Academic literature on the topic 'Piezoelettrici'

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Journal articles on the topic "Piezoelettrici"

1

Sentineri, R., and G. Dagnino. "Utilizzo implantare strategico del triangolo retrocanino con bypass del seno mascellare mediante espansori ossei e inserti piezoelettrici." Dental Cadmos 81, no. 10 (December 2013): 661–72. http://dx.doi.org/10.1016/s0011-8524(13)70112-0.

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2

Rocco, F., P. Larcher, O. Decobelli, D. Caimi, R. Musci, and L. Carmignani. "Caratteristiche Tecniche, Possibilità Terapeutiche E Primi Risultati Clinici Dei Litotritori Piezoelettrici Edap Lt 01 E Piezolith Wolf 2200." Urologia Journal 55, no. 1 (February 1988): 55–58. http://dx.doi.org/10.1177/039156038805500112.

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3

Canargiu, F., P. Mattu, A. Piras, and A. Monni. "Chirurgia piezoelettrica in implantologia." Dental Cadmos 81, no. 2 (February 2013): 102–6. http://dx.doi.org/10.1016/s0011-8524(13)70021-7.

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4

Origo, Lorena. "Interventi di chirurgia orale e implantare con tecnologia piezoelettrica." Dental Cadmos 88, no. 06 (June 2020): 400. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.06.2020.12.

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5

Rossi, A., L. Tagliatesta, A. Flora, L. Serioli, and S. Giglio. "Utilizzo della chirurgia piezoelettrica nelle avulsioni complesse: caso clinico." Italian Oral Surgery 11, no. 5 (December 2012): 260–67. http://dx.doi.org/10.1016/j.ios.2012.01.005.

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6

Rossi, A. L., L. Tagliatesta, G. Tommasato, A. Flora, L. Serioli, and V. Capilupi. "Utilizzo della chirurgia piezoelettrica nell’avulsione di elementi dentari inclusi: case report." Dental Cadmos 83, no. 3 (February 2015): 205–14. http://dx.doi.org/10.1016/s0011-8524(15)30015-5.

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7

Pedullà, E., G. Severino, A. Cinquerrui, and E. Rapisarda. "Tecnica osteotomica piezoelettrica e rotante nella chirurgia dei terzi molari inferiori inclusi: comparazione delle sequele postoperatorie." Dental Cadmos 79, no. 10 (December 2011): 696–702. http://dx.doi.org/10.1016/j.cadmos.2011.06.003.

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8

Lomartire, G., F. Carini, V. Santagada, F. Pirrone, and G. Bonacina. "Rialzo del seno mascellare con prelievo di osso autologo da siti intraorali: chirurgia piezoelettrica vs chirurgia tradizionale." Italian Oral Surgery 11, no. 5 (December 2012): 174–86. http://dx.doi.org/10.1016/j.ios.2011.08.002.

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9

Bacci, C., N. Lucchiari, M. Berengo, G. Paulon, and E. Stellini. "Semplicità ed efficacia d’impiego di due dispositivi per il prelievo di osso particolato: strumento piezoelettrico e scraper osseo." Dental Cadmos 83, no. 2 (February 2015): 92–98. http://dx.doi.org/10.1016/s0011-8524(15)70271-0.

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10

Tagliatesta, L., M. Arcari, J. Motta Jones, M. Lorenzoni, and F. Paladino. "Utilizzo di un Nuovo Inserto per la Chirurgia Piezoelettrica nell’Avulsione di un Terzo Molare Incluso." Dental Cadmos, online first (April 2022). http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.2021.50.

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Dissertations / Theses on the topic "Piezoelettrici"

1

Castaldini, Roberto. "Realizzazione di sensori di posizione mediante integrazione di nanofibre piezoelettriche coassiali allineate." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
La realizzazione di sensori piezoelettrici di posizione basati su nano-fibre coassiali allineate e l’ottimizzazione del processo sono stati gli argomenti centrali del progetto di tesi svolto, con l’obiettivo di rendere i processi necessari alla produzione di tali sensori il più possibile replicabili e “industrializzabili”, aprendo la via ad una loro possibile applicazione in ambito biomedicale. Lo scopo dell’attività è stato quello di realizzare sensori flessibili in PDMS in grado di registrare in ingresso una sollecitazione meccanica fornendo in uscita un segnale in tensione che possa essere erogato da due zone differenti del sensore stesso, permettendo così la possibilità di sfruttare la diversa entità dei due segnali per poter individuare con precisione la zona ove è avvenuta la sollecitazione. Tradizionalmente, i sensori piezoelettrici vengono realizzati con nano-fibre semplici, ovvero costituite da un solo polimero: tali sensori forniscono in output una differenza di potenziale registrata fra due elettrodi che raccolgono la totalità delle fibre presenti all’interno del sensore stesso. L’ulteriore passaggio che si è voluto compiere in questo senso è stato quello di elettrofilare nano-fibre piezoelettriche coassiali, caratterizzate da un core polimerico conduttivo in PEDOT:PSS ed uno shell esterno piezoelettrico in PVDF-TrFE, con lo scopo di ottenere un sensore con risoluzione maggiore rispetto a quelli tradizionali. Un ulteriore step che si è compiuto nella produzione dei sensori è stato infine quello di impiegare una miscela conduttiva di PDMS e carbon black come soluzione per ottenere gli elettrodi.
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2

Mercadelli, Elisa <1982&gt. "Multilaminati piezoelettrici a gradiente funzionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2822/.

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Abstract:
Aim of this thesis was the production of porosity-graded piezoelectric ceramics for ultrasonic applications by tape casting and screen printing. The study and optimization of each single step of the tape casting process allowed to produce flat and crack-free multilayers of Pb0.988(Zr0.52Ti0.48)0.976Nb0.024O3 (PZTN) of uniform and graded porosity. The multilayers of thickness ranging between 400 and 800 µm were produced stacking optimized green layers with different amount of pore former. The functionally graded materials showed porosity ranging between 10 and 30% with piezoelectric properties suitable for the specific ultrasonic applications. Screen printing inks of PZTN for deposition onto four different substrates were studied and optimized. Thick films with thickness ranging between 4 and 20 µm were produced tailoring the screen printing parameters and number of depositions.
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3

Neri, Riccardo. "Studio di materiali piezoelettrici e loro accoppiamento con sistemi di accumulo elettrico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
La tesi tratta di "energy harvesting" da piezoelettrici, in particolare della caratterizzazione elettromeccanica di un dischetto commerciale di PZT, del circuito elettrico-elettronico necessario per interfacciare il generatore piezoelettrico ad un sistema di accumulo elettrico (condensatore/supercondensatore); è anche presentata una configurazione a "stack" con due dischetti commerciali connessi elettricamente in parallelo. Sono inoltre riportati alcuni semplici modelli che riescono a simulare il comportamento capacitivo del generatore piezoelettrico. Per concludere è presentato un caso di "energy harvesting" dove l'energia elettrica sviluppata dal provino piezoelettrico è accumulata in un condensatore.
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4

Bordoni, Lorenzo. "Studio e realizzazione di provini piezoelettrici flessibili per applicazioni di sensoristica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
L’obiettivo del progetto europeo MyLeg è quello di realizzare una nuova generazione di protesi transfemorali motorizzate che possano essere utilizzate in modo intuitivo e affidabile. L’aspetto innovativo riguarda la presenza di un impianto osteointegrato e di sensori mioelettrici impiantabili su muscoli innervati per estendere le capacità cognitive dell’utente, aumentando la percezione della gamba protesica e la capacità di movimento. Il lavoro di Tesi si focalizza su uno dei tantissimi aspetti del progetto, che riguarda lo sviluppo di un sensore piezoelettrico flessibile da integrare nella pianta del piede protesico, con la funzione di rispondere alla pressione esercitata nelle differenti zone con un segnale elettrico ad essa proporzionale. In particolare sono stati studiati diversi tipi di materiale per il corpo del sensore, dai siliconi alle resine epossidiche, valutandone aspetti funzionali e strutturali, e l’ottimizzazione della struttura del dispositivo per migliorarne le prestazioni.
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5

Franchini, Federico. "Studio e realizzazione di provini piezoelettrici flessibili per applicazioni di sensoristica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
L’obiettivo del lavoro di Tesi è stato quello di produrre dal punto di vista sperimentale un sensore piezoelettrico mediante l’utilizzo di materiali e processi innovativi. È stato inoltre sviluppato un modello elettromeccanico sfruttando il software COMSOL Multiphysics®, che ha permesso di validarne sul piano teorico l’efficienza e fattibilità. I sensori piezoelettrici sfruttano la proprietà di alcuni materiali, di indurre una ridistribuzione delle cariche interne a seguito dell’applicazione di una sollecitazione di tipo meccanico. Inoltre, per garantire la flessibilità e la resistenza che caratterizzano la pelle artificiale, devono essere composti da materiali con proprietà meccaniche simili al silicone. Perciò in questo elaborato è stata studiata la creazione di sensori flessibili, partendo proprio dalle gomme siliconiche. Il primo passo è stata la produzione di elettrodi flessibili con l’integrazione di un materiale conduttivo in una matrice polimerica, per creare così un polimero conduttivo. Il materiale conduttivo scelto è il Carbon Black. Miscelando il Carbon Black con il Polidimetilsilossano o PDMS, appartenente alla famiglia delle gomme siliconiche, si ottiene una integrazione fra i due materiali e sottoponendoli ad un processo di cura termoindurente si ottiene un materiale conduttivo della stessa consistenza del silicone. Come materiale piezoelettrico, è stato utilizzato il PVDF-TrFE, copolimero ferromagnetico, sottoforma di tappetino di nanofibre in grado di avere polarizzazione spontanea anche in assenza di un campo elettrico. Il sensore è prodotto come sovrapposizione di strati curati assieme. La seconda parte di questo elaborato con lo sviluppo di un modello elettromeccanico che sfrutta il software COMSOL Multiphysics® ha permesso la realizzazione di un sensore simile a quello realizzato sperimentalmente. I risultati computati dal software sono poi stati confrontati con i risultati del sensore reale, sottoponendo entrambi allo stesso tipo di forza.
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6

Trapasso, Giorgia. "Accoppiamento tra supercondensatori e materiali piezoelettrici per Energy Harvesting." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
L’energy harvesting è la progettazione di elementi atti alla conversione, condizionamento e accumulo dell’energia. La struttura comprende il generatore e l’accumulatore ed un accoppiamento con circuitazioni. Per la conversione si è optato per un disco piezoelettrico di PZT. Per l’accumulo la scelta è caduta su un supercondensatore. Per l’accoppiamento si è scelto un ponte di Graetz ed un condensatore elettrico per filtro. Per valutare l'output si è proceduto a testare mediante pressatura meccanica e misurazione con oscilloscopio. Tale step risulta importante per la scelta del circuito di condizionamento in quanto, quest’ultimo è intrinsecamente fornito di perdite. Quando le tensioni risultano insufficienti si è soliti adottare un array di più dischi. La sperimentazione con un singolo disco risulta accettabile per range di tensione superiori agli 0.6 V, se il ponte raddrizzatore scelto contiene diodi classici, e range superiori a 0.3 V per diodi Schottky. La ricarica del condensatore deve avvenire fissando un intervallo di tempo e la scarica, possibilmente nello stesso intervallo, risulta uno strumento utile per valutare l’energia realmente estratta. È una valutazione importante in quanto il dispositivo di accumulo possiede delle perdite tra cui l’energia residua. . Tal fenomeno porta ad avere una potenza disponibile inferiore a quella teorica. La scelta dei parametri circuitali, assieme alle caratteristiche di generatore e storage, permette di valutare l’impedenza del circuito. L’ottimo dell’estrazione si raggiunge quando l’impedenza del sistema eguaglia il coniugato dell’impedenza di carico (o di storage). La scelta dei parametri può partire dalla ricerca di questa uguaglianza. Grazie allo studio sperimentale a breve termine, si settato i parametri lavorativi, si individuano i punti di lavoro e si dimensionano i sottosistemi.
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Dall'ara, Jacopo. "Caratterizzazione sperimentale di trasduttori piezoelettrici mediante circuiti equivalenti elettromeccanici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7667/.

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Abstract:
Attualmente la costante diffusione delle sensor network e lo sviluppo di apparati elettronici a basso consumo di energia hanno fatto in modo di motivare la ricerca nel campo dell’elettronica che tenta di spiegare il concetto dell'energy harvesting per raccogliere energia dall'ambiente circostante. I sistemi che raccolgono quella energia che normalmente va persa sono di diversi tipi.
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Piddiu, Lorenzo. "Ottimizzazione del processo di polarizzazione su provini piezoelettrici nanofibrosi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
In questo elaborato di tesi viene studiata e approfondita la risposta piezoelettrica di provini nanofibrosi di PVDF-TrFE e PZT, con l’obiettivo di ottimizzare il processo di polarizzazione dei materiali piezoelettrici. Tipicamente i processi di polarizzazione di provini piezoelettrici avvengono tramite l’applicazione di un campo elettrico DC. Durante l’attività di tesi sono state eseguite prove di polarizzazione in AC sui provini, per provare a migliorarne la risposta piezoelettrica rispetto ai processi di polarizzazione tradizionali. Le prove sono state eseguite mediante l’uso di una scheda di acquisizione dati fornita dalla National Instruments al posto del generatore di funzione, in modo da avere la possibilità di controllare il segnale da remoto tramite il software LabVIEW. In seguito è stato calcolato il coefficiente piezoelettrico d33, rappresentante il rapporto tra la carica accumulata sulle facce opposte del provino a causa di una sollecitazione meccanica, e la sollecitazione stessa. Ciò è stato fatto sia con un apparato denominato LinMot sia con uno strumento chiamato PiezoMeter. L’elaborazione dei dati ottenuti ha permesso di visualizzare i migliori risultati in termini di frequenza e numero di cicli.
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9

Casadei, Lorenzo. "Sviluppo di un sistema di caratterizzazione elettroacustica per materiali piezoelettrici nanofibrosi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Nell'elaborato di tesi vengono descritti il processo per la realizzazione di membrane piezoelettriche nanofibrose e lo sviluppo di un sistema di caratterizzazione elettroacustica per materiali piezoelettrici nanofibrosi. Viene successivamente trattata la caratterizzazione delle membrane prodotte utilizzando prima una sorgente vibrazionale sinusoidale e successivamente una sorgente vibrazionale impulsiva.
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Dosio, Davide. "Energy harvesting da trasduttori piezoelettrici mediante estrazione di carica quasi-sincrona." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6042/.

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Abstract:
In questo documento è stata proposta una soluzione per l'estrazione di carica da un trasduttore piezoelettrico mediante un circuito di conversione quasi-sincrono. Il trasduttore piezoelettrico può essere considerato un ottimo dispositivo per convertire l’energia derivante dalle vibrazioni; la soluzione proposta di estrazione di carica in maniera quasi-sincrona permette un processo di energy harvesting con prestazioni nettamente migliori rispetto al caso di conversione sincrona per casi di trasduttori fortemente accoppiati.
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