Academic literature on the topic 'Politiche locali del cibo'

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Journal articles on the topic "Politiche locali del cibo"

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Spadaro, Chiara, and Giacomo Pettenati. "Le politiche urbane del cibo come possibile arena per la governance climatica urbana." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 2 (May 2022): 92–109. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13803.

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Abstract:
Nel dibattito sulla sostenibilità urbana hanno assunto un ruolo crescente, da circa vent'anni a questa parte, le cosiddette politiche urbane del cibo (PUC), che mirano a ridurre gli impatti ambientali e aumentare la giustizia socio-spaziale dei sistemi alimentari, agendo alla scala urbana. Tali politiche costituiscono secondo alcuni un ambito di grande potenzialità per la governance climatica urbana, grazie alla possibilità di agire sul consumo alimentare delle popolazioni urbane, che costituisce uno dei principali fattori di impatto ambientale su scala globale. Non mancano tuttavia le riflessioni critiche, relative alla realecapacità di azioni e politiche localizzate di modificare strutturalmente sistemi del cibo complessi. Questo contributo si interroga sul possibile ruolo delle PUC nel quadro della governance climatica urbana, a partire dall'analisi delle realtà presenti all'interno della Rete Italiana Politiche Locali del Cibo e con un approfondimento sui casi di Roma e Milano.
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Journals, FrancoAngeli. "Informazione bibliografica." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 3 (September 2021): 175–219. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa3-2021oa12539.

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Abstract:
L'Informazione bibliografica del numero 3/2021 della «Rivista Geografica Italiana» presenta le recensioni dei seguenti testi:    Donna Haraway, Chthulucene. Sopravvivere in un pianeta infetto (Michele Bandiera) Cristiano Giorda, a cura di, Geografia e Antropocene. Uomo, ambiente, educazione (Marco Tononi) Paola Piscitelli, a cura di, Atlante delle città. Nove (ri)tratti urbani per un viaggio planetario (Marco Santangelo) Martina Tazzioli, The making of migration: The biopolitics of mobility at Europe's borders (Silvia Aru) Mercedes Bresso, Claude Raffestin, I duecentocinquantamila stadi di Eratostene, al tempo del virus. Dialoghi fra un geografo e una economista ambientale, in giro per il mondo (Alessandro Ricci) Ernesto C. Sferrazza Papa, Le pietre e il potere. Una critica filosofica dei muri (Marcello Tanca) Vincent Berdoulay, Olivier Soubeyran, L'aménagement face à la menace climatique (Angelo Turco) Isabella Giunta, Sara Caria, a cura di, Pasado y presente de la cooperación internacional: una perspectiva crítica desde las teorías del sistema mundo (Mariasole Pepa) Sara Luchetta, Dalla baita al ciliegio. La montagna nella narrativa di Mario Rigoni Stern (Giacomo Zanolin) Edoardo Boria, Storia della cartografia in Italia dall'Unità a oggi. Tra scienza, società e progetti di potere (Anna Guarducci) Maria Luisa Sturani, Dividere, governare e rappresentare il territorio in uno Stato di antico regime. La costruzione della maglia amministrativa nel Piemonte Sabaudo (XVI-XVIII sec.) (Anna Guarducci) Egidio Dansero, Davide Marino, Giampiero Mazzocchi e Yota Nicolarea, a cura di, Lo spazio delle politiche locali del cibo: temi, esperienze e prospettive (Chiara Spadaro) Giorgio Osti, Elena Jachia, a cura di, AttivAree. Un disegno di rinascita delle aree interne (Raffaella Coletti) Lucilla Barchetta, La rivolta del verde. Nature e rovine a Torino (Alberto Vanolo)   Per leggere i contributi integralmente, cliccare sul quadratino in alto denominato "PDF".
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Grasseni, Cristina. "La reinvenzione del cibo. I prodotti locali nell'era "glocale"." CULTURE DELLA SOSTENIBILITA ', no. 6 (June 2010): 5–16. http://dx.doi.org/10.3280/cds2009-006001.

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Abstract:
All'agricoltura oggi non si chiede piů di garantire solo un sufficiente approvvigionamento di cibo, ma anche qualcosa di piů. Questo "qualcosa" comprende aspetti etici, sociali, perfino estetici. Diversi attori sociali e istituzionali stanno riscoprendo il cibo come patrimonio per lo sviluppo del territorio e come oggetto topico, per ripensare i temi della sostenibilitŕ e della responsabilitŕ. Alcuni fenomeni contemporanei sono particolarmente interessanti da questo punto di vista, in quanto sembrano coniugare innovazione sociale e responsabilitŕ ambientale mettendo a fuoco la possibilitŕ di sviluppare nuovi stili di vita. La ricerca del rapporto diretto tra produttore e consumatore da parte dei consumatori "urbani" e il neo-ruralismo sono alcuni tra i molti aspetti di una galassia relativa alla co-produzione (e non solo al "consumo" critico) che dimostrano un eccezionale potenziale di incidenza non solo culturale e sociale ma anche economica rispetto alla vitalitŕ delle cittŕ e delle campagne, e propongono nuovi modelli culturali legati al produrre e pensare il cibo.
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Cossiri, Angela, and Giulia Messere. "Il cibo dalla Costituzione alle pratiche educative nel quadro delle politiche per la sostenibilità." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (November 2021): 5–29. http://dx.doi.org/10.3280/aim2019-001001.

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Abstract:
Il cibo, anche a seguito di recenti contenziosi, sta assumendo sempre più una rilevanza costituzionalistica. Oltre a tutelare il diritto al sostentamento, la Costituzione ne presidia la libertà di scelta, che trova ancoraggio nelle libertà personali, di coscienza e religiosa. Il cibo è altresì connesso al diritto alla salute: da questo punto di vista, emerge il problema costituzionale del costo del cibo salubre, che non dovrebbe produrre disuguaglianze. Le questioni vanno inquadrate considerando i diritti delle generazioni future, a cui l'attuale comunità sociale è legata dal dovere di solidarietà. In questo contesto, si colloca l'educazione alimentare, riconosciuta nei programmi dell'Agenda 2030 dell'ONU e nelle Linee Guida per l'Educazione Alimentare del MIUR, in cui prende forma un'idea di azione globale integrata fra tutti i soggetti chiamati a promuovere corrette abitudini sul cibo. Tuttavia, su questo versante, recenti studi hanno evidenziato alcune debolezze nella cooperazione per programmi comuni e unitari verso un'educazione alimentare promossa sul piano nazionale.
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Sørensen, Rune J., and Terje P. Hagen. "Local Government without Taxing Authority: A Viable Party Democracy? *." Journal of Public Finance and Public Choice 15, no. 2 (October 1, 1997): 103–23. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907782860.

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Abstract:
Abstract Un elemento essenziale della democrazia rappresentativa è il controllo elettorale. Si assume che i votanti mantengano responsabili i governi da loro eletti. La democrazia partitica assume che ogni partito politico rappresenti un distinto programma politico. I cambiamenti nella composizione dei consigli eletti dovrebbero influenzare le politiche perseguite. L’elettorato dovrebbe essere al corrente di queste differenze partitiche ed esprimere la sua soddisfazione o insoddisfazione votando a favore di particolari partiti. Comunemente, si asserisce che queste assunzioni sono violate nella democrazia locale. Ricerche empiriche suggeriscono che la composizione partitica delle assemblee locali non ha conseguenze per le politiche locali di spesa.Il governo locale norvegese influenza la composizione dei bilanci locali, non la grandezza del reddito locale. Questa analisi rivela che le preferenze di spesa dei consigli locali divergono a seconda della forza di un partito e che i cambiamenti nella rappresentanza locale dei partiti influenzano le effettive politiche di spesa. In aggiunta, i cittadini sembrano avere una qualche conoscenza dei programmi dei partiti. L’insoddisfazione su particolari servizi locali influenza il loro comportamento elettorale, fenomeno che offre almeno parziale supporto empirico all’ipotesi della responsabilità. Questi riscontri ristabiliscono un modesto grado di coerenza tra la rappresentanza partitica locale, lo schema di spesa del governo locale ed il comportamento elettorale.
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Dansero, Egidio, and Yota Nicolarea. "Dalle pratiche alle politiche: costruire gli spazi del cibo." TERRITORIO, no. 79 (January 2017): 19–26. http://dx.doi.org/10.3280/tr2016-079003.

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Anguillari, Enrico. "Abitare territori fragili. Il caso del delta del Po descritto dagli amministratori locali." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 97 (February 2011): 261–80. http://dx.doi.org/10.3280/asur2010-097015.

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Abstract:
Tra le indagini condotte dall'Osservatorio del territorio del Delta del Po, i numerosi incontri tenuti con gli amministratori locali consentono di tacciare un quadro delle diverse prospettive che si stanno delineando in un'area considerata "naturalmente" statica e fra le piů fragili e disarticolate del Nord Italia. L'articolo, dando voce a questi soggetti e al loro agire, intende sottolineare alcuni elementi problematici, di notevole densitŕ e urgenza, delle politiche di sviluppo locale.
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Corvo, Paolo. "Reinvenzione del cibo e sviluppo del territorio: il turismo enogastronomico." CULTURE DELLA SOSTENIBILITA ', no. 6 (June 2010): 90–101. http://dx.doi.org/10.3280/cds2009-006006.

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Abstract:
Il rapporto tra le dimensioni fondamentali del vivere sociale e le caratteristiche dei ‘nuovi' turisti sono molto strette, a dimostrazione del ruolo rilevante assunto dal fenomeno turistico; la dimensione globale, lo spazio estetico, la ridefinizione delle coordinate spazio-temporali, il desiderio di recuperare relazioni interpersonali significative determinano in modo decisivo le scelte turistiche. L'autore si sofferma sulla crescente attenzione per la natura e per la ruralitŕ, che conduce alla diffusione di nuove forme di fruizione del territorio, come le greenways, e di modelli innovativi di ricettivitŕ come gli agriturismi. Lo stretto legame che si instaura tra turismo e ambito rurale si esprime in particolare nella riscoperta delle culture e delle tradizioni dei luoghi d'origine dei prodotti enogastronomici. Il binomio turismo-agricoltura č rafforzato dal fatto che la ristorazione e le ricette locali sono parte integrante di ogni tipologia di prodotto turistico. Anche alcune aree montane in difficoltŕ possono trovare occasioni di rinascita sociale ed economica sviluppando il turismo enogastronomico. La rete locale dei soggetti che agisce sul territorio per sviluppare una tale offerta turistica deve peraltro essere suggellata da una progettualitŕ condivisa, che coinvolga la popolazione locale e si ispiri a modelli di sostenibilitŕ: una delle componenti fondamentali del sistema turistico č costituita dalla partnership strategica tra i partecipanti, che li accomuna attorno a progetti di sviluppo.
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Cenere, Samantha, and Panos Bourlessas. "Di cosa parliamo quando parliamo di foodification? Riflessioni a partire da Porta Palazzo a Torino." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 4 (December 2022): 61–80. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa4-2022oa14997.

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Abstract:
L'apertura di un food hall del brand Mercato Centrale e di nuovi spazi dedicati al consumo di cibo nell'area di Porta Palazzo a Torino è stata interpretata da alcuni residenti, accademici e commentatori locali come possibile veicolo di gentrificazione commerciale. L'area, caratterizzata dalla presenza di uno storico mercato e da condizioni di vulnerabilità socioeconomica diffusa, è investita da processi di trasformazione che sembrano in linea con quella foodification che la letteratura individua in zone dove nuove geografie del consumo di cibo esercitano una ‘pressione di espulsione' verso la popolazione a basso reddito locale. Tuttavia, l'articolo mostra come un'analisi più attenta dei processi in corso evidenzi, da un lato, la capacità di fattori contestuali di esercitare una ‘resistenza' verso la trasformazione e, dall'altro, i limiti della foodification sia come processo di trasformazione urbana che produce gentrificazione sia come concetto analitico
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Crivello, Silvia. "Torino di notte: politiche urbane, consumo e dinamiche spaziali nel playscape della cittŕ." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 95 (February 2010): 99–120. http://dx.doi.org/10.3280/asur2009-095006.

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Abstract:
L'articolo fa riferimento alle trasformazioni che la cittŕ di Torino ha avviato negli ultimi anni circa il panorama dei locali notturni della cittŕ. Il concetto di playscape č collocato all'interno del quadro teorico inerente il dibattito relativo alle forme di consumo proprie della societŕ post-fordista, con uno specifico legame ai temi della cittŕ creativa e al rapporto tra la diffusione di svago e l'idea di cittŕ competitiva e allettante. L'analisi si avvale di interviste a fruitori della vita notturna, proprietari di locali ed esperti di settore, oltre che di dati e riferimenti della stampa locale. Attraverso la produzione di mappe, che presentano classificazioni dei locali cittadini sulla base di tipologie e collocazioni, lo studio permette di effettuare alcune riflessioni sulle nuove forme di centralitŕ e di marginalizzazione di alcune specifiche aree urbane.
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Dissertations / Theses on the topic "Politiche locali del cibo"

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SANTARSIERO, VITTORIA. "Matera e i territori del cibo. Modelli di innovazione per il food system e la valorizzazione dei paesaggi rurali attraverso le politiche del cibo e i processi creativi dell’agro-industria." Doctoral thesis, Università degli studi della Basilicata, 2021. http://hdl.handle.net/11563/149102.

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Abstract:
The following work analyses the socio-economic and spatial dynamics of “Matera food city-region” and tests the role of innovation model, food policies and creative processes to enhance urban and rural foodscape. The research looks for answers at some questions. The first is about dynamics and flows on Matera food city region considering involved spaces, actors and economies through a critical process that studies city and countryside. The second question moved to the necessity to define a model that is able to represent and interpret the analysed dynamics and flow, and to give back useful output. The third question works on results of previous phases and deepens analysis on Matera food city region to find enhanced possibilities and strategies for the territory. The critical reflection on the three answers makes necessary another demand. The fourth query deepens the role of multimedia platforms as tools to represent spaces and dynamics, and to provide ideas to innovate strategies for food territories. In the final part, this work gives an applicative example, proving the role of the platform Atlante del cibo Matera as a tool that creates links between involved actors and processes on Matera food city region and builds food governance. This research is articulated in three complementary phases, recognizable in the overall structure. First, the work deepens critically the theory, by the study of the role of food in urban planning in the last two decades. In this section the research provides definitions of food system, food space and food policy and introduces international and national governance processes on food. This phase introduces research theme and is the theoretical basis for later stages. The second section is a disciplinary work based on analysis on field and the reconstruction of food system by the interpretation of organizational models detected in the territory. The analysis regards the phases of food system (production, processing, distribution and consumption) on Matera food city region. In the final section, the comment of results is the basis to rebuild geographies of Matera food territories. Finally, this phase explains the application model, shared between city, university and enterprise. The application shows the working ability of Atlante del Cibo Matera in the formulation of strategies that enhanced territories by food. This work aims to shows the opportunity for Matera food city region to innovate itself by a vision that combines culture, rural landscapes, heritage and society through food. From this perspective innovation gives the tool for the implementation of interactive and heritage atlas that proposes participatory and synergic governance.
L’obiettivo di questo lavoro di tesi è studiare l’articolazione delle dinamiche socio-economiche e spaziali nella Matera food city region, e testare la capacità degli strumenti di innovazione, delle politiche del cibo e dei processi creativi nella valorizzazione dei paesaggi rurali. Il lavoro di ricerca muove a partire dalla costruzione di risposte ad un serie di quesiti che scompongono e chiarificano l’intero percorso. Il primo riguarda la riflessione sulle dinamiche e sui flussi che interessano la food city region, considerando spazi, attori e economie implicate, attraverso un approccio che esamina criticamente la città e la campagna. Il secondo quesito muove dalla necessità di definire un modello di rappresentazione consono alla restituzione delle dinamiche osservate sul territorio e capace di restituire degli output a partire dall’interpretazione critica dei fenomeni. Il terzo riflette sulle caratteristiche della Matera food city region per individuarne potenzialità da cui articolare strategie per i territori del cibo. Il commento delle risposte alle prime questioni sarà il presupposto per la formulazione di un ulteriore quesito che riguarda il ruolo che possono avere gli strumenti innovativi in questo processo, di cui si fornirà un modello applicativo condiviso tra più attori nella parte finale dell’elaborato. Questo lavoro di ricerca si compone di tre operazioni differenti e fortemente complementari, ma tuttavia riconoscibili nella struttura della tesi. La prima riguarda lo studio critico della letteratura con una ricostruzione del ruolo assunto dal cibo nel corso dell’ultimo ventennio nella pianificazione delle città e dei territori. A seguire alcune definizioni sul sistema del cibo, sulle spazialità della ricerca e sulle politiche e regolamentazioni internazionali e nazionali. L’introduzione alla tematica della ricerca sarà la base disciplinare su cui saranno presentati i quesiti, gli obiettivi, i materiali e i metodi utilizzati. In chiusura della prima parte sarà introdotto il contesto della ricerca. La seconda parte della tesi è un lavoro più disciplinare e riferisce della ricerca sul campo attraverso la ricostruzione del sistema del cibo mediante l’analisi e l’interpretazione dei modelli organizzativi riconoscibili sul territorio in termini spaziali, ma anche quantitativi e qualitativi. Il riferimento in questa fase è stato lo studio delle performance delle varie fasi in cui è stato diviso a monte il sistema del cibo (produzione e trasformazione, trasporto e distribuzione, consumo). Una tematizzazione delle fasi dell’indagine che ha chiarito le relazioni tra spazialità, attori e dinamiche e le connessioni tra i vari processi nella fase di ricostruzione complessiva del fenomeno, svolta allo scopo di restituire una interpretazione critica del processo. Nella terza parte il commento dei risultati dell’analisi consentirà di ricostruire una lettura della geografia del territorio attraverso la lente del cibo. Saranno specificate le basi su cui è stato articolato il modello applicativo condiviso tra città, università e impresa che prova ad utilizzare uno strumento innovativo per la formulazione di strategie operative capaci di valorizzare i territori in chiave cibo. Matera e la sua food city region possono riarticolarsi in una visione che combina i processi culturali e agro-forestali dei paesaggi autentici lucani con la dimensione sistemica del cibo capace di relazionare tra loro patrimoni filiere e società. L’innovazione in tal senso può fornire gli strumenti per l’implementazione di atlanti patrimoniali interattivi e in grado di proporre governance partecipate e sinergiche.
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Badii, Michela. "Processi di patrimonializzazione e politiche del cibo tradizionale nel Valdarno aretino contemporaneo." Paris, EHESS, 2008. http://www.theses.fr/2008EHES0495.

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Abstract:
Le présent travail entend donc affronter une ethnographie du présent dans le Valdarno arétin (Toscane), à partir de l'analyse des espaces-temps (et des lieux), dans lesquels se produit un discours d'une appartenance collective au passé, à la tradition. Dans ma mise en scène de la nourriture traditionnelle et dans les coulisses de la représentation, à la construction de la localité selon des impulses externes (politique globale) et internes (folklore). Le changement d'échelle, le rapport entre les dynamiques institutionnelles, les stratégies, et l'intimité des pratiques évidentes dans les tactiques des sujets enganés dans la "machine" patrimoniale font émerger les "oxymores " de la contemporanéité. La construction du territoire se qualifie selon un double processus de catégorisation identitaire: d'une part les discours et les pratiques des acteurs institutionnels et d'autre part, le processus d'identification de la part des acteurs, par rapport à de telles politiques
The main objective of my thesis is dealing with the economic and cultural intersections of traditional food practices between local and "global" views. Thus focusing my attention pricipally on the role of public institutions in selecting what one ought to call tradition, as well as on the emic "know-how" (material culture) treated as "object" of cultural heritage. Actually the politics and the "poetics" of food are aprticularly evident in the time and space of representation, which is influenced by global and "local-peculiar" powers (biological issues, GMOs etc. . . ), for example the Slow Food activists or the strategy -and the resistance- of local and national subjects (farmers, institutional authorities, notable, political actors). As a matter of fact the intersections of all these levels are contemporary issues within the conflictual contruction of the identity in a local community located in a Tuscan area (Valdarno aretino)
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Scuderi, Grazia. "I poteri locali in Sicilia dalla costituzione del 1812 alla costituzione del 1848." Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/923.

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Books on the topic "Politiche locali del cibo"

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Frey, Luigi. Mercati del lavoro locali e politiche dell'occupazione e del lavoro. Milano: F. Angeli, 1998.

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author, Ricotta Giuseppe, ed. Domanda di sicurezza e politiche locali: Il caso del Lazio. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2014.

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Badii, Michela. Processi di patrimonializzazione e politiche del cibo: Un'etnografia nella Toscana contemporanea. Perugia: Morlacchi, 2012.

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La governance del territorio: Partecipazione e rappresentanza della società civile nelle politiche locali. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2011.

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Le politiche locali per la sicurezza: Attivazione dell'organizzazione diffusa a tutela del diritto alla città sicura. Roma: Aracne, 2010.

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Busacca, Maurizio, and Alessandro Caputo. Valutazione, apprendimento e innovazione nelle azioni di welfare territoriale. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-408-0.

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Abstract:
Tra il 2017 e 2019 i due Autori hanno condotto una ricerca valutativa sui Piani Giovani della Regione del Veneto e sulle politiche giovanili locali. La ricerca è stata l’occasione per approfondire le modalità di funzionamento di coalizioni locali di welfare organizzate in modo reticolare e per coinvolgerle nella progettazione partecipata di un sistema di valutazione dell’impatto sociale. Lo SROI Explore è un mix-method che cerca di rispondere ai problemi storici della valutazione nell’ambito delle politiche sociali attraverso una strategia partecipativa e l’ancoraggio alle teorie incorporate nell’azione professionale con l’obiettivo di intensificare i processi di apprendimento degli attori coinvolti.
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Nigro, Giampiero, ed. Reti marittime come fattori dell’integrazione europea / Maritime Networks as a Factor in European Integration. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-856-3.

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Abstract:
Il tema, di grande respiro, prende come punto di partenza il concetto braudeliano di Mediterraneo. La sua visione di un mare chiuso come una opportunità geografica per una integrazione economica fra popolazioni diverse per religioni, linguaggi ed entità etniche e politiche continua a funzionare come modello per studi applicati ad un ampio raggio di contesti. L’obiettivo che si è posta la 50ª Settimana di studi è stato quello di andare oltre lo studio dei singoli sistemi visti in modo isolato per combinare diverse analisi di mari aperti e chiusi o aree costiere, allo scopo di comprendere il ruolo di integrazione giocato in Europa dalle connessioni marittime. Poiché nelle civiltà preindustriali il trasporto per via d’acqua era più facile di quello via terra, è sembrato giunto il momento di richiamare l’attenzione sul modo in cui queste reti di relazione operavano a livello europeo e con i partner commerciali asiatici e nordafricani. Il volume prende le mosse dalle grandi tradizioni di ricerca su base regionale o tematica, che però sono state raramente integrate su una più ampia scala continentale. Immanuel Wallerstein ha elaborato il concetto braudeliano concettualizzandone le dimensioni interculturali e transnazionali e il ruolo nel sistema di divisione del lavoro. Egli lo chiamò un “sistema mondo”, non perché coinvolgesse il mondo intero, ma perché è più vasto di qualunque unità politica giuridicamente definita. E si tratta di una “economia mondo” perché il legame di base tra le varie parti del sistema è economico. I vari aspetti e le tradizioni regionali di ricerca sono stati collegati tra loro in un approccio coerente che si posto l'obiettivo di valutare: - Sulla base di quali elementi geografici, nautici, tecnici, economici, giuridici, sociali e culturali siano emerse le varie reti regionali, e come funzionavano, - Il carattere e il ruolo dei porti marittimi come punti nodali delle rotte marine e del loro hinterland, attraverso fiumi, canali e strade, - I legami commerciali e personali tra mercanti e armatori in vari porti, - In quale modo le reti regionali si collegavano tra di loro e come, nel corso del tempo, finirono per integrarsi in unità più ampie, - In quale modo le reti private, inizialmente costituite da organizzazioni di mercanti e navigatori, finirono per trattare con le autorità locali e, una volta cresciute, con gli stati e gli imperi, per proteggere i propri interessi
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Doody, Colleen. Labor and the Birth of the Postwar Red Scare, 1945–1950. University of Illinois Press, 2017. http://dx.doi.org/10.5406/illinois/9780252037276.003.0003.

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Abstract:
This chapter demonstrates how local politics in Detroit was roiled by a debate over the power of labor and the expansion of the New Deal state. Labor's size and influence grew rapidly during the New Deal and the war. Despite the fact that Detroit was the most heavily unionized city in the nation, anti-CIO candidates won political office in some crucial elections by linking labor to the Communist Party. While such red baiting was fairly conventional behavior, this language resonated with voters during the mid-1940s who feared labor's strength and chafed against wartime government regulations. In response to their defeats, labor leaders battled to determine the role labor would play in the postwar world while also debating the role Communists and their supporters would play in labor's ranks.
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Book chapters on the topic "Politiche locali del cibo"

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Moro, Riccardo. "i prezzi del cibo. una riflessione critica." In Alimentazione, cultura e società in Africa. Crisi globali, risorse locali, 111–29. Ledizioni, 2015. http://dx.doi.org/10.4000/books.ledizioni.7689.

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