Academic literature on the topic 'Preferenze adattive'

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Journal articles on the topic "Preferenze adattive"

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LaSala, Michael C. "Vecchie mappe, nuovi territori: la terapia familiare con coppie gay e lesbiche." TERAPIA FAMILIARE, no. 98 (May 2012): 5–19. http://dx.doi.org/10.3280/tf2012-098001.

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Abstract:
I modelli di terapia familiare spesso non riflettono le realtŕ e i desideri di molte coppie gay e lesbiche. Spetta ai terapeuti che lavorano con questa popolazione decidere se applicare questi modelli cosě come sono, rifiutarli o tentare di modificarli nel corso del lavoro con i loro clienti. Questo articolo, utilizzando risultati di ricerca e casi clinici che descrivono i confini intergenerazionali delle coppie gay e lesbiche e le relazioni non monogame degli omosessuali, vuole illustrare come i terapeuti possano adattare i modelli di terapia familiare per soddisfare i bisogni e le preferenze della specifica popolazione costituita dai loro clienti
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Arace, Angelica. "Stereotipi e disuguaglianze di genere nell'istruzione scolastica." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (January 2021): 23–32. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-003003.

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Abstract:
Gli stereotipi di genere condizionano, sin dalla scolarizzazione di base, atteggiamenti, preferenze e impegno nei confronti delle diverse materie scolastiche: quelle scientifiche e tecnologiche vengono etichettate come più confacenti ai maschi, mentre le materie umanistiche sono considerate più "da femmine". Numerosi studi dimostrano che tali stereotipi influenzano le scelte formative e gli esiti scolastici dei ragazzi e delle ragazze e sono responsabili di meccanismi di segregazione formativa e professionale che distinguono nettamente tra percorsi di studio e mestieri adatti agli uomini e alle donne. La letteratura evidenzia inoltre come sia di primaria importanza attuare programmi sociali ed educativi di contrasto alle disuguaglianze di genere nelle opportunità formative e di successo scolastico, sia per i maschi sia per le femmine, come dimostrato dai dati sull'abbandono scolastico e sui giovani Neet.
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Pauletto, Franco. "L’analisi della conversazione per valutare l’autenticità dei materiali audio per l’insegnamento dell’italiano L2: una proposta metodologica." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 7, no. 2 (October 30, 2020): 28–50. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.12.216.

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Abstract:
IT Questo studio di caso ispirato ai principi dell’analisi della conversazione prende in considerazione due conversazioni registrate tratte da un manuale per l’insegnamento dell’italiano L2 per analizzarne alcune caratteristiche salienti sulla base di quanto sappiamo sul parlato spontaneo a partire dagli studi dell’analisi della conversazione (Schegloff, 2007). L’analisi dettagliata delle registrazioni ne mette in luce il carattere a tratti problematico, soprattutto per ciò che concerne la sequenzialità dell’azione, fatto che si traduce nella frequente assenza di coordinamento tra i turni di parola dei parlanti. Altri fenomeni tipici dell’interazione verbale spontanea, quali sovrapposizioni e riparazioni, sono spesso assenti. In sostanza si tratta di conversazioni poco adatte ad un uso didattico che abbia tra i propri obiettivi anche quello di far riflettere gli apprendenti sulle specificità che caratterizzano il parlato in interazione. L’articolo vuole proporre un modello di analisi di questi supporti audio che prenda in considerazione la stretta relazione esistente tra lingua, struttura sequenziale del parlato e azione sociale. Parole chiave: ITALIANO L2, DIDATTICA, ANALISI DELLA CONVERSAZIONE, SEQUENZIALITÀ, PREFERENZA, COMPETENZA INTERAZIONALE EN This case study, inspired by the principles of conversation analysis, examines two recorded conversations from a manual for teaching Italian as a second language. It analyzes certain salient characteristics of these conversations based on what we know about spontaneous speech from conversation analysis studies (Schegloff, 2007). The detailed analysis of the conversations highlights their problematic nature, especially with regard to the sequentiality of actions, which results in the frequent absence of coordination between conversation shifts. Other phenomena typical of spontaneous verbal interaction, such as overlaps and reparations, are often absent. In essence, these are conversations that are not suitable for instructional approaches that encourage learners to reflect on the details of spoken interaction. The article proposes an analysis model of these audio scripts that takes into consideration the close relationship between language, the sequential structure of speech, and social interaction. Key words: L2 ITALIAN, TEACHING, CONVERSATION ANALYSIS, SEQUENTIALITY, PREFERENCE, INTERACTIONAL COMPETENCE ES Este estudio de caso, inspirado en los principios del análisis de conversaciones, se centra en dos conversaciones grabadas que fueron extraídas de un manual para la enseñanza del italiano L2 para analizar algunas características sobresalientes en base a lo que sabemos sobre el habla espontánea a partir de los estudios del análisis de la conversación (Schegloff, 2007). El análisis detallado de las grabaciones destaca el carácter a veces problemático, sobretodo en lo que respecta a la secuencialidad de la acción, lo que se traduce en la frecuente ausencia de coordinación entre los turnos de habla de los hablantes. Otros fenómenos típicos de la interacción verbal espontánea, como superposiciones y reparaciones, a menudo están ausentes. De hecho son conversaciones que no son aptas para el uso didáctico que tiene entre sus objetivos el de hacer reflexionar a sus discentes sobre las peculiaridades de la interacción hablada. El artículo tiene como objetivo proponer un modelo de análisis de estos soportes de audio que considere la estrecha relación entre la lengua, la estructura secuencial del habla y la acción social. Palabras clave: ITALIANO L2, DIDÁCTICA, ANALISIS DE LA CONVERSACIÓN, SECUENCIALIDAD, PREFERENCIA, COMPETENCIA INTERNACIONAL
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Dissertations / Theses on the topic "Preferenze adattive"

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GIROLETTI, TOA. "MEASURING AUTONOMY THROUGH A SUBJECTIVE EVALUATION." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/18563.

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Abstract:
All’interno del quadro teorico del Capability Approach ‘agency’ viene definito come ciò che permette agli individui di raggiungere i propri obiettivi. Quando il concetto di ‘agency’ viene studiato attraverso misure soggettive, insorge il problema delle preferenze adattive. Lo scopo di questa Tesi è di testare una metodologia che possa catturare la percezione individuale di ‘agency’ nelle diverse dimensioni che compongono la nostra vita, limitando i problemi di misurazione dovuti delle preferenze adattive. Per questo fine, ci affidiamo al ‘Relative Autonomy Index’. Inoltre, utilizziamo la metodologia di ‘Achoring Vignette’ per aumentare la comparabilità tra le percezioni dei singoli individui. Nella prima parte, indaghiamo se il nostro metodo effettivamente riduce l’incomparabilità individuale attraverso uno studio pilota. I risultati dimostrano come il nostro metodo sia in grado di catturare differenze nel comportamento di risposta. Nella seconda parte, sulla base di una seconda raccolta di dati, applichiamo la nostra metodologia al fine di indagare l'impatto dei Gruppi di Acquisto Solidale sul livello di autonomia di un gruppo di produttori italiani. I nostri risultati indicano che il coinvolgimento con i Gruppi di Acquisto Solidale evita la riduzione dell'autonomia percepita dai quei produttori che non sono coinvolti con i Gruppi di Acquisto Solidale.
Within the Capability Approach, agency is one of the components that enable individuals to be empowered. When subjective measures are applied to the study of agency, the problem of ‘adaptive preferences’ arises. The aim of this thesis is to test a methodology that captures the individual perception of agency, while taking into account the bias coming from adaptive preferences. We rely on the Relative Autonomy Index to capture the individual’s agency in several dimensions. In addition, in order to increase the comparability between the individual’s perceptions, we employ the Anchoring Vignette methodology. We investigate whether our methodology reduces the individual incomparability through a pilot study. The results of this preliminary exercises show that our methodology is able to capture dissimilarities in response behaviours. Through a second data collection, we apply our methodology in order to investigate the impact that the commercial relationship between Solidarity Purchasing Group and Italian producers has on the latter. Our findings suggest that the involvement in the Solidarity Purchasing Group has a mainly positive impact on producers’ level of autonomy, which remains at lower levels for producers that did not develop a relationship with the Solidarity Purchasing Group.
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GIROLETTI, TOA. "MEASURING AUTONOMY THROUGH A SUBJECTIVE EVALUATION." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/18563.

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Abstract:
All’interno del quadro teorico del Capability Approach ‘agency’ viene definito come ciò che permette agli individui di raggiungere i propri obiettivi. Quando il concetto di ‘agency’ viene studiato attraverso misure soggettive, insorge il problema delle preferenze adattive. Lo scopo di questa Tesi è di testare una metodologia che possa catturare la percezione individuale di ‘agency’ nelle diverse dimensioni che compongono la nostra vita, limitando i problemi di misurazione dovuti delle preferenze adattive. Per questo fine, ci affidiamo al ‘Relative Autonomy Index’. Inoltre, utilizziamo la metodologia di ‘Achoring Vignette’ per aumentare la comparabilità tra le percezioni dei singoli individui. Nella prima parte, indaghiamo se il nostro metodo effettivamente riduce l’incomparabilità individuale attraverso uno studio pilota. I risultati dimostrano come il nostro metodo sia in grado di catturare differenze nel comportamento di risposta. Nella seconda parte, sulla base di una seconda raccolta di dati, applichiamo la nostra metodologia al fine di indagare l'impatto dei Gruppi di Acquisto Solidale sul livello di autonomia di un gruppo di produttori italiani. I nostri risultati indicano che il coinvolgimento con i Gruppi di Acquisto Solidale evita la riduzione dell'autonomia percepita dai quei produttori che non sono coinvolti con i Gruppi di Acquisto Solidale.
Within the Capability Approach, agency is one of the components that enable individuals to be empowered. When subjective measures are applied to the study of agency, the problem of ‘adaptive preferences’ arises. The aim of this thesis is to test a methodology that captures the individual perception of agency, while taking into account the bias coming from adaptive preferences. We rely on the Relative Autonomy Index to capture the individual’s agency in several dimensions. In addition, in order to increase the comparability between the individual’s perceptions, we employ the Anchoring Vignette methodology. We investigate whether our methodology reduces the individual incomparability through a pilot study. The results of this preliminary exercises show that our methodology is able to capture dissimilarities in response behaviours. Through a second data collection, we apply our methodology in order to investigate the impact that the commercial relationship between Solidarity Purchasing Group and Italian producers has on the latter. Our findings suggest that the involvement in the Solidarity Purchasing Group has a mainly positive impact on producers’ level of autonomy, which remains at lower levels for producers that did not develop a relationship with the Solidarity Purchasing Group.
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Santagati, Gabriella. "La filosofia pratica di Amartya Sen e Martha Nussbaum. "Deprivation of capabilities" e il caso delle mutalazioni genitali femminili." Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1414.

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Abstract:
La riflessione etica contemporanea ha posto al centro della discussione filosofica la difficoltà di sottoporre oggi questioni etiche relative alla qualità della vita, nella complessa ed eterogenea congerie di contesti umani in cui misurarne la determinazione. Il progetto di ricerca intende proporre un percorso di indagine etica della società attuale, che sia in grado di interpretare efficacemente la complessità del mondo globale. Tale approccio deve considerare l analisi della natura umana, che Martha Nussbaum pone come presupposto epistemologico per ogni trattazione etica, e deve assumere una prospettiva di riferimento che consideri problematicamente le questioni del pluralismo etico. La formulazione di principi etici universali risponde ad un progetto storico della filosofia morale che tuttavia, nel dibattito più recente, rischia di assumere la forma di una logica perversa e discriminante. Se, come intuisce Amartya Sen, la filosofia morale non può rinunciare del tutto a prescrivere principi universali come l uguaglianza e la libertà, tuttavia dobbiamo pretenderne un riesame critico. Emerge la necessità di ascrivere la riflessione etica nella discussione circa i criteri in base ai quali sia possibile costruire una società giusta, senza lasciare fuori nessuno. Occorre, dunque, calare in un contesto sempre più complesso la rivisitazione di conquiste concettuali, come appunto il diventare persone. Sen e Nussbaum hanno lanciato una sfida sul bisogno di ridefinire la riflessione etica, alla luce delle capacità fondamentali della persona umana nella realtà sociale, culturale ed economica in cui vive. Poiché oggi la riflessione filosofica circa la qualità della vita e il benessere globale coinvolge istituzioni come l ONU, si intende porre attenzione alla fase della elaborazione teorica prodotta dagli autori su menzionati durante gli anni di consulenza per la ricerca al World Institute for Development Economic Research delle Nazioni Unite. Martha Nussbaum si colloca nella scena della filosofia etica contemporanea come intellettuale liberal e interpreta in modo originale una prospettiva etica pluralista in grado di indicare le condizioni di possibile realizzazione di un overlapping consensus. Nussbaum richiama, nella sua elaborazione filosofica, il metodo rawlsiano dell'equilibrio riflessivo: la credenza morale iniziale viene corretta alla luce delle altre credenze e delle teorie etiche disponibili, fino a che fra queste componenti non si raggiunga un equilibrio consapevole ed una soluzione condivisibile. L indagine sulle condizioni di possibile applicazione di un etica delle capacità, pone in primo luogo il vaglio dell oggettivismo metaetico, sostenuto da Martha Nussbaum ed il relativismo metaetico sostenuto da Amartya Sen. Sul piano metodologico si intende assecondare la prospettiva tracciata da Nussbaum secondo la quale possa risultare efficace accompagnare il linguaggio ormai consolidato dei diritti umani , che costituisce il piano morale entro il quale siamo soliti inquadrare molte questioni di etica sociale con l approccio delle capacità e del funzionamento. Pensare in termini di capacità ci offre un metodo per pensare a cosa significhi assicurare un diritto a qualcuno, ribadisce Nussbaum, indicando il ruolo della filosofia nell esame dei principi costituzionali fondamentali. A livello operazionale l approccio delle capacità verrà riferito alle mutilazioni genitali femminili, per esaminare la possibilità di sostenere che le donne dovrebbero avere la possibilità di scegliere se o non procedere con l'atto di MGF, in quanto questa procedura rimuove la possibilità di soddisfare le capacità di una vita pienamente dispiegata, come esseri umani e come donne. Tale questione spiega in che misura gli stati sono legittimati ad intervenire per consentire che le capacità centrali siano pienamente dispiegate.
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