Academic literature on the topic 'Rapporto matematica'

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Journal articles on the topic "Rapporto matematica"

1

Marinucci, Angelo. "Linearitŕ e non linearitŕ tra fisica e matematica prima di Poincaré." EPISTEMOLOGIA, no. 2 (November 2012): 299–317. http://dx.doi.org/10.3280/epis2012-002009.

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Abstract:
Seguendo la storia del problema dei tre corpi, l'autore si chiede perché prima di Poincaré non si parli di caos deterministico, sebbene giŕ nel '700 esistessero la matematica e i problemi fisici del caos. L'autore trova una risposta nel rapporto tra linearitŕ e non linearitŕ nella risoluzione di equazioni differenziali non lineari e non integrabili. Marinucci sottolinea come il problema dei tre corpi venisse trattato come il problema dei due corpi piů una perturbazione, poiché trattato riduzionisticamente. Egli si sofferma poi sul forte intreccio di fisica e matematica: la correttezza dei suoi procedimenti e la certezza fisica dei risultati matematici erano sinonimo di veritŕ. La linearitŕ diventa fondamentale nella risoluzione di equazioni differenziali non lineari e non integrabili. Č cosě possibile affiancare il concetto di linearitŕ a quelli di ordine e semplicitŕ della natura. L'autore sottolinea infine come l'equazione differenziale fornisca il criterio di riconoscibilitŕ della scientificitŕ.
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2

Zellini, Paolo. "Effettivitŕ ed efficienza." PARADIGMI, no. 3 (December 2011): 73–87. http://dx.doi.org/10.3280/para2011-003006.

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Abstract:
Lo scopo dell'articolo č di individuare un'idea di "efficienza computazionale" come requisito da affiancare all'"effettivitŕ" di un processo algoritmico. Un algoritmo deve essere efficiente soprattutto nel senso che deve rispettare determinati limiti di complessitŕ computazionale e determinati limiti dell'errore dovuto all'approssimazione delle operazioni esatte con operazioni di macchina. Si analizza il significato dell'efficienza in rapporto ad alcune delle principali linee di sviluppo della matematica e dell'informatica nell'ultimo secolo, come la aritmetizzazione dell'analisi, la scienza degli algoritmi sviluppatasi dopo la progettazione dei primi calcolatori digitali e lo sviluppo della matematica applicata negli ultimi decenni.
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3

Cellauro, Louis. "Daniele Barbaro and Vitruvius: the architectural theory of a Renaissance humanist and patron." Papers of the British School at Rome 72 (November 2004): 293–329. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002749.

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Abstract:
DANIELE BARBARO E VITRUVIO: LA TEORIA ARCHITETTONICA DI UN UMANISTA E PATRONO DEL RINASCIMENTOL'aristocratico veneziano Daniele Barbaro (1514–70), collezionista d'arte, di libri e di strumenti matematici, fu un importante patrono delle artie delle scienze della Venezia del XVI secolo. La sua pubblicazione più imponente e significativa fu la traduzione commentata del De Architectura Libri Decem di Vitruvio. Lo scopo di questo articolo è quello di fornire un'analisi della teoria architettonica di Daniele Barbaro, cosi come emerge dai suoi commentari e di stabilire il suo rapporto con Vitruvio nel contesto del Rinascimento. Mi focalizzo sui principi teoretici rilevanti per la pratica architettonica, inclusi l'atteggiamento di Barbaro verso Vitruvio, la sua teoria del progresso dell'architettura classica, i rapporti nella sua teoria tra le retorica e l'architettura, le sue opinioni sul ruolo delle proporzioni armoniche nel disegno architettonico e sui sei concetti vitruviani del disegno architettonico. Ilprincipale contributo di Barbaro alla comprensione di Vitruvio nel Rinascimento consiste nell'enfasi posta sulla flessibilità con cui egli credeva che le regole di Vitruvio dovessero essere comprese e sull'importanza delle correzioni ottiche per il disegno architettonico nella teoria dell'autore antico.
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Maier�, Luigi. "Rapporto fra ?metodo? e ?contenuti matematici? in P. Gesualdo Melacrin� da Reggio Calabria." Archive for History of Exact Sciences 48, no. 1 (1994): 43–79. http://dx.doi.org/10.1007/bf00374422.

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5

Minnaja, Carlo. "Giuseppe Peano e Louis Couturat sullo sfondo della lingua internazionale." Language Problems and Language Planning 31, no. 3 (December 6, 2007): 281–89. http://dx.doi.org/10.1075/lplp.31.3.06min.

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Abstract:
Molti studi hanno trattato la grande e diversificata attività del matematico italiano Giuseppe Peano, evidenziandone la genialità e l’originalità. Il suo carteggio con il filosofo francese Louis Couturat, recentemente pubblicato, maturato intorno al problema di una lingua internazionale per la comunicazione scientifica, evidenzia anche altri aspetti della personalità di Peano, ma soprattutto mette in luce l’impegno di Couturat nelle proposte di soluzione di tale problema. I due protagonisti convengono sulla necessità dell’adozione di una lingua artificiale, ma all’atto della scelta le vedute non sono più coincidenti. La nascita dell’Ido e il passaggio entusiasta al nuovo progetto da parte di Couturat, che prima era un appassionato fautore dell’esperanto, mentre Peano rimane un fautore del suo latino sine flexione, raffredda i rapporti tra i due e il loro contatto si interrompe bruscamente. Il carteggio è pubblicato con grande apparato critico, accuratezza di documentazione e acutezza di interpretazioni, anche se rimane qualche minima sbavatura. La questione se gli sforzi di Couturat e la nascita dell’Ido abbiano portato un vantaggio alla soluzione della comunicazione internazionale rimane senza una risposta definitiva.
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6

MONTI, DALIDA. "CREATION AND DESTRUCTION OF CORPUSCLES." Nuncius 14, no. 1 (1999): 169–200. http://dx.doi.org/10.1163/182539199x00805.

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Abstract:
Abstracttitle RIASSUNTO /title Il nucleo centrale di questo articolo costituito dall'analisi e dalla discussione dei dettagli di cui costituito un quadro storiografico definito: tale quadro nel suo complesso ritrae come strutturalmente simmetriche due descrizioni fisiche che si rintracciano, rispettivamente, in due teorie apparentemente scorrelate per quanto riguarda gli ambiti di ricerca, le problematiche da cui esse sono scaturite e le finalit che si proponeva il loro autore. Si tratta della descrizione dei fenomeni di emissione e assorbimento di luce (contenuta in un articolo di Dirac del 1927 cui comunemente ci si riferisce con il nome Dirac's QED) e di quella dei fenomeni di creazione e distruzione di coppie e+ - e- (contenuto nel cosiddetto modello delle holes dello stesso Dirac, del 1929). Di una tale simmetria si sono gi fatti cenni sparsi in letteratura e l'intento qui di studiarla e approfondirne i termini in modo da sostenere la seguente tesi: il rapporto tra le due teorie in esame non si configura soltanto nei termini di un parallelismo, ma soprattutto in quelli di un preciso percorso storico, che sostenibile su un piano logico. Il Dirac's holes model, cos, risulta come il frutto di una riflessione iniziata in seno alla Dirac's QED a proposito dei fondamenti matematici e degli schemi concettuali della nuova meccanica quantistica: nelle due strutture teoriche, infatti, possibile individuare alcune forme permanenti che, estratte da un contesto teorico e riproposte nell'altro, comportano un trasferimento e una generazione di conoscenza.
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7

Pasinetti, Luigi. "PROSPETTIVE E LIMITI DELL'ECONOMIA QUANTITATIVA." Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Incontri di Studio, November 18, 2013, 43–55. http://dx.doi.org/10.4081/incontri.2008.48.

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Abstract:
Riassunto. –L’economia politica è, tra le scienze umane, quella che maggiormente sperimenta l’attrazione verso i metodi quantitativi e in particolare verso la matematica e la statistica. Recentemente questa attrazione si è fatta ancor più forte che in passato, al punto che non è raro trovare, tra gli economisti, dei teorici che amerebbero vedere l’economia considerata come un ramo della matematica applicata. Ma sarebbe davvero utile convogliare l’economia tra le scienze naturali o addirittura spingerla al ruolo di un ramo della matematica applicata? Una attenta riflessione porta ben presto alla constatazione che il rapporto tra economia e matematica è molto più complesso di quanto possa sembrare a prima vista. L’autore sottolinea che ci sono almeno quattro caratteristiche che differenziano l’economia politica dalle scienze naturali: l’oggetto di studio; la finalità della ricerca economica tesa ad influenzare l’oggetto di studio; la sua caratteristica di disciplina per certi aspetti positiva e per altri aspetti normativa; il coinvolgimento dei giudizi di valore. Per illustrare queste differenze e inquadrare la dimensione autonoma dell’economia politica, l’autore ricorre ad una rassegna critica delle opinioni di alcuni economisti di rilievo, che hanno dedicato contributi all’argomento qui in discussione. Specifici riferimenti vengono fatti a Marshall, Keynes, Hicks, Morishima e – tra gli economisti maggiormente presenti nelle nostre discussioni – a Sraffa e Sen, ai quali ultimi l’autore si sente più vicino.***Abstract. – Among the human sciences, economics is the one experimenting a high degree of attraction towards quantitative methods and, in particular, towards mathematics and statistics. In our times, this attraction is even stronger than in the past, so that it is customary to find, among economists, theoreticians aiming at presenting economics as a branch of applied mathematics. Is it really useful to include economics among the natural sciences, or even to consider it as a branch of applied mathematics? A careful reflection leads quickly to the awareness that the relations between economics and mathematics are much more complex than one can see at first sight. The Author underlines that there are at least four characteristics which differentiate political economy from natural sciences: the object of study; the purpose of economic research (which has an influence on the object of study); its characteristic of being a discipline which is both positive and normative; the dependence on value judgements. To illustrate such differences, and to focus on the autonomous dimension of political economy, the Author critically reviews the opinions of some famous economists, who contributed to the subject under discussion. Specific references are made to Marshall, Keynes, Hicks, Morishima and – among the economists more relevant to the present discussion – Sraffa and Sen, to whom the Author feels closer than to the others.
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Dissertations / Theses on the topic "Rapporto matematica"

1

Santa, Maria Michele. "Il rapporto con la matematica degli adulti di successo: uno studio narrativo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9708/.

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Abstract:
In questa tesi presentiamo un'indagine sul rapporto (passato e presente) con la matematica di alcuni adulti ritenuti di successo nel proprio campo di lavoro, effettuata tramite interviste singole semi-strutturate. I risultati ottenuti sono stati dapprima analizzati singolarmente, per poi essere confrontati con i risultati conseguiti da ricerche precedenti, effettuate su studenti e futuri insegnanti.
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2

Ceccarelli, Eleonora. "Matematica da un'altra prospettiva. Storia di una scienza figlia dell'arte." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18802/.

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Abstract:
In questa tesi viene affrontato il legame tra arte e matematica nel caso specifico della prospettiva, da un punto di vista storico e didattico. L’obiettivo principale è quello di far scoprire la dimensione umanistica della matematica, proponendo una chiave di lettura non usuale della disciplina. A partire dall’Ottica di Euclide, vengono ripercorse le tappe principali che hanno portato nel Rinascimento alla nascita della teoria della prospettiva, attraverso un costante dialogo tra opere d’arte e matematica. Interessante è l’analisi di alcuni teoremi prospettici tratti dai libri di Leon Battista Alberti e Piero della Francesca. Parlando degli sviluppi che questa teoria ha avuto nei secoli successivi, viene introdotta la geometria proiettiva, sottolineando come la sua genesi sia profondamente intrecciata alle regole della rappresentazione prospettica. Nell’ultimo capitolo, vengono presentati alcuni laboratori e percorsi didattici attinenti al tema.
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Marelli, Silvia. "Il concetto di funzione. Una proposta didattica di approccio coordinato fra matematica e fisica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7315/.

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Abstract:
Da anni l’insegnamento “trasmissivo” delle scienze è messo in discussione e le ricerche condotte su grandi numeri di studenti di diverso livello scolare ne stanno dimostrando la scarsa efficacia. Si è cercato di documentare e interpretare le difficoltà esistenti per trovare soluzioni che garantiscano un apprendimento significativo. Il lavoro di tesi cerca di mettere a punto una proposta efficace per una formazione iniziale su un concetto matematico significativo: la funzione. Il percorso che presentiamo si sviluppa a partire da un’esperienza didattica in una terza secondaria inferiore in cui il passaggio dalla fase percettiva a quella più formale è affiancato dalla rappresentazione grafica relativa al moto del proprio corpo. L’attività ha permesso di avvicinare gli studenti ai fenomeni partendo da situazioni reali, di indagare le regolarità dei grafici, interpretare la relazione tra le grandezze e ha permesso a ciascuno di costruirsi un modello intuitivo. La proposta didattica si rivolge agli studenti più grandi del biennio della secondaria superiore ed è risultato abbastanza naturale adattare le prime fasi alla pre-sperimentazione. Si introduce la dipendenza lineare tra due variabili associandola ad un grafico rettilineo e si definisce la relazione che lega le variabili spazio temporali. Il passaggio al concetto di limite viene delineato attraverso l’ingrandimento e l’approssimazione della curva senza necessariamente introdurre rigore e formalismo ma sottolineando la finezza del significato matematico e il senso del procedimento. Tale proposta è un intreccio di contenuti matematici e fisici che avvicina gli studenti allo studio e alla comprensione della realtà di cui fanno parte.
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4

Giovannelli, Ilaria. "Il modello degli epistemic game per la progettazione di strumenti di analisi di problemi: uno studio sull’induzione elettromagnetica nella scuola secondaria." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15753/.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi si colloca nelle linee di ricerca in Didattica della Fisica dell’Università di Bologna e, in particolare, nel contesto dello studio delle criticità nell’insegnamento e apprendimento dell’elettromagnetismo, intrecciato al tema dell’interdisciplinarità tra matematica e fisica nell’ambito del problem solving. L’obiettivo principale del lavoro è la progettazione di uno strumento (una griglia di meta-riflessione) finalizzato a guidare studenti di scuola secondaria ad analizzare criticamente il testo di un problema e favorire la formazione di competenze sempre più raffinate di problem solving. La griglia è stata costruita prendendo come riferimento teorico il concetto di "epistemic game" elaborato da Tuminaro e Redish (2007) ed è stata utilizzata con studenti di una classe V di liceo scientifico. È stato scelto di introdurre lo strumento nell’ambito dell’induzione elettromagnetica per il ruolo che sta svolgendo nel dibattito italiano circa la seconda prova di fisica. I risultati mostrano quanto la griglia si sia rivelata efficace per innescare, da una parte, riflessioni collettive vivaci sui processi di modellizzazione e sulle strategie messe in atto dagli studenti nella soluzione dei problemi e, dall’altra, per favorire lo sviluppo di ragionamenti individuali orientati a problematizzare ed arricchire le proprie strategie di problem solving. La versatilità dello strumento progettato lo rende adatto per un suo utilizzo in contesti molto diversi tra di loro (per temi di fisica, livelli e contesti scolastici) e questo rende la griglia un promettente e concreto veicolo di innovazione didattica.
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5

Östergren, Linn. "De matematiska förmågorna i gymnasieundervisningen." Thesis, Linnéuniversitetet, Institutionen för matematik (MA), 2017. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:lnu:diva-60063.

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Abstract:
Studien behandlar matematiklärarnas syn på de sju matematiska förmågorna och hur förmågorna kommer till uttryck i lärarnas undervisning. Syftet studeras med hjälp av intervjuer av matematiklärare i gymnasieskolan samt observationer av lärarnas lektioner. Resultatet av studien visar på att lärarna är medvetna om hur deras undervisning behandlar de matematiska förmågorna. Vidar visar studien att lösning av rutinuppgifter dominerar undervisningen, vid dessa tillfällen berörs till största del procedur- och begreppsförmågan. I studien framkom att lärarna anser att det finns oklarheter i de matematiska förmågornas definition och att arbetet med förmågorna är tidskrävand. Baserat på undersökningen kan det tänkas att förmågorna anses vara tidskrävande på grund av att det inte finns material som är anpassat för arbete med förmågorna samt att nya områden inom matematiken måste introduceras i ett högt tempo. Lärarna lyfter att en positiv aspekt med de matematiska förmågorna är att de bidrar till en varierad undervisning.
This study´s purpose is to show mathematics teachers view on the seven mathematical competencies and how the competencies reflect the teacher’s teaching. The study is based on interviews of mathematics teachers in secondary schools and observations of the teacher’s lessons. The result of the study shows that teachers are aware of how their teaching covers the mathematical competencies. The study also shows that solving routine tasks dominates teaching. In these occasions mainly the procedural and conceptual competency are involved. It appeared that the teachers are unhappy with uncertainties in the definitions of the mathematical competencies. The teachers highlight that the competencies are a time consuming process. This study reveals that it can depend on that there is no material that is adapted to the work with the competencies and that new areas within mathematics must be introduced frequently. The teachers believe the positive aspects of the mathematical competencies are that the competencies contribute to a variation in the teaching.
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Hagman, Martin. "Vad innebär kvalitativt god undervisning i matematik? : Sju doktorsavhandlingar och en rapport tolkas i termer av "kvalitativt god matematikundervisning"." Thesis, Stockholms universitet, Institutionen för matematikämnets och naturvetenskapsämnenas didaktik, 2014. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:su:diva-103471.

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Abstract:
I detta arbete används begreppet ”kvalitativt god matematikundervisning” i syfte att ringa in matematikundervisning som är framgångsrik och leder till meningsfullt lärande i matematik. Mot bakgrund av att svenska skolelevers resultatnedgång i matematik väcker frågor kring vad kvalitativt god matematikundervisning är, syftar denna studie till att: beskriva vad som kan anses utgöra kvalitativt god undervisning i matematik och försöka överföra beskrivningen till en för lärare användbar undervisningsmodell. För studiens genomförande har forskningsfrågorna varit: Vad kännetecknar kvalitativt god matematikundervisning? och vilka roller och ansvar innebär kvalitativt god matematikundervisning för läraren och eleverna? En metaanalytisk inspiration ligger till grund för en metodologi baserad på systematisk översyn av aktuell svensk matematikdidaktisk forskning. I urvalet ingår sju doktorsavhandlingar och en vetenskaplig rapport publicerade mellan åren 2006 och 2013. Granskningen utav de åtta forskningspublikationerna visar att kvalitativt god matematikundervisning kännetecknas utav en kommunikativt vital undervisningsmiljö där gemensamma och utforskande aktiviteter används för att etablera en konceptuell förståelse i matematik. I kvalitativt god matematikundervisning behandlas öppna och matematiskt rika problem som kräver tolkningsförmåga och tränar elever i att matematisera sitt språk och sitt tänkande. Läraren bör eftersträva insyn i hur elevernas uppfattningar och matematiska förståelser är beskaffade genom hela undervisningsförloppet för att bemöta dem med relevant återkoppling. Läraren arbetar som en ciceron och erbjuder elever möjligheter till lärande genom att bjuda in till möten med matematiska lärandeobjekt. Eleverna är aktiva och delaktiga i diskussioner och återkopplingar genom undervisningen och fungerar därmed både som sina egna, varandras och lärarens resurser. Matematikundervisningens olika kvalitetsaspekter sammanfattas i en modell med viss potential att fungera även som lektionsmall. Modellens och resultatens giltighet diskuteras mot tidigare forskning vilket åskådliggör likheter med faktorer för framgångsrik undervisning överlag, ej enbart i matematik.
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Books on the topic "Rapporto matematica"

1

Bolletta, Raimondo. Preparazione matematica in Italia al termine della scuola media: Rapporto dell'indagine VAMIO, Verifica abilitá matematiche istruzione dell'obbligo. Frascati: CEDE, 1988.

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2

B, Abbott Bruce, ed. Research design and methods: A process approach. 4th ed. Mountain View, Calif: Mayfield Pub. Co., 1999.

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3

Bordens, Kenneth S. Research design and methods: A process approach. 5th ed. Boston: McGraw Hill, 2002.

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4

Bordens, Kenneth S. Research design and methods: A process approach. 2nd ed. Mountain View, Calif: Mayfield Pub. Co., 1991.

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5

B, Abbott Bruce, and Bordens Kenneth S, eds. Research and design methods: A process approach. 6th ed. Boston: McGraw-Hill, 2005.

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6

Bordens, Kenneth S. Research design and methods: A process approach. 3rd ed. Mountain View, Calif: Mayfield Pub. Co., 1996.

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7

Bordens, Kenneth S. Research design and methods: A process approach. Mountain View, Calif: Mayfield Pub. Co., 1988.

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8

Matvijiscyn, Iaroslav O. La cultura e la scienza, con particolare riguardo alla matematica, nei rapporti tra Italia e Ucraina. Padova, 1991.

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9

Research Design and Methods: A Process Approach. McGraw-Hill Education, 2013.

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10

Bordens, Kenneth S., and Bruce Barrington Abbott. Research Design and Methods: A Process Approach. 6th ed. Mayfield Publishing Company, 1995.

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Book chapters on the topic "Rapporto matematica"

1

Villani, Vinicio, Claudio Bernardi, Sergio Zoccante, and Roberto Porcaro. "Quali rapporti intercorrono tra la probabilità e la statistica matematica?" In Non solo calcoli, 275–81. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2610-0_31.

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