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Dissertations / Theses on the topic 'Reggiane'

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Zerbini, Roberta, and Alice Cecchini. "Le officine reggiane: Memoria ed evoluzione di un'area industriale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8676/.

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Abstract:
Le ex Officine Reggiane si trovano nell’Area Nord di Reggio Emilia e si inseriscono all’interno del progetto di riqualificazione indetto dall’Amministrazione Comunale e descritto nel Piano Strutturale Comunale 2011. Il tema affrontato in questa tesi, elaborato all’interno del Laboratorio di laurea in Architettura sostenibile, si sviluppa su due scale: quella urbana e quella architettonica. In primo luogo il progetto definisce delle strategie di intervento per la riqualificazione della ‘area Reggiane, esplicitate attraverso un masterplan; poi approfondisce parte di un fabbricato e lo spazio aperto adiacente. Attività svolte e risultati conseguiti. Per prima cosa si sono svolte delle analisi morfologiche e geografiche di Reggio Emilia e una lettura approfondita del PSC 2011 al fine di comprendere le strategie dell’Amministrazione e le principali linee di sviluppo della città. In un secondo momento si è passati all’analisi diretta dell’area ex Officine Reggiane, acquisendo informazioni sulla sua storia e sulla sua conformazione. Questo è stato possibile attraverso la lettura di documenti e alle visite in loco. Sulla base dei dati ottenuti e constatata la vocazione dell’area è stato possibile formulare un’idea di masterplan. Successivamente abbiamo approfondito parte del fabbricato 15 a, uno degli edifici a sud-ovest dell’area. Il progetto vero e proprio è stato proceduto da una fase di rilievo ed è sfociato nell’ideazione di una biblioteca e di spazi di coworking inseriti all’interno del fabbricato esistente; parallelamente abbiamo dato una possibile configurazione allo spazio aperto ad est del blocco analizzato. L’edificio della biblioteca è stato approfondito al dettaglio. In ogni fase siamo state supportate da strumenti per la valutazione del comfort indoor e outdoor.
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Roberti, Giulio. "Potenzialità di riuso delle industrie dismesse. Un'ipotesi per le ex officine reggiane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8655/.

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Abstract:
L’oggetto di questa tesi di laurea è un intervento di riqualificazione delle Ex Officine Meccaniche Reggiane, un’area industriale, sita a Reggio Emilia, che nel corso degli anni ha subìto una graduale dismissione, sino allo stato attuale di completo abbandono. Il tema riveste un’importanza focale nelle città moderne, affette da un elevato livello di migrazione e riorganizzazione dell’industria, che trasforma vaste aree di produzione in vuoti urbani di difficile gestione. I problemi fondamentali sono infatti la notevole dimensione degli stabilimenti abbandonati e la loro posizione, un tempo strategica, ma che ora risulta critica per una lettura unitaria della città e delle sue connessioni. L’area in oggetto, dedicata nel corso degli anni a diversi tipi di produzione, tra le quali quelle ferroviaria e dell’aviazione, è locata in prossimità del centro storico di Reggio Emilia, separati solamente dalla linea ferroviaria storica con cui si interfaccia direttamente. L’espansione della città ha portato ad inglobare lo stabilimento, che risulta quindi chiuso in se stesso e fortemente vincolante per le connessioni della città. Gli scopi dell’intervento sono quindi quelli di generare connessioni tra le parti di città circostanti e di permettere il riappropriamento dell’area alla popolazione. Per raggiungere tali scopi è stato necessario aprire il forte limite perimetrale esistente ed individuare nuovi percorsi di attraversamento, ma anche nuove funzioni ed attrattività da inserire. Vista la frammentazione dell’area in una serie di edifici, lo studio si è poi concentrato su un edificio tipo, allo scopo di individuare un’ipotesi di intervento più dettagliata. Le strategie degli interventi sono il risultato di interazione tra le necessità di mantenere le strutture ed il carattere dell’area, di introdurre funzioni attrattive e di ottenere adeguati livelli di comfort ambientale e prestazioni energetiche.
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Raggini, Silvia, and Maria Teresa Foschi. "Metamorfosi di una fabbrica: Indoor environmental quality nella riqualificazione di un settore delle ex officine reggiane." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8685/.

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Abstract:
La nostra tesi propone un progetto di riqualificazione funzionale ed energetica di una porzione dell’area dismessa delle Ex Officine Reggiane a Reggio Emilia che comprende uno spazio scoperto di circa 42.500 m2 e un fabbricato, nel quale proponiamo di realizzare il museo delle officine, spazi per esposizioni temporanee e il nuovo polo archivistico di Reggio Emilia. Le Officine Meccaniche Reggiane sono state un polo industriale di particolare rilevanza a livello nazionale ed internazionale, diventando negli anni ’40 la quarta potenza industriale italiana dopo Fiat,Ansaldo e Breda. Dismesse dal 2009, si presentano oggi come un’area abbandonata di ben 260.000 m2 nella quale convivono la memoria e la speranza futura di rilancio della città di Reggio Emilia nel panorama europeo. Sulle tracce dei progetti già messi in atto dall’Amministrazione comunale, abbiamo fornito una proposta progettuale che consideri le vocazioni funzionali dell’area e le strategie energetiche possibili per rendere il progetto sostenibile sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista economico. Il lavoro è partito dalla definizione di un quadro conoscitivo dell’area attraverso una prima fase di analisi a livello territoriale e microclimatico servendosi per queste ultime del software di simulazione in regime dinamico ENVI-met. Questa prima fase si è conclusa con l’elaborazione di un masterplan, in seguito al quale ci siamo soffermate sul progetto di riqualificazione del capannone 15 e del grande spazio vuoto antistante ad esso. L’intervento sul costruito si può riassumere in tre parole chiave: conservare, aggiornare, integrare. Abbiamo scelto infatti di mantenere la robusta e ritmata struttura in acciaio, ripensare l’involucro edilizio in termini di una maggiore efficienza energetica e confinare i locali climatizzati in volumi autoportanti, garantendo, nell’atrio, condizioni di comfort termico accettabili unicamente attraverso strategie energetiche passive. Per verificare l’effettiva opportunità della soluzione ipotizzata ci siamo servite del software di simulazione fluidodinamica IES VE, il quale, attraverso la simulazione oraria del cambiamento dei parametri ambientali più rilevanti e degli indicatori di benessere (PMV, Comfort index, PPD..), ha confermato le nostre aspettative verificando che non è necessario intervenire con l’introduzione di sistemi di climatizzazione convenzionale. Per quanto riguarda i padiglioni entro i quali sono pensate le attività di servizio e supporto al museo e l’archivio, è stata verificata la soddisfacente prestazione energetica raggiunta attraverso l’utilizzo del software Termolog Epix5, il quale ha attestato che essi rientrano nella classe A con un consumo energetico di 4,55 kWh/m3annuo.
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Hrzina, Václav. "Serge Reggiani, důležitost nenápadnosti." Master's thesis, Akademie múzických umění v Praze.Filmová a televizní fakulta. Knihovna, 2016. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-261612.

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Abstract:
I would like to understand the importance of an actor in a movie. I choosed Serge Reggiani, a french actor, who never became a star number one. Reggiani went through a lot of important movies in principal or small roles. What it really means acting in a movie, what brings freedom to an actor in front of a camera and is one actor able to play different characters in every other movie. A diversity and length of his filmography, different directing styles he went through will help me to concretize attitude of an actor and perception of his „different“ characters by audience. I would like to bring up some acting metodes in cinematography in my work too.
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Basini, Laura. "Progetti di riqualificazione della costa adriatica: la Colonia Reggiana e Viserba." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3888/.

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6

Sica, Fabio. "Riabilitare Abilitando: progetto di restauro e riuso dell'ex Colonia Reggiana di Riccione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3797/.

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Abstract:
L’oggetto di studio di questa tesi è la Colonia Reggiana, edificio di stampo razionalista realizzata nel 1934. Obiettivo della tesi è la realizzazione un progetto di restauro e riuso per questa struttura, a seguito di un approfondita ricerca. Nelle fase iniziale si è cercato di ampliare lo sguardo uscendo dal tema proposto, con l’intenzione di comprendere il perché della nascita di questo “fenomeno colonie” che ha interessato l’Italia dalla metà dell’800 fino al secondo dopoguerra, nonché l’evoluzione del significato di queste strutture e della loro architettura nel periodo coinvolto. La seconda fase, invece, è stata impostata sull’intima conoscenza della Colonia Reggiana, partendo dal 1933 (anno in cui si ritrovano i primi documenti che riguardano tale progetto) fino ai giorni nostri: declinando gli aspetti fondamentali riscontrati nella prima fase di ricerca su questo edificio e analizzando le singole parti di ciò che a noi è pervenuto della struttura, si è potuto arrivare a rilevare molti aspetti significativi per lo sviluppo delle ipotesi progettuali. L’ultima fase è appunto caratterizzata dallo sviluppo del progetto di restauro e riuso: il concetto fondamentale che si pone alla base è quello della coerenza con le analisi effettuate e di sviluppo di un riutilizzo che possa essere adeguato alle occasioni progettuali che l’area offre.
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Camporesi, Giulia. "Recupero della Colonia Reggiana di Riccione. Una residenza socio-assistenziale per anziani." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5122/.

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Abstract:
La Colonia Reggiana, situata a Riccione presso la foce del fiume Marano, è stata costruita nel 1934, dal progetto dell’arch. C. Costantini. Nata come colonia marina per i bambini di Reggio Emilia, ha mantenuto la sua funzione fino agli anni ‘80, quando, in seguito al passaggio di proprietà dalla regione Emilia Romagna al comune di Riccione, è caduta in disuso. Dal 1989 una parte dell’edificio ha ospitato associazioni di sport acquatici fino all’estate del 2012, quando è stato vietato l’accesso alla colonia a scopo cautelativo, a causa dell’attività sismica che ha colpito la regione Emilia Romagna. La Colonia si inserisce in una porzione periferica del comune di Riccione. La zona del Marano, caratterizzata da una concentrazione elevata di colonie marine, si trova in un’area di confine tra i comuni di Riccione e di Rimini, caratterizzata da un’interruzione del waterfront, da una minore densità di edifici e da una natura urbanistica irrisolta, nonostante la posizione strategica di ‘porta della città’ e il pregio di essere una delle ultime zone libere lungo la costa. In particolare, l’ambito di interesse è l’area delimitata a est dal mare, a ovest dalla linea ferroviaria, a sud dal fiume Marano e a nord dal confine comunale, che coincide con il Rio dell’Asse. La pianificazione comunale, in accordo con le indicazioni di livello sovraordinato, prevede la riqualificazione degli ampi spazi lasciati incolti e il potenziamento della zona attraverso uno sviluppo di carattere alberghiero, ma anche residenziale e di servizi di vicinato. L’area dovrebbe perdere il suo carattere isolato dal resto della città e il progetto presentato da questa tesi, riportando le indicazioni comunali per lo sfruttamento delle aree verdi secondo piani già approvati, propone per la Colonia Reggiana una funzione diversa da quella alberghiera prevista. Mantenendo il carattere ricettivo richiesto dalla pianificazione urbanistica, il progetto si prefigge di riqualificare l’edificio convertendolo in una residenza socio-assistenziale per anziani. La funzione risulta adatta alla tipologia della colonia, nata come residenza estiva per bambini a scopo curativo, oltre che ricreativo, rispondendo quindi alla natura dell’edificio. La posizione, inoltre, appare positiva e piacevole per la permanenza di persone anziane che, nel periodo più avanzato della propria vita, possono godere del paesaggio e dell’aria marina, invece di ritrovarsi in edifici isolati. Il progetto di recupero della colonia consiste nel restauro o sostituzione delle parti degradate, conservando l’immagine e la natura del progetto, e nel miglioramento delle prestazioni dell’involucro in modo tale che, inserendo un sistema impiantistico adeguato, si possa raggiungere una buona prestazione energetica. La tesi si propone di valutare la possibilità di recuperare la colonia sia dal punto funzionale che da quello energetico, nel rispetto delle normative vigenti.
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Barbi, Samuele. "Riorganizzazione della gestione delle manutenzioni in un'azienda global service: il caso A.C.R Reggiani." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Nel contesto attuale la manutenzione degli impianti e delle attrezzature si rivela essere un elemento critico nel suo complesso. In questo elaborato, si tratteranno le criticità riscontrate di carattere operativo e gestionale legate alle manutenzioni in un’azienda global service: A.C.R. Reggiani. Lo scopo del lavoro svolto presso l’azienda è stato quello di cercare di apportare cambiamenti che rendessero più efficaci ed efficienti i metodi e gli strumenti utilizzati, oltre a trovare soluzioni per ottenere un maggior numero di informazioni e assegnazioni corrette dei costi delle manutenzioni svolte. Si è lavorato in un primo momento attraverso il contatto diretto con le persone della divisione manutenzione al fine di capire le reali cause delle difficoltà. Conseguentemente, al fine di cercare le soluzioni migliori, per il lavoro da svolgere si è utilizzato come strumento il gestionale aziendale ERP Jgalileo. Una volta individuate le criticità principali della gestione delle manutenzioni riassumibili in: mancanza di schede manutentive complete dei beni aziendali, criticità immissione delle manutenzioni nel gestionale ed assenza del magazzino ricambi, si è lavorato per risolvere queste criticità e problemi strettamente connessi. Dopo alcuni mesi di lavoro, i risultati ottenuti possono essere considerati soddisfacenti in quanto si è riusciti a creare schede manutentive maggiormente complete tramite creazione di schede ordinarie, si è ottimizzata l’immissione nel gestionale delle manutenzioni con la possibilità di ottenere numerose informazioni a posteriori, ed infine si è organizzato il magazzino ricambi, seppur con qualche difficoltà, per mezzo di un metodo di codifica dei ricambi che riuscisse ad attribuire i costi di quest’ultimi ai giusti beni aziendali.
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Strologo, Giulio. "Caratterizzazione di acidi grassi e colesterolo in campioni di Parmigiano - Reggiano a diversa stagionatura." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15871/.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi si inserisce nel Progetto PARENT che punta a innovazioni di prodotto nella filiera del formaggio Parmigiano Reggiano. Lo scopo della ricerca sul PR è stato quello di valutare eventuali cambiamenti nella composizione della frazione lipidica per quanto riguarda il contenuto in grasso, la composizione in acidi grassi e colesterolo di diverse forme di PR provenienti da tre diversi caseifici ed a due differenti stagionature: 24 e 36 mesi. La percentuale di grasso estratto nei diversi campioni oscillava in un range da 29 a 32 %, senza mostrare alcuna differenza significativa (p < 0,05) all’interno di uno stesso campione con l’aumentare del tempo di maturazione. Per quanto riguarda la composizione in acidi grassi è stato riscontrato che il predominante nei campioni di PR risulta essere l’acido palmitico (30-32%), seguito in percentuali minori ed in ordine decrescente dall’ acido oleico, stearico e miristico. Considerando invece i gruppi nei quali si raggruppano gli acidi grassi emerge come predominino i saturi (SFA) in tutti i campioni analizzati (range da 64,38 a 66,75 %); a seguire si trovano i monoinsaturi (MUFA), in un range compreso tra il 29,10 e il 30,16 % ed infine i polinsaturi (PUFA), da 4,73 a 5,81 %. Il colesterolo risulta in maggior quantità nei campioni stagionati a 36 mesi dai campioni provenienti dai caseifici mat 245 e 1567, entrambi con un valore di 0,27 g su 100g. In generale però non ci sono differenze significative nei valori di colesterolo tra i diversi campioni di PR (p ≤ 0,05). In conclusione, il tempo di maturazione non è in grado di influenzare la percentuale di grasso e il contenuto in colesterolo; mentre incide, anche se in piccola parte, sulla qualità di acidi grassi.
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Giorgi, Matteo. "Valutazione della stabilità ossidativa del Parmigiano Reggiano: confronto tra materia prima e prodotto liofilizzato." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L’ossidazione lipidica è una delle principali cause di scadimento qualitativo del Parmigiano-Reggiano, un tipico formaggio DOP italiano. Il lavoro di tesi è inquadrato all’interno del progetto PARENT, un progetto di ricerca industriale strategica con l’obiettivo di innovare e creare nuovi prodotti a partire dal Parmigiano-Reggiano come alimento di base. In questo lavoro è stata valutata la stabilità ossidativa di campioni di Parmigiano-Reggiano tal quale e liofilizzato (sia forma intera che solo pasta) a diverse epoche di stagionatura (12, 24 e 36 mesi) tramite lo strumento OXITEST® che permette di effettuare un test di ossidazione accelerata. I campioni di Parmigiano liofilizzato hanno dimostrato una maggiore resistenza all’ossidazione dei corrispettivi non liofilizzatiper i campioni costituiti solo dalla pasta.In particolare l’andamento risulta evidente per le analisi a 80°C da cui sono stati ottenuti valori di IP pari a 23,39, 26,01 e 22,30 ore per i campioni liofilizzati stagionati 12, 24 e 36 mesi, rispettivamente; mentre per i corrispettivi non liofilizzati sono stati ottenuti valori di 20,39, 19,15 e 18,20 ore.
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Fedeli, Ylenia. "Determinazione di acidi grassi liberi in campioni di Parmigiano Reggiano a ridotto contenuto di sale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19861/.

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Abstract:
Il Parmigiano Reggiano è un formaggio DOP, semigrasso a pasta cotta. Si tratta di un formaggio a maturazione glicolitica, proteolitica e lipolitica e ognuna di queste fasi riveste un ruolo essenziale nella determinazione della struttura, aroma, sapore e tipicità. L’analisi ha il fine di valutare se vi sia un cambiamento nella frazione lipidica, in riferimento al contenuto di acidi grassi liberi in vari campioni di Parmigiano Reggiano a ridotto contenuto di sale, provenienti da quattro diversi caseifici nelle zone di Reggio Emilia, Modena e Parma, sulla base di due parametri: periodo di salatura (12 o 18 giorni) e dimensione della forma. Gli acidi grassi liberi sono stati caratterizzati quantitativamente e qualitativamente con gascromatografia accoppiata ad un rivelatore a ionizzazione di fiamma (FID). Gli acidi grassi liberi presi in considerazione sono l’acido palmitico (C16:0), l’acido stearico (C18:0) con i relativi isomeri, ovvero l’acido palmitoleico (C16:1c), l’acido oleico (C18:1 c-9) e l’acido linoleico (C18:2 n-6). Le percentuali mostrano una riduzione o un aumento significativo tra i vari acidi grassi nei diversi campioni presi in riferimento a seconda dei parametri utilizzati. Inoltre la quantità totale di acidi grassi liberi (FFA totali) calcolati come mg\100 mg grasso, mostra come in alcuni campioni vi sia un aumento significativo della lipolisi all’aumentare dei giorni di salatura (da 12 a 18), mentre in altri campioni avvenga il fenomeno contrario; oppure mostra un aumento dell’attività lipolitica o una riduzione di essa passando dalla piccola, alla media o alla grande forma. Questa analisi ha dimostrato un andamento piuttosto differente a seconda dei parametri utilizzati e questo è dovuto al fatto che durante la stagionatura del Parmigiano Reggiano entrano in gioco una serie di fattori come l’ aw del prodotto, le condizioni come temperatura e umidità del magazzino, l'attività microbica all’interno delle forme.
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Bertolini, Luca. "L'architettura rurale nella pianura reggiana. Analisi e proposte d'intervento sul tipo edilizio a "Porta Morta"." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4593/.

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Copelli, Alessia. "Il ritrovamento delle origini: l'architettura rurale della bassa reggiana. Un progetto per la "casa rossa" di Claudio Parmiggiani." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15344/.

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Abstract:
Il lavoro affronta il tema del rapporto tra architettura e campagna, e propone come soluzione un intervento che riesca ad inserire un’architettura contemporanea all’interno del mondo rurale. La campagna copre la maggior parte del suolo mondiale ed è quindi essenziale studiare e comprendere i suoi mutamenti, e trovare una maniera per intervenirvi. Lo studio svolto si concentra sul patrimonio rurale della bassa pianura reggiana, considerato paradigmatico di un lavoro che potrebbe essere svolto per molte altre zone agresti. Sono state ricercate l’immagine e la composizione della campagna emiliana, del paesaggio e delle architetture che la abitano, le corti rurali. Si è inoltre indagata l’opera dell’artista contemporaneo Claudio Parmiggiani, originario delle stesse zone, la cui poetica è profondamente radicata nelle origini, per trovare la relazione tra arte, architettura e campagna. Il progetto nasce quindi dalla rilettura critica di regole e principi compositivi precedentemente estrapolati, per arrivare ad un intervento contemporaneo, che si integra nel contesto senza sconvolgerlo e rispettandolo, con un linguaggio puro e minimale ma efficacie.
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Policastro, Michela. "Palazzo Reggiani Zacchia (già Gozzadini, XV secolo) a Bologna: analisi del degrado e proposte di intervento sui materiali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il Palazzo Reggiani Zacchia è un edificio di epoca rinascimentale, progettato dagli architetti Giovanni da Brensa e Giovanni Beroaldo. Costruito lungo Strada Maggiore, è nato incorporando una costruzione preesistente, la Torre dei Tantidenari del XIII secolo, facendola diventare il suo androne di ingresso. Il lavoro di tesi si incentra sul cortile interno, unica parte del palazzo che non ha subìto profonde modifiche nel corso dei secoli. Si affronta, inoltre, il tema della Torre dei Tantidenari inglobata nell’edificio e in particolare dei blocchi dismessi del basamento in selenite, confrontando il comportamento del materiale con i basamenti della vicina Torre degli Oseletti, situata in Strada Maggiore al civico 36 e della Torre degli Azzoguidi, in via Altabella. Dopo una prima indagine storica, si realizza il rilievo del degrado della pavimentazione del cortile, dei prospetti che si affacciano sulla corte interna e dei prospetti sotto il portico perimetrale. Questa prima fase fornisce un quadro di riferimento che diviene il punto di partenza per la scelta delle più rispettose operazioni da effettuare volte al mantenimento dell’opera. Si passa, poi, al rilievo del degrado dei blocchi della Torre dei Tantidenari e per un confronto, si esegue anche il rilievo delle basi delle due torri sopracitate, considerate come esempio. In seguito, si effettua la diagnostica dei principali materiali individuati mediante il prelievo di alcuni campioni sui quali verranno eseguite prove in laboratorio per indagare la natura chimica dei materiali e la presenza di sostanze estranee, al fine di indirizzare le scelte progettuali. In base al confronto tra i risultati ottenuti dalle indagini e l’analisi del degrado, viene proposto un intervento di progettazione che segue il principio di minimo intervento e si occupa della conservazione dei materiali esistenti e del rinnovo dei colori originari, nel rispetto dei valori storici del bene.
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Schulte, Thomas. "Molekularbiologische Charakterisierung des M802-Antigens (Reggie) im retinotectalen System des Goldfisches." [S.l. : s.n.], 1996. http://www.bsz-bw.de/cgi-bin/xvms.cgi?SWB5521243.

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Paci, Davide. "Valutazione dei fattori potenzialmente predisponenti all'instabilità di un versante interessato da risalite di fluidi profondi: il caso di Vedriano (Appennino reggiano)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Il seguente documento riguarda una grande frana complessa situata in Val d’Enza (Appennino reggiano). I movimenti roto-traslativi del corpo superiore di frana risultano influenzati in modo marginale dai pattern di precipitazione locali, bensì, la dinamica del versante superiore sembra strettamente correlata alla risalita di fluidi profondi altamente mineralizzati e metaniferi. Lo studio è pertanto rivolto alla valutazione degli effetti che questi fluidi possono provocare sulla stabilità del corpo superiore di frana, attraverso analisi di laboratorio e modellazioni numeriche. In particolare, sono stati elaborati dati di laboratorio acquisiti da prove di taglio diretto, al fine di verificare l’influenza del chimismo delle acque sotterranee sui parametri di resistenza al taglio della frazione più fine del terreno. In seguito, sono stati determinati i parametri di resistenza mobilitata (c’m, φ’m) mediante back analysis all’equilibrio limite di distinte superfici di scorrimento, unitamente ad un’analisi di sensitività della tavola d’acqua. Infine, è stato valutato qualitativamente il contributo del gas a metano sull’instabilità del versante, ipotizzando differenti distribuzioni di sovrapressione nel sottosuolo e verificando il loro effetto sul grado di stabilità. I risultati dello studio mostrano come le condizioni di primo collasso possano essere sufficientemente riprodotte da una soggiacenza di falda di circa un metro nell’area di coronamento. Gli stessi non escludono però che modeste sovrappressioni del gas, idonee per il contesto idrogeologico studiato, possano compromettere facilmente la stabilità per soggiacenze di falda intorno ai 5 m, più difficilmente, invece, per profondità maggiori, intorno ai 10 m. Lo studio ha inoltre dimostrato che una varizione dell’elevato contenuto salino dell’acquifero non influenza la resistenza a scorrimento della parte superiore del versante, imputabile alla presenza nel terreno di un marginale contenuto di minerali argillosi attivi.
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Melia, Selenia <1981&gt. "Studi ed approfondimenti sulla composizione in acidi grassi del latte bovino di razza Reggiana con diverso fenotipo per k-caseina e Beta-lactoglobulina." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1384/.

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Abstract:
The aim of the present study was to examine the association between milk protein polymorphism and fatty acids profiles of bovine milk. Milk samples were collected from each of 55 Reggiana cows during early, mid and late lactation, respectively, in two farms within the production area of Parmigiano Reggiano cheese. Identification and quantification of fatty acids were performed by gas chromatography. Milk fatty acid composition using cows of differing κ-casein (κ-Cn) and β-lactoglobulin (β-Lg) phenotypes was investigated. Statistically significant results regarding the associations between milk fatty acid composition and κ-Cn phenotype were found, in particular, κ-Cn BB seems to influence de novo fatty acid synthesis in the mammary gland. Also κ-Cn AB seems to have the same effect. Proportions of C10:0 (2,29a AA; 2,53b AB; 2,59b BB), C12:0 (2,77a AA; 3,17b AB; 3,20b BB) and C14:0 (9,22a AA; 10,25b AB; 10,27b BB) were higher in the milk from cows with κ-Cn phenotype AB and BB vs κ-Cn phenotype AA (p<0,05). Conversely C18:0 (7,84b AA; 7,20a,b AB; 6,94a BB) and C18:1 (19,19b AA; 16,81a AB; 16,79a BB) were lower in the milk from cows with κ-Cn phenotype AB and BB vs κ-Cn phenotype AA. The association between milk fatty acid composition and β-Lg phenotype was not statistically significant, except for some fatty acids. In particular, C12:0 (3,05a AA; 3,04a AB; 3,33b BB) was higher in the milk from cows with β-Lg phenotype BB vs β-Lg phenotype AA and AB (p<0,05). Concentrations of C18:0 (6,93a AA; 7,86b AB; 6,59a BB) and C18:1 (16,74a,b AA; 18,24b AB; 16,07a BB) were lower in the milk from cows with β-Lg phenotype AA and BB vs β-Lg phenotype AB (p<0,05). Moreover this research, carried out in farms within the Parmigiano Reggiano cheese district, analysed also the size distribution of fat globules in bulk milk of Reggiana and Frisona breed cows. In particular, the size distribution of individual milk fat globules of Reggiana cows with differing κ-Cn phenotypes was considered. From first observations, no statistically significant differences were observed.
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Hülsbusch, Nikola [Verfasser]. "The role of reggie/flotillin in signaling and membrane protein trafficking / Nikola Hülsbusch." Konstanz : Bibliothek der Universität Konstanz, 2015. http://d-nb.info/1112604367/34.

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Patel, Payal K. "How do different countries use multiple labeling standards case studies comparing Wisconsin Real Cheese to Parmigiano-Reggiano and Indian River Citrus to Citrinos do Algarve /." [Gainesville, Fla.] : University of Florida, 2009. http://purl.fcla.edu/fcla/etd/UFE0041277.

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Paredes, Calderon Liliana Patricia [Verfasser], Dario [Akademischer Betreuer] Farina, Walter [Gutachter] Paulus, and Monica [Gutachter] Reggiani. "Functional and Robust Human-Machine Interface for Robotic-Assisted Therapy of the Shoulder after Stroke / Liliana Patricia Paredes Calderon ; Gutachter: Walter Paulus, Monica Reggiani ; Betreuer: Dario Farina." Göttingen : Niedersächsische Staats- und Universitätsbibliothek Göttingen, 2016. http://d-nb.info/1120702011/34.

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Beresaluce, Díez Rosario. "La calidad como reto en las escuelas de educación infantil al inicio del siglo XXI: las escuelas de Reggio Emilia, de Loris Malaguzzi, como modelo a seguir en la práctica educativa." Doctoral thesis, Universidad de Alicante, 2008. http://hdl.handle.net/10045/11273.

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Rajendran, Lawrence, Marlen Knobloch, Kathrin D. Geiger, Stephanie Dienel, Roger Nitsch, Kai Simons, and Uwe Konietzko. "Increased Aβ Production Leads to Intracellular Accumulation of Aβ in Flotillin-1-Positive Endosomes." Saechsische Landesbibliothek- Staats- und Universitaetsbibliothek Dresden, 2014. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:14-qucosa-136570.

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Abstract:
Extracellular accumulation of Aβ in β-amyloid plaques is thought to be associated with the neurodegeneration observed in Alzheimer’s disease (AD) patients, although a lack of correlation with cognitive decline raised doubts on this hypothesis. In different transgenic mouse models Aβ accumulates inside the cells and mice develop behavioral deficits well before visible extracellular β-amyloid accumulation. Here we show that intracellular Aβ accumulates in flotillin-1 positive endocytic vesicles. We also demonstrate that flotillin-1 is not only associated with intracellular Aβ in transgenic mice but also with extracellular β-amyloid plaques in AD patient brain sections
Dieser Beitrag ist mit Zustimmung des Rechteinhabers aufgrund einer (DFG-geförderten) Allianz- bzw. Nationallizenz frei zugänglich
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Walker, Christina [Verfasser]. "Strukturelle und funktionelle Untersuchungen an prokaryotischen Reggie-assoziierten Proteinen und am Protein Neurolin aus dem Goldfisch / Christina Walker." Konstanz : Bibliothek der Universität Konstanz, 2012. http://d-nb.info/1050934024/34.

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Peternela, Andr? Lu?s. "Modelo de propaga??o considerando difra??o no topo e nas laterais dos obst?culos." Pontif?cia Universidade Cat?lica de Campinas, 2009. http://tede.bibliotecadigital.puc-campinas.edu.br:8080/jspui/handle/tede/513.

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Abstract:
Made available in DSpace on 2016-04-04T18:31:29Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Andre Peternela-2.pdf: 13622452 bytes, checksum: 1f9ac13f6b6653f2fc960f59cfecd1e2 (MD5) Previous issue date: 2009-12-11
This paper proposes a new Propagation Model that considers lateral diffraction in buildings for signal-level point-multipoint predictions. A review of existing theories of diffraction is presented, as well as topics of analysis of electromagnetic signals propagation and propagation models. In the sequence the assumptions of the proposition of the diffraction and propagation model are discussed in order to justify the proposed model. Finally comparative theoretical and experimental results are presented about this new model.
Este trabalho prop?e um novo Modelo de Propaga??o que considera difra??o lateral em edif?cios para predi??es de n?vel de sinal ponto-multiponto. S?o apresentadas as teorias de difra??o existentes, assim como t?picos de an?lise da propaga??o de sinais eletromagn?ticos e modelos de propaga??o. Com as bases te?ricas s?o discutidas as premissas da proposi??o do modelo de difra??o e propaga??o que justificam o modelo proposto neste trabalho. Por fim s?o apresentados resultados te?ricos comparativos e experimentais deste novo modelo.
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Rajendran, Lawrence, Marlen Knobloch, Kathrin D. Geiger, Stephanie Dienel, Roger Nitsch, Kai Simons, and Uwe Konietzko. "Increased Aβ Production Leads to Intracellular Accumulation of Aβ in Flotillin-1-Positive Endosomes." Karger, 2007. https://tud.qucosa.de/id/qucosa%3A27713.

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Abstract:
Extracellular accumulation of Aβ in β-amyloid plaques is thought to be associated with the neurodegeneration observed in Alzheimer’s disease (AD) patients, although a lack of correlation with cognitive decline raised doubts on this hypothesis. In different transgenic mouse models Aβ accumulates inside the cells and mice develop behavioral deficits well before visible extracellular β-amyloid accumulation. Here we show that intracellular Aβ accumulates in flotillin-1 positive endocytic vesicles. We also demonstrate that flotillin-1 is not only associated with intracellular Aβ in transgenic mice but also with extracellular β-amyloid plaques in AD patient brain sections.
Dieser Beitrag ist mit Zustimmung des Rechteinhabers aufgrund einer (DFG-geförderten) Allianz- bzw. Nationallizenz frei zugänglich.
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Schiaroli, Veronica. "Scenografie pittoresche: un progetto nel giardino di Caserta." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13473/.

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Abstract:
Il progetto si sviluppa attraverso una successione di padiglioni, piccoli elementi , per lo più belvederi ,che portano il visitatore dall’ Ingresso del Giardino Inglese della Reggia di Caserta, fino al progetto conclusivo del teatro all’aperto. Il percorso segue un tracciato sinuoso che, instaura un dialogo con le preesistenze e che va ad armonizzarsi con la natura e con il percorso dell’acqua, elemento generatore del complesso.
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Altan, Hakki Ilhan. "X-band High Power Ferrite Phase Shifters." Master's thesis, METU, 2010. http://etd.lib.metu.edu.tr/upload/12612410/index.pdf.

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Abstract:
Ferrite phase shifters are key components of passive phased array antenna systems. In a modern radar system, microwave components in the transmit path should handle high microwave power levels. Also low loss operation in phase shifters is critical, since radar range depends on the microwave power transmitted from the antennas. In this respect, ferrite phase shifters provide required performance characteristics for phased array radar systems. In this thesis, Reggia-Spencer type and twin-toroid type ferrite phase shifters operating at X-Band are designed, simulated, fabricated and measured. Measurements of the fabricated ferrite phase shifters are compared with simulation results. Electromagnetic simulations are performed using CST.
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Novák, Radim. "Evoluce emergentního chování v celulárních systémech." Master's thesis, Vysoké učení technické v Brně. Fakulta informačních technologií, 2010. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-237190.

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Abstract:
This master's thesis deals with the topic of cellular automata and their utilization in the research of self-replication, especially with the focus on self-replicating loops. It also shows several possible approaches how to optimize the replication process. The first part is focused on theoretical aspects of cellular automata. It acquaints the readers with the questions of self-replication in the cellular automata and present some of the existing self-replicating loops, starting with the widely known Langton's loop. The second part presents the optimization of the replication process considering two selected variants of self-repricating loops - Byl's loop and Chou-Reggia loop. Two approaches are introduced together with their possible combination. The first approach is based on multiple self-replication. The second one is based on the reduction of the number of steps of the cellular automaton needed to create a copy of the loop.
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Dormer, Mia Emilie. "A hidden life : how EAS (Era Appropriate Science) and professional investigators are marginalised in detective and historical detective fiction." Thesis, University of Exeter, 2017. http://hdl.handle.net/10871/33257.

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Abstract:
This by-practice project is the first to provide an extensive investigation of the marginalisation of era appropriate science (EAS) and professional investigators by detective and historical detective fiction authors. The purpose of the thesis is to analyse specific detective fiction authors from the earliest formats of the nineteenth century through to the 1990s and contemporary, selected historical detective fiction authors. Its aim is to examine the creation, development and perpetuation of the marginalisation tradition. This generic trend can be read as the authors privileging their detective’s innate skillset, metonymic connectivity and deductive abilities, while underplaying and belittling EAS and professional investigators. Chapter One establishes the project’s critique of the generic trend by considering parental authors, E. T. A Hoffmann, Edgar Allan Poe, Émile Gaboriau and Wilkie Collins. Reading how these authors instigated and purposed the downplaying demonstrates its founding within detective fiction at the earliest point. By comparing how the authors sidelined and omitted specific EAS and professional investigators, alongside science available at the time, this thesis provides a framework for examining how it continued in detective fiction. In following chapters, the framework established in Chapter One and the theoretical views of Charles Rzepka, Lee Horsley, Stephen Knight and Martin Priestman, are used to discuss how minimising EAS and professional investigators developed into a tradition; and became a generic trend in the recognised detective fiction formula that was used by Sir Arthur Conan Doyle, Freeman Wills Crofts, H. C. Bailey, R. Austin Freeman, Agatha Christie, Ruth Rendell and P. D. James. I then examine how the device transferred to historical detective fiction, using the framework to consider Ellis Peters, Umberto Eco and other selected contemporary authors of historical detective fiction. Throughout, the critical aspect considers how the trivialisation developed and perpetuated through a generic trend. The research concludes that there is a trend embedded within detective and historical detective fiction. One that was created, developed and perpetuated by authors to augment their fictional detective’s innate skillset and to help produce narratives using it is a creative process. It further concludes that the trend can be reimagined to plausibly use EAS and professional investigators in detective and historical detective fiction. The aim of the creative aspect of the project is to employ the research and demonstrate how the tradition can be successfully reinterpreted. To do so, the historical detective fiction novel A Hidden Life uses traditional features of the detective fiction formula to support and strengthen plausible EAS and professional investigators within the narrative. The end result is a historical detective fiction novel. One that proves the thesis conclusion and is fundamentally crafted by the critical research.
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Tambè, Giuseppe. "Measuring brand equity in football clubs: the case of Reggiana Calcio 1919." Master's thesis, 2020. http://hdl.handle.net/10071/21696.

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Abstract:
This Study presents a marketing and statistical analysis that focuses on the measurement of the brand equity of Reggiana Calcio 1919, an Italian second division football club that has recently been promoted to the second division, namely, Serie B. Reggiana Calcio 1919 was selected as the target club in this research project because in the literature there are limited studies on small sports organisations. The main aim of this study is to analyse the most significant determinants of brand equity of the club and how both its fanbase and customers perceive the brand. Reggiana Calcio 1919 is a historic Italian football club, although it does not have a victorious past. For the purpose of the research project, a quantitative research approach was followed by using IMB SPSS software along with being a qualitative approach as primary and secondary data. The data collected was applied to the Keller Customer-Based Brand Equity model (CBBE), based on its four main dimensions: Brand Awareness, Brand Response, Brand Meaning and Brand Loyalty. The results have identified that Reggiana Calcio 1919 strongly position its brand at a regional level, the club has a well-established engagement with its fanbase and customers who are intensely loyal and identify themselves with the brand. However, the club lack of investments on football facilities which, in turn, subtracts potential market value as these investments would benefit the club not only financially but also in terms of image as it would appear as a strongly reliable brand. The research is significant to understand what makes a small football club competitive within modern football industry.
Este estudo apresenta uma análise estatística e de marketing que se centra na medição do valor da marca do Reggiana Calcio 1919, um clube italiano de futebol da segunda divisão que foi recentemente promovido à segunda divisão, ou seja, a Serie B. Reggiana Calcio 1919 foi selecionada como clube alvo neste projeto de pesquisa devido à existência de um número limitado de estudos na literatura sobre pequenas organizações de desporto. O objetivo principal deste estudo è analisar os determinantes mais significativos do valor da marca do clube e como a marca é percebida pelos seus fãs e clientes. O Reggiana Calcio 1919 é um histórico clube de futebol italiano, embora não tenha um passado vitorioso. Para o propósito do projeto de pesquisa, foi seguida uma abordagem de pesquisa quantitativa, usando o software IMB SPSS, e uma abordagem qualitativa como dados primários e secundários. Os dados recolhidos foram aplicados ao modelo de Keller Customer-Based Brand Equity (CBBE), baseado em quatro dimensões principais: Consciência da Marca, Resposta da Marca, Significado da Marca e Lealdade à Marca. Os resultados identificaram que Reggiana Calcio 1919 posiciona fortemente a sua marca ao nível regional e o clube tem um compromisso bem estabelecido com a sua base de fãs e clientes que são extremamente fiéis e se identificam com a marca. No entanto, o clube carece de investimentos em instalações de futebol o que, por sua vez, subtrai valor potencial de mercado, pois tais investimentos beneficiariam o clube não só financeiramente, mas também em termos de imagem, visto que se apresentaria como uma marca fortemente confiável. A pesquisa é importante para entender o que torna um pequeno clube de futebol competitivo na indústria do futebol moderno
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Langhorst, Matthias F. [Verfasser]. "Cellular functions and dynamics of reggie proteins / vorgelegt von Matthias F. Langhorst." 2006. http://d-nb.info/986576646/34.

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Munderloh, Christina [Verfasser]. "Functional analysis of reggie proteins during neuronal differentiation and axon regeneration / vorgelegt von Christina Munderloh." 2009. http://d-nb.info/1000288439/34.

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Schulte, Thomas [Verfasser]. "Molekularbiologische Charakterisierung des M802-Antigens (Reggie) im retinotectalen System des Goldfisches / vorgelegt von Thomas Schulte." 1999. http://d-nb.info/956945627/34.

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Höhne, Martin [Verfasser]. "Molekulare und funktionelle Charakterisierung der reggie-, flotillin-Gene in Drosophila melanogaster / vorgelegt von Martin Höhne." 2004. http://d-nb.info/970630263/34.

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Novotná, Eva. "Zrychlování komunikace a projevů každodennosti v informační společnosti. Paralela v přístupech Paula Virilia a Godfreye Reggia." Master's thesis, 2014. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-339135.

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Abstract:
This thesis deals with the introduction of new technologies in the information society, which cause acceleration of aspects of everyday life. The consequence of this situation is the increased level of alienation and anonymity among people in cities. The thesis compares the view of two authors. The first one is a French writer and philosopher Paul Virilio, the other is an American director Godfrey Reggio. Both authors perceive the transformation of today's society negatively and describe the consequences arising from the introduction of new technologies. Each of them uses a different form of expression - Paul Virilio, writing and text, Godfrey Reggio, documentary films. Nevertheless, they have the same opinion on the relevant issues and come to similar conclusions. The aim of this thesis is to compare the two authors and their ideas and propose possible solutions to prevent negative consequences of acceleration of aspects of everyday life. Key words Virilio, Reggio, acceleration, technology, information society, media, communication
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Beicht, Peter [Verfasser]. "Interaktion von Reggie-2, Flotillin-1 mit HIV-1-Gag : funktionelle Aspekte der Assemblierung und Ausschleusung Virus-ähnlicher Partikel / von Peter Beicht." 2006. http://d-nb.info/979490502/34.

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