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Dissertations / Theses on the topic 'Posizione'

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Landi, Valerio <1977&gt. "Autonomia privata e abuso di posizione dominante." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1320/.

Full text
Abstract:
Oggetto della ricerca sono l’esame e la valutazione dei limiti posti all’autonomia privata dal divieto di abuso della posizione dominante, come sancito, in materia di tutela della concorrenza, dall’art. 3 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, a sua volta modellato sull’art. 82 del Trattato CE. Preliminarmente, si è ritenuto opportuno svolgere la ricognizione degli interessi tutelati dal diritto della concorrenza, onde individuare la cerchia dei soggetti legittimati ad avvalersi dell’apparato di rimedi civilistici – invero scarno e necessitante di integrazione in via interpretativa – contemplato dall’art. 33 della legge n. 287/1990. È così emerso come l’odierno diritto della concorrenza, basato su un modello di workable competition, non possa ritenersi sorretto da ragioni corporative di tutela dei soli imprenditori concorrenti, investendo direttamente – e rivestendo di rilevanza giuridica – le situazioni soggettive di coloro che operano sul mercato, indipendentemente da qualificazioni formali. In tal senso, sono stati esaminati i caratteri fondamentali dell’istituto dell’abuso di posizione dominante, come delineatisi nella prassi applicativa non solo degli organi nazionali, ma anche di quelli comunitari. Ed invero, un aspetto importante che caratterizza la disciplina italiana dell’abuso di posizione dominante e della concorrenza in generale, distinguendola dalle normative di altri sistemi giuridici prossimi al nostro, è costituito dal vincolo di dipendenza dal diritto comunitario, sancito dall’art. 1, quarto comma, della legge n. 287/1990, idoneo a determinare peculiari riflessi anche sul piano dell’applicazione civilistica dell’istituto. La ricerca si è quindi spostata sulla figura generale del divieto di abuso del diritto, onde vagliarne i possibili rapporti con l’istituto in esame. A tal proposito, si è tentato di individuare, per quanto possibile, i tratti essenziali della figura dell’abuso del diritto relativamente all’esercizio dell’autonomia privata in ambito negoziale, con particolare riferimento all’evoluzione del pensiero della dottrina e ai più recenti orientamenti giurisprudenziali sul tema, che hanno valorizzato il ruolo della buona fede intesa in senso oggettivo. Particolarmente interessante è parsa la possibilità di estendere i confini della figura dell’abuso del diritto sì da ricomprendere anche l’esercizio di prerogative individuali diverse dai diritti soggettivi. Da tale estensione potrebbero infatti discendere interessanti ripercussioni per la tutela dei soggetti deboli nel contesto dei rapporti d’impresa, intendendosi per tali tanto i rapporti tra imprenditori in posizione paritaria o asimmetrica, quanto i rapporti tra imprenditori e consumatori. È stato inoltre preso in considerazione l’aspetto dei rimedi avverso le condotte abusive, alla luce dei moderni contributi sull’eccezione di dolo generale, sulla tutela risarcitoria e sull’invalidità negoziale, con i quali è opportuno confrontarsi qualora si intenda cercare di colmare – come sembra opportuno – i vuoti di disciplina della tutela civilistica avverso l’abuso di posizione dominante. Stante l’evidente contiguità con la figura in esame, si è poi provveduto ad esaminare, per quanto sinteticamente, il divieto di abuso di dipendenza economica, il quale si delinea come figura ibrida, a metà strada tra il diritto dei contratti e quello della concorrenza. Tale fattispecie, pur inserita in una legge volta a disciplinare il settore della subfornitura industriale (art. 9, legge 18 giugno 1998, n. 192), ha suscitato un vasto interessamento della dottrina. Si sono infatti levate diverse voci favorevoli a riconoscere la portata applicativa generale del divieto, quale principio di giustizia contrattuale valevole per tutti i rapporti tra imprenditori. Nel tentativo di verificare tale assunto, si è cercato di individuare la ratio sottesa all’art. 9 della legge n. 192/1998, anche in considerazione dei suoi rapporti con il divieto di abuso di posizione dominante. Su tale aspetto è d’altronde appositamente intervenuto il legislatore con la legge 5 marzo 2001, n. 57, riconoscendo la competenza dell’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato a provvedere, anche d’ufficio, sugli abusi di dipendenza economica con rilevanza concorrenziale. Si possono così prospettare due fattispecie normative di abusi di dipendenza economica, quella con effetti circoscritti al singolo rapporto interimprenditoriale, la cui disciplina è rimessa al diritto civile, e quella con effetti negativi per il mercato, soggetta anche – ma non solo – alle regole del diritto antitrust; tracciare una netta linea di demarcazione tra i reciproci ambiti non appare comunque agevole. Sono stati inoltre dedicati brevi cenni ai rimedi avverso le condotte di abuso di dipendenza economica, i quali involgono problematiche non dissimili a quelle che si delineano per il divieto di abuso di posizione dominante. Poste tali basi, la ricerca è proseguita con la ricognizione dei rimedi civilistici esperibili contro gli abusi di posizione dominante. Anzitutto, è stato preso in considerazione il rimedio del risarcimento dei danni, partendo dall’individuazione della fonte della responsabilità dell’abutente e vagliando criticamente le diverse ipotesi proposte in dottrina, anche con riferimento alle recenti elaborazioni in tema di obblighi di protezione. È stata altresì vagliata l’ammissibilità di una visione unitaria degli illeciti in questione, quali fattispecie plurioffensive e indipendenti dalla qualifica formale del soggetto leso, sia esso imprenditore concorrente, distributore o intermediario – o meglio, in generale, imprenditore complementare – oppure consumatore. L’individuazione della disciplina applicabile alle azioni risarcitorie sembra comunque dipendere in ampia misura dalla risposta al quesito preliminare sulla natura – extracontrattuale, precontrattuale ovvero contrattuale – della responsabilità conseguente alla violazione del divieto. Pur non sembrando prospettabili soluzioni di carattere universale, sono apparsi meritevoli di approfondimento i seguenti profili: quanto all’individuazione dei soggetti legittimati, il problema della traslazione del danno, o passing-on; quanto al nesso causale, il criterio da utilizzare per il relativo accertamento, l’ammissibilità di prove presuntive e l’efficacia dei provvedimenti amministrativi sanzionatori; quanto all’elemento soggettivo, la possibilità di applicare analogicamente l’art. 2600 c.c. e gli aspetti collegati alla colpa per inosservanza di norme di condotta; quanto ai danni risarcibili, i criteri di accertamento e di prova del pregiudizio; infine, quanto al termine di prescrizione, la possibilità di qualificare il danno da illecito antitrust quale danno “lungolatente”, con le relative conseguenze sull’individuazione del dies a quo di decorrenza del termine prescrizionale. In secondo luogo, è stata esaminata la questione della sorte dei contratti posti in essere in violazione del divieto di abuso di posizione dominante. In particolare, ci si è interrogati sulla possibilità di configurare – in assenza di indicazioni normative – la nullità “virtuale” di detti contratti, anche a fronte della recente conferma giunta dalla Suprema Corte circa la distinzione tra regole di comportamento e regole di validità del contratto. È stata inoltre esaminata – e valutata in senso negativo – la possibilità di qualificare la nullità in parola quale nullità “di protezione”, con una ricognizione, per quanto sintetica, dei principali aspetti attinenti alla legittimazione ad agire, alla rilevabilità d’ufficio e all’estensione dell’invalidità. Sono poi state dedicate alcune considerazioni alla nota questione della sorte dei contratti posti “a valle” di condotte abusive, per i quali non sembra agevole configurare declaratorie di nullità, mentre appare prospettabile – e, anzi, preferibile – il ricorso alla tutela risarcitoria. Da ultimo, non si è trascurata la valutazione dell’esperibilità, avverso le condotte di abuso di posizione dominante, di azioni diverse da quelle di nullità e risarcimento, le sole espressamente contemplate dall’art. 33, secondo comma, della legge n. 287/1990. Segnatamente, l’attenzione si è concentrata sulla possibilità di imporre a carico dell’impresa in posizione dominante un obbligo a contrarre a condizioni eque e non discriminatorie. L’importanza del tema è attestata non solo dalla discordanza delle pronunce giurisprudenziali, peraltro numericamente scarse, ma anche dal vasto dibattito dottrinale da tempo sviluppatosi, che investe tuttora taluni aspetti salienti del diritto delle obbligazioni e della tutela apprestata dall’ordinamento alla libertà di iniziativa economica.
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Ricucci, Luciano <1968&gt. "Calcolo della posizione di reti di stazioni permanenti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/3146/.

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Abstract:
Con il trascorrere del tempo, le reti di stazioni permanenti GNSS (Global Navigation Satellite System) divengono sempre più un valido supporto alle tecniche di rilevamento satellitare. Esse sono al tempo stesso un’efficace materializzazione del sistema di riferimento e un utile ausilio ad applicazioni di rilevamento topografico e di monitoraggio per il controllo di deformazioni. Alle ormai classiche applicazioni statiche in post-processamento, si affiancano le misure in tempo reale sempre più utilizzate e richieste dall’utenza professionale. In tutti i casi risulta molto importante la determinazione di coordinate precise per le stazioni permanenti, al punto che si è deciso di effettuarla tramite differenti ambienti di calcolo. Sono stati confrontati il Bernese, il Gamit (che condividono l’approccio differenziato) e il Gipsy (che utilizza l’approccio indifferenziato). L’uso di tre software ha reso indispensabile l’individuazione di una strategia di calcolo comune in grado di garantire che, i dati ancillari e i parametri fisici adottati, non costituiscano fonte di diversificazione tra le soluzioni ottenute. L’analisi di reti di dimensioni nazionali oppure di reti locali per lunghi intervalli di tempo, comporta il processamento di migliaia se non decine di migliaia di file; a ciò si aggiunge che, talora a causa di banali errori, oppure al fine di elaborare test scientifici, spesso risulta necessario reiterare le elaborazioni. Molte risorse sono quindi state investite nella messa a punto di procedure automatiche finalizzate, da un lato alla preparazione degli archivi e dall’altro all’analisi dei risultati e al loro confronto qualora si sia in possesso di più soluzioni. Dette procedure sono state sviluppate elaborando i dataset più significativi messi a disposizione del DISTART (Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, dei Trasporti, delle Acque, del Rilevamento del Territorio - Università di Bologna). E’ stato così possibile, al tempo stesso, calcolare la posizione delle stazioni permanenti di alcune importanti reti locali e nazionali e confrontare taluni fra i più importanti codici scientifici che assolvono a tale funzione. Per quanto attiene il confronto fra i diversi software si è verificato che: • le soluzioni ottenute dal Bernese e da Gamit (i due software differenziati) sono sempre in perfetto accordo; • le soluzioni Gipsy (che utilizza il metodo indifferenziato) risultano, quasi sempre, leggermente più disperse rispetto a quelle degli altri software e mostrano talvolta delle apprezzabili differenze numeriche rispetto alle altre soluzioni, soprattutto per quanto attiene la coordinata Est; le differenze sono però contenute in pochi millimetri e le rette che descrivono i trend sono comunque praticamente parallele a quelle degli altri due codici; • il citato bias in Est tra Gipsy e le soluzioni differenziate, è più evidente in presenza di determinate combinazioni Antenna/Radome e sembra essere legato all’uso delle calibrazioni assolute da parte dei diversi software. E’ necessario altresì considerare che Gipsy è sensibilmente più veloce dei codici differenziati e soprattutto che, con la procedura indifferenziata, il file di ciascuna stazione di ciascun giorno, viene elaborato indipendentemente dagli altri, con evidente maggior elasticità di gestione: se si individua un errore strumentale su di una singola stazione o se si decide di aggiungere o togliere una stazione dalla rete, non risulta necessario il ricalcolo dell’intera rete. Insieme alle altre reti è stato possibile analizzare la Rete Dinamica Nazionale (RDN), non solo i 28 giorni che hanno dato luogo alla sua prima definizione, bensì anche ulteriori quattro intervalli temporali di 28 giorni, intercalati di sei mesi e che coprono quindi un intervallo temporale complessivo pari a due anni. Si è così potuto verificare che la RDN può essere utilizzata per l’inserimento in ITRF05 (International Terrestrial Reference Frame) di una qualsiasi rete regionale italiana nonostante l’intervallo temporale ancora limitato. Da un lato sono state stimate le velocità ITRF (puramente indicative e non ufficiali) delle stazioni RDN e, dall’altro, è stata effettuata una prova di inquadramento di una rete regionale in ITRF, tramite RDN, e si è verificato che non si hanno differenze apprezzabili rispetto all’inquadramento in ITRF, tramite un congruo numero di stazioni IGS/EUREF (International GNSS Service / European REference Frame, SubCommission for Europe dello International Association of Geodesy).
A precise and accurate coordinates estimation of GNSS (Global Navigation Satellite System) networks is very important; it can be obtained by using many software and following several strategies. One aim of the present work is to evaluate the differences of final solutions coming from different adjustment approaches and software parameterizations. Three different scientific software have been employed: Bernese, Gamit/Globk/Glorg and Gipsy/Oasis II. The Bernese and Gamit software systems adopt the classical approach (based on double phase difference), while the Gipsy software implements the Precise Point Position approach. In order to follow the EUREF (“European REference Frame, SubCommission for Europe” of the “International Association of Geodesy”) guidelines for network densification, harmonization of the ancillary products and options was needed. These guidelines consist of a list of indications covering all phases of data processing. Analyzing the solutions obtained by processing large amounts of data by means of the three software packages, the creation of a dedicated automatic pre and post-processing procedure became necessary. The realization of these procedures permitted data analysis and processing in a very short time. This technical aspect is mandatory considering the elaboration of regional GNSS networks or local networks for a long time span. These procedures were developed by processing the most significant datasets made available to the DISTART (Dipartimento di Ingegneria delle Strutture, dei Trasporti, delle Acque, del Rilevamento del Territorio - a Department of the University of Bologna). Therefore it has been possible to calculate the position of permanent stations of some important local and national networks and to compare some of the most important scientific codes at the same time. Some final considerations concerning the comparison between different software are listed below: • The solutions obtained by differentiated approaches (Bernese and Gamit) are very close one to each other; • Gipsy solutions (using undifferentiated method) are frequently slightly more scattered than those coming from other software and sometimes they show larger differences mostly regarding the East component; nevertheless, the same differences range a few millimetres, and the trend describing lines are nearly parallel to those referring to the other two codes; • The bias in the East component between Gipsy and differentiated solutions, is more evident in some combinations Antenna/Radome and appears to be related to the use of “absolute antenna calibrations” performed by different software. Anyway, an important consideration coming from software comparison is that Gipsy is faster and more flexible than the others: if an instrumental error is detected on a single station or if you decide to add or remove a station from the network, recalculation of the entire network will not be necessary. The RDN (Rete Dinamica Nazionale) was also analyzed. It has been possible to verify that RDN can be used in order to frame any regional Italian network in ITRF05 (International Terrestrial Reference Frame). On one hand, the trend ITRF (a purely indicative and non-official trend) of the stations RDN has been estimated, on the other, the framework of a regional network in ITRF by means of RDN has been tested.
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Samorì, Alessandro. "Motori Sincroni Sinusoidali Bearingless: ricostruzione della posizione e dell'orientamento del rotore." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12901/.

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Abstract:
La tesi tratta del problema di ricostruzione della posizione radiale e angolare di un rotore magnetico di un motore sincrono sinsoidale a levitazione magnetica. Viengono sfruttate le misure sui sensori a effetto Hall per ricavare la stima.
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Bettini, Guido. "Determinazione della posizione di un treno con dead reckoning di precisione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il sistema sviluppato ha come obiettivo l’implementazione del sotto sistema di Odometria interamente su Field Programmable Gate Array. Esso è necessario per la determinazione della posizione del treno con Dead Reckoning di precisione. Il progetto svolto all’interno dei laboratori Advanced Research Center On Electronic Systems "Ercole De Castro", in collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana, si inserisce nel framework di sviluppo del settore, definito dal Regolamento UE 2016/919 relativo alla specifica tecnica di interoperabilità per i sottosistemi «controllo-comando e segnalamento» del sistema ferroviario dell’Unione Europea (ERTMS). Il carattere innovativo di questo progetto si riassume in due risultati. Innanzitutto, per la prima volta il progetto di un sottosistema Safety Critical di bordo viene implementato totalmente su FPGA, e secondariamente anche tutta l’attività di autodiagnosi ad esso correlata viene svolta su hardware. Tutto il progetto è stato sviluppato e verificato seguendo il flusso rigoroso indicato dal modello a V, come previsto dal livello 4 di Safety Integrity (SIL4).
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Cecchini, Pietro Paolo. "Realizzazione di sensori di posizione attraverso integrazione di fibre coassiali allineate." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Il seguente elaborato presenta le varie fasi della realizzazione di sensori di posizione attraverso l'integrazione di fibre coassiali piezoelettriche allineate. Grazie all'effetto piezoelettrico diretto, un sensore piezoelettrico è in grado di rilevare l'esatta posizione della sollecitazione meccanica, confrontando le varie differenze di potenziale rilevate dagli elettrodi.
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Presutti, Matteo. "Realizzazione di microsensori di posizione mediante integrazione di nanofibre piezoelettriche coassiali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L’obiettivo di questa tesi è stata la realizzazione di un microsensore di posizione matriciale in grado di individuare, sfruttando l’effetto piezoelettrico delle nanofibre, il preciso punto di impatto di una sollecitazione meccanica applicata sulla sua superficie. Il funzionamento del sensore si basa sulla sovrapposizione di due strati di nanofibre coassiali allineate, ottenute mediante elettrofilatura coassiale e successivamente integrate all’interno di una matrice protettiva. Le nanofibre sono posizionate lungo le due direzioni dello spazio x e y e ciascuna di esse costituisce singolarmente un sensore vero e proprio, fornendo la possibilità di raggiungere sensibilità molto elevate nell’individuazione della posizione.
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Cocconcelli, Marco <1977&gt. "Meccanismi piani con gioco: luoghi ad errore di posizione massimo costante." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/209/.

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Guerzoni, Lorenzo. "L'impatto del colore predominante e della posizione nell'ambito del social media advertising." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12292/.

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Abstract:
In questa tesi sperimentale cerco di verificare la seguente ipotesi: " Se il colore predominante di un’immagine - nell’ambito del social media advertising - è “caldo” piuttosto che “freddo”, allora l’annuncio ha un impatto più incisivo sull’utente."
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Fioravanti, Matteo. "Riconoscitore di centri abitati basato sulla posizione e sulla direzione di osservazione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12343/.

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Abstract:
La realtà aumentata viene chiamata in causa per aiutare le persone a poter accrescere l'esperienza complessiva di un viaggio. Può addirittura capitare di fermarsi per cercare di riconoscere quale sia il paese che vediamo cosi in lontananza. Qui entra in gioco Horizons, un'app ideata per poter informare ed intrattenere l'utente, mostrando il nome dei centri abitati dalla nostra direzione di visione. Potrebbe anche essere usata come sostituto ai cartelli di indicazione delle città, svolgendo esattamente lo stesso compito ma in tempo reale.
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Giubaldo, Federico. "Analisi della posizione dei riferimenti bibliografici nelle pubblicazioni scientifiche: modello e implementazione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12296/.

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Abstract:
Questa tesi presenta diversi modelli per analizzare il comportamento degli autori, in ambito scientifico, nel posizionare i riferimenti bibliografici nel testo. L'obiettivo è estrarre informazioni sui come questi comportamenti variano a seconda della disciplina o della rivista trattata. Introdurremo Diribia, uno strumento che permette di eseguire varie tipologie di analisi e studiare le distribuzioni dei riferimenti bibliografici nel testo. Infine la tesi presenta i risultati ottenuti da un campione di articoli che trattano discipline diverse, ed evidenzia caratteristiche comuni a tutte le discipline e peculiarità di alcune tra queste.
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Castaldini, Roberto. "Realizzazione di sensori di posizione mediante integrazione di nanofibre piezoelettriche coassiali allineate." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
La realizzazione di sensori piezoelettrici di posizione basati su nano-fibre coassiali allineate e l’ottimizzazione del processo sono stati gli argomenti centrali del progetto di tesi svolto, con l’obiettivo di rendere i processi necessari alla produzione di tali sensori il più possibile replicabili e “industrializzabili”, aprendo la via ad una loro possibile applicazione in ambito biomedicale. Lo scopo dell’attività è stato quello di realizzare sensori flessibili in PDMS in grado di registrare in ingresso una sollecitazione meccanica fornendo in uscita un segnale in tensione che possa essere erogato da due zone differenti del sensore stesso, permettendo così la possibilità di sfruttare la diversa entità dei due segnali per poter individuare con precisione la zona ove è avvenuta la sollecitazione. Tradizionalmente, i sensori piezoelettrici vengono realizzati con nano-fibre semplici, ovvero costituite da un solo polimero: tali sensori forniscono in output una differenza di potenziale registrata fra due elettrodi che raccolgono la totalità delle fibre presenti all’interno del sensore stesso. L’ulteriore passaggio che si è voluto compiere in questo senso è stato quello di elettrofilare nano-fibre piezoelettriche coassiali, caratterizzate da un core polimerico conduttivo in PEDOT:PSS ed uno shell esterno piezoelettrico in PVDF-TrFE, con lo scopo di ottenere un sensore con risoluzione maggiore rispetto a quelli tradizionali. Un ulteriore step che si è compiuto nella produzione dei sensori è stato infine quello di impiegare una miscela conduttiva di PDMS e carbon black come soluzione per ottenere gli elettrodi.
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Pralea, Simona Daniela. "Rassegna dei metodi per la predizione della posizione geografica dei nodi mobile." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20905/.

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Abstract:
All’interno di questo elaborato sono state analizzate le tecnologie più importanti che oggi ci permettono di localizzare un dispositivo mobile e di prevedere la sua posizione nel prossimo futuro. Sono stati studiati e compresi i concetti legati all’analisi dei dati tramite le tecniche di Data Mining e Machine Learning, descrivendo alcuni algoritmi di quest’ultima tipologia come ad esempio K-means. Dopo l’illustrazione delle principali tecnologie impiegate per l’analisi dei dati, nel capitolo seguente sono riportate alcune tecniche di localizzazione ed elencati i sistemi embedded attualmente presenti su smartphone (e non solo) che permettono la determinazione della posizione di un dispositivo mobile. È importante notare come solo una limitata parte dei dispositivi mobili è composta da smartphone. Infatti, molti altri dispositivi vengono usati per scopi differenti in ambienti M2M (machine to machine) dove la comunicazione avviene tra macchina e macchina. Quindi sono stati studiati e comparati i vantaggi e gli svantaggi di 4 tecnologie wireless (GPS, Wi-Fi, RFID e Bluetooth) dividendole tra tecnologie per la determinazione della posizione indoor ed outdoor. Inoltre sono riportati alcuni esempi di applicazione delle tecnologie e dei concetti studiati. Infine sono stati analizzati diversi articoli accademici e sono state comparate tra loro le performance raggiunte dalle soluzioni descritte. Il lavoro svolto è una fotografia accurata delle tecniche più moderne utilizzate per determinare e prevedere la posizione dei dispositivi mobili.
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Zoli, Riccardo. "Studio e ottimizzazione della posizione del fulcro forcellone in un motociclo da competizione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
L'oggetto della tesi tratta l'ottimizzazione della posizione del fulcro forcellone di un motociclo da competizione. Analizzando le geometrie e le forze agenti,in modo da aumentare il trasferimento di carico e diminuire lo slittamento del posteriore.
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Carpeni, Carlo Alberto. "Analisi dell'accelerazione di una moto da competizione variando la posizione del perno forcellone." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Lo scopo di questa tesi è esaminare il legame che intercorre tra la variazione dell’altezza del perno forcellone e il valore massimo di accelerazione. Nel momento in cui si accelera, si ha un trasferimento di carico dall’anteriore al posteriore, che porta un alleggerimento della parte frontale della moto con conseguente impennamento raggiungendo il valore limite di accelerazione.
Considerando il retrotreno della moto si ha che il tiro catena, la forza di spinta e la reazione vincolare della ruota posteriore, moltiplicati per i rispettivi bracci, producono una coppia il cui segno indicherà il comportamento della sospensione posteriore e il cui modulo indicherà l’entità di tale comportamento. Sfruttando la forza del tiro catena, e, in particolare, agendo sul suo braccio che dipende dall’inclinazione del forcellone, quindi dall’altezza del perno dello stesso, si può modificare il comportamento della sospensione posteriore al fine di trovare una configurazione che consenta di avere un controllo migliore sulla posizione del baricentro. Alzando il perno del forcellone si ottiene una configurazione anti schiacciamento della sospensione, in cui il tiro catena contribuisce ad estendere la sospensione posteriore durante l’accelerazione. Si trova che una configurazione che permette l’estensione della sospensione posteriore (anti-squat) favorisce la percorrenza e l’uscita di curva. L’accelerazione massima limite di impennamento è anch’essa funzione della posizione del baricentro e si trova che, aumentando l’altezza del perno forcellone, quindi aumentando l’effetto anti-squat, diminuisce a causa dell’altezza maggiore del baricentro.
La diminuzione è comunque di entità molto bassa e con buona approssimazione si può ritenere costante, per cui, in definitiva, l’effetto anti-squat rimane sempre preferibile rispetto all’effetto pro-squat.
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Zaccarini, Mattia. "Studio e realizzazione di un sensore di posizione mediante nanofibre coassiali piezoelettriche allineate." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L’obiettivo dell’elaborato di tesi si basa sullo studio, l’analisi e la realizzazione di un sensore di posizione piezoelettrico, formato da nanofibre coassiali allineate mediante la tecnica dell’elettrofilatura coassiale. Per la realizzazione di fibre coassiali sono stati utilizzati il polimero conduttivo PEDOT:PSS per il core ed il polimero piezoelettrico PVDF-TrFE per lo shell. Il vantaggio di avere nanofibre coassiali allineate secondo una direzione preferenziale, piuttosto che con deposizione casuale, è dovuto alla necessità di realizzare un sensore di posizione che consenta, a seguito dell’applicazione di una sollecitazione esterna, l’estrapolazione di un segnale in uscita (tensione) misurabile tramite un oscilloscopio. Ottimizzato il processo di elettrofilatura coassiale senza il controllo della deposizione si è perfezionato il processo di elettrofilatura coassiale allineata, al fine di ottenere fibre coassiali con un ottimo grado di allineamento. Il progetto di tesi procede con la realizzazione di un tappetino, dell’ordine di qualche centimetro quadrato, costituito da poche fibre coassiali, le quali si andranno poi a depositare su un supporto. Si prosegue poi con l’analisi e l’ottimizzazione del contatto elettrico tra le fibre e l’elettrodo metallico. Infine, si è studiato come realizzare un sensore tattile piezoelettrico formato da una matrice costituita da singole fibre dal diametro di circa 1μm. Tale dispositivo, confrontando i diversi valori di potenziale in uscita, sarà in grado di percepire esattamente la posizione di applicazione della sollecitazione esterna, consentendo una possibile implementazione in svariate applicazioni in ambito sensoristico.
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Mordenti, Eugenio. "Comportamento a fatica dell’acciaio Maraging MS1 prodotto tramite DMLS: influenza della posizione nella camera." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16511/.

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Abstract:
L’obiettivo principale di questo studio è caratterizzare dei provini, prodotti mediante additive manufacturing, con il metodo DMLS (direct metal laser sintering), a fatica mediante prove di flessione rotante. I provini sono realizzati in Maraging steel, le cui caratteristiche meccaniche e composizione sono di seguito enunciate. I dati sperimentali ottenuti dalle prove vengono poi elaborati tramite la normativa ISO 12107-2012, per trovare la curva di fatica S-N, sia usando un’interpolazione lineare, che una quadratica, per confrontarle in modo da identificare quale metodologia approssima meglio i dati. E' inoltre utilizzata la normativa Dixon tramite uno stair-caise per trovare la tensione limite di fatica. Un altro aspetto rilevante di questo elaborato è quello di analizzare il processo produttivo dei provini per capire quali sono i principali parametri che influenzano l’additive manufacturing e che conseguenze hanno sulla vita a fatica dei componenti realizzati. Per questo studio sono stati utilizzati tre set di provini (ogni set ha numerosità pari a 12) numerati dal 20 al 22. I set vengono trattati termicamente, lavorati alle macchine utensili, pallinati e sono analizzati nel dettaglio i processi appena citati. Legato a questi studi c’è il tentativo di trovare una correlazione tra la posizione di realizzazione dei provini in camera e la vita a fatica. Infine si esegue un’analisi frattografica per capire meglio i meccanismi di innesco e propagazione delle cricche per fatica.
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Baldacci, Edoardo. "Stima della posizione e assetto di un multirotore indoor tramite l'utilizzo di sensori laser." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22856/.

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Abstract:
Oggigiorno la navigazione indoor si basa su sistemi complessi e costosi, che prevedono l’utilizzo di varie tecnologie. È scopo di questo lavoro fornire un’alternativa a questi sistemi di stima e assetto, basandosi su misure fornite da sensori laser. Il primo punto affrontato per la realizzazione del sistema è stata un’analisi approfondita della natura del problema. In particolare, è stato necessario stimare il numero minimo di sensori da utilizzare ed il loro collocamento sul multirotore, il quale ha permesso di costruire il modello matematico adatto alle soluzioni ricercate. Il passo successivo ha previsto l’implementazione nell’ambiente di calcolo del modello matematico, ricavato nella precedente fase. Dopodiché, si è passati a verificare, tramite simulazioni numeriche, il modello ottenuto. Tramite i risultati raggiunti è stato progettato e sviluppato il prototipo per la stima di posizione e assetto. In ultima fase si è proceduto alla verifica, per mezzo di test sperimentali in laboratorio, dei dati acquisiti dal prototipo. I risultati emersi dal lavoro svolto, hanno evidenziato che è possibile stimare posizione e assetto, grazie all’utilizzo di sensori laser, seppur con una risoluzione angolare. A seguito dei test svolti in laboratorio, sono stati sottolineati anche i limiti tecnologici dei sensori utilizzati. Il prototipo presenta ancora alcuni aspetti da migliorare: tramite un'analisi più approfondita degli argomenti trattati in questo elaborato sarà possibile renderlo più funzionale.
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Lami, Mattia. "Metodologie di analisi per la determinazione sperimentale della posizione angolare del punto morto superiore." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8469/.

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Berti, Claudio. "Determinazione della posizione di un target mediante l'ausilio di un drone munito di videocamera." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Il seguente elaborato è uno studio dello sviluppo del modello matematico atto alla determinazione della posizione occupata da un target nello spazio, rispetto ad un sistema di riferimento fisso a terra, mediante l'ausilio di un drone che, munito di camera digitale, fornisce delle immagini o video a display della posizione del target. Questa applicazione può risultare di interesse per molti ambiti dato che sovente i droni dispongono di questo tipo di strumentazione nel payload. Il problema che si riscontra con una singola camera di cui è dotato il drone, è che non risulta possibile stimare la distanza tra l'UAS ed il target con un'unica immagine e dunque la posizione del target stesso. Servono infatti, come verrà ampiamente trattato nella tesi, almeno due immagini catturate dalla fotocamera e da diverse posizioni del drone, prestando attenzione al fatto che le due immagini non determinino equazioni linearmente dipendenti, in quanto la stima della posizione è ottenuta mediante l'intersezione di rette, ognuna delle quali è determinata con un'osservazione. Nella parte iniziale della tesi è stato analizzato il problema e valutata la soluzione più idonea per rispondere a quanto richiesto. Successivamente è stato suddiviso il problema in più parti considerando preliminarmente il modello del payload, e cioè della camera digitale, per associare ad un punto del display un versore che identifichi la retta nel sistema di riferimento camera, luogo dei punti a cui il target deve necessariamente appartenere, e successivamente il modello matematico delle misure necessario per riferire il versore precedentemente trovato al sistema di riferimento NED. Si sono quindi determinati i modelli risolutivi in tre versioni, uno dei quali iterativo e il modello analitico che tiene conto dell'introduzione degli errori. Il lavoro di tesi si conclude con la simulazione del modello matematico proposto.
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Addamo, Sara. "La posizione soggettiva dell'azionista tra modifiche, diritto di recesso e altre tutele." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2020. http://hdl.handle.net/11572/273425.

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Abstract:
La tutela della posizione soggettiva dell'azionista innanzi a modificazioni dei relativi diritti è stata indagata ripercorrendo gli studi della dottrina e gli arresti della giurisprudenza, cercando di volgere uno sguardo oltre i confini nazionali, ma soprattutto mettendo a sistema le norme del nostro ordinamento. In un primo momento, lo studio si è orientato alla ricerca dei limiti al potere della maggioranza e dell'esistenza di un'area di intangibilità della posizione dell'azionista. Ripercorrendo le teorie tradizionali sui diritti soggettivi e sulla parità di trattamento, alla luce dell'odierno contesto normativo, si è individuato un primo limite nel carattere precettivo delle norme inderogabili che disciplinano i diritti amministrativi non accrescibili ed un secondo nel principio di non discriminazione dei diritti sulla base di un criterio differente dal possesso azionario, in considerazione del ruolo tipologico delle azioni quale strumento di imputazione delle situazioni giuridiche nella società per azioni. La protezione dell'azionista, in caso di violazione di tali limiti, è dotata di particolare forza, in quanto potrà fare valere la nullità della relativa clausola statutaria. In un secondo momento, l'indagine si è rivolta alla tutela che residua a disposizione del socio a fronte di modifiche dello statuto che siano legittimamente adottate dalla maggioranza e che incidano sulla sua posizione giuridica. Si tratta dello scenario più frequente considerato che il potere della maggioranza è risultato rafforzato dalla Riforma del diritto societario del 2003 e che, proprio per tale ragione, il legislatore ha tracciato un nuovo punto di equilibrio con i diritti individuali, attribuendo rilievo centrale all'istituto del diritto di recesso. La tutela, evidentemente gradata rispetto alla nullità che colpisce le modificazioni poste in violazione dei limiti al potere della maggioranza, è di tipo latamente indennitario e ha vissuto un importante ampliamento dell'ambito applicativo, imponendosi come presidio primario per l'azionista. L'emblematica ed ambigua causa inderogabile di recesso in caso di modificazioni dello statuto concernenti i diritti di voto o di partecipazione, di cui all'art. 2437, I comma, lett. g. c.c., è stata interpretata alla luce del dato letterale, della ratio della norma e della complessiva disciplina dei rapporti tra i diritti del socio e i poteri della maggioranza. Ne è risultato che, oltre al diritto di voto, la locuzione dei diritti di partecipazione non poteva che riferirsi ai soli diritti modificabili dall'assemblea, ovvero quelli accrescibili di natura patrimoniale. Inoltre, le modifiche rilevanti ai fini della legittimazione al diritto di recesso sono sia quelle che hanno ad oggetto l'alterazione dei diritti incorporati nelle azioni, sia quelle che raggiungono indirettamente tale effetto attraverso una modifica che riguardi aspetti organizzativi e strutturali della società. L'ordinamento non riconosce alcuna tutela, invece, solo qualora sia alterata in via di fatto la posizione personale dell'azionista in conseguenza non della modifica oggettivamente considerata, bensì di un elemento soggettivo, come la percentuale di azioni detenuta da un determinato socio, che esula dalla fattispecie della causa di recesso. Infine, rispetto a modifiche che incidono illegittimamente sui diritti dell'azionista, costui dispone del potere di impugnarle e, in virtù all'elaborazione dottrinale e giurisprudenziale, anche in ipotesi di abuso della maggioranza. Questa tutela residuale, del resto, si è sviluppata proprio rispetto alle modifiche dello statuto nei cui confronti il legislatore non abbia previsto il rimedio del recesso o altro presidio.
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Capelli, Alessandro. "Effetto della posizione in camera sulla resistenza a fatica dell'acciaio Maraging MS1 prodotto tramite DMLS." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17419/.

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Abstract:
La tecnologia Direct Metal Laser Sintering (DMLS) è una delle più promettenti tra tutti i processi che possono essere raggruppati sotto la definizione di Additive Manufacturing, permettendo la realizzazione di componenti anche molto complessi in breve tempo, a partire da un disegno CAD 3D. In questo studio sono stati realizzati dei provini in acciaio Maraging MS1, fornito dall’azienda EOS sotto forma di polvere, i quali sono stati suddivisi in tre serie in base alla loro posizione nella camera di produzione rispetto al flusso di gas inerte che vi scorre all’interno. I provini sono stati sottoposti ad una precisa serie di trattamenti termici e meccanici, quindi testati a fatica in una macchina per flessione rotante secondo una precisa metodologia sperimentale. I dati raccolti sono stati processati con il metodo Dixon e la norma internazionale ISO 12107 per ricavare il limite di fatica e le relative bande di confidenza. Utilizzando l’ANOVA, si è poi eseguita una comparazione dei dati sperimentali ottenuti con i tre set, non evidenziando significative differenze. L’analisi frattografica delle superfici di frattura ha permesso infine di analizzare più a fondo l’origine e la propagazione delle cricche e stabilire le cause più frequenti che hanno originato la rottura.
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Dall’Arno, Tommaso. "Progetto di un sensore di posizione per applicazioni aeronautiche, basato su tecniche di visione artificiale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5159/.

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Lauretti, Federica. "Studio e sviluppo di un metodo per il monitoraggio della posizione dell'esofago durante l'ablazione transcatetere." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10196/.

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Abstract:
Lo scopo del presente lavoro di tesi è l’implementazione di un metodo per la detezione automatica dei contorni dell’esofago in immagini ecografiche intracardiache acquisite durante procedure di ablazione transcatetere per il trattamento della fibrillazione atriale. Il progetto si è svolto in collaborazione con il laboratorio di elettrofisiologia, Unità Operativa di Cardiologia, Dipartimento Cardiovascolare, dell’ospedale ‘’ S. Maria delle Croci ’’ di Ravenna, Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna e si inserisce in un progetto di ricerca più ampio in cui sono stati sviluppati due differenti metodi per il tracciamento automatico della parete posteriore dell’atrio sinistro. L’obiettivo è consentire al clinico il monitoraggio della posizione dell’esofago rispetto all’atrio sinistro per ridurre il rischio di lesioni della parete esofagea. L’idea di base dell’algoritmo è di lavorare sull’immagine per linee di scansione orizzontali, valutando la distribuzione dei livelli di intensità di grigio. Una volta individuati i punti appartenenti alle pareti anteriore e posteriore dell’esofago, sono stati utilizzati dei polinomi rispettivamente del quarto e secondo ordine per interpolare i dati. Per assicurarsi che la detezione sia corretta è stato introdotto un check aggiuntivo che consente la correzione del risultato qualora il clinico non sia soddisfatto, basandosi su input manuale di due punti richiesto all’operatore. L’algoritmo è stato testato su 15 immagini, una per ogni paziente, e i contorni ottenuti sono stati confrontati con i tracciamenti manuali effettuati da un cardiologo per valutare la bontà del metodo. Le metriche di performance e l’analisi statistica attestano l’accuratezza del metodo. Infine sono state calcolate delle misure di interesse clinico, quali la distanza tra parete posteriore dell’atrio sinistro e parete anteriore dell’esofago e la larghezza media di quest’ultimo che risulta comparabile con quanto riportato in letteratura.
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Useli, Giorgia. "Variabilità delle proprietà qualitative delle carni di petto di pollo in funzione della posizione di campionamento." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi ha permesso di saggiare la variabilità dei principali parametri impiegati per la caratterizzazione qualitativa delle carni di petto di pollo ascrivibile alla posizione di campionamento in campioni normali ed affetti da anomalie muscolari. Sono stati ottenuti 48 campioni (ogni filetto è stato suddiviso in tre zone: craniale, mediale e caudale) sui quali sono state effettuate analisi per la determinazione di colore, pH, perdita di liquido dopo cottura e analisi dello sforzo di taglio. Per quanto concerne l’effetto delle anomalie sulle proprietà tecnologiche, i petti anomali hanno presentato valori di pH e luminosità significativamente più elevati. È stata osservata una variabilità in funzione della posizione di campionamento che ha influito significativamente sui parametri di pH ultimo, sforzo di taglio ed intensità della tonalità di giallo. Per quest’ultimo parametro, così come per la luminosità è risultata significativa l’interazione fra i due fattori oggetto di studio (“Anomalia” e “Posizione di campionamento”). Tali differenze hanno riguardato principalmente la porzione craniale del P. major ottenendo valori più elevati di pH, indice di rosso e di giallo, mentre lo sforzo di taglio è stato superiore nella porzione caudale. L’elevata variabilità correlata alla posizione di campionamento è risultata accentuata nei campioni con anomalie muscolari, evidenziando nella porzione craniale valori estremi dei parametri considerati. Alla luce di quanto rilevato, si suggerisce di prediligere il campionamento nella porzione craniale qualora si vogliano saggiare le differenze in relazione alla presenza delle anomalie delle carni di petto nel boiler. Qualora la finalità sia quella di evidenziare differenze dovute a fattori ambientali che prescindano dalla comparsa di tali anomalie, è preferibile scegliere la porzione caudale in quanto meno suscettibile a variazioni dovute alle anomalie delle carni, spesso non facilmente evidenziabili a livello macroscopico.
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Nastaj, Andrea. "Il ruolo delle risorse naturali e della politica energetica nell'attività e nella posizione geopolitica della Russia odierna." St. Gallen, 2007. http://www.biblio.unisg.ch/org/biblio/edoc.nsf/wwwDisplayIdentifier/02600997001/$FILE/02600997001.pdf.

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Porta, Micaela. "Uso combinato di ecografia e stereofotogrammetria per l'analisi delle variazioni architetturali del muscolo in funzione della posizione articolare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9611/.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro di tesi è stato quello di indagare come differenti angoli all’articolazione di caviglia possono influenzare l’architettura del muscolo Tibiale Anteriore, architettura che sua volta può influenzare la lettura degli elettromiogrammi superficiali. Questo è stato fatto attraverso l’utilizzo combinato di sistemi ecografici e stereofotogrammetrici, che nel loro complesso permettono la ricostruzione del volume della struttura di interesse. Dalle immagini ecografiche 3D è stato possibile valutare le modifiche dell’angolo di pennazione del muscolo, che ha mostrato differenze significative tra due condizioni di osservazione, ovvero passando dalla condizione con caviglia in posizione neutra a dorsiflessa e passando dalla posizione dorsiflessa a quella plantarflessa. Dalla ricostruzione del volume è stato possibile stimare le variazioni di spessore e larghezza del muscolo. Da queste stime sono state riscontrate differenze significative passando dalla condizione con caviglia in posizione neutra a dorsiflessa e passando dalla posizione dorsiflessa a quella plantarflessa, principalmente nella porzione più mediale del muscolo.
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Tondini, Fabio. "Resistenza a fatica dell’acciaio Maraging MS1 prodotto tramite DMLS: effetto dei trattamenti post-processo e della posizione in camera." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16556/.

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Abstract:
Determinazione del limite di fatica e delle curve S-N di fatica, realizzate sottoponendo provini di acciaio Maraging MS1, realizzati dalla ditta tedesca EOS mediante additive manufacturing dalla macchina per DMLS, EOSINT M280, a prove di flessione rotante pure. Per l’elaborazione dati è stata seguita la normativa ISO 12107, al fine di stimare il limite di fatica e le bande di confidenza delle curve S-N ottenute sperimentalmente; sono, inoltre, stati presi in considerazione la posizione in camera di realizzazione e i trattamenti post-processo come il trattamento termico, la pallinatura e lavorazione in macchina, per osservare come questi possano influire sulle proprietà meccaniche e la vita a fatica del componente ottenuto. Infine grazie alle analisi frattografiche, è stato possibile individuare la causa della rottura e la propagazione della cricca lungo le superfici di frattura dei provini.
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Rios, Penaloza Juan Diego. "Algoritmo di scelta della posizione degli scaricatori di tensione per la protezione delle reti di distribuzione elettrica dalle fulminazioni indirette." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7368/.

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Abstract:
Le reti di distribuzione sono normalmente esposte ai fulmini, i quali producono sovratensioni sia da eventi diretti che indiretti. Le sovratensioni indotte, prodotte da fulminazioni indirette, sono le più frequenti nelle reti di media tensione, e sono una delle maggiori cause di guasto e di malfunzionamento dei dispositivi della rete. E’ per ciò essenziale realizzare un’accurata valutazione delle prestazioni dei mezzi di protezione delle reti di distribuzione dai fulmini al fine di migliorare la continuità e la qualità del servizio. L’obiettivo della tesi è sviluppare una procedura basata sull'algoritmo genetico in grado di determinare il numero di scaricatori ed i punti ottimali di installazione, tenendo conto della particolare configurazione della rete oggetto di studio, in modo da garantire la protezione della rete e in particolare dei componenti più vulnerabili. La procedura deve essere generica, ovvero deve risolvere il problema per una qualsiasi topologia di rete di media tensione.
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Ghiselli, Serena. "Le sfide traduttive dei sintagmi nominali con modificatori in posizione prenominale nell'interpretazione simultanea dall'inglese in italiano: uno studio sul corpus Epic." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8836/.

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Abstract:
Questa ricerca si concentra sulla gestione dei sintagmi nominali complessi nell’interpretazione simultanea in italiano dei discorsi inglesi del corpus elettronico EPIC (European Parliament Interpreting Corpus). EPIC contiene le trascrizioni di discorsi pronunciati al Parlamento europeo in inglese, italiano e spagnolo e le rispettive interpretazioni nelle altre due lingue. Per quest’analisi sono stati utilizzati due sottocorpora: I discorsi originali inglesi e i rispettivi discorsi interpretati in italiano. L’obiettivo del progetto era estrarre i sintagmi nominali complessi dal sottocorpus dei discorsi inglesi e confrontarli con le rispettive traduzioni in italiano per studiare le strategie adottate dagli interpreti. L’ipotesi iniziale era che i sintagmi nominali complessi sono una sfida traduttiva. I sintagmi analizzati erano stringhe di parole formate da una testa nominale preceduta da due o più modificatori, che potevano essere aggettivi, sostantivi, avverbi, numeri cardinali e genitivi. Nel primo capitolo sono state descritte le caratteristiche dei modificatori sia in inglese che in italiano. Il secondo capitolo espone lo stato dell’arte degli studi di interpretazione basati sui corpora, con una sezione dedicata agli studi svolti su EPIC. Il terzo capitolo si concentra sulla metodologia utilizzata. I dati sono stati estratti automaticamente con tre espressioni di ricerca e poi selezionati manualmente secondo dei criteri di inclusione e di esclusione. I sintagmi nominali scelti sono stati confrontati con le corrispondenti traduzioni in italiano e classificati secondo il modello teorico delle relazioni traduttive di Schjoldager (1995). Il quarto capitolo contiene I dati raccolti, che sono stati analizzati nel quinto capitolo sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. I sintagmi nominali in tutto il sottocorpus sono stati confrontati con i sintagmi nominali di gruppi specifici di testi, suddivisi secondo la velocità di eloquio e la modalità di presentazione. L’ipotesi iniziale è stata in parte confermata e sono state descritte le strategie traduttive adottate dagli interpreti.
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Masci, Francesco. "Confronto tra l'approccio classico e il deep learning per il monitoraggio della posizione dell'esofago durante la procedura di ablazione cardiaca della fibrillazione atriale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L’ablazione cardiaca transcatetere è una procedura interventistica invasiva effettuata da un elettrofisiologo per mezzo della quale si rendono inattivi i siti cardiaci responsabili dell’aritmia; tra queste una delle più interessanti dal punto di vista clinico è sicuramente la fibrillazione atriale. Una delle possibili complicanze legate alla procedura di ablazione della fibrillazione atriale è la vicinanza tra la parete posteriore dell’atrio sinistro e la parete anteriore dell’esofago. Obiettivo dell’elaborato è il monitoraggio durante il ciclo cardiaco della distanza tra la parete posteriore dell’atrio sinistro e la parete anteriore dell’esofago confrontando due diversi approcci: un primo modello basato sull’algoritmo di sogliatura ed un secondo più innovativo che sfrutta le tecniche di deep learning per la segmentazione delle struttura esofagea. Nel primo modello, in seguito al calcolo della maschera dell’atrio, al di sotto di essa vengono ricercate le coordinate della parete anteriore dell’esofago; il secondo metodo prevede l’utilizzo di una rete neurale convoluzionale. Entrambe le metodiche utilizzano i frames ecografici intracardiaci acquisiti per mezzo del catetere Soundstar dell’azienda Biosense Webster.
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Zanetti, Francesco. "Indagine delle proprietà statistiche di serie temporali di posizione applicata al caso della stazione permanente GPS della base Mario Zucchelli in Terra Vittoria (Antartide)." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/74/.

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Abstract:
Da ormai sette anni la stazione permanente GPS di Baia Terranova acquisisce dati giornalieri che opportunamente elaborati consentono di contribuire alla comprensione della dinamica antartica e a verificare se modelli globali di natura geofisica siano aderenti all’area di interesse della stazione GPS permanente. Da ricerche bibliografiche condotte si è dedotto che una serie GPS presenta molteplici possibili perturbazioni principalmente dovute a errori nella modellizzazione di alcuni dati ancillari necessari al processamento. Non solo, da alcune analisi svolte, è emerso come tali serie temporali ricavate da rilievi geodetici, siano afflitte da differenti tipologie di rumore che possono alterare, se non opportunamente considerate, i parametri di interesse per le interpretazioni geofisiche del dato. Il lavoro di tesi consiste nel comprendere in che misura tali errori, possano incidere sui parametri dinamici che caratterizzano il moto della stazione permanente, facendo particolare riferimento alla velocità del punto sul quale la stazione è installata e sugli eventuali segnali periodici che possono essere individuati.
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Chapel, Lorenzo. "Studio delle forze e degli angoli articolari durante l’esecuzione della posizione yoga "cane a testa in giù" (e le sue varianti) in soggetti di esperienza diversa." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19402/.

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Abstract:
Lo scopo del presente studio è quello di osservare come tre praticanti con esperienza diversa eseguono una determinata posizione yoga, nel nostro caso Adho Mukha Svanasana (dal sanscrito: “posizione del cane a testa in giù”) e le sue varianti. Queste consistono nelle variazioni di altezza ed inclinazione della superficie in cui poggiano gli arti superiori o inferiori.
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Babina, Chiara. "Privacy nel contesto location-based services." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16199/.

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Abstract:
Al giorno d'oggi la privacy degli utenti in rete è messa a rischio: siti web, applicazioni per smartphones, social networks, memorizzano dati che se assemblati possono descrivere le abitudini di un utente, le sue peculiarità, i suoi spostamenti, insomma la sua identità. L'obiettivo della mia tesi è stato quello di dimostrare quanto può essere dedotto su un utente partendo da semplici dati, quali la posizione e l'attività dello spostamento da una posizione all'altra e il tempo, raccolti nella cronologia di Google Maps. In questo lavoro è stato creato un modello attraverso l'uso di tecniche di Machine Learning per andare ad analizzare i pattern, in termini di spostamenti e di attività, che caratterizzano un utente nella sua vita quotidiana.
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Sarrion, Esteve Joaquin <1981&gt. "Il conflitto tra libertà del mercato interno comunitario e diritti fondamentali nel diritto dell'Unione Europea: la posizione della Corte di Giustizia di Lussemburgo quale garante dei diritti fondamentali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3512/.

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Abstract:
Come indica il titolo, questa ricerca studia il conflitto tra libertà fondamentali del mercato interno dell’Unione europea e dei diritti fondamentali e la posizione della Corte in quanto garante dei diritti nella risoluzione di tali conflitti. La Trattazione considera non solo la Giurisprudenza della Corte di Giustizia, che risolve i conflitti tra libertà del mercato e diritti fondamentali; ma anche l'ordinamento europeo, e il suo rapporto con il diritto nazionale, considerando anche la giurisprudenza delle corti costituzionali e supreme degli Stati membri. L’analisi è svolta in una introduzione; in tre capitoli (Capitolo 1, “Integrazione economica e protezzione dei diritti fondamentali”; Capitlo 2, “Conflitto tra libertà fondamentali di mercato e diritti fondamentali”; Capitolo 3, “La tutela dei diritti fondamentali negli stati membri come limiti all’integrazione europea”) e nelle successive conclusioni.
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Sodi, Alberto. "Modellazione e controllo avanzato di un velivolo multirotore : presso il Laboratorio di meccanica del volo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6995/.

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Abstract:
Grazie alla loro versatilità, i velivoli multirotore hanno ricevuto sempre più interesse durante gli ultimi anni, in ambito accademico e di recente anche industriale. Il lavoro presentato è volto a studiare e confrontare le moderne tecniche di navigazione e di controllo di questo tipo di velivoli. Difatti, spesso, gli algoritmi utilizzati sono stati limitati dalla capacità di calcolo del processore imbarcato e dalla qualità dei sensori utilizzati. Negli ultimi anni, però, lo sviluppo della microelettronica ha ricevuto un forte impulso (dovuto principalmente alla ricerca nell’ambito della telefonia), che ha portato all’abbattimento dei costi e alla nascita di progetti opensource, tra i quali le famose schede Arduino prodotte da Olivetti, attorno alle quali si sono sviluppati molti progetti di velivoli opensource. L’importanza di ciò, in ambito accademico, è rilevante, poiché consente l’utilizzo di algoritmi e di configurazioni hardware comprovati, lasciando spazio a modifiche e migliorie. Nel nostro caso, in particolare, si vuole osservare come complessi algoritmi di navigazione, resi possibili da un processore più potente, possano migliorare le prestazioni del noto progetto opensource ArduPilot [3]. Tali miglioramenti possono essere rilevanti in applicazioni per le quali sia richiesta una certa precisione nel posizionamento, come ad esempio lo studio di formazioni o la navigazione in ambienti angusti.
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Pasqualetti, Giulio. "Equazioni di Schrödinger semilineari." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15858/.

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Abstract:
Fra tutte le equazioni differenziali alle derivate parziali, quelle dispersive formano una classe importante. Tale terminologia si riferisce al fatto che i profili delle loro soluzioni tendono ad allargarsi e ad appiattirsi nel tempo, cioè a ”disperdersi”. Un esempio molto importante all’interno di questa classe è quello dell’equazione di Schrödinger, che scaturisce dalla Fisica Quantistica e determina l’evoluzione temporale dello stato di un sistema, ad esempio di una particella, di un atomo o di una molecola. L’elaborato prende in considerazione tale equazione ed ha il duplice scopo di studiarne le proprietà e di utilizzarla come modello per mostrare quali tipi di problematiche affiorano in questo campo e quali sono gli approcci e le strategie d’attacco più utilizzati per risolverle. A partire dal caso lineare, di fondamentale importanza, si arriverà a quello semilineare attraverso strumenti di analisi armonica, funzionale e complessa, fino a fornirne una soluzione locale.
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Pietromartire, Antonia. "Sulla determinazione delle posizioni nelle orbite kepleriane." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1375/.

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Loprese, Alessia. "Parametri temporali del cammino in acqua tramite sensori inerziali impermeabili: confronto fra algoritmi e posizioni dei sensori." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13289/.

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Abstract:
Questa tesi presenta un'analisi dei parametri temporali del cammino in acqua e a secco, tramite videocamera, usata come Gold Standard, e sensori inerziali, con lo scopo di valutare e confrontare il livello di accuratezza di tre algoritmi. Allo studio, composto da tre prove a velocità differenti di cammino in acqua ed una di cammino a secco, ha partecipato un soggetto maschio giovane, in buona salute. I parametri temporali sono stati ricavati dall'analisi dei segnali di accelerazione e velocità angolare in uscita dai sensori da parte dei tre algoritmi e messi, in seguito, a confronto con quelli ottenuti dall'analisi del video. I risultati hanno mostrato che l'algoritmo che utilizza l’accelerazione di un sensore posizionato sulla pelvi ha difficoltà a rilevare gli eventi di interesse sia a secco che in acqua e si discosta in maniera significativa dai valori del Gold Standard. I risultati degli altri due algoritmi, che utilizzano rispettivamente i segnali di velocità angolari di due sensori posizionati su piedi e caviglie, si avvicinano maggiormente ai valori di Gold Standard, con comportamenti tra loro paragonabili. I risultati ottenuti risultano un buon punto di partenza, tuttavia basandosi sui dati di un unico soggetto non sono generalizzabili. Sarebbe opportuno, quindi, svolgere ulteriori analisi, con una campionatura più ampia.
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Di, Stella Valentina. "Localizzare e posizionare su un nuovo mercato: analisi pragmaterminologica applicata della sezione Cosmoonda di remediaerbe.it." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9788/.

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Abstract:
Diese Masterarbeit entstand im Rahmen des Projekts Language Toolkit. Die Haupttätigkeit meines Praktikums lag in der Lokalisierung der Website von Remedia ins Deutsche. Zu lokalisieren waren die in Kap. 1 beschriebenen Seiten der Abteilung „Cosmoonda“ zu den von der gleichnamigen Forschungsgruppe des Unternehmens entwickelten bioenergetischen Geräten. Das zweite Kapitel umfasst eine Einführung in die Lokalisierung und bietet einen Überblick über ihre Geschichte. Am Ende des Kapitels wurden die Vorteile der elocalization behandelt und es wurde das neue Anforderungsprofil des Übersetzers beschrieben. Kap. 3 beinhaltet die Analyse der überwiegenden Sprachfunktionen sowie der Textsorten und -typen zum Zweck der bestmöglichen Übertragung der Kommunikationsabsicht des Auftraggebers. Zur Festlegung der optimalen Übersetzungsstrategie von Werbetexten tragen unterschiedliche Faktoren bei, wie z.B. die Säulen des Marketing-Mix, die im vierten Kapitel in Bezug auf die Standardisierung oder Lokalisierung von Werbebotschaften analysiert wurden. Im vorliegenden Zusammenhang spielt die Positionierung eine ausschlaggebende Rolle, weil bioenergetische Geräte einen unterschiedlichen Lebenszyklus in Ausgangs- und Zielmarkt erleben. Anhand von konkreten Beispielen wurde im fünften Kapitel gezeigt, wie die Sprachen der Unternehmen, die ähnliche Produkte und Dienstleistungen anbieten, sich auch aufgrund von kognitiven, temporellen und pragmatischen Faktoren unterscheiden. Kap. 6 enthält eine Beschreibung der praktischen Schritte des Lokalisierungsprozesses (Dokumentationsphase sowie Erstellung und Analyse von Korpora). Der vorletzte Teil bietet einen Überblick über die Komponenten sowie die Vor- und Nachteile der Nutzung von CMS. Im letzten Teil der Arbeit habe ich mich mit den translatorischen Problemen und ihren Lösungen (durch AT-Fehler verursachte evidente Translationsprobleme, Strategien zur Wiedergabe von Produktnamen, Äquivalenzen zwischen AT und ZT) auseinandergesetzt.
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Lehmann, Michel. "Giuseppe Verdi : la Trilogie (Rigoletto - Il Trovatore - La Traviata) et ses "posizioni" : éléments pour une dramaturgie générative sous l'influence du drame romantique." Paris 4, 1996. http://www.theses.fr/1995PA040136.

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Abstract:
Le regroupement de Rigoletto, d'Il Trovatore et de la Traviata sous le terme de trilogie, est l'acception populaire et savante. Pourtant aucune définition convaincante ne vient renforcer ce concept. Les opéras de la trilogie témoignent de l'intérêt que Verdi porte au drame romantique français, à sa dramaturgie en particulier. C'est à travers la "posizione", un vocable employé par Verdi pour désigner une unité dramaturgique constituante, que se manifeste cet intérêt. Verdi élabore une dramaturgie générative à partir de la "posizione", lui subordonnant les langages dramatique, littéraire et musical. Cette démarche permet d'intégrer les caractéristiques du drame romantique français. Elle est à l'origine d'une pensée dramatique commune aux trois opéras et offre une nouvelle définition à la trilogie
The grouping together of Rigoletto, il Trovatore and la Traviata as a trilogy is both a popular and scholarly tradition. However, there is no convincing definition to corroborate this concept. The three operas attest to Verdi’s interest in French romantic drama, more particularly in its dramaturgy. This interest of his appears in what Verdi calls "posizione", to designate a single dramatic sequence. Verdi's generative dramaturgy is developed from this concept of "posizione" to which he subordinates all the different languages, literary, musical, and dramatic proper. This enables him to integrate the characteristics of the French romantic drama. Verdi's approach is at the root of a dramatic conception common to all three operas, therewith providing a new working definition for the trilogy
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Azevedo, Fernando Costa de. "O desequilíbrio excessivo da relação jurídica de consumo e sua correção por meio da cláusula geral de proibição de vantagem excessiva no Código de Defesa do Consumidor." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2014. http://hdl.handle.net/10183/183751.

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Abstract:
La presente tesi ha come obiettivo analisare il concetto e le specie di squilibrio eccessivo della relazione giuridica di consumo, nonché la possibilitá di correzione di una delle specie di squilibrio eccessivo – l’esercizio abusivo della posizione giuridica dei fornitori – per mezzo della clausola generale di divieto di vantaggio eccessivo, previsto nel Codice di Difesa del Consumatore (Art. 39, V c/c art. 51, IV e §1°). Si tratta, in essenza, di uno studio sulla stessa relazione giuridica di consumo, ragione per la quale si impone, inizialmente, un’analisi con riferimento ai suoi pressuposti fatico-normativi, elementi costitutivi e caratteristica fondamentale (Parte I, Capitolo1) per, soltanto dopo, affrontare il tema degli “squilibri” (strutturale e eccessivo) esistenti in questo tipo di relazione giuridica (Parte I, Capitolo 2), quando si cerca di dimostrare che lo squilibrio eccessivo non si confonda con lo squilibrio strutturale (intrinseco), nella misura in cui questo è realtà costitutiva della stessa relazione giuridica di consumo, essendo, per questo, riconosciuta e tollerabile dal dirito; invece, lo squilibrio eccessivo è realtà che supera i limiti del “giuridicamente tollerabile” – cioè, dello stato di squilibrio strutturale – e, per questo motivo, necessita di essere correta da un mezzo dell’ordine giuridica ( nel caso brasiliano, dal sistema giuridico di protezione e difesa dei consumatori, centralizzato nei valori e norme costituzionali e sistematizzato nel Codice di Difesa del Consumatore – Legge n. 8.078, dell’11 settembre 1990). E per la correzione delle situazioni di squilibrio eccessivo della relazione di consumo generate dall’esercizio abusivo della posizione giuridica dei fornitori il legislatore brasiliano, attento alla necessità di comprensione del diritto privato come un sistema giuridico aperto (Parte II, Capitolo 3) ha costruito il Codice di Difesa del Consumatore come uno microsistema dotato di norme casistiche e di norme aperte (le cosidette “clausole generali”), distacandosi, tra loro, la clausola generale di divieto di vantaggio eccessivo, che si intende essere la “clausola fondamentale di correzione dell’abuso nelle relazioni giuridiche di consumo” (Parte II, Capitolo 4), allo stesso tempo in cui suo ambito di applicazione, fissato dallo stesso leggislatore (CDC, art. 51,§1º), contiene, dovuto alla sua grande generalità, l’ambito delle altre clausole generali di correzione e abuso, così come quelle di funzione sociale ed economica del diritto, buona-fede obiettiva, buone abitudine e lesione enorme, tutelando, infine, la globalità dei legittimi interessi dei consumatori – cioè, i loro interessi di natura patrimoniale e esistenziale – danneggiati dalla attuazione abusiva dei fornitori nel mercato di consumo.
A presente tese tem por objetivo analisar o conceito e as espécies de desequilíbrio excessivo da relação jurídica de consumo, bem como a possibilidade de correção de uma das espécies de desequilíbrio excessivo – o exercício abusivo de posição jurídica dos fornecedores – por meio da cláusula geral de proibição de vantagem excessiva, prevista no Código de Defesa do Consumidor (Art. 39, V c/c art. 51, IV e §1º). Trata-se, em essência, de um estudo sobre a própria relação jurídica de consumo, razão pela qual se impõe, inicialmente, uma análise acerca de seus pressupostos fático-normativos, elementos constitutivos e característica fundamental (Parte I, Capítulo 1) para, só então, enfrentar o tema dos “desequilíbrios” (estrutural e excessivo) existentes nesse tipo de relação jurídica (Parte I, Capítulo 2), quando se busca demonstrar que o desequilíbrio excessivo não se confunde com o desequilíbrio estrutural (intrínseco), na medida em que este é realidade constitutiva da própria relação jurídica de consumo, sendo, por isso mesmo, reconhecida e tolerável pelo direito; ao contrário, o desequilíbrio excessivo é realidade que ultrapassa os limites do “juridicamente tolerável” – isto é, do estado de desequilíbrio estrutural - e, por este motivo, precisa ser corrigida por meio da ordem jurídica (no caso brasileiro, pelo sistema jurídico de proteção e defesa dos consumidores, centralizado nos valores e normas constitucionais e sistematizado no Código de Defesa do Consumidor – Lei n. 8.078, de 11 de setembro de 1990). E para a correção das situações de desequilíbrio excessivo da relação de consumo geradas pelo exercício abusivo da posição jurídica dos fornecedores o legislador brasileiro, atento à necessidade de compreensão do direito privado como um sistema jurídico aberto (Parte II, Capítulo 3) construiu o Código de Defesa do Consumidor como um microsssistema dotado de normas casuísticas e de normas abertas (as chamadas “cláusulas gerais”), destacando-se, quanto a estas, a cláusula geral de probição de vantagem excessiva, que se entende ser a “cláusula fundamental de correção do abuso nas relações jurídicas de consumo” (Parte II, Capítulo 4), na medida em que seu âmbito de aplicação, fixado pelo próprio legislador (CDC, art. 51, §1º), abarca, por sua grande generalidade, o âmbito das demais cláusulas gerais de correção do abuso, como as de função social e econômica do direito, boa-fé objetiva, bons costumes e lesão enorme, tutelando, enfim, a globalidade dos legítimos interesses dos consumidores – isto é, seus interesses de natureza patrimonial e existencial – lesados pela atuação abusiva dos fornecedores no mercado de consumo.
The present thesis aims to analyze the concept and the species of excessive unbalance of the legal consumption relationship, as well as the possibility of correction of one of the species of excessive unbalance – the abusive use of the legal position of the suppliers – by the inclusion of the general clause of prohibition of unfair advantage, set out in the Consumer Defense Code (Art. 39, V c/c art. 51, IV and §1º). It is, essentially, a study on the legal consumption relationship itself, a reason for which it is imposed, initially, an analysis concerning its phaticnormative presumptions, constitutive elements and key characteristic (Part I, Chapter 1) for, only then, face the topic of “imbalances” (structural and excessive) existing in this type of legal relationship (Part I, Chapter 2), when willing to demonstrate that the excessive imbalance is not confounded with the structural imbalance (intrinsic), inasmuch as this is a constitutive reality of the legal consumption relationship itself, being, therefore, acknowledged and bearable by the law; on the contrary, the excessive imbalance is a reality which overcomes the limits of the “legally bearable” – that is, the structural imbalance status - and, for this reason, it has to be corrected by the law (in the Brazilian case, by the legal system of protection and defense of consumers, centered in the values and constitutional norms e ordered in the Consumer Defense Code – Law n. 8.078, from September 11th, 1990). And for the correction of excessive imbalance situations in the consumption relationship caused by the abusive practice of the legal position of the suppliers, the Brazilian legislator, attentive to the need of understanding of the private law as an open legal system (Part II, Chapter 3) created the Consumer Defense Code as a microsystem with cauistic norms and open norms (the so-called “general clauses”), highlighting, concerning these, the general clause of prohibition of unfair advantage, which is understood as the “key clause of abuse correction in the consumption legal relationships” (Part II, Chapter 4), inasmuch as in its scope of application, set by the legislator (CDC, art. 51, §1º), embraces, due to all things considered, the scope of the other general clauses of abuse correction, such as the law social and economic function, bona fide intentions, good manners and serious harm, tutoring, then, the whole of legitimate interests of the consumers – that is, their interests of property and existential nature – harmed by the abusive practice of suppliers in the consumer market.
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