Academic literature on the topic 'Processi cognitivi'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Processi cognitivi.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Processi cognitivi"

1

Trincas, Roberta, and Mauro Meleddu. "La relazione tra processi emotivi e processi di controllo cognitivo: i meccanismi di conflitto e interazione." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (June 2012): 243–80. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-002005.

Full text
Abstract:
Nell'ultimo decennio si č sviluppato notevolmente lo studio della relazione tra processi emotivi e processi di controllo cognitivo e, attualmente, č stata sottolineata la similaritŕ tra questi due processi. Pensiamo, per esempio, allo sviluppo dei modelli del doppio processo nell'ambito di studio delle emozioni (Barrett et al., 2007), secondo cui i processi emotivi comprendono forme di elaborazione automatica e controllata cosě come i processi cognitivi. In accordo con questa prospettiva, risulta necessario chiarire alcune questioni fondamentali sulla similaritŕ tra emozioni e processi cognitivi e sui loro meccanismi di interazione. Le ricerche sull'argomento si sono interessate a due aspetti, uno riguarda il ruolo dei processi di controllo cognitivo nella regolazione emotiva, l'altro si focalizza sull'influenza delle emozioni sui processi di controllo del pensiero e del comportamento. L'obiettivo di questa rassegna critica della letteratura č di approfondire quest'ultimo filone di ricerca considerando, in particolare, la prospettiva secondo cui gli stati emotivi sarebbero attivati automaticamente e, conseguentemente, interferirebbero sull'esecuzione di compiti che richiedono controllo esecutivo (Gray, 2004; Zelazo, 2006). A tal fine, verrŕ delineata una prospettiva teorico/metodologica che integra i principali modelli teorici e le ricerche appartenenti a questo ambito di studi delle scienze cognitive.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Caprì, Tindara, and Rosa Angela Fabio. "Processi cognitivi complessi e aggressività." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (September 2020): 713–46. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-002012.

Full text
Abstract:
Gli studi presenti in letteratura hanno mostrato l'esistenza di fattori cognitivi, emotivi e genetici che influenzano l'aggressività. Mentre molte ricerche focaliz-zano la loro attenzione sui processi cognitivi sociali, lo scopo del presente studio è quello di indagare la relazione tra processi cognitivi complessi e aggressività. Abbiamo esaminato tale relazione in 236 bambini delle scuole elementari. L'obiettivo principale di questa ricerca è indagare se nei bambini che attuano comportamenti aggressivi, esistono differenze non solo negli aspetti socio-cognitivi (Fase 1 della ricerca), come rilevato dagli studi presentati, ma anche nei processi cognitivi complessi che ne sono alla base, come il pensiero critico ed il problem solving (Fase 2 della ricerca). Sono stati confrontati due gruppi: soggetti aggressivi e di controllo. Abbiamo ipotizzato che i bambini con comportamento aggressivo mostrino capacità di pensiero critico e di problem solving inferiori ri-spetto al gruppo di controllo. I partecipanti erano inizialmente 121 maschi e 115 femmine, di età compresa tra 10 e 11 anni. La ricerca è stata articolata in due fasi distinte. Nella prima sono state somministrate tre scale di self report e una scala di nomina dei pari per valutare rispettivamente: il comportamento aggres-sivo, l'autoefficacia e il disimpegno morale; inoltre due scale sono state sommi-nistrate agli insegnanti per valutare i comportamenti aggressivi, disattentivi e ipe-rattivi dei bambini. Nella seconda fase, 31 bambini sono stati selezionati dal campione iniziale e suddivisi in due gruppi (aggressivo vs controllo). Il pensiero critico e le capacità di problem solving sono stati testati da cinque strumenti. I risultati mostrano un'interessante relazione tra comportamenti aggressivi e le di-mensioni analizzate e rivelano differenze significative tra bambini con compor-tamento aggressivo e gruppo di controllo solo nel pensiero critico, e non nelle ca-pacità di problem solving. I risulati sono stati discussi alla luce della teoria dell'elaborazione delle informazioni sociali, secondo cui le abilità sociali e cogni-tive giocano un ruolo chiave nell'influenzare il comportamento aggressivo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Giusberti, Fiorella, and Gianni Brighetti. "Una volta non si chiamavano processi cognitivi." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (October 2021): 117–27. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12601.

Full text
Abstract:
Lo scopo di questo contributo è quello di mettere in risalto una linea di ricerca che era già presente nei primi decenni della ricca produzione di Renzo Canestrari, estremamente innovativa per quel periodo, e relativa allo studio dei processi mentali, che oggi costituiscono i fondamenti della psicologia cognitiva. Questi lavori rappresentano una intuizione anticipatoria non solo di settori di ricerca, ma anche di metodologie di ricerca empiriche e sperimentali associate allo studio degli aspetti quantitativi dei processi mentali. Di particolare rilievo sono gli studi sulla percezione visiva di impronta gestaltista, arricchiti di analisi sperimentali applicate anche sovente a casi clinici. Non va inoltre dimenticato il contributo offerto da Canestrari allo studio psicologico delle modificazioni sociali intervenute nel secondo dopoguerra.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Mistri, Maurizio. "Processi cognitivi ed organizzazione dei distretti industriali." ARGOMENTI, no. 30 (March 2011): 39–67. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-030003.

Full text
Abstract:
Questo saggio ha l'obiettivo di analizzare la capacitŕ di adattamento del sistema dei distretti industriali italiani ai cambiamenti in atto nella economia mondiale e nell'universo delle innovazioni tecnologiche. L'analisi viene compiuta con un riferimento costante alle basi cognitive dei processi decisionali degli agenti che operano nei distretti industriali. Il concetto di conoscenza, in effetti, ha una base strettamente cognitivista, a differenza di quanto č accaduto per il concetto di informazione. La riflessione sulla conoscenza in economia politica puň partire dall'idea che ogni sistema economico č incardinato in sistemi piů ampi (politici, culturali, militari, ecc.) che ne condizionano il funzionamento e le dinamiche evolutive. Ne deriva che nel mondo economico i processi dinamici non sono del tutto conoscibili ex ante, a causa dei limiti informativi e dei limiti computazionali a cui sono soggetti gli agenti economici.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Iaco, Moira De. "IL RUOLO COGNITIVO DEI GESTI NELL'EDUCAZIONE LINGUISTICA." Trabalhos em Linguística Aplicada 59, no. 2 (August 2020): 1397–408. http://dx.doi.org/10.1590/010318137434211520200628.

Full text
Abstract:
RIEPILOGO Questo contributo intende fornire argomenti utili per comprendere l'efficacia cognitiva dei gesti nella didattica delle lingue. Muovendo dall'influenza dei gesti su processi cognitivi quali i processi attentivi, la memoria, il problem solving e il ragionamento, si giungerà a mostrare le funzioni che i gesti possono svolgere nell'educazione linguistica. Il fine è quello di evidenziare l'esigenza per i docenti L2 di diventare sempre più consapevoli dell'uso strategico dei gesti nella didattica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Ladavas, Elisabetta, Roberto Nicoletti, and Carlo Umiltà. "L'inizio e lo sviluppo della neuropsicologia sperimentale e della neuropsicologia clinica all'Università di." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (October 2021): 85–100. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12599.

Full text
Abstract:
Il contributo narra di come la psicologia moderna, che in larga misura consiste nell'indagare i processi cognitivi e le loro basi neurali, abbia avuto inizio nell'Università di Bologna nella seconda metà degli anni '60 del secolo scorso, grazie all'impulso del prof. Renzo Canestrari. In quegli anni gli interessi scientifici del prof. Canestrari erano orientati verso la psicologia clinica e, in un approccio sperimentale, verso un'indagine della percezione visiva di tradizione gestaltista. Tuttavia egli dimostrò sufficiente apertura mentale da favorire lo sviluppo della ricerca in campi molto diversi e molto lontani da un'impostazione gestaltista. In particolare, il capitolo racconta come il prof. Canestrari abbia favorito ricerche, allora all'avanguardia a livello internazionale, sui processi cognitivi e sulla specializzazione funzionale degli emisferi cerebrali per mezzo della registrazione dei tempi di reazione. Inoltre egli dette impulso a ricerche sui deficit cognitivi in pazienti cerebrolesi. Queste ricerche, oltre a produrre risultati che ebbero risonanza internazionale, portarono a importanti sviluppi clinici e riabilitativi, come la fondazione del Centro di Neuroscienze Cognitive di Cesena.  
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

La Barbera, Daniele, and Stefania Cannizzaro. "I nuovi adolescenti: il virtuale tra metamorfosi evolutiva ed emergenza planetaria." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (June 2021): 51–61. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-004005.

Full text
Abstract:
In questo contributo vengono approfondite le modalità attraverso cui i nuovi dispositivi digitali entrano in relazione con i processi di socializzazione e le dinamiche evolutive di adolescenti e giovani, quali influenza esercitano sui percorsi di costruzione dell'identità personale, sui processi cognitivi, emozionali e relazionali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Ianì, Francesco. "Il corpo nella psicologia cognitiva." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 1 (June 2022): 157–72. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-001012.

Full text
Abstract:
Per definizione, la psicologia cognitiva sembra occuparsi di tutto ciò che non ha a che fare con il corpo: processi cognitivi, rappresentazioni mentali, tracce mnestiche etc. Nel presente articolo, l'autore cerca di evidenziare come invece, al-meno nelle ultime due decadi, il corpo sia entrato prepotentemente al centro del dibattito di tutte quelle discipline che ruotano attorno alla scienza cognitiva. La nascita della cosiddetta Embodied Cognition (EC) ha rappresentato per certi aspetti una piccola rivoluzione che ha mutato in modo radicale, quanto meno all'interno di specifici domini, il modo di intendere la mente. Pur in un'ottica critica, l'autore mira ad evidenziare come uno dei più grandi meriti dell'EC consista nell'aver minato alle fondamenta alcuni assunti insiti nella psicologia cognitiva, quali la netta distinzione tra conoscenza procedurale e dichiarativa, tra percezione e azione, e quella più generale tra l'ambiente percepito e le strutture cognitive at-traverso il quale esso viene rappresentato. L'autore mira a evidenziare come l'EC abbia quindi permesso di evidenziare l'estrema flessibilità, epistemologica e operativa, delle funzioni cognitive e la loro dipendenza dall'azione e dal corpo, distin-guendosi così da diverse teorizzazioni precedenti in cui il primato del ruolo del lin-guaggio non era mai stato messo in discussione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Tessari, Alessia, Alessio Toraldo, Alberta Lunardelli, Antonietta Zadini, and Raffaella Ida Rumiati. "Prova standardizzata per la diagnosi del disturbo aprassico ideomotorio selettivo per tipo di gesto e tipo di effettore." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2013): 311–39. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-003001.

Full text
Abstract:
Questo lavoro propone un nuovo strumento psicometrico per diagnosticare l'aprassia ideomotoria. A partire da modelli cognitivi che assumono l'esistenza di due processi cognitivi per l'imitazione di gesti, distinti funzionalmente e anatomicamente (una via semantica per l'imitazione dei gesti conosciuti e una via diretta per la riproduzione di gesti nuovi), il test mira a identificare deficit selettivi in base al contenuto (gesti conosciuti vs gesti nuovi) e al segmento dell'arto superiore che esegue il movimento (distale vs prossimale). Diagnosticare in modo adeguato il disturbo aprassico ideomotorio e infatti una condizione necessaria per programmare l'iter riabilitativo dei pazienti con lesioni cerebrovascolari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

BOUMEDIENE, Israa. "Aree cerebrali implicate nell’apprendimento linguistico. Lingua e cervello." ALTRALANG Journal 4, no. 01 (June 30, 2022): 275–90. http://dx.doi.org/10.52919/altralang.v4i01.195.

Full text
Abstract:
Brain Areas Implied in Language Learning. Tongue and Brain ABSTRACT: this work aims to present an in-depth theoretical study on the close relationship between brain and language learning, specifically on the brain processes involved in language learning. As has already been approved by many sciences and by many scholars, learning is a complex process that involves many cognitive aspects; so many researchers have tried to carry out research to explain how learning occurs in the brain. RIASSUNTO: Il presente lavoro mira a presentare uno studio teorico approfondito sulla stretta relazione tra cervello e apprendimento linguistico, precisamente sui processi cerebrali coinvolti durante l’apprendimento delle lingue. Come è già stato approvato da tante scienze e da tanti studiosi, l’apprendimento è un processo complesso che implica tanti aspetti cognitivi, perciò tanti studiosi hanno cercato di compiere ricerche affinchè spieghino come avviene l’apprendimento nel cervello.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
More sources

Dissertations / Theses on the topic "Processi cognitivi"

1

COLOMBO, BARBARA. "Rapporti tra metacognizione e multimedialità nei processi cognitivi." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/147.

Full text
Abstract:
Il lavoro si è proposto di indagare le relazioni esistenti tra la metacognizione e la multimedialità, focalizzandosi in particolare sul ruolo che tali elementi possono avere sul processamento cognitivo. Partendo da un'analisi della teoria di Mayer relativa all'apprendimento multimediale, e da un'attenta disamina della letteratura recente riguardante il rapporto tra metacognizione e multimedialità, sono stati progettati tre percorsi di ricerca. Il primo consiste in un'analisi di dell'uso delle illustrazione nei testi scolastici italiani analisi volta a far emergere modelli impliciti dell'utilizzo della multimedialità. Questo primo progetto di ricerca comprende anche una seconda parte, strutturata sotto forma di interviste, volta a studiare più direttamente le concezioni ingenue di diversi sottocampioni di soggetti. Le seconda ricerca è volta a verificare il livello di accordo spontaneo che studenti universitari possono dimostrare rispetto ai principi multimediali ipotizzati da Mayer. La terza parte sperimentale, invece, si è soffermata sull'analisi del ruolo e degli effetti della metacognizione e delle differenze individuali nella fruizione di presentazioni multimediali. I risultati delle ricerche sono stati discussi anche confrontandoli con i dati della più recente letteratura di settore.
The present work was aimed at exploring relations between metacognition (declined in metacogntion knowledge, monitoring and control) and multimedia, focusing particularly on the role that those elements have on cognitive processing. Starting from a theoretical analysis of Mayer's model of multimedia learning, and from a detailed examine of the recent literature concerning metacognition and multimedia, we devised 3 experimental projects. The first one was an analysis of instructional illustrated books, intended to discover embedded beliefs about multimedia. This project included also an interview study to directly investigate people naïve conceptions. The second research was aimed to investigate if cognitive principles underlying multimedia learning are counterintuitive asking students to rate the effectiveness of Mayer's own experimental materials. The third part was focused on the role of active metacognition and individual differences in the fruition of a multimedia presentation. Results from the three studies were discussed and compared with existing literature.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

COLOMBO, BARBARA. "Rapporti tra metacognizione e multimedialità nei processi cognitivi." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/147.

Full text
Abstract:
Il lavoro si è proposto di indagare le relazioni esistenti tra la metacognizione e la multimedialità, focalizzandosi in particolare sul ruolo che tali elementi possono avere sul processamento cognitivo. Partendo da un'analisi della teoria di Mayer relativa all'apprendimento multimediale, e da un'attenta disamina della letteratura recente riguardante il rapporto tra metacognizione e multimedialità, sono stati progettati tre percorsi di ricerca. Il primo consiste in un'analisi di dell'uso delle illustrazione nei testi scolastici italiani analisi volta a far emergere modelli impliciti dell'utilizzo della multimedialità. Questo primo progetto di ricerca comprende anche una seconda parte, strutturata sotto forma di interviste, volta a studiare più direttamente le concezioni ingenue di diversi sottocampioni di soggetti. Le seconda ricerca è volta a verificare il livello di accordo spontaneo che studenti universitari possono dimostrare rispetto ai principi multimediali ipotizzati da Mayer. La terza parte sperimentale, invece, si è soffermata sull'analisi del ruolo e degli effetti della metacognizione e delle differenze individuali nella fruizione di presentazioni multimediali. I risultati delle ricerche sono stati discussi anche confrontandoli con i dati della più recente letteratura di settore.
The present work was aimed at exploring relations between metacognition (declined in metacogntion knowledge, monitoring and control) and multimedia, focusing particularly on the role that those elements have on cognitive processing. Starting from a theoretical analysis of Mayer's model of multimedia learning, and from a detailed examine of the recent literature concerning metacognition and multimedia, we devised 3 experimental projects. The first one was an analysis of instructional illustrated books, intended to discover embedded beliefs about multimedia. This project included also an interview study to directly investigate people naïve conceptions. The second research was aimed to investigate if cognitive principles underlying multimedia learning are counterintuitive asking students to rate the effectiveness of Mayer's own experimental materials. The third part was focused on the role of active metacognition and individual differences in the fruition of a multimedia presentation. Results from the three studies were discussed and compared with existing literature.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Mascellino, Lucrezia. "Processi cognitivi nella relazione con interfacce digitali: l'uso delle icone." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11970/.

Full text
Abstract:
Questo è uno studio sui processi cognitivi dell'essere umano che rendono più facile la lettura delle interfacce web. Precisamente si focalizza sulle icone, su come e perché il carico cognitivo viene ridotto quando vengono usate correttamente all'interno di una interfaccia web ma anche su come l'impatto di una immagine sia molto più forte di una parola. Arrivati a interiorizzare queste argomentazioni verranno utilizzate per poter scoprire il mondo dell'e-commerce e di come un utente possa essere più o meno portato a comprare grazie alla buona creazione dell'interfaccia grafica.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Giacalone, Marika. "Ruolo dei ritmi cerebrali nell'attenzione e nell'integrazione dei processi cognitivi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20112/.

Full text
Abstract:
I ritmi cerebrali svolgono un ruolo fondamentale nell'integrazione dei processi cognitivi ed è stato osservato come il processo di sincronizzazione sia coinvolto sia nell'integrazione locale che su larga scala. Tra i vari processi cognitivi, l'attenzione svolge una funzione chiave nei meccanismi cerebrali ed è interessante notare quale sia il ruolo del ritmo alfa e del ritmo gamma nei processi attenzionali. Il ritmo gamma sembra essere implicato sia nell'integrazione locale che su larga scala e nell'attivazione delle regioni rilevanti, come si può notare nei compiti visuo-spaziali, sensoriali o nell’attenzione sostenuta, e anche nel mantenimento attivo delle informazioni nella working memory. Invece il ritmo alfa svolge un ruolo attivo nell’inibizione delle aree irrilevanti, ma è anche coinvolto nel potenziamento delle aree rilevanti, dove facilita la selezione neurale silenziando le cellule meno eccitate a favore di quelle che si trovano in uno stato di eccitazione maggiore. Inoltre è coinvolto nella preparazione delle risorse attenzionali alla presentazione di stimoli attesi, come mostrano i diversi casi di attenzione selettiva. Infine, tramite l’analisi dei casi di attenzione sostenuta e di working memory, si può notare come le aree cerebrali coinvolte nei processi attenzionali siano pressoché le stesse e anche i ritmi cerebrali che si registrano sono gli stessi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Fabbri, Ilaria. "Ambiti applicativi dell'EEG e della fMRI nello studio dei processi cognitivi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7593/.

Full text
Abstract:
L’obiettivo della mia tesi è quello di presentare e confrontare due tipologie di tecniche di indagine cerebrale, l’EEG (Elettroencefalogramma) e la fMRI (Risonanza Magnetica funzionale), evidenziandone i vantaggi e gli svantaggi, e le loro applicazioni in campo medico. Successivamente è presentato lo sviluppo di un modello sperimentale volto allo studio del fenomeno della sinestesia, a partire da dati estratti mediante le tecniche precedenti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

De, Piano Angela. "Prassi didattiche e processi di apprendimento supportati da artefatti cognitivi nell'era del Web 2.0." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422088.

Full text
Abstract:
The aim of this research is to analyze the theoretical beliefs of teachers in Italian secondary schools concerning the use of educational technologies and paying particular attention to Web 2.0 and multimedia interactive whiteboard. For this purpose, I interviewed Secondary School teachers to know their teaching practices and their theoretical beliefs. The aim of this study is to analyze in particular the correspondence between their theoretical beliefs and the theoretical assumptions of cognitivist and constructivist learning.
L’obiettivo della presente ricerca è quello di analizzare i principali paradigmi epistemologici che guidano gli insegnanti nell’uso di artefatti cognitivi in ambito didattico, con particolare attenzione alle risorse del Web 2.0 e alle Lavagne Interattive Multimediali. A tal fine sono state indagate le prassi didattiche di un gruppo rappresentativo di docenti appartenenti a Scuole Secondarie di I e di II grado e si è verificato se esse sono in linea con i principi teorici sui quali si fonda la didattica interattiva e di rete.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Galletti, Eleonora. "Il ritmo cerebrale alpha nei processi cognitivi e sue alterazioni nelle malattie neurologiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21810/.

Full text
Abstract:
Questo lavoro ha avuto come obiettivo quello di indagare, tramite lo studio di articoli della letteratura, il ruolo funzionale che riveste il ritmo cerebrale alpha (8-13 Hz) nei processi cognitivi quali attenzione, memoria ed elaborazione di emozioni, ed analizzare come anomalie nell’attività di questo ritmo possano essere associate a diverse patologie neurologiche. Il ritmo alpha sembra avere un ruolo inibitorio: la sincronizzazione delle oscillazioni (ERS) in questo range di frequenze equivale ad una diminuzione dell’attivazione corticale, mentre una desincronizzazione delle oscillazioni (ERD) corrisponde ad una maggiore attivazione corticale. Nello svolgimento di task attentivi e mnemonici, una buona performance è legata alla presenza di ERD in banda alpha nelle regioni corticali rilevanti per il compito, mentre si ha ERS nelle regioni non rilevanti e potenzialmente interferenti, in modo da bloccare l’elaborazione e l’afflusso di informazioni distraenti. In aggiunta, l’asimmetria frontale alpha (FAA) è un parametro analizzato nello studio dell’elaborazione delle emozioni, in quanto uno sbilanciamento nell’attivazione dei due emisferi è responsabile delle differenze interindividuali nella reazione a stimoli emotivi, essendo la corteccia prefrontale sinistra più coinvolta nell’elaborazione di stimoli positivi mentre la destra di stimoli negativi. Anomalie nel ritmo alpha si ritrovano in diverse malattie neurologiche; questo elaborato tratta del disturbo depressivo maggiore, disturbo bipolare e morbo di Alzheimer. Il disturbo depressivo comporta un’attività maggiore in banda alpha nella corteccia frontale sinistra rispetto alla destra, mentre nella zona posteriore si riscontra un’asimmetria opposta. Nel caso del disturbo bipolare poi, i pazienti hanno una notevole riduzione di potenza alpha rispetto a soggetti sani. Infine, individui affetti da morbo di Alzheimer mostrano un decremento dell’attività in banda alpha, insieme ad una diminuzione della coerenza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Bassoli, Serena. "Analisi delle potenzialita della tDCS applicata allo studio e alla riabilitazione dei processi cognitivi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9251/.

Full text
Abstract:
L’estrema importanza degli aspetti neurologici che riguardano la vita dell’uomo, unitamente all’elevato grado di invalidità che le malattie del sistema nervoso sono in grado di provocare, ha portato nel corso del tempo gli studiosi a sviluppare metodologie di intervento sempre più accurate e specifiche nel tentativo di far fronte a queste complesse situazioni. Il sempre più frequente ricorso alle cure farmacologiche e alla psicoterapia ha saputo ben presto però sollevare numerose perplessità in merito all’efficacia di tali approcci. È a partire da questi presupposti che è stato possibile portare avanti nuovi studi sulla tDCS, un particolare tipo di apparecchiatura biomedicale basata sul concetto di elettrostimolazione cerebrale. Questo lavoro si propone di descrivere la capacità della tDCS di intervenire direttamente sui meccanismi che comunemente si verificano all’interno del cervello umano tramite il rilascio di corrente, nonché i numerosi miglioramenti che sono stati rilevati in seguito al suo utilizzo su soggetti umani. Si propone inoltre di mettere in evidenza le grandi potenzialità che essa è in grado di manifestare relativamente ai processi cognitivi, partendo dagli aspetti che riguardano il linguaggio, passando attraverso quelli propri della memoria e della conoscenza, fino ad arrivare a rivestire un ruolo di primo piano anche all’interno delle sfaccettature tipiche degli stati umorali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

CARAVITA, SIMONA CARLA SILVIA. "Analisi di processi socio-cognitivi ed affettivi e dello status sociometrico nel fenomeno del bullismo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/153.

Full text
Abstract:
Il bullismo è un fenomeno di gruppo in cui bambini e ragazzi possono essere coinvolti con ruoli differenti Il presente progetto di ricerca comprende tre studi originali, focalizzati su tre comportamenti ed esperienze connesse al bullismo: la condotta prevaricante, il comportamento di difesa della vittima e la vittimizzazione. Il primo studio ha esaminato gli effetti principali e di interazione dell'empatia affettiva e cognitiva, della preferenza sociale e della popolarità percepita su questi tre ruoli di coinvolgimento nel bullismo, nella media fanciullezza e nella prima adolescenza. Il secondo studio ha analizzato le relazioni esistenti tra abilità di teoria della mente (ToM), comportamento prepotente, difesa della vittima e vittimizzazione in un campione di media-fanciullezza. Sono anche stati controllati gli effetti di moderazione delle relazioni tra ToM e coinvolgimento nel bullismo esercitati da variabili individuali e relazionali. Il terzo studio, un progetto di ricerca longitudinale a breve termine, ha riesaminato le associazioni tra variabili rinvenute nel primo studio, valutandone il valore predittivo, oltre a rilevare eventuali effetti di moderazione della stabilità nel tempo di questi comportamenti e situazioni connessi al bullismo.
Bullying is a group phenomenon in which children may be involved with different roles. This project includes three original studies, focussed on three bullying-related behaviours or experiences: bullying, victimization, and defending the victim. The first study examined main and interaction effects of affective and cognitive empathy, social preference and perceived popularity on these three ways of participation in bullying, in middle-childhood and early adolescence. The second study analyzed the relationships between theory of mind skills (ToM), bullying, defending and victimization in a middle-childhood sample. Several individual and relational variables were controlled for, and their moderation effects on the relationships between ToM and involvement in bullying were examined. The third study was a short-term longitudinal research project, examining the predictive values of the associations between variables found in the first study and some possible moderation effects of the stability over time of these social behaviours and situations related to bullying.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

CARAVITA, SIMONA CARLA SILVIA. "Analisi di processi socio-cognitivi ed affettivi e dello status sociometrico nel fenomeno del bullismo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/153.

Full text
Abstract:
Il bullismo è un fenomeno di gruppo in cui bambini e ragazzi possono essere coinvolti con ruoli differenti Il presente progetto di ricerca comprende tre studi originali, focalizzati su tre comportamenti ed esperienze connesse al bullismo: la condotta prevaricante, il comportamento di difesa della vittima e la vittimizzazione. Il primo studio ha esaminato gli effetti principali e di interazione dell'empatia affettiva e cognitiva, della preferenza sociale e della popolarità percepita su questi tre ruoli di coinvolgimento nel bullismo, nella media fanciullezza e nella prima adolescenza. Il secondo studio ha analizzato le relazioni esistenti tra abilità di teoria della mente (ToM), comportamento prepotente, difesa della vittima e vittimizzazione in un campione di media-fanciullezza. Sono anche stati controllati gli effetti di moderazione delle relazioni tra ToM e coinvolgimento nel bullismo esercitati da variabili individuali e relazionali. Il terzo studio, un progetto di ricerca longitudinale a breve termine, ha riesaminato le associazioni tra variabili rinvenute nel primo studio, valutandone il valore predittivo, oltre a rilevare eventuali effetti di moderazione della stabilità nel tempo di questi comportamenti e situazioni connessi al bullismo.
Bullying is a group phenomenon in which children may be involved with different roles. This project includes three original studies, focussed on three bullying-related behaviours or experiences: bullying, victimization, and defending the victim. The first study examined main and interaction effects of affective and cognitive empathy, social preference and perceived popularity on these three ways of participation in bullying, in middle-childhood and early adolescence. The second study analyzed the relationships between theory of mind skills (ToM), bullying, defending and victimization in a middle-childhood sample. Several individual and relational variables were controlled for, and their moderation effects on the relationships between ToM and involvement in bullying were examined. The third study was a short-term longitudinal research project, examining the predictive values of the associations between variables found in the first study and some possible moderation effects of the stability over time of these social behaviours and situations related to bullying.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
More sources

Books on the topic "Processi cognitivi"

1

Lorenzetti, Loredano Matteo, and Alessandro Antonietti. Processi cognitivi in musica. Milano, Italy: F. Angeli, 1986.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Castelli, Margherita. Semantica e processi cognitivi. Perugia: Margiacchi-Galeno, 2000.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Castelli, Margherita. Semantica e processi cognitivi. Perugia: Margiacchi-Galeno, 2000.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Antonietta, Pinto Maria, and Danesi Marcel 1946-, eds. Metafora fra processi cognitivi e processi comunicativi. Roma: Bulzoni, 1992.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Eraldo, De Grada, and Pontecorvo Clotilde, eds. Computer e processi socio-cognitivi. Roma: Bulzoni, 1987.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Semerari, Antonio. I processi cognitivi nella relazione terapeutica. Roma: NIS, 1991.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Teresa, Calzetti Maria, and Panzeri Donaggio Lidia, eds. Educare alla scrittura: Processi cognitivi e didattica. Scandicci, Firenze: La nuova Italia, 1995.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Enrico, Gatti. Capire il mondo: Processi cognitivi nell'interpretazione della realtà. Milano: LED, Edizioni Universitarie di Lettere Economia Diritto, 2013.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Imbasciati, Antonio. Affetto e rappresentazione: Per una psicoanalisi del processi cognitivi. Milano, Italy: F. Angeli, 1991.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Gola, Elisabetta. Metafora e mente meccanica: Creatività linguistica e processi cognitivi. Cagliari: CUEC, 2005.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
More sources

Book chapters on the topic "Processi cognitivi"

1

Yen, John, Robert F. Erbacher, Chen Zhong, and Peng Liu. "Cognitive Process." In Advances in Information Security, 119–44. Cham: Springer International Publishing, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-11391-3_7.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Hoyer, Daniel, Eric P. Zorrilla, Pietro Cottone, Sarah Parylak, Micaela Morelli, Nicola Simola, Nicola Simola, et al. "Cognitive Processing." In Encyclopedia of Psychopharmacology, 323. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-540-68706-1_832.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Krch, Denise. "Cognitive Processing." In Encyclopedia of Clinical Neuropsychology, 627. New York, NY: Springer New York, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-0-387-79948-3_1443.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Taylor, Amber E. Brueggemann. "Cognitive Processing." In Diagnostic Assessment of Learning Disabilities in Childhood, 53–100. New York, NY: Springer New York, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4939-0335-1_3.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Krch, Denise. "Cognitive Processing." In Encyclopedia of Clinical Neuropsychology, 1–2. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-56782-2_1443-2.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Krch, Denise. "Cognitive Processing." In Encyclopedia of Clinical Neuropsychology, 859. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-57111-9_1443.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Martin-Rodilla, Patricia. "Cognitive Processes." In Digging into Software Knowledge Generation in Cultural Heritage, 123–25. Cham: Springer International Publishing, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-69188-6_8.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Chung, Christie, and Ziyong Lin. "Cognitive Processes." In Encyclopedia of Gerontology and Population Aging, 1–5. Cham: Springer International Publishing, 2019. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-69892-2_1091-1.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Reading, Anthony. "Cognitive Processing." In SpringerBriefs in Biology, 53–62. New York, NY: Springer New York, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4614-0158-2_7.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Borghini, Gianluca, Pietro Aricò, Gianluca Di Flumeri, and Fabio Babiloni. "Cognitive Processes." In Biosystems & Biorobotics, 57–70. Cham: Springer International Publishing, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-58598-7_4.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Conference papers on the topic "Processi cognitivi"

1

Lucena, Daniel Araújo de, Isabel Dillmann Nunes, Rivanilson Da Silva Rodrigues, and Danyel Rocha de Oliveira Souza. "Adaptações em atividades de Pensamento Computacional para estimulação cognitiva em idosos." In Simpósio Brasileiro de Informática na Educação. Sociedade Brasileira de Computação, 2020. http://dx.doi.org/10.5753/cbie.sbie.2020.1533.

Full text
Abstract:
O envelhecimento é um processo que geralmente conduz a perda de capacidades cognitivas, entretanto há um apelo social para que sejam oferecidas condições de manter-se cognitivamente saudável, mesmo na senescência. Este artigo conecta o Pensamento Computacional à estimulação cognitiva por meio de atividades desplugadas que foram adaptadas ao público idoso. A partir de uma pesquisa de estimulação cognitiva, constatou-se que a intervenção baseada em atividades desplugadas de Pensamento Computacional produziu estatisticamente uma melhoria de desempenho superior ao treino cognitivo elaborado por um psicólogo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Correa-Ghisays, Patricia, Joan Vicent Sánchez-Ortí, Vicent Balanzá-Martínez, Joan Vila-Francés, and Rafael Tabarés Seisdedos. "Neuroplasticidad y deterioro cognitivo en trastornos mentales graves desde un enfoque neuropsicológico." In 22° Congreso de la Sociedad Española de Patología Dual (SEPD) 2020. SEPD, 2020. http://dx.doi.org/10.17579/sepd2020p004.

Full text
Abstract:
La neuroplasticidad se puede definir como la capacidad del sistema nervioso para responder a estímulos intrínsecos o extrínsecos reorganizando su estructura, función y conexiones. El avance en la compresión de este tipo de conectividad y los mecanismos de adaptación del sistema nervioso, desde las moléculas hasta las conexiones sinápticas, las redes neuronales y el comportamiento humano, ha ido generando una nueva perspectiva en la investigación del funcionamiento cerebral y sus mecanismos de recuperación de regeneración. En los últimos años, los investigadores han buscado mecanismos subyacentes a esta capacidad, identificando posibles factores epigenéticos, biomarcadores y algunos procesos cognitivos relacionados, con el fin de determinar diagnósticos eficaces, prevención y pronóstico de la enfermedad y desarrollar terapias más potentes para mejorar el funcionamiento cognitivo y social, y la calidad de vida de las personas afectadas por trastornos mentales graves (TMG) como el trastorno depresivo mayor (TDM), el trastorno bipolar (TB) y la esquizofrenia (EZ), y el de otras con enfermedades crónicas que cursan con deterioro cognitivo como la diabetes mellitus tipo 2 (DMT2). Se han identificado terapias prometedoras, intervenciones neurofarmacéuticas y estimulación cerebral, que permiten optimizar el funcionamiento de estas personas, sin embargo, su eficacia para estimular la capacidad neuroplástica como tal o impedir su deterioro, sigue siendo muy limitada. La memoria, el aprendizaje, y funciones ejecutivas como la memoria de trabajo, la velocidad de procesamiento de la información y la flexibilidad cognitiva son dominios cognitivos que posibilitan que el ser humano pueda hacer cambios en su organismo para adaptarse a un entorno variable, por tanto se les podría relacionar directamente con la neuroplasticidad humana. Por esto, los nuevos métodos para evaluar y estimular la neuroplasticidad humana, además de la identificación e intervención sobre marcadores y mecanismos biológicos, deberían incluir en sus protocolos aquellos procesos cognitivos que dependen de la experiencia. El objetivo general de este trabajo fue describir la neuroplasticidad de personas con DMT2, TDM, TB, y EZ, en comparación con controles sanos (CS), desde un enfoque neuropsicológico, por medio de la evaluación de funciones cognitivas asociadas directamente a la neuroplasticidad humana como la memoria, el aprendizaje y la flexibilidad cognitiva. Se incluyeron 135 participantes: 30 con EZ, 41 con TB y 34 con TDM de acuerdo con los criterios del DSM-5 y un grupo de 30 CS; los cuales fueron evaluados en dos momentos distintos a lo largo de un año de seguimiento. Además de evaluar el estado clínico y el funcionamiento social, se utilizó una amplia batería para evaluar el funcionamiento cognitivo, seleccionando para los análisis las variables de interés: 1) Memoria (inmediata, a corto plazo y a largo plazo) evaluada con el TAVEC, 2) Aprendizaje evaluado con el subtest Dígitos-Directo del Wais-III y la variable V3-RI-AT del TAVEC; 3) Funciones ejectivas: a) Memoria de trabajo evaluada con el subtest Dígitos-Inverso del Wais-III y el TMT-B, b) Velocidad de procesamiento evaluada con el subtes Clave de Números del Wais-III y el TMT-A, c) Flexibilidad cognitiva evaluada con el WCST. Los resultados mostraron un funcionamiento cognitivo superior en el grupo de CS, permaneciendo estable en ambos momentos. Los grupos con diagnóstico de TMG tuvieron puntuaciones más bajas que los CS, con pocas diferencias significativas entre ellos. En la mayoría de las variables, las personas con TB y con EZ tuvieron puntuaciones medias similares, en comparación con las de las personas con TDM; estos hallazgos se mantienen a lo largo del tiempo. Se puede concluir que existe evidencia para sugerir que las funciones cognitivas asociadas a la neuroplasticidad se preservan a lo largo del tiempo en una población normal, mientras que en las personas adultas diagnosticadas con TMG se presenta un deterioro cognitivo estable, relacionado con una menor neuroplasticidad, y se comporta de manera similar e inferior en los grupos diagnosticados con EZ y BD que en personas con TDM.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Benami, Oren, and Yan Jin. "Creative Stimulation in Conceptual Design." In ASME 2002 International Design Engineering Technical Conferences and Computers and Information in Engineering Conference. ASMEDC, 2002. http://dx.doi.org/10.1115/detc2002/dtm-34023.

Full text
Abstract:
Conceptual design is a process of creating functions, forms and behaviors. Although cognitive processes are utilized in the development of new ideas, conventional methodologies do not take human cognition into account. However, it is conceivable that if one could determine how cognitive processes are stimulated, then more effective conceptual design methods could be developed. In this paper, we develop a Cognitive Model of Creative Conceptual Design to capture the relationship between the properties that stimulate cognitive processes and the design operations that facilitate cognitive processes. Through cognitive modeling, protocol analysis, and cognitive experiments, this research showed that designers exhibit patterns of creative design behavior, and that these patterns can be captured and instilled into the design process, to promote creativity.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Souza, Adriana, and Diamantino Freitas. "A Fala Sintetizada de Expressões Matemáticas: Um Estudo para melhoria do Processo Cognitivo do Estudante com Deficiência Visual." In Simpósio Brasileiro de Informática na Educação. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2022. http://dx.doi.org/10.5753/sbie.2022.225721.

Full text
Abstract:
A fala sintetizada de conteúdos matemáticos ainda apresenta desafios para estudantes que fazem uso dos leitores de tela, entre os quais podemos citar, as pausas inadequadas e as longas saídas auditivas, o que dificulta a memorização desse tipo de conteúdo. Nesse estudo realizamos dois experimentos com o objetivo de identificar e analisar processos capazes de reduzir a sobrecarga cognitiva da fala sintetizada de expressões matemáticas codificadas em MathML. O primeiro experimento visou verificar as dificuldades encontradas pelos estudantes com deficiência visual, além de analisar um modelo de pausas proposto. O segundo experimento buscou compreender os processos cognitivos para memorização de expressões matemáticas, através da técnica de rastreamento ocular de pessoas videntes. Embora alguns resultados não tenham sido conclusivos, a pesquisa mostrouse relevante, pois aponta direções que podem minimizar a carga mental e, consequentemente melhorar o processo cognitivo do estudante na leitura de expressões matemáticas.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Murphy, Alexander R., Bryan C. Watson, Megan E. Tomko, Ethan C. Hilton, and Julie S. Linsey. "A Review of Design-Related Literature Concerning Cognitive Processes, Prototyping Strategies, and Modeling Processes." In ASME 2021 International Design Engineering Technical Conferences and Computers and Information in Engineering Conference. American Society of Mechanical Engineers, 2021. http://dx.doi.org/10.1115/detc2021-66994.

Full text
Abstract:
Abstract In industry and academia, designers and engineers use prototyping at various stages in the design process to evaluate progress, archive process, assess viability, and communicate mental models to a team. Cognitive processes not only play a huge role during the design process, but also have causal relationships with various prototyping strategies. However, these causal relationships are not well understood in the design field. This paper presents a review of design-field literature related to cognitive processes, prototyping strategies, and modeling processes to identify literature consensus, consolidate experimental results, and expose gaps in the literature. After analysis of the literature, Fixation, Team Cognition, Iterative Prototyping, and Rapid Prototyping are the most well researched areas, especially when compared to their effects on cognitive processes. Sunk Cost, Requirement Relaxation, and Expertise are areas that could be better understood. The relationships between relevant cognitive processes, prototyping strategies, and modeling processes are consolidated into a data visualization that invites researchers and novices alike to explore the field of design in a fresh way that could spark new research endeavors or provoke interest in the field. This literature review and analysis reveals trends in design research through a novel approach with an emphasis on cognition, as well as provides a consolidated cannon of work that gives a sense of what has already been done on these topics and what is still left to explore.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Silva, Rogeria Cristina, Raquel Luíza Carvalho, and Marcia Cristina Dourado. "THE IMPACT OF ALZHEIMER’S DISEASE ON EMOTIONAL PROCESSING." In XIII Meeting of Researchers on Alzheimer's Disease and Related Disorders. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2021. http://dx.doi.org/10.5327/1980-5764.rpda053.

Full text
Abstract:
Background: Emotional processing involves the ability of the individual to infer emotional information. There is no consensus about how Alzheimer’s disease (AD) affects emotional processing. Objective: We aim to systematically review the impact of AD on emotion processing Method: We conducted a search based on the Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-Analyses (PRISMA). The literature search was performed using the electronic databases MEDLINE (Pubmed) and Science Citation Index (ISI). The following descriptors were used in the review process: emotion or emotional processing, cognition or cognitive functions and Alzheimer disease or Alzheimer’s disease. This systematic review was recorded in the International Prospective Register of Systematic Reviews (PROSPERO) under the number CRD42018115891. Results: We identified 425 articles, 19 of which met our criteria. Visual emotional stimuli were the most used among studies. Most studies used tasks of emotional naming, discrimination, identification and correspondence. The results were contradictory. Many studies reported that individuals with AD were impaired on emotional perception tasks, while others results reported preserved skills. The relationship between emotional processing and cognition is also unclear. Some studies suggested that general cognitive performance affects performance in emotional perception tasks among people with AD, but other studies have shown deficits in recognizing emotion, regardless cognitive performance. Conclusions: Studies are scarce, present contradictory results, and report impairment in emotional processing in relation to cognition. Moreover, analyzes of correlation between emotion processing and cognitive functioning failed to reveal clear relationships.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Escobar-Pérez, Jazmine, and Aura Nidia Herrera Rojas. "Video Games and Cognitive Science for the Design and Evaluation of Statistical Problem Solving in Elementary School Children." In Bridging the Gap: Empowering and Educating Today’s Learners in Statistics. International Association for Statistical Education, 2022. http://dx.doi.org/10.52041/iase.icots11.t10d1.

Full text
Abstract:
Video games have reemerged in the teaching-learning processes and their use is beginning to extend also to evaluation, because of their potential to create a playful environment and generate a context of authentic evaluation. However, they must have the psychometric characteristics of quality and be based on theories of learning and cognitive science to make correct inferences from the scores obtained. This paper presents the design of a video game set in a pre-Columbian world to evaluate the solution of statistical problems in children, based on the model of hierarchical cognitive diagnosis. The instrument will allow obtaining information that helps the teacher to identify which attributes their students have and which ones are still to be built in order to solve statistical problems. Los videojuegos han resurgido en los procesos de enseñanza-aprendizaje y su uso se empieza a extender también a la evaluación, por su potencial para crear un ambiente lúdico y generar un contexto de evaluación auténtica. Sin embargo, deben contar con las características psicométricas de calidad y basarse en teorías del aprendizaje y de la ciencia cognitiva para poder hacer inferencias acertadas a partir de los puntajes obtenidos. Se presenta el diseño de un videojuego ambientado en un mundo precolombino para evaluar la solución de problemas estadísticos en niños, basado en el modelo de diagnóstico cognitivo jerárquico. El instrumento permitirá obtener información que ayude al maestro a identificar cuáles atributos tienen sus alumnos y cuáles les falta por construir para poder solucionar problemas de estadística.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Rodriguez, Virgilio. "Inattentive cognitive radios: Cognition with information processing constraints." In 2012 46th Annual Conference on Information Sciences and Systems (CISS). IEEE, 2012. http://dx.doi.org/10.1109/ciss.2012.6310732.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Cimpanu, Corina, Tiberius Dumitriu, and Florina Ungureanu. "INSTRUCTIONAL DESIGN BASED ON THE ASSESSMENT OF COGNITIVE LOAD AND WORKING MEMORY LOAD." In eLSE 2018. Carol I National Defence University Publishing House, 2018. http://dx.doi.org/10.12753/2066-026x-18-078.

Full text
Abstract:
Instruction is usually designed based on the cognitive load theory. Human cognition can be portrayed as a native information processing system while handling biologically secondary information, which works similarly to the information processing during evolution by natural selection. There is a critical aspect to be taken into account assuming that human cognition does not explicitly evolve to learn topics that require domain-specific knowledge. This characteristic of human cognition strongly related to the capacity of working memory is essential for the development of a germane architecture to instructional design. Considering that the working memory applies to a biologically secondary domain-specific knowledge that requires instruction, cognitive load provides techniques for calibrating working memory load during this process. The evaluation of a learning process performance for either standard systems or virtual e-learning environments is mainly associated with working memory activities. The goal of our work is to study different approaches to assess and classify cognitive load and working memory activity along teaching activity during stressful conditions. For this purpose, Electroencephalography (EEG) signals were acquired using both high-end and wireless EEG acquisition devices. The EEG signals were acquired from users involved in memory tests and typical reasoning scenarios. Electroencephalogram (EEG) recordings offer insightful information concerning diagnosis and prognosis of human thinking and memory-related processes, aiding researchers and physicians in Brain-Computer Interface (BCI) systems development. Oscillatory activity in all frequency bands characterizes with high accuracy different memory tasks. Alpha rhythms are spontaneous waves that appear in healthy awake adults under relaxation and mental inactivity. Beta waves are specific for central and frontal locations on the scalp enhancing during mental computations. Theta and delta rhythms are typically observed during deep sleep. Under task conditions, Theta reflects the degree of difficulty and portraits the transfer of information between long-term memory and memory functions. Considered the optimal frequency of brain functioning, Gamma brainwaves are patterns related to perception and consciousness. A statistical analysis of the EEG data is performed, while a comparison between several classifiers is meant to emphasize their fitting for working memory activities identification.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Fernandes, Katarina, Henrique da Silva, Roberta Baradel, Raquel Fornari, Patrícia Vanzella, Katerina Lukasova, and Maria Carthery Goulart. "EFFICACY OF COGNITIVE TRAINING FOCUSED ON DIFFERENT MEMORY SUBSYSTEMS FOR COMMUNITY DWELLING ELDERLY INDIVIDUALS." In XIII Meeting of Researchers on Alzheimer's Disease and Related Disorders. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2021. http://dx.doi.org/10.5327/1980-5764.rpda105.

Full text
Abstract:
Background: With the aging process, some memory subsystems as the episodic and working memory change. Cognitive training has been suggested for prevention of cognitive decline but previous studies have conflicting results. Objective: To verify the efficacy of two types of multidimensional cognitive training programs, one focusing on internal strategies to boost episodic memory (EMT) and another based on activities targeting speed processing and working memory (WMT). Methods: One hundred thirty six community dwelling older adults (aged 60 or over and living independently) took part in the study, 76 undertook EMT, 30 undertook WMT and 30 participated in a control program that focused on autobiographical memory (AMT). Training occurred during 8 weekly group sessions of 1,5h. All groups participated in lectures about cognition and aging during the training. They received activities to practice at home. A neuropsychological battery was applied before and after the interventions. Results: ANOVA of repeated measures pointed to significant higher scores in global cognition (ACER), their memory subtest, and in recall score of categorized noun pictures. The interaction showed that the episodic group improved more than the others in the recall of pictures (interaction between group and task p <0,01). Conclusion: The results demonstrated immediate gains after training in specific episodic memory trained skills.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Reports on the topic "Processi cognitivi"

1

Perlovsky, Leonid I. Cognitive Algorithms for Signal Processing. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, March 2011. http://dx.doi.org/10.21236/ada546287.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Kramer, Arthur F. Functional MR Studies of Cognitive Processing. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, January 1997. http://dx.doi.org/10.21236/ada328436.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Bernheim, B. Douglas, and Antonio Rangel. Addiction and Cue-Conditioned Cognitive Processes. Cambridge, MA: National Bureau of Economic Research, November 2002. http://dx.doi.org/10.3386/w9329.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Kosslyn, Stephen M. DURIP - Computational Modeling of Cognitive Processes. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, March 1990. http://dx.doi.org/10.21236/ada219934.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Hwang, Chanmi G., and Ling Zhang. Applying Cognitive Operations in Collaborative Apparel Design Process. Ames (Iowa): Iowa State University. Library, January 2019. http://dx.doi.org/10.31274/itaa.8380.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Soloviev, Vladimir, Natalia Moiseienko, and Olena Tarasova. Modeling of cognitive process using complexity theory methods. [б. в.], 2019. http://dx.doi.org/10.31812/123456789/3609.

Full text
Abstract:
The features of modeling of the cognitive component of social and humanitarian systems have been considered. An example of using multiscale, multifractal and network complexity measures has shown that these and other synergetic models and methods allow us to correctly describe the quantitative differences of cognitive systems. The cognitive process is proposed to be regarded as a separate implementation of an individual cognitive trajectory, which can be represented as a time series and to investigate its static and dynamic features by the methods of complexity theory. Prognostic possibilities of the complex systems theory will allow to correct the corresponding pedagogical technologies.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Chang, Jien. Capturing Cognitive Processing Time for Active Authentication. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, February 2014. http://dx.doi.org/10.21236/ada599700.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Pinchuk, Olga P., Oleksandra M. Sokolyuk, Oleksandr Yu Burov, and Mariya P. Shyshkina. Digital transformation of learning environment: aspect of cognitive activity of students. [б. в.], September 2019. http://dx.doi.org/10.31812/123456789/3243.

Full text
Abstract:
Peculiar features of digital environment include: integration of ICTs; use of local and global networks and resources; support and development of qualitatively new technologies of information processing; active use of modern means, methods and forms of teaching in the educational process. The organization of activities in terms of digital learning environment provides appropriate changes in the interaction between subjects of the educational process. Today, means and technologies of the information and communication networks (ICNs), in particular the Internet, which custom and operational-procedural properties were changed at the initial stage from closed local to open ones at present, become widespread. The development of ICNs (from closed local to open ones) changes the typology of learning environments. The following models of learning environments, which widely use ICT and ICN tools (with basic features that characterize them) are distinguished: using the local communication network for presentation of educational information; using the local communication network and open network resources; using open network resources; for independent use of open network resources directly in the classroom by a student; for use of open network resources by a student in the process of independent learning activity; for use by a student educational resources, specially created by a teacher, as well as resources of an open networks in his independent learning activity.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Young, Michael J. A Cognitive Architecture for Human Performance Process Model Research. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, November 1992. http://dx.doi.org/10.21236/ada261040.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Doane, Stephanie M. Augmenting Cognition: Optimizing Strategic Visual Processing. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, March 2007. http://dx.doi.org/10.21236/ada464667.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography