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Journal articles on the topic 'Reclutamento'

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Asti, Lorenzo, and Giovanni Carosotti. "Reclutamento docenti, pluralismo educativo e ruolo dei dottori di ricerca nella scuola secondaria." Sinappsi 12, no. 2 (2022): 106–27. http://dx.doi.org/10.53223/sinappsi_2022-02-8.

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Abstract:
L'articolo propone un’analisi della recente ristrutturazione del sistema di reclutamento dei docenti di scuola secondaria. Della riforma si rilevano le criticità legate alla sottovalutazione delle conoscenze disciplinari negli insegnanti e, più in generale, nell’istruzione pubblica. Si delineano i principi di riferimento per un sistema di reclutamento e di aggiornamento coerente con una visione democratica della scuola e viene suggerita la valorizzazione dei dottori di ricerca nell’istruzione secondaria, come riferimento di sapere disciplinare aggiornato e collegamento tra scuola e università.
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Esders, Stefan. "Die „Capitula de expeditione Corsicana“ Lothars I. vom Februar 825." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 98, no. 1 (March 1, 2019): 91–144. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2018-0008.

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Abstract:
Riassunto Il presente contributo analizza il capitolare emesso dall’imperatore Lotario I nella sua seconda visita in Italia, in occasione della quale procedette al reclutamento dell’esercito per una spedizione militare in Corsica. Dopo le analisi circa la tradizione del testo e la sua datazione (febbraio 825), viene indagata l’importanza della Corsica quale oggetto di ripetuti attacchi da parte dei Saraceni di Spagna e Nord Africa per ottenerne bottino, schiavi, nonché come base per incursioni sulla terraferma. L’emanazione del capitolare deve essere inserito all’interno di una serie di contemporanee relazioni diplomatiche intessute tra Costantinopoli, Bagdad, Roma e Aquisgrana in quel torno di anni. Il capitolare si rivolge in particolare ai conti di Toscana subordinati a Bonifacio II, conte di Lucca, il quale era stato incaricato come „praefectus Corsicae“ di proteggere l’isola e le coste della „Tuscia“. La parte centrale del contributo riguarda la ricostruzione del testo, che si presenta corrotto, e il commento delle decisioni emanate, con particolare attenzione al reclutamento dell’esercito da parte di vassalli regi e non e da parte degli uomini liberi. Lotario poté allora contare su uomini di grande esperienza come Wala; nelle sue disposizioni, egli adattò modelli longobardi e franchi che basavano il reclutamento sulla ricchezza e sulla proprietà (benefici, aggregazioni consortili di „liberi homines“), mentre concesse esenzioni, privilegiando alcuni amministratori di beni fiscali („gastaldi“) al servizio della corte, insieme ai loro vassalli. Sulla base delle misure adottate da Lotario poco dopo l’emanazione di questo capitolare per impedire il sottrarsi al reclutamento nell’esercito, viene infine esaminata l’efficacia di questo capitolare.
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Chiarini, Rosalba. "L'ALTA BUROCRAZIA MINISTERIALE: MODELLI DI RECLUTAMENTO E CARRIERA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 25, no. 1 (April 1995): 119–54. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200023352.

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Abstract:
Il problema e le ipotesiIl rendimento e la ricettività dei sistemi politici democratici in termini di capacità di risoluzione dei problemi da parte di apparati e strutture amministrative sono stati spesso interpretati facendo riferimento a caratteristiche culturali, politico-partitiche, socio-economiche. L'adozione di diverse angolazioni analitiche di questo tipo ha senza dubbio contribuito ad accrescere la conoscenza degli apparati pubblici e del loro grado di funzionalità. Tuttavia, sembra produttivo insistere nell'analisi delle dimensioni organizzative delle burocrazie pubbliche, in particolare dei fattori attinenti al reclutamento e alla socializzazione in quanto, ormai da tempo, hanno dimostrato la loro importanza al fine di interpretare il comportamento di un'organizzazione anche nelle sue relazioni con l'ambiente esterno.
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Bressan, F. "La gestione anestesiologica: reclutamento, criticità e soluzioni possibili." LO SCALPELLO-OTODI Educational 27, no. 2 (June 21, 2013): 36–40. http://dx.doi.org/10.1007/s11639-013-0020-1.

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Menozzi, P. "The selection process for research positions in Italian Universities." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 4, no. 2 (June 19, 2007): 142–43. http://dx.doi.org/10.3832/efor0461-004.

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Giuliani, Gaia. "Assegnazione del colore e lavoro servile. Il fenomeno del blackbirding nel contesto australiano." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 41 (September 2011): 22–38. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-041003.

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Abstract:
Questo contributo esplora le connessioni esistenti tra un particolare sistema di produzione e il corrispondente modello di sfruttamento nel contesto dell'assegnazione del colore - o razzializzazione - delle popolazioni del Pacifico e di una concezione dell'Australia come spazio politico ‘bianco'. L'analisi si concentra sul fenomeno del, quel particolare sistema di reclutamento e sfruttamento della forza lavoro impiegato prevalentemente nelle piantagioni di canna da zucchero del Queensland e delle Isole Fiji che, tra il 1863 e il 1904, coinvolse uomini e donne, adulti e ragazzi delle isole della Melanesia, della Micronesia e, in minor modo, della Polinesia. Il processo di reclutamento comprendeva quasi sempre la coazione e il servaggio, per quanto vi fossero tra i lavoratori reclutati anche coloro che si offrivano volontariamente. Il lavoro a contratto o, sottoposto a livelli di disciplina, controllo e coercizione molto elevati e senza reali garanzie di salario, condizioni e durata, aveva termini temporali precisi e difficilmente rinnovabili.
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Marzano, Gilberto. "Il turismo rurale come business eco-compatibile: l'importanza delle culture locali." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 96 (December 2011): 97–116. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-096007.

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Abstract:
Il presente articolo prende in esame l'utilizzo delle culture locali come elemento d'attrazione turistica nelle aree rurali. Per superare i problemi aperti dal fenomeno dell'immigrazione nelle campagne (dovuta al reclutamento di manodopera a basso costo) viene proposta la nozione di glocal authenticity, quale nuova opportunitŕ per un moderno umanesimo basato sulla collaborazione culturale.
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Mary Garrapa, Anna. ""Frontiere del lavoro" in Messico: braccianti messicani e centroamericani in esodo tra (il)legalità, intermediazione e mercato agroalimentare." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 126 (January 2022): 61–78. http://dx.doi.org/10.3280/sur2021-126004.

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Abstract:
L'articolo propone l'uso del concetto di "frontiera del lavoro" per analizzare le politiche migratorie nella regione Centroamerica-Messico-Stati Uniti, tramite due casi studio: il programma statunitense H-2A per il reclutamento temporale di lavoratori agricoli originari del Messico, i programmi messicani di regolarizzazione temporanea per migranti centramericani in transito. La ricerca si è svolta tra marzo 2016 e maggio 2019, con una combinazione di tecniche soprattutto qualitative.
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Sanesi, G. "Quality of the recruitment and evaluation: a binding combination." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 5, no. 1 (September 2, 2008): 214–15. http://dx.doi.org/10.3832/efor0540-005.

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Nocera, Lea. "Genere e migrazione: il reclutamento delle donne turche in Germania Ovest." PASSATO E PRESENTE, no. 81 (October 2010): 69–92. http://dx.doi.org/10.3280/pass2010-081004.

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Primeri, Emilia, and Emanuela Reale. "Reclutamento nelle università: pressioni valutative e risposte organizzative in diversi settori disciplinari." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (February 2020): 95–109. http://dx.doi.org/10.3280/we2019-001009.

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Barnish, S. J. B. "Transformation and Survival in the Western Senatorial Aristocracy, c. A.D. 400–700." Papers of the British School at Rome 56 (November 1988): 120–55. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009582.

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Abstract:
TRASFORMAZIONE E SOPRAVVIVENZA DELLA ARISTOCRAZIA SENATORIA OCCIDENTALE FRA V E VII SECOLOL'articolo studia le basi, i punti di debolezza e le capacità di sopravvivenza della classe senatoria italiana, e la pone a confronto con la sua omologa in Gallia. Si presta in primo luogo attenzione ai sistemi attraverso i quali avveniva il reclutamento dei senatori, ed alle relazioni complessive fra il Senato e la classe dei “nobiles” nel tardo Occidente Romano. Vengono quindi utilizzate delle statistiche per vedere come la categoria dei civili detentori del rango di “illustris”, fra 433 e 536 d.C., fosse in grado di autorinnovarsi — ed il Senato con essa—, o quanto invece avesse bisogno di reclutamenti esterni. Nell'articolo si esaminano altresi i rapporti di locale clientela fra senatori e aspiranti tali; i rapporti di parentela tra le famiglie senatorie dell'Italia Settentrionale e della Gallia; il ruolo antagonista della Chiesa nelle due aree; la posizione economica dei senatori, in progressivo deterioramento, e gli impegni politici e sociali derivanti dalla loro ricchezza. La situazione economica delle classi dominanti può essere esaminata in relazione a taluni sviluppi nelle modalità di trasferimento della proprietà, attraverso matrimoni ed eredità, nonché con mutamenti nella situazione demografica generale. In questo articolo vengono anche presi in esame gli effetti del Cristianesimo sui valori e sulla morale sessuale delia classe senatoria. Viene infine posto in rilievo che, a dispetto di una crescente debolezza e di un netto declino nel corso del VI secolo, l'aristocrazia italica, al pari di quella galloromana, mostrò una sorprendente capacita di sopravvivenza e di influsso nella società, sino alle soglie dell'era carolingia.
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Rocco, Gennaro, and Alessandro Stievano. "La presenza degli infermieri stranieri in Italia: verso un reclutamento etico del personale sanitario." SALUTE E SOCIETÀ, no. 3 (September 2013): 19–32. http://dx.doi.org/10.3280/ses2013-003003.

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Causarano, Pietro. "Riforme senza storia. Insegnanti di storia e reclutamento professionale nella scuola italiana all'inizio del millennio." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 286 (March 2018): 238–56. http://dx.doi.org/10.3280/ic286-oa2.

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Ezza, Alberto, Nicoletta Fadda, Gianfranco Pischedda, and Ludovico Marinò. "Il "grande gap": gli effetti del performance budgeting sulle politiche di reclutamento delle Università italiane." MANAGEMENT CONTROL, no. 2 (July 2019): 99–121. http://dx.doi.org/10.3280/maco2019-002005.

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Burrai, Francesco. "Il reporting di trial randomizzati controllati. Parte 2." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 3 (September 26, 2014): 274–77. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.919.

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Abstract:
Nel precedente articolo pubblicato su questa rivista, abbiamo analizzato la struttura di un RCT nelle sezioni del titolo, dell'abstract, l'introduzione, gli obiettivi o ipotesi, i metodi, il disegno, i pazienti, il setting, gli interventi, gli outcome, la dimensione del campione, la randomizzazione e i metodi statistici. In questo secondo articolo chiuderemo l'analisi di un reporting di RCT nella sezione dei Risultati: la flow chart del flusso dei pazienti, le date e il periodo di reclutamento, le caratteristiche demografiche e cliniche, i risultati per gli outcome, i risultati per gli effetti indesiderati e avversi. Nella sezione Discussione: i limiti di un trial, la generalizzabilità dei risultati, il confronto dei risultati, la registrazione del trial e infine il finanziamento di un trial. (nursing)
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Perrotta, Domenico, and Devi Sacchetto. "Il ghetto e lo sciopero: braccianti stranieri nell'Italia meridionale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 128 (December 2012): 152–66. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-128010.

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Abstract:
Oggetto di questo articolo sono i lavoratori migranti nell'agricoltura dell'Italia meridionale. Dopo una descrizione del contesto, l'articolo affronta in particolare due questioni: la seclusione in cui vivono questi lavoratori e l'organizzazione del reclutamento e del lavoro attraverso il caporalato. Due studi di caso sono messi a confronto: il villaggio-ghetto di Boreano (Potenza), che esemplifica la centralitŕ della seclusione e del caporalato nel processo produttivo dell'agricoltura meridionale; la Masseria Boncuri di Nardň (Lecce), dove nell'agosto 2011 uno sciopero, nato anche grazie alla rottura della situazione di segregazione, ha coinvolto alcune centinaia di braccianti africani. L'analisi si basa su materiali raccolti durante ricerche qualitative - in particolare interviste in profonditŕ e osservazione dei contesti di abitazione, lavoro e lotta dei braccianti stranieri - condotte tra il 2010 e il 2012 nelle due aree.
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Colantuono, Gaetano. "La presenza di partigiani jugoslavi nella Puglia centrale 1943-1945. Il caso del comune di Grumo Appula." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 266 (September 2012): 43–65. http://dx.doi.org/10.3280/ic2012-266002.

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Abstract:
L'autore analizza i caratteri della presenza a Grumo Appula, un comune della Puglia centrale, di ex internati, profughi e partigiani jugoslavi — e delle memorie che di essa permangono. Egli sviluppa e approfondisce i risultati di una laboriosa ricostruzione delle vicende dei gruppi jugoslavi attivi nella lotta partigiana in Italia, esposti nel volume collettaneo I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana. Storie e memorie di una vicenda ignorata. Sulla base del riesame di fonti di varia natura, il saggio conferma l'importante ruolo svolto dalla Puglia sia come duplice retrovia per coloro che avevano combattuto lungo l'Appennino e per quanti combattevano nei Balcani (luogo di cure mediche, di reclutamento, di addestramento, di formazione delle Brigate d'oltremare che successivamente si sarebbero unite all'Esercito popolare di liberazione della Jugoslavia, Eplj), sia come area di complessa mediazione fra i diversi soggetti attivi nel periodo dell'occupazione alleata.
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Di Mauro, Luca. "Un progetto di congiura assolutista durante l'ottimestre costituzionale del 1820-21." IL RISORGIMENTO, no. 2 (November 2022): 7–37. http://dx.doi.org/10.3280/riso2022-002001.

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Abstract:
L'adozione della costituzione spagnola nelle Due Sicilie a seguito del moto carbonaro di Nola non interrompe l'attività politica delle società segrete che aveva caratterizzato il decennio precedente. Durante gli otto mesi del reme rappresentativo la clandestinità continua a essere considerata uno strumento politico e formazioni democratiche, liberali e reazionarie si muo- vono nell'ombra per modificare o rovesciare il governo. Le carte del fondo Ministero di grazia e giustizia dell'Archivio di Stato di Napoli restituiscono le indagini della polizia del regime costituzionale napoletano su di una congiura della società reazionaria dei calderari, preparata tra il dicembre 1820 e il febbraio 1821. Pur se rimasta priva di effetti pratici, l'azione del nucleo legittimista mette in luce una rete composita di azione e reclutamento e consente di analizzare le ragioni - politiche o personali - alla base della politicizzazione dei differenti gruppi sociali coinvolti nel progetto.
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Menozzi, P. "The sad story of the new procedures for hiring young researchers in Italian Universities." Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 5, no. 1 (May 21, 2008): 121. http://dx.doi.org/10.3832/efor0522-005.

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Paolucci, Caterina. "FORZA ITALIA A LIVELLO LOCALE: UN MARCHIO IN FRANCHISING?" Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 29, no. 3 (December 1999): 481–516. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200028926.

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Abstract:
IntroduzioneIn questo saggio presenterò alcuni risultati di una ricerca empirica sugli amministratori locali di Forza Italia, che si inserisce in un più ampio progetto di analisi del processo di istituzionalizzazione di questo partito. La scelta di concentrare l'attenzione sugli eletti locali nasce dalla convinzione che il futuro di Forza Italia sia legato non solo agli eventi organizzativi e politici che la riguardano a livello nazionale e di leadership, ma anche allo sviluppo di strutture e procedure preposte alla formazione e al consolidamento di una classe dirigente locale. In altri termini, la persistenza organizzativa di questo nuovo partito dipenderà dalla realizzazione, quantomeno a livello locale, di quella «infusione di valori» che rappresenta la premessa indispensabile di ogni compiuta istituzionalizzazione (Huntington 1968, 15; Selznick 1957, 21-22). Il fatto che a cinque anni dalla sua fondazione Forza Italia sia ancora un'organizzazione patrimoniale fortemente caratterizzata in senso personalistico ed aziendalista (Maraffi 1996; Panebianco 1995), suggerisce che tale infusione di valori, e dunque l'inizio del processo di consolidamento organizzativo, non possa aver luogo per impulso delle élites nazionali. A livello centrale questo processo è reso infatti assai difficile dalle modalità di reclutamento e selezione del personale partitico e parlamentare, miranti a creare o confermare un rapporto di fiducia personale con il leader Silvio Berlusconi, tale per cui la legittimazione dei prescelti diventa una funzione diretta delle oscillazioni del rapporto fiduciario che li lega al capo. E a quest'ultimo, non già all'organizzazione, che si dirige la lealtà delle élites centrali, e non potrebbe essere altrimenti, data la natura del partito. A livello locale, al contrario, la distanza dal centro potrebbe aver favorito un reclutamento più aperto e una selezione meno personalistica, e dunque l'emergere di un personale politico più libero di dirigere la propria lealtà verso l'organizzazione in sé, piuttosto che esclusivamente verso il suo capo. Pertanto, se esiste una possibilità di consolidamento per Forza Italia, essa è sicuramente maggiore a livello locale. In questa prospettiva è necessario dunque valutarne le dinamiche organizzative sul territorio, tenendo presente tuttavia che l'istituzionalizzazione presuppone l'esistenza di un legame tra centro e periferia che favorisca coesione e coordinamento tra i diversi livelli, senza le quali difficilmente l'organizzazione potrà stabilizzarsi nel tempo (Huntington 1968, 23).
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Azzeruoli, Vanessa. "Rimanendo precari: migranti e crisi economica nel Nordest. I rumeni tra occupazione e disoccupazione." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 126 (May 2012): 70–82. http://dx.doi.org/10.3280/sl2012-126005.

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Abstract:
Il paper ha l'obiettivo di analizzare l'impatto della crisi economica sui/lle lavoratori/ trici rumeni/e in Veneto, portando in evidenza: le figure piů colpite; le risposte individuali e familiari; i cambiamenti occorsi al mercato occupazionale e del lavoro veneto. La tesi che emerge mostra una forte stabilizzazione della componente migratoria di nazionalitŕ rumena in Veneto. La precarizzazione contrattuale e il peggioramento delle condizioni di lavoro sono evidenti, mentre l'impatto sulle vite delle persone č risultato eterogeneo; lo stato di povertŕ ha interessato solo una piccola componente di intervistati, mentre il peggioramento č diffuso. Il paper si sviluppa attraverso due chiavi di lettura: 1) il mutamento del mercato del lavoro in Veneto, in particolare le modalitŕ di reclutamento e le tipologie contrattuali; 2) gli effetti della crisi economica sulle carriere lavorative e sui percorsi di vita dei/lle migranti. Nelle conclusioni si effettueranno comparazioni con la componente marocchina.
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Seddone, Antonella, and Marco Valbruzzi. "Le primarie comunali di Firenze del 15 febbraio 2009: partecipazione e partecipanti." Quaderni dell Osservatorio elettorale QOE - IJES 63, no. 1 (June 30, 2010): 5–42. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-9716.

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Abstract:
Le interviste su cui si basa questo lavoro sono state rese possibili dalla disponibilità e cortesia di numerose persone. L’Ufficio Elettorale della Regione Toscana ha garantito un insostituibile supporto logistico. Antonio Floridia, dirigente del medesimo Ufficio, e Osvaldo Miraglia, responsabile organizzativo del Partito Democratico di Firenze, ci hanno orientato con la loro conoscenza del territorio comunale. Mimmo Talò ha contribuito in maniera incisiva al reclutamento e all’addestramento dei rilevatori. Maria Carla Italia ha agevolato la rilevazione pubblicizzando l’iniziativa presso gli organi di stampa. Per aver somministrato il questionario, intendiamo ringraziare Laura Baroncelli, Elisabetta Berlincioni, Luca Bernardi, Andrea Bussoletti, Virginia Calvani, Stefano Etzi, Simona Ferrari, Asia Fiorini, Francesco Iannello, Maximiliano Lorenzi, Francesco Portolani, Andrea Ranalli, Alina Stanciulescu, Teresa Tranchina e Federico Viotti. Stefano Rombi non ha potuto esserci, ma è come se ci fosse stato, perché la ricerca ha bisogno anche di amicizia e sostegno. Infine, per aver discusso con noi alcune parti di questo lavoro intendiamo ringraziare Marco Almagisti, Gianfranco Pasquino e Fulvio Venturino.
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Di Giorgio, Michele. "Educare il poliziotto. Programmi, metodi e materiali per la formazione delle guardie di Pubblica sicurezza (1961-­1970)." SOCIETÀ E STORIA, no. 175 (April 2022): 39–83. http://dx.doi.org/10.3280/ss2022-175002.

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Abstract:
In questo articolo l'autore analizza la genesi e lo sviluppo del sistema di arruolamento e formazione per le guardie di pubblica sicurezza. La riforma del comparto di formazione fu probabilmente la più importante tra quelle che interessarono la polizia della Repubblica negli anni successivi al boom economico. L'autore dimostra come la Pubblica sicurezza, partendo da un sistema di formazione per il personale di base embrionale e inefficiente, si dotò nel corso degli anni sessanta di un comparto scuole piuttosto articolato ed efficiente, giungendo a strutturare programmi di formazione e materiali di studio complessi e originali. Nonostante questa imponente trasformazione del sistema di addestramento (che in parte interessò anche le modalità di reclutamento), come l'autore dimostra, la polizia non riuscì ad assicurare alle guardie di Pubblica sicurezza una formazione adeguata a rispondere alle sfide di una società in rapido cambiamento. Ciò avvenne, oltre che per una scarsa selezione del personale arruolato, soprattutto per una serie di disfunzioni organizzative e strutturali che comprimevano in maniera eccessiva il tempo di formazione e minavano l'efficienza delle nuove scuole di polizia.
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Sella, Domenico. "Il pubblico impiego nell'economia del Regno di Napoli: Retribuzioni, reclutamento e ricambio sociale nell'epoca spagnuola (secc. XVI-XVII). Roberto Mantelli." Journal of Modern History 62, no. 1 (March 1990): 171–73. http://dx.doi.org/10.1086/243418.

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Caruso, Francesco Saverio. "Ghetti rurali e profughizzazione del lavoro bracciantile nell'orto d'Italia." MONDI MIGRANTI, no. 2 (July 2022): 37–52. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-002002.

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Abstract:
L'articolo espone i primi risultati di una ricerca svolta nel corso degli ultimi due an-ni nella provincia di Foggia sul ruolo attivo delle politiche di gestione e controllo delle migrazioni nella segregazione occupazionale del lavoro migrante in agricoltu-ra. Attraverso una ricostruzione quali-quantitativa, lo studio si sofferma su tre di-namiche sociali paradigmatiche del modello di sviluppo agroindustriale dominan-te, che si dispiegano nel caso studio in forma particolarmente significativa: in pri-mo luogo il fenomeno della profughizzazione del lavoro agricolo, frutto del rap-porto inversamente proporzionale tra la crescita della libertà di movimento della componente comunitaria e l'accentuazione della "stanzialità forzata" della com-ponente extracomunitaria più fragile; in secondo luogo la grigizzazione dei rappor-ti di lavoro in agricoltura, punto di equilibrio tra l'emersione formale e la giuridifi-cazione dello sfruttamento; in terzo luogo la centralità funzionale degli insedia-menti informali per il reclutamento di manodopera a basso costo per le attività stagionali della raccolta ortofrutticola. L'articolo pone in evidenza come queste dinamiche mostrino la fragilità implicita in un sistema agroalimentare fondato sul-lo sfruttamento intensivo non solo della terra ma anche della forza-lavoro.
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Bertolini, Sonia, and Manuel Vallero. ""Io non faccio la ballerina, io sono una ballerina". Tra successo e abbandono: i percorsi di carriera nei settori artistici." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 123 (September 2011): 207–29. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-123013.

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Abstract:
Il mercato del lavoro artistico presenta caratteristiche particolari: Prima di tutto si tratta di settori in cuiesistono né, néper l'accesso alle professioni. La professionalitŕ artistica, infatti, è difficile da valutare e non esistono enti in grado di certificare tale competenze. L'obiettivo principale di questo articolo è quello di ricostruire idei mercati del lavoro dei settori artistici, in particolare quelli di teatro, danza e cinema. Attraverso una ricerca empirica, abbiamo cercato di individuare quali siano le dinamiche di incontro tra domanda e offerta di lavoro, e come avvenga la definizione delle regole che portano alla strutturazione di questi particolari mercati del lavoro. Sono stati cosě identificati alcuni percorsidi carriera dei lavoratori che vi operano e messi in evidenza le loro strategie per fronteggiare la discontinuitŕ degli impieghi, in settori caratterizzati dalla quasi esclusiva modalitŕ organizzativa per progetti. Datori di lavoro e lavoratori attivano specifiche strategie contro l'instabilitŕ lavorativa, Dal lato domanda I datori utilizzano network professionali per il reclutamento del personale. Dal lato offerta, emergono due strategie: l'utilizzo del "portfoliocareer" e dei network professionali informali. Questi ultimi assumono specifiche configurazioni nei diversi settori, che saranno evidenziate.
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Salvi, Stefania T. "Verso il superamento della tradizione. Rottura e continuità nella professione notarile tra antico regime e primo Ottocento: il caso di Milano." Italian Review of Legal History, no. 7 (December 22, 2021): 737–62. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/16908.

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Abstract:
Il contributo intende esaminare i caratteri del notariato milanese nel delicato momento di passaggio dall’antico regime alla successiva età napoleonica, quando l’ideologia della Rivoluzione, esportata dalle armate napoleoniche, comportò, nello specifico settore notarile, l’abbandono delle eterogenee funzioni che avevano caratterizzato i notai settecenteschi, in continuo bilanciamento tra ‘privato’ e ‘pubblico’, e l’affermarsi di una serie di nuovi, fondamentali principi. Si studierà, in particolare, il caso di Milano che, dopo aver conosciuto alcuni cambiamenti di rilievo sul finire dell’ancien régime, come la nascita dell’Archivio pubblico (1775), la riforma giuseppina del reclutamento dei notai e il Regolamento generale per i notari della Lombardia austriaca (1794), visse, prima da capitale del Regno d’Italia napoleonico e poi nella realtà politica del Regno Lombardo-Veneto, un’intensa stagione di vivaci dibattiti in merito all’opportunità e alle modalità di innovare una professione, da tempo esercitata in maniera proteiforme da un ceto, tutt’altro che compatto, in cui si distinguevano operatori molto diversi tra loro per cultura e provenienza sociale. Senza apparentemente soffrire i frenetici rivolgimenti politici della prima metà dell’Ottocento, i notai lombardi si dimostrarono una categoria operosa, capace di adattarsi ai tempi nuovi, non più frenati, nella loro ascesa sociale e professionale, dai vincoli imposti dalla società di antico regime.
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Maggioni, Guido, and M. Paola Mittica. "La sociologia del diritto nell'Universitŕ italiana." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2010): 123–71. http://dx.doi.org/10.3280/sd2010-001006.

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Abstract:
Sociologia - Diritto - Universitŕ - Italia. L'Universitŕ italiana sta vivendo nel corso degli ultimi dieci anni un periodo di forte transizione. In questo contesto di per sé problematico, la sociologia del diritto presente in due settori differenti, sin dall'originaria istituzionalizzazione accademica, rischia di perdere in visibilitŕ e di compromettere la propria identitŕ scientifica, tanto complessa quanto liminare tra la sociologia generale e le scienze giuridiche. Questo articolo č volto a misurare lo spazio accademico attribuito alla disciplina, per come si č configurato nella storia delle riforme del sistema universitario degli ultimi anni e pare prefigurarsi, sia in ordine alle regole del reclutamento che rispetto alla definizione della didattica. Si occupa, inoltre, di operare una ricognizione della presenza dei sociologi del diritto nel sistema universitario relativamente alla loro visibilitŕ nei settori e alla produzione scientifica rintracciabile nelle fonti piů immediatamente riconoscibili sotto l'etichetta "sociologia del diritto". L'obiettivo non č tanto di fornire una ricostruzione del campo attuale della sociologia del diritto italiana, ma di comprendere in che termini e secondo quali limiti il sistema accademico osservi la materia e i suoi cultori, per evidenziare alcuni problemi intorno all'identificazione della materia dall'esterno che possano contribuire a fare il punto sullo stato dell'arte della disciplina.
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Pelliccioli, G. P., P. Chiarini, P. Floridi, F. Leone, M. Franceschini, E. Todeschini, and M. Zampolini. "Riorganizzazione plastica cerebrale post-ictus." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 1 (February 2000): 99–104. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300118.

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Abstract:
Lo sviluppo delle moderne tecniche di immagini non invasive ha determinato un notevole progresso nelle conoscenze del recupero funzionale dopo ictus, potenzialmente di grande utilità per la messa a punto di programmi terapeutici e riabilitativi. Diversi meccanismi sono stati proposti, quali l'attivazione di vie derivanti dalle aree corticali motorie omolaterali al lato paretico, il reclutamento di aree corticali adiacenti alla lesione, il rinforzo di circuiti neuronali preesistenti, lo stabilirsi di nuove connessioni a livello sinaptico. Considerati i dati contraddittori della letteratura, abbiamo effettuato un studio mediante Risonanza Magnetica funzionale (fMRI) con lo scopo di definire meglio il ruolo delle proiezioni omolaterali e i fenomeni di riorganizzazione plastica post-ictale delle aree corticali motoria primaria (M1), premotoria laterale (PML) e supplementare motoria (SMA). Sono stati studiati 14 pazienti con pregresso ictus ischemico sottocorticale in buon recupero funzionale, 7 con emiparesi destra e 7 con emiparesi sinistra, ad una distanza mediana di 61 giorni dall'evento ischemico. I risultati hanno evidenziato durante il movimento della mano paretica un'attivazione bilaterale della M1 ed in misura minore delle PML e SMA, mentre si è registrata un'attivazione controlaterale più selettiva durante il movimento della mano sana. I dati sembrerebbero dimostrare che una maggiore attivazione delle aree motorie corticali omolaterali alla lesione sia un importante meccanismo di compenso al danno funzionale conseguente ad ictus non solo nella fase postacuta ma anche nella fase di stabilizzazione.
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Romita, Tullio, and Antonella Perri. "L'impatto della mobilità territoriale delle persone sulle aree turistiche: il caso della mobilità turistico-residenziale." ROTUR. Revista de Ocio y Turismo 10, no. 1 (December 28, 2015): 23–42. http://dx.doi.org/10.17979/rotur.2015.10.1.1453.

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Abstract:
Le stime dell'UNWTO, fino ad ora sostanzialmente tutte rispettate, affermano che nel prossimo decennio la mobilità turistica e la portata globale supereranno la somma di un miliardo e mezzo di passeggeri. In questa prospettiva, spicca come priorità il tema dello sviluppo del turismo sostenibile, ovvero il controllo degli impatti della mobilità turistica sull'ambiente e sulla società e l'applicazione pratica dei principi della sostenibilità della vita vita quotidiana delle persone e gestione del territorio. L'impressione è di trovarsi di fronte ad una "sfida globale", alla quale si deve rispondere con modelli di reclutamento di uno sviluppo equilibrato e condiviso, non solo a livello locale ma a livello globale. Tuttavia, c'è un altro problema: le stime non includono completamente la mobilità turistica internazionale, dal momento che il fenomeno è poco noto alle statistiche ufficiali, turismo e mobilità residenziale, ovvero il movimento dei turisti che soggiornano in abitazioni private verso utilizzare in vacanza. Tuttavia, in Italia, come in molte altre parti del mondo, il turismo residenziale (o alloggio privato è un fenomeno sociale molto rilevante, che la massa del turismo organizzato convenzionale ha solo le radici in comune. Questo ruolo, utilizzando una parte del le innumerevoli attività di ricerca svolte negli ultimi dieci anni nella mobilità residenziale turistica del Centro di Ricerca e Studi sul Turismo dell'Università della Calabria, vuole sottolineare gli effetti positivi e negativi di questo tipo di mobilità turistica, in una situazione fenomeno su larga scala, e in un'area italiana tra le meno sviluppate del Paese.
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Longo, Francesco, Paola Roberta Boscolo, and Claudio Bongiorno Sottoriva. "Un framework per la digitalizzazione del territorio." MECOSAN, no. 122 (December 2022): 105–22. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2022-122oa14872.

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Abstract:
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha previsto lo stanziamento di 191,5 miliardi di euro per l'Italia.Se da un lato si innovano le infrastrutture fisiche, "l'hardware logistico", dall'altro si dovrebbe investire nel ridisegno dei servizi per gli utenti, nella reingegnerizzazione dei processi di lavoro e nel rafforzare e modificare competenze e ruoli professionali, "il software organizzativo". La parte hard è stata ampiamente affrontata con un preciso processo di project management top-down che coinvolge l'intera filiera istituzionale, dal Ministero alle Regioni, e da queste alle aziende sanitarie pubbliche. La dimensione che riguarda la seconda variabile, ovvero la riprogettazione dei servizi, la reingegnerizzazione dei processi e delle competenze di lavoro è stata di fatto delegata alla piena autonomia delle regioni o, qualora queste siano altrettanto silenti, delle aziende sanitarie pubbliche.Il presente articolo presenta al proposito un framework di innovazione disruptive dei servizi territoriali, con un particolare focus sui processi di prevenzione, sui pazienti cronici e fragili e sulle nuove modalità di accesso e fruizione per tutti i pazienti occasionali. In particolare, si ritiene che i macroprocessi che più debbano essere sottoposti a un ridisegno siano i seguenti:" le modalità di accesso e di reclutamento dei pazienti ai servizi e ai programmi di prevenzione;" i modelli di presa in carico e di case management;" i modelli di programmazione e prenotazione delle prestazioni e dei setting di cura;" le modalità di dialogo e scambio di informazioni tra cittadino e SSN.
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Mancini, Elena. "L’autosperimentazione nelle malattie rare: analisi dei profili etici e indicazioni per una possibile governance / The self-experimentation on rare diseases: analysis of ethical profiles and instructions for a possible governance." Medicina e Morale 66, no. 1 (March 15, 2017): 45–61. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2017.475.

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Abstract:
Le malattie rare raggruppano un numero elevato di patologie molto diverse tra loro, accumunate, dalla bassissima frequenza statistica nella popolazione (penetranza). Ne consegue una scarsissima numerosità di pazienti per ogni singola patologia e una loro distribuzione in diverse aree geografiche, fattori che comportano oggettive difficoltà nel reclutamento dei pazienti in studi sperimentali e nel coordinamento e organizzazione della ricerca con conseguente ridotta possibilità di effettuare studi clinici e ricerche di carattere genetico. In tale quadro, al fine di fare fronte alle drammatiche necessità di assistenza socio-sanitaria, cura e riabilitazione dei malati rari, sono sorte, in gran parte per merito degli stessi familiari, le associazioni di malati rari. Attualmente tali associazioni svolgono un’attività significativa nella proposizione, organizzazione, partecipazione diretta e pubblicazione dei risultati di ricerche scientifiche. Tale ruolo, rende le associazioni dei pazienti protagoniste anche nel sostegno all’organizzazione e realizzazione di studi clinici e sperimentazioni di farmaci in modo del tutto autonomo e indipendente da controlli da parte delle autorità sanitarie e dei comitati etici. Tale fenomeno noto come “Research Led by Participants” è stato reso possibile dalle enormi potenzialità di contatto e organizzazione offerte dalla rete che ha consentito la creazione di comunità virtuali di pazienti, di siti e blog dedicati all’informazione e comunicazione, e più recentemente, alla raccolta di dati, alla pubblicazione di risultati di ricerche condotte dai malati, nonché al reclutamento degli stessi per la conduzione di tali studi, secondo il modello proposto, ad esempio, dal sito PatientsLikeMe. Non possono tuttavia essere trascurati gli importanti aspetti etici implicati dalla ricerca condotta dai partecipanti. Tali aspetti concernono, come evidente, sia la validità scientifica di tali studi che la protezione dei soggeti che aderiscono alla sperimentazione. Si tratta di una forma di sperimentazione del tutto nuova che richiede la capacità di proporre una modalità di gestione condivisa tra cittadini/pazienti, “terzo settore”, ricercatori, istituzioni e comitati etici in grado di valorizzarne i potenziali benefici conoscitivi creando regole etiche “misurate” su tali circostanze. Nell’articolo sarà proposto un modello teorico di governance del fenomeno e saranno indicati possibili criteri etici operativi. ---------- Rare diseases gather up a large number of different pathologies, all very different among them but similar for the low statistical attendance of population (penetrance). Therefore there is a very low number of patients sick of the same pathology and their presence in different geographical areas makes objectively difficult to recruit patients in order to study their disease and coordinate and organize the research of the pathology. As a consequence there is a very reduced possibility to carry on clinical studies and genetic researches. In this framework, in order to face the dramatic necessity of sociological and sanitary assistance, treatment and rehabilitation of the rare patients, families members generally organize Rare Diseases Patient Organizations. At the moment these organizations develop an important activity with regard to organization, proposals, direct participation and publication of the scientific research results. These organizations also play an important part in supporting the organization and the realization of clinical trials. They play in total autonomy and are independent from every ethical and scientific oversight by the sanitary authorities and ethical committees. This extraordinary event known as “Research Led by Participants”, has been realized thanks to the large contacts possibilities and organization offered by the web which made possible the creation of virtual communities of patients, of blog and web site for information and communication and, more recently, for collecting statistical data, publication of the patients research results and the recruitment of patients in order to manage the studies following the rules and models proposed, for example, by the web site “PatientsLikeMe”. We must however put in evidence the important ethical issues involved in the research led by the participants. These aspects concern, obviously, either the scientific validity of these studies or the protection of the subjects who accept to be submitted to the experimentation. It is a completely new way of experimentation that requires the capacity to propose and follow a governance that must be accepted and shared by citizens/patients, “third sector”, research workers, institutions and ethical committees able to exploit the potential advantageous knowledge and create ethical rules inspired to those new situations. In this article it will be proposed a theoretical model of governance of this phenomenon and also it will be outlined ethical rules for operative plans.
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Atkinson, P. A., J. M. Atkinson, C. R. Martin, and J. Rankin. "Prospettive storiche sulla resilienza e alcuni concetti di rilievo per la salute mentale correlati alla resilienza." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2010): 21–40. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2010-001003.

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Abstract:
La resilienza psicologica consiste nella capacitŕ di fare fronte alle conseguenze di eventi gravemente stressanti o di riprendersi con successo da esse. Tale concetto, che sta suscitando un interesse crescente nell'ambito degli approcci alla salute basati sulle risorse degli individui, ha un'interessante vicenda storica e un'origine legata a differenti campi accademici e clinici. Alcuni studi sono stati infl uenzati dalla particolare caratterizzazione che nel corso della storia č stata attribuita a gruppi o a singoli che sembravano capaci di resilienza. Ci sono vantaggi e inconvenienti nel ricorrere al patrimonio storico per fare luce sui costrutti teorici attuali; infatti, gli studi sui singoli casi storici possono offrire utili squarci di comprensione, ma č indispensabile essere molto cauti nel fare ipotesi retrospettive. L'approccio piů promettente č forse la ricerca su gruppi di persone che abbiano vissuto durante determinati eventi, anche se possono sorgere problemi relativi a pregiudizi nel reclutamento del campione e al lasso di tempo trascorso. L'analisi dell'andamento della ricerca sulla resilienza indica che il concetto č stato prima associato alla malattia, mentre ora č sempre piů spesso riferito alla promozione della salute. Ciň potrebbe essere il rifl esso di un cambiamento culturale e politico. Il concetto di resilienza č rilevante per gli operatori della salute mentale; tuttavia, la sua utilitŕ č circoscritta alla diagnosi e alla terapia, poiché esistono molte domande di fondo rimaste senza risposta. Ci sono tre principali aree di dibattito: la defi nizione di resilienza; il suo statuto di categoria psicologica (un tratto di personalitŕ o una risorsa dinamica da sviluppare); la sua misurazione con suffi ciente affi dabilitŕ e costanza. L'analisi concettuale per scoprire il modello teorico sottostante alla resilienza č ancora ad una fase iniziale. Modelli provenienti da altre scienze sociali e dalle biotecnologie, in particolare l'Ecologia Umana, la teoria salutogenica, i modelli animali, la genetica e le bioscienze potrebbero dimostrarsi i percorsi piů promettenti per il futuro.
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Frangi, Lorenzo. "Best practices and human resource management in the subsidiaries of multinational corporations: a comparison between Italy and Brazil." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (April 2013): 91–117. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002004.

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Abstract:
Lo studio analizza la relazione tra le caratteristiche di alcune fondamentali pratiche di gestione delle risorse umane e il contesto istituzionale italiano e brasiliano in cui si inseriscono le filiali di tre grandi multinazionali. La ricerca affronta in primo luogo il dibattito in merito alla convergenza versus divergenza delle pratiche di gestione delle risorse umane a livello globale e, parallelamente, la relazione tra le linee guide gestionali stabilite dalle "case madri" delle multinazionali e la loro effettiva applicazione a livello delle filiali. Viene sottolineato come la possibilitŕ di ampia convergenza verso un unico modello gestionale abbia trovato sempre meno riscontro, e come anche nelle filiali delle multinazionali l'applicazione delle linee guida fornite dalle case madri trovino dei rilevanti limiti nel contesto istituzionale locale, in primo luogo nazionale. In seguito, lo studio compara le evidenze empiriche rilevate nelle pratiche di reclutamento, formazione e politiche salariali tra le filiali italiane e brasiliane di tre grandi multinazionali. I principali risultati ottenuti mostrano che queste pratiche di gestione di gestione delle risorse umane, anche a fronte di indicazioni comuni diffuse dalle "case madri", si strutturano secondo logiche opposte: una marcata dualitŕ nelle filiali brasiliane, con una netta differenza tra i pochi profili strategici e i molti lavoratori poco qualificati, mentre, comparativamente, tale dicotomia č meno evidente una all'interno delle filiali italiane. La spiegazione di tali differenti logiche viene ricercata guardando all'esterno delle imprese, con un focus specifico sul sistema educativo e sulle relazioni industriali. Il sistema educativo brasiliano č infatti strutturato secondo percorsi molto distinti, fin dai primi anni scolastici, tra classi popolari ed elite, che introducono marcate differenze di risorse di capitale umano nel mercato del lavoro. A ciň si sommano dinamiche di relazioni industriali di origine corporativa, in cui il sindacato č inefficace attore sociale nell'incidere sul crescente dualismo che ha luogo all'interno delle filiali. In Italia, invece, un sistema educativo ampiamente pubblico diviene accessibile opportunitŕ di crescita sociale. L'ambito delle relazioni industriali, inoltre, č caratterizzato dalla prevalenza di ampie dinamiche contrattate, e il sindacato, sia a livello nazionale che nelle singole filiali, agisce come rilevante forza equitativa. Lo studio proposto č un importante contributo alla comprensione delle pratiche di gestione delle risorse umane nelle multinazionali, soprattutto attraverso un approfondimento del caso brasiliano, paese poco studiato in questo ambito e di grande interesse attuale per il suo divenire economico. .
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Rossi, Franco, Roberto Blaco, Carla Castelli, Graziella Civenti, Angelo Cocchi, Agostino Contini, Arcadio Erlicher, et al. "Cost of psychiatric patients by disability groups." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 8, no. 3 (September 1999): 198–208. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008071.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – L'analisi del rapporto tra costi di trattamento e gravità dei pazienti psichiatrici, raggruppati in classi omogenee. Disegno – Rilevazione prospettica dei costi e della gravità di 1371 pazienti psichiatrici adulti, in carico presso 2 Unità Operative di Psichiatria, osservati per un periodo medio di circa 9 mesi. I dati raccolti riguardano tutti i servizi psichiatrici delle Unità Operative, che comprendono quelli ambulatoriali, quelli residenziali e semi-residenziali e i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura degli ospedali per acuti. Setting – Le Unità Operative Psichiatriche di Magenta (MI) e di Desio (MI). Metodo – La gravità di ogni paziente è stata misurata attraverso la scheda HoNOS. La compilazione di questa scheda è stata effettuata al momento del reclutamento e in seguito con una cadenza mediamente trimestrale. Oltre alle schede trimestrali sono state previste compilazioni al momento dell'ammissione e della dimissione dai reparti ospedalieri di psichiatria, dai Centri Residenziali di Terapie psichiatriche e di risocializzazione e dalle Comunità Protette. Tutti i pazienti osservati sono stati raggruppati in base alla diagnosi principale (ICD-10) e al livello massimo di gravità dei problemi presentati durante l'intero periodo di osservazione. I costi presi in considerazione sono i soli costi diretti sostenuti dai servizi psichiatrici pubblici. La loro attribuzione ai singoli pazienti è avvenuta sulla base di costi standard o di tariffe (procedure diagnostiche), applicati alle quantità rilevate prospetticamente attraverso il Registro regionale, integrato con apposite schede. Risultati – Il costo complessivo realizzato dai 1371 pazienti osservati è risultato pari a 9771.1 milioni di lire, con un costo medio per paziente di 7127000 lire (ds 19499400). Il costo totale per giornat'a di osservazione è risultato pari a 27172 lire (ds 68358) e non risulta correlato alia durata del periodo di osservazione. La gravità media dei pazienti risulta pari a 4.26 punti (ds 3.73) al momento dell'arruolamento e pari a 3.19 punti (ds 3.26) al termine dello studio. Quella media, misurata attraverso i valori massimi della HoNOS osservati sull'intero periodo, risulta pari a 6.00 punti (ds 4.64). Gravità e costo del trattamento per singolo caso risultano direttamente correlati (r = 0.626, p = 0.0001). II raggruppamento dei pazienti ha portato a definire delle classi che presentano un punteggio medio di gravità complessivamente diverso (p = 0.0001). Diversi nel loro insieme risultano anche i costi medi di trattamento per classe (p = 0.0001). Conclusioni Tutti i pazienti psichiatrici adulti possono essere raggruppati in classi relativamente omogenee rispetto alia gravità e con costi di trattamento almeno in parte diversi. Uno studio più ampio forse potrebbe migliorare i risultati ottenuti e fornire la base per una diversa modalità di finanziamento dei servizi psichiatrici.
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Helzlsouer, Kathy J., Kelly Phair, Shannon Manocheh, and Stephen Holmes. "Feasibility Study of a Music Therapy Intervention for Patients Breast Cancer Survivors with Cognitive Dysfunction: The MusIC Study." Music and Medicine 8, no. 3 (July 31, 2016): 84. http://dx.doi.org/10.47513/mmd.v8i3.418.

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Abstract:
Cognitive impairment following treatment is a common complaint among breast cancer patients. Commonly affected cognitive domains include executive level functioning, working and verbal memory, concentration and information processing. A feasibility study was conducted to evaluate the ability to recruit for a choral-based music therapy intervention study and to refine the design of the intervention. The intervention was conducted over a 2-month period and included group music therapy sessions and choral participation. Participants were given a DVD and CD with music-based exercises with the suggestion to do ten minutes of exercises daily. Nine patients were enrolled and six completed the intervention. The most common reason for not enrolling was perceived lack of singing ability. Conflict with work schedule was the main factor associated with study drop out. The group music therapy sessions were highly valued by the participants, None adhered to the daily exercises. The participants were very positive about their experience. A choral-based music therapy intervention for the treatment of chemotherapy-related cognitive impairment is feasible and should be further evaluated in a randomized clinical trial. Including a non-singing component of the intervention, such as bell ringing or other instrument, may improve recruitmentSpanishEstudio de Viabilidad sobre Intervenciones de Musicoterapia en pacientes con Deterioro Cognitivo relacionado a Quimioterapia (Chemobrain)Resumen:El deterioro cognitivo relacionado a Quimioterapia (Chemobrain) es un efecto adverso del tratamiento contra el cáncer, con prevalencia reportada estimada en más de un 78%. Comúnmente afecta los dominios cognitivos que incluyen las funciones ejecutivas, memoria de trabajo y verbal, concentración y procesamiento de la información. El estudio de viabilidad se llevó a cabo para evaluar la capacidad de reclutamiento para el estudio de intervención musicoterapéutica basado en actividad coral y para refinar el diseño de dicha intervención. La intervención fue realizada durante un período de dos meses e incluyo sesiones de musicoterapia grupal y participación coral. Se les entrego a los participantes un DVD and CD con ejercicios musicales y se les sugirió que los realizaran durante 10 minutos todos los días . Nueve pacientes se inscribieron y seis completaron la intervención. La razón más común para no inscribirse fue la percepción de falta de habilidad para cantar. El principal factor asociado a dejar el estudio fueron las dificultades con la agenda laboral. Las sesiones de musicoterapia grupal fueron valoradas altamente por los participantes. Ninguno realizó los ejercicios diarios. Los participantes fueron muy positivos acerca de su experiencia. La intervención musicoterapéutica basada en actividad coral para el tratamiento del deterioro cognitivo relacionado a quimioterapia es viable y necesita ser evaluada más profundamente en un ensayo clínico aleatorio. Incluir algún componente sin canto a la intervención, como utilización de campanas u otro instrumento, puede mejorar el reclutamiento de participantes.GermanStudie über die Durchführbarkeit musiktherapeutischer Interventionen bei Patienten mit kognitiven Einschränkungen durch Chemotherapie (Chemobrain) –die MusIC Study Abstract: Eine nachteilige Auswirkung der Krebsbehandlung ist die kognitive Beeinträchtigungen aufgrund von Chemotherapie (Chemobrain), mit berichteter Prävalenz von bis zu 78 %. Gewöhnlich sind hiervon kognitive Bereiche betroffen wie exekutive Funktionen, Arbeits- und Spracherinnerung, Konzentration- und Informationsverarbeitung. Hier wird eine Durchführbarkeitsstudie, die Auswirkungen einer auf Chorgesang basierenden musiktherapeutischen Interventionsstudie zu evaluieren und das Design für die Intervention zu verbessern. Die Intervention wurde über einen Zeitraum von 2 Monaten durchgeführt und beinhaltete Gruppenmusiktherapiesitzungenund die Teilnahme am Chorgesang. Die Teilnehmer bekamen eine DVD und eine CD mit musikbasierten Übungen mit der Anweisung, 10 Minuten täglich damit zu arbeiten. Einbezogen waren 9 Patienten, 6 davon beendeten die Intervention.Der am meisten geäußerte Grund, nicht teilzunehmen, war das Gefühl, nicht singen zu können. Der Hauptgrund für den drop-out war eine Konflikt mit dem zeitlichen Arbeitsablauf. Die Teilnehmer, die sich nicht an die täglichen Übungen halten mussten, schätzten besonders die Gruppenmusiktherapie. Die Teilnehmer äußerten sich positiv über ihre Erfahrungen. Eine auf Chorgesang basierte musiktherapeutische Intervention für die Behandlung von Patienten mit kognitiven Einschränkungen, die auf Chemotherapie beruhen, ist durchführbar und sollte in einer randmosierten klinischen Studie weiter evaluiert werden. Ebenso könnten gesanglicher Kompenten in der Intervention wie Glockenläuten oder andere Instrumente die Erholung verbessern.ItalianSTUDIO SULLA FATTIBILITA` DI UN INTERVENTO DI MUSICOTERAPIA PER PAZIENTI CON DEFICIT COGNITIVI DERIVANTI DALLA CHEMIOTERAPIA Il deficit cognitivo derivante dalla chemioterapia (“Chemobrain”) è un effetto avverso del trattamento del cancro, con stime di prevalenza riportate fino al 78%. Comunemente I domini cognitivi colpiti includono funzioni esecutive, di lavoro, di memoria verbale, della concentrazione e dell’elaborazione delle informazioni. Uno studio sulla fattibilità è stato condotto per valutare la capacità di reclutare per uno studio di intervento di musicoterapia corale e per affinare la progettazione dell’intervento. L’intervento è stato condotto per un periodo di 2 mesi e comprendeva sessioni di musicoterapia di gruppo e una partecipazione corale. I partecipanti hanno ricevuto un DVD e un CD con esercizi basati sulla musica, con il suggerimento di fare dieci minuti di esercizi al giorno. Nove pazienti erano iscritti e sei di loro hanno completato l’intervento. La ragione piu` commune per non iscriversi era la mancata capacità di cantare. Inoltre il conflitto con gli orari lavoro è stato il fattore principale associato all’abbandono degli studi. Le sessioni di musicoterapia di gruppo sono state molto apprezzate dai partecipanti. Nessuno ha aderito agli esercizi quotidiani. I partecipanti sono stati molto positivi riguardo la loro esperienza. Di conseguenza un intervento di musicoterapia corale per il trattamento di pazienti con impedimenti cognitivi dovuti alla soministrazione di chemioterapici è fattibile e deve essere ulteriormente valutato in uno studio clinico randomizzato. Includendo una componente di interventi non cantati, come ad esempio con l’uso del campanaccio o di qualsiasi altro strumento. Questo potrebbe giovare sul reclutamento dei pazienti.Japanese化学療法と関連した認知機能障害(ケモブレイン)患者への音楽療法介入の実行可能性調査:MusIC Study 要旨化学療法関連の認知機能障害(“ケモブレイン”)はがん治療の疎ましい影響であり、推定で最大78%の患者に及ぶと報告されている。一般的には、実行機能レベル、ワーキングメモリー、言語性記憶、集中力、情報処理などの認知領域に影響する。合唱をベースとした音楽療法介入研究の参加を促す適格性を評価するため、そして介入デザインをより精密にするために実行可能性調査が実地された。集団音楽療法セッションと合唱参加を含んだ 2ヶ月あまりの期間の介入が行われた。参加者は音楽ベースの運動DVDとCDを与えられ、毎日10分間行うことを推奨された。9人の患者が登録し、6人が介入を完了した。登録しなかった理由で最も一般的だったのは、歌唱能力欠如の自己認識であった。仕事のスケジュールとの衝突が中途脱落に関連した主な理由であった。集団音楽療法セッションは参加者達に大変高く評価された。運動日課に忠実に守った者はいなかった。参加者達はこの経験を大変肯定的に受けとめた。化学療法関連の認知機能障害の治療のための合唱ベース音楽療法介入は適したものであり、ランダム化臨床試験内でさらなる評価がなされるべきである。非歌唱要素を含めた介入、ベルを鳴らすもしくは他の楽器の利用することなどが参加者増加につながるかもしれない。
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Sumar, Ramiro Rodrigues. "La tecnologia dei social network e la gestione delle persone nel reclutamento e selezione dei propri dipendenti." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, July 28, 2021, 74–90. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/economia-aziendale/dipendenti.

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Abstract:
Obiettivo: Descrivere l’impatto che i social network possono avere sul reclutamento e sulla selezione dei propri dipendenti. Problema della domanda: In che modo il social network può favorire il reclutamento e la selezione dei dipendenti di un’azienda? Metodologia: revisione della letteratura. Risultati: L’evidenza dei risultati ha dimostrato che le tecnologie attraverso i social network possono essere rilevanti per il reclutamento e la selezione di persone per l’organizzazione. Ma questo reclutamento dovrebbe essere fatto con uno sguardo differenziato su ogni tipo di social network da parte del reclutatore. Considerazioni finali: il reclutamento e la selezione sono stati cambiando come un modo tradizionale (faccia a faccia) per la modalità tecnologica (virtuale). Lo studio ha detto che i social network sono strumenti in grado di portare al reclutatore candidati in grado di prendere l’organizzazione in modo responsabile e che non ci sono barriere nel mondo virtuale per trovare il candidato ideale. Si sottolinea l’importanza di estendere questo studio sulla base di prove scientifiche, in cui la ricerca può essere condotta in aziende per l’uso dei social network nel monitoraggio dei propri dipendenti.
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Rovatti, Toni. "«20.000 contadini per la Germania». Il reclutamento agricolo nella provincia di Modena." E-Review. Rivista degli Istituti Storici dell'Emilia-Romagna in Rete 6 (December 13, 2019). http://dx.doi.org/10.12977/ereview279.

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D'Alessio, Gianfranco. "La riforma della pubblica amministrazione nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano." Revista de Estudios de la Administración Local y Autonómica, April 7, 2022, 109–22. http://dx.doi.org/10.24965/reala.i17.11055.

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Abstract:
Il PNRR italiano, approvato il 13 luglio 2021 dal Consiglio dell’Unione europea, prevede la realizzazione di 134 investimenti, da finanziare con i fondi massi a disposizione dell’Italia nell’ambito del NGEU, che assommano a ben 235,1 miliardi di euro (compresi 30,6 miliardi di un fondo nazionale). Nel PNRR sono comprese 63 riforme, due delle quali hanno un carattere «orizzontale», in quanto riferite a tutte le missioni nelle quali si articola il Piano: quelle della pubblica amministrazione e del sistema giudiziario. In particolare, la riforma amministrativa riguarda quattro settori / materie: il reclutamento del personale, la semplificazione dei procedimenti, il miglioramento delle competenze dei dipendenti e la valorizzazione delle stesse; la digitalizzazione. Le previsioni del PNRR sull’aumento della capacità amministrativa hanno già ricevuto una consistente attuazione nella legislazione, specie per quanto riguarda le risorse umane. Il successo degli interventi previsti dal PNRR dovrebbe porre le basi per una più ampia trasformazione e innovazione del sistema amministrativo italiano, superando le carenze attualmente presenti.
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"Jean-Claude Maire Vigueur, ed., I podestà dell'Italia comunale, 1: Reclutamento e circolazione degli ufficiali forestieri (fine XII sec.-meta XIV sec). 2 vols. (Collection de l'Ecole Franchise de Rome, 268; Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Nuovi Studi Storici, 51.) Rome: Ecole Franchise de Rome, 2000. Paper. 1: pp. vi, 1–690; tables and 3 maps. 2: pp. iv, 691–1230; graphs and tables." Speculum 76, no. 04 (October 2001): 1137. http://dx.doi.org/10.1017/s0038713400133883.

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