Academic literature on the topic 'Ragazzi di vita'

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Journal articles on the topic "Ragazzi di vita"

1

Bernardini, Aurora Fornoni. "O mortuário na ficção de Pier Paolo Pasolini." Revista de Italianística 1, no. 1 (1993): 83. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v1i1p83-90.

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Abstract:
O presente texto visa levantar biográfica e psicanaliticamente possíveis fontes do mortuário na ficção de Pasolini e discuti-las partindo de exemplos retirados basicamente de Ragazzi di vita e Una vita violenta.
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2

Spensieri, Simone, and Claudia Sbarboro. "L'Escuelita: presa in carico di gruppo di giovani immigrati al Ser.T." GRUPPI, no. 3 (December 2012): 119–31. http://dx.doi.org/10.3280/gru2011-003009.

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Abstract:
Il lavoro descrive l'esperienza della presa in carico di gruppo di ragazzi immigrati al Ser.T., per lo piů ecuadoriani, di etŕ compresa tra 20 e 35 anni, con problematiche di tossicodipendenza. Nel raccontare lo sviluppo di tale percorso terapeutico, cerchiamo di mettere in evidenza i significati che assumono il consumo e lo spaccio di stupefacenti per questi ragazzi, a partire dalle difficili condizioni di vita dei migranti nella nostra societŕ. Un'analisi che ci porta a valutare con un occhio politicamente attento le difficoltŕ psicopatologiche, cercando di articolarle anche alle dimensioni sociali e politico economiche che costruiscono gli spazi esistenziali in cui questi giovani tentano, annaspando, di costruire la propria vita.
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3

Comini, Debora. "Essere adolescenti in Indonesia." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (January 2021): 75–82. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-003008.

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Abstract:
A partire dall'adolescenza, norme culturali e sociali basate sul genere cominciano a generare differenze sostanziali nella vita delle ragazze e dei ragazzi indonesiani. Le adolescenti appaiono in generale avvantaggiate dal punto di vista nutrizionale ed educativo. Appaiono però svantaggiate nella sfera più intima, inlcuso nel livello di conoscenza di temi di salute sessuale e riproduttiva e violenza sessuale. L'Indonesia è il paese del sud-est asiatico con il più alto numero di matrimoni infantili nonostante la legge stabilisca un'età minima di 19 anni per il matrimonio, aggirata con la pratica della dispensa o di cerimonie tradizionali. Ogni nove donne indonesiane fra i 20 ed i 24 anni, una si è sposata prima dei 18. Il governo indonesiano, in collaborazione con l'Unicef, si è impegnato a eradicare il matrimonio infantile. Durante l'adolescenza il sistema scolastico, le famiglie, i mezzi di comunicazione, i servizi sociali, devono impegnarsi in particolar modo perché l'uguaglianza di diritti ed opportunità abbia basi solide.
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Boyd,, Padre Ian. "I ragazzi della Karis a scuola di vita con Chesterton." Chesterton Review in Italiano 1, no. 1 (2011): 174–76. http://dx.doi.org/10.5840/chesterton-italiano20111135.

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5

Como, Maria Rosaria, Giovanna Manna, and Palmira Faraci. "Il ruolo dello stile di attaccamento materno sull'autostima in etŕ adolescenziale." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (March 2012): 575–90. http://dx.doi.org/10.3280/rip2010-004006.

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Abstract:
Lo studio intende verificare l'incidenza dello stile relazionale materno sulla stima di se degli adolescenti. Alla ricerca hanno partecipato 285 coppie madre-figlio. Agli adolescenti (122 ragazzi,163 ragazze), di eta compresa tra i 13 e i 19 anni (eta media = 16.23 anni, ds = 1.64), e stata somministrata la versione ridotta del Test Multidimensionale dell'Autostima (Manna, Mirisola e Boca, 2005); alle madri e stata somministrata la versione italiana dell'Attachment Style Questionnaire (Fossati, Feeney, Donati, Donini, Novella, Bagnato, Acquarini e Maffei, 2003). I risultati, ottenuti attraverso l'analisi della regressione multipla, mostrano che uno stile materno sicuro influenza positivamente lo stile relazionale degli adolescenti; al contrario, uno stile materno insicuro incide negativamente sull'immagine che l'adolescente possiede di se stesso e della propria vita.
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6

Canzi, Elena, Miriam Parise, Laura Ferrari, and Maria Giulia Olivari. "Conoscenze e comportamenti degli adolescenti in ambito affettivo-sessuale: una ricerca esplorativa." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (September 2020): 575–98. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-002006.

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Abstract:
Il presente contributo propone i risultati di uno studio esplorativo circa le conoscenze, le fonti di informazioni e i comportamenti degli adolescenti in tema di affettività e sessualità, considerando le esperienze a rischio compiute sia nella vita reale che virtuale. I partecipanti sono 1522 adolescenti di nazionalità italiana, tra i 12 e i 18 anni d'età (44% maschi e 56% femmine), a cui è stato somministrato un questionario on-line. I risultati hanno messo in evidenza che, diversamente dalla loro percezione, la conoscenza dei ragazzi circa i temi in oggetto è molto scarsa; i loro interlocutori privilegiati sono i genitori, gli amici e, in percentuale rilevante, internet. Altrettanto significativa la percentuale di ragazzi sessualmente attivi che mettono in atto condotte a rischio, specialmente tra i più piccoli (12-14 anni), così come la percentuale di chi riceve o invia in internet proprie foto provocanti e a sua volta riceve richieste di fornire materiale personale, specialmente tra le femmine.
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7

Gragnani, Cristina. "Avanti il divorzio e La mia vita." Mnemosyne, no. 1 (September 1, 2008): 12. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i1.11583.

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Abstract:
Avanti il divorzio (1902) di Anna Franchi narra della vita di Anna Mirello dall’infanzia ‘libera e gagliarda’ (per dirla con le parole, più tarde, della Aleramo3), attraverso il suo matrimonio – sedicenne – con il musicista Ettore Streno, fino alla partenza del marito per gli Stati Uniti insieme ai figli. Romanziera, drammaturga, biografa, critica e storica d’arte, Anna Franchi nasce a Livorno nel 1867 e muore a Milano nel 1954. Gravitando attorno al Partito Socialista, si impegna per la campagna a favore di una legge sul divorzio con articoli e conferenze (oltre al romanzo Avanti il divorzio di cui mi occupo qui). Porta avanti su vari giornali un’azione di sensibilizzazione delle donne riguardo alla loro condizione e ruolo in società, con particola-re attenzione alla lotta per il suffragio La narrazione ripercorre le violenze inflitte ad Anna da Ettore (assalti sessuali, gravidanze indesiderate, aggressioni verbali, tradimenti, malattie veneree, false accuse, abusi sui figli e infine la sottrazione dei figli) e si ferma proprio nel 1902 – anno di pubblicazione del libro – con la rinuncia da parte di Anna alla lotta per la tutela dei ragazzi che rimangono, per legge, al marito depravato.
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Polinesio, Julia Marchetti. "A ciranda da malandragem em Ragazzi di Vita de Pasolini e "Malagueta, Perus e Bacanaço" de João Antônio." Revista de Italianística 1, no. 1 (1993): 75. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v1i1p75-81.

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Abstract:
O artigo analisa os pontos de contato entre Ragazzi di vita, de Pasolini, e "Malagueta, Perus e Bacanaço", de João Antônio, que têm como tema a representação de personagens extraídos das camadas marginalizadas da população de grandes cidades, como Roma e São Paulo. Além da identidade tem-atica - a carência (de domicílio fixo, dinheiro, estabilidade e afeto)-, são apontados outro pontos de aproximação: o foco narrativo; a linguagem, carregada de gíria, de formas populares ou dialetos; os temas recorrentes no ambiente do submundo, como a morte, o medo, a crueldade.
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9

Ciccotti, Anna. "I "bisogni speciali" dei siblings: il vissuto psicologico dei fratelli di ragazzi autistici nel contesto familiare." RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no. 53 (June 2021): 48–74. http://dx.doi.org/10.3280/pr2021-053004.

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Abstract:
La nascita di un figlio è il momento in cui si concretizza il più straordinario progetto d'amore e si sperimenta una condivisione di vi-ta, un'apertura al mondo. È altresì un evento "critico" perché porta la coppia ad affrontare una serie di situazioni nuove, alcune delle quali richiedono una ri-strutturazione del rapporto di coppia, delle consuete routines familiari: il piccolo sistema familiare da diadico diventa triadico (Larcan, 2016). Ma cosa succede quando alla criticità insita nella nascita di un figlio si aggiungono altri e ben più critici elementi, come una disabilità? Si susseguono nei genitori tante forti emozioni come tristezza e dolore, senso di colpa, ansia e paura, rabbia e invidia, che inizialmente sembrano sopraffare i genitori e viene richiesta loro un'enorme quan-tità di risorse per fronteggiare la situazione. Il momento dell'impatto con la diagnosi viene attraversato e percepito da ogni famiglia in maniera diversa in base alle esperienze personali di ognuno, ai valori sociali, al background culturale, ma anche in base alle modalità con cui la diagnosi viene formulata, alla disponibi-lità di adeguati supporti familiari e alle informazioni di cui si dispone. Un peso rilevante è dato infine dalla possibilità di usufruire di un adeguato sostegno sociale in termini di servizi di supporto sanitario e psicologico al bambino e alla famiglia (Cuzzocrea, Larcan, 2011). Non da molto tempo la letteratura ha iniziato a indagare su una tematica molto interessante e complessa che riguarda i fratelli "sani" di ragazzi affetti da problematiche fisiche o mentali: questo filone di ricerca si è dedicato allo studio dei cosiddetti siblings, termine che nel mondo anglosassone indica semplicemente un legame di fraternità, mentre nel panorama italiano, fa riferimento nello specifico a fratelli e sorelle di bambini con disabilità. Se per i genitori l'accudimento verso i figli è un processo naturale, che può diventare più difficoltoso per il disturbo di cui è affetto il figlio, per un fratello non è così scontato pensare di doversi fare carico della patologia e della vita del proprio caro, una volta che i genitori non ci saranno più. I fratelli degli autistici spesso si somigliano: sono silenziosi, pro-fondi, sognatori e diffidenti; per loro è difficile adeguarsi al modo di vivere, di scherzare, di comportarsi dei coetanei. Questo lavoro prende in considerazione il mondo emotivo, spesso ancora poco esplorato di chi vive come "fratello di" - per tutta la vita, analizzando le conseguenze della presenza del bambino con autismo sulla vita del fratello con sviluppo tipico.
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Toti, Anna Maria Paola. "Le forme istituzionali del potere. Pier Paolo Pasolini e il linguaggio della praxis." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 1 (March 2012): 131–49. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-001006.

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Abstract:
Il documentario come testimonianza del sociale, come dispositivo realistico, č fonte di studio e di analisi per il sociologo; infatti, il materiale visuale rappresenta un documento essenziale per comprendere come ogni cultura rappresenti se stessa e le proprie alternative. L'idea che il cinema sia per sua natura riflesso e continuazione del reale, costituisce la base di alcuni importanti contributi, tra i quali vi č quello di Pier Paolo Pasolini che fornisce un'interpretazione critica dell'individuo e della storia. Il proletariato, i "ragazzi di vita", la periferia romana, una condizione subumana di esistenza, diventano i contenuti privilegiati di un cinema che, avendo fatta propria la lezione del neorealismo, pur trasfigurandola, ma avendola anche superata criticamente, tende a trasporre i dati immediati dell'esperienza in una dimensione artistica fortemente caratterizzata.
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Dissertations / Theses on the topic "Ragazzi di vita"

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Tatasciore, Claudia <1984&gt. "La traduzione interculturale nell’Austria-Ungheria della Jahrhundertwende Analisi critica delle traduzioni in tedesco e in italiano del romanzo ungherese I ragazzi della Via Pál di Ferenc Molnár." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6393/.

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Abstract:
Riconoscendo l’importanza delle traduzioni all’interno della cosiddetta repubblica democratica dell’infanzia, il lavoro analizza le prime traduzioni tedesche e italiane del classico della letteratura per l’infanzia I ragazzi della Via Pál di Ferenc Molnár, al fine di metterne in luce i processi non solo prettamente traduttivi, ma anche più ampiamente culturali, che hanno influenzato la prima ricezione del romanzo in due contesti linguistici spesso legati per tradizione storico-letteraria alla letteratura ungherese. Rispettando la descrizione ormai comunemente accettata della letteratura per ragazzi come luogo di interazione tra più sistemi – principalmente quello letterario, quello pedagogico e quello sociale –, il lavoro ricostruisce innanzitutto le dinamiche proprie dei periodi storici di interesse, focalizzando l’attenzione sulla discussione circa l’educazione patriottica e militare del bambino. In relazione a questa tematica si approfondisce l’aspetto della “leggerezza” nell’opera di Molnár, ricostruendo attraverso le recensioni del tempo la prima ricezione del romanzo in Ungheria e presentando i temi del patriottismo e del gioco alla guerra in dialogo con le caratteristiche linguistico-formali del romanzo. I risultati raggiunti – una relativizzazione dell’intento prettamente pedagogico a vantaggio di una visione critica della società e del militarismo a tutti i costi – vengono messi alla prova delle traduzioni. L’analisi critica si basa su un esame degli elementi paratestuali, sull’individuazione di processi di neutralizzazione dell’alterità culturale e infine sull’esame delle isotopie del “gioco alla guerra” e dei “simboli della patria”. Si mostra come, pur senza un intervento censorio o manipolazioni sensibili al testo, molte traduzioni italiane accentuano l’aspetto patriottico e militaresco in chiave pedagogica. Soprattutto in Italia, il romanzo viene uniformato così al contesto letterario ed educativo dell’epoca, mentre in area tedesca la ricezione nell’ambito della letteratura per ragazzi sembra aprire al genere del romanzo delle bande.<br>Recognizing the importance of translations in the “democratic republic of childhood”, I analyse the first German and Italian translations of the children’s literature classic The Paul Street Boys, by Ferenc Molnár, in order to enlighten the translational and cultural processes which influenced the first reception of the novel into two linguistic contexts that for different reasons have been traditionally tied to the Hungarian literature. Research today agrees in considering children’s literature as a place where several systems interact: the literary, the pedagogical and the social. Thus, the work reconstructs first of all the dynamics of the historical periods in which the translations have been done, focusing on the discussion regarding children’s education, patriotism and war. Referring to these themes, I consider the character of “lightness” in Molnár’s work, reconstructing through contemporary reviews the first reception of the novel in Hungary and proposing an analysis of the novel, through which patriotism and war are presented in dialogue with its linguistic-formal characteristics. The results – a reduction of the mainly pedagogical aim in favour of a critical view of the society and its militarism – are then compared with the translations. In the critical analysis of the translations I consider first of all the paratextual elements, then the processes of neutralisation of foreignness and finally an exam of two main isotopies: “playing the war” and “symbols of the homeland”. The analysis shows how some Italian translations amplify the military and patriotic character of the novel, although they don’t operate with censorship or significant modifications of the source text. In particular in Italy, the novel is integrated in the literary and pedagogical system of the target language, whereas the German area seems to be opened to a new literary genre of children’s literature, the “gang-novel”.
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Mabrey, Beatrice Giuseppina. "So this is a man : renegotiating Italian masculinity through liminality." Thesis, 2011. http://hdl.handle.net/2152/ETD-UT-2011-05-3603.

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Abstract:
In Italy, the period directly following World War II was marked by confusion and turbulence as the people struggled to reconstruct both the ideological and physical infrastructure of the nation. While much study has been dedicated to the evolution of femininity and the figure of the woman in this particular period, comparatively little has been written on the refashioning of masculinity in the texts produced in the period between 1940 and 1955. After the fall of the Fascist Regime, Italian masculinity undergoes a drastic transformation as the generation of young men born and raised under the tutelage of Mussolini’s reign attempt to separate themselves from the now-tainted codes of conduct governing male behavior. This report analyzes the renegotiation of Italian masculinity in G. Silvano Spinetti’s non-fictional account Difesa di una generazione (scritti e appunti), Italo Calvino’s Il sentiero dei nidi di ragno, Beppe Fenoglio’s short story “Gli inizi del partigiano Raoul” and Pier Paolo Pasolini’s Ragazzi di vita. These works, written and published in the postwar period, manipulate the vi marginality and privation experienced by the Italian population during the war and postwar period into a liminal state brimming with revolutionary potentiality. The protagonists of these texts (both fictional and non-fictional), isolated from the larger social context and deprived of individual identity, property and privilege, circumvent their polluted patriarchal lines in favor of an alternative ideological patriarchy. While Spinetti, Calvino and Fenoglio’s works advance their liminal narratives as a means of creating an emblematic Italian man capable of rejoining the generative discourse, Pasolini’s text renounces such a progressive view. In Ragazzi di vita, the only possibility for a masculine identity free of Fascism resides in a maintaining a perennial liminality.<br>text
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Books on the topic "Ragazzi di vita"

1

Pasolini, Pier Paolo. Ragazzi di vita. 7th ed. Garzanti, 1994.

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2

Pasolini, Pier Paolo. Ragazzi di vita. Garzanti, 1989.

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3

Paris, Renzo. Ragazzi a vita e altre storie di poeti. Marcos y Marcos, 1997.

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4

Pistolato, Monique. Un tempo necessario: Ragazzi e scelte di vita. Meridiana, 2007.

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5

Ragazzi terribili raccontano senza inibizioni 60 anni di vita d'Italia. Rizzoli, 2010.

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6

I ragazzi di sessant'anni: Lavoro, famiglia, passioni : come e perché è possibile iniziare una nuova vita. Mondadori, 2012.

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7

Citti, Franco. Vita di un ragazzo di vita. SugarCo, 1992.

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8

Mondo, Lorenzo. Quell'antico ragazzo: [vita di Cesare Pavese]. Rizzoli, 2006.

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9

Quell'antico ragazzo: [vita di Cesare Pavese]. Rizzoli, 2006.

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10

Musu, Marisa. La ragazza di via Orazio: Vita di una comunista irrequieta. Mursia, 1997.

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Book chapters on the topic "Ragazzi di vita"

1

Strauß, Manfred, and Barbara Kleiner. "Pasolini, Pier Paolo: Ragazzi di vita." In Kindlers Literatur Lexikon (KLL). J.B. Metzler, 2020. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-476-05728-0_13496-1.

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