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1

Canevelli, Francesco. ""Figli che rifiutano un genitore: intrecci relazionali nei percorsi di separazione" Prima parte." RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no. 53 (June 2021): 26–47. http://dx.doi.org/10.3280/pr2021-053003.

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Abstract:
L'Autore presenta il fenomeno del rifiuto che un figlio manifesta nei confronti di un genitore all'interno di alcune situazioni che fanno se-guito alla separazione. Il fenomeno viene inquadrato all'interno di specifici scenari in cui si realizzano intrecci relazionali che sostengono e rafforzano il rifiuto stesso e che forniscono cornici di senso al suo realizzarsi. Vengono esaminate le ricadute che il rifiuto e il tipo di intrecci in cui si inserisce comportano per i bisogni di sviluppo del figlio e dell'intero sistema familiare. Vengono infine presi in esame i diversi contesti e le possibili articolazioni degli interventi specialistici in que-sto tipo di situazioni.
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2

La Notte, Alessandra. "Come applicare l'approccio NAMEA ai Rifiuti Solidi Urbani: un caso studio nella provincia di Torino." ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no. 3 (April 2010): 165–86. http://dx.doi.org/10.3280/efe2009-003008.

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Abstract:
Analisi e trattazione del tema ‘rifiuti' sono diverse a seconda che si tratti di rifiuti solidi urbani (RSU) o rifiuti speciali. La legislazione italiana prevede infatti regimi diversi per le due classi di rifiuti: variano gli strumenti di gestione, le istituzioni che se ne occupano e i datasets utilizzati per azioni di controllo e monitoraggio. Se l'autoritŕ pubblica locale volesse in qualche modo monitorare l'origine e destinazione dei rifiuti cercando di far luce sulle cause generatrici del problema e sull'efficacia delle politiche impiegate sarebbe utile applicare un modulo di contabilitŕ ambientale tipo NAMEA che metta in relazione le attivitŕ produttive e le quantitŕ di rifiuti prodotti. L'applicazione di tale modulo implica tre passaggi fondamentali. Innanzitutto va individuata l'unitŕ critica di riferimento a cui i dati puntuali pervengono e sono elaborati: in base all'ordinamento italiano tale unitŕ per i RSU č il consorzio dei comuni. In secondo luogo occorre verificare come estrarre i dati di interesse per compilare la parte ambientale di un approccio di tipo NAMEA: il sistema di tariffazione (TIA) attualmente in uso permette una stima puntuale delle quantitŕ di rifiuti prodotti per attivitŕ produttiva. Infine č necessario adattare la classificazione dei RSU alla classificazione NACE tipica dei moduli NAMEA: la classicazione RSU permette di identifcare le codificazioni dettagliate NACE piů appropriate per settore terziario. Dato il dettaglio territoriale di cui si dispone č possibile redigere la matrice per origine e destinazione e quindi riportare dove e come il rifiuto viene trattato/smaltito/riciclato.
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Iazzetta, Stefania, Pamela Calussi, and Carlo Buonanno. "Hikikomori: il rifiuto del Sol Levante." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 41 (December 2017): 19–33. http://dx.doi.org/10.3280/qpc2017-041002.

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4

Nicoletto (book author), Meris, and Patrizia Bettella (review author). "Valerio Zurlini. Il rifiuto del compromesso." Quaderni d'italianistica 33, no. 2 (February 9, 2013): 269–71. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v33i2.19439.

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5

Nuzzo, Elena. "“Dai fallo per me!” L’insistenza di fronte a un rifiuto: evidenze empiriche per la didattica dell’italiano a stranieri." Cuadernos de Filología Italiana 26 (October 2, 2019): 75–91. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.61495.

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Abstract:
Affinché gli insegnanti di lingua seconda possano affrontare con gli studenti anche fenomeni pertinenti al livello della pragmatica è importante che abbiano accesso a dati empirici e risultati della ricerca su come i parlanti della lingua bersaglio realizzano vari atti linguistici in diversi contesti. Il presente contributo intende esplorare le modalità di realizzazione della sequenza invito-rifiuto in un campione di interazioni semispontanee tra giovani parlanti di italiano con un grado medio di confidenza, focalizzandosi in particolare sul ruolo dell’insistenza nel contesto di un invito informale a una festa. Si analizzano 94 roleplay di invito-rifiuto interpretati da studenti universitari residenti nella zona di Roma. I risultati mostrano che l’insistenza di fronte al rifiuto è una reazione frequente e attesa, benché non sempre presente. Ciò rivela qualche analogia tra la lingua/cultura italiana e alcune culture sudamericane nelle quali l’insistenza sembra essere addirittura una routine “necessaria”, utile a rafforzare i legami di affiliazione tra i membri della comunità.
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6

Garri, Fabrizia. "L'udienza di discussione: il ruolo del giudice "conciliatore" e il novum della proposta transattiva." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 6 (March 2011): 149–59. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-006011.

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7

Frescura, Marina. "Strategie di rifiuto in italiano: uno studio etnografico." Italica 74, no. 4 (1997): 542. http://dx.doi.org/10.2307/479483.

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8

Rossetti, Massimo, Ida Pecorelli, and Dolores Carvajal Caro. "Dal rifiuto al componente l'uso dei rifiuti solidi urbani come materia prima per la realizzazione di prodotti per l'edilizia." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 122 (October 2018): 163–76. http://dx.doi.org/10.3280/asur2018-122009.

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Casini, Paolo. "Darwin e la filosofia vittoriana." PARADIGMI, no. 2 (July 2011): 11–29. http://dx.doi.org/10.3280/para2011-002002.

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Abstract:
All'inizio ditre citazioni di Whewell, Butler e Bacone introducono il lettore ai dilemmi "filosofici" di Darwin: l'alternativa tra la creazione iniziale secondo leggi o per singoli eventi; il rifiuto della finalitŕ; l'antitesi caso/necessitŕ; la guerra della natura e la legge di natura; il problema del male. Erano echi dalla cultura teologica che Darwin discusse piů volte, mentre le sue rare citazioni di Hume e Comte, la confutazione di McCulloch, i suoi rapporti con filosofi contemporanei come Whewell, Herschel, Spencer, Huxley, Mill confermano il suo rifiuto della finalitŕ in natura, il suo atteggiamento di scepsi e di prudenza sui massimi problemi, e la piena consapevolezza di aver radicalmente ribaltato, con l'ipotesi dell'evoluzione, l'antico orgoglio antropocentrico della specie, e di aver aperto la strada a una nuova ricerca filosofica sull'uomo.
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Hack, Achim Thomas. "Papst wider Willen. Zur Geschichte eines Motivs." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 96, no. 1 (January 1, 2017): 1–34. http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2016-0003.

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Abstract:
Riassunto L’articolo tratta un motivo presente per tutto il medioevo nei testi più diversi, vale a dire il rifiuto di ascendere al soglio pontificio dopo l’avvenuta elezione. Gregorio Magno se ne occupava sul piano teorico nella sua Regula pastoralis: spinto dalla sua humilitas, l’eletto sarebbe dovuto sfuggire dall’assumere l’incarico che gli era stato assegnato, ma non avrebbe dovuto persistere nel suo rifiuto più di tanto. Nonostante le motivazioni bibliche addotte da Gregorio e da altri, tale motivo è documentato già dai tempi precristiani, ad esempio nella tradizione filosofica (Platone, Cicerone) e presso gli imperatori romani a partire da Tiberio. Dall’VIII secolo in poi si trattava però non più solo di un topos letterario, ma di un rituale praticato con evidente regolarità: l’eletto cercava di sfuggire alla sua incoronazione nascondendosi, ma veniva presto rintracciato e portato „con la forza“ al Palazzo Lateranense durante una solenne processione. I papi ricorrevano inoltre spesso all’argomento dell’elezione non voluta, soprattutto quando intendevano dimostrare che non erano arrivati al soglio pontificio in modo illegittimo, ad esempio per simonia. Gregorio VII ne costituisce un esempio molto eloquente: egli presentava tutta la sua carriera come imposta dall’esterno. Nell’alto e tardo medioevo il rituale avrebbe poi trovato la sua definitiva istituzionalizzazione; negli annunci dell’avvenuta elezione, fortemente formalizzati, si sottolineava sempre l’iniziale rifiuto da parte del nuovo papa di accettarla; anzi, le stesse benedizioni impartite durante l’ordinazione ricordavano espressamente l’imposizione subita. Benedetto XVI è a tutt’oggi l’ultimo pontefice arrivato al soglio pontificio „contro la sua volontà“.
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Di Cesare, Gianluigi. "Individuazione e cura di Sé: il rifiuto del potere." STUDI JUNGHIANI, no. 33 (September 2011): 99–113. http://dx.doi.org/10.3280/jun2011-033008.

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Abstract:
Che la storia della psichiatria sia da sempre indissolubilmente legata con il potere č cosa sufficientemente nota da non richiedere, almeno apparentemente, ulteriori indagini. Che perň questo legame sia il piů delle volte ridotto esclusivamente al problema dell'esercizio di una violenza, tralasciando sullo sfondo tutte le dinamiche di potere effettivamente all'opera, č forse meno noto o, piů opportunamente, sufficientemente rimosso. Questo problema č ancora piů vero se l'indagine non si limita alla psichiatria in senso stretto, ma si estende alla psicoanalisi o alle varie psicoterapie. La tesi di questo lavoro č che il pensiero di Jung si distacchi da tutti gli altri e acquisti una sua assoluta specificitŕ che ne costituisce al contempo il valore inestimabile e un fortissimo limite dal punto di vista dell'operativitŕ e della trasmissibilitŕ, proprio perché abdica, fin dall'inizio, a ogni esercizio di potere, offrendosi invece come una continua ricerca esperenziale. Proprio per questo motivo il pensiero e l'opera di Jung si inscriveranno all'interno di un percorso che potremmo definire di "cura di sé" in opposizione a quei percorsi che, privilegiando gli aspetti esplicativi e interpretativi si inscrivono piuttosto all'interno di una "conoscenza di sé".
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Piaia, Gregorio. "CARTESIANISMO E STORIA: Dal Rifiuto del passato alla "Histoire Critique"." Veritas (Porto Alegre) 43, no. 2 (December 30, 1998): 319. http://dx.doi.org/10.15448/1984-6746.1998.2.35403.

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Abstract:
SÍNTESE - No Discurso sobre o método e em outros textos Descartes vê uma oposição entre verdade e história e, por isso, recusa metodologicamente qualquer relação com o passado filosófico. Nisto é seguido por muitos de sua época, sendo que Malebranche o supera nesta reivindicação. Entretanto, a "astúcia da razão" mostra que coube exatamente à filosofia anti-histórica de Descartes o mérito de haver dado uma nova fisionomia à história filosófica que se desenvolveu no século XVI como gênero literário, e que se encontra na raiz da transformação da "história dos filósofos" em "história da filosofia".
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Delbon, Paola, and Adelaide Conti. "Amministrazione di sostegno, volontà del beneficiario e rifiuto delle cure." Pratica Medica & Aspetti Legali 3, no. 1 (February 15, 2009): 27–33. http://dx.doi.org/10.7175/pmeal.v3i1.361.

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Callegari, Roberto, Maria Grazia Fusacchia, and Paola Re. "PAS: la catena dell'alienazione. Faglie del legame di coppia e alienazione dei figli." INTERAZIONI, no. 1 (July 2011): 69–79. http://dx.doi.org/10.3280/int2011-001006.

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Abstract:
Gli Autori propongono una rilettura psicodinamica di quella che č stata designata la Sindrome di Alienazione Genitoriale (PAS), riconoscendo nel comportamento di rifiuto del bambino rivolto ad uno dei due genitori, dinamiche affettive irrisolte che appartengono alla coppia genitoriale, sin dal momento della sua formazione. E il figlio diviene il "portaparola" di un conflitto transgenerazionale e intergenerazionale.
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Gavin, Ivey. "Maneggiare l'acciaio: una revisione delle metafore chirurgiche in psicoanalisi." PSICOANALISI, no. 2 (January 2012): 5–28. http://dx.doi.org/10.3280/psi2011-002001.

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Abstract:
Tra le metafore che Freud ha usato per descrivere la psicoanalisi, quella chirurgica č probabilmente la piů deplorata perché considerata anacronistico relitto di una dubbia ideologia medica che la psicoanalisi ha da tempo rinnegato. Eppure, sebbene gli analisti di oggi evitino le analogie con la medicina, i pazienti continuano a produrre fantasie chirurgiche sulla terapia analitica e questo solo fatto richiederebbe un'attenta valutazione. La metafora chirurgica merita di essere riconsiderata, dal punto di vista dell'analista, anche per il ruolo creativo con cui Bion l'ha adoperata. Incurante del rifiuto dell'analogia con la chirurgia, Bion ha usato queste metafore per raffigurare in maniera vivida vari aspetti della situazione analitica e dell'esperienza vissuta dal paziente. Dopo una breve rassegna storica sulla metafora chirurgica in psicoanalisi, l'autore analizza le ragioni del suo rifiuto e delle critiche che continua a suscitare. Poi indaga l'uso che Bion ne ha fatto negli ultimi anni della sua vita e, infine, fornisce una serie di esempi di come i pazienti le usino spontaneamente per raffigurare il transfert e il processo analitico. Per quanto gli analisti non dovrebbero adottare deliberatamente le metafore chirurgiche, č importante essere aperti a queste raffigurazioni del transfert.
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Cipriani, Nello. "Il rifiuto del pessimismo porfiriano nei primi scritti di S. Agostino." Augustinianum 37, no. 1 (1997): 113–46. http://dx.doi.org/10.5840/agstm19973716.

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Cosenza, Domenico. "Il rifiuto anoressico e il suo maneggiamento nella cura analitica dell'anoressia." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 18 (December 2009): 39–56. http://dx.doi.org/10.3280/cost2009-018004.

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Martone, Vittorio. "I conflitti ambientali come sperimentazione di comunitŕ di rischio territorializzato." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 97 (May 2012): 67–84. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-097006.

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Abstract:
In questa saggio l'Autore riflette sui conflitti ambientali come esperienza collettiva di costruzione sociale del rifiuto e del territorio. L'attenzione č posta su due dimensioni delle proteste: da un lato, i modelli di azione collettiva e di cittadinanza politica sperimentati nei conflitti ambientali, con particolare attenzione allo strumento dei presědi territoriali; dall'altro lato, la costruzione sociale della territorialitŕ e la comparsa di manifestazioni identitarie e di comunitŕ a essa collegati.
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Lubrano Lavandera, Anna, Michela Criscuolo, and Laura Carla Galante. "Caratteristiche individuali e dinamiche relazionali nel rifiuto genitoriale: un confronto tra gruppi." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (January 2017): 79–100. http://dx.doi.org/10.3280/mal2016-003005.

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Seveso, Gabriella. "Esuli e aggressori che vengono dal mare: la costruzione dell’immagine dello straniero nelle Supplici di Eschilo." El Futuro del Pasado 7 (October 31, 2016): 241–58. http://dx.doi.org/10.14516/fdp.2016.007.001.008.

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Abstract:
Il contributo analizza la costruzione dell’immagine dello straniero nelle Supplici di Eschilo. Dapprima lo straniero suscita curiosità e fascinazione, poi invece ispira inquietudine e rifiuto, diventando ‘barbaro’, appartenente a una cultura incivile. Inoltre, l’autore dell’opera utilizza lo sguardo dell’Altro per definire apologeticamente la propria cultura e la propria democrazia. L’analisi della tragedia ci spinge a riflettere e a cercare di essere più consapevoli di come ci relazioniamo alle culture altre e come noi costruiamo l’immagine dell’altro anche nell’epoca attuale.
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Pintus, Anna. "Una sfida terapeutica all'intimitŕ perversa." PSICOBIETTIVO, no. 2 (January 2011): 114–17. http://dx.doi.org/10.3280/psob2010-002009.

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Abstract:
La particolare complessitŕ del caso obbliga le terapeute a una sfida impegnativa per affrontare e attenuare il dolore nell'esistenza della coppia e il terreno dell'intimitŕ č quello su cui si ritrovano tutti i protagonisti della vicenda clinica. Da alcuni stimoli della teoria psicoanalitica e dai contributi della psicologia analitica sul valore del Male, si puň intavedere l'opportunitŕ riparativa offerta alla coppia dalla terapia. Si sottolinea inoltre l'importanza di non tenere nascosti i sentimenti negativi di rifiuto e di odio.
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Migone, Luigi. "Le risposte mediche e sociali alle richieste eutanasiche." Medicina e Morale 47, no. 5 (October 31, 1998): 935–67. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1998.820.

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Abstract:
I moderni mezzi di terapia e di sostegno vitale mirano a rimuovere in modo duraturo le malattie, ma quando guarigioni o miglioramenti non sono più possibili, lo scopo è quello di ritardare l’esito mortale. Da qui i timori dei mala ti di non riuscire a sopportare le ultime fasi di malattia e il conseguente radicarsi di tendenze ad anticipare la morte con pratiche eutanasiche. Il presente articolo intende proprio soffermarsi sulle richieste dei pazienti coscienti di anticipare la morte. L’Autore distingue e analizza tre diverse forme di eutanasia: suicidio concesso dal medico, intervento mortale del medico, rifiuto di iniziare o proseguire le cure vitali. Successivamente vengono affrontati gli aspetti epidemiiologici del fenomeno, i limiti del principio di autonomia che non può assolutamente giustificare l’eliminazione della ragione di essere dell’individuo, il perché delle richieste eutanasiche, le risposte sociali e le cure palliative, l’importanza dell’assistenza psicologica al morente, l’”ortotanasia” come alternativa all’eutanasia (consiste nell’opporsi agli istinti di autodistruzione e ai diversi fattori emotivi che rifiutano la morte, attraverso un atteggiamento razionale di preparazione a questo inevitabile percorso di vita), l’assistenza spirituale, la questione del “duplice effetto”: tutte questioni che aprono un acceso dibattito sui molteplici problemi etici riguardanti le pratiche eutanasiche.
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Tassoni, Giorgia. "Aggiornamenti 2017 su pagamenti pecuniari e contratti turistici." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 20 (October 2018): 207–23. http://dx.doi.org/10.3280/dt2017-020002.

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Abstract:
Il d.lgs. 25 maggio 2017, n. 90 ha modificato la normativa in materia di riciclaggio, pur mantenendo il limite massimo di tremila euro per i pagamenti in contanti, in assenza di tracciabilità. Tale decreto ha tuttavia modificato la cosiddetta soglia antiriciclaggio, riducendo l'importo da 15.000,00 a 10.000,00 euro. Con riferimento ai pagamenti elettronici non rifiutabili, i decreti - previsti dal co. 5 dell'art. 15 d.l. n. 179/2012 così come modificato dalla l. 208/2015 - non sono stati emanati, nonostante ciò fosse previsto. Il d.lgs. n. 218/2017 attua la Direttiva (UE) 2015/2366 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno e il rispetto delle norme interne al Regolamento (UE) 2015/751 relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carte. La mancata approvazione, nel 2017, dei decreti interministeriali contenenti le sanzioni applicabili in caso di diniego dell'operatore, unitamente alla percezione sociale della disuguaglianza implicita nella norma, rappresenta un chiaro indice della mancanza di efficacia della norma stessa. Ciò merita una riflessione seria, dato che una determinata modalità di pagamento può essere imposta dal legislatore solo se corrisponde a un comportamento sociale consuetudinario che è significativamente e ampiamente riconosciuto. Al contrario, i progetti legislativi in corso sembrano andare nella direzione opposta, dato che includono alcune proposte legislative volte a costruire, in caso di rifiuto dei pagamenti elettronici, una tipologia di reato analoga a quella prevista dall'art. 693 cod pen. ovvero il rifiuto di accettazione della moneta avente corso legale.
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Saborio, Sebastian. "Dalla normalizzazione al rifiuto: violenza come strumento di controllo territoriale nelle favelas pacificate." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (February 2015): 171–96. http://dx.doi.org/10.3280/sd2014-002007.

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Ciccarelli, Andrea. "L' “Ajace” Di Foscolo Fra Azione E Inazione: Ovvero Il Rifiuto Della Storia." Symposium: A Quarterly Journal in Modern Literatures 49, no. 3 (September 1995): 203–13. http://dx.doi.org/10.1080/00397709.1995.10113495.

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D’Elia, Costanza. "Pasquale Villani: la coerenza di un eclettico umanista." SOCIETÀ E STORIA, no. 171 (February 2021): 187–98. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-171010.

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Abstract:
L'articolo mira a delineare il percorso intellettuale e umano di Pasquale Villani, gettando luce sulla ricchezza della sua attività scientifica. Emerge il profilo di uno studioso attento a far confluire in una rinnovata storia del Mezzogiorno l'attenzione alle più importanti dinamiche storiografiche del periodo e a potenziare il rapporto fra storia e scienze umane. A una visione d'insieme, Villani è rimasto fedele al paradigma di una storia economico-­sociale che ha declinato nel rifiuto di ogni dogmatismo, ideologico o metodologico, e nell'apertura alle suggestioni tanto della microstoria che del cultural turn degli ultimi decenni.
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Salomoni, Luciano. "L'impatto delle funzioni regolatorie di Arera sul ciclo dei rifiuti: alcuni snodi problematici in tema di perimetro dell'affidamento, forme di gestione del servizio e qualificazione del rifiuto." ECONOMIA PUBBLICA, no. 1 (May 2019): 99–120. http://dx.doi.org/10.3280/ep2019-001006.

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Tuccillo, Alessandro. "Il rifiuto impossibile. Stati italiani e abolizione della tratta atlantica degli schiavi (1834-1839)." PASSATO E PRESENTE, no. 104 (May 2018): 44–68. http://dx.doi.org/10.3280/pass2018-104004.

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Carton, Jessy. "La Filosofia del Rifiuto ne La solitudine del satiro di Ennio Flaiano." Quaderni d'italianistica 34, no. 1 (July 22, 2013): 169–88. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v34i1.19878.

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Abstract:
In questo articolo si esamina la presunta ‘esclusione’ di Ennio Flaiano dal campo letterario del secondo Novecento tramite l’analisi della Solitudine del satiro, opera uscita postuma nel 1973. Nell’atteggiarsi a scrittore escluso e restio, Flaiano crea una distanza da cui criticare gli ideali culturali, politici e sociali della società del benessere.
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Nani, Michele. "La metà perduta. Appunti su studi storici e metodi quantitativi a partire da pubblicazioni recenti." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 293 (August 2020): 177–89. http://dx.doi.org/10.3280/ic2020-293007.

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Abstract:
A partire da tre pubblicazioni recenti (un manuale, gli atti di un convegno e un volume collettaneo),si propone una riflessione sull'uso dei metodi quantitativi da parte degli storici, "metàperduta" nel bagaglio metodologico della disciplina, in particolare nel contesto italiano, nonostantei dibattiti sulla storia digitale e sui "big data" storici. Dopo le grandi promesse deglianni Sessanta-Ottanta e dopo il rifiuto del ventennio successivo, la diffusione dei personalcomputer e la grande diversificazione e l'affinamento dei metodi pongono le basi per un usodiretto e sperimentale delle analisi quantitative, anche su piccoli corpus o in prospettiva microstorica.Una diffusa formazione al quantitativo fornirebbe un potenziamento delle capacitàriflessive e interpretative della storiografia.
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Alber, Jens. "IL RIPENSAMENTO DEL WELFARE STATE IN GERMANIA E NEGLI STATI UNITI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 27, no. 1 (April 1997): 49–99. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200025533.

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Abstract:
IntroduzioneL'età dell'oro del welfare state sembra essersi conclusa. I cambiamenti demografici e l'intensificarsi della competizione internazionale in un'epoca di globalizzazione hanno messo a dura prova i sistemi di welfare. Sebbene non vi siano indicazioni di un rifiuto generale dello stato sociale (welfare backlash) tra l'opinione pubblica occidentale, gli elettori spesso scelgono partiti neo-conservatori che promettono di tagliare i programmi sociali e ridurre le tasse. In questa nuova fase di stagnazione e ridimensionamento dello stato sociale, la questione di quali fattori determinino la vulnerabilità di particolari programmi o espongano alcuni sistemi di welfare state a una politica di tagli ha assunto un ruolo centrale nel dibattito accademico.
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Brizzi, Riccardo. "Piccolo schermo e politica nell'Italia repubblicana. Dal rifiuto della personalizzazione alla «video-politica» (1946-2017)." VENTUNESIMO SECOLO, no. 42 (October 2018): 144–68. http://dx.doi.org/10.3280/xxi2018-042009.

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Malagoli, Togliatti Marisa, and Lavadera Anna Lubrano. "Il rifiuto e il disagio dei figli nei casi di separazione conflittuale: possibili percorsi evolutivi." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 2 (July 2016): 46–53. http://dx.doi.org/10.3280/mal2016-s02004.

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Malagoli Togliati, Marisa, and Lavadera Anna Lubrano. "Il rifiuto e il disagio dei figli nei casi di separazione conflittuale: possibili percorsi evolutivi." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (September 2009): 27–38. http://dx.doi.org/10.3280/mal2009-003004.

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Abstract:
- The diffusion of marital divorce introduced significant transformations within relationship between parents and children and between co-parents. These evolutions aren't always functional, because sometimes divorce pain cannot be elaborate, and this could generate risk to amplify parenting difficulties. In this work we reviewed the Parental Alienation Syndrome (PAS) in term of continuity/ disconuity. PAS, sometimes, can be confused with real dysfunctional relationship between refusal parent and child and it doesn't allow an effective intervention. In the second part we focus on the intervention and we discuss the difficulties to integrate "psychical" and "processual" truth, whenever it doesn't use an ethic of relationship.Key words: divorce, PAS, parental refuse, psycho-juridical intervention.Parole chiave: separazione, PAS, rifiuto di un genitore, intervento psicogiuridico
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Romanelli, Marco. "Antiutilitarismo di Dante." Revista Española de Filosofía Medieval 27, no. 1 (July 26, 2020): 83–120. http://dx.doi.org/10.21071/refime.v27i1.12748.

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Abstract:
È opinione oggi largamente diffusa che la visione storica e politica di Dante abbia caratteri fortemente conservatori o addirittura reazionari. In sintesi, la polemica dantesca contro lʼavarizia e la cupidigia nasconderebbe un radicale rifiuto della modernità e della nuova realtà socioeconomica che si stavano affermando ai suoi tempi, in nome di un ritorno al «buon tempo antico» e al mondo immobile e chiuso della tradizione. In questo saggio intendo dimostrare, al contrario, che lʼipotesi elaborata da Dante è tuttʼaltro che conservatrice, ma propone invece un modello rivoluzionario di società fondata sui valori del dono e della caritas opposti allʼutilitarismo che fino da allora si stava imponendo come principio guida della civiltà occidentale.
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Leccese, Vito. "Il diritto sindacale al tempo della crisi. intervento eteronomo e profili di legittimitŕ costituzionale." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 136 (December 2012): 479–525. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2012-136001.

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Abstract:
Il saggio si occupa dei piů recenti interventi legislativi di riforma del diritto sindacale e del lavoro idonei a favorire l'arretramento delle tutele lavoristiche e lo spostamento dei luoghi della loro produzione (dalla legge al contratto; dal contratto nazionale a quello territoriale o aziendale). Nella prospettiva prescelta, l'autore si propone di verificare la coerenza di questi interventi con regole e principi costituzionali relativi alla libertŕ sindacale e al contratto collettivo. A questo fine, l'Autore presenta un'analisi della dottrina e giurisprudenza di riferimento e propone la rilettura di talune fondamentali sentenze della Corte prende le mosse dal rifiuto di ogni prospettiva di analisi che trascuri previsioni costituzionali ancora in vigore o le consideri obsolete.
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Frau, Ombretta. "Fatte per essere madri? Il rifiuto della maternità nlla letteratura femminile in Italia fra Otto e Novecento." Anuario de Letras Modernas 16 (January 10, 2012): 35–47. http://dx.doi.org/10.22201/ffyl.01860526p.2011.16.621.

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Abstract:
La rebelión en contra del así llamado instinto maternal es uno de los tabúes en los estudios de género, y, en cierto sentido, de la crítica feminista. Mientras que la idea de maternidad —y la relativa iconografía— ha caracterizado las artes y las letras italianas durante siglos, los argumentos en contra de la idea generalmente aceptada de que las mujeres nacen para ser madres se queda como un tema delicado y controversial, y son pocos los estudios académicos sobre este tópico. Mi artículo se centra en este tema potencialmente escandaloso así como se encuentra en las obras de algunas escritoras italianas activas entre el final delsiglo XIX y los comienzos del XX. Anna Franchi, Marchesa Colombi, Mantea y Annie Vivanti se encuentran entre las pocas figuras inconformes que contestaron más o menos abiertamente la idea de que la maternidad sea el máximo ideal de perfección femenina.En los últimos decenios del siglo XIX y al inicio del XX, después de la formación del Estado unitario italiano, se manifestaron en Italia escritoras que en modos diferentes pero coherentes entre sí cuestionaron la imagen estereotipada de la mujer esposa y madre abnegada. Novelas de ficción o autobiográfica en las que se manifiesta lo más subversivo: el rechazo a la maternidad.
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Giacchetti Ludovisi, Stefano. "La decostruzione della soggettivitÀ in Adorno e Nietzsche." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 39 (January 2011): 118–24. http://dx.doi.org/10.3280/las2010-039009.

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Abstract:
L'articolo presenta un'analisi comparativa tra le posizioni di Adorno e Nietzsche riguardo al ruolo della soggettivitÀ. Se da un lato č possibile rilevare l'affinitÀ di percorso dei due autori nel criticare la soggettivitÀ ‘costitutiva' quale risultato di un processo storico di identificazione operato dalla razionalitÀ, allo stesso tempo si evidenziano le differenze delle due prospettive in merito alle conclusioni raggiunte da tale critica. Il processo di dissoluzione della soggettivitÀ sostenuto da Nietzsche č in parte respinto da Adorno sulla base del rifiuto di identificare un principio formato sulle passioni. La critica sociale di Adorno lo porta a rifiutare l'affermazione di un principio di piacere ormai ridotto alla sua versione reificata. La critica della soggettivitÀ borghese conduce Adorno all'affermazione di quello che puň essere definito un ‘oltre-borghese': una forma di soggettivitÀ non costitutiva che rispetti il non-identico.
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Mazzoni, Silvia. "La voce dei figli in tribunale: dall'equidistanza nel conflitto alla dinamica di resistenza e rifiuto verso un genitore." TERAPIA FAMILIARE, no. 124 (February 2021): 194–216. http://dx.doi.org/10.3280/tf2020-124010.

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Abstract:
L'articolo descrive l'esperienza dell'ascolto dei figli da parte del giudice - affiancato dallo psicologo - nei procedimenti giudiziali di separazione e divorzio. Si tratta di una procedura coerente con le convenzioni internazionali per i diritti dei bambini e degli adolescenti, ma essa può essere considerata come un'occasione importante affinché tutti gli adulti - genitori, avvocati e giudici - tengano conto della voce dei figli per convergere verso i loro obiettivi evolutivi. Dopo aver passato in rassegna alcuni principi teorici che consentono di comprendere la posizione dei figli rispetto al conflitto genitoriale, l'articolo descrive i risultati di un'indagine empirica che ha permesso di rilevare un'alta percentuale di ragazzi che - nonostante le controversie legali dei genitori - esprimono l'esigenza di mantenere un rapporto equidistante che garantisca la loro sicurezza emotiva e sociale. Ciò nonostante, gli esempi che vengono descritti propongono una riflessione sul rischio che i figli del divorzio si trovino a lungo a dover proporre un'inversione di ruolo rispetto agli adulti che non trovano una via d'uscita dal conflitto.
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Castelli Gattinara, Paola, and Antonio Onofri. "L'EMDR nel trattamento del trauma complesso." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 44 (June 2019): 106–31. http://dx.doi.org/10.3280/qpc44-2019oa8152.

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Abstract:
Questo lavoro affronta il trattamento del trauma complesso utilizzando il modello di rielaborazione adattiva dell'informazione (AIP). Tale modello, che è alla base dell'approccio EMDR, un approccio evidence based, per il trattamento del PTSD, si è recentemente arricchito integrando sia la teoria dell'attaccamento sia il modello della dissociazione strutturale proposto da Van der Hart (2006). Questa articolazione ha permesso di trattare le memorie traumatiche connesse a quadri psicopatologici molto più complessi come i disturbi dissociativi, quelli borderline di personalità e, più in generale, alla sintomatologia collegata auno sviluppo traumatico.Attraverso esemplificazioni cliniche, verranno illustrate alcune procedure specifiche per affrontare le difese collegate al trauma che mantengono la dissociazione come la fobia dell'attaccamento e del rifiuto, in particolare per quanto riguarda il terapeuta, la fobia delle proprie esperienze interne basata su intense emozioni di vergogna, paura o disgusto, la fobia delle parti dissociative della personalità ecc.
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Mariuzzo, Andrea. "Il cattolicesimo organizzato in Italia 1945-1953 Successo dell'anticomunismo, fallimento dell'egemonia." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 258 (September 2010): 7–25. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-258001.

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Abstract:
Il saggio offre un contributo alla definizione dei riferimenti dottrinali dell'anticomunismo cattolico, e del suo ruolo nelle mobilitazioni che videro protagonista la Chiesa e le organizzazioni laicali nell'Italia degli anni immediatamente successivi al 1945. L'autore individua nell'enciclica Divini Redemptoris del 1937, e nell'ampio lavoro di elaborazione intellettuale alla sua radice, un elemento periodizzante per la sistematizzazione di un rifiuto del comunismo, "anti-religione" materialista, espressa su basi teologiche e dottrinali, e valuta l'impegno anticomunista del cattolicesimo organizzato nel secondo dopoguerra in una chiave di sostanziale continuitŕ di orientamenti con gli anni precedenti. Sicuramente, la disponibilitŕ di un solido e radicato repertorio di critiche al "comunismo ateo" permise al mondo cattolico di presentarsi come l'unico sicuro baluardo alla minaccia sovietica, garantendo il successo della mobilitazione dei Comitati civici in occasione delle elezioni del 1948. Tuttavia, i tentativi di trasformare tale affermazione nel punto di partenza per la "ricristianizzazione" italiana si sarebbero rivelati deludenti, finendo per scontrarsi con le prime significative tendenze di secolarizzazione della societŕ.
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Galvagno, Marco. "Anti-consumption research. Analisi bibliometrica della letteratura internazionale." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 2 (June 2011): 55–75. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-002005.

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Abstract:
La ricerca in tema di comportamento del consumatore ha abitualmente trascurato lo studio degli atteggiamenti negativi e dei comportamenti dei (non)consumatori. Tale fenomeno - noto con il termine di anti-consumo - fa riferimento ad un continuum di risposte che i consumatori hanno nei confronti dei prodotti commercializzati, che possono andare dal non-consumo fino al rifiuto attivo. Il presente lavoro analizza empiricamente la letteratura sull'anti-consumo con l'obiettivo di ricostruirne le origini, i temi cardine ed i possibili sviluppi futuri in maniera induttiva, per il tramite di una rassegna basata su una tecnica bibliometrica: l'analisi delle co-citazioni. Tale metodo, piů quantitativo ed oggettivo degli approcci tradizionali, ha permesso di identificare due livelli di analisi, sette filoni di ricerca e cinque approcci teorici diversi. I risultati dimostrano che, nonostante il tema dell'anti-consumo sia frammentato e manchi di omogeneitÀ, ci si trova davanti ad un promettente campo di studi, che beneficerÀ certamente dei diversi, ma complementari, approcci esistenti.
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Belli, Daniela, and Samira Touafek. "Le donne vittime di violenza, tra rifiuto familiare ed assenza d'aiuto sociale: uno studio in Italia e in Algeria." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (March 2010): 49–59. http://dx.doi.org/10.3280/psc2009-002005.

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Messina, Sebastiano. "Dalla casa al mondo: quando l'eccitazione diventa paura di andare a scuola. Una lettura gestaltica del rifiuto della scuola." QUADERNI DI GESTALT, no. 2 (May 2011): 77–88. http://dx.doi.org/10.3280/gest2010-002006.

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Abstract:
La paura di andare a scuola č un fenomeno che interessa i bambini in modo sempre piů diffuso. Questo articolo offre un'analisi del fenomeno secondo un'ottica gestaltica attenta alla relazione tra organismo ed ambiente. Il modo in cui il bambino gestisce la propria ansia nei confronti della novitŕ determina interruzioni del ciclo di contatto che incidono negativamente sulla qualitŕ dell'esperienza scolastica. L'articolo individua le manifestazioni della paura della scuola in base al tipo di interruzione del ciclo di contatto e contiene uno schema utile alla formulazione di un intervento terapeutico volto a sostenere il bambino cosě da favorire il ripristino di un contatto nutriente con l'ambiente.
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Sica, Giorgio. "Marco Polo incontra l’Altro: Modernità ed esotismo nel Milione." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 48, no. 3 (August 21, 2014): 327–41. http://dx.doi.org/10.1177/0014585814542741.

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Abstract:
Allo sguardo del lettore contemporaneo, Il Milione sorprende per la modernità con cui il suo autore si rapporta e descrive la straordinaria varietà di genti, usi e costumi che incontra durante il suo viaggio, con un’apertura e una mancanza di pregiudizi sorprendenti per un uomo del suo tempo. Marco Polo tende a sottolineare la novità e la bellezza di ciò che il suo occhio vede, rivelandosi capace di andare ben oltre le rappresentazioni correnti dell’Altro: il tartaro, il saraceno, l’infedele vengono per la prima volta visti e analizzati attraverso una lente obiettiva, che lascia presagire un’etica nuova, quella mercantesca, e anticipa di secoli alcune caratteristiche inclusive dell’esotismo moderno. Mostrandosi pronto a cogliere aspetti della magnificenza e della spiritualità dell’Altro che nessun occidentale aveva conosciuto né tanto meno lodato, Marco si mostra capace di andare oltre secoli di paura e di rifiuto, che avevano caratterizzato l’Altro come un monstrum, una differenza da temere o, in base alla stessa ottica, cercare di convertire. Uno sguardo sorprendentemente moderno, che non cessa di affascinare il lettore.
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Zito, Salvatore. "Psicoanalisi e servizi sociali: un metodo per prendersi cura." RICERCA PSICOANALITICA, no. 2 (August 2010): 9–13. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2010-002002.

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Abstract:
Psicoanalisi e sociale non sono mondi separati. Sebbene gran parte della storia culturale del XX secolo li abbia declinati come appartenenti a specifiche sfere di pertinenza (l'intrapsichico e il privato l'una, l'interpersonale e il pubblico l'altro) č auspicabile che una visione meno segnata da tale dualismo possa ricomporne la frattura. Č evidente infatti, come le moderne teorie della complessitŕ ci mostrano, che esiste una interdipendenza profonda tra i vari livelli che compongono la nostra vita e che la persistenza di una dicotomia cosě marcata sia piů il frutto di una scissione che un dato di fatto. Come la riflessione psicoanalitica ci ha insegnato perň quando la scissione č troppo rigida ne risulta compromessa la nostra capacitŕ di padroneggiare e contenere la complessitŕ dell'esperienza stessa. Operare nella direzione di una ricomposizione in grado di restituire integritŕ alla nostra esistenza non č allora una mera operazione intellettuale. Al contrario essa acquista oggi il carattere dell'urgenza tanto piů quanto sembrano prevalere visioni del mondo profondamente segnate da chiusura e rifiuto dell'alteritŕ.
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Zanlungo, Claudia. "Paesaggi urbani sull'Elba. la ricostruzione di Magdeburgo e Dresda." STORIA URBANA, no. 129 (April 2011): 87–119. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-129004.

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Abstract:
Le cittŕ di Dresda e Magdeburgo, insieme a poche altre, rappresentano casi eccezionali in cui, nella ricostruzione postbellica, la Repubblica democratica non mise in scena il suo rifiuto della storia. Probabilmente, per via della fama acquisita nel tempo, di cittŕ caratterizzate dalle atmosfere affascinanti dei loro paesaggi urbani, gli sforzi, nei due casi, furono rivolti alla conservazione e la ricostruzione degli "accenti architettonici" e delle "dominanti urbane" storiche, con lo scopo di restituire a queste cittŕ il loromonumentale di valore nazionale e con l'intenzione di includervi, in maniera armoniosa sia da un punto di vista urbanistico che sociale, le nuove costruzioni secondo le piů moderne concezioni di sviluppo della cittŕ, della nazione e della societŕ socialiste. Nei due casi, dunque, lungi dal risolversi con un completo rinnovamento urbano, la ricostruzione rimase legata al ricordo dell'immagine urbana storica e all'effetto che i monumenti, come testimonianze del passato e spesso come simboli urbani, potevano avere sullofuturo, quasi a volere ricostruire con essi non solo la forma ma anche l'identitŕ e ildella cittŕ.
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Piccinini, Pierangela. "Bambini maltrattati e oggetto di abuso sessuale: connessioni con la teoria freudiana della seduzione e con il rifiuto della stessa." RICERCA PSICOANALITICA, no. 2 (March 2016): 59–74. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2016-002005.

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Tanzarella, Sergio. "Rifiuto del servizio militare e della violenza nel cristianesimo africano tra la fine del III e l’inizio del IV secolo." Augustinianum 34, no. 2 (1994): 455–65. http://dx.doi.org/10.5840/agstm199434214.

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Da Re, Antonio. "La falsa analogia tra rifiuto-rinuncia alle cure e suicidio medicalmente assistito. Riflessioni bioetiche sull’ordinanza della Corte Costituzionale n. 207/2018." Medicina e Morale 68, no. 3 (October 15, 2019): 281–95. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2019.587.

Full text
Abstract:
Il saggio sviluppa alcune riflessioni di carattere bioetico, singolarmente carenti nella recente ordinanza della Corte Costituzionale n. 207/2018. Tale ordinanza è intervenuta sulla sospetta illegittimità costituzionale dell’art. 580 del codice penale, con riferimento al caso di Fabiano Antoniani, meglio conosciuto come DJ Fabo, che, accompagnato in Svizzera da Marco Cappato, aveva chiesto e ottenuto di porre termine alla propria vita attraverso il suicidio medicalmente assistito. Il saggio per un verso mette in luce come secondo la Corte l’incriminazione del reato di aiuto al suicidio non sia in generale contraria alla Costituzione; per un altro verso critica la giustificazione dell’aiuto medico al suicidio che la Corte propone, sia pure rispetto ad alcune situazioni eccezionali ed estreme. Tale giustificazione si basa sull’indebita presupposizione che non vi siano differenze sostanziali tra il rifiuto e la rinuncia alle cure da un lato e il suicidio medicalmente assistito dall’altro. Sulla base di tale assunto la Corte perviene alla proposta, assai discutibile, di modificare la recentissima legge n. 219/2017 su “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”. Il saggio critica pertanto la fallacia logica della falsa analogia nella quale incorre l’ordinanza della Corte. Tale fallacia si sviluppa in quattro momenti, nei quali si fa valere un’equiparazione indebita tra concetti e situazioni tra loro ben differenti. I quattro momenti riguardano 1) il binomio concettuale uccidere – lasciar morire; 2) il significato di morte; 3) il significato del trattamento farmacologico; 4) il valore della relazione medico – paziente.
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