Academic literature on the topic 'Rilievo 3D'

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Journal articles on the topic "Rilievo 3D"

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Di Giacomo, Giacomo, Massimo Limoncelli, and Giuseppe Scardozzi. "Rilievo e ricostruzione virtuale del Ponte Sud di Hierapolis di Frigia (Turchia)." Virtual Archaeology Review 4, no. 8 (November 20, 2015): 20. http://dx.doi.org/10.4995/var.2013.4281.

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Abstract:
<p>The paper concerns the topographical survey and the 3D reconstruction of a Roman bridge-aqueduct located immediately to the south of Hierapolis in Phrygia (south-western Turkey), along the ancient route directed to Colosse and the internal Anatolia; only its southern abutment and scarce remains of the northern one are preserved. It is in a very difficult location, inside the narrow and deep valley, and it was never studied before. During the 2011 field work campaign of the Italian Archaeological Mission, it was surveyed using a high precision differential GPS system (for the plan documentation and its positioning in the digital archaeological map of Hierapolis) and through a Motorized Robotic Total Station (for the documentation of the elevation and the creation of a 3D model of the southern side) with the aim of its virtual reconstruction.</p>
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Gonizzi Barsanti, Sara, and Adriana Rossi. "La Tomba di Giulio II a Roma: dal rilievo fotogrammetrico alla stampa 3D per non vedenti." Mimesis.jasd 1, no. 2 (March 23, 2022): 63–76. http://dx.doi.org/10.56205/mim.1-2.5.

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Abstract:
3D printing artefacts and monuments allows blind and visually impaired people to discover,understand and enjoy the beauty of Cultural Heritage. The reproduction of the artefactsusually starts with the 3D survey with reality-based techniques in order to obtain their metric,accurate digital copy. With a proper post-processing, the digital model is then set up ready forthe printing. The result is a physical model that can be touched and inspected, making the artvisible to everyone.This paper presents the pipeline followed for the 3D reproduction of the famous Michelangelo’sTomb of Giulio II, visible in San Pietro in Vincoli church in Rome. The photogrammetricsurvey is descripted and evaluated, and all the process followed to postprocess the 3D modelin order to make it countable for the 3D printing. A particular attention was given to theproblems occurred during the survey (lack of space, lights) and then the postprocessing relatedto the creation of different printed physical models. The fi nal models have been printed inaccomplish with the requests of the costumer, in order to make them suitable for blind people.
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3

Eroglu, Sevinc, Patric Schmitz, Carlos Aguilera Martinez, Jana Rusch, Leif Kobbelt, and Torsten W. Kuhlen. "Rilievo: Artistic Scene Authoring via Interactive Height Map Extrusion in VR." Leonardo 53, no. 4 (July 2020): 438–41. http://dx.doi.org/10.1162/leon_a_01933.

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Abstract:
The authors present a virtual authoring environment for artistic creation in VR. It enables the effortless conversion of 2D images into volumetric 3D objects. Artistic elements in the input material are extracted with a convenient VR-based segmentation tool. Relief sculpting is then performed by interactively mixing different height maps. These are automatically generated from the input image structure and appearance. A prototype of the tool is showcased in an analog-virtual artistic workflow in collaboration with a traditional painter. It combines the expressiveness of analog painting and sculpting with the creative freedom of spatial arrangement in VR.
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Santagati, Cettina. "Metodologie digitali per il rilievo e la valorizzazione del patrimonio culturale ipogeo." Virtual Archaeology Review 5, no. 10 (May 2, 2014): 82. http://dx.doi.org/10.4995/var.2014.4222.

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Abstract:
The study addresses the problems of acquisition and enhancement in the field of underground sites with particular regard to the Catacomb of St. John in Syracuse. In addition to the proposed survey methodology, the research highlightes that only through a reliable and objective documentation you can understand and study in depth these places. 3D documentation of these places hidden from the eyes of the city and, therefore, very complex to interpret has provided a powerful tool for investigation as it has allowed to show the relationships between the plano-altimetric environments and to study from a geometrical point of view the spatiality of these places providing new and valuable information to scholars of the monument.
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Cellerini, M., E. Chiti, G. Caracchini, G. Pellicanò, F. Dal Pozzo, and G. Dal Pozzo. "RM ed Angio-RM nello studio della patologia steno-occlusiva (aterosclerotica) delle arterie carotidi nel tratto cervicale." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 2_suppl (November 1996): 45–54. http://dx.doi.org/10.1177/19714009960090s206.

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Abstract:
Nella seguente trattazione viene effettuata una revisione del ruolo della risonanza magnetica e dell'angiografia con RM (angio-RM) nella diagnostica della patologia steno-occlusiva delle arterie carotidi nel tratto cervicale con particolare attenzione alle problematiche tecniche e cliniche. Nello studio dei vasi carotidei nel collo le tecniche angio-RM 2D e 3D Time-of-Flight (TOF) sono più diffusamente impiegate rispetto alle tecniche a contrasto di fase (2D e 3D PC angio-RM). Questo è in parte dovuto al fatto che la tecnica TOF, essendo stata commercializzata prima di quella a contrasto di fase, ha avuto una più ampia sperimentazione clinica. Inoltre, grazie alla recente introduzione di particolari accorgimenti tecnici (e.g. “Tilted Optimized Nonsaturating Excitation” o -TONE- e “Multiple Overlapping Thin Slab Acquisition” o -MOTSA-) l'angio-RM 2D e 3D TOF consentono in genere un'ottimale e selettiva visualizzazione dei vasi a livello cervicale. La recente pubblicazione dei risultati di ampi studi clinici (eg NASCET) ha sottolineato l'importanza della terapia chirurgica in pazienti sintomatici con stenosi serrata (79%–99%) dell'arteria carotide interna (ACI) evidenziando inoltre la necessità di un efficace «screening» preoperatorio. Da questi studi si evince che elementi importanti nella decisione operatoria sono principalmente rappresentati dal grado di stenosi, dalla presenza di ulcerazioni a livello della placca aterosclerotica e di lesioni «tandem» sullo stesso asse vascolare. Per quanto riguarda la valutazione del grado di stenosi dell'ACI, in corrispondenza della biforcazione, l'angio-RM si è dimostrata affidabile nell'identificare arterie di calibro normale o con stenosi lievi, senza falsi negativi. Tuttavia è stato segnalato che l'angio-RM, soprattutto con tecnica 2D TOF, tende a sovrastimare il grado di stenosi vasale. Studi recenti sembrano indicare una migliore affidabilità dell'angio-RM rispetto alla metodica eco-color-doppler nella differenziazione tra occlusione e subocclusione specialmente se si utilizzano entrambe le tecniche 2D e 3D TOF. Un limite importante dell'angio-RM è a tutt'oggi rappresentato dalla difficoltà di «caratterizzare» la placca aterosclerotica ed in particolare di identificare le ulcerazioni. È tuttavia auspicabile che lo sviluppo tecnologico (e.g. bobine di superficie «phased-array» dedicate) sia in grado di risolvere in un prossimo futuro i problemi di risoluzione spaziale, rapporto segnale/rumore ed artefatti da turbolenze di flusso che ostacolano attualmente con RM ed angio-RM il riconoscimento delle ulcerazioni della placca. L'angio-RM è un esame panoramico in grado di visualizzare nella stessa seduta non solo la biforcazione carotidea ma anche i vasi del poligono di Willis consentendo il rilievo delle lesioni «tandem» che costituiscono secondo alcuni Autori una controindicazione importante alla terapia chirurgica. Un po' più problematica risulta la valutazione dell'origine dei vasi epiaortici anche se sono già in commercio delle bobine in quadratura (e.g. «head and neck coils») che permettono l'esame dell'origine dei vasi epiaortici, della biforcazione carotidea e dei sifoni carotidei in un'unica acquisizione. Pertanto l'elevato valore predittivo negativo e l'elevata sensibilità nel rilievo delle stenosi, unitamente alla non invasività ed alla capacità di un'accurato studio delle strutture encefaliche, fanno della RM e dell'angio-RM una metodica particolarmente idonea nella valutazione preoperatoria dei pazienti sintomatici con stenosi carotidea. L'utilizzo della RM ed angio-RM come metodica di «screening» offre, a fronte di costi più elevati rispetto all'eco-color-doppler, il vantaggio di una minore dipendenza dall'operatore e di una maggiore panoramicità consentendo inoltre un impiego più mirato dell'angiografia con cateterismo arterioso (pazienti selezionati).
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Gasperini, Massimo. "Pisae Forma Urbis. Digital drawing and ‘reading’ of the city." ZARCH, no. 8 (October 2, 2017): 200. http://dx.doi.org/10.26754/ojs_zarch/zarch.201782156.

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Abstract:
Se il territorio costituisce il supporto materiale sul quale si sono impressi e sovrapposti i segni lasciati dall’uomo attraverso i secoli, la città può essere a ragione considerata la massima manifestazione dell’intervento dell’uomo su di esso. I processi urbani che determinano un impianto con tutte le sue modificazioni dinamiche sono interconnessi senza soluzione di continuità storica tanto da essere riassunti e rinvenuti nella trama stessa della città. Possedere gli strumenti per cercare di comprenderne i contenuti costituisce un primo atto cognitivo di fondamentale importanza qualora si intenda partecipare consapevolmente all’accumulazione di nuove proposte all’interno del tessuto storicizzato.La fase analitica della lettura conduce alla comprensione di questi processi dinamici che hanno determinato storicamente gli assetti insediativi e infrastrutturali del territorio. In analogia con la letteratura possiamo asserire che il palinsesto territoriale corrisponde al testo della storia dell’uomo e per essere compreso deve essere letto con la logica del progetto, lo strumento eletto della disciplina dell’architettura. Il documento principale per la lettura è il rilievo. Sottoporre la forma urbana di Pisa all’indagine sperimentale della lettura mediante l’adozione di nuovi strumenti digitali costituisce un momento di approfondimento e di sintesi delle conoscenze acquisite oltre ad esperire nuove metodologie analitiche sia nel campo degli studi storico-archeologici che in quelli dell’urbanistica e dell’architettura. I modelli tridimensionali digitali di Pisa e del suo territorio entrano per la prima volta a far parte di tale apparato strumentale, potenzialmente aperto verso nuovi possibili modi di utilizzazione. In particolare la Pianta della città si pone come supporto tecnico per molteplici e multiformi applicazioni.If the territory is the material support on where the marks left by man through the centuries are impressed and superimposed, the city could be rightly considerated as the greatest manifestation of the human intervention on it. The process that determine an urban system with all its dynamic changes are interconnected in a historical continuum so as to be summarized and found in the same interlaced city. To have the means in such a way as to try to understand its contents is primary importance if one intends to participate with good knowledge of a case in proposing new plans within the historical tissue. The analytical phase of reading leads to understand these dynamic process that have historically caused the settling down order and the territorial structure. On the analogy of the literature we can assert that the territorial palimpsest accords with the man history text and to be understood should be read with the logic of the plan, the elect instrument of the architectonic discipline. The main document for reading is the survey. To submit the urban form of Pisa to the experimental research of the reading by using new digital instruments is an opportunity of search and synthesis of the acquired knowledges besides to test new analithical methodologies both in the field of historical and archaeologic studies and in those of the town-planning and architecture. For the first time the digital threedimensional models of Pisa and its territory take part of this instrumental system, potentially open to new modes of use. Particularly the 3D representation of the town is a technical support for many and multiform applications. However, these new instruments of representation need to be connected with new methods of ‘reading’ and interpretation.KEYWORDS: 3D city model, G.I.S., territory and town, reading and typological interpretation
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Gasparotti, R., G. F. Gualandi, M. Bonetti, A. Chiesa, and G. Galli. "L'angiografia a risonanza magnetica nello studio del circolo cerebrale." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 3 (August 1992): 309–30. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500304.

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Abstract:
L'Angiografia a Risonanza Magnetica (ARM) è stata utilizzata per lo studio del circolo cerebrale a completamento della convenzionale indagine RM spin-echo (RM-SE) in 20 pazienti portatori di malformazioni artero-venose (MAV) cerebrali (17 sovratentoriali e 3 sottotentoriali). Per un'efficace dimostrazione sia delle afferenze arteriose che del drenaggio venoso sono stati contemporaneamente impiegati diversi tipi di sequenze ad «pacchetto» 2D e 3D (Time-of-Flight MR Angiography). Nei 5 casi con emorrragia intraparenchimale spontanea è stata utilizzata l'Angio-RM a contrasto d'ampiezza (Magnitude MR Angiography). I reperti sono stati confrontati con quelli dell'angiografia e della RM spin-echo. L'angio-RM è risultata essenziale ai fini di una diagnosi non invasiva di malformazione artero-venosa cerebrale in 3 pazienti (15%) con MAV di piccole dimensioni (diametro max di 15 mm), non riconoscibili nelle immagini spin-echo, ed in 4 casi dubbi (20%) in cui la RM-SE poneva solo un sospetto sulla base di rilievi indiretti. In tutti i casi di emorragia cerebrale da rottura spontanea di MAV l'Angio-RM ha permesso il riconoscimento del nidus angiomatoso residuo, mascherato dal segnale del sangue nelle immagini spin-echo, trovando successiva conferma nell'angiografia. L'Angio-RM si è inoltre dimostrata superiore alia RM spin-echo nella caratterizzazione anatomica delle MAV, riconoscendo un maggior numero di vasi afferenti e precisando meglio il tipo di drenaggio venoso. Confrontata con l'angiografia, l'Angio-RM in 3 casi è risultata insufficiente per la dimostrazione di vasi afferenti di calibro sottile, quali le arterie corioidee e le arterie cerebellari superiori, mentre in altri 3 casi ha mancato la visualizzazione di scarichi venosi profondi non dilatati. Nonostante l'angiografia rimanga l'unica indagine radiologica in grado di fornire una completa caratterizzazione sia morfologica che emodinamica delle MAV cerebrali, indispensabile ai fini di una terapia chirurgica o di un trattamento endovascolare, in base ai risultati del presente studio l'angio-RM può essere considerata come indagine fondamentale nella fase di inquadramento diagnostico, complementare alia RM tradizionale.
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Monti, Carlo. "LE APPLICAZIONI DELLE NUOVE MODALITÀ OPERATIVE MISTE AL RILIEVO DELLA GUGLIA MAGGIORE DEL DUOMO DI MILANO." Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Rendiconti di Scienze, December 30, 2014. http://dx.doi.org/10.4081/scie.2014.185.

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Abstract:
The main purpose of the paper is to discuss how to use 3D models in the world of Cultural Heritage (CH) by focusing on complex architectures. The experience of survey and modelling of the main spire of the Milan’s Cathedral is described. It is as an example, how a detailed real based 3D model is created and used as base for an information system (BIM) that is now at disposal for the maintenance works of the cathedral. The interesting case of study is the chance to present common problems, adoptable solutions and to discuss about the use and implementation of this kind of system for CH.
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Dissertations / Theses on the topic "Rilievo 3D"

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Tisi, Roberta. "Dal rilievo digitale al modello 3D polifunzionale. Procedure e applicazioni per la condivisione dei modelli 3D in ambito archeologico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
La direzione d'indagine della tesi trae origine dalla necessità ricorrente di sviluppare e ottimizzare una pipeline utile a convertire mesh poligonali in NURBS, mantenendo una elevata coerenza formale e morfologica con il manufatto digitalizzato. Il tema appare di grande importanza nello studio di beni culturali tramite modelli basati sulla realtà, che presentano sì una grande precisione ma allo stesso tempo anche una geometria molto complessa, caratterizzata anche da lacune e profili frastagliati che sono la conseguenza dell’azione del tempo, dei fenomeni metereologici e dell’azione dell’uomo. A partire dalle ricerche di documentazione e studio condotte sulle Piccole Terme di Villa Adriana, in occasione dei recenti restauri è emersa l'importanza di individuare una metodologia che fosse capace di produrre dei modelli “aperti”, ovvero condivisibili tra diversi applicativi (CAD, BIM, entertainment) senza incorrere in problemi legati al linguaggio. Posto questo come obiettivo generale, sono state messe in campo diverse risorse legate al mondo della restituzione tridimensionale, sostanzialmente riferibili alla combinazione di software appartenenti ad ambiti diversi (CAD/CAID, reverse modeling, per l’intrattenimento) e a tipologie standard di restituzione (mesh, NURBS, solidi). Lo studio svolto ha consentito di sviluppare una tecnica integrata finalizzata ad indagare un manufatto, in questo caso un bene archeologico, attraverso una documentazione tecnica polivalente, e che permette, tra le opportunità, di costituire base tecnica dell'intervento di restauro, con una buona affidabilità geometrica e al tempo stesso un'elevata rispondenza alle forme e alla morfologia dell’oggetto indagato.
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Tassinari, Enrico. "Rilievo 3D con laser a scansione a supporto della modellazione acustica di teatri all'italiana." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Nell’ambito della tesi di laurea viene descritto l’uso del laser a scansione terrestre per il rilievo della geometria interna di ambienti al fine della modellazione acustica. Attualmente infatti i modelli 3D utilizzati per la modellazione acustica di ambienti chiusi quali teatri o sale per la musica derivano solitamente dalle planimetrie esistenti, talvolta integrate da scarse misure dirette, e costituiscono in ogni caso basi geometriche incomplete e/o inaccurate. Il laser a scansione o la fotogrammetria digitale permettono invece di acquisire dense nuvole di punti tridimensionali, che, opportunamente elaborate, consentono di ricostruire la geometria dell’oggetto rilevato con elevata precisione, permettendo anche la restituzione di particolari difficilmente acquisibili, quali ad esempio in un teatro le quinte o i palchi, ma estremamente importanti nello studio delle prestazioni acustiche dell’ambiente. Nel caso di studio presentato, relativo ad un importante teatro all'italiana, si evidenzia come il laser a scansione terrestre, attraverso uno studio dei volumi e delle superfici, sia in grado di fornire precisi dati geometrici necessari per calcolare i parametri acustici e per fornire un quadro esaustivo sull’acustica della sala.
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GENTILE, VINCENZO. "Integrazione di indagini geofisiche, dati satellitari e tecniche di rilievo 3D presso il sito archeologico di Egnazia." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2017. http://hdl.handle.net/11695/72901.

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Abstract:
Egnazia è un importante sito archeologico localizzato in Puglia sul litorale adriatico tra Bari e Brindisi. La frequentazione più antica del territorio è datata all’età del Bronzo (XVI secolo a.C.). Il centro si dota della prima sistemazione di tipo urbano e fra l’età di Augusto e il I secolo d.C. si realizzano gli spazi e le strutture tipiche di una città romana. Alla fine del VI secolo l’abitato torna a restringersi entro l’antica acropoli e perdura fino al XIII secolo. All’interno del sito è presente un articolato sistema viario caratterizzato da un’arteria principale, la via Traiana, che attraversa Egnazia in direzione Nord Ovest-Sud Est, separa le aree pubbliche dagli spazi residenziali e produttivi e prosegue alla volta di Brindisi, divenendo un asse di rilievo anche nell’organizzazione del territorio. Da quest’ultima si snodano degli assi viari secondari con la funzione di collegare tutti i settori della città. In questa tesi vengono presentati i risultati di una ricerca multidisciplinare effettuata con lo scopo di comprendere l’articolato sistema viario della città tramite lo studio integrato di mappe storiche e moderne, l’analisi di immagini aeree e satellitari multispettrali, multi temporali, multi scalari (MIVIS, QuickBird e Google Earth), prospezioni geofisiche elettromagnetiche e rilievi tridimensionali (laser scanner) di un importante struttura quale il criptoportico. L’integrazione di più metodologie ha aumentato la probabilità di successo della ricerca poiché ha fornito informazioni oggettive tramite la valutazione della convergenza di più parametri che descrivono la stessa situazione. Questo tipo di approccio, scientifico, tecnologico ed innovativo, grazie alla collaborazione con diversi istituti di ricerca nazionali ed internazionali, è stato trasferito ed applicato infine in numerosi contesti archeologici localizzati in territorio internazionale (città romana di Doclea (Montenegro), la Fortezza di Ighram Aousser (Marocco) e i siti archeologici di Tell El Maskhuta (Egitto), Umm ar-Rasas (Giordania) e Gur (Iran)) caratterizzati da peculiari condizioni geologiche e geografiche.
Egnazia is an important archaeological site located in Puglia on the Adriatic coast between Bari and Brindisi. The oldest human settlement is dated back at the Bronze age (XVI century B.C.). The first urban system was created between the IV and III century B.C. and the typical roman structures were built between the Augustan age and the I century A.C. After the half of the IV century the settlement reduces its size in the old acropolis and it lasts until the XIII century A.C. In the roman city there is a complex road system characterized by a main road that travels through Egnazia towards North West-South East; it separates the public, productive and economic areas from the residential zone and it proceeds in the direction of Brindisi becoming an important point in the organization of the territory. This road has access to secondary axis which join or unite all the sectors of the city. In this thesis the results of a multidisciplinary research are presented. It was carried out with the purpose of understanding the road system of the city through the study of historical and modern maps, the analysis of multispectral, multi-temporal, multi-scalar aerial and satellite images (MIVIS, QuickBird, Google™ earth images), electromagnetic geophysical data and tridimensional survey (laser scanner) of an important structure like the cryptoporticus. The integration of different methodologies has enhanced the probability of success of the research since has provided objective information through the evaluation of diverse parameters describing the same situation. This scientific, technological and innovative multidisciplinary research was transferred and applied in different archaeological sites (the roman city of Doclea (Montenegro), the fortification of Ighram Aousser (Morocco), the archaeological site of Tell El Maskhuta (Egypt), Umm ar-Rasas (Jordan) and Gur (Iran) located in international countries and characterized by different geological and geographical conditions, with the collaboration between Italian and international institution of research.
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Triventi, Romano. "Tecniche geomatiche per il rilievo e l'analisi di reperti esposti presso Palazzo Mazzolani, Faenza." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L’argomento di questa tesi riguarda l’applicazione della tecnica di rilievo image-based detta “Structure from Motion” (SfM) a reperti archeologici facenti parte di una esposizione permanente sita in un palazzo storico di Faenza: Palazzo Mazzolani. Dopo un approfondimento sulla storia di Palazzo Mazzolani, viene descritta la documentazione disponibile sui reperti dello scavo di Piazza della Penna (Faenza – 1966-67), attualmente esposti nell’androne monumentale del Palazzo. Poiché di tali reperti non esiste un rilievo rigoroso, che sarebbe invece di grande utilità per tentare di supportare un’ipotesi di assemblaggio tra gli stessi, si è deciso di intraprendere un rilievo geometrico sistematico con il metodo della Structure from Motion, che ne rappresentasse fedelmente forme e dimensioni. Mediante l’utilizzo di programmi di fotogrammetria, analisi di nuvole di punti e 3D Modeling, è stato realizzato un database completo dei reperti, collegato ai rispettivi modelli 3D. I risultati dei rilievi sono stati confrontati con le misure degli elementi catalogati dall’archeologa Valeria Righini. Solo due elementi su 8 non hanno trovato un riscontro concreto. Si è potuto verificare che gran parte dei reperti non risultano essere compatibili tra loro per mancata corrispondenza geometrica, solo per 11 elementi di 26 è stato possibile ipotizzare un collegamento. Gli elementi 6 e 26 risultano essere compatibili, purtroppo l’elemento 26 non è stato possibile rilevarlo fotogrammetricamente e quindi non sarà possibile realizzare un collegamento tra le nuvole di punti con i software utilizzati nel lavoro. È possibile realizzare anche un utilizzo interattivo dei risultati del lavoro per una fruizione diretta dei dati ottenuti, implementando sull’ortofoto derivante dal rilievo SfM ortofoto, per ogni elemento, il link alla rispettiva scheda tecnica e ad un modello 3D navigabile.
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Campione, Ivo. "Integrazione tra analisi termografica e rilievo tridimensionale: studio metodologico e verifiche sperimentali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La termografia 3D, tema oggetto di molta ricerca negli ultimi anni, sfrutta tecniche di data fusion che consentono l’integrazione tra dato termografico e dato tridimensionale, proveniente da strumenti di ingegneria inversa. La termografia 3D ha numerose applicazioni e potenzialità, le più note in ambito ingegneristico, medico e di conservazione dei beni culturali. Partendo dalla tesi di dottorato dell’Ing. Francesca Lucchi e da un’accurata analisi dello stato dell’arte, è stata sviluppata una metodologia, per quanto possibile rigorosa ma di agevole implementazione, per unire i dati provenienti da un laser scanner e da una termocamera, al di fine di creare una nuvola di punti completata con i valori delle temperature. Poiché la radiazione percepita dai sensori della termocamera è affetta da un errore sistematico dipendente dalla geometria dell’oggetto esaminato, nella seconda parte della tesi è stato applicato un modello di correzione delle temperature che sfrutta la conoscenza della geometria dell’oggetto, e sono stati effettuati vari esperimenti per verificarne l’efficacia. La tecnica di integrazione messa a punto in questo lavoro di tesi, anche attraverso la scrittura di codice originale in Matlab, non necessita di una lunga fase iniziale di set-up, e consente di mantenere i due dispositivi completamente indipendenti tra loro, rendendola particolarmente versatile ma mantenendo allo stesso tempo un elevato livello di precisione ed accuratezza.
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Origlia, Ilaria. "La suite open-source MICMAC per il rilievo e la modellazione dei beni culturali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24075/.

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Abstract:
Nell’ultimo decennio il progresso della tecnologia e del campo informatico hanno portato ad uno studio approfondito nel campo della fotogrammetria e della computer vision. Si sono diffusi così sempre più programmi basati su algoritmi di Structure from Motion (SfM) che oggi sono utilizzati in diversi ambiti e discipline. In particolare, tra le varie applicazioni della fotogrammetria, vi è stato uno sviluppo nell’ambito del patrimonio culturale: si sono adottate tecniche speditive per i rilievi al fine di ottenere modelli tridimensionali, ortofoto o mappature dello stato di fatto in modo da poter creare un’archiviazione dei dati digitali per poi essere utilizzati per diversi scopi. In questo elaborato sono stati studiati tre dataset del progetto PAL (il censimento e il rilievo fotografico delle facciate del patrimonio dell’Università di Bologna eseguito tra il 2008 e il 2009): la Clinica Odontoiatrica, la Scuola di specializzazione in studi sull’amministrazione pubblica SPISA e il Museo di zoologia. L’elaborazione è stata eseguita con la suite open-source MicMac, basata su algoritmi di SfM, con l’obiettivo di indagare le sue potenzialità e problematiche applicata ai tre casi di studio. Si è cercato quindi di individuare una procedura adeguata alla restituzione di modelli tridimensionali ed ortofoto, tenendo conto che il rilievo del PAL è basato su criteri fondamentali della fotogrammetria antecedente la nascita della SfM, quindi pensato per un altro tipo di elaborazione dei dati. Il primo capitolo è stato incentrato sui concetti di base della fotogrammetria e della sua evoluzione fino ad arrivare alla Structure from Motion. Segue poi la presentazione della suite open source MicMac, facendo riferimento al linguaggio e all’interfaccia. Infine l’elaborato si è focalizzato sullo studio della procedura utilizzata nei tre dataset, con relativa analisi dei risultati ottenuti e valutazione della qualità metrica.
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EBOLESE, Donatella. "TECNOLOGIE DI RILIEVO 3D PER LA DOCUMENTAZIONE, L’INTERPRETAZIONE E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO: IL CASO STUDIO DEL PARCO ARCHEOLOGICO DI LILIBEO-MARSALA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2020. http://hdl.handle.net/10447/444681.

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Abstract:
In recent decades, the application of geomatics technologies and methodologies to archaeological studies has led to a substantial change in onsite survey techniques and allowed an interdisciplinary approach between archaeology and digital technologies. The employment of these techniques aims to reduce the time of research and documentation, to acquire large amounts of data and to manage, in a more efficiently and quickly way, different datasets. Moreover, these new approaches provide non-invasive, flexible, low-cost methodologies to improve archaeological documentation from a quantitative and qualitative point of view. Nowadays, archaeologists can take advantage of various recording techniques to produce highly accurate 3D models and ortho-images of archaeological sites. Far from replacing the more traditional techniques, the development of new geomatics ones tries to efficiently and effectively catch needs of the archaeological research. The main geomatic technologies used in the archaeological field for three-dimensional (3D) surveys are related both to range-based techniques (accounting for the use of active sensors, such as terrestrial laser scanner) and to those using image-based approaches (using passive sensors - mainly photographic cameras - and photographic images). The use of a terrestrial laser scanner for archaeological aims is becoming a common strategy to directly capture the 3D geometric information of an object. This method is based on costly sensors, but it provides a highly detailed and accurate description of complex surfaces. Image-based approaches, including photogrammetry, exploit 2D image measurements to recover 3D object information. Photogrammetric data produces highly detailed photographic textures to generate photorealistic 3D models. Moreover, in recent years, the development of Unmanned Aerial Vehicles (UAVs) has become more popular in archaeological excavations. UAV systems become a useful, versatile and cost-effective approach to record, measure and fully document large archaeological areas. They represent the fastest way to produce high-resolution 3D models of entire sites and allow archaeologists to collect accurate spatial data. The integrated use of range- and image-based techniques ensures the possibility to entirely record articulated structures by improving archaeological analysis and to support the generation of spatial and visual records of archaeological sites for conservative purposes. The work is part of the international research project “The Archaeological Map of Lilybaeum”, conducted by the Archaeological Institutes of the Universities of Palermo and Hamburg, the Soprintendenza of Trapani and the Archaeological Park of Lilibeo-Marsala. The area of Capo Boeo, which represents the focal point of the Archaeological Park, extends for about 28 hectares inside the modern city of Marsala. This wide area, spared by building expansion, preserves a considerable portion of Lilybaeum, the city founded in the IV century B. C. by the Punic. The city occupied the westernmost promontory of Sicily, in a strategic position that was its strong point since its foundation. On all four sides, the city was surrounded by imposing walls; it was also protected by the sea on two sides and by a moat towards the inland. The study presents the outcomes of several 3D surveys of the archaeological remains of Lilybaeum. Since 2017, UAV, laser scanner and terrestrial photogrammetric acquisitions have been planned and carried out to complete the previous traditional documentation of the Capo Boeo area. The research activity had a twofold aim: the application and evaluation of geomatic techniques for archaeological documentation, with particular focus to the integration of close-range aerial photogrammetric surveys using SAPR and laser scanner surveys, and the construction of a 2D and 3D georeferenced database to derive new information (such as updated plans) for developing the Archaeological Map of Lilybaeum.
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Di, Costanzo Giuliano. "La Sala dei Filosofi di Villa Adriana: documentazione digitale dopo il restauro." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17907/.

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Abstract:
La tesi affronta metodi e tecnica di rilievo e restituzione grafica digitale, applicati al caso di studio della Sala dei Filosofi a Villa Adriana, dopo il restauro iniziato nel 2014 e finito nel 2016. L'importanza della restituzione digitale della Sala dei Filosofi è legata alla prossimità di questa al più celebre edificio di Villa Adriana, il Teatro Marittimo, e al fatto che il suo studio nel rapporto con questo è sempre stato finora realizzato solo superficialmente, attraverso rilievi planimetrici. La tesi si compone di due parti distinte: la prima realizzata in situ, la "campagna di rilievo" per l'acquisizione dei dati; la seconda di elaborazione di questi, "post processing". Lo strumento utilizzato per il rilievo è un Laser Scanner modello C5 della Leyca che attraverso la creazione di nuvole di punti, lavorate successivamente in Cyclone - programma della medesima casa produttrice - ha permesso di estrapolare piante, sezioni e viste assonometriche. Una volta esportate in Autocad si è proceduto con le analisi geometriche della Sala, che hanno evidenziato analogie con altri edifici di quell’epoca, nella fattispecie la Basilica di Palazzo Flavio sul Palatino. L’obiettivo fondamentale di documentazione di un manufatto di Villa Adriana poco studiato si unisce a studi maggiormente specifici riguardo le affinità geometriche con la Basilica del Palazzo Flavio sul Palatino a Roma.
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Quarantini, Filippo. "Integrazione di dati geospaziali nel rilievo dei Beni Culturali a scala urbana e di dettaglio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Le moderne tecniche geomatiche consentono di rilevare i Beni Culturali a diverse scale di indagine e di integrare i risultati provenienti da differenti tecnologie, purché i dati digitali siano georefernziabili in un unico sistema di riferimento condiviso. Il caso di studio in esame, relativo all’importante borgo di San Leo (RN), è stato in questo senso molto interessante, avendo fornito l’opportunità di aggregare insieme, in un unico database finale, una grande quantità di dati tridimensionali provenienti da molteplici rilievi realizzati nel corso degli ultimi anni sul sito. Le tecniche utilizzate sono state soprattutto il laser a scansione e la fotogrammetria digitale, ma per l’orientamento delle nuvole di punti in senso assoluto si è fatto ricorso anche a misure GNSS e topografiche. L’esperienza ha confermato le potenzialità delle tecniche adottate, consentendo di generare un archivio unico, di dimensioni non comuni, che, se ulteriormente ampliato nel futuro, potrà costituire una documentazione rigorosa e di alta fedeltà di questo importantissimo sito, il cui ingente patrimonio artistico-culturale è stato peraltro soggetto nel tempo ad eventi calamitosi che costituiscono un rischio per la sua conservazione e che, a maggior ragione, richiedono una documentazione di qualità appropriata.
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Marcellini, Chiara. "Rilievo fotogrammetrico e ricostruzione tridimensionale del sito di Banbhore sul delta dell'Indo nel Sindh Pakistano." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
L'obiettivo di questo lavoro di tesi è stato quello di realizzare un modello tridimensionale del sito archeologico di Banbhore, situato alla foce del fiume Indo, nella regione del Sindh Pakistano. Il lavoro è stato svolto in due fasi principali. La prima fase è stata quella di lavoro sul campo, in cui sono stati acquisiti i dati, tramite rilievi aerofotogrammetrici, utilizzando UAV (Unmanned Aerial Vehicle): il drone DJI Phantom 3 Professional. In alcuni punti sul terreno sono stati posizionati i target e nel loro punto centrale, identificato da un codice, sono state misurate le coordinate spaziali, i GCP (Ground Control Point), tramite ricevitori GPS; queste coordinate, in un secondo momento, sono state corrette con i dati registrati dalla stazione fissa. La seconda fase di lavoro equivale alla realizzazione di un modello tridimensionale del sito, utilizzando i dati GPS e i rilievi fotogrammetrici effettuati durante la campagna di rilevamento. La georeferenziazione del progetto avviene grazie all'utilizzo dei GCP, dati che equivalgono a longitudine, latitudine ed elevazione di un punto di coordinate note. Per questa elaborazione è stato utilizzato il software Pix4Dmapper, un software di fotogrammetria automatica per modelli 3D e nuvole di punti. La restituzione del modello 3D avviene grazie ad una serie di algoritmi di SFM (Structure From Motion), i quali si occupano di elaborare e creare una nuvola di punti, al fine di creare un modello tridimensionale dell'intera area di interesse.
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Books on the topic "Rilievo 3D"

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Palka, Pierpaolo. Il rilievo 3D ad oggetto: Nuove procedure per il rilevamento dell'ambiente costruito. Roma: Aracne, 2011.

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Book chapters on the topic "Rilievo 3D"

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Rita Vecchiattini. "Potenzialità e limiti di sistemi mobile per il rilievo 3D." In DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality. FrancoAngeli srl, 2022. http://dx.doi.org/10.3280/oa-832-c133.

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Federico Cioli. "La rappresentazione del suono. Rilievo digitale e modellazione 3D per la virtualizzazione multisensoriale di tre grandi teatri europei." In DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality. FrancoAngeli srl, 2022. http://dx.doi.org/10.3280/oa-832-c163.

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Fabrizio Banfi, Daniela Oreni, and Jacopo Alberto Bonini. "L'Arco della Pace di Milano e la sua memoria storica: dal rilievo 3D e HBIM alla mixed reality (VR-AR)." In CONNETTERE - UN DISEGNO PER ANNODARE E TESSERE · CONNECTING - DRAWING FOR WEAVING RELATIONSHIPS. FrancoAngeli srl, 2020. http://dx.doi.org/10.3280/oa-548.92.

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Conference papers on the topic "Rilievo 3D"

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Muscatello, Giovanna, Aurora Quarta, and Carmine Mitello. "Salendo sulla Vedetta. Un rilievo laser scanner all’interno del castello di Gallipoli." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11457.

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Abstract:
Going up on the lookout. A laser scanner survey inside the Gallipoli castleGallipoli is a city located along the Ionian coast of Salento (Apulia, Italy) and it still preserves its original defensive system. Nowadays, the phases dating from the sixteenth century are visible together with the later ones and, in recent years, particular attention was dedicated to the Castle. It was opened for visitors from 2014, except to the so-called tower “Della Vedetta”, located on the northwestern quadrilateral’s corner. The only accessible areas of the castle’s lower level are two rooms with a connecting corridor, but the lower portion of the examined tower offers a rare proof of graffiti that has few local parallels. After a deep bibliographic and archivist research and the comparison with analogue works on similar well-studied contexts, we have carried out a direct analysis of this unknown portion through a 3D laser scanner. The scanner result proved to be an excellent tool to investigate the tower, whose articulation is made up of different rooms located on different levels connected by flights of stairs and where numerous mouths of fire are set. This 3D model allows to delineate the internal articulation, the constructive technique, the structural interventions and the whole corpus of graffiti too. The 3D survey helped to extrapolate considerable and various data. Moreover, it has suggested that a realization of a complete 3D model of the Castle can be a fruitful resource for its knowledge and it could represent a precious tool for an interactive enjoyment of the sectors still not open to visitors.
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Spadafora, Giovanna, Gabriele Bellingeri, Marco Canciani, Elisabetta Pallottino, Simone Ferretti, Eleonora Antonucci, and Roberto Dolfini. "Rilievo 3D e modellazione avanzata nello studio dei Forti di Roma: il Forte Monte Antenne." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11424.

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Abstract:
3D survey and advanced modeling in the study of the Forts of Rome: the Forte Monte AntenneIn the studies the authors are conducting on the entrenched camp of Rome, 3D surveys and digital models are used as means to understand constructions with the aim of developing restoration and re-utilization projects. For Forte Monte Antenne (1882-1891), the authors have carried out systematic studies of the formal and structural aspects. The data acquired from a direct survey and with laser scanner, drone and photogrammetry, integrated with data obtained from iconographic and bibliographic sources, were integrated in the creation of a digital model, which made the classification of the various elements in a structured database possible, including the verification of the relationship among the parts at varying levels, and the system of aeration ducts. Convective motions and the thermo-hygrometric and visual comfort within some of the environments, as well as thermographic surveys of the walls were conducted. The BIM model was integrated, therefore, with a MEP model. The hypothesis of restoration and possible adaptation to new functions cannot disregard the analysis of those parameters which complete the picture of environmental quality and thus of the effective potentials in repurposing of the structure.
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Muscatello, Giovanna. "La torre nella torre. Recupero e rilievo 3D per la fruizione della Torre Matta ad Otranto." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11357.

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Abstract:
The tower in the tower. Recovery and 3D survey for virtual visits to the Torre Matta in OtrantoOtranto is one of the biggest ancient settlements in the Salento (Puglia), in the easternmost part of the Italian peninsula. This location has always affected the city’s history, which has a stratified system of defence. As a result of the Turkish invasion of 1480, the city was completely destroyed. During the counter-offensive of 1481 the city was reconquered by the Aragonese, who are credited with the reconstruction of the city and its defences, building high walls with circular towers (still visible and well conserved), which housed artillery pieces on the various floors of the casemates. Around the mid sixteenth century the existing defensive structures were enriched with bastions including the imposing pentagonal structure that incorporates the circular tower of the late fifteenth century, the so-called Torre Matta, facing the harbour. As part of recent recovery measures, the enormous room inside the bastion was completely emptied. This entailed removing all the accumulated material which, over the years, had come to fill the entire space. This material obscured the external wall of the fifteenth century tower enclosed within the bastion, of which, at the beginning of the work, only the stone corbels and the blind arches at the top were visible. The material had also prevented access via the only original entrance, on the south-east side, which was on the level of the moat. The stratified deposits to be removed were about 18 m deep, and the operation served to bring to light the entire room and the tower, making it possible for the first time to appreciate the relationship between the walls. To record the geometry of the individual architectural features, a 3D laser scan was performed, integrated with direct surveys. A three-dimensional model was created in order to enable virtual visits and disseminate knowledge of the monument.
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Papa, Lia Maria, and Saverio D’Auria. "Rilievo e modellazione digitale: un percorso critico per la valorizzazione del Castello di Ischia." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11343.

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Abstract:
Survey and digital modeling: a critical approach for the enhancement of the Castle of IschiaThe development and dissemination of ICT have also influenced the cultural heritage sector. In the last decade, for this reason and not only, the way of doing scientific research, documentation and enhancement has quickly changed, to such a degree to question the real benefits brought by the digitization and virtualization of the historical buildings, in the fields just mentioned. The paper is part of a research field linked to the analysis of the metric and formal reliability of 3D integrated surveying and digital modeling of architectural heritage, and to the critical evaluation of the photogrammetry and laser scanning as tools for the deep knowledge and for the dissemination of the object of study. In particular, the focus is on the majestic Aragonese Castle of Ischia –whose origins date back to the fifth century BC, located in the eastern part of the island, on an area of over 5 hectares– and on the ruins of the Cathedral of the Assumption, of the fourteenth century, preserved inside. Starting from particular analysis and coming to general methodological considerations, the research had different objectives: comparing qualitatively and quantitatively the goodness of image-based and range-based surveys of single environments, determining the spatial location of some volumes compared to others, analyzing the “Castle-Cathedral system” through the development of virtual reality applications built from photo-modeling and laser scanning at the urban scale.
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Mitello, Carmine, and Giovanna Muscatello. "La cinta muraria ed i fossati della città di Otranto. Il rilievo tridimensionale integrato per la conoscenza delle evidenze architettoniche ed archeologiche." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11356.

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Abstract:
The walls and moats of the city of Otranto. An integrated three-dimensional survey for studying the architectural and archaeological evidenceThe system of fortifications that rings the old town of the city of Otranto (Puglia, Italy) conserves the still visible traces of structures belonging to various historical periods, attesting to the evolution of the settlement’s defensive system from the Messapian period (fifth century BC) to the Aragonese period (sixteenth century). As part of a recent urban renewal project targeting the area of the moats, new archaeological, historic and architectural investigations were conducted. These included a painstaking analysis of the circuit of defensive walls and the broad and deep moat, which contains valuable archaeological and architectural evidence that has never before been studied. The use of advanced surveying technologies such as 3D Laser Scanners, parametric and georeferenced, enabled a holistic, synoptic and comparative reading of the structures, recording the distinctive features, building techniques, materials, alignments, range of thicknesses and losses of continuity in the walls, all of which are necessary for a correct identification of the construction phases. In addition, the data arising from the study and three-dimensional survey of some subterranean tunnels, entirely excavated in the rock in the area of the moats surrounding the Aragonese castle, have also enriched the framework of knowledge regarding specific military and defensive dynamics.
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Calisi, Daniele, Maria Grazia Cianci, and Francesca Geremia. "Strumenti contemporanei a servizio del passato: il quartiere della Suburra a Roma tra storia e attualità." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8008.

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Abstract:
Questo scritto illustra il risultato di 3 anni di sperimentazioni e ricerche svolte in un’area urbana di prioritaria importanza nella formazione della città di Roma troppo spesso, in ragione della sua posizione non baricentrica rispetto all’attuale centro storico, trascurato dagli studi di settore. L’area presa in esame è stata una porzione del centro storico: uno stralcio del rione Monti, noto storicamente con il toponimo Suburra; nel dettaglio quella parte del Rione rimasta inclusa fra la via Panisperna, la via Cavour e via dei Fori Imperiali, che ha conservato in modo più autentico le caratteristiche del tessuto storico originario. La ricerca ha quindi attivato un processo di conoscenza della città intesa come approfondimento e analisi delle trasformazioni urbane attraverso l’indagine storico-archivistica, la lettura delle cartografie e dei documenti, lo studio tipologico, il controllo strutturale delle architetture messo in relazione alla conformazione geomorfologica del territorio ed alle trasformazioni subite dal tessuto edilizio. Contestualmente all’applicazione e verifica dei dati raccolti attraverso il rilievo e la sistematizzazione grafica. Per rendere più accessibile ed immediata la lettura di questo processo si è scelto di utilizzare la modellazione 3D per comunicare efficacemente e rendere agevole il confronto tra le successive epoche col fine di accogliere e dare una risposta innovativa alle istanze richieste dall’applicazione delle ICT nella documentazione del Cultural Heritage (Horizon 2020 - ICT for digital content and creativity). La modellazione, resa possibile dall’integrazione dei dati desumibili dalle fonti con il rilievo diretto, è stata estesa all’intera area oggetto di studio e si è soffermata sulla ricomposizione di determinati momenti della time-line. This paper shows the results of 3 years of research developped on a urban area of priority importance in the formation of the city of Rome, too often overlooked by the sector’s studies because of its not barycentric position in comparison to the actual historical center. The area is an excerpt of the Rione Monti, historically known with the toponym Suburra; in detail that Rione portion included among via Panisperna, via Cavour and via dei Fori Imperiali, which has preserved the original historic fabric characteristics. The research has then enabled a process of knowledge of the city meant as analysis of urban transformation through the historical-archival investigation, the maps and documents reading, the typological study, the architecture's structural control, all correlated to the geomorphological conformation of the territory and the urban farbic transformations. With the simultaneous application and the collected data examination through the survey and the graphic systematization. To make the reading of this process more accessible and immediate it has been chosen to use the 3D modeling to communicate and facilitate the comparison between the successive eras in order to receive and give a innovative response to the instances required by the application of ICT in the documentation of Cultural Heritage (Horizon 2020 - ICT for digital content and creativity). Modeling, possible by the integration of the data produced from the sources with the direct relief, was extended to the entire studied area and it’s been focused on the reconstruction of certain moments of the timeline.
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