Academic literature on the topic 'Radiosorgenti'

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Dissertations / Theses on the topic "Radiosorgenti"

1

Campitiello, Maria Giulia. "Emissione non termica in ammassi di galassie: analisi di radiosorgenti diffuse." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14611/.

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Abstract:
Gli ammassi di galassie sono le più grandi strutture dell’Universo che hanno raggiunto l'equilibrio viriale. Essi sono il risultato dell'aggregazione gravitazionale di galassie e sono costituiti oltre che da materia luminosa, anche da un gas caldo detto intracluster medium(ICM) e da materia oscura(circa l'80% del totale). L’ICM è caratterizzato da emissioni sia di tipo termico che non termico, rispettivamente nella banda X e nella banda Radio, dovute soprattutto al meccanismo di bremsstrahlung termica e all’emissione di sincrotrone. Lo studio delle radiazioni emesse da questo gas ha portato alla comprensione di alcuni processi caratteristici nella dinamica degli ammassi di galassie, quali i fenomeni di merger e cooling flow, consentendo così una migliore descrizione della dinamica e dell'evoluzione degli ammassi. In questa tesi si pone l'attenzione sulle sorgenti radio diffuse, in particolare sugli aloni e i relitti radio, al fine di analizzare possibili correlazioni tra Potenza radio-Luminosità X, Potenza Radio-LLL e valutare una possibile dipendenza dell'indice spettrale caratteristico della radiazione di sincrotrone dalla temperatura. La ricerca relativa agli ammassi di galassie risulta importante in quanto, trattandosi delle più grandi strutture dell’Universo che abbiano raggiunto l’equilibrio viriale, il loro studio costituisce un valido strumento per la verifica dell’attuale Modello Cosmologico.
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2

Contarini, Sofia. "Emissione non termica in ammassi di galassie: analisi di radiosorgenti diffuse." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10462/.

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Abstract:
Gli ammassi di galassie (galaxy clusters) sono aggregati di galassie legate dalla forza di attrazione gravitazionale. Essi sono le più grandi strutture virializzate dell’Universo e la loro luminosità è dovuta alle galassie che li compongono e al cosiddetto intracluster medium (ICM), gas intergalattico in grado di raggiungere temperature di milioni di gradi. L’ICM è caratterizzato da emissioni sia di tipo termico che non termico, rispettivamente nella banda X e nella banda Radio, dovute soprattutto al meccanismo di bremsstrahlung termica e all’emissione di sincrotrone. Lo studio delle radiazioni emesse da questo gas primordiale ha permesso di studiare alcuni processi caratteristici nella dinamica degli ammassi di galassie, come i fenomeni di merger e cooling flow , e di ottenere quindi una maggiore comprensione della formazione ed evoluzione degli ammassi. Essendo le più grandi strutture dell’Universo che abbiano raggiunto l’equilibrio viriale, il loro studio risulta infatti molto importante, in quanto fornisce un valido strumento per la formulazione di un Modello Cosmologico. Lo scopo di questo lavoro di tesi consiste in particolare nell'analisi di Aloni e Relitti radio, con maggiore approfondimento sui primi, e sulla ricerca di una correlazione della potenza Radio dei clusters sia con la loro luminosità nella banda X, che con la loro dimensione spaziale. La raccolta e l’elaborazione dei dati è stata svolta presso l’osservatorio di radioastronomia (ORA) situato nel CNR di Bologna.
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3

Sciarra, Riccardo. "Analisi evolutiva delle radiosorgenti tramite indagine su “compact steep spectrum" (CSS) e “high frequency peakers” (HFP)." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19404/.

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Abstract:
in questo lavoro di tesi verrà fornita dapprima una descrizione degli oggetti che andremo a studiare, e cioè i nuclei galattici attivi (AGN), con un richiamo alle strutture più importanti di cui si costituiscono i loro sottogruppi: Quasar e radiosorgenti. Saranno forniti i segni distintivi con cui poter riconoscere queste forme di sorgenti radio e verrà fornito un modello che consenta di concepire il ciclo vitale radiativo a cui sono destinati tali classi di radiogalassie. Si vedrà che il tipo di radiazione emessa è prevalentemente non termico, anch’essa vista come una loro caratteristica peculiare. Si darà quindi una descrizione di questo meccanismo di radiazione ,che corrisponde all’emissione di sincrotrone, e si analizzeranno, facendo riferimento a questa base teorica, dati provenienti da una particolare tipologia di radiosorgenti: le “High Frequency Peakers” (HFP) che, come si evince dal nome stesso, rappresentano delle sorgenti con uno spettro di radiazione con picco riscontrabile alle alte frequenze. Si studieranno i dati raccolti dal catalogo TGSS a 150MHz con la speranza di avere riscontri tali da poter confermare o rigettare il modello evolutivo che prendiamo in considerazione per descrivere il ciclo vitale di questa classe di oggetti astronomici e di cui daremo spiegazione nelle prossime pagine.
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4

Jepson, Simon. "Analisi di radiosorgenti diffuse presenti in ammassi di galassie attraverso lo studio di emissioni non termiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10980/.

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Abstract:
In questo lavoro di tesi verrà affrontato uno studio sugli ammassi di galassie che costituiscono le strutture virializzate più grandi dell’Universo. L’analisi delle emissioni provenienti dall’ICM (Intracluster Medium) consente di ottenere informazioni su alcuni dei processi che caratterizzano la dinamica degli ammassi di galassie, come merger e cooling flow, e in particolare di testare le attuali ipotesi sulla formazione ed evoluzione degli ammassi. Le radiazioni provenienti dal gas extragalattico possono essere sia di tipo termico che non termico: le prime causate dal meccanismo di Bremsstrahlung termica e appartenenti alla banda X, le seconde invece dovute prevalentemente dall’emissione di Sincrotrone in banda Radio. Durante lo studio degli ammassi di galassie verranno approfondite le principali radiosorgenti diffuse: Aloni, mini-Aloni e Relitti, focalizzando lo studio su questi ultimi e analizzando un campione di dati ad essi relativi, con lo scopo di trovare un’eventuale correlazione tra alcune delle loro proprietà. La ricerca sugli ammassi di galassie risulta importante in quanto, trattandosi delle più grandi strutture dell’Universo che abbiano raggiunto l’equilibrio viriale, il loro studio risulta un valido strumento per la verifica dell’attuale Modello Cosmologico.
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5

Idrissi, Ibnsalih Walid. "Il getto relativistico nella galassia Virgo-A (M87)." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10558/.

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Abstract:
Nell'ambito di questa tesi, sono trattate le proprietà dei Nuclei Galattici Attivi(AGN) e dei loro getti. In particolare è stata esaminata la radiogalassia M87. Quest'ultima ha un getto che si muove apparentemente con velocità superiori a quella della luce, il cosidetto moto superluminale. É stato preso in esame la parte iniziale del getto. I dati sono stati presi dal progetto pubblico "Mojave", in modo tale da poter essere analizzati tramite il software AIPS, per ricavare informazioni inerenti al moto di una sottostruttura del jet. É stato trovato che questa componente ha una velocità apparente bassa(0.05 c), mentre la velocità collettiva del jet è fortemente relativistica.
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6

Chiappino, Lanfranco. "Emissione di sincrotrone e applicazioni astrofisiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20095/.

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Abstract:
Trattazione dell'emissione di sincrotrone, quale processo fondamentale in astrofisica. La prima parte dell'elaborato studia il processo da un punto di vista fisico, analizzando prima l'evento singolo, e successivamente l'evento multiplo. In più si analizza il fenomeno dell'assorbimento interno, dell'energetica, dell'evoluzione temporale e della polarizzazione. La seconda parte tratta di due applicazioni astrofisiche; le galassie attive e i resti di supernova, in particolare della Nebulosa del granchio
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7

D'Antonio, Daniele. "Proprietà nucleari degli oggetti di tipo BL Lac e delle radiogalassie." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7214/.

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Abstract:
Questa tesi si occupa dello studio delle sorgenti radio extragalattiche. Il presente lavoro è divisibile in due parti distinte. La prima parte descrive la morfologia e la struttura delle varie tipologie degli oggetti AGN, i fenomeni relativistici riguardo al moto delle radiosorgenti, il modello unificato, che consiste nel descrivere tutti i tipi di radiosorgenti presentati come la stessa tipologia di oggetto. La seconda parte vede l'analisi di due campioni: uno di radiogalassie, l'altro di BL Lacs. L'obiettivo consiste nel confrontare i valori di core dominance(rapporto tra potenza osservata e attesa) dei due campioni e dimostrare come la core domincance degli oggetti BL Lacertae sia maggiore di quella delle radiogalassie, al fine di mettere in evidenza un fattore a sostegno della teoria dei modelli unificati. Infine sono state inserite due appendici:l'una descrive un importante meccanismo di emissione come la radiazione di sincrotrone, l'altra presenta la tecnica di interferometria VLBI.
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8

Cesari, Anna. "Studio dell'emissione in banda X della radiosorgente NGC 3894." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19400/.

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Abstract:
In questa tesi è stata studiata l'emissione X della radiogalassia NGC 3894. La sorgente appartiene alla classe dei Compact Symmetric Objects (CSO), oggetti caratterizzati da una morfologia radio simile alle radiogalassie estese (con getti, lobi e hot-spot), ma ancora contenuti entro la galassia ospite. La simmetria della struttura radio e la sua compattezza supportano lo scenario in cui queste sorgenti rappresentano la prima fase evolutiva delle radiosorgenti estese. L'osservazione di NGC 3894 da parte del telescopio spaziale Fermi rivela processi emissivi in grado di produrre emissione alle alte energie, fino alla banda gamma (MeV-GeV). Lo scopo del lavoro di tesi è stato quello di studiare le proprietà dell'emissione osservata in banda X e investigarne l'origine. Per fare questo sono stati ridotti e analizzati i dati di un'osservazione d'archivio realizzata dal telescopio Chandra. Il modello che meglio riproduce lo spettro X della sorgente prevede due componenti: una legge di potenza assorbita dal gas localizzato nella galassia ospite e una componente di emissione termica. L'emissione termica è dovuta a gas caldo (T=0.8 keV) che circonda la sorgente. La componente emissiva dominante è descritta dalla legge di potenza, che presenta un indice fotonico piatto (Γ=1.2). Gli scenari possibili per spiegare i risultati sono due. Nel primo l'emissione è attribuita a processi di accrescimento del buco nero, mentre nel secondo l'emissione è di origine non termica ed è prodotta nei getti. I valori dei parametri spettrali e le indicazioni sull'inclinazione del getto (10°<θ<21°) ottenute da studi precedenti favoriscono la seconda ipotesi. In questo scenario, l'emissione alle alte energie, dall'X al gamma, sarebbe prodotta da un'unica componente emissiva originata nei getti.
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9

Leuzzi, Laura. "Emissione di sincrotrone e applicazioni astrofisiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16372/.

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Abstract:
Nel presente elaborato si discutono le principali caratteristiche e le più importanti applicazioni astrofisiche della radiazione di sincrotrone. Si descrive il processo alla base della sua origine, lo spettro che ne deriva e la sua evoluzione nel tempo. Si spiega, inoltre, come sia possibile stimare l'età e misurare il campo magnetico di una sorgente che emette per sincrotrone.
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