Academic literature on the topic 'Portate di piena'

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Journal articles on the topic "Portate di piena"

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Ferrandino, Vittoria, and Valentina Sgro. "Associazionismo industriale e corporativismo: l’American Chamber of Commerce in Italy nell’epoca fascista = Industrial association and corporatism: The American chamber of commerce in Italy during the fascism age." Pecvnia : Revista de la Facultad de Ciencias Económicas y Empresariales, Universidad de León, no. 19 (February 2, 2016): 103. http://dx.doi.org/10.18002/pec.v0i19.3584.

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Abstract:
<p>Il contributo in oggetto si propone di approfondire i rapporti tra le corporazioni e i gruppi industriali italiani da un’ottica particolare, quella dell’associazionismo che si concretizza con l’American Chamber of Commerce in Italy, instituita nel 1915 per agevolare le relazioni commerciali tra Italia e Stati Uniti. La grave crisi economica del 1930 e del 1931 e, poco dopo, le gravissime restrizioni portate agli scambi con l’estero dal programma autarchico del Governo fascista, influirono notevolmente sullo sviluppo della Camera. L’autorità dell’istituzione venne a diminuire, i rapporti con gli Stati Uniti si fecero più rari e il numero dei soci diminuì notevolmente.<strong> </strong>Alle corporazioni furono affidate le autorizzazioni sui nuovi impianti, la costituzione delle compagnie per la valorizzazione dell’Africa orientale italiana, il controllo sulle iniziative economiche nelle colonie, la collaborazione col fisco nella determinazione e nell’applicazione dei tributi ed infine il controllo sul commercio estero e sulle valute. Di conseguenza, la funzione che lo Stato avrebbe dovuto esercitare servendosi delle corporazioni finì col ricadere nelle mani dei grandi industriali, che le dominavano attraverso i loro rappresentanti. Da un lato, quindi, vi erano le corporazioni, che garantivano piena libertà ai gruppi industriali, avallandone le scelte; dall’altro lato, invece, vi erano le autorità governative che riconoscevano i limiti di competenza e d’intervento di quelle istituzioni e la necessità di una migliore definizione degli obiettivi.</p><p>This contribution aims to examine the relationship between corporations and the Italian industrial groups from a particular perspective, which is that of associations through the American Chamber of Commerce in Italy, established in 1915 to facilitate the commercial relations between Italy and the United States. The economic crisis of 1930 and 1931 and, shortly after, the very serious restrictions on foreign trade of the Fascist government program influenced significantly on the Chamber’s development. The authority of the institution was to decline, the relations with the United States became more and more rare and the number of members decreased considerably. Corporations obtained the authorizations on new systems, the establishment of companies for the development of the Italian East Africa, the control on economic initiatives in the colonies, the cooperation with the tax authorities in the determination and application of taxes, and finally control over foreign trade and currencies. So the function that the State should have exercised using the corporations ended up falling into the hands of big businessmen, who ruled through their representatives. Therefore, Corporations guaranteed full freedom to industry groups supporting them, and government authorities recognized the competence and intervention limits of those institutions and the need for a better definition of the objectives.</p>
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Fanelli, Michele. "La "Torcia" : Un ulteriore tentativo di modellazione semplificata dell'interazione torcia-girante." Ingeniería del agua 10, no. 1 (March 31, 2003): 27. http://dx.doi.org/10.4995/ia.2003.2574.

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Abstract:
Mentre abbondano gli studi sia teorici che sperimentali sulla cinematica e dinamica della torcia nel diffusore a valle della girante, sono piuttosto scarsi i contributi sull’interazione tra la torcia ed il campo di moto all’interno della girante, malgrado sia certo che tale campo di moto viene distorto dalla presenza della torcia, perdendo l’uniformità circonferenziale che è caratteristica del regime a pieno carico (cioè in condizioni di circolazione nulla –‘zero swirl’- all’uscita dalla girante). Il presente studio si propone di affrontare il difficile problema ad un livello di modellazione matematica semplificata, costruendo per tappe successive un campo di moto a potenziale che soddisfi alle presumibili condizioni cinematiche in presenza della torcia. L’ipotesi che consente di elaborare un modello di questo tipo consiste nell’ammettere che nella girante, sotto condizioni di carico parziale, la portata non si riduca in misura uguale per tutti i canali interpalari, ma un certo numero di canali tenda a conservare una portata prossima a quella della condizione di pieno carico, mentre nei canali restanti si instaurano condizioni di portata fortemente ridotta (o prossime allo stallo). Imponendo che tale configurazione ruoti stabilmente con la stessa velocità angolare di precessione da cui è animato il filamento vorticoso della torcia si riesce a chiudere matematicamente il problema. Il modello in questione permette di fare previsioni che potrebbero essere verificate da opportune indagini sperimentali.
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Morelli, Emanuela. "Progettare per la natura. Cosa non dovremo dimenticare dall’esperienza COVID-19?" Ri-Vista. Research for landscape architecture 19, no. 1 (July 26, 2021): 5–25. http://dx.doi.org/10.36253/rv-11510.

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Abstract:
Questo numero di Ri-Vista nasce nell’Aprile del 2020, in pieno lockdown, con l’esigenza di raccogliere alcune delle riflessioni espresse durante il periodo della pandemia prodotta dal COVID-19, nel dibattito sulla qualità dei luoghi che abitiamo, su come questi dovrebbero essere e su come gli esseri umani dovrebbero abitare il pianeta. Un tentativo di compilare una sorta di diario di bordo, o se vogliamo una serie di appunti, utili a ricordare cosa non dovremmo dimenticare di questa esperienza e cosa dovremmo portare all’interno del progetto di paesaggio per migliorare la qualità della vita di tutti gli esseri viventi del pianeta.
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Acanfora, Paolo. "Aldo Moro «politico dossettiano». Problemi storiografici e percorsi di ricerca." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (December 2010): 81–104. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-002005.

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Abstract:
Il saggio analizza lo stato della produzione storiografica su Aldo Moro nei primi anni della sua attivitŕ politica all'interno della Democrazia cristiana. Evidenziandone i limiti e valutando contemporaneamente la documentazione d'archivio esistente, l'autore individua e suggerisce nuovi possibili percorsi di ricerca finalizzati alla comprensione della personalitŕ religiosa, intellettuale e politica dello statista democristiano. Indagando l'articolato e complesso rapporto instauratosi con il gruppo legato alla figura di Giuseppe Dossetti č possibile ricostruire il processo che ha portato Moro verso la piena accettazione delle ragioni profonde della politica degasperiana e a presentarsi come l'espressione di una sintesi di idee, progetti e culture politiche diverse. La peculiaritŕ della formazione morotea, la problematica «appartenenza dossettiana» iniziata con la comune ed intensa esperienza costituente, il superamento della frattura tra dossettismo e degasperismo costituiscono le tappe di un percorso solo parzialmente analizzato sul quale č necessario aprire una nuova stagione di studi.
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Pederzoli, Chiara. "L'importanza del principio di giustificatezza nel licenziamento: il paradosso del despido exprés nell'ordinamento spagnolo al tempo della crisi." ARGOMENTI, no. 35 (September 2012): 109–27. http://dx.doi.org/10.3280/arg2012-035005.

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Abstract:
Nel presente lavoro viene descritta la disciplina spagnola in materia di licenziamento, come modificata a seguito delle riforme succedutesi tra il 2010 e il 2012, nel pieno della crisi economica. L'analisi, condotta dal punto di vista giuridico, si concentrerà sul passaggio da un sistema basato sulla limitazione del potere dell'imprenditore di estinguere il contratto di lavoro solo per i motivi precisati dalla legge, con conseguente tutela obbligatoria contro il licenziamento ingiustificato, al modello del licenziamento libero pagato. L'esclusione del principio di giustificazione, che può essere considerato come "totem" a garanzia della stabilità del posto di lavoro, ha portato a conseguenze paradossali, rese particolarmente evidenti dalla crisi economica. Tali irrazionali conseguenze sono il motivo che ha comportato l'abrogazione della norma. Il legislatore spagnolo ha preferito lasciare uno spazio aperto al recesso libero (ad nutum) solo rispetto ai lavoratori di nuova assunzione e per un periodo di tempo limitato al primo anno di durata del contratto.
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Silvano, Tagliagambe. "Il sacrificio e la relazione tra Sé/Io." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 17 (December 2011): 17–39. http://dx.doi.org/10.3280/eds2012-017003.

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Abstract:
L'Asse Io-Sé č struttura fondamentale dell'articolazione interna del mondo interiore. Lungo l'insegnamento di Jung l'autore pone la relazione Io-Sé come quella tra oggetto e soggetto sostenendo che come l'inconscio "il Sé č l'esistente a priori dal quale promana l'Io". Per approfondire l'individualitŕ nel senso piů alto, che si manifesta nel Sé e che corrisponde a condizioni psichiche aprioristiche non empiricamente acquisite, in relazione al complesso delle sue potenzialitŕ, l'autore introduce la questione del sacrificio, testimoniata nella tradizione della cultura vedica. Il sacrificio secondo tale cultura č un rito durante il quale avviene la distruzione di qualcosa in rapporto a una controparte invisibile. Il significato profondo del sacrificio č la convinzione non dimostrabile - ma presupposta in ogni suo atto - che il visibile agisca sull'invisibile e, ricorsivamente, che l'invisibile agisca sul visibile. Il sacrificio č un viaggio da un luogo visibile a un luogo invisibile, con ritorno. L'autore rilegge il significato del sacrificio alla luce dell'"Asse Io-Sé", per portare la sua riflessione a una esplorazione del "mondo intermedio", sostenendo che la funzione del confine tra coscienza e inconscio deve dunque essere quella di "unire distanziando" e di "distanziare unificando", territorio questo che realizza il dialogo intrapsichico, assicurando il pieno sviluppo della personalitŕ. Una rappresentazione del "mondo intermedio" č quella del "terzo stato" che si genera tra il sonno e la veglia, realtŕ onirica che consente di entrare in contatto con l'invisibile, transitando tra territori diversi dei processi mentali. Lungo questa traccia se il tempo dell'Io č Kp&ograve;vo&sigma; il Sé e la realtŕ onirica si orientano verso il tempo come K&alpha;p&ograve;&sigma; nella realtŕ onirica quella che era soltanto una possibilitŕ tra le tante viene trasformata nell'unica possibilitŕ, in quanto considerata una tappa intermedia del processo, che deve necessariamente portare all'esito finale, la conclusione del sogno, il suo epilogo narrativo.
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Spazzali, Roberto. "Uno sguardo dall’Adriatico. La crisi asiatica dei tre imperialismi nei commenti di politica estera di Silvio Benco." Histria : the Istrian Historical Society review 3, no. 3 (2013): 117–42. http://dx.doi.org/10.32728/h2013.05.

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Abstract:
Trieste è stata, per un certo periodo di tempo, un privilegiato punto di osservazione sui principali fatti del mondo, in quanto sede di importanti compagnie di navigazione e di assicurazioni che fondavano i loro traffici e i loro interessi sulla raccolta e l’analisi puntuale della situazione internazionale. Infatti il giornalista triestino Silvio Benco dimostra notevole attenzione per la “geopolitica”, una disciplina che si afferma alla fine del XIX secolo come strumento di interpretazione dei fatti della politica internazionale in relazione alla geografia terrestre. Grazie agli strumenti scientifici della geopolitica, egli è in grado di esaminare la trasformazione degli equilibri internazionali nei primi 50 anni del XX secolo, prestando attenzione ad alcuni aspetti molto importanti: la corsa agli armamenti delle grandi potenze europee per ottenere il predominio marittimo con spese così pesanti da pregiudicare l’economia dei singoli Stati; l’affermazione di nuove potenze (Giappone e Stati Uniti) che si contendono l’Oceano Pacifico e il declino dell’Impero russo messo in crisi dalla grave situazione interna; il declino dell’Europa dove i sistemi politici sembrano troppo fragili ed incapaci di dare vita ad una società realmente democratica, in essi prevalgono le spinte autoritarie e l’ascesa delle caste militari in pieno accordo con i circoli finanziari e industriali; la crisi balcanica che accelera il processo di dissoluzione dell’Impero austro-ungarico e dell’Impero ottomano, aprendo un pericoloso varco negli equilibri dell’Europa sud orientale. Infine, dopo la seconda guerra mondiale, Silvio Benco ripone molta fiducia nella possibilità di costruire un nuovo spirito europeo in considerazione degli errori che hanno portato ad un conflitto più terribile del precedente. Benco è consapevole che l’Europa ha esaurito il suo ruolo storico rinunciando da tempo alla cultura e allo spirito liberale, il continente sembra escluso dal futuro. La maggiore preoccupazione di Benco è la perdita di identità: egli è attratto dal progresso e dalla modernità ma guarda con diffidenza i grandi movimenti di massa che sembrano non controllabili.
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Souza, Paulo Felix de, and Joseval Martins Viana. "Possesso, un fatto e un diritto: un’analogia alla luce del creazionismo." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, November 9, 2020, 122–67. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/legge/luce-del-creazionismo.

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Abstract:
Questo articolo mirava a portare un approccio in termini di diritto immobiliare e dei suoi riflessi diretti e indiretti nel pieno esercizio del dominio. Sapendo che non vi è proprietà senza possesso o possesso senza proprietà, in questo contesto è stato verificato che il diritto di proprietà e il diritto di proprietà sono autonomi l’uno all’altro, ricevendo un trattamento differenziato per la sua elasticità o portata in cui implica in altri rami del diritto. Questi erano gli obiettivi generali e in questo senso è stata suggerita la seguente possibilità in relazione all’obiettivo specifico: le Leggi sarebbero state ispirate alla Luce del Creazionismo? Quali sono i danni derivanti dalla (Legge n. 14.223/2006) in relazione al diritto di proprietà e possesso? In considerazione dell’ipotesi, questo articolo divenne rilevante per il contenuto storico ebraico-cristiano, rispettando il libero arbitrio dello Spirito di ogni essere umano. Pertanto, la ricerca è caratterizzata come un metodo induttivo e nulla impedisce l’integralità di altri metodi da percorsi accidentali o non accidentali. La ricerca aveva come fonte di riferimenti: l’aiuto della dottrina, della giurisprudenza, delle leggi e del CF/88. Pertanto, poiché non ha uno scopo aprioristico, questo articolo è aperto per l’esplorazione futura.
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Dodet, Maurizio. "Michele Minolli: psicoanalista costruttivista?" Ricerca Psicoanalitica 31, no. 3 (February 5, 2021). http://dx.doi.org/10.4081/rp.2020.383.

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Abstract:
Michele Minolli ha attraversato il suo tempo accogliendo a pieno il portato della formazione psicoanalitica e allo stesso tempo ha saputo coniugare le nuove acquisizioni delle scienze umane e mediche nel loro sviluppo attuale. Il progetto di ricerca descritto nell’articolo del 1990 si è sviluppato nei suoi scritti giungendo ad accogliere la visione dell’uomo come sistema autonomo e ponendo in primo piano l’Io-soggetto e la relazione, come centro del metodo terapeutico (Minolli, 1990). Tra gli autori in ambito cognitivista Vittorio Guidano ha percorso dei sentieri molto vicini abbracciando la visione costruttivista: l’autore descrive come l’incontro tra i due metodi sia stato generativo e di stimolo per ulteriori sviluppi di una prassi nell’intervento psicoterapeutico rispettoso della soggettività.
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"The Italian PROGRES project on non-hospital residential facilities." Epidemiology and Psychiatric Sciences 10, no. 4 (December 2001): 260–75. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005431.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – 1. Effettuare un censimento di tutte le Strutture Residenziali (SR) psichiatriche presenti in Italia (Fase 1); 2. Condurre una approfondita valutazione delle strutture e dei pazienti ospitati in un campione rappresentativo pan al 20% delle SR censite (Fase 2); 3. Attivare programmi specifici di formazione per il personale delle SR (Fase 3). Metodi – Per la raccolta dei dati di Fase 1 e stata elaborata una scheda apposita. Questa scheda e stata somministrata, sotto forma di intervista strutturata, direttamente ai responsabili delle SR; in molti casi le informazioni sono state integrate con quelle fornite direttamente da operatori delle SR o dei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM). Risultati – Al termine della Fase 1 sono state censite (maggio 2000) 1370 SR con 4 o più posti residenziali, con un numero totale di posti pari a 17138, un numero medio di 12.5 posti per SR ed un tasso di posti residenziali per 10000 abitanti pari a 2.98 (superiore allo standard del Progetto Obiettivo Tutela della Salute Mentale 1998-2000, pari a 2/10.000). II tasso di posti residenziali e pari a poco meno di 3/4 del tasso stimato da Ruggeri et al. (2000) di pazienti con disturbi mentali gravi e persistenti di tipo psicotico (13.9 per 10000). La dotazione di SR e risultata molto variabile tra le varie aree d'Italia. La maggioranza delle SR (51%) e stata attivata dal gennaio 1997 in poi; circa i tre quarti delle SR hanno una copertura assistenziale 24 ore su 24. I DSM gestiscono direttamente oltre la meta delle SR; la grande maggioranza delle SR (78%) e finanziata direttamente dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). La meta circa delle SR (49%) ospita prevalentemente pazienti compresi nella fascia di eta tra 40 e 59 anni. Per quanto riguarda gli operatori, nelle SR lavorano 11240 operatori a tempo pieno, più una quota significativa di operatori a tempo parziale; il numero medio totale di operatori per SR e di 13.6. Circa il 40% degli operatori delle SR non ha una qualificazione specifica di tipo psichiatrico. Il totale dei pazienti ospitati nelle SR e di 15943; di essi, il 58% non e mai stato ricoverato in Ospedale Psichiatrico (OP), mentre il 40% circa lo e stato; una piccola quota (1.6%) e stata ricoverata in Ospedale Psichiatrico Giudiziario (OPG). Infine, nel corso del 1999 il 38% delle SR non ha dimesso nessun ospite, il 31% ha dimesso un massimo di due ospiti, e soltanto nel 31% circa delle SR sono stati dimessi tre o più ospiti. Discussione – Dal PROGRES emerge un'ampia variabilita nella dotazione di SR tra le varie Regioni e P.A., che e correlata alia dotazione di altre strutture assistenziali psichiatriche. La maggior parte delle SR fornisce un'assistenza di tipo intensivo, e sembra mancare quel range differenziato di strutture, in termini di intensita assistenziale, livelli di autonomia, ecc, da molti considerato come ottimale per il trattamento prolungato di pazienti gravi con livelli di disabilita che fluttuano nel tempo. Le SR hanno un ridotto turn-over, il che pone dei problemi rispetto alia possibility di una futura, ulteriore espansione di queste strutture. Conclusioni – Il progetto PROGRES sta fornendo importanti informazioni relative ad un'intera tipologia di strutture, che riveste un particolare rilievo per l'attuale sistema dei servizi psichiatrici. L'esperienza fatta con il PROGRES dimostra inoltre che e possibile, utilizzando le risorse disponibili all'interno del SSN, progettare e portare avanti, con efficienza e in tempi rapidi, progetti di ricerca multicentrici di ampia portata.
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Dissertations / Theses on the topic "Portate di piena"

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Sartini, Antonio. ""Bombe d'acqua" ed eventi estremi: integrazione di metodi tradizionali con tecniche GIS in un piccolo bacino pedecollinare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8437/.

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Abstract:
I cambiamenti climatici stanno sempre più influenzando l’assetto territoriale ed ambientale della nostra società. Questo fatto si evince da eventi che riescono a sconvolgere le opere atte alla loro mitigazione; tali sistemi vengono progettati tenendo conto delle competenze acquisite in campo teorico e archivistico, ovvero la serie dei dati storici sui quali costruire dei modelli probabilistici che permettano di determinare il massimo grado di intensità che l'evento di interesse potrà generare. Questi database, però, conseguentemente ai cambiamenti ambientali cui stiamo avendo testimonianza diretta, risultano essere sempre meno affidabili allo scopo di impostare questi studi di tendenza. Esempio di quanto detto sono le alluvioni, generate da eventi meteorologici fuori dall'ordinario: queste situazioni, sempre più frequenti sul nostro territorio, oltre che subire l'influsso dei cambiamenti climatici, trovano un substrato favorevole nel quale attecchire, dovuto dall'alto grado di antropizzazione del territorio. In questo ambito, rientrano quegli eventi che i media chiamano "bombe d'acqua", le quali scaricano su un piccolo territorio una massiccia quantità di acque di precipitazione in un arco di tempo estremamente limitato. L'effetto principale è quello di mettere in crisi la rete idrologica della zona colpita, la quale non è stata progettata per sopportare eventi di tale magnitudo. Gli effetti avversi sul territorio possono essere importanti e vantano una vasta gamma di effetti. Inondazioni ed allagamenti in primis, poi i conseguenti da danni economici, ma anche smottamenti o colate di fango ed il collasso dei sistemi fognari. In questo lavoro di tesi, queste problematiche saranno trattate col fine ultimo di valutare delle soglie di precipitazioni, tali per cui, in caso di eventi meteorologici fuori dall’ordinario, sarà possibile allertare la popolazione localizzata nella zona soggetta a rischio idro-geologico. Questa analisi è stata condotta grazie ai dati reperiti per un piccolo bacino pedecollinare del Comune di Rimini.
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Arletti, Fabio. "Evoluzione temporale e distribuzione spaziale delle piene record osservate in Europa dai primi del ‘900 ad oggi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22699/.

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Abstract:
Il presente elaborato di Tesi analizza un dataset europeo comprendente 3413 stazioni idrometriche e le relative serie storiche dei massimi annuali di portata, con lunghezza media di 53,5 anni nel periodo 1820-2016. Il principale scopo è quello di studiare l’evoluzione spaziale e temporale delle piene record nell’intero periodo di osservazione e nei sottoperiodi 1957-1986 e 1987-2016, a scala europea e per tre macroregioni omogenee in termini di cambiamenti nell’intensità delle piene individuate in recenti studi. Coerentemente con i risultati di tali studi, nell’Europa nord-occidentale si osserva un aumento dell’intensità delle piene record passando dal trentennio 1957-1986 al trentennio 1987-2016, mentre nell’Europa meridionale e orientale si verifica una diminuzione. In tutte e tre le macroregioni i bacini di dimensioni minori registrano la portata di piena massima in media più recentemente rispetto ai bacini di dimensioni maggiori. Un ulteriore scopo è quello di applicare la teoria dei record per identificare eventuali non stazionarietà delle serie a scala macroregionale, tenendo conto della correlazione spaziale tra le serie stesse. Per l’Europa nord-occidentale si evidenzia una diffusa non stazionarietà, associata a un aumento significativo della frequenza e dell’intensità degli eventi di piena. Per l’Europa meridionale si riscontra la presenza di non stazionarietà, legata a un aumento, solo per specifiche lunghezze campionarie delle serie. Per l’Europa orientale si evidenzia la sostanziale stazionarietà delle serie. Infine, si impiega il Top-kriging, un efficace metodo di interpolazione geostatistica, per “trasferire” l’informazione idrometrica dai bacini strumentati ai bacini non strumentati, con riferimento a oltre 35000 bacini resi disponibili dal JRC. L’applicazione del Top-kriging sull’Europa centrale consente di fornire una rappresentazione spaziale continua dell’evoluzione delle piene record nell’intero periodo di osservazione e nei diversi sottoperiodi.
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Marullo, Andrea. "Valutazione della portata esitata dagli scarichi della diga di Vulci in occasione della piena del novembre 2012." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6848/.

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Abstract:
La tesi ha avuto ad oggetto l'evoluzione dell’onda di piena del fiume Fiora nella mattinata del 12/11/2012, a monte dello sbarramento di Vulci (Enel S.p.a.), la quale ha determinato il superamento della quota di massimo invaso dell’impianto e ha messo in evidenza come le equazioni descrittive, presenti all’interno del Foglio di Condizione e Manutenzione dell’Impianto (F.C.E.M), non siano rappresentative della reale capacità di scarico della diga. Sulle base di queste osservazioni è stato adottato un modello matematico sfruttando il codice di calcolo HEC-RAS per la valutazione della massima portata scaricabile dagli scarichi dell’impianto in occasione di eventi di piena particolarmente intensi. Dallo studio si è ricavato che la portata massima scaricata della diga durante l’evento suddetto è risultata circa 1430 m3/s, mentre la massima portata affluita all’impianto è risultata circa 1450 m3/s, valore potenzialmente sfruttabile per una revisione della sicurezza idraulica dello sbarramento.
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Books on the topic "Portate di piena"

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Portali di Calabria: La piana di Gioia Tauro nella ricostruzione post 1783. Roma: GBE, 2010.

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Emili, Enrico Angelo. Dislessia. Bononia University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.30682/alph09.

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Abstract:
Le persone con dislessia evolutiva hanno caratteristiche specifiche di apprendimento che le portano ad avere difficoltà di lettura permanenti e, in modo più evidente, nelle prime fasi di scolarizzazione. In passato tali difficoltà si imputavano, erroneamente, alla pigrizia dell’alunno e al suo scarso impegno, provocando ricadute emotive sullo studente e la sua famiglia. La Legge 170/2010 ha finalmente riconosciuto dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e, negli ultimi anni, sono stati emanati diversi provvedimenti al fine di garantire a tutti gli studenti che presentano difficoltà non ordinarie la piena partecipazione alla vita scolastica e di offrire adeguate e personalizzate risposte pedagogiche. È dunque fondamentale che gli insegnanti sappiano prontamente riconoscere i segnali di DSA, non certo per formulare diagnosi, ma per mettere in atto interventi di potenziamento didattico e, in caso di certificazione clinica, strumenti, misure, strategie specifiche e inclusive per favorire la realizzazione delle potenzialità e l’autonomia nello studio. Il volume, con uno sguardo pedagogico e didattico, approfondisce le problematiche legate alla dislessia, presentando le risorse a disposizione di studenti e insegnanti, gli strumenti compensativi e le forme di individualizzazione dei processi di insegnamento/apprendimento.
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