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Journal articles on the topic 'Riforma art'

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1

Carinci, Maria Teresa. "La sentenza n. 59/2021 della Corte costituzionale: road map per una riforma?" GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 170 (August 2021): 289–300. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-170006.

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Abstract:
L'articolo, prendendo spunto dalla pronuncia della Corte costituzionale italiana n. 59/2021 - con cui la Consulta ha dichiarato incostituzionale, per contrasto coi principi di uguaglianza e ragionevolezza ex art. 3 Cost. l'art. 18, c. 7, St.lav., come modificato dalla l. 92/2021, nella parte in cui prevede che il giudice, quando accerti la manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento per giustificato motivo oggettivo, «può altresì applicare» (invece che «applica altresì») la disciplina di cui al medesimo art. 18, quarto comma» - da un lato, riper-corre le criticità relative alle tutele in caso di licenziamento ingiustificato messe in atto dalla ri-forma Fornero e dal Jobs Act e, dall'altro, mette in luce come la stessa Corte finisca, tra le ri-ghe, per dettare al futuro legislatore una vera e propria road map per mettere ordine nell'intera disciplina dei licenziamenti individuali.
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de Angelis, Luigi. "Art. 18 dello statuto dei lavoratori e processo: prime considerazioni." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 136 (December 2012): 693–711. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2012-136006.

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Abstract:
L'Autore esamina gli aspetti processuali della recente riforma del mercato del lavoro italiano (l. n. 92/2012), che ha modificato l'art. 18 della l. n. 300/1970 prevedendo quattro differenti livelli di tutela per i licenziamenti ingiustificati. Al fine di accelerare le relative controversie, la l. n. 92/2012 ha previsto due fasi procedimentali. La prima, obbligatoria, consiste in un giudizio sommario. La seconda, eventuale, consiste in un giudizio di cognizione ordinaria, che puň avere un appello e che puň essere portato dinanzi alla suprema Corte di cassazione.
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3

Costato, Luigi. "Regime disaccoppiato, Trattato di Lisbona e obiettivi della Pac verso il 2020." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (October 2011): 13–27. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-002002.

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Abstract:
Le regole del libero mercato e della concorrenza non riescono, in agricoltura, a produrre effetti positivi tali da compensarne gli svantaggi. D'altra parte è lo stesso art. 39 del Tfue, che riprende senza modifiche le disposizioni sull'agricoltura del vecchio Trattato CE, a stabilire che le regole della concorrenza possano non essere applicate al settore di produzione e commercio dei prodotti agricoli e a porre come obiettivi la sicurezza degli approvvigionamenti, adeguati redditi per gli agricoltori e prezzi ragionevoli ai consumatori. Eppure, nell'intraprendere la strada per l'ennesima riforma della Pac sembra che la Commissione intenda restare ben salda sulle posizioni che, a partire dalla riforma del 2003 e dall'introduzione del, hanno provocato il lungo periodo di difficoltà di reddito e di mercato al mondo agricolo. Sebbene, infatti, la Commissione si dimostri capace di individuare le reali sfide che l'agricoltura europea è chiamata ad affrontare, tuttavia non indica proposte coerenti con i predetti scopi, così come non vengono forniti significativi elementi di novità quando si affrontano argomenti specifici quali, ad esempio, i pagamenti diretti o le misure di mercato. Ciò che, però, risulta ancor meno confortante è il fatto che, tra le tre diverse attuazioni della riforma proposte, sembri prevalere quella volta a favorire un abbandono graduale delle misure di sostegno del reddito e della maggior parte delle misure di mercato quando, invece, sarebbe auspicabile tornare ad incentivare la produzione alimentare, garantendo, anche attraverso le scorte, la sicurezza degli approvvigionamenti.
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4

Gialanella, Antonio. "Un punto di vista sulla resistibile novitŕ della riforma della prevenzione patrimoniale antimafia." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (January 2011): 19–44. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-005003.

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Abstract:
1. Nomofilachia, coerenze di sistema e asistematicitŕ della duplice novella della legge n. 125 del 2008 e della legge n. 94 del 2009 (1.1. Il sequestro di prevenzione ex art. 2 ter, comma 2, della legge n. 575 del 1965 e successive modifiche: l'architettura disegnata dalla giurisprudenza di legittimitŕ prima della duplice novella legislativa - 1.2. La confisca di prevenzione ex art. 2 ter, comma 3, della legge n. 575 del 1965 nella novella del 2008 - 1.3. Il quantum dimostrativo necessario al sequestro e alla confisca di prevenzione prima e dopo la duplice novella legislativa: 1.3.1. In specie: il sequestro - 1.3.2. Onere probatorio e onere di allegazione / 2. La resistibile novitŕ della tendenza a rendere autonoma l'azione giudiziaria di prevenzione reale da quella di prevenzione personale nel duplice intervento legislativo del 2008 e del 2009.
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5

Ditchfield, Simon. "How not to be a Counter-Reformation saint: the attempted canonization of Pope Gregory X, 1622–45." Papers of the British School at Rome 60 (November 1992): 379–422. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009879.

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Abstract:
COME NON ESSERE UN SANTO CONTRORIFORMATORE: LA TENTATA CANONIZZAZIONE DI PAPA GREGORIO XIl secolo dopo la chiusura del Concilio di Trento (1545–63) è stato a lungo associato con iniziative papali ad ampio raggio finalizzate allo standardizzare della liturgia e il rito. A partire dalla revisione del Breviario Romano (1568), questo processo di profonde riforme, che toccò ogni aspetto del rituale e del credo Cattolico Romano, venne affidato nel 1588 alla Sacra Congregazione dei Riti e delle Cerimonie appena fondata. A tale istituto venne affidata la sorveglianza dei processi essenziali al funzionamento di un liturgia vivente — canonizzazione —, nuovi culti furono quindi approvati nell'ambito del rito Cattolico, mentre culti che già esistevano vennero riconosciuti o riformati. Nel cinquantennio successivo alla Riforma (1523–88), il Papato sembra perdere vigore, ma dal 1588 inizia un periodo diverso, che vede il conferimento con di almeno tredici canonizzazioni nel giro dei successivi 41 anni. Queste furono, tuttavia, canonizzazioni di ‘nuovo tipo’ nelle quali la prova di santità fu esaminata con un rigore moralistico di un livello sconosciuto precedentemente, in tal modo la canonizzazione divenne un istituto più frequente anche se più difficile da ottenere. L'articolo si propone quindi di esaminare il modo in cui la procedura riformata di canonizzazione si fece strumento della politica papale in vista della standardizzazione del rito avviata a partire dalla riforma del Breviario Romano. Si tenta ciò ricostruendo il tentativo non riuscito di una canonizzazione durante questo periodo cruciale per la storia della procedura; un esercizio che rivela forse in maniera più evidente rispetto ad altri casi maggiormente riusciti, le politiche e i desiderata di santità della chiesa Tridentina.
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6

Moschella, Giovanni. "Crisi della rappresentanza politica e prospettive del parlamentarismo italiano (nel post-referendum e nella crisi pandemica)." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (January 2021): 83–104. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2020-002004.

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Abstract:
L'articolo esamina le prospettive di trasformazione della rappresentanza politica e del sistema parlamentare nell'ordinamento italiano, alla luce della recente modifica costituzionale che ha ridotto il numero dei parlamentarie e degli effetti prodotti, anche sul piano istituzionale, dall'emergenza sanitaria provocata dal virus Covid 19. Movendo dalla attuale crisi della rappresentanza politica e dal rapporto tra libero mandato parlamentare e partito politico, il lavoro prende in esame alcune ipotesi di riforma volte, in particolare, a garantire il carattere democratico dei partiti (art. 49 Cost.), a consolidare il sistema delle garanzie costituzionali (a partire dall'art.138 Cost.) e ? last but not least ? a rivedere il carattere paritario del nostro sistema bicamerale.
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Danovi, Alessandro, and Serena Maurutto. "La responsabilità degli organi sociali nella riforma del diritto della crisi d'impresa. Un'interpretazione azienda." CORPORATE GOVERNANCE AND RESEARCH & DEVELOPMENT STUDIES, no. 2 (January 2022): 121–45. http://dx.doi.org/10.3280/cgrds2-2021oa12562.

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Abstract:
La responsabilità degli organi di governance, nel contesto delle procedure concorsuali, ha visto nel tempo alterne interpretazioni. Il presente contributo propone una razionalizzazione in chiave aziendalistica per evitare il rischio di riconoscere una natura inopportunamente oggettiva alla fattispecie.Nesso di causalità e misurazione del danno vengono riletti con la lente delle teorie manageriali e della creazione di valore, in modo da ottenere una valutazione più oggettiva che funga da giusto equilibrio tra tendenze eccessivamente garantiste e approcci inopportunamente deterministici. Il superamento di tale determinismo si perfeziona con la proposta di un metodo di stima del danno liquidabile, che si sostiene proprio sulla logica decrementale della misurazione del valore distrutto, in luogo di quella meramente contabile del profitto.Nell'attuale contesto di riforma del diritto della crisi, soprattutto alla luce del dovere di agire in prevenzione come disposto dal novellato art. 2086 c.c., non si può prescindere da una valutazione di ciascun atto di gestione, nel contesto specifico dell'azienda in cui esso è compiuto superando approcci pericolosamente generalisti.
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ANNESE, MARIELLA, Maria Raffaella Lamacchia, Vito Cascione, and Cristina Sunna. "I poli per l’infanzia ZeroSei." Contesti. Città, territori, progetti 1, no. 1 (October 27, 2022): 173–93. http://dx.doi.org/10.36253/contest-13457.

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Abstract:
La riforma del Sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai sei anni, approvata con il Decreto Legislativo n. 65/2017, attuativo della citata legge della “Buona scuola” interpreta, inaugura e declina in modo precipuo una nuova fase dell’evoluzione degli ambienti educativi e, attraverso la previsione dei caratteri distintivi dei Poli per l’infanzia (art. 3), si ritrovano anche gli elementi a partire dai quali identificare i poli per l’infanzia come luoghi urbani multifunzionali il cui carattere sociale oltrepassa il target dell’utenza principale, aprendosi alla comunità che insiste nel contesto urbano. Il lavoro guarda all’esperienza condotta da Regione Puglia dal 2017, nell’ambito della quale i Poli per l’infanzia ZeroSei vengono definiti con una chiara caratterizzazione urbana. I progetti esemplificativi di queste innovative strutture, esito di tre procedure concorsuali a regia regionale, assumono rilevanza non solo per essere stati concepiti sotto il profilo della qualità architettonica del manufatto e del rapporto tra spazio e apprendimento ma ancheper la loro capacità di integrarsi funzionalmente e fisicamente con lo spazio urbano circostante, per l'opportunità data dai contesti periferici in cui sono collocati di offrire una esperienza didattica integrata nella dimensione identitaria del quartiere rispetto al quale si pongono in forte continuità e relazione. L'occasione descritta, consente di trarre alcune prime riflessioni sul ruolo dello spazio educativo e dell’architettura degli spazi per l’apprendimento del target 0-6 per i diversi contesti urbani.
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Alì, Alessandro. "Piccoli centri. Campi di riforma del progetto urbanistico." TERRITORIO, no. 93 (January 2021): 44–54. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093007.

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Abstract:
Dieci anni separano il nuovo Piano urbanistico di Romano di Lombardia approvato definitivamente nell'aprile 2019 da quello precedente costruito alle soglie della crisi del primo decennio del millennio. Un periodo tradizionalmente breve per l'urbanistica, ma sufficiente per tracciare un profondo mutamento nelle domande e nei fabbisogni che attraversano i territori dei piccoli centri. La crisi di previsioni di crescita urbana e di scelte di sviluppo di impresa apparentemente illimitate, il rapporto tra pubblica amministrazione e soggetto privato nella costruzione del welfare urbano, le difficoltà a compiersi delle grandi trasformazioni pianificate in contrapposizione alla fluidità di quelle piccole e diffuse, sono alcuni aspetti del fare urbanistica messi in questione dal nuovo piano di Romano di Lombardia.
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Oliva, Federico. "La Lr. 12/2005 e la riforma urbanistica nazionale." TERRITORIO, no. 49 (July 2009): 13–20. http://dx.doi.org/10.3280/tr2009-049003.

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Abstract:
- Federico Oliva (p. 13) Urban planning reform is underway through new regional reform laws and small but important partial legislative measures (public social housing and equal distribution). What is lacking, however, is a national law on the «fundamental principles of regional and urban planning», which would not only legally consolidate new regional laws and guard against the legal dangers of a transition period which is too long, but would also represent the necessary reference framework for the policies, plans and programmes of all the institutions with responsibility for planning in a given geographical area. The Lombard Law No. 12/2005 forms no real part of this reform process because of two critical weaknesses: the absence of a structural plan replaced by a strategic plan, the ‘DP' (plan document), which is too short time wise to fulfil the function; the absence of an operational plan, replaced by the ‘action plans', which, however, do not guarantee the implementation of fundamental functions. Moreover the law does not address the main current malaise, which is the ‘metropolitanisation' of the country.
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Donato, Clorinda, and Gianmarco Gaspari. "Letteratura delle riforme: Da Beccaria a Manzoni." Eighteenth-Century Studies 26, no. 2 (1992): 363. http://dx.doi.org/10.2307/2739334.

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Bianchi, Paola. "Divise a Palazzo." Librosdelacorte.es, no. 25 (December 29, 2022): 207–24. http://dx.doi.org/10.15366/ldc2022.14.25.008.

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Abstract:
La definizione dell'immagine militare della corte dei Savoia si realizzò compiutamente a seguito di alcune riforme avviate alla fine del regno del re Carlo Alberto, trovando applicazione nel corso dei decenni successivi. Tali riforme investirono non solo nominalmente la corte torinese, successivamente corte del Regno d'Italia, ma agirono sul profilo dei suoi organigrammi. Si trattò di un fenomeno, dunque, con effetti sociali e culturali, verificabile attraverso lo studio prosopografico dei soggeti coinvolti. La nuova "Casa militare" accolse, in tal senso, non solo la contrattazione, ma una più stretta commistione, di quanto non fosse stato nei secoli precedenti, fra dimensione curiale e governo dello Stato. Così, almeno, sino all'inizio del XX secolo, quando un regio decreto, che non aveva avuto precedenti, decise che la scelta delle figure chiamate a ricoprire le tre principali cariche di corte (ministro della Real Casa, prefetto di Palazzo e primo aiutante di campo) fosse sottoposta al controllo del governo.
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Gleason, Elisabeth G. "Chrysa Damianaki, Paolo Procaccioli, and Angleo Romano, eds. Il Rinascimento italiano di Fronte alla Riforma: Letteratura e Arte/Sixteenth-Century Italian Art and Literature and the Reformation. Testi e Studi di letteratura italiana 12. Rome: Vecchiarelli Editore, 2005. 344 pp. + 11 color and 9 b/w pls. index. illus. bibl. €40. ISBN: 88-8247-165-9." Renaissance Quarterly 59, no. 4 (2006): 1186–88. http://dx.doi.org/10.1353/ren.2008.0490.

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PARENTE, SALVATORE ANTONELLO. "IL RECLAMO E LA MEDIAZIONE TRIBUTARIA DOPO LA RIFORMA: PROFILI RICOSTRUTTIVI E RISVOLTI APPLICATIVI – PARTE SECONDA." Civitas et Lex 14, no. 2 (June 30, 2017): 35–52. http://dx.doi.org/10.31648/cetl.2461.

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Abstract:
Alongside the expansion of subjective assumptions, required for the experiment of complaint/mediation, the real innovation is the broadening of the audience of those who can speak about it:tax agencies and any other body levying entity (for example, local authorities), whose decision wasthe subject of appeal. While tax agencies, given the considerable size, shall examine the complaintthrough facilities other than those that materially have issued actionable measures, for the otherinstitutions, whose acts are subject to the remedy, the identification of the subject responsible fordealing with complaints is left to the internal organisation of each: this entails, especially for thoseof limited size, significant difficulties in identifying, within the organization, a different subjectand autonomous, it can act as a mediator.Compared to the original formulation of the norm, whose wording seemed to distinguish theclaim from the action, the technique of drafting the novel seems much more consistent, whereremedies to concerns raised by the previous version: reformed text, the appeal also produces theeffect of a complaint and may contain a proposal for mediation with restatement of the amountof the claim; in the former, on the other hand, it highlighted a duplication, since it is necessaryto those who intend to institute proceedings, to present preliminarily claim, that, after 90 days,turned into action, producing the effects of such an act. The second paragraph of article 17 bis,confirming an earlier regulatory intervention, shared by constitutional jurisprudence, sanctionedon admissibility the failure to follow the procedure: the complaint/appeal, ritually notified financialadministration, gives life to the mediation process, which is to end in the next 90 days, regardlessof the presence of a proposal.The reform did not vary the methods of refinement of complaint/mediation: even in the currentregime, the mediation agreement related to disputes concerning an act to impose taxes or levyingstudies with payment of the full amount or the first installment, to be carried out within 20 daysafter the date of signature; except for disputes concerning tax refunds and the land on whichthe mediation is concluded with the mere signing of agreement as a result of the agreement, thetaxpayer may be treated to favor concerning the extent of administrative penalties, which applyin an amount equal to thirty-five per cent of the statutory minimum made by edict. Regarding theapplication in time, the new provisions on the procedure for complaint/mediation shall be applicableas from 1 January 2016.
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Balletto, Ginevra, Beniamino Murgante, and Giuseppe Borruso. "Una proposta metodologica per valutare e gestire rischi ambientali-sanitari in Italia." TERRITORIO, no. 98 (March 2022): 48–54. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098008.

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Abstract:
La recente pandemia ha inciso su salute e stili di vita, mettendo in risalto la vulnerabilità di città e territori, come la crisi ecologica-ambientale e climatica, quale esito anche delle progressive urbanizzazioni-connessioni urbane. L'emergenza sanitaria è stata governata in assenza di riferimenti geografici-territoriali, spesso generalizzando limitazioni e azioni per il contenimento della diffusione del virus Sars-Cov2. In questo quadro, si propone un approccio metodologico di policy per città e territori, per la gestione multirischio (ambiente-salute) al fine di superare il divario che l'emergenza sanitaria ha ulteriormente evidenziato, sia nell'ambito del completamento della riforma degli enti intermedi in Italia, sia in concomitanza delle transizioni in corso (energetica, ecologica e digitale).
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Mantini, Pierluigi, and Alberto Scaravaggi. "I fondi immobiliari nel federalismo patrimoniale. Profili giuridici." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 161–69. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058016.

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Abstract:
La riforma del federalismo fi scale prende avvio con la legge delega n. 42/2009 e con il primo decreto attuativo n. 85/2010 sul federalismo patrimoniale. In particolare, l'art. 6 del decreto intende favorire la valorizzazione dei beni attraverso fondi comuni di investimento immobiliare e sancisce precise regole affinché i fondi possano svolgere un ruolo attivo. I fondi immobiliari sono strumenti finanziari che consentono ai risparmiatori di partecipare ai risultati economici di iniziative immobiliari, utilizzando il modello organizzativo del patrimonio gestito da un intermediario professionale, le Sgr (Societŕ di gestione del risparmio) che si occupano di fondi immobiliari. In specie, i fondi ad apporto pubblico possono costituire uno strumento evoluto per le politiche di sviluppo urbano.
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Nelson Novoa, James W. "Mazzonis, Querciolo. Riforme di vita cristiana nel Cinquecento italiano." Renaissance and Reformation 43, no. 4 (April 16, 2021): 316–18. http://dx.doi.org/10.33137/rr.v43i4.36421.

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Murphy, Paul V. "Massimo Firpo. Riforma protestante ed eresie nell'Italia del Cinquecento. Rome: Laterza, 1993. 206 pp. L. 25,000." Renaissance Quarterly 48, no. 2 (1995): 413–14. http://dx.doi.org/10.2307/2863096.

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Pileri, Paolo. "Suolo, oneri di urbanizzazione e spesa corrente. Una storia controversa che attende una riforma fiscale ecologica." TERRITORIO, no. 51 (January 2010): 88–92. http://dx.doi.org/10.3280/tr2009-051016.

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Quatrini, Francesco. "Biagioni, Mario. Viaggiatori dell’utopia. La riforma radicale del Cinquecento e le origini del mondo moderno." Renaissance and Reformation 43, no. 4 (April 16, 2021): 287–89. http://dx.doi.org/10.33137/rr.v43i4.36409.

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Vian, Giovanni. "Riforma del cattolicesimo? Le attività e le scelte di Pio X ed. by Giuliano Brugnotto, Gianpaolo Romanato." Catholic Historical Review 105, no. 1 (2019): 158–60. http://dx.doi.org/10.1353/cat.2019.0027.

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Bettinelli, Luca. "La fatica di amministrare a Romano di Lombardia." TERRITORIO, no. 93 (January 2021): 59–60. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093009.

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Abstract:
Il punto di vista di chi è chiamato al governo della città in un momento così importante come quello della costruzione del piano urbanistico, restituisce un agire ricco di entusiasmo, responsabilità, ma consapevole della complessità dei temi che chiedono di essere trattati con una cassetta degli attrezzi piuttosto sguarnita. La necessità di compiere scelte per Romano di Lombardia, consentendo a questo centro urbano di mantenere e consolidare il ruolo riconosciutogli pur in un periodo di profondi cambiamenti, comporta atti difficili e faticosi. Questi sforzi richiedono di essere sostenuti, attraverso riforme in grado di accompagnare i singoli comuni nel superamento della frammentazione di visioni e indirizzi locali tra di loro contrastanti.
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Granata, Elena, and Carolina Pacchi. "Č possibile riformare le scuole di architettura in Italia?" TERRITORIO, no. 49 (July 2009): 153–65. http://dx.doi.org/10.3280/tr2009-049023.

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Abstract:
- The crisis of architectural schools in Italy and the profound uncertainty running through practices and the teaching of architectural and planning disciplines has roots which date back a long time. If we re-read today some of the texts and public actions of some of the greatest Italian architects or critics of architecture such as Giovanni Michelucci, Giancarlo De Carlo, Leonardo Benevolo and Bruno Zevi, in dissent with the scientific and academic communities to which they belonged, it is hard not to grasp, with the benefit of hindsight, the lucidity of their intellectual positions and the urgency of their arguments. Four episodes are presented which allow us to return to the issue of training architects in their relationship with the professional dimension and also with society and to consider more generally the crisis of inherited models of university education, which no longer seem able to meet the challenges of today.
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Galli, Jacopo. "L’UCRONIA COSTRUITA DI LEONARDO BENEVOLO. IL RUOLO DELL’URBANIZZAZIONE PUBBLICA NEL PROGETTO DI SAN POLO A BRESCIA." Proyecto, Progreso, Arquitectura, no. 27 (2022): 32–47. http://dx.doi.org/10.12795/ppa.2022.i27.02.

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Abstract:
L’articolo riscopre il progetto urbano realizzato dal famoso urbanista e storico Leonardo Benevolo per il quartiere di San Polo a Brescia focalizzandosi sul metodo dell’urbanizzazione pubblica, testato per la prima volta in Italia e, nonostante il successo economico e urbano dell’operazione, mai più riproposto in seguito. La prima sezione fornisce un inquadramento delle condizioni politiche e amministrative che portarono Benevolo a Brescia e del suo rapporto con Luigi Bazoli, illuminato assessore all’urbanistica. La seconda sezione descrive il cambio di paradigma apportato dall’urbanizzazione pubblica: una rivoluzione dei sistemi di proprietà fondiaria in Italia che mirava ad allinearsi ai principali paesi europei definendo un mercato delle aree urbanizzate di proprietà pubblica che abbassasse i prezzi di costruzione consentendo una pianificazione coesa dello sviluppo urbano. La terza sezione criticizza l’operazione progettuale sottolineandone gli indubbi meriti ma facendone emergere i limiti e le possibilità inespresse. La quarta sezione mostra come San Polo sia una ucronia, un frammento unico di una storia alternativa, illustrando come nel 1962 la proposta di riforma urbanistica nazionale elaborata da Fiorentino Sullo, che avrebbe fatto dell'urbanizzazione pubblica una legge statale, avesse sollevato così grandi preoccupazioni da provocare un tentativo di colpo di stato. La conclusione re-inserisce San Polo nella contemporaneità, verificando il valore urbano dell’operazione a cinquanta anni di distanza e cercando di riportare alla luce la lezione di Benevolo, inascoltata ma ancora valevole per le sfide odierne.
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Terpstra, Nicholas. "Luigi Firpo. Scritti sulla Riforma in Italia. (Corpus Reformatorum Italicorum Series.) Naples: Prismi, 1996. 274 pp. n.p. ISBN: 88-7065-015-4." Renaissance Quarterly 51, no. 2 (1998): 607–8. http://dx.doi.org/10.2307/2901586.

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Kennedy, William J. "Daniella Boccassini. La parola riscritta: Guillaume Gueroult'. poeta e traduttorenella Francia delta Riforma. Florence: La Nuova Italia, 1985. xvii + 418 pp. L. 40,100." Renaissance Quarterly 43, no. 2 (1990): 427–28. http://dx.doi.org/10.2307/2862391.

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Pennington, Kenneth. "Medioevo riformato del secolo XI: Pier Damiani e Gregorio VII.Giuseppe Fornasari." Speculum 74, no. 1 (January 1999): 164–65. http://dx.doi.org/10.2307/2887299.

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Vella, Nicholas C., and Oliver Gilkes. "The lure of the antique: nationalism, politics and archaeology in British Malta (1880–1964)." Papers of the British School at Rome 69 (November 2001): 353–84. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200001860.

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Abstract:
IL RICHIAMO DELL'ANTICO: NAZIONALISMO, POLITICA E ARCHEOLOGIA NELLA MALTA BRITANNICA (1880–1964)Negli anni recenti si è sviluppato un notevole interesse per gli aspetti socio-politici della pratica archeologica. Nel ripercorrere lo sviluppo della tradizione archeologica di Malta, questo studio si propone di scoprire se gruppi sociali o politici si appropriarono di oggetti antichi e di siti archeologici per rivendicare una propria distinta identita. L'articolo si concentra sul periodo che seguì all'annuncio, nel 1880, di una serie di riforme che regolavano gli affari pubblici, che rese il dominio coloniale britannico in Malta ancora più invadente ed autoritario. La comprensione dell'antico che può definirsi propriamente ‘archeologica’ nacque in questo periodo e maturò dall'esigenza di conservare le vestigia della storia del paese attraverso l'emanazione di leggi e il fervore patriottico e nazionalista. L'attività archeologica di personaggi quali A.A. Caruana, Albert Mayr, Themistocles Zammit, Thomas Ashby e Luigi M. Ugolini, viene qui analizzata in questo contesto. Gli autori sostengono che, contro lo sfondo di una lenta comprensione delle fasi più antiche della razza umana e del riconoscimento del passato preistorico di Malta, sorse la necessità tra i politici di una delle colonie della ‘Corona’ di appropriarsi del passato come di un precedente per il presente ed il futuro.
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Cohn, Samuel. "Città italiane del ‘500 tra riforma e controriforma: Atti del Convegno Internazionale di Studi. Lucca, 13-15 ottobre 1983. Lucca: Maria Pacini Fazzi, 1988. 23 pls.+viii + 366 pp." Renaissance Quarterly 42, no. 3 (1989): 557–59. http://dx.doi.org/10.2307/2862091.

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Michèle Mulchahey, M. "La strega di Dio: Profezia politica, storia e riforma in Caterina da Racconigi. Eleonora Cappuccilli. Politikòn Zôon: Collana di Storia del pensiero politico 6. Canterano: Aracne Editrice, 2020. 158 pp. €12." Renaissance Quarterly 75, no. 1 (2022): 322–23. http://dx.doi.org/10.1017/rqx.2022.73.

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Backus, Irena. "Stefano Cavallotto. Santi nella Riforma: Da Erasmo a Lutero. Sacro/santo, Nuova serie 12. Rome: Viella S.r.l., 2009. 431 pp. index. illus. bibl. 荤30. ISBN: 978–88–8334–367–4." Renaissance Quarterly 63, no. 2 (2010): 666–68. http://dx.doi.org/10.1086/655308.

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Michels, Georg. "Eresia e riforma nel Cinquecento: La dissidenza religiosa in Russia. By Laura Ronchi de Michelis. Torino: Claudiana Editrice, 2000. 256 pp. Notes. Bibliography. Index. Illustrations. Plates. 38,000 Lire, paper." Slavic Review 61, no. 2 (2002): 403–4. http://dx.doi.org/10.2307/2697157.

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Gwynne, Paul. "Chiara Cassiani. Roma tra Fabula e Historia: Parole e immagini alla vigilia della riforma. RR inedita 39. Rome: Roma nel Rinascimento, 2008. x+ 116 pp. index. illus. €20. ISBN: 978–88–85913–50–4." Renaissance Quarterly 63, no. 4 (2010): 1311–12. http://dx.doi.org/10.1086/658551.

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Potito, Serena. "La costituzione dell’INA e il monopolio statale delle assicurazioni (1912-1922) = The constitution of INA and the state monopoly of insurance (1912-1922)." Pecvnia : Revista de la Facultad de Ciencias Económicas y Empresariales, Universidad de León, no. 15 (July 10, 2012): 163. http://dx.doi.org/10.18002/pec.v0i15.809.

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Abstract:
<p>Il saggio –basato principalmente su documenti attualmente conservati presso l’Archivio Storico dell’INA, a Roma– esamina le vicende legate alla nascita dell’Istituto, costituito in un regime transitorio di monopolio relativo nel settore delle assicurazioni sulla vita.<br />A causa del suo significato economico e politico, questa speciale forma di monopolio statale diede luogo a molte reazioni nell’ambito finanziario e politico nazionale, pertanto l’INA iniziò i primi anni di attività in una situazione conflittuale ed incerta.<br />Il saggio inoltre approfondisce le ripercussioni sul mercato assicurativo internazionale in seguito alla nascita dell’INA.<br />Durante il decennio di monopolio parziale dell’Istituto nel settore delle assicurazioni sulla vita (1912-1922), le compagnie di assicurazione straniere ritennero compromessi i loro interessi finanziari nel mercato italiano, e lo osteggiarono fino al 1923, quando una nuova legge riformò il mercato assicurativo sulla vita, abolendo il regime di monopolio.</p><p>The essay –mainly based on documents actually preserved in the Historical Archives of INA, in Rome– examines the events connected with the foundation of the Institute, established in a transient condition of partial monopoly system in life insurance sector. Because of its economic and political meaning, this special form of state monopoly gave rise to many reactions in the financial and political national context, and so INA started its first years of activity in a troubled and unstable situation. The essay also discusses about the repercussions on international insurance market in consequence of the foundation of INA.<br />During the ten-year perior of partial monopoly of the Institute in life insurance sector (1912-1922), foreign insurance companies deemed their financial interest in Italian market jeopardized, and contrasted with it until 1923, when a new act reformed life insurance market, abrogating monopoly system.</p><p> </p>
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Maniates, Maria Rika. "Vittore Branca and Carlo Ossola, ed. Cultura e società nel Rinascimento tra riforme e manierismi. (Civiltà Veneziana; Saggi, 32). Firenze: Leo S. Olschki Editore, 1984. 123 pls. + xiv + 530 pp. L.85,000." Renaissance Quarterly 38, no. 3 (1985): 513–16. http://dx.doi.org/10.2307/2861083.

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King, Margaret L. "Francesco Bianchi. La Ca’ di Dio di Padova nel Quattrocento: Riforma egoverno di un ospedale per l’infanzia abbandonata. Memorie: Classe di scienze morali, lettere ed arti 109. Venice: Istituto Veneto di Scienze,Lettere ed Arti, 2005. xi + 266 pp. index. append. tbls. bibl. €25. ISBN: 88-88143-51-3." Renaissance Quarterly 59, no. 3 (2006): 847–49. http://dx.doi.org/10.1353/ren.2008.0391.

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Kinney, Dale. "Stefano Riccioni, Il mosaico absidale di S. Clemente a Roma: “Exemplum” della chiesa riformata. (Studi e Ricerche di Archeologia e Storia dell'Arte, 7.) Spoleto: Fondazione Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo, 2006. Paper. Pp. xix, 107 plus 29 black-and-white and color plates. €45." Speculum 85, no. 1 (January 2010): 189–92. http://dx.doi.org/10.1017/s0038713409990534.

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Mayer, Thomas F. "Massimo Firpo and Dario Marcatto, eds. I processi inquisitoriali di Pietro Camesecchi (1557-1567), Volume 1: I processi sotto Paolo IV e Pio IV (1557-1561). (Collectanea Archivi Vaticani, 43.) Vatican City: Archivio Segreto Vaticano, 1998. cxx + 577 pp. n. p. ISBN: 88-85042-30-9. - Massimo Firpo. Dal sacco di Roma all'Inquisizione: Studi su Juan de Valdéas e la Riforma italiana. (Forme e Percorsi della Storia, 3.) Alessandria: Edizioni dell'Orso, 1998. 232 pp. IL 35,000. ISBN: 88-7694-336-6." Renaissance Quarterly 53, no. 1 (2000): 250–52. http://dx.doi.org/10.2307/2901545.

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"Diritto italiano. Minori." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (May 2011): 189–206. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-001016.

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Abstract:
1. Corte di cassazione 3.2.2011 n. 2647 - autorizzazione ex art. 31 co. 3 - presupposto della eccezionalitŕ - esclusione - valutazione prognostica del danno - ammissibilitŕ.2. Consiglio di Stato 22.6.2010 n. 2919 - minore affidato a parenti - raggiungimento della maggiore etŕ - rilascio di permesso di soggiorno - irretroattivitŕ della legge n. 94/2009.3. Tribunale amministrativo regionale Campania - 16.12.2010 n. 27535 - minore non accompagnato non affidato - raggiungimento della maggiore etŕ - rilascio di permesso di soggiorno - diniego.4. Tribunale amministrativo regionale Lazio 11.2.2011 n. 1362 - minore non accompagnato - raggiungimento della maggiore etŕ - rilascio di permesso di soggiorno - irretroattivitŕ della legge n. 94/2009.NOTA di Lorenzo Miazzi, Minori non accompagnati: retroattivitŕ e irretroattivitŕ della riforma nei primi orientamenti della giurisprudenza amministrativa.5. Tribunale per i minorenni di Bari 16.2.2011 - autorizzazione ex art. 31 co. 3 - espulsione del genitore - gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico - accoglimento.NOTA di Claudio Cottatellucci, Dopo le Sezioni unite 21799/2010: primo impatto sulle pronunce di merito.RASSEGNA DI GIURISPRUDENZA6. Corte d'appello di Torino 1.12.2010 - autorizzazione ex art. 31 co. 3 - minore quattordicenne nato in Italia - espulsione di uno dei genitori - gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico - sussistenza.7. Corte appello di Torino 15.12.2010 - autorizzazione ex art. 31 co. 3 - espulsione di uno dei genitori - esigenze di conservazione dei legami familiari - gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico - sussistenza - irrilevanza di precedenti condanne.8. Corte d'appello di Brescia 14.1.2011 - autorizzazione ex art. 31 co. 3 - espulsione di uno dei genitori - esigenze di conservazione dei legami familiari - gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico - sussistenza.9. Tribunale per i minorenni di Sassari 26.10.2010 - autorizzazione ex art. 31 co. 3 - espulsione del genitore - gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico - accoglimento del ricorso.10. Tribunale per i minorenni di Firenze 2.11.2010 - autorizzazione ex art. 31 co. 3 - espulsione del genitore - gravi motivi di salute del minore - accoglimento del ricorso.11. Tribunale per i minorenni di Milano 30.11.2010 - autorizzazione ex art. 31 co. 3 - espulsione di uno dei genitori - ricorso finalizzato a ottenere una regolarizzazione definitiva - rigetto della richiesta.12. Tribunale per i minorenni di Milano 3.12.2010 - autorizzazione ex art. 31 co. 3 - mancanza di radicamento sul territorio - espulsione di uno dei genitori - mancanza di pregiudizio - motivi di salute - gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico - sussistenza.13. Tribunale per i minorenni di Catania 22.12.2010 - autorizzazione ex art. 31 co. 3 - espulsione dei genitori - sradicamento dall'Italia, in alternativa, dell'intero nucleo familiare - gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico - sussistenza.14. Tribunale amministrativo regionale Piemonte - 10.2.2011 n. 130 - minore affidato o sottoposto a tutela - conversione del permesso di soggiorno - applicazione del nuovo art. 32 TU n. 286/98 - questione di legittimitŕ costituzionale.
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Humbel, Claude. "La restituzione di prestazioni secondo il nuovo art. 678 CO e il suo ruolo nel sistema delle operazioni con parti correlate." sui generis, February 3, 2022. http://dx.doi.org/10.21257/sg.199.

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Abstract:
La restituzione di prestazioni secondo l’art. 678 CO mira a ovviare a deflussi indebiti dal patrimonio societario di società anonime. Questo importante tassello della corporate governance svizzera è stato modificato nel contesto della riforma del diritto delle società anonime con l’obiettivo di rendere l’azione di restituzione più incisiva. Il presente articolo analizza la nuova norma e la pone nel contesto più ampio delle operazioni con parti correlate. Queste operazioni sono soggette a norme sempre più stringenti a livello internazionale, ma sono regolamentate solo selettivamente in Svizzera. -- Die Rückerstattung von Leistungen nach Art. 678 OR soll einen ungerechtfertigten Abfluss von Gesellschaftsvermögen verhindern. Dieses wichtige Element der schweizerischen Corporate Governance wurde im Rahmen der Aktienrechtsrevision mit dem Ziel geändert, die Rückerstattungsklage effektiver zu gestalten. In diesem Artikel wird die neue Regelung analysiert und in den breiteren Kontext der Geschäfte mit nahestehenden Personen gestellt. Diese Geschäfte unterliegen auf internationaler Ebene immer strengeren Vorschriften, sind in der Schweiz aber nur lückenhaft geregelt. -- La restitution des prestations selon l'art. 678 CO vise à empêcher transferts injustifiés d'actifs sociaux. Cet élément important de la gouvernance d'entreprise suisse a été modifié dans le cadre de la révision du droit de la société anonyme dans le but de rendre l'action en restitution plus efficace. Le présent article analyse la nouvelle réglementation et la replace dans le contexte plus large opérations entre parties liées. Ces opérations sont soumises à des règles de plus en plus strictes au niveau international, mais ne sont réglementées que de manière lacunaire en Suisse.
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"La riforma della confisca (d.lgs. 202/2016) : lo statuto della confisca allargata ex art. 240-bis c.p. : spada di Damocle sine die sottratta alla prescrizione (dalla l. 161/2017 al d.lgs. n. 21/2018)." Archivio penale, 2018. http://dx.doi.org/10.12871/978883318026716.

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Tarozzi, Simona. "Riforma dello Stato e gestione della terra." Mélanges de l’École française de Rome. Antiquité, no. 125-2 (December 2, 2013). http://dx.doi.org/10.4000/mefra.1861.

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Silvestri, Andrea. "IL PROGETTO DI RIFORMA SCOLASTICA DELL’ISTITUTO LOMBARDO (1848, RELATORE CARLO CATTANEO) E LA LEGGE CASATI (1859)." Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Rendiconti di Scienze, July 30, 2014. http://dx.doi.org/10.4081/scie.2011.86.

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Abstract:
This essay describes the reasons of two different documents. The first one is the project of public teaching system in Lombardy developed by Istituto Lombardo and written by Carlo Cattaneo just before the uprising against Austrians of March 1848 socalled “Cinque Giornate di Milano”. The second one is Casati Act, that reorganizes the whole educational system after the annexation of Lombardy into Piedmont in 1859. The project of 1848 was both inspired by the most advanced intellectuality of Milan and by the thought of Carlo Cattaneo, who was negative with Casati Act and with the whole unification process lead by Savoia court. But the structure that Francesco Brioschi gave in 1863 to the Politecnico di Milano (that had been established by Casati Act) was also influenced by the lesson of Cattaneo on scientific, technical and manufacturing education.
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Di Folco, Marco. "Le leggi di revisione costituzionale in Italia dal 1948 a oggi." Toruńskie Studia Polsko-Włoskie, May 5, 2022, 87–104. http://dx.doi.org/10.12775/tsp-w.2021.007.

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Abstract:
La presente relazione si pone l’obiettivo di offrire un quadro ricostruttivo delle principali revisioni costituzionali operate in Italia sotto la vigenza della Costituzione repubblicana, nonché delle più significative tra quelle tentate e non andate in porto, utilizzando come chiave di lettura i principali dilemmi interpretativi posti dall’art. 138 Cost. Una prima questione che si prenderà a riferimento attiene alla collocazione sistematica della fonte „legge di revisione costituzionale” in relazione all’ulteriore categoria delle „altre leggi costituzionali”, a propria volta testualmente prevista dalla disposizione costituzionale sopra citata. Risulta, infatti, controverso se la suddetta differenziazione assuma una valenza prescrittiva o meramente descrittiva. Secondo la prima tesi, sostenuta da una autorevole ma minoritaria dottrina, solo le leggi di revisione costituzionale potrebbero apportare stabili modificazioni al testo della Carta; mentre alle „altre leggi costituzionali” sarebbe preclusa la possibilità di introdurre modifiche tacite. Sotto tale aspetto l’obiettivo che qui si persegue è di mettere in risalto quale delle due prospettive si inveri nella prassi e, in particolare, se le leggi costituzionali e le leggi di revisione costituzionale siano o meno trattate alla stregua di un tipo unitario. Di seguito, sul piano dei contenuti, l’analisi della prassi sarà condotta con riguardo alla vexata quaestio se siano ammissibili riforme costituzionali di carattere organico o se le medesime debbano limitarsi ad ambiti circoscritti e puntuali. Una volta esperito il tentativo di mettere a fuoco i termini della distinzione tra le due ipotesi, che risulta non priva di elementi di incertezza e di problematicità, resta poi da effettuare l’inquadramento nell’una o nell’altra delle più significative riforme realizzate o tentate nel corso dell’esperienza costituzionale repubblicana. Nel relativo dibattito, peraltro, assume particolare rilievo la possibilità di applicare al referendum costituzionale il limite della necessaria omogeneità del quesito da sottoporre agli elettori a presidio della libertà di voto ex art. 48 Cost. elaborato dalla Corte costituzionale per il referendum abrogativo; ciò che si tradurrebbe, secondo alcune prospettazioni, o nel divieto di revisioni costituzionali organiche per l’inammissibilità dei quesiti referendari disomogenei che ne risulterebbero, ovvero nella necessità, in questi casi, di sottoporre al corpo elettorale una pluralità di quesiti per oggetti omogenei su singole parti della legge di revisione costituzionale approvata dal Parlamento. Per quanto attiene alla formazione delle leggi di revisione costituzionale, l’attenzione si concentrerà essenzialmente sull’ammissibilità di procedimenti derogatori rispetto a quello delineato dall’art. 138 Cost. stabiliti da leggi costituzionali ad hoc approvate secondo detta disciplina. Sul tema, ci si propone di porre in luce, nel quadro della riflessione giuridica che sul punto si è sviluppata in termini non univoci, se e in che misura si siano registrati nell’esperienza repubblicana revisioni o tentativi di revisione fondati su discipline procedimentali derogatorie.
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