteler et al., 2008, Neteler et al., 2012).
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Bonerba, Alessandra. "Applicazione del metodo "Alpha" per la stima della massima risposta torsionale in strutture asimmetriche in pianta." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8538/.

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Abstract:
Il seguente elaborato ha lo scopo di analizzare il comportamento torsionale di diverse tipologie strutturali, valutare la veridicità del metodo “Alpha” per strutture ad un piano e successivamente testare la validità del metodo per strutture multipiano. Nel primo capitolo è stato introdotto inizialmente il problema, poi sono stati definiti per il sistema oggetto di studio l’equazione del moto e i diversi parametri che intervengono. Tra questi parametri di rilevante importanza si hanno l’indice di torsioflessibilità e l’eccentricità. Infine è stato definito il metodo “Alpha” per la determinazione della massima risposta rotazionale. Nel secondo capitolo è stata eseguita una valutazione analitica del parametro di torsioflessibilità per il caso specifico di struttura con due setti disposti ad uguale distanza dal centro di massa sia per il caso di struttura a pianta quadrata che per quella a pianta rettangolare. Nel terzo e nel quarto capitolo è stata effettuata una valutazione dell’indice di torsioflessibilità e dell’eccentricità, sia per strutture a pianta quadrata che per strutture a pianta rettangolare, caratterizzate da diversi elementi resistenti disposti in differenti posizioni. In particolare è stato analizzato come cambia l’indice di torsioflessibilità al variare dell’eccentricità per una stessa struttura. Nel quinto e sesto capitolo sono riportati i risultati delle analisi modali condotte per tutti i casi visti nei capitoli precedenti: nel caso ad un piano e nel caso di strutture multipiano (cinque e dieci piani). Nel settimo e ottavo capitolo sono riportati i risultati delle analisi time-history eseguite per le stesse strutture, dalle quali sono stati determinati gli spostamenti al fine di eseguire una verifica del metodo per strutture ad un piano e studiare i risultati ottenuti per strutture multipiano. Il lavoro svolto si conclude con il nono capitolo in cui sono stati riportati i risultati e le conclusioni.
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Campesato, Michela. "Pavimentazioni rigide aeroportuali:dimensionamento, realizzazione e controlli. Caso di studio:ampliamento del piazzale II lotto dell'aeroporto "G.Marconi" di Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/1732/.

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Selmi, Francesco. "Il ruolo della ricerca storica nella progettazione partecipata di uno spazio pubblico. Il caso della rigenerazione di Piazza Rossini a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La tesi di laurea parte dalla ricerca storica come tradizionale e consolidato strumento di conoscenza dell’architettura, per innestarvi innovative sperimentazioni legate ai processi contemporanei di trasformazione urbana: studiando, attraverso una metodologia interdisciplinare, il caso esemplare della rigenerazione di piazza Rossini a Bologna. L’obiettivo della ricerca è, in questo contesto, quello di ricostruire in una prima fase, attraverso la ricerca bibliografica e archivistica, le vicende storiche della piazza e dei suoi usi per cogliere l'evoluzione della sua identità e del suo ruolo all’interno delle trasformazioni del quartiere e dell’intera città. La seconda parte della ricerca si è orientata verso l’analisi del presente e del futuro, attraverso l’osservazione “sul campo” del processo di coinvolgimento degli attori urbani nei progetti in corso di rigenerazione della piazza Rossini, grazie alla partecipazione al workshop di progettazione promosso dalla Fondazione Rusconi e agli incontri organizzati dall’Amministrazione Comunale e gestiti dalla Fondazione Innovazione Urbana, nell’ambito del progetto europeo ROCK - Regeneration and Optimisation of Cultural heritage in creative and Knowledge cities. Oltre alle analisi critiche svolte sono state raccolte le opinioni di alcuni esperti nelle discipline relative ai processi urbani, attraverso tre interviste con Rodolfo Lewanski, Simone Gheduzzi e Giovanni Ginocchini. Dall’esperienza osservata nella partecipazione al percorso di rigenerazione di piazza Rossini, è emersa l’importanza della ricerca storica in un contesto urbano così complesso: non solo ai fini teorici della ricostruzione della storia della città e delle sue architetture, ma anche come strumento generatore di informazioni per i “non tecnici” che vivono gli spazi studiati dalla ricerca, che può dunque rafforzare l’identità storica presente e porre le basi per un processo consapevole di progetto del futuro.
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Rossi, Veronica <1979&gt. "Evidenze micropaleontologiche e sedimentologiche di cicli deposizionali e climatici circa millenari nei Depositi Tardoquaternari della Piana dell'Arno e del Delta del Po." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/2251/.

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Abstract:
A multidisciplinary study was carried out on the Late Quaternary-Holocene subsurface deposits of two Mediterranean coastal areas: Arno coastal plain (Northern Tyrrhenian Sea) and Modern Po Delta (Northern Adriatic Sea). Detailed facies analyses, including sedimentological and micropalaeontological (benthic foraminifers and ostracods) investigations, were performed on nine continuously-cored boreholes of variable depth (ca. from 30 meters to100 meters). Six cores were located in the Arno coastal plain and three cores in the Modern Po Delta. To provide an accurate chronological framework, twenty-four organic-rich samples were collected along the fossil successions for radiocarbon dating (AMS 14C). In order to reconstruct the depositional and palaeoenvironmental evolution of the study areas, core data were combined with selected well logs, provided by local companies, along several stratigraphic sections. These sections revealed the presence of a transgressive-regressive (T-R) sequence, composing of continental, coastal and shallow-marine deposits dated to the Late Pleistocene-Holocene period, beneath the Arno coastal plain and the Modern Po Delta. Above the alluvial deposits attributed to the last glacial period, the post-glacial transgressive succession (TST) consists of back-barrier, transgressive barrier and inner shelf deposits. Peak of transgression (MFS) took place around the Late-Middle Holocene transition and was identified by subtle micropalaeontological indicators within undifferentiated fine-grained deposits. Upward a thick prograding succession (HST) records the turnaround to regressive conditions that led to a rapid delta progradation in both study areas. Particularly, the outbuilding of modern-age Po Delta coincides with mud-belt formation during the late HST (ca. 600 cal yr BP), as evidenced by a fossil microfauna similar to the foraminiferal assemblage observed in the present Northern Adriatic mud-belt. A complex interaction between allocyclic and autocyclic factors controlled facies evolution during the highstand period. The presence of local parameters and the absence of a predominant factor prevent from discerning or quantifying consequences of the complex relationships between climate and deltaic evolution. On the contrary transgressive sedimentation seems to be mainly controlled by two allocyclic key factors, sea-level rise and climate variability, that minimized the effects of local parameters on coastal palaeoenvironments. TST depositional architecture recorded in both study areas reflects a well-known millennial-scale variability of sea-level rising trend and climate during the Late glacial-Holocene period. Repeated phases of backswamp development and infilling by crevasse processes (parasequences) were recorded in the subsurface of Modern Po Delta during the early stages of transgression (ca. 11,000-9,500 cal yr BP). In the Arno coastal plain the presence of a deep-incised valley system, probably formed at OSI 3/2 transition, led to the development of a thick (ca. 35-40 m) transgressive succession composed of coastal plain, bay-head delta and estuarine deposits dated to the Last glacial-Early Holocene period. Within the transgressive valley fill sequence, high-resolution facies analyses allowed the identification and lateral tracing of three parasequences of millennial duration. The parasequences, ca. 8-12 meters thick, are bounded by flooding surfaces and show a typical internal shallowing-upward trend evidenced by subtle micropalaeontological investigations. The vertical stacking pattern of parasequences shows a close affinity with the step-like sea-level rising trend occurred between 14,000-8,000 cal years BP. Episodes of rapid sea-level rise and subsequent stillstand phases were paralleled by changes in climatic conditions, as suggested by pollen analyses performed on a core drilled in the proximal section of the Arno palaeovalley (pollen analyses performed by Dr. Marianna Ricci Lucchi). Rapid shifts to warmer climate conditions accompanied episodes of rapid sea-level rise, in contrast stillstand phases occurred during temporary colder climate conditions. For the first time the palaeoclimatic signature of high frequency depositional cycles is clearly documented. Moreover, two of the three "regressive" pulsations, recorded at the top of parasequences by episodes of partial estuary infilling in the proximal and central portions of Arno palaeovalley, may be correlated with the most important cold events of the post-glacial period: Younger Dryas and 8,200 cal yr BP event. The stratigraphic and palaeoclimatic data of Arno coastal plain and Po Delta were compared with those reported for the most important deltaic and coastal systems in the worldwide literature. The depositional architecture of transgressive successions reflects the strong influence of millennial-scale eustatic and climatic variability on worldwide coastal sedimentation during the Late glacial-Holocene period (ca. 14,000-7,000 cal yr BP). The most complete and accurate record of high-frequency eustatic and climatic events are usually found within the transgressive succession of very high accommodation settings, such as incised-valley systems where exceptionally thick packages of Late glacial-Early Holocene deposits are preserved.
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Aragone, Anna. "Dimensionamento delle pavimentazioni aeroportuali. Studio dell'ampliamento del piazzale II lotto e della riqualifica della taxiway dell'aeroporto "Guglielmo Marconi" di Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/266/.

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Novelli, Daniele. "Rilievo e restituzione della cosiddetta "Casa Colonica" a sud dell'area di Palazzo di Villa Adriana: domande aperte e considerazioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17909/.

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Abstract:
La tesi “Restituzione grafica della cosiddetta Casa Colonica a sud dell’area di Palazzo di Villa Adriana” si pone l'obiettivo di fornire una documentazione digitale della cosiddetta Casa Colonica mediante un modello tridimensionale realizzato con il software 3D Leica Geosystems Cyclone e l'estrazione da questo di elaborati tecnici significativi. La struttura della tesi segue le fasi del processo che a partire dal rilievo porta alla generazione di elaborati bidimensionali di documentazione tecnica di Beni Culturali, articolandosi in tre fasi ben distinte: la prima riguarda la ricerca storica della Villa imperiale, studiando approssimativamente l’intero complesso della villa per poi approfondire il caso di studio; la seconda riguarda la fase di rilievo spiegando la metodologia di rilievo, la strumentazione utilizzata e le varie operazioni svolte per ottenere il rilievo completo sotto forma di nuvola di punti; la terza riguarda la realizzazione degli elaborati: pianta della Casa Colonica; sezione longitudinale e trasversale. Non è secondaria la parte conclusiva di studio della pianta, per verificare le dimensioni di ogni singolo ambiente riferendole alla maglia compositiva basata sull’unità di misura romana, il piede (pes).
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Fabbri, Fabio, and Gamberini Federico. "Archeologia della città. Un percorso museografico attraverso Verucchio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5348/.

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Abstract:
L’idea di creare un museo diffuso a scala urbana è dettata dalle grandi potenzialità che ha la città di Verucchio, sia in termini storico – culturali che paesaggistiche. L’intera città viene quindi considerata come oggetto di studio di progetto, ma a due scale differenti: una scala urbana nella sua interezza ed una riferita più precisamente alla nuova espansione di Pian del Monte. La prima cerca di soddisfare tutte quelle mancanze di collegamento o di valorizzazione dei percorsi o dei singoli manufatti che attualmente sono isolati dal contesto paesaggistico. L’idea di museo diffuso a scala urbana è giustificata proprio dalla volontà di non dare un’immagine settorizzata della storia, ma piuttosto dell’evolversi della città in tutte le sue parti. Si cerca quindi di dare un’idea storica di continua evoluzione e stratificazione fino ai giorni nostri e con i nostri interventi progettuali. La seconda, si riferisce allo studio dell’area di Pian del Monte, zona che ospitava l’antico insediamento abitativo villanoviano e poi etrusco. Proprio in quest’area cerchiamo di approfondire il tema del museo e parco archeologico all’interno del sistema urbano. L’obbiettivo principale del progetto di tesi è stato quello di riuscire a riconciliare due parti di città che allo stato attuale non dialogano più fra loro ma in modo indipendente ed isolato. Quindi il primo obbiettivo è stato quello di ricucire quella frattura creata col tempo che è presente oltrepassando le mura antiche ed entrando in Pian del Monte; si tratta perciò prima di tutto di cercare di dare una soluzione ad un problema a scala urbana e poi successivamente concentrarsi sui singoli elementi che compongono il progetto. I temi del progetto sono quindi rivolti al consolidamento della città nella sua interezza e non nell’addizione di più parti che creano un intero. Proprio per questo abbiamo cercato di ridare voce ai resti archeologici attraverso una musealizzazione puntuale e contemporaneamente dare importanza ad una zona che ospitava l’abitato villanoviano rendendola parte integrante della città. L’approccio tenuto è quello di un progetto di architettura per la città, volto a risolvere la frattura fra le due parti di città creando in Pian del Monte un centro alternativo a quello storico.
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Imperoli, Fausto. "Rilievo e documentazione di uno spazio tricliniare collocato a nord dei Giardini di Palazzo della Villa Adriana." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17851/.

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Abstract:
La tesi riguarda la documentazione e il rilievo digitale della zona Tricliniare, situata a nord dei giardini di palazzo Imperiale e adiacente alla Piazza d’Oro di Villa Adriana (Tivoli). L’obiettivo è documentare in forma digitale l’oggetto di studio con strumenti di rilievo evoluti, inquadrandolo nella zona circostante, per ricavarne successivamente planimetrie, piante e sezioni. Il lavoro è stato suddiviso in tre fasi: ricerca storica; ottimizzazione della metodologia di rilievo con laser scanner; estrazione e rielaborazione di elaborati tecnici 2D. L’attività di rilievo è stata suddivisa in tre fasi fondamentali: acquisizione dei dati (fase di campagna), elaborazione dei dati catturati e restituzione di elaborati bidimensionali (fase di post-produzione). Nella fase di post produzione sono state esportate tutte le scansioni ed eliminate le parti non necessarie alla documentazione. In seguito alla fase di elaborazione dei dati ed alla registrazione delle diverse scansioni necessarie per completare la zona di studio mediante i punti comuni, si è ottenuta una nuvola di punti densa globale descrittiva dell’intero complesso. Da questa sono state estratte le informazioni utili per produrre gli elaborati tecnici che descrivono l’area ottimizzati per la scala 1:100, per un totale di 4 disegni che rappresentano la planimetria del complesso con la vicina Piazza d’Oro. Una fase non trascurabile ha riguardato il confronto di questi elaborati con i rilievi eseguiti nel passato, che risulta originale in quanto la zona oggetto di tesi finora non era mai stata rilevata dettagliatamente.
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Bichicchi, Arianna. "Valutazione di diversi approcci di dimensionamento per pavimentazioni aeroportuali rigide. Studio dell'ampliamento del piazzale secondo II lotto dell'aeroporto "G. Marconi" di Bologna: verifica, realizzazione e controlli." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2088/.

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Zamagni, Lisa, Chiara Bartolini, and Mariotti Rondoni Marco Santos. "Novae Latomie Veteres. Il paesaggio tra sottrazione e addizione: studi per la riconversione delle cave di travertino nella piana del medio Aniene a Tivoli." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18207/.

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Abstract:
NOVAE LATOMIE VETERES IL PAESAGGIO TRA SOTTRAZIONE E ADDIZIONE STUDI PER LA RICONVERSIONE DELLE CAVE DI TRAVERTINO NELLA PIANA DEL MEDIO ANIENE A TIVOLI Nell’area del giacimento dei travertini che, attualmente ricopre circa 20 km quadrati, sono visibili sempre più frequentemente nuove cave dismesse o in via di esaurimento. A questo punto, quindi, è bene porre all’attenzione di tutti il delicato problema della riqualificazione e della valorizzazione di un intero territorio, effettuato attraverso un risanamento ambientale e un intervento di restauro paesaggistico. La salvaguardia della “Natura” dei luoghi, ossia la riscoperta del Genius Loci, che l’ambiente riassume in sé. Un rapporto complesso quindi, quello tra uomo e natura che può e, anzi, deve trovare un punto di dialogo e di raccordo. Per questo motivo solo l’accurata conoscenza del sito e il rispetto per il lavoro e la storia delle comunità possono portare alla formulazione di un linguaggio atto all’individuazione di possibilità di sviluppo per il futuro, salvaguardando gli aspetti caratteristici. Inoltre, la coscienza delle proprietà peculiari di questo luogo, potrà maturare una proposta di intervento volto a definire il paesaggio funzionale a rievocare le sensazioni e suggestioni, in una forma del tutto rinnovata, di quel quadro naturale tanto caro ai viaggiatori del passato.
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Klyuka, Iryna. "Tecnologie digitali per la catalogazione dei Beni Culturali: Villa Adriana. L'architettura contro il tempo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Villa Adriana presenta un ampio spettro di possibili casi studio finalizzati ad approfondire il tema della documentazione e della catalogazione dei Beni Culturali. La diffusione della rete Internet ha oggi determinato la necessità di gestire le informazioni in forma distribuita. Nel settore dei B.C., per anni le informazioni relative agli stessi venivano riassunte in schede, “beni schedati” per l’appunto, in modo da facilitarne la consultabilità e l’organizzazione manuale. Nel primo periodo della informatizzazione il processo è stato perfettamente uguale: schede, unità di misura e campi rimasero gli stessi, ma digitalizzati. È chiaro che oggi un sistema del genere appare poco appropriato rispetto alle proprietà dei sistemi digitali, per consentirne lo studio e/o la fruizione. Quindi è nata l’esigenza di migliorare la gestione dei dati raccolti e aggiornare la scheda tenendo conto dell’esperienza sia di coloro che lavorano nel campo della catalogazione dei beni culturali sia di coloro che operano nelle Soprintendenze e nelle Università. Tutto ciò ha spinto il Ministero per i Beni e le Attività Culturali a pensare una soluzione al fine di creare un processo evolutivo dei cittadini. L’“innovazione tecnologica”, oltre ad essere un’implementazione di una nuova regola organizzativa, miglio9ra il supporto alla salvaguardia dei beni artistici e archeologici, mettendo a disposizione dei tecnici delle soprintendenze e delle forze dell’ordine strumenti che semplificano l’attività nella tutela del patrimonio culturale. È innegabile il fatto che oggi i nuovi “media” siano il fulcro di un “movimento” verso i modelli rinnovati di comunicazione della conoscenza che offrono le forme più rapide e immediate dell’offerta culturale. Il sistema informativo permette di incrociare le informazioni di carattere tecnico con i dati relativi alla conoscenza del bene e alla sua storia, mettendoli in relazione alla specifica area a cui si riferiscono.
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Depalo, Laura <1977&gt. "Efficacia del parassitoide Exorista Larvarum LARVARUM (L.) (Diptera Tachinidae) prodotto in cattività: miglioramento delle tecniche di allevamento, accettabilità di insetti bersaglio e ruolo svolto dalla pianta sul processo di Parassitizzazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1416/.

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Rosés, Labrada Jorge Emilio. "The Mako language : vitality, Grammar and Classification." Thesis, Lyon 2, 2015. http://www.theses.fr/2015LYO20026.

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Abstract:
Ce projet vise la documentation et la description du mako, une langue autochtone parlée par environ 1200 personnes dans l’Amazonie vénézuélienne et pour laquelle le seul matériel accessible à date se limite à 38 mots. L’objectif principal est de créer une collection de textes ethnographiques annotés et, à long terme, une grammaire de la langue qui puisse servir comme point de départ pour des activités d’appui au maintien de la langue dans la communauté et pour avancer la recherche linguistique. Un objectif secondaire est d’établir le degré de vitalité de la langue telle que parlée chez les différentes communautés mako. Cette recherche mènera à une description des différents aspects de la grammaire de la langue, par exemple sa phonologie, sa morphologie et sa syntaxe. En plus de contribuer à l’étude et description des autres membres de la famille linguistique sáliba et à la reconstruction de leur proto-langue commune, les données du mako contribueront aussi à des discussions sur comment le langage fonctionne et seront donc un apport précieux pour la théorie linguistique. Cette recherche fera avancer la théorie de la documentation des langues et pourra donc faciliter les efforts de documentation et maintien des langues d’autres communautés indigènes. Le projet constitue une application du modèle de travail de terrain Community-Based Language Research
This dissertation focuses on the documentation and description of Mako, an indigenous language spoken in the Venezuelan Amazon by about 1000 people and for which the only available published material at the start of the project were 38 words. The main goals of the project were to create a collection of annotated ethnographic texts and a grammar that could serve as a starting point for both language maintenance in the community and for further linguistic research. Additionally, the project sought to assess the language’s vitality in the communities where it is spoken and to understand the relationship of Mako to the two other extant Sáliban languages, namely Piaroa and Sáliba.This research has thus led to an assessment of language vitality in the Mako communities of the Ventuari River, a comprehensive description of the Mako language—heretofore undescribed—, and an evaluation of the genetic relationship between the three Sáliban languages. The description of the language covers a wide range of topics in areas such as phonetics and phonology, nominal and verbal morphology, and syntax of both simple and complex sentences. Discourse-level morphology and discourse-organization strategies are also covered. Aside from facilitating the study of other members of the Sáliban family and reconstruction of the common ancestral language, the description of Mako also contributes to the typology of Amazonian languages and to our understanding of the pre-history of this area of the Orinoco basin. The products of this project also have the potential to be mobilized in language literacy efforts in the Mako communities
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Magalhães, António José Moreira de. "Projeto para concurso: Motorino Check Point - Roma." Master's thesis, 2014. http://hdl.handle.net/10400.6/4175.

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Abstract:
Esta dissertação tem como objectivo apresentar uma proposta para um concurso de arquitectura da plataforma Archmedium, denominado “Motorino Check Point”, em Roma, a ser implantado na Piazza dei Cinquecento, onde a sua função principal a implantar um Parque de Estacionamento para motas do tipo scooter. A metodologia utilizada passa primeiro por uma contextualização teórica. Será elaborado um estudo da história urbanística de Roma dos séculos XIX e XX, para que se perceba o que levou a que a cidade tenha a sua estrutura urbana atual, explicando o grande aumento populacional nos últimos 150 anos, e todas as alterações que foram acontecendo levando a que hoje existam problemas de mobilidade. Este estudo engloba também em pormenor o local de intervenção, a Piazza dei Cinquecento, onde mostra-se a importância que ela tem na conexão dos vários sistemas de transportes, a partir do edifício mais importante da zona, a estação de Termini. Numa segunda fase prática, será elaborada uma proposta de intervenção utilizando como base o programa do concurso, cuja função principal é um parque de estacionamento para 1000 motas. Será elabora uma analise de casos de estudo de vários exemplos que sirvam como elementos justificativos do projeto. Com isto espero concluir que com a minha proposta de projeto, conseguir dar uma melhor opção ao local, com uma melhor qualidade espacial, de fluxos e mais salubre. Com isto espero concluir que com a minha proposta de projeto, conseguir dar uma melhor opção ao local, com uma melhor qualidade de fluxos e mais salubre, incluindo o concurso com um projeto bem resolvido.
This dissertation aims to present a proposal for an architectural competition of Archmedium platform, called "Motorino Check Point", in Rome, to be deployed in Piazza dei Cinquecento, where its main function to implement a Parking for motorbikes type scooter. The methodology used must first pass a theoretical context. A study of the urban history of Rome of the XIX and XX centuries will be prepared so that they realize what it took to make the town its current urban structure, explaining the large increase in population in the last 150 years, and all the changes that were happening with the result that today there are mobility problems. This study also covers in detail the site of intervention, Piazza dei Cinquecento, which shows the importance that it has in the connection of the various transport systems, from the most important building in the area, the Termini station. In the second practice phase, will elaborate a proposal for intervention using as a basis the program of the competition, whose main function is a park for 1000 motorbikes. An analysis of case studies of several examples that serve as supporting elements of the project will work out. With this hope to accomplish that with my project proposal, to achieve a better option to place with better spatial quality, flows and more salubrious. With this hope to accomplish that with my project proposal, to achieve a better option at the site, with a better quality of fluxes and more salubrious, including the contest with a well resolved project.
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