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Patterson, Helen, and Martin Millett. "The Tiber Valley Project." Papers of the British School at Rome 66 (November 1998): 1–20. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004207.

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Abstract:
IL PROGETTO ‘LA VALLE DEL TEVERE’Questo articolo tratta gli obiettivi e struttura del nuovo progetto di ricerca della British School at Rome, il progetto ‘la Valle del Tevere’ e presenta alcuni dei primi risultati, anche se preliminari. L'obiettivo principale di questo progetto è di studiare il mutevole paesaggio della valle dal 1000 a.C. al 1300 d.C., indagando sull'impatto di crescita, successo e declinio di Roma sul suo entroterra e sui conseguenti effetti della città e flume sull'insediamento, economia e identità culturale. Questa iniziativa raduna molti studiosi con interessi di ricerca in questo campo ed in effetti include una serie di progetti connessi, ciascuno con i suoi specifici obiettivi di ricerca, ma allo stesso tempo parte di un progetto più ampio. La storia dell'insediamento è studiata tramite un riesame dei dati rilevati dai progetti britannici, in particolare quelli della ‘South Etruria Survey’, diretta da John Ward-Perkins, oltre ai dati pubblicati di progetti italiani. Allo stesso tempo, nuove ricerche sul campo sono in programma con l'intento di riempire le lacune esistenti. Due nuovi progetti iniziarono nel 1997 concentrandosi sul tema dell'urbanismo. Le ricognizioni a Falerii Novi e a Forum Novum hanno esaminato l'organizzazione interna delle citta tramite sistematiche ricognizioni in superficie e indagini geofisiche. I primi risultati chiaramente dimostrano il potenziale di questo approccio. Queste tecniche verranno applicate ad una gamma di centri urbani nella media valle del Tevere. La comprensione dell'interazione della città e della valle implica il mettere insieme l'informazione esistente relativa l'insediamento, le reti di comunicazione, l'economia e l'ambiente, oltre all'integrazione dei nuovi dati. Un elemento chiave del progetto è l'uso di un sistema GIS per l'integrazione ed analisi dei diversi livelli di informazione.
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Fraccaro, Simonetta, Simonetta Passudetti, Marco Emilio, Francesca Amato, Fiorella Ambrosi, Albino Caldato, Serena Gheller, and Emanuela Santi. "Percorsi di prevenzione seletiva: tra modelli teorici e territorio." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (September 2010): 127–32. http://dx.doi.org/10.3280/psc2010-001012.

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Abstract:
Le linee guida a livello europeo per la lotta alle droghe indicano l'importanza del- la scelta di metodologie basate su evidenze scientifiche. Alcune strategie preventive proposte dall'Osservatorio Europeo delle droghe e delle dipendenze (ODETEMCDDA) forniscono utili indicatori per affrontare le problematiche legate alla realizzazione e valutazione dei progetti di prevenzione all'uso di sostanze. In questo articolo viene delineato un percorso di realizzazione di progetti di prevenzione al consumo di sostanze psicoattive effettuato da un gruppo composto da operatori del dipartimento per le dipendenze della ULSS 8 e da operatori di agenzie del privato sociale storicamente impegnate nelle diverse aree del territorio attraverso i progetti della Legge 309/90. Il gruppo di lavoro si č dato l'obiettivo di confrontarsi sugli assunti teorici e di metodo che i diversi attori hanno utilizzato per costruire i rispettivi progetti. Un'attenzione particolare č stata dedicata alla metodologia di progettazione confrontandola con il progetto PERK (Prevention and evaluation resources Kit) proposto nell'ODET. Č stato cosě possibile favorire un'utile discussione su aspetti come la valutazione e gli strumenti di misurazione per rendere migliori i progetti stessi.
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Santinello, Massimo, Francesca Cristini, Maria Luisa Girardi, and Giacomo Di Nola. "Orientare le attivitŕ di prevenzione verso programmi di prevenzione selettiva: l'esperienza del Veneto." S & P SALUTE E PREVENZIONE, no. 51 (February 2009): 77–92. http://dx.doi.org/10.3280/sap2008-051004.

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Abstract:
- Finalitŕ del presente studio č stata quella di analizzare le caratteristiche dei progetti di prevenzione del consumo di sostanze psicoattive presentati alla Regione Veneto in risposta alla Deliberazione della Giunta n. 456 relativa al Fondo Regionale di Intervento per la Lotta alla Droga. In particolare ci sě č posti l'obiettivo di indagare come le Agenzie del territorio hanno risposto alla richiesta di prevenzione selettiva e di confrontare i progetti presentati con i criteri stabiliti dalla ricerca scientifica circa gli interventi di prevenzione efficaci. Sono state analizzate le schede progettuali dei 70 progetti presentati alla Regione. I risultati evidenziano che i progetti sono coerenti con alcuni dei criteri di efficacia stabiliti dalla letteratura scientifica, soprattutto per quanto riguarda l'azione su diversi contesti e l'adozione di molteplici strategie. Le maggiori criticitŕ sono emerse rispetto all'adozione di uno specifico modello teorico su cui costruire il progetto ed alla identificazione del target a rischio utilizzando specifici fattori di rischio e di protezione.
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Longo, Antonio. "Arco Blu. Il paesaggio oltre i confini come strategia di ricomposizione territoriale." TERRITORIO, no. 93 (January 2021): 80–85. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093013.

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Abstract:
La partecipazione a un bando competitivo per progetti di miglioramento del capitale naturale ha offerto l'occasione per avviarne uno nella bassa pianura bergamasca che travalicasse i confini dei singoli comuni, sperimentando nuove modalità di governo. Denominato Arco Blu, fondato su un approccio pragmatico, consiste nella ricomposizione di un insieme di progetti locali di riqualificazione ambientale, da adattare e integrare sulla trama di un disegno territoriale e paesaggistico d'insieme che attraversa e connette le valli fluviali. La parcellizzazione iniziale degli interventi diviene quindi il punto di avvio del progetto, che per integrarli li modifica ed estende, coinvolgendo e responsabilizzando le singole amministrazioni. Si tratta di un progetto collaborativo che punta sia a conseguire risultati immediati, sia a creare le condizioni per una visione coerente di lungo periodo.
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Cinŕ, Giuseppe. "Il progetto urbano come cardine di una mutazione disciplinare rimasta incompiuta." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 104 (October 2012): 31–50. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104003.

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Abstract:
Il saggio tratta l'evoluzione del Progetto Urbano dalle sue prime formulazioni alle attuali versioni, fornendo una sintesi critica dei significati e dei risultati nel tempo raggiunti e individuando tre fasi evolutive: la prima, con i primi tentativi di modificare i rigidi assunti del canone moderno; la seconda, caratterizzata dal ritorno alla cittŕ; la terza, segnata dalla maturazione dei suoi contenuti ma anche dalle prime derive interpretative. Il testo mette in rilievo la contraddizione in atto di due percorsi paralleli: quello dei Progetti Urbani tendenti a produrre innovazione urbana producendo "piů cittŕ", senza abdicare alle funzioni del piano; quello dei Progetti Urbani che sfruttano i varchi aperti dalla crisi della pianificazione urbana per rispondere solo alle regole del mercato. Il testo si interroga infine sulle difficili prospettive di un ritorno di interesse verso il Progetto Urbano come paradigma dell'azione urbanistica.
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Bricocoli, Massimo, and Paola Savoldi. "Il disastro pianificato e l'innovazione silenziosa. Due (quasi) progetti urbani a contrasto." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 104 (October 2012): 74–90. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104005.

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Abstract:
Caratteri, debolezze e potenzialitŕ del progetto urbano in Italia sono messi a fuoco e discussi a partire da due recente esperienze che hanno riguardato la cittŕ di Milano. Il caso di Santa Giulia sembrava rispondere ai requisiti di una grande operazione urbana, ma si č ridotto all'emblema del fallimento di un'epoca. Il caso della trasformazione dell'area dell'ex ospedale psichiatrico Paolo Pini assume in corso d'opera e incrementalmente la statura di un interessante progetto urbano, per complessitŕ e implicazioni non solo locali e offre interessanti sollecitazioni rispetto a fattori importanti e pertinenti per una riflessione sul progetto e sul governo dei grandi progetti urbani.
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Giovannetti, Ilaria, and Annarita Pellicciari. "Il servizio psicosociale al centro protesi Inail di Vigorso di Budrio." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 92 (February 2011): 42–57. http://dx.doi.org/10.3280/sur2010-092004.

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Abstract:
In questo articolo gli autori illustrano servizi e progetti che si realizzano all'interno del Servizio psicosociale del Centro Protesi di Vigorso di Budrio nell'ambito di un approccio multidisciplinare e globale, per l'attuazione di un progetto protesico-riabilitativo personalizzato, finalizzato ad ottenere un ottimale reinserimento della persona con disabilitŕ nel proprio contesto di vita.
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Kerzner, Harold. "Da progetti tradizionali a progetti non tradizionali." PROJECT MANAGER (IL), no. 39 (August 2019): 42–44. http://dx.doi.org/10.3280/pm2019-039010.

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Guida, Pier Luigi. "Progetti contingenti." PROJECT MANAGER (IL), no. 4 (December 2010): 3. http://dx.doi.org/10.3280/pm2010-004002.

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Erba, Valeria, and Mina di Marino. "Reti ecologiche: pianificazione e progetti territoriali." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 17–26. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058003.

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Abstract:
Il tema delle reti ecologiche in questo contributo di riflessione scientifica e di sperimentazione didattica viene utilizzato per i possibili sviluppi futuri di approccio sostenibile, integrato e multidisciplinare con la pianificazione territoriale, la progettazione urbanistica e architettonica. Il paradigma di sostenibilitŕ ambientale e sociale delle reti ecologiche sia a livello programmatico-strategico che progettuale, viene applicato all'elaborazione dei tre progetti ricadenti nelle province lombarde di Varese, Lecco e Como. Le sperimentazioni non si limitano a un progetto tradizionale di rete ecologica finalizzato solo alla conservazione della biodiversitŕ (a scala regionale, provinciale e locale), ma all'impiego del medesimo strumento concettuale integrato alle componenti urbanistiche e territoriali per valutare, regolare e/o progettare trasformazioni territoriali sostenibili.
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Giuliani, Ilaria, and Fabrizio Redaelli. "Progetti sui confini." TERRITORIO, no. 67 (January 2014): 40–43. http://dx.doi.org/10.3280/tr2013-067007.

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De Girolamo, Giovanni, Valentina Candini, Laura Iozzino, and Cristina Zarbo. "Ricerca in salute mentale: un decennio di progetti all'IRCSS Fatebenefratelli." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (September 2020): 83–113. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2020-002006.

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Abstract:
In Italia il sistema degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) rappresenta, da decenni, il pilastro fondamentale della ricerca condotta all'interno del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L'IRCCS Fatebenefratelli di Brescia è l'unico in Italia ad avere come area ufficiale di riconoscimento la psichiatria. L'obiettivo di questo capitolo è di descrivere e discutere le attività di ricerca condotte dall'Unità Operativa di Psichiatria Epidemiologica e Valutativa (UOPEV) dell'IRCCS Fatebenefratelli in oltre un decennio (2009-2020). Tali attività di ricerca si collocano all'interno di tre grandi aree: la ricerca epidemiologica, la ricerca clinica e la health services research. I progetti relativi alla ricerca epidemiologica presentati riguardano lo studio della prevalenza dei disturbi mentali e da uso di sostanze nella popolazione generale (WMHSI), le caratteristiche dei pazienti trattati nelle strutture residenziali (PERDOVE), i fattori prognostici di esito di pazienti anziani ospedalizzati (PERDOVE-anziani), la prevalenza e l'incidenza dei disturbi depressivi in persone affette da diabete di tipo 2 (INTERPRET-DD), le caratteristiche socio-demografiche, cliniche ed assistenziali di pazienti con una storia grave di violenza (VIORMED ed EU-VIORMED), e l'impiego di dispositivi di telemedicina per la gestione dei pazienti con depressione, sclerosi multipla o epilessia (RADAR-CNS). Tra i progetti di ricerca clinica verranno discussi in particolare un trial sull'impiego della ossitocina intranasale per il trattamento di pazienti con diagnosi di schizofrenia (OXIS), la psicoeducazione per pazienti con disturbo bipolare, e il progetto DIAPASON. Infine, nell'ambito del macro-settore di ricerca dei servizi di salute mentale sarà presentato il progetto MILESTONE. Tale excursus consentirà di intrecciare e discutere criticamente lo stato della pratica clinica e della ricerca in psichiatria, e consentirà di formulare delle proposte su aree di ricerca innovative nel prossimo decennio.
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Bianchetti, Cristina. "Figure. Linguaggi. Rituali." TERRITORIO, no. 59 (November 2011): 7–11. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059001.

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Abstract:
Per sapere verso quale punto si dirige l'urbanistica, bisogna chiedersi in che spazio essa si muova. Questo spazio č costituito innanzitutto dai progetti che la rendono pensabile. Ma in misura non minore da fi gure retoriche, metafore, pregiudizi, stereotipi che accompagnano i discorsi disciplinari entro i processi sociali di costruzione del territorio. Forme del discorso labili, emulative, a volte contraddittorie e ideologiche che ci dicono del nostro essere altrove rispetto al Novecento, aiutandoci a capire come la cultura del progetto entri oggi nel discorso pubblico e nell'agire politico.
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Montanini, Lucia, and Anna Maria Morganti. "Valutazione economica e sostenibilitŕ ambientale: il riutilizzo degli scarti della lavorazione delle olive." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 1 (March 2012): 59–77. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-001005.

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Abstract:
Il presente lavoro prende avvio dalle evidenze di un progetto di ricerca sul settore oleario delle province di Ascoli Piceno e Fermo. Si propone di affrontare le problematiche di natura economica ed ambientale relative alle decisioni da parte degli operatori del settore, sull'utilizzo della sansa vergine per produrre energia elettrica (combustione con cogenerazione) e il suo impatto sullo sviluppo sostenibile. Le analisi di convenienza economica e gli indicatori di natura ambientale hanno sottolineato i vantaggi in termini economici, ambientali, tecnici, organizzativi di progetti tecnologici innovativi per l'utilizzo della biomassa a fini energetici.
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Cristini, Francesca, Francesca Poser, Luca Scacchi, and Angela Perri. "Quando la Peer education esce dalla scuola." S & P SALUTE E PREVENZIONE, no. 55 (December 2010): 31–52. http://dx.doi.org/10.3280/sap2010-055002.

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Abstract:
La peer education č stata ampiamente utilizzata come strumento per la promozione del benessere e per la prevenzione dei comportamenti a rischio, tra cui in particolare il consumo di sostanze psicoattive ed i comportamenti sessuali a rischio. Il contesto elettivo di applicazione della peer education č tradizionalmente stato quello scolastico, tuttavia recentemente si č assistito ad una sua diffusione sempre maggiore anche nei contesti extra-scolastici. La ricerca inerente i progetti di peer education in contesti extra-scolastici č tuttavia ridotta rispetto allo studio dell'applicazione della peer education a scuola. Il presente lavoro ha lo scopo di illustrare alcune caratteristiche dell'applicazione della peer education in contesti scolastici ed extrascolastici. Le caratteristiche dei progetti realizzati al di fuori della scuola sono state estrapolate da un'analisi svolta su alcuni progetti di peer education, realizzati a livello nazionale e internazionale. Vengono evidenziate le peculiaritŕ e le differenze nell'applicazione della peer education nel tradizionale contesto scolastico ed in quello extra-scolastico, facendo riferimento in particolare ai progetti di prevenzione dei comportamenti a rischio. Sono quindi delineati vantaggi e limiti dell'applicazione della peer education nei due diversi contesti. Infine vengono sottolineate alcune criticitŕ nell'utilizzo della peer education al di fuori della scuola, quali in particolare la mancanza di specifiche linee-guida che permetterebbero una maggior comunicazione e coordinazione tra i progetti, il mancato riferimento a specifici modelli teorici, la carenza di rigorosi ed appropriati sistemi di valutazione dei progetti.
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Guida, Pier Luigi. "Alla prova dei.. Progetti." PROJECT MANAGER (IL), no. 45 (January 2021): 4. http://dx.doi.org/10.3280/pm2021-045001.

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Righetti, Ermanno. "Assicurazione qualitŕ dei progetti." PROJECT MANAGER (IL), no. 12 (December 2012): 30–34. http://dx.doi.org/10.3280/pm2012-012009.

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Rambaldi, Eugenio. "Progetti e passioni tristi." PROJECT MANAGER (IL), no. 11 (July 2012): 31–33. http://dx.doi.org/10.3280/pm2012-011008.

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Argentino, Paola. "7. Una esperienza di formazione per operatori di SR: il progetto siciliano." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 13, S7 (September 2004): 85–86. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000113.

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Abstract:
Il progetto PROGRES prevedeva, laddove vi fossero state le condizioni, una fase successiva alla ricerca in senso stretto, volta a realizzare corsi di formazione per operatori di SR (fase 3), a partire proprio dalle informazioni raccolte nell'ambito della ricerca. Nella Regione Siciliana, grazie all'impegno dell'Assessorato alla Sanità, è stato possibile realizzare la fase 3 (Argentino, 2002, 2003). Il progetto di formazione si è sviluppato in due programmi, di base e avanzato. Il programma di base prevedeva l'addestramento degli operatori all'utilizzo dei principi e delle metodologie di valutazione e pianificazione descritti nel manuale per la ‘Valutazione di Abilità e Definizione di Obiettivi’ (VADO) (Morosini et al., 1998). Il programma avanzato prevedeva, invece, la possibilità per i partecipanti di scegliere tra vari modelli teorici e pratici; è stato quindi deciso, dopo una rilevazione tra gli stessi partecipanti, di orientare il programma di formazione avanzato sull'applicazione nelle SR della psicoterapia della Gestalt (Perls et al. 1951; Spagnuolo Lobb, 2001).I corsi di formazione PROGRES sono stati articolati su due moduli: il 1° modulo di quattro giorni (32 ore didattiche) ha approfondito gli aspetti teorici, clinici e valutativi, sviluppando inoltre gli strumenti di intervento terapeutico e riabilitativo. Il 2° modulo di tre giorni (24 ore didattiche) è stato indirizzato alla verifica dell'applicazione degli strumenti forniti e alla supervisione clinica. Tra il 1° e 2° modulo è stata favorita l'attuazione degli argomenti trattati nella realtà lavorativa dei partecipanti, con la realizzazione dei cosiddetti ‘Progetti Work’. Tutte le unità didattiche, compresi i progetti work, hanno ruotato attorno al nucleo portante costituito dal “Modello Gestaltico Comunitario” (Argentino, 1997, 2001; Spagnuolo Lobb, 1997).
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Pace, Roberta. "Vincoli e sostenibilitŕ finanziaria delle PMI e nuovi strumenti di sostegno dell'Unione europea: JEREMIE." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 1 (March 2012): 39–57. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-001004.

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Abstract:
L'articolo si propone di illustrare il contributo offerto da nuovi strumenti proposti dall'Unione europea per consentire alle PMI di fronteggiare i vincoli finanziari che le affliggono. Partendo da una puntuale rivisitazione della letteratura teorica ed empirica in merito alle difficoltŕ incontrate dalle piccole imprese nella ri- cerca delle fonti di finanziamento necessarie a soddisfare il proprio fabbisogno, il lavoro introduce il progetto JEREMIE e le sue caratteristiche, sottolineando il ruolo che gli intermediari sono chiamati a svolgere. Inoltre, l'Autore individua alcuni significativi aspetti di JEREMIE che potrebbero aiutare le PMI a superare i loro limiti finanziari. Infine, č proposta una rassegna dello stato dell'arte dei progetti JEREMIE giŕ avviati in Italia.
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Musarra, Gabriella. "Una nuova dialettica tra il piano e il progetto: i grandi progetti urbani." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 104 (October 2012): 51–73. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104004.

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Abstract:
In risposta ai cambiamenti in corso nei sistemi insediativi e soprattutto alle modifiche che la societŕ manifesta, negli anni Novanta č stato possibile registrare un crescente cambiamento delle politiche urbane; ai problemi di qualitŕ della vita urbana, di deficit infrastrutturale e di servizi, le amministrazioni si trovano a dovere affrontare nuovi problemi che vanno dalla trasformazione della struttura economica delle cittŕ, al rilancio delle cittŕ e della loro capacitŕ attrattiva, al coinvolgimento di nuovi operatori economici e al reperimento di nuove risorse finanziarie per la trasformazione di essa. La riqualificazione nasce, quindi, non solo come azione di recupero e miglioramento dell'esistente, ma anche e soprattutto come processo di innovazione delle tecniche di intervento, delle modalitŕ di progettazione, delle politiche, delle forme di cooperazione e di coinvolgimento delle forze sociali. Nell'ambito delle strategie messe in campo dalle cittŕ per migliorare il proprio posizionamento competitivo, giocano un ruolo particolare i "Grandi Progetti", necessari a formulare programmi di ristrutturazione urbanistica e rigenerazione economica. Il progetto urbano, cosě inteso, non č né un piano urbanistico, né un progetto architettonico. Č uno strumento pragmatico che offre la possibilitŕ di operativitŕ immediata, un modo di intervento che investe gli strumenti di pianificazione e di progettazione e che si adatta ai gradi di certezza o di incertezza del contesto.
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Breggia, Luciana. "L'efficienza (in)significante." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 1 (March 2012): 153–70. http://dx.doi.org/10.3280/qg2012-001008.

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Abstract:
1. Efficienza e principio di proporzionalitŕ2. Domande essenziali sull'efficienza3. Gli interventi statali per l'efficienza4. Le "leggi manifesto"5. L'efficienza e la giurisprudenza della Corte di cassazione6. La risorsa del tempo7. Il punto di vista degli Osservatori8. Le buone prassi secondo gli Osservatori9. I progetti sull'organizzazione10. Il benessere organizzativo11. Il ruolo dei dirigenti12. Progetti locali e modelli condivisi13. L'efficienza (in)significante.
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Voghera, Angioletta, and Dafne Regis. "Progetti per territori in trasformazione." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 117 (October 2016): 137–56. http://dx.doi.org/10.3280/asur2016-117007.

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Balducci, Alessandro, and Antonella Bruzzese. "Borders-Confini. Interpretazioni e progetti." TERRITORIO, no. 67 (January 2014): 23–24. http://dx.doi.org/10.3280/tr2013-067002.

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Savoldi, Paola. "L'offerta abitativa: manufatti, attori, progetti." TERRITORIO, no. 78 (September 2016): 104–10. http://dx.doi.org/10.3280/tr2016-078013.

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Chirichiello, Antonella, and Claudio Massari. "La comunicazione nei progetti europei." PROJECT MANAGER (IL), no. 21 (February 2015): 11–16. http://dx.doi.org/10.3280/pm2015-021004.

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Guida, Pier Luigi. "La gestione del Portafoglio Progetti." PROJECT MANAGER (IL), no. 1 (March 2010): 45–47. http://dx.doi.org/10.3280/pm2010-001015.

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Evangelisti, Francesco. "Prossima Bologna: processo, piani, progetti." TERRITORIO, no. 57 (June 2011): 58–65. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057007.

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Abstract:
Piů di un anno č trascorso tra la definitiva approvazione dei nuovi strumenti urbanistici di Bologna e il quadro d'aggiornamento sui processi trasformativi della cittŕ, qui restituito. In mezzo la brevissima stagione amministrativa del sindaco Delbono e la prolungata gestione del Commissario straordinario Cancellieri. Sullo sfondo, la crisi economica e il rallentamento che essa ha prodotto anche nei settori dell'edilizia e delle infrastrutture. L'articolo opera una ricognizione delle trasformazioni in corso osservandole secondo il principio d'ordine che il Piano strutturale comunale ha individuato a loro interpretazione e guida con le figure territoriali delle ‘sette cittŕ'. Tra gli interventi di questo periodo anche quelli prioritari d'urgenza promossi dal Commissario per la riqualificazione del nucleo antico della cittŕ ed in particolare dei suoi spazi pubblici.
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MAZZOLINI, RENATO G. "COMMISSION ON BIBLIOGRAPHY OF THE INTERNATIONAL UNION OF THE HISTORY AND PHILOSOPHY OF SCIENCE." Nuncius 3, no. 2 (1988): 209–25. http://dx.doi.org/10.1163/182539178x00394.

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Abstract:
Abstract<title> RIASSUNTO </title>Il testo riproduce un rapporto della Commissione di bibliografia della International Union of the History and Philosophy of Science. Tale rapporto riguarda progetti di ricerca in corso durante il 1988 in Svizzera. Esso concerne esclusivamente progetti aventi per oggetto edizioni critiche, traduzioni, edizioni di epistolari, bibliografie e cataloghi di manoscritti o di letteratura scientifica del passato, tutti di interesse per la storia della scienza e della medicina.
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MAZZOLINI, RENATO G. "COMMISSION ON BIBLIOGRAPHY OF THE INTERNATIONAL UNION OF THE HISTORY AND PHILOSOPHY OF SCIENCE." Nuncius 3, no. 1 (1988): 177–88. http://dx.doi.org/10.1163/182539188x00096.

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Abstract:
Abstract<title> RIASSUNTO </title>Il testo riproduce un rapporto della Commissione di bibliografia della International Union of the History and Philosophy of Science. Tale rapporto riguarda progetti di ricerca in corso durante il 1987 in Inghilterra. Esso concerne esclusivamente progetti aventi per oggetto edizioni critiche, traduzioni, edizioni di epistolari, bibliografie e cataloghi di manoscritti o di letteratura scientifica del passato, tutti di interesse per la storia della scienza e della medicina.
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MAZZOLINI, RENATO G. "COMMISSION ON BIBLIOGRAPHY OF THE INTERNATIONAL UNION OF THE HISTORY AND PHILOSOPHY OF SCIENCE." Nuncius 1, no. 2 (1986): 111–37. http://dx.doi.org/10.1163/182539186x00557.

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Abstract:
Abstract<title> RIASSUNTO </title>Il testo riproduce un rapporto della Commissione di bibliografia della International Union of the History and Philosophy of Science. Tale rapporto riguarda progetti di ricerca in corso durante il 1986 nella Germania Federale. Esso concerne esclusivamente progetti aventi per oggetto edizioni critiche, traduzioni, edizioni di epistolari, bibliografie e cataloghi di manoscritti o di letteratura scientifica del passato, tutti di interesse per la storia della scienza e della medicina.
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Bruno, Antonella. "L'innovazione nelle Politiche socio-assistenziali tra partecipazione ed eterogeneitŕ." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 122 (June 2011): 261–72. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122019.

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Abstract:
Le riflessioni proposte in questo articolo costituiscono parte di un più ampio progetto di ricerca, all'interno del quale s'inserisce uno specifico interesse in merito al tema dell'innovazione. L'autore sottolinea come nell'ambito delle politiche socio- assistenziali il tema dell'innovazione sia stato trattato marginalmente, ricollegando ciň alla natura stessa del concetto e alla sua più stretta connessione ai processi economici e tecnologici. L'articolo si propone come una riflessione su come puň essere declinato il concetto di innovazione nell'ambito delle politiche socioassistenziali, perché l'innovazione è importante, quali forme puň assumere e in che termini una politica o un set di politiche possa considerarsi più o meno innovative riproponendo tali considerazioni attraverso l'analisi di tre progetti realizzati nel territorio campano tra il 2005 e il 2009.
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Tursilli, Antonio. "Il "tutoraggio" dei soggetti deboli del MdL italiano. Politiche "pro-attive" attuabili nei Centri per l'Impiego provinciali." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 97 (June 2012): 209–29. http://dx.doi.org/10.3280/qua2012-097010.

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Abstract:
Il presente saggio descrive la "filosofia" e i risultati ottenuti da due progetti condotti dall'Associazione Nuovi Lavori di Roma in partenariato con le province di Foggia, Bari e Taranto da un lato e L'Aquila, Teramo, Chieti e Pescara dall'altro. I progetti hanno sperimentato nuove e piů "attive" forme di politiche per il lavoro: il tutoraggio personalizzato e le reti sociali per il lavoro, evidenziando l'esistenza di possibili forme di evoluzione delle modalitŕ operative dei Centri Per l'Impiego delle province italiane.
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MAZZOLINI, RENATO G. "ISTITUZIONI E FONTI." Nuncius 4, no. 1 (1989): 165–76. http://dx.doi.org/10.1163/182539189x00095.

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Abstract:
Abstract<title> RIASSUNTO </title>Il testo riproduce un rapporto della Commissione di bibliografia della International Union of the History and Philosophy of Science presentato dal dott. F. W. P. Dougherty e relativo a progetti canadesi di ricerca in corso durante il 1987-1988. Esso concerne esclusivamente progetti aventi per oggetto edizioni critiche, traduzioni, edizioni di epistolari, bibliografie e cataloghi di manoscritti o di letteratura scientifica del passato, tutti di interesse per la storia della scienza, della tecnologia e della medicina.
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D'Amato, Francesco, and Andrea Miconi. "Produzione culturale, crowdfunding e capitale sociale: uno studio empirico su Produzioni dal Basso." SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no. 43 (September 2012): 135–48. http://dx.doi.org/10.3280/sc2012-043009.

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Abstract:
Il saggio analizza il fenomeno del crowdfunding applicato ai progetti culturali, con particolare attenzione alla piattaforma italiana "Produzioni dal basso". Attraverso una serie di interviste ai creativi e ai finanziatori attivi sul sito, gli autori indagano il peso del capitale sociale a disposizione, e della capacitŕ di mobilitare reti di relazione, nel successo o insuccesso finale dei progetti. I dati e il confronto con altre ricerche suggeriscono che le piattaforme di crowdfunding possono insistere su modelli diversi di capitale sociale, offrendo quindi una prospettiva interessante all'analisi sociologica.
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Saraceno, Benedetto. "Un Programma per la salute mentale nelle popolazioni meno favorite." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S4 (March 2002): 9–11. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000447.

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Abstract:
Nations for Mental Health è un Programma dell'Organizzazione Mondiale della Sanità istituito di recente, dopo la pubblicazione, nel maggio 1995, di un rapporto sulla salute mentale nel mondo da parte di un gruppo di studio della Harvard Medical School.Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha accolto con entusiasmo la pubblicazione, riconoscendo che l'obiettivo globale delle Nazioni Unite “*è quello di promuovere la salute mentale e il benessere di tutti gli abitanti del pianeta”.Il Programma delle Nazioni per la Salute Mentale si fa carico di questa missione.Il suo scopo principale consiste nel migliorare la salute mentale e il benessere psicosociale delle popolazioni meno favorite del mondo.Il Programma mira ad aumentare la consapevolezza delle conseguenze dei problemi di salute mentale e di abuso di sostanze sul benessere sociale e sulla salute fisica, a coordinare gli sforzi internazionali per combattere le malattie mentali e ad attuare i progetti di salute mentale a livello nazionale. Avviare un certo numero di progetti pilota in ognuna delle sei regioni OMS del mondo.Tali progetti sono intesi a illustrare il potenziale degli sforzi collaborativi a livello nazionale, con l'intenzione di sviluppare poi progetti su più vasta scala.Intende anche sviluppare a livello internazionale un processo di sensibilizzazione tale da ottenere una forte volontà politica e un forte impegno da parte dei policy makers e dei leader nei confronti delle questioni di salute mentale, riconoscendola come un importante problema di sanità pubblica e affrontando il problema della stigmatizzazione e della discriminazione.
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Ansini, Luca, and Benedetta Fani. "Il Setting di Cammino per giovani in messa alla prova. Un progetto pilota." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2020): 204–12. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-001019.

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Abstract:
Nel presente contributo viene descritto un progetto educativo pilota realizzato dalla Onlus "Setting in Cammino" in collaborazione con l'Ussm di Roma, la Regione Lazio e il Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre. Nell'ambito di tre progetti di messa alla prova comunitari (art. 28 Dpr 448/88), già in corso, è stata inserita un'esperienza educativa nel Setting di Cammino: 140 km a piedi lungo la Via Francigena del Lazio, da Bolsena a Roma, per complessivi sette giorni. I tre giovani sono stati accompagnati da due operatori con alta formazione e con specifiche competenze di aiuto nel Setting di Cammino: un pedagogista ed una psicoterapeuta, entrambi di orientamento analitico transazionale. La Regione Lazio ha finanziato il progetto e l'Università di Roma Tre è stata incaricata di effettuare una valutazione pedagogica. Infine, è stata realizzata una Giornata di Studi conclusiva con la presenza dei rappresentanti di tutte le istituzionali coinvolte. Nella premessa vengono sinteticamente descritti gli elementi e le dimensioni del Setting di Cammino, indicando i contesti di ricerca nei quali sono stati elaborati.
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Spinelli, Luigi. "Progetti per la «città di domani»." TERRITORIO, no. 71 (February 2015): 77–85. http://dx.doi.org/10.3280/tr2014-071011.

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Prandin, Roberto. "La comunicazione nella gestione dei progetti." PROJECT MANAGER (IL), no. 13 (March 2013): 42–48. http://dx.doi.org/10.3280/pm2013-013010.

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Ceccarini, Francesca. "Progetti finanziati: un vincolo o un'opportunità?" PROJECT MANAGER (IL), no. 16 (December 2013): 44–46. http://dx.doi.org/10.3280/pm2013-016015.

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Torraco, Raffaello. "Comunicare con successo progetti che emozionano." PROJECT MANAGER (IL), no. 20 (December 2014): 40–42. http://dx.doi.org/10.3280/pm2014-020012.

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Guida, Pier Luigi. "Un decalogo per i progetti pubblici." PROJECT MANAGER (IL), no. 39 (August 2019): 4. http://dx.doi.org/10.3280/pm2019-039001.

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Chirichiello, Antonella, and Claudia Spagnuolo. "Design thinking e progetti di innovazione." PROJECT MANAGER (IL), no. 46 (May 2021): 26–31. http://dx.doi.org/10.3280/pm2021-046006.

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Argano, Lucio. "La gestione dei progetti di spettacolo." PROJECT MANAGER (IL), no. 9 (March 2012): 47. http://dx.doi.org/10.3280/pm2012-009012.

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Pica, Massimo. "Governo dei progetti: le "design review"." PROJECT MANAGER (IL), no. 8 (November 2011): 21–26. http://dx.doi.org/10.3280/pm2011-008006.

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Mastrofini, Enrico. "La gestione della complessitŕ nei progetti." PROJECT MANAGER (IL), no. 11 (July 2012): 48. http://dx.doi.org/10.3280/pm2012-011011.

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Ajroldi, Cesare. "Restauro del moderno: progetti a Gibellina." TERRITORIO, no. 62 (September 2012): 95–101. http://dx.doi.org/10.3280/tr2012-062018.

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Abstract:
There is no profound difference between restoration and design because each restoration is a design, although of a special kind. In this case the design is not an independent operation because the ‘system of rules' intrinsic to the building in question must be identified. Reference to generally acclaimed instances in restoration of the modern allow an architect to relate more closely to this system through an analysis of the formation of the original design, by means of an investigation which clearly assumes the traits of objectivity and communicability. In this manner, the designs establish a close dialogue with every single building, in the sense that each time they interpret the principles of the building in order to address the questions of degeneration, change of use and possible replacement or reconstruction of missing parts which may be in contrast with the original building.
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Pescatore, Felice. "AgileBIM per i progetti di costruzioni." PROJECT MANAGER (IL), no. 47 (August 2021): 16–22. http://dx.doi.org/10.3280/pm2021-047004.

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De Stefano, Francesco, and Antonio Pizzo. "Nuove osservazioni sul tempio del santuario extraurbano di Tusculum." Journal of Roman Archaeology 33 (2020): 73–92. http://dx.doi.org/10.1017/s1047759420000926.

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Abstract:
La Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma (EEHAR–CSIC) realizza ormai da 25 anni scavi archeologici e ricerche su Tusculum e il suo territorio, trattandosi di uno dei progetti di più lunga durata di una scuola straniera su territorio italiano. I risultati ottenuti da diversi gruppi di lavoro hanno restituito un′immagine straordinaria della città con la scoperta di una serie di complessi (foro, teatro, acropoli, chiese) che illustrano archeologicamente l'articolazione urbana del sito e le ulteriori possibilità di sviluppo delle ricerche. Dall′inizio dei lavori, nel 1994,1 la ricerca si è sviluppata in varie fasi contraddistinte da una strategia istituzionale coerente che ha facilitato la continuità del progetto, grazie anche alla partecipazione della XI Comunità Montana. In questi anni sono state numerose le pubblicazioni che hanno messo in circolazione i dati provenienti dalle varie campagne di scavo.2
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Bellini, Amedeo. "Il monumento alle Cinque giornate di Milano." STORIA URBANA, no. 132 (February 2012): 21–51. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-132002.

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Abstract:
Dal 1879 si svolge un concorso per la realizzazione del monumento alle "Cinque Giornate" di Milano: l'insurrezione armata che per un breve periodo, nel 1848, aveva liberato la cittŕ dal dominio austriaco. Il desiderio dell'amministrazione municipale era quello di costruire un monumento architettonico utilizzabile, un porta o un grande portico presso i caselli daziari della Porta Vittoria che giŕ aveva quel nome perché presso di essa si erano svolte le fasi principali della battaglia. Si voleva risolvere cosě anche il problema urbanistico dell'accesso alla cittŕ lungo una direttrice in espansione. Le discussione dei critici e degli amministratori sui progetti presentati in un primo e poi in un secondo concorso offrono un quadro chiaro della lettura storica e simbolica dell'architettura, caratteristica della cultura italiana del tempo, ma infine, soprattutto per pressione dell'opinione pubblica, si abbandonerŕ il progetto per realizzare un grande monumento scultoreo.
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