Academic literature on the topic 'Qualità immagine'

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Journal articles on the topic "Qualità immagine"

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Elefante, R., S. Cirillo, L. Simonetti, G. La Tessa, and F. Smaltino. "La Risonanza Magnetica in età pediatrica." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 1_suppl (April 1988): 27–33. http://dx.doi.org/10.1177/19714009880010s104.

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Abstract:
La Risonanza Magnetica (RM) ha trovato un campo di applicazione ideale nello studio neuroradiologico della patologia del Sistema Nervoso Centrale in età pediatrica. Essa, infatti, presenta potenzialmente chiari vantaggi rispetto alle altre tecniche disponibili, prima tra tutte la Tomografia Computerizzata. Questi vantaggi sono rappresentati dalla assenza di invasività radiobiologica e farmacologica e dalla alta efficacia diagnostica nella maggior parte dei capitoli della patologia neurologica del bambino. Nella sua applicazione in età pediatrica la RM presenta anche alcuni problemi. Si tratta principalmente dello scadimento della qualità di immagine per la necessità di usare scansioni sottili e campi di vista ridotti, della necessità di procedere, nei bambini più piccoli alla narcosi e della difficile accessibilità dell'esame. Risolti tali problemi, la RM si propone quale metodica di prima scelta in neuroradiologia pediatrica.
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Leonardi, M., and T. Penco. "Indicazioni attuali dell'angiografia diagnostica. Considerazioni tecnico-metodologiche: Angiografia tradizionale e digitale." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 3 (December 1988): 251–55. http://dx.doi.org/10.1177/197140098800100307.

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Abstract:
L'angiografia digitale sottratta (ADS) si è confrontata fin dal suo primo apparire con i due problemi tecnici caratteristici della radiologia: risoluzione di contrasto e risoluzione spaziale, suscitando entusiasmi per la prima e perplessità per la seconda. II problema è stato più volte affrontato in questi anni, certo esaurientemente, ma per il continuo aggiornamento delle apparecchiature è necessario rivedere periodicamente le attuali possibilità e limiti, indispensabili per la corretta formulazione di protocolli di studio e di indicazione. Il confronto può essere fatto utilmente solo tra angiografia tradizionale (AT) e ADS arteriosa, in quanto presentano livelli di risoluzione spaziale vicini tra loro. La ADS venosa, che pure presenta vantaggi notevoli di ordine pratico e metodologico ha limiti di risoluzione spaziale notevoli rispetto alla AT; essa presenta un campo di impiego diverso, in quanto sfrutta al massimo le possibilità di risoluzione di contrasto del sistema ed un confronto con la AT è difficilmente proponibile in tema di pura qualità di immagine. La perdita di risoluzione spaziale (qualificabile intorno al 50% per condizioni operative standard) viene largamente compensata dalla possibilità di visualizzare strutture che presentano basse differenze di assorbimento Rx rispetto all'ambiente circostante. Va inoltre notato che per le condizioni operative ottimizzate la perdita di risoluzione spaziale della ADS è sicuramente piú evidente, ma bisogna tener conto dell'attuale utilizzo dell'indagine angiografica perché se la visualizzazione di vasi da 200/300 micron poteva essere importante nella diagnostica angiografica di neoplasia in epoca pre-TAC, attualmente ha perso gran parte della sua importanza. Una angiografia digitale è in grado di risolvere tutti i quesiti angiografici posti dopo la dimostrazione di massa fatta con TC o RMN.
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Sharples, M., and B. du Boulay. "Cuore e testa: Il «tutore radiologico» e oltre." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 4 (November 1992): 465–71. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500410.

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Abstract:
Il presente lavoro tratta dell'insegnamento dell'interpretazione delle immagini mediche basato sul computer. Esso indica i vantaggi dell'assistenza del computer come metodo per fornire una consulenza sistematica accessibile per l'interpretazione delle immagini mediche, nonchè i problemi dati dalla sostituzione o dall'integrazione della figura dell'insegnante. Esso descrive il prototipo di un sistema di insegnamento relativo alle radiografie al torace ed illustra un progetto attualmente in corso per estendere il sistema alle immagini neurologiche della risonanza magnetica. Insegnare ad interpretare le immagini mediche è molto simile all'insegnamento in altre discipline, come la meteorologia, la botanica e la geologia, nelle quali le informazioni si presentano principalmente come immagini visive. Testi di psicologia dell'insegnamento forniscono chiare indicazioni su come insegnare le immagini visive e molte possono essere applicate all'insegnamento riferito alle immagini mediche. Ma le immagini mediche presentano problemi particolari: la qualità dell'immagine è fortemente influenzata da fattori tecnici come il tempo di esposizione; l'immagine è un'astrazione degradata della struttura fisica; le strutture tridimensionali sono ridotte a modulazioni dell'intensità dell'immagine; caratteristiche anatomiche cruciali possono essere nascoste da altre caratteristiche; e le caratteristiche possono assumere un'ampia gamma di valori in pazienti normali e in quelli con anomalie. Nonostante queste difficoltà non esiste un metodo affermato per insegnare ad esaminare le immagini mediche. Generalmente gli studenti imparano sui libri di testo e la loro esperienza di studio di casi è limitata a brevi incontri con un insegnante e un set di immagini scelte ad hoc. I sistemi di insegnamento basato sul computer offrono una soluzione al problema di fornire una consulenza sistematica accessibile. Essi sono stati sviluppati per altri settori della formazione professionale, come l'elettronica, la diagnosi di malattie infettive ed il controllo di processi industriali. Sono in grado di utilizzare varie strategie di insegnamento e di apprendimento, compresi lo sfogliare rapidamente il testo, l'esplorazione guidata, l'assistenza nello studio di casi e l'insegnamento diretto. Un computer può immagazzinare migliaia di immagini interrelate e collegate ad informazioni relative alle loro caratteristiche e alle patologie ad esse associate. Questo database può essere consultato per tenere una «lezione» costituita da una sequenza studiata di immagini esemplificatrici o per correggere le concezioni errate di uno studente mostrandogli immagini comparate.
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Marina, R., A. Landi, E. Sganzerla, L. Nosetto, C. De Grandi, R. Keim, and S. M. Gaini. "Verifica di qualità nell'applicazione diretta della RM in Neurochirurgia stereotassica." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 4 (August 1996): 433–38. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900414.

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Abstract:
Si descrive la procedura d'installazione ed il controllo di qualità di un sistema per neurochirurgia stereotassica, che utilizza la risonanza magnetica per il calcolo diretto delle coordinate dei «bersagli». L'applicazione clinica del sistema conferma la fattibilità degli interventi in condizioni di sicurezza, e la validità del metodo adottato per l'eliminazione degli artefatti di distorsione spaziale nelle immagini.
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Ruffinengo, U., S. Calia, G. Macchia, F. Romanzi, and G. Grossi. "La TC spirale in neuroradiologia pediatrica." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 6 (December 1996): 669–74. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900607.

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Abstract:
La TC spirale si è rivelata di particolare utilità in neuroradiologia pediatrica principalmente per la riduzione del tempo di acquisizione, e quindi del numero di anestesie, e per l'elevata qualità delle immagini ricostruite.
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D'Aprile, P., G. R. Grande, C. F. Andreula, G. Tripoli, and A. Carella. "Angiomi venosi: Studio Angio-RM con tecnica 2D TOF." Rivista di Neuroradiologia 6, no. 2 (May 1993): 173–79. http://dx.doi.org/10.1177/197140099300600207.

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Abstract:
Gli autori descrivono, otto casi di angioma venoso (AV) esaminati con RM ed angiografia a risonanza magnetica con tecnica 2D TOF, sequenze FISP. La buona qualità delle immagini ottenute, ha permesso di definire sempre i caratteri anatomo-patologici della anomalia (sede, estensione, configurazione, ecc.) e si conviene sull'utilità di completare lo studio RM di base con lo studio Angio-RM del circolo venoso: in quattro casi è stato somministrato. Gadolinio-DTPA che ha migliorato sensibilmente la qualità delle immagini. È stata inoltre eseguita una correlazione clinico-radiologica, rilevatasi positiva solo in un caso, a dimostrazione che tale anomalia del circolo venoso, pur essendo congenita, raramente appare sintomatica e generalmente non necessita di alcun approccio terapeutico. In conclusione lo studio del circolo venoso cerebrale con Angio-RM è considerato dagli autori opportuno in tutti i casi in cui l'esame di base RM sia diagnostico o dia il sospetto di anomalia vascolare venosa, per una maggiore accuratezza diagnostica al fine di evitare lo studio con angiografia tradizionale.
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Pirjevec, Marija. "La situazione politica e culturale nella Slovenia napoleonica e Charles Nodier." Acta Neophilologica 21 (December 15, 1988): 11–16. http://dx.doi.org/10.4312/an.21.0.11-16.

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Abstract:
Nel 1813 in qualità di direttore del Télégraphe Officiel, il foglio ufficiale dell'amministrazione delle Provincie Illiriche, stampato a Lubiana, Charles Nodier cominciò a pubblicare una serie di articoli dedicati ai diversi aspetti dell'Illiria. In essi egli esprime un grande entusiasmo per la scoperta della regione slovena concludendo le sue osservazioni, secondo la moda neoclassica del tempo, con immagini tratte dalla mitologia greca.
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Pirjevec, Marija. "La situazione politica e culturale nella Slovenia napoleonica e Charles Nodier." Acta Neophilologica 21 (December 15, 1988): 11–16. http://dx.doi.org/10.4312/an.21.1.11-16.

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Abstract:
Nel 1813 in qualità di direttore del Télégraphe Officiel, il foglio ufficiale dell'amministrazione delle Provincie Illiriche, stampato a Lubiana, Charles Nodier cominciò a pubblicare una serie di articoli dedicati ai diversi aspetti dell'Illiria. In essi egli esprime un grande entusiasmo per la scoperta della regione slovena concludendo le sue osservazioni, secondo la moda neoclassica del tempo, con immagini tratte dalla mitologia greca.
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Cartolari, R., S. Boni, L. Perugini, L. Vocino, and G. B. Scarfò. "La Tomografia Computerizzata Tridimensionale (3D-TC) nella patologia vascolare intracranica." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 5 (October 1994): 745–57. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700504.

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Abstract:
È stata valutata l'utilità diagnostica del rendering tridimensionale di esami TC (3D-TC) nelle malformazioni artero-venose e negli aneurismi del poligono di Willis. Particolare attenzione è stata posta sulla scelta dei valori di soglia di campionamento delle tessere, da cui dipendono sia la qualità che il significato diagnostico dell'imagine 3D ottenuta. Il rendering 3D concentra in poche immagini significative una considerevole quantità di informazioni con passaggio di un elevato flusso informativo dal radiologo al clinico. In particolari situazioni di diagnostica differenziale la scelta di corretti valori di soglia («segno dell a soglia») può fornire informazioni diagnostiche originali.
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De Giorgio, Teodoro. "LE STORIE DELLA PASSIONE DI CRISTO DELLA CAPPELLA «DEGLI ILLUSTRISSIMI» NEL DUOMO DI NAPOLI. RIFLESSIONI SUL TRIANGOLO NAPOLI, SIENA E AVIGNONE." Papers of the British School at Rome 87 (March 15, 2019): 207–44. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246218000417.

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Abstract:
Il saggio analizza in dettaglio, con immagini inedite e di alta qualità (frutto di apposita campagna fotografica), le trecentesche Storie della Passione di Cristo della cappella «degli Illustrissimi», posta all'estremità del braccio settentrionale del transetto del duomo di Napoli. L'opera, realizzata a monocromo, si compone di quattro scene maggiori, leggibili da sinistra a destra, Cristo schernito e spogliato delle vesti, Flagellazione, Andata al Calvario e Deposizione, e di una scena minore, un'Annunciazione con probabile offerente. A dispetto dell'alta qualità esecutiva e del raffinato livello d'invenzione, l'opera è scarsamente conosciuta, e spesso ignorata, da parte della critica moderna. Scopo del contributo è di presentare in dettaglio le Storie della Passione per fornire una corretta e approfondita lettura iconografica dei singoli episodi e per individuare le fonti visive alla base della rappresentazione.
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Dissertations / Theses on the topic "Qualità immagine"

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Galuppi, Michele. "Mammografia digitale: confronto tra qualità immagine in relazione alle curve di acquisizione dosimetriche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7732/.

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Abstract:
Il presente lavoro è stato svolto presso il Servizio di Fisica Sanitaria dell’Azienda USL della Romagna, Presidio Ospedaliero di Ravenna e consiste nella validazione del dato dosimetrico visualizzato su due apparecchiature per mammografia digitale e nel confronto tra qualità immagine di diverse curve di acquisizione in funzione della dose e della post-elaborazione. Presupposto per l’acquisizione delle immagini è stata la validazione del dato dosimetrico visualizzato sui mammografi, tramite misura diretta della dose in ingresso con strumentazione idonea, secondo protocolli standard e linee guida europee. A seguire, sono state effettuate prove di acquisizione delle immagini radiografiche su due diversi fantocci, contenenti inserti a diverso contrasto e risoluzione, ottenute in corrispondenza di tre curve dosimetriche e in funzione dei due livelli di post-elaborazione delle immagini grezze. Una volta verificati i vari passaggi si è proceduto con l’analisi qualitativa e quantitativa sulle immagini prodotte: la prima valutazione è stata eseguita su monitor di refertazione mammografica, mentre la seconda è stata effettuata calcolando il contrasto in relazione alla dose ghiandolare media. In particolare è stato studiato l’andamento del contrasto cambiando le modalità del software Premium View e lo spessore interposto tra la sorgente di raggi X ed il fantoccio, in modo da simulare mammelle con grandezze differenti.
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Fucci, Laura. "Caratterizzazione dosimetrica e di qualità immagine del tomografo Philips Brilliance ICT 256-slice." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8354/.

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Abstract:
In questo lavoro, svolto presso l'Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (I.R.S.T.) (I.R.C.C.S) di Meldola, si sono studiate le caratteristiche di un tomografo Philips Brilliance iCT 256 strati, con l'obiettivo di individuare le variazioni di qualità delle immagini e di dose in funzione dei parametri di acquisizione dello strumento, al fine di una successiva ottimizzazione dei protocolli degli esami tomografici. Le valutazioni sono state fatte sul tomografo multistrato Philips mediante uso di diversi fantocci e dosimetri, seguendo le linee guida della pubblicazione per il controllo di qualità in tomografia computerizzata dell'International Atomic Energy Agency (IAEA). Si è utilizzato il fantoccio Catphan per la caratterizzazione della qualità dell'immagine, acquisendo immagini sia in modalità assiale che spirale e variando parametri di acquisizione quali spessore di strato, kV, mAs e pitch. Per le varie combinazioni di questi parametri sono state misurate, mediante l'utilizzo dei software ImageJ ed ImageOwl, grandezze oggettive quali risoluzione spaziale, risoluzione a basso contrasto e rumore dell'immagine acquisita. Due fantocci di polimetilmetacrilato (PMMA) head e body sono serviti, insieme ad una camera a ionizzazione di tipo pencil, per la misura di indici di dose per la tomografia computerizzata (CTDI). L'irraggiamento di questi strumenti è stato effettuato a diversi valori di tensione del tubo radiogeno e ha permesso di confrontare i valori CTDI misurati con quelli forniti dal tomografo. Si sono quindi calcolate le dosi efficaci di alcuni protocolli della macchina per poi confrontarle con livelli di riferimento diagnostici (DRL), strumenti utilizzati con l'obiettivo di raggiungere valori di dose adeguati per lo scopo clinico dell'esame. Come ulteriore valutazione dosimetrica, si è utilizzato il fantoccio antropomorfo Rando, in cui sono stati inseriti dei dosimetri a termoluminescenza (TLD) per la misura della dose organo. Dai risultati si osserva un andamento inversamente proporzionale tra tensione del tubo radiogeno e contrasto dell'immagine. Impostando valori alti di kV si ottiene però un'immagine meno rumorosa. Oltre alla tensione del tubo, si è valutato come anche lo spessore di strato e la corrente influiscano sul rumore dell'immagine. I risultati ottenuti dimostrano che i valori dei parametri oggettivi di qualità delle immagini rientrano nei limiti di attendibilità, così come i valori di CTDI visualizzati dal tomografo. Lo studio della dipendenza di questi parametri oggettivi dalle impostazione di scansione permette di ottimizzare l'acquisizione TC, ottenendo un buon compromesso fra dose impartita e qualità dell'immagine.
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Mattioli, Laura. "Analisi fisiche e sensoriali per la valutazione della qualità di un prodotto da forno tipico: I taralli." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7038/.

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Abstract:
Questa relazione è frutto di un lavoro sperimentale svolto su diversi campioni di taralli del commercio forniti da un'azienda del settore, prodotti mediante ricette simili ed omogenei per dimensioni. Le attività di ricerca sono state focalizzare su: I) l'individuazione e la valutazione dei principali descrittori sensoriali in grado di caratterizzare la tipologia di prodotto; II) lo svolgimento di un'analisi sensoriale discriminante per verificare l'esistenza di differenze significativamente rilevabili tra taralli dello stesso tipo ma conservati per tempi differenti (0, 6, 12 mesi), al fine di fornire indicazioni utili per la definizione corretta della shelf-life del prodotto; III) la determinazione di specifici parametri fisici relazionati con l'apparenza e la texture dei taralli, per verificare la possibilità di utilizzare tali dati sia come supporto alla fase di allenamento del gruppo di assaggiatori, sia come approccio rapido per la valutazione della qualità e della freschezza di tali prodotti. Per la realizzazione degli obiettivi appena esposti, é stata applicata la tecnica QDA®. I dati delle singole sedute di analisi sono stati monitorati mediante PanelCheck. E' stato svolto un test triangolare attraverso cui definire se i taralli differenti per tempo di conservazione risultino significativamente discriminati per le caratteristiche sensoriali. Parallelamente alla QDA® e sullo stesso set di campioni, sono state applicate alcune analisi fisiche concernenti la valutazione dell’aspetto visivo e della texture del prodotto. Per la valutazione strumentale dell’apparenza dei campioni di taralli, si sono acquisite le immagini relative ai campioni oggetto di studio mediante un sistema di acquisizione e, successivamente, elaborate attraverso Image Pro - Plus v 6.2, per determinare elementi utili alla discriminazione dei campioni in esame. Per quanto concerne la determinazione della caratteristiche strutturali dei taralli è stato utilizzato il Texture Analyzer ed impiegato un test di penetrazione. E' stata infine condotta, mediante tecniche statistiche, un’analisi congiunta dei dati sensoriali e fisici.
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Campagna, Leonardo. "Miglioramento della qualità di immagini acquisite da sensori OV7670." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Tramite l'ausilio della development board prodotta dalla Xilinx e denominata ZedBoard, è stato utilizzato il protocollo I2C per effetuare una configurazione dei registri interni del sensore OV7670 al fine di migliorare la qualità delle immagini acquisite.
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Bertini, Flavio. "Analisi qualitativa di immagini in tomosintesi digitale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2741/.

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Ntronov, Kyrillos. "Classificazione e indice di qualità di immagini tramite Deep Learning." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Il Machine Learning sta acquistando sempre più importanza nelle realtà aziendali. Grazie all'utilizzo degli algoritmi di apprendimento automatico si riesce a costruire i sistemi "intelligenti" che analizzando i dati sono in grado di generare suggerimenti e predizioni rendendo possibile l'automatizzazione di alcuni task cognitivi che richiederebbero altrimenti un costo eccessivamente elevato di attività umana. Il progetto si è posto come l'obiettivo creare un servizio web da integrare nell'ecosistema aziendale in grado di analizzare le immagini in input per classificarle e dare una stima della qualità dell'immagine intesa come un punteggio approssimato di gradimento umano. Considerando il tipo di dato trattato, si è deciso di creare i modelli basati su Reti Neurali, in praticolare le architetture convoluzionari che sono particolarmente adatte ai problemi di visione artificiale. Lo scenario di classificazione affrontato nel progetto appartiene a un sottoinsieme dei problemi di classificzione detti "open-set" in quanto le immagini possibili in input non appartengono esclusivamente alle categorie definite, ma potrebbero appartenere a una categoria "universo" e in tal caso devono essere classificate come "Other". Per risolvere questo problema sono stati creati e confrontati alcuni metodi proposti in letteratura come threshold e classe negativa e una loro combinazione per una soluzione "ibrida". Per determinare l'architettura ottimale del sistema sono state confrontate diverse soluzioni, che includono un'architettura molto usata ResNet-50 che è poi stata utilizzata come base per i modelli del progetto, un'architettura "leggera" MobileNet e un modello di transfer learining che utilizza il classificatore SVM accoppiato alle feature estratte dalle immagini con la rete neurale pre-addestrata. Infine è stata sperimentata una rete Multi-Task che unisce i due compiti in un'unica architettura condivisa, con due output distinti.
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Gentilini, Grazia. "Studio sperimentale dell'effetto della collimazione sulla qualità di immagini tomografiche con raggi X." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15817/.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro di tesi è quello di individuare i parametri principali che permettono di ridurre la quantità di radiazione diffusa e migliorare la qualità di immagini tomografiche di “pani di terra” (reperti archeologici prelevati dagli scavi insieme ad una certa quantità di terreno). La qualità delle immagini acquisite è stata valutata inizialmente, tramite la caratterizzazione del rivelatore Hamamatsu C10900D flat-panel, determinandone la curva di risposta, l’SNR, la risoluzione spaziale, l’NPS e la DQE, e successivamente, tramite l’analisi di tomografie effettuate, al variare della collimazione, su oggetti di prova atti a simulare dei pani di terra. I risultati ottenuti mostrano come un sistema collimato migliori la qualità delle immagini ricostruite nell'ambito archeologico, in quanto concorre alla riduzione della quantità di radiazione diffusa, ma allo stesso tempo, il lavoro svolto evidenzia le possibili problematiche di un’acquisizione con fascio collimato, come l’aumento del tempo necessario per acquisire e ricostruire le immagini tomografiche dell’intero oggetto.
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Orsini, Luca. "Valutazione della qualità delle immagini e della dose in multi-slice computed tomography per l'ottimizzazione dei protocolli clinici che impiegano sistemi di modulazione automatica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6712/.

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Abstract:
In questo studio ci siamo proposti di investigare i sistemi di modulazione automatica della dose sui sistemi TC Multislice (Automatic Exposure Control – AEC) da tre diversi produttori, aventi differenti indicatori di qualità delle immagini. Il presente lavoro è stato svolto presso il Servizio di Fisica Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria - Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna e consiste in un’analisi quantitativa della dose impiegata durante esami di Tomografia Computerizzata Multi-Slice (TCMS) e delle rispettive immagini radiologiche. Le immagini sono state acquisite con : GE LightSpeed VCT 64 e GE LightSpeed 16 (AEC AutomA 3D longitudinale e angolare), Siemens Sensation 16 (AEC CARE Dose 4D combinato), Philips Brilliance 16 e iCT 64 (separati in AEC ZDOM longitudinale e AEC DDOM angolare). Le acquisizioni TCMS sono state effettuate a differenti kV e mA di riferimento, al fine di investigarne gli effetti sulla modulazione, impiegando algoritmi di ricostruzione standard presenti su ogni macchina. Due fantocci antropomorfi simulanti la zona del torace e dell’addome sono stati utilizzati per simulare un paziente standard posizionato come in un esame clinico di routine ; a questo proposito, sono stati impiegati protocolli elicoidali standard con e senza modulazione. Sono inoltre stati testati differenti valori di indice di qualità delle immagini. Il profilo dei mA lungo la lunghezza è stato ottenuto utilizzando ImageJ, un programma open source comunemente utilizzato per l’elaborazione di immagini; i mAs sono stati normalizzati ad un fattore che tiene conto delle differenti geometrie e delle filtrazioni dei diversi scanner tomografici analizzati nell’esperienza. Il rumore è stato valutato tramite la scelta di determinate ROI (Region Of Interest) localizzate in aree il più possibili uniformi disponibili lungo i fantocci. Abbiamo registrato che una variazione del Noise Index o dei mAs di riferimento a seconda della tipologia di macchina analizzata risulta in uno shift dei profili di dose; lo stesso si è verificato quando sono stati cambiato kV o mA nella scout di acquisizione. Sistemi AEC longitudinali e combinati hanno mostrato profili di mAs normalizzati simili tra loro, con valori elevati evidenziati nella zona delle spalle e zona pelvi; sono state osservate differenze del 30-40% tra i differenti scanner tomografici. Solo in un caso di macchina analizzata si è verificato un comportamento opposto rispetto alle altre due tipologie di macchina in esame. A dispetto della differente natura dei sistemi AEC, i risultati ottenuti dai protocolli combinati e longitudinali sono simili tra loro. Il rumore presente nelle immagini è aumentato ad un livello accettabile e la sua uniformità lungo la direzione di scan è migliorata.
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Vasini, Andrea. "Utilizzo della tecnica della super-risoluzione per migliorare la qualità delle immagini di una termocamera all'infrarosso : studio ed ottimizzazione della metodologia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5256/.

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Cacciari, Davide. "Confronto delle caratteristiche di simulatori software di scanner di risonanza magnetica." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Le apparecchiature di risonanza magnetica negli anni si sono evolute permettendo di creare immagini sempre di miglior qualità. Poiché realizzare questi macchinari non è semplice, né poco costoso, è nata la necessità di avere a disposizione software di simulazione che diano la possibilità di studiare la miglior configurazione del macchinario, per permettere di ottenere la massima qualità possibile. Questa tesi si pone l’obiettivo di analizzare come questi simulatori si siano evoluti nel tempo, grazie anche all’avanzamento tecnologico, per riuscire a simulare sempre più fedelmente il processo di formazione delle immagini di risonanza magnetica. In particolare, studieremo il funzionamento di due simulatori, confrontandone le caratteristiche. Per comprendere il funzionamento di questi simulatori si ritiene opportuno introdurre preliminarmente una panoramica sul principio fisico e sul funzionamento della risonanza magnetica.
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Books on the topic "Qualità immagine"

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Alimentazione e qualità della vita: Donne e cibo : risorsa, salute, immagine. Pisa: PLUS-Pisa University Press, 2012.

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Donne senza qualità: Immagini femminili nell'Archivio storico dell'Istituto Luce. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2010.

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Chevanne, Marta, and Riccardo Caldini. Immagini di Istopatologia. Florence: Firenze University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-023-8.

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Abstract:
This collection of images of Histopathology is the fruit of the authors' thirty years' experience in the performance of practical exercises in General Pathology. It is aimed at students attending lessons of General Pathology on the Degree Courses in Medical Surgery and Biological Sciences. It does not aspire either to be complete from the point of view of the various organic pathologies, or to replace direct and personal observation of the histological preparations through the microscope, but is rather intended as an aid to students preparing for the exam. It does not include the rudiments of cytology and microscopic anatomy, which it is assumed have already been mastered by those approaching General Histopathology, nor are histopathological phenomena systematically addressed, for which the reader is referred to textbooks on General Pathology. The 44 preparations presented here have been grouped in line with the main arguments of General Pathology: Cellular Degeneration, Inflammation, Neoplasia both benign and malign, and Vascular Pathology. They have been selected for their didactic significance and the simplicity and clarity of the lesions present, without taking into account the information to be derived from the clinical case history. The images of the preparations, in which the best possible quality of reproduction has been sought, are presented in progressive enlargements and are accompanied by brief descriptions comprising the explanations essential for identification of the characteristic aspects of the elementary lesion, as well as any eventual defects in the preparations themselves. Effectively, the objective of the work is to enable the student to exercise his understanding of the images. For this reason the casuistics included is as essential as possible, and the method of presentation utilised is designed to avoid mere visual memorisation, stimulating first analysis and then synthesis, and the development of individual logical skills so as to indicate whether aspects of cellular pathology, inflammation or neoplasia are present.
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Dolara, Piero, and Graziana Fiorini, eds. La collezione storica di farmaci dell'Università di Firenze. Florence: Firenze University Press, 2004. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-218-3.

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Abstract:
Il libro illustra con un repertorio fotografico corredato di testi in italiano e in inglese la raccolta di farmaci e di droghe vegetali delle collezioni storiche dei dipartimenti di Farmacologia e di Biologia Vegetale dell'Università di Firenze. La raccolta comprende farmaci di interesse storico ancora importanti (chinino, digitale, aspirina, ecc.), accanto ad altri caduti in disuso per scarsa attività o elevata tossicità ed è un interessante esempio delle variazioni della terapia medica nel corso del '900. Le immagini fotografiche evidenziano l'alta qualità artistica dei contenitori in vetro e delle etichette e sottolineano il valore museale, oltre che scientifico, delle collezioni.
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Tacchi, Enrico Maria. Immagini delle transizioni urbane: Appartenenze sociali e definizioni della qualità della vita. Milano, Italy: FrancoAngeli, 1999.

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Passetti, Cristina, and Lucio Tufano, eds. Femminile e maschile nel Settecento. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-713-9.

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Abstract:
Nel XVIII secolo il rapporto tra il femminile e il maschile assume uno speciale rilievo e si configura come un banco di prova formidabile entro il processo di costruzione dell’identità dell’individuo. Le immagini connesse al genere sono molteplici, così come articolati appaiono i processi di autorappresentazione attraverso i quali i soggetti si leggono, si raccontano e si proiettano nel proprio contesto esistenziale. Ventitré saggi appartenenti ad ambiti disciplinari diversi (storia, letteratura, filosofia, arti figurative, scienza, musica e teatro) esplorano la dialettica settecentesca tra i due principi per mezzo di approcci metodologici aggiornati e specifici. Dall’insieme delle indagini scaturisce un quadro complesso e non privo di ambiguità, nel quale le categorizzazioni risultano continuamente rinegoziate in termini sia di elaborazioni intellettuali, sia di pratiche sociali.
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Antonielli, Arianna, and Donatella Pallotti, eds. “Granito e arcobaleno”. Forme e modi della scrittura auto/biografica. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-976-8.

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Abstract:
"Granito e arcobaleno". Forme e modi della scrittura auto/biografica raccoglie saggi che affrontano questioni che attengono alle relazioni, e ai loro fragili equilibri, tra realtà e finzione, esperienza e memoria, privato e pubblico, autonomia e relazionalità, verità referenziale e verità soggettiva, tra il sé e l’Altro. I contributi chiamano in causa, inoltre, concetti quali lo spazio – sociale, culturale, geopolitico, ma anche retorico – nel quale il soggetto auto/biografico è posizionato; la 'materialità' del corpo che percepisce e interiorizza le immagini, le sensazioni e le esperienze del mondo esterno; l’agentività (agency) e i vincoli linguistici, discorsivi, sociali e culturali cui è sottoposta. Dopo un’apertura teorica, il volume approfondisce singoli casi di studio riconducibili a realtà culturali diverse e, talora, distanti tra loro, per approdare a una riflessione d’artista sull’arte e sulla vita.
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Fintesa, Istituto, and Italy. Dipartimento per l'informazione e l'editoria., eds. Immagine dell'Italia: Immagine del prodotto italiano. [Roma]: Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per l'informazione e l'editoria, 1988.

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Book chapters on the topic "Qualità immagine"

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Antonella Salucci and Donatella Petrillo. "Connessioni tra terra e cielo. Forma e immagine nel racconto delle qualità intangibili di uno spazio urbano." In CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.202.

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