Academic literature on the topic 'Promozione salute mentale'

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Journal articles on the topic "Promozione salute mentale"

1

Louise, Rowling, and Victoria Kasunic. "Prevenzione della depressione nei giovani. Una prospettiva australiana." PSICOBIETTIVO, no. 1 (March 2012): 65–87. http://dx.doi.org/10.3280/psob2012-001005.

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Abstract:
La prevenzione della depressione nei giovani ha bisogno di adottare un duplice approccio, la prevenzione della malattia sulla base dei fattori di rischio e la promozione della salute mentale concentrata sul benessere sociale ed emotivo. Questo articolo descrive il contesto politico di sostegno e le risorse di base presenti in Australia e il concetto esistente di salute pubblica. All'interno di questo approccio l'intervento prevede sensibilizzazione e pre- venzione per i giovani, nonché un focus sulle risorse, sulla resilienza e sulla capacitŕ costruttiva delle istituzioni di lavorare in modo da favorire i giovani. Vengono descritti sia interventi di prevenzione universale sia interventi mirati tra cui Mind Matters, un programma nazionale di promozione della salute mentale per le scuole secondarie e anche strategie innovative basate su internet. Questi studi dimostrano che la prevenzione della depressione nei giovani richiede strategie complesse e multi-livello.
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2

Jenkins, Rachel. "England's policy on severe mental illness." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 1 (April 1996): 31–37. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003912.

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Abstract:
RIASSUNTOLa Gran Bretagna ha messo a punto una comprovata strategia sulla salute mentale che include dove e come le persone sono curate e con quali obiettivi. Ha assicurato che la politica sanitaria sia basata sull'epidemiologia dei disturbi psichici e che sia incentrata non solo sui disturbi psichici gravi, che necessitano di trattamenti specifici, ma anche sui disturbi meno gravi in medicina di base, nelle carceri e sul posto di lavoro ed inoltre sull'integrazione e interfaccia tra i servizi di salute mentale ed altre agenzie.Ha basato la politica sanitaria su un quadro coerente di promozione della prevenzione della salute mentale (prevenzione primaria, secondaria e terziaria e prevenzione della mortalita) conduce questa politica quantificando l'esito in termini di salute mentale, nonche gli imputs ed i processi.
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3

Grispini, Alessandro. "Psicoterapie psicodinamiche e prevenzione." PSICOBIETTIVO, no. 1 (March 2012): 17–30. http://dx.doi.org/10.3280/psob2012-001002.

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Abstract:
La promozione della salute mentale e le evidenze emergenti riguardo all'efficacia degli interventi preventivi hanno rilevanti conseguenze per le politiche di salute pubblica e per la pratica clinica. Gli interventi preventivi sono sempre di carattere multimodale e le psicoterapie brevi ne rappresentano uno degli ingredienti terapeutici. Le psicoterapie psicodinamiche brevi hanno lo stesso common ground dei principali approcci psicoanalitici e rappresentano uno strumento efficace per questo tipo di interventi, specie nelle strategie che riguardano l'infanzia, l'adolescenza ed i disturbi emotivi comuni.
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Maretto, Silvia, and Manuela Tirelli. "Diversamente a scuola. Prevenzione dello stigma e promozione della salute mentale." PSICOBIETTIVO, no. 3 (January 2015): 105–20. http://dx.doi.org/10.3280/psob2014-003006.

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5

Buggiani, Consuelo, Stefano Castagnoli, and Susanna Giaccherini. "Riduzione dello stigma e promozione dell'empowerment nella salute mentale. Un'indagine qualitativa." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (March 2010): 23–35. http://dx.doi.org/10.3280/psc2009-002003.

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6

Mirabella, Fiorino, Debora Del Re, and Antonella Gigantesco. "Strumenti di promozione della salute mentale e di potenziamento della resilienza: presentazione di un programma per l'applicazione in ambito scolastico." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2010): 123–33. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2010-001009.

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Abstract:
La salute mentale comprende le capacitŕ di resilienza e di adattamento positivo che consentono alle persone sia di far fronte alle avversitŕ che di sviluppare le propria potenzialitŕ. I programmi condotti nell'ambito di attivitŕ scolastiche curriculari fi nalizzati alla promozione di abilitŕ sociali possono promuovere la salute mentale e ridurre i sintomi depressivi. Questo articolo descrive le caratteristiche e la prima applicazione in Italia di un programma di promozione della salute mentale nelle scuole di istruzione secondaria. Il programma richiede all'incirca, per il suo svolgimento, 20 sessioni da effettuarsi in classi della scuola secondaria con cadenza settimanale o quindicinale. La durata di ogni sessione puň andare da 60 a 90 minuti circa. Il programma si basa su un manuale per studenti composto da 18 capitoli su come comunicare in modo effi cace e assertivo, affrontare i confl itti e la rabbia, sviluppare l'autodisciplina, la negoziazione e la cooperazione e promuovere le relazioni interpersonali positive. Tredici differenti classi di 11 scuole medie inferiori e superiori, per complessivi 253 studenti di 13-18 anni, hanno partecipato volontariamente allo studio di fattibilitŕ del programma. Di ogni capitolo del manuale sono stati valutati il gradimento e l'utilitŕ dal punto di vista degli studenti partecipanti. Gli studenti hanno trovato il manuale accettabile e applicabile. Tuttavia, molti hanno osservato che le sessioni erano troppo brevi per raggiungere gli obiettivi pertinenti alla maggior parte dei capitoli. A seguito di una revisione, alcuni capitoli sono stati leggermente modifi cati. Per la facilitŕ di applicazione, il programma potrebbe essere introdotto senza particolari criticitŕ nell'ambito delle attivitŕ curriculari nella scuola secondaria. Dopo la sua revisione, il manuale č stato inviato all'editore per la stampa.
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7

Good, Byron J., and Mary-Jo Del Vecchio Good. "Il disturbo post-traumatico da stress č un concetto ‘sufficientemente buono' per il lavoro psichiatrico sulle conseguenze dei conflitti?" RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 2 (July 2012): 99–119. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-002006.

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Abstract:
In un classico articolo del 1992, Derek Summerfield sostenne che "per la grande maggioranza dei sopravvissuti lo stress posttraumatico č una pseudocondizione, una ridefinizione della sofferenza comprensibile della guerra come problema tecnico per il quale sono disponibili soluzioni tecniche a breve termine come il counseling" Non ci sono prove che le popolazioni colpite dalla guerra cerchino questi approcci importati, che sembrano ignorare le loro tradizioni, i loro sistemi di significato, le loro prioritŕ effettive" (p.1449). Questo articolo descrive un programma di collaborazione attiva fra un'équipe della Harvard Medical School e la IOM (Organizzazione Internazionale per la Migrazione) in Indonesia in risposta ai "lasciti della violenza" fra gli abitanti dei villaggi rurali di Aceh, Indonesia, dopo lo tsunami del 2004 e l'accordo di pace tra il governo indonesiano e il Movimento Aceh Libera che mise fine a venti anni di conflitto. L'articolo fornisce dati provenienti da una serie di studi che indicano livelli elevati di esperienze traumatiche e di problemi di salute mentale ad Aceh dopo il conflitto. Descrive un progetto IOM di promozione attiva di salute mentale che ha usato équipe di medici di base e infermieri per rispondere ai problemi di salute mentale, e un progetto valutativo che fornisce importanti prove empiriche dell'efficacia nella pratica del programma. Sostiene che il PTSD č ben altro che una "pseudocondizione" e che i programmi d'intervento possono essere molto potenti nel ridurre sintomi e disabilitŕ. Conclude che lo sviluppo di programmi di salute mentale integrati in politiche di salute pubblica in contesti postbellici dovrebbe avere una prioritŕ elevata.
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Webster, Ted. "Prefazione." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S4 (March 2002): 17–19. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000472.

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Abstract:
L'esame generale sulla salute mentale delle popolazioni indigene effettuato dal dr. Alex Cohen si inserisce a pieno titolo tra gli sforzi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nel promuovere la salute mentale, prevenire i principali disturbi mentali e neurologici, assicurare l'offerta di cure appropriate particolarmente ai soggetti più vulnerabili e bisognosi di servizi sanitari.Presentando questo lavoro in un contesto più ampio può essere utile richiamare uno dei principi costitutivi dell'OMS, che “il godimento del più elevato standard di salute raggiungibile è uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano senza distinzione di razza, religione, fede politica, condizione economica o sociale”. L'Organizzazione Mondiale della Sanità considera la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non meramente l'assenza di malattia o infermità”.Inoltre questo resoconto giunge a noi nel punto centrale dello svolgimento del programma International Decade of the World's Indigenuos People. Tale programma è patrocinato dall'Alto Commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite e dal Gruppo di Lavoro sulle Popolazioni Indigene (Working Group on Indigenous Populations-WGIP) che riferiscono i risultati raggiunti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite attraverso la ECOSOC, la Commissione sui Diritti Umani e la sub-Commissione sulla Prevenzione della Discriminazione e Protezione dei Minori. Al WGIP è assegnato il compito di analizzare gli sviluppi riguardanti le attività di promozione e protezione dei diritti umani e fondamentalmente la libertà delle popolazioni indigene, ponendo particolare attenzione all'evoluzione degli standard relativi ai diritti di queste popolazioni. Al WGIP è stata richiesta la stesura della Dichiarazione sui diritti delle Popolazioni Indigene del mondo che al momento è in discussione e la cui conclusione è attesa nel corso del programma decennale.
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Rizzi, Silvia, Sara Carbone, Valeria Donisi, Silvia Gabrielli, and per conto del Consorzio UPRIGHT. "Resilienza, benessere mentale e qualità della vita nella prima adolescenza: indagine su un campione di adolescenti di 11-14 anni nella provincia autonoma di." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (February 2022): 1–18. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa13225.

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Abstract:
Il legame tra resilienza, benessere mentale e qualità della vita percepita è ormai noto in letteratura e indagare tali dimensioni in età adolescenziale è fondamentale per sviluppare azioni di prevenzione e promozione atte a costituire le basi per una buona salute mentale in età adulta. L'articolo riporta i risultati di un'indagine condotta su un campione di 460 studenti trentini, utilizzando tre strumenti (READ, WEMWBS e KIDSCREEN-10), nell'ambito di uno studio multicentrico condotto dal progetto europeo UPRIGHT (Universal Preventive Resilience Intervention Globally Implemented In Schools To Improve And Promote Mental Health For Teenagers, cioè "intervento di prevenzione universale basato sulla resilienza e implementato nelle scuole per migliorare e promuovere la salute mentale degli adolescenti") finanziato dal programma Horizon 2020 dell'Unione Europea. Sono state prese in considerazione le differenze di genere e operato un confronto con i valori normativi dei campioni di validazione degli strumenti.Dai questionari risulta che le adolescenti riportano livelli di risorse sociali significativamente più alti rispetto agli studenti maschi, mentre per quanto riguarda la qualità della vita, in linea con quanto indicato dalla letteratura, sono gli studenti maschi a riportare valori più elevati.
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Veltro, Franco. "Salutogenesi e Psicoeducativa. "Evidenze" per due interventi italiani per la Promozione della Salute Mentale." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (March 2019): 107–19. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2019-001007.

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Dissertations / Theses on the topic "Promozione salute mentale"

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VENTOLA, MARCO. "Promuovere la cultura del benessere psicologico nei giovani. Analisi e sviluppo di buone pratiche nel progetto "Guadagnare salute in adolescenza"." Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/11573/917581.

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Abstract:
Dott. MARCO VENTOLA Curriculum: Scienze della Salute Tesi di Dottorato XXIII Ciclo: Promuovere la cultura del benessere psicologico nei giovani. Analisi e sviluppo di buone pratiche nel progetto “Guadagnare salute in adolescenza”. Terzo anno di Dottorato di Ricerca in Scienze di Sanità Pubblica Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica “G. Sanarelli”, Tutor Prof. GIANFRANCO TARSITANI. TITOLO TESI: Promuovere la cultura del benessere psicologico nei giovani. Analisi e sviluppo di buone pratiche nel progetto “Guadagnare salute in adolescenza” INTRODUZIONE: In questo lavoro di tesi, a partire da un’ analisi dei principali modelli scientifici di riferimento, ho analizzato i risultati del progetto Guadagnare Salute negli adolescenti in rapporo alla specifica area tematica della “salute mentale”. OBIETTIVI: L’obiettivo principale di tale operazione è stata quella di poter costruire una descrizione, quanto più affidabile, delle attività di Prevenzione, Educazione e Promozione della salute svolte da enti pubblici e privati per e con gli adolescenti. Difatti il CCM (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie) ha affidato nel 2006 al DoRS - Centro regionale di documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte – il compito di coordinare il lavoro dei vari Centri per poter effettuare una ricognizione sistematica dei vari progetti nelle seguenti aree di interesse quali: abitudini alimentari, attività fisica, infezioni sessualmente trasmissibili, consumo di droghe ed alcol, incidenti stradali e salute mentale. Laddove si è constatata l’assenza di un Centro di Documentazione sono state coinvolte le Agenzie Sanitarie Regionali o le Università: ciò è avvenuto per la Regione Lazio nell’individuazione del Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica “G. Sanarelli” dell’Università degli Studi “Sapienza” di Roma quale ente preposto alla ricerca. Bisogna aggiungere che i numerosi progetti censiti, inseriti poi all’interno di una banca dati denominata Pro.Sa e sviluppata ad hoc dal DoRS, ha consentito di rilevare numerosi elementi costitutivi dei singoli progetti, quali soggetti coinvolti, metodologie utilizzate, valutazioni, etc. All’interno di questa tesi ho analizzato in particolare i progetti svolti nell’area della cosidetta “salute mentale” cercando di fornire delle griglie di lettura utilizzabili nello sviluppo di buone pratiche: ciò ha significato in definitiva, esplicitare i modelli teorici di riferimento, le metodologie utilizzate ed infine la prassi di valutazione. STRUMENTI: I criteri tematici selezionati sono evidence-based, in quanto tratti dalla letteratura scientifica internazionale, sopratutto revisioni sistematiche e meta-analisi. In specifico sono stati consultati la Cochrane Library, i siti Guide to Community Preventive Services (USA), Nice (UK) ed alcuni siti istituzionali. Inoltre l’analisi è stata effettuata attraverso la raccolta, l’individuazione e la selezione dei progetti effettuati nel Lazio dal 2000 al 2007 per gli adolescenti tra gli 11 e 18 anni nell’area salute mentale. CONCLUSIONI: Viene rilevato come gran parte dei progetti per l’area “Salute mentale” venga svolta all’interno del setting scolastico, mentre quasi tutti i progetti risultano avere come target più destinatari, a dimostrazione del fatto che l’intervento di promozione della salute mentale venga orientato da un modello sistemico. Scarsa o nulla, invece, è l’analisi della domanda rispetto alla committenza e l’integrazione degli obiettivi del progetto rispetto al percorso scolastico; inoltre non vi è mai una analisi dei progetti svolti dentro la medesima scuola. Ciò evidenzia come ci sia una difficoltà ad intervenire attraverso un modello plastico che veda la Scuola come cliente dell’intervento stesso. Infine sono stati evidenziati i principali modelli teorici utilizzati nella promozione della salute mentale evidenziandone limiti e criticità.
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Books on the topic "Promozione salute mentale"

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Piccione, Renato. Il futuro dei servizi di salute mentale in Italia: Significato e prospettive del sistema italiano di promozione e protezione della salute mentale. Milano: F. Angeli, 2004.

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