Academic literature on the topic 'Presenza'

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Journal articles on the topic "Presenza"

1

Montanari, Enrico. "Presenza di Dumézil." Quaderni Urbinati di Cultura Classica 24, no. 3 (1986): 169. http://dx.doi.org/10.2307/20538956.

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2

Yankelevich, Adriana. "La presenza fisica dell'analista." PSICOANALISI, no. 2 (January 2018): 69–79. http://dx.doi.org/10.3280/psi2017-002007.

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3

Frank, Ruella. "Sviluppare la presenza online." QUADERNI DI GESTALT, no. 1 (June 2021): 27–32. http://dx.doi.org/10.3280/gest2021-001004.

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Abstract:
Durante i primi giorni della quarantena dovuta al Coronavirus, gli studenti che supervisio-no mi hanno riportato una perdita del loro senso della presenza, cioè della capacità di "sentire i loro pazienti", nel passaggio repentino della loro pratica psicoterapeutica dall'incontro in pre-senza a quello online. Questo articolo esplora le basi del sentirsi, attraverso il movimento, ne-cessarie per sviluppare la presenza, in base a come questa emerge o viene ostacolata sia nella diade bambino-genitore che nella diade paziente-terapeuta (Frank, 2001; Frank & LaBarre, 2011; Frank, 2016). Basandosi sul pensiero dei fenomenologi Edmund Husserl (1913; 1989) e Maxine Sheets-Johnstone (1999; 2019), i quali teorizzano in merito all'importanza delle basi cinestetiche della ricettività, descrivo come i terapeuti possono riscoprire un senso di meravi-glia, prerequisito per sviluppare un senso della presenza relativamente a se stessi e ai loro pazienti. Nel fare ciò, chiarisco quali sono gli ostacoli che impediscono di percepire l'altro. Alcu-ni elementi esperienziali mostrano come potenziare l'esperienza della presenza. .
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4

Zangrilli (book author), Franco, and Antonio Alessio (review author). "Pirandello presenza varia e perenne." Quaderni d'italianistica 29, no. 1 (January 1, 2008): 202–4. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v29i1.8508.

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5

Di Comite, Luigi, and Gaetano Ferrieri. "La presenza straniera in Italia." Polígonos. Revista de Geografía, no. 3 (January 1, 2005): 25. http://dx.doi.org/10.18002/pol.v0i3.1248.

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Abstract:
<p>En la década de los años setenta Italia asistió a una importante modificación en lo que se refiere a su disposición respecto a los movimientos migratorios; al igual que ocurriría más tarde en otros países mediterráneos -como España- Italia pasa de ser un país de emigración a recibir un notable flujo de trabajadores procedentes de países en vías de desarrollo.</p><p>El estudio pretende un acercamiento al proceso descrito desde las distintas fuentes disponibles y una caracterización del mismo desde las ópticas temporal y espacial.</p><p>Se anotan, por último, algunas disfuncionalidades en la gestión del flujo migratorio que se observan en Italia y, en general, en todos los paíese de la Comunidad Europea receptores de inmigrantes.</p>
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6

Acuña, Ana. "Presenza de Novoneyra en Madrid." Boletín da Real Academia Galega, no. 371 (November 7, 2010): 7–15. http://dx.doi.org/10.32766/brag.371.344.

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7

Augurio, Michele. "L'adozione in presenza di figli." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (May 2009): 268–72. http://dx.doi.org/10.3280/mg2009-001028.

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8

Santucci (book editor), Francesco, and Poberto Plevano (review author). "Presenza clariana nella storia di Assisi." Confraternitas 7, no. 1 (January 1, 1996): 25–26. http://dx.doi.org/10.33137/confrat.v7i1.13426.

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9

Laurenti, Joseph. "PRESENZA DI PIETRO ARETINO ALL'UNIVERSITÀ D'ILLINOIS." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 28, no. 1 (March 1994): 97–100. http://dx.doi.org/10.1177/001458589402800108.

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10

Bannò, Mariasole, and Giorgia Maria D’allura. "La presenza delle donne nei CDA italiani: un confronto tra imprese familiari e non familiari." ESPERIENZE D'IMPRESA, no. 1 (November 2020): 19–40. http://dx.doi.org/10.3280/ei2018-001002.

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Abstract:
Il lavoro indaga in merito alla presenza delle donne nel CdA delle imprese familiari italiane. Le imprese familiari rappresentano la tipologia di impresa più diffusa a livello mondiale e si caratterizzano per la presenza della famiglia nella proprietà e nel management. Tale presenza diventa "voglia di mantenere" proprietà e management nel tempo al fine di realizzare obiettivi tipici della relazione tra famiglia e impresa. Si ipotizza che il peso della presenza femminile nelle imprese familiari a seguito dell'ingresso delle nuove generazioni con presenza di figlie, o della presenza di matrimoni con conseguente coinvolgimento di soggetti terzi, potrebbe essere maggiore rispetto alle non familiari. L'indagine esplorativa analizza un campione di 358 imprese italiane sia familiari sia non familiari.
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Dissertations / Theses on the topic "Presenza"

1

MELIDONE, Cristiana. "La presenza femminile nell'istituzione della 'proxenia'." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2021. http://hdl.handle.net/10447/515061.

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2

Scalorbi, Luca. "Accounting per servizi di presenza in IMS." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/691/.

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3

Vecchiotti, Andrea. "Sensing della presenza di scale tramite smartphone." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8232/.

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Abstract:
Lo scopo di questa tesi è di usare i sensori dello smartphone per cercare di rilevare alcune tra le attività umane più frequenti, come il salire una scala. Si presenta quindi lo smartphone in termini di hardware elencando i possibili sensori contenuti in esso e descrivendone le qualità. Vengono presentati i principali sistemi operativi mobili adottati per questi tipi di dispositivi mostrando un confronto tra di essi in termini di pregi e difetti e viene narrata un minimo di storia relativa ai dispositivi mobili in generale spiegando come lo smartphone abbia sostituito il classico telefono cellulare. Nel documento di tesi verranno poi presentati i principali strumenti con cui verrà sviluppata l'applicazione di rilevamento e verranno presi in considerazione due programmi di sviluppo per due linguaggi e tipologie di smartphone differenti: Windows Phone e Android. Tuttavia per lo sviluppo del progetto di tesi verrà impiegata solo la strumentazione relativa a Windows Phone. In seguito verrà presentata l'applicazione d'ausilio alla progettazione dei metodi, Scilab. Per il rilevamento dell'attività verranno esposti due diversi metodi e ne verranno mostrati il codice per l'implementazione e i relativi risultati. Questi verranno poi discussi e confrontati per analizzare l'affidabilità di entrambi i metodi.
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4

Cecchetti, Gessica <1988&gt. "Dōjinshi in Italia: presenza, consumo e creatività." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7439.

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Abstract:
Questa tesi vuole offrire uno scorcio sul mondo dei dōjinshi in Italia: ovvero, quale considerazione godono tra i consumatori e quanto questi ultimi possano subire influenze nella scelta delle loro preferenze. Inizialmente delineerò una panoramica entro la quale il fenomeno dōjinshi potrebbe situarsi in quanto prodotto culturale transnazionale ricevuto dal Giappone e adottato in Italia, dove si è ritagliato un proprio spazio dopo l’arrivo di anime e manga. Nel secondo capitolo presenterò le figure coinvolte nella pratica amatoriale: i fans. Analizzerò, attraverso gli studi sulla cultura dei fans, cosa significhi nel mondo di oggi e quanto importante possa essere la riappropriazione e le pratiche attuate dai consumatori nei confronti di prodotti commerciali originali, o meno, riassumendo anche gli studi condotti sui fans italiani relativi a anime e manga. Successivamente presenterò, basandomi sugli studi culturali giapponesi, l’ambiente nel quale le dōjinshi si sviluppano e si diffondono così da delineare i rapporti presenti e l’attrazione che ne scaturisce tra i fans in Giappone. Infine descriverò i risultati ottenuti tramite un questionario online e interviste condotte tra i consumatori italiani di dōjinshi. In tal modo si potrà avere uno sguardo sul perché esse rappresentino motivo di interesse e ricerca.
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5

Yankine, Mariam <1990&gt. "PRESENZA ECONOMICA DEL GIAPPONE NELL'AFRICA SUB-SAHARIANA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14582.

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Abstract:
Le interrelazioni socio-economiche che oggi si tessono quotidianamente a tutti i livelli della nostra quotidianità, ci paiono alquanto scontate ma, si tratta di un processo antico ed inarrestabile, superiore perfino agli stessi attori che lo compongono. Processo acceleratosi sopratutto con l'avvento delle grandi scoperte ed innovazioni della storia, ma da cui oggi emerge un quadro estremamente complesso. Gran parte della storia globale che oggi ci è pervenuta viene raccontata dal punto di vista eurocentrico, ma la crescente integrazione economica, sociale e culturale impone anche che siano fatti degli studi trasversali che prendano in conto diverse aree del mondo. Nella fattispecie, la crescente integrazione fra aree in precedenza considerati distanti è sempre più sotto i riflettori, l'Asia e l'Africa Sub-sahariana. Sono due aree a prima vista senza nulla in comune, ma il loro recente avvicinamento economico ha creato meccanismi che richiedono sicuramente uno studio attento per capire quali siano i processi in atto.
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6

Ussardi, Gregorio <1989&gt. "La presenza cinese in Estonia nel terzo millennio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7462.

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Abstract:
Il presente lavoro mira a far luce sulle ragioni per le quali i cinesi decidono di recarsi a studiare o lavorare nel più piccolo stato baltico, l'Estonia. Attraverso una serie di interviste effettuate dal sottoscritto a Tallinn emergono notevoli informazioni sia sociologiche che politiche.
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7

Privitera, Ivanoe. "La presenza di Aristotele nella Retorica di Filodemo." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2007. http://hdl.handle.net/11384/86171.

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8

Sicoli, Marta. "Un'analisi dell'incompletezza contrattuale in presenza di mercati concorrenziali." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/316.

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Abstract:
2008 - 2009
La tesi analizza gli e¤etti dell incompletezza contrattuale sull e¢ cienza di una relazione d agenzia caratterizzata da selezione avversa ed azzardo morale quando l agente opera in un mercato (imperfettamente) concorrenziale. La prima parte della ricerca o¤re una breve panoramica della letteratura esistente in materia di contratti incompleti al ne di mostrare le di¤erenti prospettive di analisi che si sono alternate nel corso degli anni. Sebbene inizialmente l incompletezza fosse vista come un elemento negativo, che limita in maniera determinante l e¢ cienza delle transazioni economiche, approcci più recenti hanno evidenziato altri e¤etti derivanti dal ricorso a contratti non contingenti, riconoscendo la valenza strategica di tale caratteristica. La seconda parte della tesi utilizza gli strumenti classici della teoria degli incentivi per isolare le condizioni in presenza delle quali il ricorso ad un contratto incompleto garantisce un miglioramento dell e¢ cienza della transazione. In particolare, i due modelli considerati dimostrano che la rinuncia ad uno o più strumenti di controllo del proprio partner permette al principale di limitare gli e¤etti negativi derivanti dalla distribuzione asimmetrica dell informazione e di ottenere un miglior pro tto atteso, grazie al corretto sfruttamento del gioco concorrenziale che si sviluppa sul mercato a valle. [a cura dell'autore]
VIII n.s.
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9

Farneti, Andrea. "Tecniche di riconoscimento del volto in presenza di makeup." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10316/.

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Abstract:
Il makeup, come strumento atto a modificare i tratti somatici di un individuo per aumentarne la bellezza, è largamente diffuso e socialmente accettabile al giorno d’oggi. Per la sua facile reperibilità, semplicità di utilizzo e capacità di alterare le caratteristiche principali di un volto, può diventare uno strumento pericoloso per chi volesse sottrarsi a dei controlli. In questo lavoro di tesi sono stati analizzati algoritmi presenti in letteratura che cercano di arginare gli effetti di alterazione di un viso, causati dal makeup, durante un processo di riconoscimento del volto. Inoltre è stato utilizzato un software per verificare la robustezza dei programmi commerciali in merito al problema del makeup e confrontare poi i risultati riscontrati in letteratura con quelli ottenuti dai test.
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10

Louafi, Rim. "La presenza berbera in Marocco: lingua, tradizioni e riti." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8871/.

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Abstract:
Ma chi sono realmente i berberi? Da dove proviene la loro cultura, le loro tradizioni e la loro lingua? E come riescono a convivere nella società magrebina? Queste sono le domande a cui il presente elaborato cercherà di rispondere in modo tale da fare capire una parte dell’identità berbera. Traendo spunto da articoli tratti da riviste marocchine e da libri pubblicati sull'argomento, proverò a spiegare brevemente l’origine dei riti, delle tradizioni e della lingua berbera. Innanzitutto, la parola Berberi viene dal temine greco barbaroi e dal termine arabo brabra, significa popolo la cui lingua non si capisce. È una denominazione offensiva attribuita da un vincitore ad un vinto, o da una persona sicura di appartenere ad una civiltà superiore. Non è il nome che il popolo stesso si conferisce, tanto è vero che i berberi preferiscono essere chiamati amazigh (imazighen al plurale). I berberi sono i primi abitanti dell’Africa settentrionale che occupano da millenni un vasto territorio che va dalle coste atlantiche del Marocco fino ai confini del Magreb e dell’Egitto. Un popolo nomade che si sposta attraverso i territori spesso verso le montagne o il deserto.
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Books on the topic "Presenza"

1

Muccioli, Nino. Presenza dell'uomo. Milano: Mursia, 1987.

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2

Muccioli, Nino. Presenza dell'uomo. Milano: Mursia, 1987.

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3

Sabbieti, Rosa Berti. La presenza: [racconti]. Foggia: Bastogi, 1995.

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4

Alici, Luigi. Presenza e ulteriorità. Assisi: Porziuncola, 1992.

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5

Cicolani, Silvio. La presenza anarchica nell'aquilano. Pescara: Samizdat, 1997.

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6

La presenza di Orfeo. Milano: Libri Scheiwiller, 1993.

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7

Bitonto, presenza dei cappuccini. Galatina: Congedo, 1991.

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8

Presenza galega en Cuba. Vigo: Xerais, 2010.

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9

Lupi, Dania. In stato di presenza. Firenze: Edizioni di San Marco, 1987.

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10

Gatti, Massimo. Tracce di presenza umana. Milano: Electa, 2005.

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Book chapters on the topic "Presenza"

1

Alves, Adalberto, and Elena Chiarini. "A presença dos dias / La presenza dei giorni." In Traduzione di A presença dos dias / La presenza dei giorni, 23–182. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-138-9.05.

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Abstract:
La presenza dei giorni is the Italian translation of the equivalent Portuguese colletion of aphorisms A presença dos dias of Adalberto Alves. The literary work has been translated for the first time in Italian language by Elena Chiarini in this volume.
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2

Chiarini, Elena. "Note alla traduzione." In Traduzione di A presença dos dias / La presenza dei giorni, 183–86. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-138-9.06.

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Graziani, Michela. "Adalberto Alves e l'aforisma." In Traduzione di A presença dos dias / La presenza dei giorni, 9–17. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-138-9.03.

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Abstract:
The aphorism is the literary form choosen by the Portuguese poet Adalberto Alves in the collection A presença dos dias / La presenza dei giorni. The essay aims to analyse the concept of aphorism in Adalberto Alves with an eastern and western philosophical view.
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Tylusinska-Kowalska, Anna. "Commento alla traduzione. Traduttori non sempre traditori." In Traduzione di A presença dos dias / La presenza dei giorni, 19–22. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-138-9.04.

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Abstract:
Starting from a statement of Pirandello concerning the art of translation, the essay aims to reflect on the concept of translator and on the frequent false attribution of traitor. In addition to this, the essay focuses on the Italian translation of the literary work of Adalberto Alves A presença dos dias / La presenza dei giorni.
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5

Longo, Sandro. "I modelli in presenza di trasporto solido." In UNITEXT, 295–322. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1872-3_10.

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Nicolini, Giovanna, Donata Marasini, Giorgio Eduardo Montanari, Monica Pratesi, Maria Giovanna Ranalli, and Emilia Rocco. "Metodi inferenziali in presenza di mancate risposte totali." In UNITEXT, 143–72. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2796-1_5.

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7

Nicolini, Giovanna, Donata Marasini, Giorgio Eduardo Montanari, Monica Pratesi, Maria Giovanna Ranalli, and Emilia Rocco. "Metodi inferenziali in presenza di mancate risposte parziali." In UNITEXT, 173–220. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2796-1_6.

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8

Grossi, Vittorino. "Nota sulla presenza dell’« humilitas » ambrosiana in Agostino d’Ippona." In Instrumenta Patristica et Mediaevalia, 203–14. Turnhout: Brepols Publishers, 2017. http://dx.doi.org/10.1484/m.ipm-eb.5.114516.

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9

Catalani, Luigi. "La presenza dello ps.-Dionigi nelle opere dei Porretani." In Instrumenta Patristica et Mediaevalia, 205–26. Turnhout: Brepols Publishers, 2011. http://dx.doi.org/10.1484/m.ipm.1.100842.

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10

Galvani, Giampaolo. "Presenza di generi lirico-corali nella tragedia greca: l’imeneo." In Poeti in Agone, 103–30. Turnhout: Brepols Publishers, 2018. http://dx.doi.org/10.1484/m.gifbib-eb.5.115162.

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Conference papers on the topic "Presenza"

1

Quarta, Aurora. "Il Castello di “Carta”. Excursus della presenza del castello di Gallipoli nella cartografia storica." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11339.

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Abstract:
The Castle of "paper". Excursus of Gallipoli’s castle presence in historical cartographyThe castle is located at the eastern part of the Gallipoli’s old town: the first data in archives and libraries started from the sixth century under the mention of castrum and in the following centuries there are many informations on parchments, written documents and bibliography published until today. The Syllabus Grecarum Membranarum from the twelfth century and the Statutum de reparatione castrorum of Frederick II are two precious sources about the primitive castle’s architecture.The structure endured the passage of the Byzantines, Normans, Swabians, Angevins and again, Aragonese, Venetians, Spaniards, Austrians and finally the Bourbons, until it became property of the State and now of the Gallipoli’s municipality. It has suffered over time numerous interventions to adapt it to new military needs: the castle was no longer effective with leading defence from new siege weapons, as for other architectures of the same period.The numerous representations preserved in Italian and European archives give a complete picture of the Gallipoli’s urban development and include the defensive system of the city: the different views illustrate the walls and allow us to understand the castle’s main evolutionary dynamics and its connection with the town.
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2

Germani, Alfonso. "Denominazioni di luogo intitolate a edifici di culto, monasteri, oratori, altari e altri manufatti legati alla presenza del sacro." In The Fourth International Conference on Onomastics „Name and Naming”, Sacred and Profane in Onomastics. Editura Mega, Editura Argonaut, 2017. http://dx.doi.org/10.30816/iconn4/2017/50.

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3

Dal Vecchio, Andrea, Stefano Massaglia, Alessio Marco Lazzari, Valentina Merlino, and Danielle Borra. "La presenza dei vini di montagna italiani nel settore ristorativo: Un confronto fra Val Susa DOC e Valle d'Aosta DOC." In 37th World Congress of Vine and Wine and 12th General Assembly of the OIV. Les Ulis, France: EDP Sciences, 2014. http://dx.doi.org/10.1051/oivconf/201407003.

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4

Decandia, Lidia. "Percorsi e terre di mezzo: dai cammini degli antenati ai luoghi dell'incontro e della festa contemporanei: il museo mater di Mamoiada." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7975.

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Abstract:
Il saggio intende raccontare l’esperienza svolta insieme a Studio Azzurro nella progettazione del Museo di archeologia e del territorio di Mamoiada. In questa esperienza attraverso l’uso di strumenti multimediali e interattivi si è lavorato per costruire non un luogo contemplativo, ma una vera e propria centrale “centrale di produzione di conoscenza memoriale e immaginativa”. Nel raccontare alcuni aspetti della storia di questo territorio, per individuare una possibile chiave interpretativa, siamo partiti dalle peculiarità di questo contesto e in particolare dal suo essere terra di confine e di frontiera, e in quanto tale, anche luogo di incontro e di scambio. Questa particolare identità di confine è diventata la chiave per rileggere la presenza di particolari luoghi "sacri" preistorici e contemporanei che popolano questo contesto. Si è scelto di narrare questo peculiare aspetto della storia del territorio utilizzando fonti documentarie e orali, messe insieme non con un andamento lineare e continuo, ma lavorando piuttosto, attraverso immagini poetiche e metaforiche per frammenti, montaggi, accostamenti delicati che, nel rompere ogni associazione sistematica, si richiamano l'un l'altro, più attraverso analogie che sequenze logiche. Abbiamo pensato di costruire un percorso che diventasse capace di mostrare più che di dire, di far lavorare l'immaginazione attraverso l'accostamento inusuale tra epoche differenti, tra l'arcaico e il contemporaneo; di aprire domande e di mettere sul tavolo questioni insolute anziché costruire teorie da difendere.
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Di Giacomo, Tullia Valeria. "Riconnettere i percorsi della memoria per valorizzare e salvaguardare: la riqualificazione del corridoio fluviale dell’Aniene." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7968.

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Abstract:
I territori attuali, spesso frammentati dal crescente e incontrollato consumo di suolo hanno bisogno di una pianificazione che ristabilisca la continuità dei luoghi contribuendo a tessere nuove relazioni, intese come legami fisici o immateriali, ed eventualmente ricostruire preesistenti legami di senso depauperati o eliminati. Come mostrato dal crescente uso dei moderni strumenti di comunicazione che altro non fanno che creare delle reti per facilitare la comunicazione e il collegamento tra persone nello spazio digitale, allo stesso modo rimane evidente la necessità di creare delle reti di collegamento nello spazio fisico: collegando i diversi paesi, collegando gli abitanti gli uni agli altri, collegando gli abitanti con il territorio e le sue risorse storiche e ambientali. In misura ancora più marcata, si ritrova l’urgenza di restituire un senso ad alcuni luoghi che hanno subito una trasformazione e una perdita di ruolo, di uso, di cura e quindi di dignità. Il caso di studio si colloca a Roma, lungo il corso del fiume Aniene, nel corridoio fluviale che ancora sopravvive all’aggressione del consumo di suolo e che tuttavia necessita di particolari attenzioni verso la protezione della risorsa ambientale e verso la protezione dai rischi connessi dalla presenza del corso d’acqua a ridosso di zone anche fortemente urbanizzate. L’obiettivo è quello di ricucire la frammentazione urbana e impedire l’ulteriore consumo di suolo lungo questi spazi aperti che sono il risultato di interventi di urbanizzazione, i cosiddetti “vuoti” di risulta, gli SLOAP (Space Left Over After Planning).
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Crupi, Valentina. "Verso una nuova consapevolezza dell'ambiente: l'agire collettivo per la definizione di nuovi spazi pubblici della città." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7957.

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Abstract:
La necessità di reagire a situazioni nuove in ambito urbano, come quelle legate gli effetti dei cambiamenti climatici, sta favorendo lo sviluppo, in alcune città europee e americane, di azioni innovative da parte della cittadinanza. Se da un lato, infatti, sono ampiamente sperimentate politiche pubbliche urbane di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, dall'altro iniziano a fiorire esperienze 'dal basso' che si manifestano nello spazio quotidiano attraverso processi di cura e tutela del territorio promossi dagli abitanti. La traduzione fisica di queste pratiche sembra mostrare l'emergere di un nuovo tipo di spazio pubblico, dal forte carattere sociale, in cui si manifestano le volontà ecologiche della comunità. Queste esperienze, nate in America ma che hanno ormai una larga diffusione in altre parti del mondo, consistono in azioni più o meno organizzate, coordinate da amministrazioni e università, ma anche da associazioni studentesche, collettivi artistici e comunità di quartiere, e si attuano grazie alla presenza di una cittadinanza attiva e ricettiva. Il seguente intervento sostiene l'ipotesi che simili fenomeni rappresentino una risorsa importante per la conoscenza dei luoghi e lascino intravedere lo sviluppo di una rinnovata prospettiva di responsabilità condivisa e presa di coscienza sulle questioni ambientali. Si tenterà dunque di illustrare gli elementi che favoriscono un progetto condiviso di convivenza col rischio; delineare e definire quelli che sembrano essere i caratteri di un nuovo tipo di spazio pubblico; comprendere come la tecnologia 2.0 possa divenire dispositivo per lo scambio di risorse e di informazioni. Si tratta di una prima ricognizione che però lascia intravedere la ricchezza degli approcci e di possibili soluzioni.
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Arras, Francesca, Arnaldo Cecchini, Elisa Ghisu, Paola Idini, and Valentina Talu. "Perché e come promuovere la camminabilitá urbana a partire dalle esigenze degli abitanti piú svantaggiati: il progetto "Extrapedestri. Lasciati conquistare dalla mobilità aliena!"." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7962.

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Abstract:
La città contemporanea è una città a misura di automobilista. Chi non vuole o non può usare l'automobile per spostarsi non è in grado di esercitare pienamente il proprio diritto urbano di accesso ed uso degli spazi e delle strade sottratti dalle automobili all'uso pubblico e collettivo. Il prerequisito per la riconquista di questo diritto urbano negato è la promozione di un vero e proprio cambiamento culturale in materia di mobilità, attraverso il coinvolgimento consapevole e responsabile degli abitanti nelle politiche e nei progetti di promozione della mobilità altra, in particolare di coloro che subiscono la maggior parte delle conseguenze negative determinate dalla presenza invasiva delle automobili nella città: bambini, anziani, persone disabili e pedoni (e ciclisti) in generale. Nell'articolo descriveremo il progetto pilota "Extrapedestri. Lasciati conquistare dalla mobilità aliena!" che si pone l'obiettivo di promuovere la camminabilità urbana di due quartieri marginali della città di Sassari (e, in prospettiva, di tutta la città, trattandosi un progetto facilmente replicabile) a partire dalle esigenze, dai desideri e dalla "capacità di disobbedienza" dei bambini, uno dei gruppi di abitanti più svantaggiati in materia di mobilità. Contemporary city is a car-friendly city. Those who cannot or do not want to use a car are not capable to fully exercise their fundamental urban right to access and to use the public spaces and the streets. In this paper, we argue that it is possible to make more effective policies aimed at building walkable cities making reference to the desires and needs of disadvantaged groups. In particular, we concentrate on children as one of the most vulnerable groups of inhabitants of the city. The role children can play in improving urban quality of life is fundamental, for a number of reasons, most important of which, for the purpose of this paper, is their "capability of disobedience" which might be used as a force of urban transformation. Then, we present one project through which we try to promote the urban walkability of the city of Sassari starting from children's involvement: "ExtraPedestrians: let yourself be conquered by the 'alien' mobility".
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Zerbi, Andrea, and Giorgia Bianchi. "Un HGIS per lo studio dei catasti storici della città di Parma." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7981.

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Abstract:
Già da alcuni decenni le discipline che si occupano di storia urbana possono avvalersi delle potenzialità legate allo sviluppo delle tecnologie informatiche. L’impiego dei GIS sviluppati su cartografia storica, in grado di archiviare grandi quantità di dati e riferirli alle rispettive coordinate spaziali, permette oggi di riconsiderare alcuni fenomeni nella loro distribuzione territoriale. In questa direzione all’interno del DICATeA dell’Università degli Studi di Parma sul finire del 2012 ha preso avvio un progetto multidisciplinare che prevede la realizzazione di un HGIS sui catasti storici figurativi della città. La presenza di ben quattro catasti geometrici storici, realizzati a partire dalla seconda metà del Settecento e basati sulla stessa matrice territoriale, permette di impostare un sistema a più soglie e di effettuare una lettura regressiva della storia urbana dalla fine del XVIII secolo ad oggi. La scelta di lavorare su fonti di tipo catastale, oltre a essere legata alla quantità e alla qualità dei dati presenti, è altresì favorita dalla duplice struttura dei catasti moderni che, abbinando descrizioni di carattere cartografico a descrizioni di carattere testuale, ben si prestano ad essere analizzati sfruttando appieno le potenzialità offerte dalle strumentazioni GIS. La rappresentazione zenitale dei catasti geometrici-particellari consente di ottenere, grazie a operazioni di georeferenziazione, la sovrapposizione tra diverse mappe (anche realizzate in diversi periodi storici) e una lettura geometricamente e dimensionalmente corretta. Con la realizzazione del GIS sarà quindi possibile studiare alcuni fenomeni storici da un punto di vista spaziale e operare letture sincroniche e diacroniche sulla storia della città. Already for several decades disciplines that are involved in urban history can take advantage of the potential offered by the development of information technology. Nowadays the use of GIS developed on historical maps, able to store large amounts of data and relate them to their spatial coordinates, allows to reconsider some phenomena in their spatial distribution. In this direction within the DICATeA of the University of Parma at the end of 2012 started a multidisciplinary project that provides for the construction of a HGIS on historic figurative cadastres of the city. The presence of four historical geometric cadastres, made from the second half of the eighteenth century and based on the same territorial matrix, allows to realize a multi-thresholds system and a regressive reading of urban history from the late eighteenth century to today. The choice to work on this type of sources, in addition to be linked to the quantity and quality of data present, is also encouraged by dual structure of modern registers that, combining cartographic descriptions with textual descriptions of characters, lend themeselves to be analyzed by exploiting the full potential offered by GIS. The zenithal representation of the detailed-geometric maps allows to obtain, thanks to georeferencing operations, the overlap between different maps (also made in different historical periods) and a geometrically and dimensionally correct reading. With the implementation of GIS will be possible to study some historical phenomena from a spatial point of view and operate synchronic and diachronic readings on the history of the city.
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Sugliano, Angela Maria, and Alice Saracchi. "FEELING PRESENT: WHAT ELEMENTS DETERMINE THE FEELING OF PRESENCE IN A VIRTUAL ENVIRONMENT." In 12th International Conference on Education and New Learning Technologies. IATED, 2020. http://dx.doi.org/10.21125/edulearn.2020.1491.

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FAURE, HENRI. "MONTE-CARLO AND QUASI-MONTE-CARLO METHODS FOR NUMERICAL INTEGRATION." In Present and Future. WORLD SCIENTIFIC, 2001. http://dx.doi.org/10.1142/9789812799890_0001.

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Reports on the topic "Presenza"

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Welp, Timothy, and Michael Tubman. Present practice of using nautical depth to manage navigation channels in the presence of fluid mud. Environmental Laboratory (U.S.), May 2017. http://dx.doi.org/10.21079/11681/22539.

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2

Rebollo-Bueno, Sara. Los think tanks y su presencia en la agenda mediática española/ Think tanks and their presence in the Spanish media agenda. Revista Internacional de Relaciones Públicas, June 2019. http://dx.doi.org/10.5783/rirp-17-2019-09-165-188.

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3

Lonnfors, M., E. Leppanen, H. Khartabil, and J. Urpalainen. Presence Information Data Format (PIDF) Extension for Partial Presence. RFC Editor, September 2008. http://dx.doi.org/10.17487/rfc5262.

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4

Rosenberg, J. Presence Authorization Rules. RFC Editor, December 2007. http://dx.doi.org/10.17487/rfc5025.

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5

Keledei, Raymond F. Naval Forward Presence. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, October 2006. http://dx.doi.org/10.21236/ada463587.

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6

Saint-Andre, P., ed. Extensible Messaging and Presence Protocol (XMPP): Instant Messaging and Presence. RFC Editor, October 2004. http://dx.doi.org/10.17487/rfc3921.

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Saint-Andre, P. Extensible Messaging and Presence Protocol (XMPP): Instant Messaging and Presence. RFC Editor, March 2011. http://dx.doi.org/10.17487/rfc6121.

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Schulzrinne, H., V. Gurbani, P. Kyzivat, and J. Rosenberg. RPID: Rich Presence Extensions to the Presence Information Data Format (PIDF). RFC Editor, July 2006. http://dx.doi.org/10.17487/rfc4480.

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Montano, Yeidy, Pedro M. Tapia, Cristian Quispe, and Beatriz Fuentealba. El Drenaje Ácido de Roca y sus potenciales impactos ambientales. Instituto Nacional de Investigación en Glaciares y Ecosistemas de Montaña, 2022. http://dx.doi.org/10.36580/inaigem.document12.

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Abstract:
El Drenaje Ácido de Roca es un proceso que incorpora de manera natural metales pesados a los cuerpos de agua, principalmente en las cabeceras de cuenca. Este folleto presenta información sobre cómo se genera el problema del Drenaje Ácido de Roca (DAR), describiendo las etapas y factores que influyen en su formación, y cómo el retroceso glaciar está acelerando el problema. Se mencionan cuáles son los principales impactos del DAR en los ecosistemas terrestres, acuáticos y en la salud humana. En la sección final se presentan algunas tecnologías existentes para mitigar los efectos del DAR, y se identifican algunos puntos con probable presencia de DAR a nivel nacional (Perú).
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Pelletier, B. R., D. Monahan, and A. Maisonneuve. Present offshore topography. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 1987. http://dx.doi.org/10.4095/126963.

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