Academic literature on the topic 'Prova di carico dinamica'

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Journal articles on the topic "Prova di carico dinamica"

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Cartolari, R., G. B. Scarfò, and S. Boni. "La TC con carico assiale nella instabilità del rachide lombo-sacrale." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 2 (April 1996): 147–55. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900203.

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Abstract:
La diagnosi di instabilità del rachide lombo-sacrale è, a tutt'oggi, fondamentalmente clinica. Anche le più sofisticate tecniche di diagnostica radiologica consentono infatti solo una valutazione statica di questa entità nosologica (che, per definizione si manifesta durante la deambulazione e con la stazione eretta) la cui definizione dinamica è campo pressochè esclusivo della radiologia convenzionale. Presentiamo i risultati di uno studio condotto attraverso l'uso di uno strumento originale progettato per sviluppare un carico assiale variabile e riproducibile in un paziente supino: il Compressore assiale. Con questo strumento, compatibile con l'esecuzione di esami TC, sono stati valutati 24 pazienti con forte sospetto clinico-radiologico di instabilità lombare. La metodica di studio, denominata Axial Loaded - Computed Tomography (AL-CT) si basa sull'acquisizione successiva di esami TC basali e con carico assiale (AL), che vengono poi comparati. Il confronto avviene sia sulle scansioni assiali che su immagini ricostruite su piani sagittali e con «rendering» tridimensionale (3D-TC). La valutazione comparativa prevede sia l'uso di immagini statiche che l'organizzazione in sequenze cine (cine AL-CT) delle immagini 2D e 3D ottenute. Tutti i procedimenti di rielaborazione sono indispensabili nella valutazione dei risultati. I risultati mostrano con chiarezza reperti (numerosi e spesso simultanei) a carico di tutte le component le unità funzionali spinali; fra questi meritano una segnalazione: l'incremento o la accentuazione di protrusioni discali sotto carico; la scomparsa del vacuum discale e/o intraarticolare durante la compressione («segno del vacuum»); l'accentuazione della listesi sotto carico; la ottimale ed originale visualizzazione dell' ipermobilità delle faccette articolari. Proponiamo AL-CT e cine AL-CT come metodiche di scelta nello studio dell'instabilità lombare.
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Fanelli, Michele. "La "Torcia" : Un ulteriore tentativo di modellazione semplificata dell'interazione torcia-girante." Ingeniería del agua 10, no. 1 (March 31, 2003): 27. http://dx.doi.org/10.4995/ia.2003.2574.

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Abstract:
Mentre abbondano gli studi sia teorici che sperimentali sulla cinematica e dinamica della torcia nel diffusore a valle della girante, sono piuttosto scarsi i contributi sull’interazione tra la torcia ed il campo di moto all’interno della girante, malgrado sia certo che tale campo di moto viene distorto dalla presenza della torcia, perdendo l’uniformità circonferenziale che è caratteristica del regime a pieno carico (cioè in condizioni di circolazione nulla –‘zero swirl’- all’uscita dalla girante). Il presente studio si propone di affrontare il difficile problema ad un livello di modellazione matematica semplificata, costruendo per tappe successive un campo di moto a potenziale che soddisfi alle presumibili condizioni cinematiche in presenza della torcia. L’ipotesi che consente di elaborare un modello di questo tipo consiste nell’ammettere che nella girante, sotto condizioni di carico parziale, la portata non si riduca in misura uguale per tutti i canali interpalari, ma un certo numero di canali tenda a conservare una portata prossima a quella della condizione di pieno carico, mentre nei canali restanti si instaurano condizioni di portata fortemente ridotta (o prossime allo stallo). Imponendo che tale configurazione ruoti stabilmente con la stessa velocità angolare di precessione da cui è animato il filamento vorticoso della torcia si riesce a chiudere matematicamente il problema. Il modello in questione permette di fare previsioni che potrebbero essere verificate da opportune indagini sperimentali.
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Muraccini, Renzo. "Come il sale, le azioni "fuori dall'ordinario" sono ingredienti indispensabili nel trattamento dei pazienti borderline." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2011): 103–21. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-001008.

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Abstract:
L'autore focalizza l'attenzione sulla particolare modalitŕ di presa in carico di pazienti con disturbo borderline di personalitŕ in un Centro di Salute Mentale. A partire da tre diverse storie cliniche viene sottolineata l'importanza di alcune "azioni" che spesso possono apparire come una "fuoriuscita dal setting istituzionale" ma che si rendono necessarie per la presa in carico di questi pazienti: portatori di storie "traumatiche" nelle loro relazioni primarie, instancabili, faticosi, in una parola "stabili nella loro instabilitŕ". Queste azioni costituiscono il sale - inteso come ingrediente necessario nella relazione terapeutica - e rispondono alla necessitŕ, insita nell'organizzazione borderline, di sperimentare sia in modo ambivalente e contradditorio la "presenza concreta e agita" del terapeuta e la "prova" della fiducia nei suoi confronti. Questa particolare modalitŕ di relazione richiama il concetto di "now moment" che Stern individua come "elementi" indispensabili di "svolta" nella relazione terapeutica, co-creati e co-vissuti e che aprono ad un nuovo orizzonte terapeutico perché contengono implicitamente l'esperienza della "fiducia" e della "comprensione empatica" da parte del terapeuta. Questa modalitŕ di presa in carico che pone al centro la "ricerca attiva di questo tipo di esperienza" si realizza non solo attraverso una relazione individuale ma richiede un Gruppo multidisciplinare che operi pur nelle diversi funzioni in modo analogo e condivida una idea comune del paziente e del modo di prenderlo in cura: il "sale" viene contenuto in ogni tipo di relazione e pone l'operatore e i servizi davanti al problema sia delle caratteristiche della sua persona che dell'organizzazione dei Servizi come elementi indispensabili per poter realizzare una siffatta presa in carico.
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Bruno, Davide, and Marie Rose Moro. "La lunga notte dell'esilio. Gruppi istituzionali e centri per immigrati in Italia." GRUPPI, no. 3 (October 2011): 95–105. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-003010.

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Abstract:
I Centri di Permanenza Temporanei (CPT) accolgono gli stranieri in una situazione di irregolaritŕ rispetto alle leggi italiane sull'immigrazione. Si tratta essenzialmente di persone in attesa dell'esecuzione del provvedimento di espulsione o che, non trovandosi in possesso di documenti d'identitŕ, devono essere identificate. A partire da una esperienza sul campo svolta in un CPT italiano e dall'analisi della letteratura, l'autore analizza la dinamica istituzionale propria di queste strutture e le interazioni con l'esterno. Lo scopo di questo lavoro č infatti quello di interrogarci sulla funzione di questi luoghi nella societŕ. Attraverso un parallelo con istituti che hanno caratteristiche analoghe di istituzioni totali, giungeremo alla conclusione che il funzionamento di tali centri sembra essere legato alla messa in campo di meccanismi di difesa rispetto al sentimento del "perturbante", suscitato dall'incontro con lo straniero. Verranno inoltre presentati approcci terapeutici di gruppo per la presa in carico del paziente migrante, che tengano in considerazione gli aspetti di sofferenza psichica legati al trauma migratorio.
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Berta, Giuseppe. "Contributo a una discussione sui rapporti Fiat-Chrysler." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 260 (February 2011): 471–74. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-260006.

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Abstract:
Le relazioni tra Fiat e Chrysler hanno una lunga storia, che risale all'ultimo dopoguerra, quando la casa americana si fece carico di assistere i torinesi nell'ambito del piano Marshall. Cinquant'anni dopo, fattasi gravissima la crisi della Chrysler negli anni novanta, la Fiat pensň a un'acquisizione ma lasciň subito il posto alla tedesca Daimler, ben piů dotata di risorse tecniche e finanziarie. Piů tardi, dopo la rinunzia della Daimler a sostenere la Chrysler, questa ri- mase nelle mani di un fondo finanziario, che cercň un socio industriale per rilanciare la produzione. La fusione con la Fiat, che assunse le responsabilitŕ gestionali, forně all'amministrazione Usa una soluzione accettabile per evitare un fallimento disastroso. Dopo la conclusione dei primi accordi, la dinamica produttiva č perň tale che la Fiat, ridotta di dimensioni per lo scorporo da Fiat Automobiles Group del settore dei veicoli industriali (Fiat Industrial), e debole sul mercato dell'auto, appare destinata a non avere il ruolo di guida nella nuova impresa, e a perdere la sua importante posizione nel sistema industriale italiano.
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D’Aloia, Antonio. "Natura, scienza, diritto: relazioni incrociate." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 3 (October 2020): 99–160. http://dx.doi.org/10.3280/dc2020-003005.

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Abstract:
Natura, scienza, diritto si confrontano in un gioco di incroci in cui nessuna delle forze è immune dal condizionamento e dalle pressioni delle altre. L'ambizione della natura di essere una sorta di parametro oggettivo e presupposto cade di fronte alla presa d'atto che «la voce della natura (..) è una voce interpretata dall'uomo». Soprattutto la tecnica (la scienza che fa) appare in grado di riscrivere i confini e le proiezioni di ciò che è ‘naturale'. Il diritto prende atto delle nuove possibilità prodotte dallo sviluppo scientifico con uno sguardo che a sua volta è carico di sedimentazioni e di valori, e adegua le sue risorse ‘inventando' nuovi diritti che cambiano la cultura sociale e il modo di interpretare la natura e la scienza. Questo contributo prova a descrivere questo quadro di relazioni estremamente complesso, ragionando su una serie di temi al confine tra le tre grandi ‘forze' prima ri-chiamate
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Grigio, Monica. "L'esperienza di psicologia clinica perinatale in una maternitŕ ospedaliera." INTERAZIONI, no. 1 (July 2012): 100–118. http://dx.doi.org/10.3280/int2012-001008.

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Abstract:
Verrŕ illustrata la casistica del lavoro clinico svolto dal Servizio di Psicologia Clinica dell'U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale V. Buzzi'. L'attivitŕ del Servizio prevede interventi sia a livello preventivo che di presa in carico psicoterapeutica in caso di psicopatologia e si articola in diversi ambiti (conduzione dei Corsi di accompagnamento alla nascita e al puerperio, assistenza psicologica nei reparti, attivitŕ psicoterapeutica ambulatoriale, assistenza psicologica in Diagnosi Prenatale, formazione psicologica per gli operatori che operano in ambito perinatale, attivitŕ di ricerca, ecc). L'intervento terapeutico in ambito perinatale in ospedale richiede un contatto emotivo molto intenso e una tecnica che sia in grado di sostenere anche le situazioni piů acute o in emergenza. La psicologa perinatale deve saper modulare in maniera flessibile il classico setting terapeutico: alla consuetudine di uno studio chiuso deve saper contrapporre il colloquio al letto della donna o in piedi davanti all'incubatrice del bambino, deve poter favorire e accompagnare cambiamenti rapidi, alternare occasioni di sostegno psicologico ad interventi di clinica classica, prestarsi ad un ascolto analitico come anche a momenti di semplice informazione, confrontarsi da sola con la donna o con il futuro padre, o dover intervenire in una dinamica di coppia o, ancora, nella relazione della madre con il neonato che magari richiede di essere allattato o cambiato durante la seduta.
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Giuffrida, C. M., V. Paternò, and M. Passanisi. "Le ernie discali." Rivista di Neuroradiologia 15, no. 4 (August 2002): 409–14. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500409.

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Abstract:
La degenerazione dell'anulus fibroso con l'avanzare dell'età, il carico a cui sono sottoposti i dischi intervertebrali in presenza di dischi ad alto contenuto d'acqua favoriscono la formazione delle protrusioni e delle ernie discali. L'eccesso ponderale, i traumi acuti ed i microtraumi ripetuti, i vizi posturali sono altri fattori alla base della patologia discale. Il tratto vertebrale più comunemente interessato è quello lombare assieme al tratto di passaggio lombo-sacrale (L4-L5 ed L5-S1); seguono i tratti C5-C6 e C6-C7; il tratto toracico è più raramente interessato (1–6% di tutte le ernie discali). (Più frequenti le ernie nel tratto toracico medio-basso e nel passaggio dorso-lombare). Gli autori descrivono l'anatomia, la fisiopatologia ed il meccanismo eziopatogenetico delle ernie discali, la classificazione anatomo-clinica alla luce dei dati della letteratura. Gli autori, inoltre, sottolineano il ruolo della unità funzionale spinale (FSU) e le sue implicanze sul piano terapeutico. Il trattamento chirurgico tradizionale viene discusso alla luce delle nuove prospettive terapeutiche delle protesi discali, progettate al fine di impiantare dei sistemi elasto-dinamici, ammortizzanti per il ripristino della motilità fisiologica e della dinamica della colonna vertebrale.
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Gill, David W. J. "Silver Anchors and Cargoes of Oil: Some Observations on Phoenician Trade in the Western Mediterranean." Papers of the British School at Rome 56 (November 1988): 1–12. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009533.

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Abstract:
ANCORE D'ARGENTO E CARICHI DI OLIO: OSSERVAZIONI SUL COMMERCIO FENICIO NEL MEDITERRANEO OCCIDENTALELa ceramica fine greca detiene spesso una posizione privilegiata all'interno degli studi sull'antichità. Ciò ha spinto a vedere nella ceramica una categoria di oggetti di lusso ovvero una sorta di “objets d'art” nel campo dei commerci nell'antichità. Questo approccio è in stridente contrasto con altri ambiti degli studi archeologici ove il movimento commerciale di ceramica è visto come una prova a supporto dell'esistenza di scambi di merci di maggior pregio, come metalli e materie prime. I graffiti commerciali sembrano confermare la posizione di secondo piano della ceramica fra i beni commerciabili, e gli scavi compiuti su navi naufragate hanno chiaramente indicato che la ceramica era utilizzata sulle navi da carico per riempire gli spazi di risulta.Un punto di conferma per questa visione del ruolo della ceramica all'interno degli scambi commerciali è dato da un passo dello pseudo-Scylax ove si ricorda ceramia e profumi ateniesi vengono scambiati sulle coste occidentali dell'Africa con avorio e pelli di animali. L'apparizione di anfore attiche SOS e di alta e media ceramica protocorinzia è rivisitata in questa luce.
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La Banca, Domenica. "Tra bisogni e rassegnazione. La Federazione napoletana dell'Onmi durante la seconda guerra 1939-1943." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 260 (February 2011): 404–24. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-260003.

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Abstract:
L'Opera nazionale per la protezione della maternitŕ e infanzia (Onmi) fu il primo e piů importante ente parastatale italiano creato, nel 1925, per l'assistenza delle madri e dei bambini in difficoltŕ. Verificare come questo ente abbia funzionato durante la seconda guerra mondiale consente di capire in che termini il fascismo abbia effettivamente realizzato le sue tanto propagandate politiche socio-assistenziali, chiamate proprio in momenti cosě difficili a dare prova concreta dell'efficacia e efficienza raggiunte. L'autrice ha compiuto questa verifica attraverso la ricostruzione delle vicende della Federazione partenopea dell'Onmi (1939-1943). Ne emerge che i risultati conseguiti dall'Onmi a Napoli furono molto modesti. L'Italia entrň in guerra non solo impreparata dal punto di vista militare ed economico, ma anche da quello delle strutture socio-assistenziali deputate alla cura della popolazione civile. A Napoli queste carenze furono maggiormente avvertite sia per il contesto di guerra totale che esacerbň i gravi limiti dell'attivitŕ dell'Onmi prima della guerra, sia per la scarsa disponibilitŕ di mezzi finanziari, sia per l'insufficienza dei beni alimentari da distribuire agli assistiti. In questo deludente panorama fa eccezione l'attenzione, dinamica e propositiva, che la Federazione mostrň nei confronti della politica demografica, sia per contrastare la mortalitŕ neonatale, sia a favore dei bambini illegittimi attraverso l'istituto dell'affiliazione.
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Dissertations / Theses on the topic "Prova di carico dinamica"

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Vittori, Giulio. "Gestire la manutenzione dei ponti: dalle prove in sito alla valutazione della capacità portante Applicazione al ponte sul fiume Lamone a Ravenna​." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12892/.

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Abstract:
La gestione e la manutenzione dei ponti in Italia è per legge affidata all'Ente proprietario; tuttavia non sempre questi riesce a far fronte, a causa della scarsità di risorse alla manutenzione di tutte le opere realizzati. Questa tesi illustra una metodologia completa che, partendo dall'ispezione visiva del manufatto permette l'individuazione delle situazioni di maggior degrado. L'utilizzo di prove in sito permette quindi la determinazione delle caratteristiche meccaniche dei materiali; queste a loro volta sono inserite in un modello numerico calibrato che simula il reale comportamento della struttura sotto carico. I risultati numerici consentono l'esecuzione di verifiche di resistenza nelle sezioni maggiormente sollecitate e il confronto delle deformazioni teoriche con quelle sperimentali ottenute da prove di carico statiche. Il metodo permette quindi, sulle basi dei risultati sperimentali e numerici la certificazione della capacità portante dell'opera, lasciando all'Ente la possibilità di stimare accuratamente i costi di risanamento.
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Longeri, Camillo. "Friction welding: sviluppo di un apparato di prova." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5838/.

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Staboli, Chiara. "Interpretazione analitica e simulazione numerica di una prova di carico su un palo di fondazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La presente tesi si inserisce nell’ambito di un programma di ricerca e sviluppo riguardante l’impiego della piattaforma CAE Salome Meca (Code Aster) nel campo della modellazione geotecnica. L’oggetto alla base del lavoro è stato quello di costruire un modello agli elementi finiti con tale programma di calcolo, capace di analizzare la risposta carico-cedimento di un palo, fino a rottura. Tale lavoro è stato svolto con riferimento a un caso studio reale di una fondazione su pali di una civile abitazione costruita nel comune di Bologna. In questo contesto il primo tema su cui ci è concentrati è stata l’imposizione delle condizioni iniziali. Questo aspetto assume rilevanza soprattutto nel caso di pali trivellati come quelli del caso studio, che in fase di costruzione portano un disturbo nel terreno circostante e una riduzione dello stato tensionale. Il rimaneggiamento nell’intorno del palo impone la scelta di un idoneo elemento di interfaccia palo-terreno, ai fini di una corretta modellazione del problema. In questa tesi si sono in particolare costruiti modelli con elementi thin layer e con due tipi di elementi giunto forniti da Code Aster (JOINT_MECA_RUPT e JOINT_MECA_FROT). L’ultimo aspetto che influisce sui risultati del modello è il legame costitutivo usato per descrivere il comportamento del terreno. Nello studio proposto, si è scelto di lavorare sia alle tensioni totali con un legame alla Tresca, sia alle tensioni efficaci con un legame alla Mohr Coulomb. Individuato il modello che meglio descrive il caso studio è quindi stato calcolato il carico di rottura del palo. La parte restante della tesi vede infine un confronto di questo carico ultimo con quello derivato dalle prove di carico a disposizione (metodo di Chin) e dalle formule statiche. Si è infine concluso con un confronto dei risultati sulla base delle norme tecniche vigenti NTC18.
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Togni, Andrea. "Sviluppo e validazione sperimentale di un banco prova di dinamica d’assetto per nanosatelliti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18182/.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi descrive il processo di potenziamento del banco prova Alma Test-Bed per la validazione dei sistemi di controllo d’assetto di nanosatelliti 3U tramite piattaforma rotante su cuscinetto ad aria. L’obiettivo è integrare un simulatore di Sole e migliorare la simulazione della microgravità della piattaforma rotante. La prima parte del lavoro svolto consiste nella progettazione funzionale e dettagliata della struttura atta a rendere il satellite insensibile all’accelerazione gravitazionale locale, permettendogli di assumere un range di configurazioni d’assetto ottimale per poterne testare il comportamento in orbita. Dato che le condizioni di microgravità possono essere riprodotte solamente tramite un controllo estremamente accurato del baricentro della piattaforma di supporto del satellite, la progettazione è stata affrontata da molteplici punti di vista, sia tramite modelli analitici, che con analisi agli elementi finiti. I risultati delle simulazioni fatte sul sistema progettato permettono infine di stimare delle coppie di disturbo che rientrano nei limiti delle specifiche di progetto. Le deformazioni in gioco, la componentistica utilizzata e i disturbi generati risultano in linea con lo stato dell’arte della tecnologia e con i risultati pubblicati in letteratura. La seconda parte del lavoro è incentrata sull’integrazione di un simulatore di Sole custom-made. Vengono analizzate le caratteristiche peculiari dei simulatori di Sole per classificare quello in uso e descritte le leggi di ottica sfruttate per collimare il fascio di luce generato. Attraverso un’estesa campagna sperimentale, è stato possibile valutare la bontà dei risultati ipotizzati e tarare ed ottimizzare il sottosistema fino ad ottenere un ottimo livello di collimazione (inferiore al grado) in un’ampia area illuminata. I risultati sperimentali indicano un risultato molto migliore delle specifiche di progetto, garantendo un ampio margine sulle stesse.
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Scaglioni, Filippo. "Progettazione di una macchina a fatica a flessione rotante: studio del sistema di carico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16560/.

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Abstract:
In questo elaborato viene studiata e progettata una macchina di prova a fatica a flessione rotante con schema di carico a quattro punti. Viene eseguita un'analisi dettagliata delle macchine disponibili sul mercato, prendendo in considerazione le varie soluzioni tecniche impiegate. Il lavoro di progettazione viene poi diviso in tre parti e la trattazione eseguita in questo elaborato è quella relativa al sistema di carico. Il sistema di carico si occupa della trasmissione della forza ai due supporti simmetrici sui quali il provino è bloccato. Il sistema di carico comprende inoltre il sistema di generazione della forza, che sfrutta delle masse di prova.
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Luzzi, Matteo. "Progettazione di un collegamento strumentato tra piastra e carrello di una macchina di prova idraulica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12285/.

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Abstract:
La tesi è un progetto di un meccanismo di misurazione della pressione di carico per una macchina di prova idraulica, quindi vengono descritte le funzionalità della macchina e ne vengono presentate le problematiche. Dunque l'obbiettivo è risolvere tali problematiche tramite l'esecuzione di un progetto al CAD 3D e la messa in tavola dei vari componenti. Viene inoltre presentata una variabile di progetto per migliorare le caratteristiche del sistema.
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Gennari, Alessandro. "Set-up di banchi prova per l'analisi strutturale della parte ciclistica di un motoveicolo da competizione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il lavoro della tesi si compone di due parti principali: 1) progettazione del banco prova statico e set up dei banchi prova per la caratterizzazione a rigidezza. 2) Analisi dei risultati di spostamento e deformazione. Il fine ultimo del lavoro di tesi è stato quello di validare la moto progettata all'interno del Team UBM Motostudent di cui faccio parte, ed ottenere spunti per la riprogettazione degli elementi in fibra di carbonio. Inoltre i banchi progettati sono stati riutilizzati per testare i nuovi elementi, da telaio e telaietto riprogettati al nuovo forcellone.
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Salighini, Elisa. "Caratterizzazione dinamica sperimentale del rinforzo di pavimentazioni stradali con geogriglie tramite box test." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/101/.

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Abstract:
Nella presente tesi viene affrontato il comportamento di materiali granulari sotto carico dinamico. In particolare, viene presentata la sperimentazione di laboratorio seguita presso il Nottingham Transportation Engineering Centre dell'Università di Nottingham, la costruzione del box test e le prove dinamiche eseguite sul materiale granulare rinforzato e non.
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Almeri, Mattia. "Consolidamento di capriate storiche in legno." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14967/.

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Abstract:
Scopo del presente lavoro è la valutazione strutturale di capriate lignee consolidate da cavi metallici post-tesati. Sono stati analizzati vari interventi realizzati in un recente passato. Nello specifico viene approfondito l’intervento di consolidamento presso Cascina Linterno di proprietà del Comune di Milano, traendo spunto dalle prove di carico eseguite in loco su una capriata del manufatto. Tramite un’analisi ad elementi finiti, basata sui dati ottenuti durante le prove, è stata confrontata questa tipologia d’intervento con altre soluzioni utilizzate pratica di cantiere.
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