Academic literature on the topic 'Processo di Sviluppo Nuovo Prodotto'

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Journal articles on the topic "Processo di Sviluppo Nuovo Prodotto"

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Mauri, Aurelio G. "Varietŕ di prodotto e strategie di marca nel settore alberghiero. Recenti evidenze e una proposta di modello interpretativo." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 1 (September 2010): 21–44. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-001002.

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Abstract:
Negli ultimi anni, i principali gruppi alberghieri operanti a livello mondiale hanno introdotto nel mercato una gamma di nuove soluzioni di ospitalitŕ proponendosi l'obiettivo di soddisfare differenti segmenti di clientela. La scelta di una strategia volta all'accrescimento della varietŕ di prodotto ha implicato lo sviluppo di nuovi brand; conseguentemente, ciascuno dei principali gruppi alberghieri dispone oggi di un articolato portafoglio marche. A livello settoriale, questo mutamento in termini di varietŕ dell'offerta č stato accompagnato dal verificarsi di profonde trasformazioni della struttura del business alberghiero. Si č modificata anche la gamma di relazioni competitive dei gruppi alberghieri con i concorrenti (multimarket competition). Il presente articolo si pone dunque l'obiettivo di analizzare i processi di sviluppo dei brand portfolio dei principali competitor a livello internazionale. L'analisi č stata svolta partendo da alcuni modelli teorici utilizzati dagli studiosi di marketing per classificare le scelte di marca in relazione all'introduzione nel mercato di nuovi prodotti e, successivamente, avanzando la proposta di un nuovo modello interpretativo. Inoltre particolare attenzione č stata rivolta allo studio delle architetture di marca prescelte, evidenziando similitudini e divergenze fra i vari gruppi alberghieri nonché i cambiamenti di approccio operati da parte degli stessi soggetti nel tempo. In conclusione vengono formulate alcune riflessioni critiche in merito ai rischi connessi al fenomeno della proliferazione di brand alberghieri a livello dei principali gruppi dell'ospitalitŕ e sull'appropriato utilizzo di architetture di marca fondate sul binomio marca garantita-marca garante.
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Villarejo Galende, Helena. "Balance de una década de regulación de los grandes establecimientos comerciales en España." Ciudades, no. 10 (February 1, 2018): 39. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.10.2007.39-65.

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Abstract:
Nuove norme legislative sono state prodotte per risolvere i problemi sollevati dallo sviluppo dei nuovi formati commerciali. All’inizio, sono stati ispirati dal modello francese della legge Royer, con l’obiettivo di regolamentare le grandi strutture distributive. Dalla regolamentazione della localizzazione delle strutture si è quindi passati alla pianificazione del commercio, con i Piani per le attività commerciali, definendo le destinazione d’uso dei suoli e con i Piani per la modernizzazione del commercio, che sostengono attraverso aiuti finanziari gli imprenditori l’innovazione del settore. Gli obiettivi di questi strumenti sono strettamente settoriali e non tengono in alcun conto le relazioni con gli obiettivi della pianificazione e della progettazione urbanistica. La Direttiva Bolkenstein del 2006 ha avuto l’effetto di ridurre gli ostacoli nella localizzazione delle imprese economiche. L’autorizzazione per l’apertura di nuove strutture commerciali deve rispondere all’interesse generale (pianificazione, urbanistica, tutela dell’ambiente), favorendo il successo imprenditoriale.La regolazione di carattere amministrativo delle attività commerciali ha anche prodotto effetti non previsti, come il contenimento degli ipermercati a fronte dello sviluppo di supermercati e centri commerciali ed un processo di concentrazione delle imprese.
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Scudo, Gianni, and Matteo Clementi. "La progettazione ambientale delle filiere alimentari orientata allo sviluppo bioregionale." TERRITORIO, no. 93 (January 2021): 26–31. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093004.

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Abstract:
Il testo presenta strumenti di analisi e progetto di filiere alimentari elaborati nella ricerca ‘Bioregione'. Lo studio mira ad approfondire i processi che connettono domanda e offerta in un ambito territoriale definito e a formulare scenari migliorativi. Le filiere interessano i principali alimenti che compongono la domanda aggregata associata alla ristorazione collettiva nelle diverse fasi, dalla produzione in campo al conferimento al centro cottura, al consumo e alla gestione degli scarti. Gli indicatori utilizzati sono la domanda energetica complessiva (energia primaria non rinnovabile), la contabilità di terreno agricolo produttivo per quantità di prodotto o pasto equivalente e il costo di produzione. Essi costituiscono strumenti sperimentali di riferimento per una pianificazione territoriale locale che metta al centro un nuovo modello metabolico campagnacittà ambientalmente sostenibile.
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Blaskó, Barbara. "Friulani nell’industria ungherese con particolare riguardo alla città di Debrecen." Italianistica Debreceniensis 25 (March 29, 2020): 124–45. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2019/5558.

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Abstract:
L'emigrazione ha avuto un ruolo significativo nella storia del Friuli per secoli. Sin dal Medioevo, l'emigrazione friulana era caratterizzata principalmente dal movimento di venditori ambulanti (i cosiddetti cramârs) verso i territori tedeschi. Tuttavia, il movimento migratorio friulano più significativo risale ai cinquant'anni precedenti la Prima guerra mondiale, quando la crescente richiesta di manodopera, causata dallo sviluppo industriale europeo, richiamava lavoratori in quantità enormi. Durante questi decenni, l'Impero austroungarico divenne la principale destinazione del movimento, ma il primato dell'Austria fu superato dall'Ungheria negli anni tra il 1892 e il 1894. La migrazione di massa nell'area (avvenuta fino allo scoppio della Prima guerra mondiale) causò cambiamenti duraturi nell'industria ungherese. Le fonti storiche dimostrano che la presenza dei friulani fu significativa soprattutto in alcuni settori, come l'edilizia e la lavorazione della carne. Le aziende friulane attive nel settore della carne durante questo periodo hanno avuto un profondo effetto sulla diffusione e sul successo di un nuovo prodotto: il salame. Va sottolineato che accanto a Budapest e Seghedino, sede del famoso salame Pick, Debrecen ha avuto un ruolo chiave in questo processo con le sue due fabbriche della famiglia Boschetti e Vidoni e dei loro lavoratori migranti
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Butera, Federico. "Innovazione e Ricerca e Sviluppo: la questione dell'organizzazione e del lavoro." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 122 (June 2011): 57–68. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122003.

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Abstract:
L'innovazione è un fenomeno più ampio di quello della ricerca e sviluppo: l'autore ne illustra le diverse tipologie. L'Italia dispone di una quota di risorse destinata alla R&S inferiore a tutti i Paesi sviluppati; i finanziamenti pubblici sono in proporzione più alti di quelli di altri Paesi; l'Italia, per numero di brevetti e di marchi comunitari registrati, è invece in una buona posizione e in costante crescita; forte è il contributo delle grandi imprese alla brevettazione, mentre modesto è quello delle medie imprese, praticamente nullo quello delle piccole imprese; tuttavia, il volume di innovazioni generate è molto più elevato: le innovazioni di processo (marketing, organizzazione, metodi, tecnologie di produzione, etc.) non brevettate e le innovazioni di prodotto incrementali sono molto più numerose del numero dei brevetti. L'articolo esamina le caratteristiche organizzative della Ricerca e Sviluppo che sono diverse da quelle di altre funzioni di impresa ma che hanno anticipato nuovi modelli organizzativi e in particolare le organizzazione organiche e quelle in rete. Viene presentato il modello di funzionamento basato sulle 4C originato nella R&S e poi diffuso nelle moderne organizzazioni: Cooperazione autoregolata, Conoscenza condivisa, Comunicazione estesa, Comunitŕ di lavoro.
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De Castro, Paolo. "Agroalimentare e sviluppo: nuovi bisogni e nuove politiche per la crescita." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 1 (April 2011): 29–33. http://dx.doi.org/10.3280/riss2011-001006.

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Abstract:
Il presente lavoro rileva il ruolo estremamente significativo svolto dal tessuto agricolo nell'orizzonte di una maggiore sostenibilitŕ dei processi di crescita. Per adempiere a tale compito, perň, si segnala la necessitŕ per il mondo agricolo nazionale ed europeo di intervenire sui modelli societari, sul credito, sulle politiche formative, sugli investimenti in infrastrutture e tecnologie promuovendo un maggiore orientamento verso azioni integrate che guardino ai sistemi piů che ai singoli prodotti o alle singole filiere. Solo cosě l'agricoltura potrŕ rimanere competitiva e contribuire attivamente alla preservazione delle identitŕ locali, dell'ecosistema, dei valori civici e culturali tradizionali delle comunitŕ rurali.
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Codini, Anna. "Approcci knowledge-based allo sviluppo di nuovi prodotti nei mercati industriali." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 1 (March 2010): 141–63. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-001010.

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Abstract:
Il filone di studio dedicato alle cosiddette dynamic capabilities identifica nella capacitÀ dell'organizzazione di far emergere conoscenze acquisite in passato, integrare conoscenze esterne e diffonderle al proprio interno il requisito essenziale dell'impresa che si preoccupa non solo di lanciare nuovi prodotti spot, ma anche di conservare tale abilitÀ nel lungo periodo. Obiettivo del presente lavoro č quello di evidenziare, attraverso lo studio qualitativo di due casi aziendali, eventuali analogie fra prassi e letteratura, specie in merito alla rilevanza dei processi cognitivi nello sviluppo di nuovi prodotti, nonché di individuare gli strumenti specifici piů o meno innovativi impiegati nella realtÀ empirica al fine di favorire l'emersione, l'integrazione, e l'uso della conoscenza.
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Borghi, Vando, and Federico Chicchi. "I capricci della merce: produzione di merci come produzione di rapporti sociali." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 116 (April 2010): 20–30. http://dx.doi.org/10.3280/sl2009-116003.

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Abstract:
Karl Marx, in un contesto sociale a dire il vero molto diverso da quello presente, ha dimostrato come il processo di produzione delle merci č, allo stesso tempo, anche un processo di (ri)produzione sociale; un processo in cui non solo le merci, ma anche i rapporti sociali, sono continuamente prodotti in una forma adeguata allo stesso sviluppo capitalistico. Il saggio parte dalla considerazione che questa certamente ancora oggi valida assunzione, deve perň essere interpretata alla luce di due principali metamorfosi: da un lato la dicotomia tra produzione e consumo non puň piů essere considerata in modo cosě netto e radicale (come invece in una considerevole parte delle interpretazioni di origine marxista); dall'altro lato il fatto che le nuove catene di produzione globale del valore coinvolgono, sempre piů direttamente, nuove risorse che riguardano le facoltŕ umane fondamentali (lingua, comunicazione, socievolezza, capacitŕ cognitive e simboliche, capacitŕ sociali, ecc.). Alla fine del saggio, ci si propone inoltre di evidenziare alcune contraddizioni che i piů recenti sviluppi della relazione tra merci e rapporti sociali di produzione stanno causando in termini di rischio di auto-distruzione delle basi morali del capitalismo e di persistenza e crescita di rilevanza economica di pratiche di lavoro che cercano di evitare, come modalitŕ intrinseca della loro organizzazione, l'esercizio dello sfruttamento capitalistico.
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Andrea, Bonaccorsi. "Nuovi ruoli della valutazione delle politiche pubbliche per ricerca e innovazione: oggetti, effetti, metodi, dati." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 48 (January 2012): 15–44. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-048003.

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Abstract:
Il saggio sviluppa l'idea che la valutazione delle politiche pubbliche sia soggetta ad un significativo ampliamento della propria sfera di azione, in riferimento agli oggetti, agli effetti delle politiche, ai metodi e ai dati. Circa gli oggetti, il saggio sostiene che č in corso un processo irreversibile secondo il quale i policy makers domandano non piů solo la valutazione del prodotto visibile (output) o del risultato diretto (outcome), ma in modo crescente la valutazione dell'impatto diretto e indiretto, a medio e lungo termine, non solo sull'area di policy considerata ma sulla societŕ nel senso piů ampio. Circa gli effetti sulle politiche, si richiama l'attenzione sull'emergere di una nuova generazione di politiche pubbliche basate sul concetto di condizionalitŕ. In riferimento ai metodi e ai dati, il lavoro discute alcuni recenti sviluppi metodologici e tecnici (approccio controfattuale, metodi non parametrici robusti e condizionali, indicatori non commensurabili) e mostra il potenziale nell'uso di microdati di fonte pubblica. In tutti questi casi alla comunitŕ della valutazione viene chiesto uno sforzo ingente di lavoro metodologico quantitativo.
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Strangio, Donatella, and Marco Teodori. "Le Terme di Viterbo: dal termalismo sociale ai progetti di rilancio nel segno del turismo del benessere." Agua y Territorio, no. 6 (December 30, 2015): 80–96. http://dx.doi.org/10.17561/at.v0i6.2811.

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Abstract:
Le motivazioni sottese a questo studio riguardano alcuni aspetti finora meno studiati del termalismo in Italia, in particolare le trasformazioni prodotte sul settore termale dall’intervento dello Stato a partire dagli anni tra le due guerre; tale intervento, intensifi catosi nel corso della seconda metà del Ventesimo secolo, produsse un nuovo modello di sviluppo, fuori dalle logiche di mercato, incentrato sul termalismo sociale assistito. Divenuto insostenibile dal punto di vista fi nanziario, dalla fi ne del Novecento l’apporto statale si ridusse drasticamente costringendo le imprese del settore ad elaborare nuovi percorsi per uscire da un profondo stato di crisi.Dopo aver fornito un inquadramento generale, tali processi sono stati studiati attraverso un particolare caso di studio, quello delle Terme di Viterbo. Le vicende di questa stazione termale sono state analizzate storicamente ricorrendo a fonti archivistiche inedite, ma sono state anche inquadrate nei loro assetti odierni sulla base di recenti indagini condotte dalle istituzioni locali, mosse dall’obiettivo di rivitalizzare i fl ussi turistici anche attraverso un nuovo connubio tra termalismo e benessere.
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Dissertations / Theses on the topic "Processo di Sviluppo Nuovo Prodotto"

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Azzarelli, Dario. "Riprogettazione del processo di sviluppo nuovo prodotto - il caso Umbra Cuscinetti S.p.A." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8583/.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi nasce dall’opportunità di un tirocinio della durata di sei mesi presso Umbra Cuscinetti S.p.A., importante azienda leader nel settore aeronautico e industriale per la realizzazione di Cuscinetti a sfera, Viti a ricircolo di sfere e Attuatori Elettromeccanici (EMA). L’ambito di riferimento è quello del Processo di Sviluppo Nuovo Prodotto per la linea di Business EMA. La linea ha completato la fase “pionieristica” che ne ha segnato l’ingresso in un nuovo settore industriale e, oggi, ha la necessità di procedere ad una razionalizzazione delle proprie attività allo scopo di supportare al meglio i programmi di sviluppo. I prodotti della linea presentano un elevato grado di innovazione e non essendo standardizzati, richiedono una gestione oculata in tutti gli aspetti di costo, tempo e qualità. I progetti finora intrapresi non hanno soddisfatto appieno le aspettative per questa linea, le cui potenzialità sono molto elevate; da qui la necessità di una riprogettazione di tutto il processo. L’analisi è stata condotta mediante la metodologia DMAIC e prevede come obiettivo l’inserimento del Project Management come nuova metodologia di gestione del processo.
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Valentini, Gaia. "Analisi del processo di sviluppo nuovo prodotto in un azienda metalmeccanica: il caso Irsap." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L’elaborato ha come oggetto lo studio del processo di sviluppo nuovo prodotto e la sua applicazione pratica nel contesto di un’azienda metalmeccanica, come quella di IRSAP S.p.a.. In particolare, attraverso questo studio si vuole dare una visione pratica della procedura di sviluppo nuovo prodotto propria di IRSAP tramite una sua applicazione nell’ambito di sviluppo di un nuovo radiatore. In seguito si amplierà e approfondirà questa procedura tramite un’analisi e gestione dei rischi di progetto creata con le tecniche di Project Management. Tramite questo strumento si vuole dare una visione più strutturata e dettagliata del metodo di gestione dei progetti: identificando, analizzando e gestendo i rischi associati a essi è, infatti, possibile anticipare gli eventi sfavorevoli che possono influire sugli obiettivi di progetto.
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Fabbri, Leonardo. "Strumenti di marketing a supporto del processo di sviluppo e lancio di un nuovo prodotto - Il caso Varvel." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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L'obiettivo dell'elaborato è presentare gli strumenti di marketing realizzati per l'azienda Varvel S.p.A. ed introdotti all'interno del processo Stage & Gate utilizzato dall'azienda per lo sviluppo ed il lancio dei nuovi prodotti, sottolineando il significato e l'importanza che la componente di marketing, finora trascurata dall'azienda, assume lungo tutte le fasi del modello.
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Rizzo, Giuseppe. "Influenza dell'attività di marketing nel processo di sviluppo nuovi prodotti." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2512/.

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Malucelli, Marco. "Sviluppo di un nuovo prodotto per il coronamento e la chiusura di canalette di scolo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9153/.

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Abstract:
Sviluppo di una griglia di coronamento e chiusura di canalette di scolo carrabile, in conformità con la normativa europea di riferimento. Le metodologie utilizzate nel corso dello studio affrontato riguardano la comprensione delle regolamentazioni da rispettare, la scelta delle attrezzature adatte e la valutazione comparativa delle idee sviluppate con i prodotti che hanno motivato la tesi. Per ottenere una soluzione valida si è affrontato uno studio della normativa europea UNI EN 1433 che regola le certificazioni di questi particolari prodotti. Le griglie con classe di carico C 250 sono dedicate alla posizione bordo strada e devono superare severe prove di resistenza al carico per poter essere classificate in conformità con la norma europea. In un primo momento lo studio della normativa è servito dunque per comprendere le modalità con cui un prodotto viene testato. Per poter determinare la classe di carico il prodotto deve resistere ad un carico minimo calcolato in base alle dimensioni della superficie libera. Successivamente si è affrontata la scelta del materiale migliore da utilizzare in relazione a resistenza al carico, stampabilità e resa estetica. Questa fase ha visto impegnato il laboratorio qualità interno all’azienda. In questo ambiente diverse campionature di materiale sono state testate in base ai criteri esposti per giungere ad una scelta ottimale per lo scopo finale. Infine la parte principale dello studio ha riguardato l'analisi delle griglie della concorrenza e lo sviluppo di una struttura che risultasse migliorativa rispetto ai prodotti presentati dalle aziende concorrenti. In conclusione, tutti gli studi del presente elaborato sono volti alla ricerca di soluzioni innovative da produrre e immettere sul mercato con l’obiettivo di costituire un prodotto di punta nel settore di competenza.
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Spilotros, Michele. "Sviluppo di nuovi prodotti: monitoraggio della performance in fase di commissioning." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Questa tesi di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica è stata scritta in seguito ad un periodo di tirocinio per tesi presso l’azienda Heineken Italia S.p.A con sede a Sesto San Giovanni, Milano. In questo lavoro verranno trattati i principali modelli di riferimento per la gestione dell’innovazione tecnologica nell’industria contemporanea con un particolare focus sul processo innovativo in Heineken e sulla sua fase di commissioning. In particolare questa tesi verte a descrivere il monitoraggio e la gestione dei dati raccolti durante la fase di commissioning in cui gli equipments acquistati dal fornitore vengono per la prima volta testati in produzione. Si sono definiti i dati significativi per l’analisi della fase di commissioning e degli intervalli per cui questi valori soddisfacessero gli standard di qualità di Heineken. Si è scelto di approfondire questo tema a causa dell’importanza di questa fase, la cui delicatezza è dovuta alla presenza di nuovi componenti in linea che saranno per la prima volta valutati e testati in modo da avere un responso concreto non solo sulla pianificazione tecnica svolta nel processo innovativo ma anche sul lavoro svolto dai fornitori. Inoltre in questa fase, poichè si raccolgono dati significativi per il funzionamento delle macchine coinvolte nel processo produttivo, è possibile valutare anche lo stato di funzionamento delle macchine e individuare eventuali necessità di interventi di manutenzione straordinaria. La buona riuscita di questa fase dipende fortemente dalle attività svolte a monte del processo innovativo, motivo per cui verranno descritte le metodologie con le quali queste vengono svolte in azienda.
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Adorante, Fabio. "Sviluppo concettuale, implementazione e realizzazione prototipale di macchina per misure millesimali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Fini, Matteo. "Lo sviluppo nuovo prodotti nel settore auto motive: analisi dei processi organizzativi attraverso lo studio di un caso." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/680/.

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Marri, Filippo. "Il processo di sviluppo prodotto: l'influenza delle normative europee sui tempi di ingegnerizzazione di un motociclo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Questo elaborato tratta della procedura di sviluppo prodotto utilizzata all'interno dell'azienda Ducati Motor Holding S.p.A. per lo studio, l'ingegnerizzazione e la commercializzazione dei propri motocicli. Questa procedura nasce alla fine del decennio scorso con la volontà di normare le attività svolte dagli enti aziendali, raccogliendo l'esperienza di un'azienda in un momento di forte espansione. Alcuni fattori stanno tuttavia modificando le esigenze temporali connesse allo sviluppo, in particolare la pressione esercitata dalle normative europee in tema di emissioni inquinanti e il crescente contenuto tecnologico dei prodotti. Alla luce di queste esigenze verrà analizzata la procedura attuale, considerando le attività dei principali enti coinvolti, inizialmente in linea generale e in seguito con il supporto di un case study basato su un modello di recente introduzione, con lo scopo di individuare le principali problematiche. I temi considerati saranno poi raccolti in una proposta di modifica, sintesi delle criticità riscontrate, che sarà base di partenza per l'implementazione di una nuova procedura aziendale.
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Pini, Francesca. "Codifica dei nuovi prodotti: applicazione in un’azienda del settore cosmetico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
L’ innovazione aziendale è un insieme di attività, svolte internamente all'impresa con eventuali collaborazioni esterne attraverso l’utilizzo di opportune risorse, volta al raggiungimento di obiettivi che possono migliorare il vantaggio competitivo aziendale. Per questo è fondamentale che l’impresa abbia la capacità di innovarsi per sviluppare i nuovi prodotti; tuttavia un nuovo prodotto, per definirsi tale, deve essere codificato. L’ obiettivo dell’elaborato, nato dal mio tirocinio presso l’azienda “Cosmetica S.r.l.”, consiste nell'analizzare il processo di codifica dei nuovi prodotti e la successiva implementazione di un nuovo modello che sia coerente con le specificità della realtà aziendale. Il primo capitolo introduce la storia dell’origine dell’azienda e dello sviluppo dei suoi due marchi: Diego dalla Palma Milano e Diego dalla Palma Professional. Successivamente, una breve trattazione teorica sul processo di acquisto, sulle strategie di approvvigionamento e sulle relazioni con i fornitori. Il corpo centrale dell’elaborato è rappresentato dal caso di studio relativo al processo di codifica dei nuovi prodotti sul gestionale. La codifica, infatti, rimane un passaggio fondamentale e permette di identificare attraverso numeri e lettere il prodotto e tutti i suoi componenti. Nella prima parte, mi sono soffermata sulla situazione di codifica esistente presso l’azienda che presenta, tuttavia, alcuni svantaggi. Per questo è stato deciso di implementare un nuovo modello per lo sviluppo dei nuovi prodotti, chiamato Stage and Gate che si basa sul susseguirsi di 5 steps. Questo modello rappresenta, infatti, un‘innovazione rispetto al sistema precedente e porta ad un parziale miglioramento della codifica dei prodotti, poiché permette di ottenere informazioni definitive specifiche su ogni bene. In conclusione, sebbene il modello sia innovativo, la “Cosmetica S.r.l.”, come tutte le imprese, deve migliorarsi costantemente in questo mondo in continuo cambiamento.
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Book chapters on the topic "Processo di Sviluppo Nuovo Prodotto"

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Spagnulo, Francesca. "Un nuovo modo di pianificare il processo di sviluppo turistico." In Turismo e território no Brasil e na Itália: novas perspectivas, novos desafios, 225–51. EDUERJ, 2014. http://dx.doi.org/10.7476/9788575114452.0010.

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