Academic literature on the topic 'Protezione sismica'

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Journal articles on the topic "Protezione sismica"

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Michelini, Alberto, Lucia Margheriti, Marco Cattaneo, Gianpaolo Cecere, Giuseppe D'Anna, Alberto Delladio, Milena Moretti, et al. "The Italian National Seismic Network and the earthquake and tsunami monitoring and surveillance systems." Advances in Geosciences 43 (November 9, 2016): 31–38. http://dx.doi.org/10.5194/adgeo-43-31-2016.

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Abstract:
Abstract. The Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) is an Italian research institution, with focus on Earth Sciences. INGV runs the Italian National Seismic Network (Rete Sismica Nazionale, RSN) and other networks at national scale for monitoring earthquakes and tsunami as a part of the National Civil Protection System coordinated by the Italian Department of Civil Protection (Dipartimento di Protezione Civile, DPC). RSN is composed of about 400 stations, mainly broadband, installed in the Country and in the surrounding regions; about 110 stations feature also co-located strong motion instruments, and about 180 have GPS receivers and belong to the National GPS network (Rete Integrata Nazionale GPS, RING). The data acquisition system was designed to accomplish, in near-real-time, automatic earthquake detection, hypocenter and magnitude determination, moment tensors, shake maps and other products of interest for DPC. Database archiving of all parametric results are closely linked to the existing procedures of the INGV seismic monitoring environment and surveillance procedures. INGV is one of the primary nodes of ORFEUS (Observatories & Research Facilities for European Seismology) EIDA (European Integrated Data Archive) for the archiving and distribution of continuous, quality checked seismic data. The strong motion network data are archived and distributed both in EIDA and in event based archives; GPS data, from the RING network are also archived, analyzed and distributed at INGV. Overall, the Italian earthquake surveillance service provides, in quasi real-time, hypocenter parameters to the DPC. These are then revised routinely by the analysts of the Italian Seismic Bulletin (Bollettino Sismico Italiano, BSI). The results are published on the web, these are available to both the scientific community and the general public. The INGV surveillance includes a pre-operational tsunami alert service since INGV is one of the Tsunami Service providers of the North-eastern Atlantic and Mediterranean Tsunami warning System (NEAMTWS).
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Pezzullo, Luca. "Dimensioni gruppali dell'intervento psicologico in emergenza: l'esperienza dell'Abruzzo." GRUPPI, no. 3 (October 2011): 61–75. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-003007.

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Abstract:
L'intervento nella zona del cratere sismico dopo il terremoto che ha colpito L'Aquila e i paesi vicini č stata l'operazione di psicologia dell'emergenza piů impegnativa e prolungata mai avvenuta fino ad allora a livello europeo, che ha segnato un cambiamento significativo in questo tipo di attivitŕ. L'autore ne ripercorre le fasi per sottolinearne le caratteristiche gruppali, per evidenziarne le criticitŕ e per legittimare la necessitŕ di una formazione specifica. Egli descrive l'organizzazione e il funzionamento della Protezione Civile, un "sistema di sistemi" che coordina le attivitŕ di tutti i gruppi di lavoro impegnati, quindi una realtŕ complessa che, tra le sue funzioni, comprende anche il supporto psicologico alle popolazioni colpite da eventi catastrofici, da svolgersi in "gruppi-squadra".
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Sirolli, Arianna, and Alessandro Sirolli. "Effetti psicologici e sociologici della gestione post-sisma L'Aquila." GRUPPI, no. 3 (October 2011): 77–83. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-003008.

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Abstract:
Gli autori commentano la realtŕ condivisa dagli abitanti dell'Aquila in seguito al terremoto che ha distrutto il centro cittadino dal punto di vista della perdita di un luogo identitario, una base sicura collettiva, una cornice di senso. La "cittŕ fantasma" si configura, allora, come un non-luogo, nell'accezione che Marc Augé attribuisce a questo termine. L'unica possibilitŕ di ricostruire un Sé individuale e collettivo e di riallacciare i legami sociali passa, quindi, necessariamente, attraverso la ricostruzione del centro storico. Questi commenti sottendono una critica agli interventi operati dalla Protezione Civile e decisi dalla politica che hanno effettuato una "deportazione" degli abitanti delle zone piů colpite e hanno costruito ex-novo una cittŕ senza la partecipazione democratica degli aquilani.
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Mercuri, A., G. Cultrera, L. Minarelli, M. Quintiliani, P. Bordoni, D. Famiani, P. Casale, et al. "CRISP: an archive for the site characterization of permanent Italian seismic stations." Bulletin of Earthquake Engineering, January 27, 2023. http://dx.doi.org/10.1007/s10518-023-01618-w.

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Abstract:
AbstractIn this paper we describe an advanced database for the site characterization of seismic stations, named “CRISP—Caratterizzazione della RIsposta sismica dei Siti Permanenti della rete sismica” (http://crisp.ingv.it, quoted with https://doi.org/10.13127/crisp), designed for the Italian National Seismic Network (Rete Sismica Nazionale, RSN, operated by Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). For each site, CRISP collects easily accessible station information, such as position, type(s) of instrumentation, instrument housing, thematic map(s) and descriptive attributes (e.g., geological characteristics, etc.), seismic analysis of recordings, and available geophysical investigations (shear-wave velocity [VS] profile, non-linear decay curve). The archive also provides key proxy indicators derived from the available data, such as the time-averaged shear-wave velocity of the upper 30 m from the surface (VS30) and site and topographic classes according to the different seismic codes. Standardized procedures have been applied as motivated by the need for a homogenous set of information for all the stations. According to European Plate Observing System infrastructural objectives for the standardization of seismological data, CRISP is integrated into pre-existing INGV instrument infrastructures, shares content with the Italian Accelerometric Archive, and complies map information about the stations, as well as local geology, through web services managed by Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. The design of the CRISP archive allows the database to be continually updated and expanded whenever new data are available from the scientific community, such as the ones related to new seismic stations, map information, geophysical surveys, and seismological analyses.
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Dissertations / Theses on the topic "Protezione sismica"

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RENZI, Emanuele. "Il controllo semi attivo delle vibrazioni strutturali: teoria ed applicazioni." Doctoral thesis, La Sapienza, 2002. http://hdl.handle.net/11573/916988.

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Morri, Francesco. "Analisi e confronto di soluzioni alternative per la protezione sismica di un viadotto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
L'oggetto della tesi è la progettazione sismica delle sottostrutture di un viadotto. Vengono messe a punto e sviluppate quattro diverse soluzioni strutturali per spalle e pile del ponte al fine di redigere un confronto tra i costi delle sottostrutture. Viene preso in esame il caso di un viadotto reale, per il quale, assegnata la struttura di impalcato, vengono prospettate, analizzate (sia manualmente sia tramite modelli FEM) e verificate quattro alternative progettuali. La prima soluzione prevede l'incidenza dell'azione sismica longitudinale sulla spalla a vincoli fissi. La seconda strategia prevede l'utilizzo di dispositivi shock transmitters in grado di solidarizzare le pile e la spalla mobile con l'impalcato in caso di sisma. La terza soluzione è caratterizzata dall'impiego di isolatori elastomerici. La quarta soluzione rappresenta una variazione della prima, in cui vengono impiegati dissipatori viscosi per ridurre l'entità dell'azione sismica sulla spalla fissa. Ipotizzando prezzi tipici per i materiali e dispositivi impiegati, si giunge a definire il costo totale di ciascuna soluzione. Dal confronto emerge come la strategia isolata sia quella in grado di minimizzare il costo delle sottostrutture per l'opera in esame.
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Brienza, Giampietro. "Analisi di risposta sismica locale e protezione sismica degli edifici: applicazione di FVD nella progettazione dell'ampliamento del Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21054/.

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Abstract:
E’ stato indagato il comportamento degli edifici equipaggiati con un sistema di protezione sismica passivo basato sull’utilizzo di dissipatori fluido viscosi non lineari. L’elaborato vede una prima parte nella quale si individuano i metodi per lo svolgimento dell’analisi di risposta sismica locale. La seconda parte si concentra sui metodi di protezione sismica degli edifici e in particolare sul controllo dello smorzamento con dissipatori fluido viscosi. Ne è stato studiato il comportamento meccanico e sono stati analizzati i criteri di progettazione ed integrazione all’interno del sistema strutturale. L’ultima parte della presente tesi, svolta in collaborazione con lo Studio Tassinari e Associati di Ravenna, raccoglie le elaborazioni ed i risultati ottenuti dall’applicazione degli aspetti presentati nelle precedenti parti alla progettazione dell’ampliamento previsto per il complesso ospedaliero di Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA) del Gruppo Villa Maria. E’ stato sviluppato il confronto in termini di danni attesi a seguito di sisma e di costo di realizzazione tra diverse strategie progettuali: con dissipatori, a comportamento dissipativo e a comportamento non dissipativo. I risultati ottenuti con i metodi di predimensionamento sono stati verificati attraverso analisi dinamiche non lineari con impiego di storie temporali, come previsto dalla normativa vigente. I risultati hanno fornito una soluzione strutturale con dissipazione aggiuntiva vantaggiosa dal punto di vista della sicurezza degli elementi strutturali e non strutturali, che comporta un investimento poco superiore alla soluzione tradizionale. Il vantaggio rilevante è che a seguito di sisma non sono previsti danni e plasticizzazioni agli elementi strutturali inoltre la riduzione delle accelerazioni e degli spostamenti ai quali si sottopone la costruzione permette di salvaguardare gli elementi non strutturali e, aspetto fondamentale nell’ambito di strutture sanitarie e di ricerca, i contenuti.
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Alaimo, Erick. "Progettazione di un risonatore interrato per metabarriere sismiche: una soluzione con cavi pretesi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
L’utilizzo dei risonatori interrati per metabarriere sismiche rappresenta una possibilità sempre più concreta verso la protezione di edifici isolati ed aree urbane o industriali. Questo lavoro di tesi, si occupa delle possibili scelte progettuali, relative alle componenti dei sopraccitati risonatori. Il modello di partenza del risonatore a cui si fa riferimento, è costituito da una massa interna in acciaio la quale è collegata ad un guscio esterno in calcestruzzo mediante due cuscinetti in gomma. Le caratteristiche del risonatore permettono di ridirigere le onde di superfice, comprese nell’intervallo 1-10 Hz, convertendole in onde di massa. In particolare si può osservare come, in base alla frequenza di risonanza propria del risonatore, questo sia in grado di manipolare le onde in ingresso a quella stessa frequenza. Quindi, si è andati a lavorare sugli elementi elastici, che inizialmente sono costituiti dai cuscinetti in gomma, cercando di lasciare invariate le caratteristiche del risonatore di partenza. In prima battuta si è provato ad ipotizzare l’utilizzo di diverse tipologie di gomma per i cuscinetti. Successivamente, si è ipotizzato di sostituire i cuscinetti in gomma con dei connettori cilindrici e molle elicoidali in acciaio. Infine è stata proposta una soluzione innovativa, sfruttando dei cavi pretesi in acciaio come sostituti dei cuscinetti in gomma. Studiando prima il modello analitico del cavo preteso e poi mediante una analisi numerica è stato possibile osservare come questa soluzione risulti funzionale sia dal punto di vista tensionale che da quello strutturale del risonatore, oltre a garantire frequenze proprie di vibrazione entro i limiti richiesti e di conseguenza garantire il corretto funzionamento del risonatore.
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5

Lori, Laura. "La vulnerabilità degli aggregati edilizi ai fini della gestione dell'emergenza sismica: una proposta per San Giovanni in Persiceto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La tesi conclude l'analisi operata su San Giovanni in Persiceto e si articola in due fasi principali. La prima fase consiste nella sistematizzazione del metodo, che si è andato sperimentalmente definendo in questi anni, di valutazione della vulnerabilità sismica di un aggregato edilizio inserito in un contesto urbano. Tale fase va a definire la metodologia e a chiarire i meccanismi alla base del calcolo di ogni indice di vulnerabilità, annullando il rischio di dispersione del dato. Partendo dal confronto di più tesi ed aggiungendo informazioni utili alla comprensione del metodo, si è creato l’insieme di materiale da fornire come base di studio ai futuri tesisti; questi strumenti comuni sono formati da fogli di calcolo, spiegazione scritta e grafica dei vari indici. La seconda fase è incentrata su un nuovo tipo di approccio al comparto urbano che si trova a vivere un’emergenza. I dati trovati nella prima fase sfociano in una riflessione di caratterizzazione urbana e vengono utilizzati come chiave di lettura del tessuto col fine di sviluppare un piano di fuga per ogni aggregato del centro storico studiato. A partire dal dato numerico dell’indice globale analitico IGA di vulnerabilità sismica, si sono andate a studiare le possibili vie di fuga sfruttabili per l’evacuazione verso le zone di attesa segnalate nel Piano Comunale di Protezione Civile, anch’esse sottoposte a valutazione, una volta che l’evento sismico ha colpito il Comune. L’innovativa valutazione di questi percorsi è stata sviluppata guardando al contesto in cui ogni aggregato si inserisce e, da un punto di vista logistico, ai tempi richiesti per l’evacuazione verso una o più possibili aree di attesa. Per ogni aggregato ci si pone l’obiettivo di indicare la consigliata via di evacuazione da imboccare al termine delle scosse, con la produzione di tavole grafiche di spiegazione, eventualmente sfruttabili come mezzo di formazione ed informazione della popolazione ivi residente da parte della Protezione Civile.
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Minelli, Andrea. "Studio di configurazioni di sistemi dissipativi di tipo fluido viscoso per la riduzione della risposta sismica di strutture." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25527/.

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Abstract:
Nel presente lavoro di tesi viene analizzato un sistema alternativo utile al raggiungimento della protezione sismica delle strutture. In particolare, invece di consentire alla struttura di subire deformazioni inelastiche sfruttando la propria duttilità strutturale per dissipare energia, si ricorre a sistemi di controllo passivi quali i dissipatori fluido viscosi e le loro configurazioni all’interno o all’esterno di un sistema strutturale per diminuire l’energia dissipata dalla sola struttura e ridurre la risposta sismica. Nei primi due capitoli vengono analizzati i sistemi per il controllo strutturale, da quello tradizionale basato su criteri di resistenza e duttilità a quelli passivi, fino ad arrivare a quelli attivi. Particolare attenzione viene rivolta alla comprensione del funzionamento e delle leggi che governano i dissipatori fluido viscosi. Nel terzo capitolo vengono studiati i metodi di analisi, i criteri di progettazione e modellazione dei dispositivi fluido viscosi per arrivare a dimensionare i dispositivi da inserire nel sistema strutturale. Inoltre vengono studiate le diverse configurazioni che possono assumere i dispositivi fluido viscosi all’interno o all’esterno di una struttura, valutandone i vantaggi e gli svantaggi. Una volta presa familiarizzazione col software di calcolo fem e delle analisi time history, nel capitolo quattro si valuta l’effetto delle diverse configurazioni interne o esterne dei dispositivi lineari e non lineari e la diversa distribuzione delle proprietà dei dispositivi lungo l’altezza della struttura di studio. Si procede con il valutare attraverso analisi dinamiche modali non lineari la risposta della struttura di studio priva di dispositivi e le risposte della struttura equipaggiata con diverse configurazioni di dispositivi, per poi confrontarle per arrivare a delle conclusioni in merito alla loro efficacia.
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Zuccheri, Nicoletta. "Monitoraggio sismico e identificazione con sensori Mems di un edificio della protezione civile." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/954/.

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Di, Marco Serena. "Proposta di linee guida per il piano generale di cantierizzazione dei lavori di ricostruzione di un centro storico terremotato: il caso di L’Aquila." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Il terremoto che ha colpito la città di L’Aquila il 6 aprile 2009 è il primo evento sismico, dopo quello di Messina nel 1908, che ha interessato un’area così ampia e urbanizzata come quella di un capoluogo di regione. Le problematiche emerse da questa esperienza, l’insieme delle soluzioni adottate e gli errori commessi, hanno fatto si che L’Aquila diventasse un vero e proprio “laboratorio di conoscenza”. In questo lavoro vengono analizzate le fasi salienti della gestione dell’emergenza con il fine di far emergere le maggiori criticità individuate. Si focalizza poi l’attenzione sulla questione della ricostruzione del centro storico di L’Aquila, spesso definito “il più grande cantiere d’Europa”. In questo ambito si riscontra la mancanza di uno strumento di pianificazione preliminare che abbia il fine di coordinare, attraverso indicazioni di tipo operativo, i cantieri contemporaneamente attivi sul territorio. Questo problema è stato affrontato per la prima volta dal comune aquilano di Villa Sant’Angelo che, con la redazione di un “piano di accantieramento generale”, ha tentato di risolvere le criticità della ricostruzione. Partendo da questo spunto, si elabora, per l’ “asse centrale” del centro storico de L’Aquila, un piano generale di cantierizzazione che ha l’obbiettivo di pianificare le attività dei cantieri, sulla base di scelte strategiche dettate dalle condizioni in cui versava L’Aquila nel post-sisma. Si ottiene quindi un programma degli interventi che favorisce una ricostruzione più funzionale e allo stesso tempo più sicura. Il fine ultimo di questo lavoro è definire una procedura unica applicabile nell’ambito della ricostruzione dei centri storici terremotati.
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Books on the topic "Protezione sismica"

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Laura, Bussi, ed. Le terme del Sarno a Pompei: Iter di un'analisi per la conoscenza, il restauro e la protezione sismica del monumento. Roma: "L'Erma" di Bretschneider, 1992.

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2

Margarita, Segarra Lagunes Maria, Italy. Soprintendenza ai beni ambientali, architettonici, artistici e storici delle province di Avellino e Salerno., and Associazione per il recupero del costruito., eds. La reintegrazione nel restauro dell'antico: La protezione del patrimonio dal rischio sismico : atti del Seminario di studi, Paestum 11-12 aprile 1997. Roma: Gangemi, 1997.

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3

La protezione del patrimonio culturale: La questione sismica : le linee di sviluppo della ricerca universitaria ... : atti del II seminario nazionale di studio : Roma, 9- 10 aprile 1997. Roma: Gangemi, 1998.

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4

Romeo, Ballardini, ed. La Protezione del patrimonio culturale: La questione sismica : le linee di sviluppo della ricerca universitaria, obiettivi e aree di integrazione per i nuovi programmi scientifici, proposte legislative, "Norme tecniche per la redazione dei progetti di restauro relativi ai beni architettonici di valore storico-artistico in zona sismica" : II seminario nazionale di studio : Roma S. Michele-Sala dello Stenditoio, 9-10 aprile 1997. Roma: Gangemi, 1997.

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5

Jean-Claude, Bonnin, Hackens Tony 1939-, Helly Bruno, Centro di formazione e studi per il Mezzogiorno., and Centro universitairo europeo per i beni culturali di Ravello., eds. La Protezione e conservazione del patrimonio culturale nelle zone a rischio sismico: Atti del corso europeo di formzione = Protection and conservation of cultural heritage in regions of sismic risks = Protection et conservation du patrimoine culturel dans les zones à risques sismiques. [Strasbourg]: Council of Europe, 1987.

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