Dissertations / Theses on the topic 'Principio di sussidiarietà'
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Cervone, Lisa <1977>. "Principio di sussidiarietà e sistema delle fonti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/103/1/Tesi_Dottorato_Lisa_Cervone_-_Principio_di_Sussidiariet%C3%A0_e_Sistema_delle_Fonti_-_Diritto_Costituz.pdf.
Full textCervone, Lisa <1977>. "Principio di sussidiarietà e sistema delle fonti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/103/.
Full textBRUSATORI, DAVIDE. "I presupposti filosofici del principio di sussidiarietà orizzontale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2016. http://hdl.handle.net/10281/105193.
Full textCARRER, Matteo (ORCID:0000-0002-2558-3455). "Il principio di sussidiarietà: dalle regole costituzionali all'azione di governo." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2010. http://hdl.handle.net/10446/589.
Full textBergo, Monica. "Il principio di sussidiarietà come paradigma costituzionale di elaborazione di nuovi diritti sociali." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3427444.
Full textQuesto elaborato prende in esame la maggiore dottrina nazionale e internazionale sulle cause della crisi del Welfare State e sui suoi effetti in termini di difficoltà di garantire la tutela dei diritti sociali in modo universalistico. La strada che si delinea per il futuro del problema pubblico in materia di diritti sociali richiede quanto meno un ripensamento del ruolo dello Stato e dei cittadini all’interno della società, intesi non solo come destinatari di servizi, ma anche come protagonisti nel processo di produzione e godimento del bene comune. In questo senso il principio di sussidiarietà può rappresentare la chiave di volta per una ridefinizione dei rapporti sociali, civili e politici. Nella prima parte, il primo capitolo ripercorre l’evoluzione dei diritti sociali, così come elaborati dalla teoria giuridica e dalla prassi politica, secondo lo sviluppo dei sistemi di Welfare State dal secondo dopoguerra fino alla loro crisi. Il capitolo II approfondisce le origini della sussidiarietà attraverso l’individuazione di importanti affinità fra il pensiero cattolico e quello laico, con particolare attenzione alle più recenti interpretazioni del principio. Il capitolo III prende in esame le nuove politiche di welfare adottate in Italia e in Europa, in particolare quelle di natura fiscale. Nella seconda parte di questo elaborato si documentano le riforme del welfare in corso in Italia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti nei settori della sanità, dell’istruzione e dei servizi sociali. Il capitolo I si sofferma su alcune importanti misure sociali adottate in Italia, nell’ambito della nuova suddivisione delle competenze fra Stato e Regioni, disegnata dalla riforma del titolo V della Costituzione, a partire dai livelli essenziali delle prestazioni. Vengono esaminati i casi dei buoni scuola regionali, dell’accreditamento e della certificazione per le strutture private nel settore sanitario e del buono lavoro. Il capitolo II espone le recenti riforme adottate in Francia per la tutela e lo sviluppo dei servizi alla persona. In particolare, vengono esaminate le maggiori implicazioni derivanti dall’introduzione del buono lavoro CESU. Il capitolo III affronta l’evoluzione del sistema di welfare britannico, dalla formulazione della teoria della Terza via, fino alla recente idea di Big Society lanciata dal premier Cameron, passando attraverso l’analisi di modelli innovativi di governance, come quello dei quasi-mercati, che ha trovato una rilevante diffusione nei settori dell’educazione e della sanità. Il capitolo IV prende in esame il tema delle Intergovernmental relations nel sistema federale degli Stati Uniti d’America. L’analisi sugli strumenti di governance elaborati dalla dottrina americana per spiegare la complessità del sistema di welfare statunitense, porta alla luce la teoria della New Governance, che introduce una nuova prospettiva nel rapporto fra centri di governo e gli altri attori. A conclusione di questo elaborato si osserva come alla base dei modelli esaminati si ponga innanzitutto una precisa idea di uomo e del valore della sua iniziativa, la stessa idea che ispira il principio di sussidiarietà: non più l’individuo, ma la persona inserita e concepita all’interno dei gruppi sociali cui appartiene. La Big Society della Gran Bretagna richiama allora l’idea italiana di Welfare Society proposta dal recente Libro Bianco sul Welfare, mentre negli Stati Uniti prende le sembianze della New Governance, elaborata quasi trent’anni fa.
Selva, Verzica Luigi. "Principio di sussidiarietà orizzontale e gestione dei servizi pubblici locali." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3423885.
Full textLa ricerca verte sull’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale e la gestione dei servizi pubblici locali. La tesi si è sviluppata su due direttrici parallele: lo studio del principio di sussidiarietà e l’analisi della disciplina dei servizi pubblici locali. In primo luogo si è approfondito il termine giuridico “principio di sussidiarietà”. Si è analizzato lo sviluppo di tale principio nella storia, dai suoi primi utilizzi – tale formulazione lessicale trova la sua origine storica nel 1931, mediante l’enciclica Quadragesimo Anno di Pio XI –, sino alla codificazione positivistica datane dalla Costituzione italiana. Successivamente l’approfondimento si è focalizzato dapprima sui primi riferimenti normativi del concetto di sussidiarietà orizzontale e sui lavori dell’assemblea costituente in materia; si è poi analizzata l’interpretazione data da dottrina e giurisprudenza, amministrativa e contabile, circa il concetto e l’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale. Si è quindi proceduto ad analizzare l’articolo 118 della Costituzione quale strumento giuridico-costituzionale necessario ad una più efficace applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale nella disciplina dei servizi pubblici locali. Il principio di sussidiarietà, infatti, trova testuale menzione all’interno della Costituzione italiana negli artt. 118, comma 1 e 4, e 120, comma 2, a seguito della novella costituzionale di cui agli artt. 4 e 6 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3; mentre gli artt. 118, comma 1, e 120, comma 2, Cost. si riferiscono, chiaramente, al principio di sussidiarietà nella sua accezione verticale, l’art. 118, ultimo comma, concerne propriamente il profilo orizzontale del principio prevedendo che «Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà». Il percorso di ricerca, sotto questo profilo, è quindi giunto allo studio delle sentenze della Corte Costituzionale, in cui si è approfondito come la Corte non ha mai affrontato, in maniera esplicita, l’interpretazione del comma 4 dell’art. 118 della Costituzione in relazione con la disciplina dei servizi pubblici locali, e che, con la sentenza n. 24/2011, ammettendo la legittimità del referendum abrogativo dell’art. 23 bis d.lgs. n. 112/2008, ha affermato che, qualora fosse abrogato tale articolo “ne conseguirebbe l’applicazione immediata nell’ordinamento italiano della normativa comunitaria” in materia di s.p.l. La prima parte della tesi si è conclusa con un capitolo comparatistico sulla normativa dei Lander Tedeschi in tema di sussidiarietà c.d. rinforzata. La seconda parte della tesi dottorale ha avuto come incipit l’approfondimento del concetto di servizio pubblico locale e la sua evoluzione storico-giuridica. In secondo luogo, la ricerca si è concentrata sulla disciplina della gestione dei servizi pubblici locali come si è susseguita negli ultimi anni cercando di coglierne i tratti caratteristici ancorché sia stata sottoposta a continui interventi legislativi (solo negli ultimi tre anni si è assistito ad una continua modifica della disciplina che ha portato dapprima ad un referendum abrogativo, poi ad una pedissequa riproposizione del precedente dettato normativo, ed infine alla declaratoria di illegittimità da parte della Corte Costituzionale). Nel settimo e penultimo capitolo, la ricerca si è concentra, in particolar modo, su due diverse prospettive per individuare e definire la disciplina dei servizi pubblici locali: a) la prima prospettiva è rinvenibile nell’analisi degli articoli dell’ordinamento italiano, non toccati dalla declaratoria di illegittimità costituzionale per mezzo della sentenza della Corte Costituzionale n. 199/2012; b) la seconda si è concentrata sullo studio della disciplina dell’ordinamento unionista in tema di servizi pubblici locali (rectius Servizi di Interesse Economico Generale – SIEG). L’ultima parte della tesi ha inteso sintetizzare quanto precedentemente analizzato al fine di riunire ed offrire una visione chiara e completa della tesi sostenuta: una sostenibile interpretazione dell’applicazione del principio di sussidiarietà alla disciplina dei servizi pubblici locali.
Sileci, Federica <1993>. "La valorizzazione del patrimonio culturale italiano attraverso il principio di sussidiarietà. Il caso del FAI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17235.
Full textAntonini, Cristiano. "I servizi pubblici locali ed il principio di sussidiarietà : il superamento della dicotomia tra pubblico e privato ed il nuovo ruolo dell'ente locale." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425468.
Full textIANNI, PIERPAOLO. "IL RUOLO DEI PARLAMENTI NAZIONALI NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE GIURIDICA EUROPEA DOPO IL TRATTATO DI LISBONA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/17948.
Full textThis research thesis deals with the role of national parliaments in Italy, United Kingdom and Germany. It analyses the way in which these Parliaments participate in the European Union and implement the Law of the European Union after the Treaty of Lisbon. The research focuses on a comparative analysis of parliamentary procedures, instruments, and practices in order to examine the respective roles of the European Institutions and the national parliaments within the European framework. The new legal framework laid down the Treaty of Lisbon encourages the creation of an integrated parliamentary system, based on the European Parliament and on the national parliaments which are assigned a more incisive role in the European decision-making process, in the belief that these innovations may contribute to guaranteeing a more effective level of democracy in the overall functioning of the Union. The national parliaments can contribute to making Europe more or less effective. They will be called on to play a more important role in the European law-making process, specifically in the pre-legislative dialogue with European institutions and particularly in the monitoring of the enforcement of the subsidiarity principle in European legislation proposals. The Treaty of Lisbon regulations introduce direct participation of national parliaments in the European law-making process, transforming them into the "guardians of subsidiarity". The Treaty of Lisbon and the related protocols recognise and encourage interparliamentary cooperation, entrusting national parliaments with the task of promoting and organising its achievement within the European Union. In this perspective, the competences of the Conference of Community and European Affairs Committees of Parliaments of the European Union (COSAC) are further enhanced. In this thesis, the reasons for overall inclusion of national parliaments in the European Union activities are analysed. The role of national parliaments in the EU according to the specific provisions of the EU treaties is also discussed and the largest part of the work is devoted to the ex ante subsidiarity principle control mechanism (the Early Warning System), which gives the right for the national parliaments to influence the EU legislative process.
IANNI, PIERPAOLO. "IL RUOLO DEI PARLAMENTI NAZIONALI NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE GIURIDICA EUROPEA DOPO IL TRATTATO DI LISBONA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/17948.
Full textThis research thesis deals with the role of national parliaments in Italy, United Kingdom and Germany. It analyses the way in which these Parliaments participate in the European Union and implement the Law of the European Union after the Treaty of Lisbon. The research focuses on a comparative analysis of parliamentary procedures, instruments, and practices in order to examine the respective roles of the European Institutions and the national parliaments within the European framework. The new legal framework laid down the Treaty of Lisbon encourages the creation of an integrated parliamentary system, based on the European Parliament and on the national parliaments which are assigned a more incisive role in the European decision-making process, in the belief that these innovations may contribute to guaranteeing a more effective level of democracy in the overall functioning of the Union. The national parliaments can contribute to making Europe more or less effective. They will be called on to play a more important role in the European law-making process, specifically in the pre-legislative dialogue with European institutions and particularly in the monitoring of the enforcement of the subsidiarity principle in European legislation proposals. The Treaty of Lisbon regulations introduce direct participation of national parliaments in the European law-making process, transforming them into the "guardians of subsidiarity". The Treaty of Lisbon and the related protocols recognise and encourage interparliamentary cooperation, entrusting national parliaments with the task of promoting and organising its achievement within the European Union. In this perspective, the competences of the Conference of Community and European Affairs Committees of Parliaments of the European Union (COSAC) are further enhanced. In this thesis, the reasons for overall inclusion of national parliaments in the European Union activities are analysed. The role of national parliaments in the EU according to the specific provisions of the EU treaties is also discussed and the largest part of the work is devoted to the ex ante subsidiarity principle control mechanism (the Early Warning System), which gives the right for the national parliaments to influence the EU legislative process.
Coppola, Irene. "Rete, Sussidiarietà, Condivisione, Processo (un nuovo paradigma di principi e responsabilità)." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/3076.
Full textNetwork represents a new way to do buisiness and to coagulate energies and resources. Two foundamentals figures of private law blend in the study of this figure and of its effective meaning: contract and enterprise. Contract is to enterprise what law is to buisiness. Network thickens activities and resources of more businessmen, joined in a common and unique project, everyone together united and in collaboration for the realization of a productivity program projected to consumers’ needs, always more qualified and emerging. To implement, to increase, to compete, to renovate. Thease are the functions of a new relationship that ties network buisnessmen. It’s the aim that pushes to come together in network, preserving, each, their own business individuality and their autonomy of management and production. Network business is a new and original (surely more profitable) way to work and produce and it’s expression of autonomy of parts, united, each with their own contribute, to produce benefits and services highly competitives. The study of the juridical nature of the case is subject of particular interest, even if the problem is still unresolved. The nature is, without a doubt, an element of reflection very delicate; from contract to association; from single contract to many contracts connected by the purpose, from agreement, to system, method, axperiment. Organization. Agreement. Contract. System. Perspective of profound interest. All elements and structural substance, decline for the wright expression of network essence. Network is a method. Network is experience. Network, infact, is a cross institution, that from organization (principle of cooperation) becomes in integration of subjects, contract (agreement) and activity, always based on the part’s rule, that represents its fundamental core. The different configuration and the prospective of network’s system has a strong ripercussion on the regime and on pratical, juridical, social and economical effects of this phenomenon. It is, surely, an autonomous and particular figure, with its own characteristics, that cannot always be classified in a well-defined institution. And it’s evident that, because of its legal framework, network presents a lot of perspective and points of view that go from the affirmation of private law’s new principles to the configuration of a particular answerability of the same subjects members of the network. Answerability that is aim of deeped study, so much so that it’s beneficial an “ad hoc” regulation to increase by degrees its measure and its procedure. So network is still a “work in progress”. It needs social adaptation, applied rules and concrete interpretations, tied to emergencies of territory and social fabric. Special regulation is a pride of Italy, even if it’s needed to verify its effects and its ripercussion on the practice; only in this way it will be possible to know its impact and understand the modernization of thease new contractual figures. Network development on the territory is interesting; it’s interesting to understand its essence and its range with its problems. The new figure is analyzed in this work in the general prospective of general theory of law and of its regulation, that involves not only private sphere, but even the comparison with comparative and public law, until the analysis of trial profile of “litisconsorzio”, in the ample and appropriate network trial, where the imlementation of principle of an adversarial process involves all the network businessmen, to guarantee a full defence and allow to the damaged to know the level of answerability of individual or all the partecipants, even with a potential direct lawsuit. The figure is a real new that signs the entrance of new private law principles. It’s surely a remarkable spark of reflection if this method is considerated as drift and statement of new law principles, like cooperation, sharing, contractual planning, subsidiarity. And, specifically, subsidiarity principle, constitutionally relevant, is affirmation of power of private’s regulation towards whom State is subsidiary and intervenes just in case of non-fulfilment or unsuitableness of interests subtended to the case. This flexibility is the core of network. Not only. An institution in development, with a lot of profiles still imprecise, ambiguous, equivocal, that have to become clear, not only about its nature, but most of all, regarding the level of network businessmen’s answerability, in network inner and outer relationships, that is not able to leave trial system of “litisconsorzio necessario” and respect of principle of an adversarial process out of consideration. Network, answerability, trial. The real problem is the absence of an “ad hoc” answerability (network businessmen’s answerability) and an “ad hoc” procedure to ascertain every single contractor’s role and to protect single network businessmen from an aswerability extended to other partecipants and to protect third party, who has to be able to act against the real responsible. Only with a real legal protection and strong guarantees, investemts and new contracts implements themselves. New agreement to more important protection. Together to reach a communal aim; resources and ideas to continue; quick and immediate trial, when network is protagonist. Research has to aspire to that. [edited by author]
XV n.s.
GIUSSANI, CHIARA. "ANALISI DEI PROFILI E DELLE CONSEGUENZE DERIVANTI NELL'ORDINAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA DALL'ISTITUZIONE DEL SINGLE RESOLUTION MECHANISM, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÁ E ALLA TUTELA GIURISDIZIONALE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2018. http://hdl.handle.net/2434/561619.
Full textPaggi, Eleonora. "Acquis, integrazione differenziata, unita' dell'ordinamento dell'unione: verso nuovi modelli di integrazione in Europa? Spunti di una riflessione teorica a valle dell'introduzione del c.d. pacchetto sul brevetto europeo con effetto unitario." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3426326.
Full textPrendendo spunto dalle questioni di natura istituzionale inerenti il legittimo esercizio delle tecniche di integrazione differenziata (o differenziazione) sollevate dal c.d. Pacchetto sul brevetto europeo con effetto unitario, la tesi affronta il tema dei limiti giuridici che l’ordinamento dell’Unione europea impone al fenomeno della differenziazione, con particolare riferimento agli istituti della cooperazione rafforzata, ex art. 20 TUE, ed allo strumento degli accordi internazionali inter se conclusi soltanto da alcuni Stati membri al fine di esercitare le competenze comunita rie non esclusive. A tal fine, l’analisi prende le mosse dalla nozione di integrazione differenziata, elaborata sulla bas e dei presupposti teorici accolti dalla dottrina pluralista, e ne evidenzia il carattere essenziale al processo di integrazione europea. Al contrario, anche alla luce del ruolo sempre più significativo riconosciuto dall’ordinamento comunitario al principio di sussidiarietà, l’analisi afferma l’insussistenza di un principio di c.d. unità dell’azione comunitaria ed esclude che possa argomentarsi la priorità giuridica degli strumenti comunitari su quelli internazionalistici nell’esercizio delle competenze non esclusive dell’UE. Infine l’elaborato si concentra sull’esame delle limitazioni imposte alla differenziazione dai principi strutturali inerenti il modo d’essere del diritto UE, così come sino ad ora effettivamente affermatosi ed autocostituitosi, concentrandosi sul ruolo necessario per la preservazione del carattere interindividuale dell’ordinamento rivestito dal principio di autonomia della tutela giurisdizionale comunitaria e, in quest’ottica, dall’istituto del rinvio pregiudiziale.
Sanchini, Francesco. "Profili costituzionali del Terzo settore." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/2158/1183833.
Full textPICCHI, MARTA. "Sistema amministrativo regionale e rapporti centro-periferia. Spunti dal "federalismo d'esecuzione" nella prospettiva di una riforma costituzionale in Italia." Doctoral thesis, 1997. http://hdl.handle.net/2158/808074.
Full textMONICA, BERGO. "IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA' COME PARADIGMA COSTITUZIONALE DI ELABORAZIONE DI NUOVI DIRITTI SOCIALI." Doctoral thesis, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3261904.
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