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Dissertations / Theses on the topic 'Risanamento'

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MUZZONIGRO, ANDREA. "Crisi di impresa e modelli di risanamento: possibili tassonomie." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2019. http://hdl.handle.net/11566/263475.

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Abstract:
Lo scopo della tesi è approfondire gli aspetti tipici della vita dell’impresa caratterizzata dall’alternarsi di fasi di successo e di crisi. Negli anni è stata sempre più riconosciuta la centralità della crisi e della sua gestione dagli aziendalisti. Con analisi approfondita della letteratura si sono esaminate le cause di crisi e i fattori che costituiscono gli strumenti da utilizzare e le strategie da realizzare per risanare l’azienda. Si inizia con l’analisi della fase di declino, che necessita di una serie di interventi correttivi per avviare un processo di risanamento, e di quella di crisi, caratterizzata invece dalla progressiva riduzione del valore dell’impresa, che può sfociare nel fallimento. Nella parte successiva della tesi si incentra l’attenzione sugli interventi nel risanamento quali le strategie strutturali, organizzative e finanziarie dell’impresa. Un ulteriore elemento di studio riguarda le ragioni che portano l’impresa a decidere tra una strategia di ridimensionamento con la vendita di alcuni dei propri asset aziendali o di crescita con la vendita dei beni non stumentali per la prosecuzione del core business. Inoltre si analizzano gli strumenti da adottare per l’attuazione del piano di risanamento, partendo dalla nozione giuridica di crisi, fino a quella attuale. Si esaminano le procedure stragiudiziali e concorsuali finalizzate alla soluzione delle crisi d’impresa, liquidatoria, di continuità in base alla finalità prefissata. Si analizza una combinazione di eventi che si possono verificare a cui corrisponde un possibile strumento di risanamento. In conclusione, allo stato attuale si formulano soluzioni per superare lo stato di crisi riguardanti l’aspetto patrimoniale, l’accesso al credito e le previsioni sui ricavi, proponendo un modello generale di riferimento per l’utilizzo dei progetti di risanamento attraverso i diversi istituti giuridici. La materia in oggetto va incontro a variazioni in base al divenire della situazione giuridico- economica.
The thesis aims to investigate the typical aspects of a company life cycle, usually characterised by a continuous intertwining between phases of success and phases of crisis. Over the years, it has been acknowledged the growing importance of crisis phases and how businesses can manage them. Through an analysis of the existing literature, this study investigates the main causes of business crisis as well as the instruments and strategies that companies can implement to reorganise the business. The first part of the thesis analyses the decline phase and the actual crisis phase. It is argued that, while the decline phase needs a series of corrective actions in order to let the reorganisation process begin, the crisis one is instead characterised by a progressive reduction of the company value, which might eventually lead to bankruptcy. The second part of the study will focus on the main company reorganising actions such as structural, organisational and financial strategies. A further element of analysis relates to the reasons which might lead a business to decide between a downsizing strategy, through the selling of some of its business assets, or a growing strategy, through the selling of goods not related to the core business. Additionally, starting from the legal concept of crisis, the thesis analyses what are the main instruments needed to undertake a reorganizational plan. The thesis also examines the main extra-judicial and insolvency procedures of liquidation and business continuity based on the company purpose. A series of possible events, to which correspond a possible reorganizational instrument, are analysed. The thesis concludes by providing some possible solutions to overcome the state of crisis. In particular, by focusing on patrimonial aspects, on the access to credit and revenues forecasts, the thesis will propose a theoretical framework of reference which could be used by legal institutions to address reorganizational projects. The topic of analysis tough is subject to variations based on possible future changes of the economic and legal environment.
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Dall'Olmo, Ilaria. "Gli intonaci macroporosi per il risanamento dell'umidità nelle murature storiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Nella tesi si analizza il problema dell'umidità di risalita capillare nelle murature, esaminando in particolare, tra le varie tecniche di risanamento esistenti, gli intonaci macroporosi. Vengono analizzati i principi di funzionamento delle varie tipologie di intonaci, identificandone i requisiti, anche alla luce della normativa esistente, piuttosto limitata. Inoltre vengono esaminati i casi di applicazione di tali intonaci in laboratorio e in situ, per valutarne l'efficacia. Al termine vengono analizzati alcuni intonaci commerciali, in termini di caratteristiche dichiarate e anche alla luce dei requisiti più sopra individuati.
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Paganelli, Michele. "Progetto di recupero e risanamento dell'ex villaggio minerario di Formignano." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25314/.

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Abstract:
Il villaggio minerario di Formignano è un luogo dimenticato dai più, nascosto nell’appennino cesenate. Il sito è abbandonato da quando furono spenti gli impianti nel 1962 e dopo sessant’anni di incurie, i fabbricati all’interno del villaggio sono oramai allo stato di rudere e il bosco circostante si sta lentamente riappropriando di quegli spazi che l’attività mineraria gli aveva sottratto. Alla fine degli anni Ottanta un gruppo di appassionati fondò la Società di Ricerca e Studio della Romagna Mineraria, con lo scopo di raccogliere, studiare e proteggere i ricordi legati alle miniere di Romagna. La società ha svolto e svolge tutt’ora un ruolo fondamentale nel salvataggio della memoria di questo luogo, ma senza un intervento concreto e sostanziale il destino del villaggio è segnato. Il presente elaborato di tesi ha l’obiettivo di riaccendere una speranza per Formignano, trasformando il sito in un polo di interesse culturale e antropologico, partendo dal restauro degli edifici esistenti. L’inserimento di funzioni dedicate all’accoglienza e al ristoro dei visitatori permetterà al villaggio di avere un bacino di utenza più ampio, anche grazie alla fitta rete escursionistica presente nel parco. L'interesse turistico non dovrà, tuttavia, mettere in secondo piano l’importanza culturale del sito, infatti, l’obiettivo del progetto è far convivere il presente e il passato in simbiosi, in maniera tale che il nuovo valorizzi il vecchio e viceversa. Nel progetto di restauro dei fabbricati si è tenuto conto delle differenti condizioni di conservazione dei manufatti, analizzandone la consistenza materica e lo stato di conservazione. L’evidenza fisica dei segni del tempo sugli edifici e i ruderi dei fabbricati, lasciano trasparire il passato del villaggio; la contrapposizione dei materiali originari e dell’acciaio e del vetro delle nuove strutture porteranno l’osservatore a farsi domande sulla trasformazione dell’edificio, mantenendo viva la storia del villaggio minerario.
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Baggio, Francesca <1993&gt. "Crisi e risanamento aziendale. Il caso dell’azienda Orv Manufacturing Spa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12794.

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Abstract:
Tale progetto di tesi vuole trattare il tema del risanamento aziendale come soluzione alla crisi d’impresa, focalizzandosi in particolare sullo strumento del concordato preventivo in continuità aziendale. Nel primo capitolo si definisce il concetto di crisi e sono descritte le cause principali nonché le tipologie e gli indicatori utilizzati per prevederla. Nel secondo capitolo si affronta il tema del risanamento aziendale, descrivendo il ventaglio di possibilità a disposizione dell’azienda per fronteggiare la crisi e, in particolare, soffermandosi sulla procedura concorsuale del concordato preventivo. Nella parte finale dell’elaborato si cerca di approfondire le tematiche trattate in precedenza nell’azienda Orv Manufacturing Spa, indagando sulle cause e sul procedimento che l’hanno portata a richiedere ed utilizzare con successo tale procedura concorsuale.
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Libralesso, Marco <1991&gt. "La negoziazione della crisi ed il piano attestato di risanamento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15608.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone di illustrare la disciplina del piano attestato di risanamento ex art. 67, comma 3, lett. d) della Legge Fallimentare (R.D. 16 marzo 1942, n. 267), strumento previsto per risolvere e superare la crisi d’impresa in via stragiudiziale, cercando di garantire la continuità aziendale. L’analisi verrà inoltre effettuata approfondendo anche le norme che regolano l’istituto del piano attestato all'interno dell’ultima Riforma, che ha introdotto il “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” (d. lgs. 12 gennaio 2019, n. 14), che entrerà in vigore il 15 agosto 2020.
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Becherini, Federica <1973&gt. "Potenzialità del ferro zerovalente nanoscopico per il risanamento di siti contaminati." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/6508.

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Abstract:
Nanoscale Fe0 particles are a promising technology for in situ remediation of tricholoroethylene (TCE) DNAPL source areas, but the efficiency of this process is hindered by the rapid aggregation of the iron nanoparticles due to their reactivity . The aim of this study was to evaluated the properties different formulation of nanoparticles (coated, added with metals, emulsified.) and the influence in the surface properties and particles size. The present work includes also kinetic studies of the rate of dechlorination and the kinetic constant of the reductive dechlorination of TCE. The potential of using these formulation of nZVI and the problems linked with technology are investigated in the present work.
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Primo, Giovanna <1988&gt. "IL RISANAMENTO DELLA CRISI AZIENDALE IL PIANO ATTESTATO E L'ASSEVERAZIONE DEL PROFESSIONISTA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1978.

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Abstract:
La crisi d'impresa è un fenomeno complicato e molto frequente nell'attuale contesto competitivo caratterizzato da incertezza e instabilità. Con la riforma della legge fallimentare, iniziata nel 2005, il legislatore ha voluto predisporre degli strumenti di risoluzione della crisi aziendale ispirati ad una logica concordataria tra debitori e creditori, dove i primi propongono una soluzione e i secondi controllano l'esito della stessa. La riforma delle procedure concorsuali ha cercato di agevolare la conservazione dei valori aziendali, enfatizzando il ruolo del professionista chiamato a gestire la crisi. Con questo elaborato si è voluto tracciare un quadro generale del fenomeno della crisi d'impresa, inividuando gli strumenti stragiudiziali che sembrano più adatti a gestirla, concentrando l'attenzione sul "Piano Attestato di Risanamento", previsto dall'art. 67, comma3, lettera d) della legge fallimentare, e sul ruolo del professionista chiamato ad asseverare l'idoneità del piano al superamento della difficile situazione aziendale. L'analisi di questo strumento, sia nella fase della predisposizone del piano, sia nella fase delle verifiche effettuate dal professionista, è accompagnata dalla presentazione di un reale caso aziendale.
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Petenò, Veronica <1996&gt. "CRISI E RISANAMENTO DELLE IMPRESE: ANALISI DI ALCUNI CASI PRATICI DI TURNAROUND." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17615.

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Abstract:
Il presente elaborato approfondisce il tema della crisi d’impresa e delle strategie che possono essere implementate con lo scopo di risanare la stessa. Ci si è concentrati in primis sulla definizione del termine “crisi” e sullo studio delle varie fasi in cui si sviluppa il fenomeno; sono stati poi approfonditi la classificazione delle tipologie di crisi sulla base delle cause scatenanti le stesse, l’analisi dei metodi di previsione del default e lo studio degli indicatori di bilancio ritenuti utili per la valutazione della situazione aziendale. Proseguendo si analizza il tema del risanamento aziendale: si definisce il termine “turnaround” e si esaminano i fattori chiave determinanti il successo della procedura e il Turnaround Index. Si definisce poi il processo di risanamento, le fasi che caratterizzano lo stesso e gli interventi che devono essere attuati per raggiungere l’equilibrio economico, finanziario e patrimoniale; per concludere si esamina il contenuto del piano che deve essere predisposto per l’attuazione del risanamento. Nella seconda parte della tesi ci si dedica invece allo studio di alcuni casi pratici di turnaround: si analizzano l’attività svolta dall’azienda e le cause che hanno condotto alla crisi, per poi procedere con la descrizione degli interventi implementati al fine di risanare l’impresa; in concomitanza con la parte qualitativa si realizza una breve analisi di bilancio, esaminando gli indicatori utili alla valutazione dello stato di salute dell’azienda.
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Spolverato, Gianmarco <1995&gt. "Crisi d'impresa e risanamento. Analisi empirica del settore alberghiero di Abano Terme." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18786.

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Abstract:
Con il presente elaborato si è voluto approfondire un tema molto attuale nell’economia, ovvero la crisi d’impresa. Dal 2007 ad oggi questo tema purtroppo è trattato quotidianamente sia da fonti scientifiche-economiche che giornalistiche. Quando si parla di crisi di impresa si intende generalmente il momento in cui l’impresa stessa non riesce più a far fronte ai propri impegni, aggravando così la situazione finanziaria, patrimoniale ed economica. Per poter affrontare in maniera esaustiva l’argomento, oltre che riuscire a dare una corretta definizione della crisi di impresa, bisogna saper indicare quali sono le cause. Importante risulta anche utilizzare i metodi di allerta che segnalano l’entrata in crisi dell’impresa. Ogni realtà, per uscire da un periodo di crisi, deve mettere in atto un processo di risanamento, che richiede uno studio approfondito per definire la strategia da poter applicare, e la successiva consegna di un piano di risanamento ai propri stakeholder, i quali lo dovranno approvare. Il presente elaborato comprende inoltre un’analisi giuridica che ha il compito di mettere in evidenza le diverse tipologie di procedure concorsuali disposte dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza. Lo studio di questi aspetti teorici è diretto ad un’analisi del settore alberghiero italiano, la quale metterà in luce il caso specifico di Abano Terme. L’analisi del caso sarà svolta mediante l’utilizzo degli indicatori forniti dal Codice della Crisi d’impresa e tramite l’applicazione del modello Z-score di Altman; con un conseguente rapporto tra le due metodologie si effettuerà un’analisi finanziaria che dimostrerà se i risultati tra i due sono concordi e l’effettivo andamento finanziario del caso analizzato.
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Barichello, Federico <1988&gt. ""Il piano di risanamento attestato ex art. 67 co. 3 lett. d) L.F."." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5383.

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Abstract:
Il presente lavoro si propone di mostrare attraverso un esempio concreto quali potrebbero essere le effettive potenzialità del piano attestato di risanamento e contemporaneamente di dimostrare come il ruolo dei professionisti possa costituire un plusvalore di indubbia importanza al raggiungimento dell’obiettivo del risanamento aziendale e possa essere una risposta efficace all’atteggiamento dell’imprenditorialità che demonizza il fallimento, oltre che un’alternativa valida al cambiamento culturale per il momento tarda ad arrivare.
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Fratini, Valerio <1989&gt. "Il Teatro dell'Opera di Roma : analisi del piano di risanamento della gestione Fuortes." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12003.

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Abstract:
L'elaborato analizza le pratiche gestionali atte alla valorizzazione, attraverso le nuove tipologie di comunicazione, organizzazione dei processi interni, proposte culturali e misure amministrative generali, eseguite dalla fondazione del teatro dell'opera di Roma.
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Radighieri, Sara. "Risanamento ambientale di acque sotterranee nell'area di un sito industriale: un caso di studio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
I siti contaminati sono aree nelle quali, in seguito ad attività umane svolte nel passato o ancora in corso, è accertata un’alterazione puntuale delle caratteristiche naturali del suolo e/o della falda da parte di un qualsiasi agente inquinante. La presenza di siti contaminati è rilevante in Europa e in Italia; alcuni di questi sono definiti siti di “interesse nazionale per le bonifiche” (SIN), sulla base dell’entità della contaminazione ambientale, del rischio sanitario e dell’allarme sociale che causano. L’Unione Europea ha affrontato il tema della contaminazione dei siti industriali nella Direttiva n. 35 del 21 aprile 2004 sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, in cui viene inoltre introdotto il concetto “chi inquina paga”, che rappresenta il principio fondante della disciplina delle bonifiche e della riparazione del danno. La definizione di danno ambientale riportata in tale direttiva racchiude in sé sia un danno che incida significativamente sullo stato ambientale delle risorse acquatiche, sia un danno al terreno che crei un rischio significativo per la salute umana, sia un danno a specie e habitat naturali protetti, che incida in modo negativo sulla conservazione; la definizione include inoltre lo scarico di inquinanti nell’aria e nelle acque. Il processo di bonifica dei siti contaminati comprende tutte quelle azioni finalizzate all’eliminazione, o perlomeno alla riduzione, degli agenti inquinanti presenti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee. Le bonifiche ambientali hanno come obiettivo la salvaguardia dell’ambiente e della salute e permettono di recuperare e riqualificare aree compromesse e potenzialmente pericolose; proprio per questo rivestono un ruolo strategico nella pianificazione territoriale locale. Il presente elaborato di tesi ha lo scopo di realizzare un insieme di modelli per valutare l’efficacia del sistema di bonifica presente in un sito assunto come caso di studio.
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Bordin, Francesco <1988&gt. "Il piano attestato di risanamento come strumento di soluzione negoziale della crisi d' impresa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3116.

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Abstract:
Il legislatore, oltre al fallimento, ha previsto delle procedure concorsuali alternative per evitarlo e giungere velocemente ad una soluzione della crisi. Questi strumenti alternativi sono: il concordato preventivo, l' accordo di ristrutturazione dei debiti e il piano di risanamento. L’ obiettivo della tesi è approfondire la disciplina relativa al piano attestato di risanamento ex art 67, comma 3, lettera d) L.F.
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Guillaume, Nicolas. "“Firenze Capitale d’Italia”, le « Plan Poggi », 1864-1871 : évolution des conceptions diplomatiques, politiques, urbanistiques, militaires et culturelles à travers le transfert de la capitale du Royaume d'Italie à Florence." Thesis, Université de Lorraine, 2016. http://www.theses.fr/2016LORR0282/document.

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Abstract:
Cette étude porte sur les influences réciproques du « Plan Poggi » (projet d’agrandissement de Florence) et des relations diplomatiques, politiques, militaires et économiques entre l’Italie et les Puissances européennes, en particulier la France et le Saint-Siège, depuis la « Convention de Septembre » 1864 jusqu’à la « Porta Pia » en 1870, puis le transfert de la capitale à Rome en 1871. Viendra ensuite une analyse de l’état d’esprit de la population face aux bouleversements économiques et sociaux entraînés par l'arrivée du gouvernement, à travers les témoignages des acteurs politiques, des habitants, de l’architecture, de l’art, de la littérature, de la Presse. Enfin, sera analysée l'influence de ces modifications urbaines, sociales, sur les mentalités, sur la perception du patrimoine culturel et historique. En conclusion, sera menée une analyse des conséquences de la perte du statut de capitale sur les mentalités et les projets d'urbanisme, avec en particulier la « Question Florentine », concernant le subventionnement par l'Etat d'une partie des travaux liés aux institutions gouvernementales, encore non achevés au départ de la capitale, qui vont grever les finances de la municipalité, jusqu'à la mener à la faillite dans les années 1880.Il a été mené une accentuation de la recherche sur les questions militaires, qui sont d'une grande importance à l'époque ; en effet, le transfert de la capitale de Turin à Florence conduit à repenser totalement le système stratégique de l'Etat-Major militaire italien, ainsi que le système de défense de la ville promue au rang de capitale (ainsi qu'à réduire sensiblement celui de Turin, qui peut cependant rester une importante base d'attaque contre l'ennemi Autrichien) : les manœuvres de 1869 en sont l'exemple concret. L' accentuation des revendications en, et sur la Vénétie (qui conduiront à la guerre en 1866) provoquent un basculement stratégique : le bas-Pô gagne en importance par rapport au Mincio. L'armée est ainsi une des clés de la concrétisation des projets urbanistiques du Risanamento Florentin, imposant sa marque dans le paysage, par la construction de casernes (parfois aux dépends d'équipement de salubrité publique), et la planification d'importantes zones d'exercices militaires, le Campo di Marte dont la localisation fera l'objet de nombreuses polémiques et discussions. La réorganisation de Florence en ville vitrine du nouveau royaume, de la nouvelle Italie unitaire et de la nouvelle bourgeoisie libérale doit également (comme à Paris) être une ville permettant des manœuvres militaires efficaces et faciles.Il s'agira également d'étudier dans quelle mesure les opérations et la stratégie militaires ont conditionné la construction des infrastructures ferroviaires, autre point important de l'urbanisme de Florence capitale, avec les débats sur la construction et la localisation d'une nouvelle gare en remplacement de l'ancienne, et désaffectée, Stazione Leopolda : la localisation des voies conditionne l'urbanisme, mais subit des contraintes stratégiques, Florence devenant rapidement (même si la ville avait déjà joué un rôle similaire, quoiqu'à une bien moindre mesure en 1859 contre l'Autriche, avec l'arrivée massive de volontaires venus s'enrôler en ville) un carrefour ferroviaire (et routier) permettant de faire remonter vers le Nord le gros de l'armée italienne, employée au début des années 1860 dans le Sud pour réprimer le Brigantismo
This study concerns the mutual influences of the "Plan Poggi" (project of Florence's enlargement) and diplomatic, political, military and economic relations between Italy and the European Powers, particularly France and Holy See, since the 1864 " September Convention " until the breach of " Porta Pia " in 1870, and the transfer of the capital city in Rome in 1871. An analysis of the population's state of mind in front of economic and social upheavals pulled by the arrival of the government, through political actors, inhabitants, architecture, art, literature and Press testimonies will come then. Finally, the influence of these urban, social modifications on the mentalities, on the perception of the cultural and historic heritage will be analyzed. In conclusion, will come an analysis of the consequences of the loss of the status of capital city on the mentalities and on the urban planning projects, with in particular the "Florentine Question ", e.g the subsidization by the State of a part of the works bound to the governmental institutions, still not finished when the capital city leaves Florence, which are going to burden the finances of the municipality, and lead it to bankruptcy in the 1880s. An accentuation of the research on the military questions, which are of a big importance for the period, seems important; actually, the transfer of the capital city from Turin to Florence leads to totally rethink the strategic system of the Italian military General commandment, as well as the defensive system of the city promoted to the rank of capital (as well as to drastically reduce Turin's own, which however remain an important base for attacks against the Austrian enemy): the 1869 military exercise are the concrete example. The accentuation of the claiming for Venetia (which will drive to the war in 1866) provokes a strategic shift: the Lower Po Valley grows importance compared to the Mincio. The army is one of the keys of the realization of the urbanisation projects of Florentine Risanamento, posing its marks in the landscape, by the construction of barracks (sometimes at the expense of public health equipment), and the planning of important zones of military exercises, e.g the "Campo di Marte" whose localization will be object of numerous debates and discussions. Florence's reorganization in model town of the new kingdom, the new unitarian Italy and the new liberal bourgeoisie also owes (as in Paris) to be a city allowing effective and easy military operations.It will also be a question of studying to what extent the military operations and the strategy conditioned the construction of the railroad infrastructures, other important point of the town planning of Florence, with the debates on the construction and the location of a new station as a replacement of the former, and closed down, Stazione Leopolda: the location of circulation ways determines the town planning, but has to face strategic constraints, as Florence quickly becoming (even if the city had already played a similar role, although in a much lesser measure in 1859 against Austria, with the volunteers' massive arrival coming to enlist in the army) a railway and road junction allowing to make the main part of the Italian army go back to the north, used since the beginning of 1860s on the south to repress the Brigantismo
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Marivo, Beatrice. "Criteri per il monitoraggio del piano di tutela e risanamento della qualità dell'aria della Provincia di Ferrara: procedure, risultati e proposte di ottimizzazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1081/.

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Piccirelli, Valeria. "La stagione del Peep per il centro storico a Bologna. Analisi critica e documentale in riferimento al secondo ciclo di attuazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13200/.

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Abstract:
Il Peep del Centro Storico di Bologna ha avuto un ruolo di grande rilevanza nello scenario politico, amministrativo e culturale sia in Italia che all’estero. Con questa Tesi si vogliono analizzare gli aspetti che hanno contribuito alla progettazione e realizzazione di tale intervento ricostruendo anche il dibattito che si è sviluppato intorno ad esso. La ricostruzione di questa stagione affianca la ricerca bibliografica con una ricerca archivistica nei principali archivi tecnici di Bologna. Tramite un’intervista finale con uno dei progettisti del Peep, Carlo de Angelis, si è ripercorso tutto il periodo oggetto di studi, chiarendo aspetti inediti che non erano emersi dalle varie consultazioni.
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Bassi, Veronica. "La stagione del Peep per il centro storico a Bologna. Analisi critica e documentale in riferimento al primo ciclo di attuazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13210/.

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Abstract:
Il Peep del Centro Storico di Bologna ha avuto un ruolo di grande rilevanza nello scenario politico, amministrativo e culturale sia in Italia che all’estero. Con questa Tesi si vogliono analizzare gli aspetti che hanno contribuito alla progettazione e realizzazione di tale intervento ricostruendo anche il dibattito che si è sviluppato intorno ad esso. La ricostruzione di questa stagione affianca la ricerca bibliografica con una ricerca archivistica nei principali archivi tecnici di Bologna. Tramite un’intervista finale con uno dei progettisti del Peep, Carlo de Angelis, si è ripercorso tutto il periodo oggetto di studi, chiarendo aspetti inediti che non erano emersi dalle varie consultazioni.
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Mascagni, Veronica. "Rifunzionalizzazione ed adeguamento igienico-sanitario di un palazzo storico bolognese. Il progetto della copertura." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Oggetto della presente trattazione è lo studio di un’unità immobiliare privata inserita in un complesso di edifici situati all’interno del centro storico di Bologna. Per ciò che concerne la fase progettuale è stato proposto un intervento di rifunzionalizzazione architettonica e quindi una suddivisione adibita ad uso residenziale, in particolare alla creazione di dieci unità abitative a sé stanti. Si è condotta una ricerca e un successivo confronto di diverse possibilità di intervento, analizzando vantaggi e svantaggi, al fine di valutare la soluzione migliore sia in termini di tempi che di costi, considerando anche il contesto in cui verranno inserite. Il progetto prevede inoltre il completo rifacimento della copertura lignea, pertanto è stato eseguito il dimensionamento delle travi con relative verifiche di sicurezza e di esercizio e si sono proposte varie soluzioni per quanto riguarda i collegamenti fra travi-travetti e copertura-murature.
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Miotto, Linda. "Interesse sociale e finanziatori insider: l'esperienza statunitense sui conflitti e le prospettive del diritto italiano." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426600.

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Abstract:
The research aims at studying the corporate interest in the framework of the new financing techniques provided by the reform of company law in order to implement the investors’ mentoring and monitorig activities in the start up as well as in the corporate reorganization process. Part I provides a comparative and historical overview of the two basic models that have long competed in corporate law scholarship about the nature and the purpose of a corporation: institutionalism and contractualism. The claim is to underline that these two paradigms, which seem pointed in opposite directions because ultimately rested on strongly conflicting political visions of the appropriate foundations of corporate law, in another perspective, and specifically in the context of contemporary corporate law, are to be reconciled at least because the depth of the disagreement is not understandable in the light of the existing complex set of the firm’s contractual relationships. The shareholder primacy conception – which holds that a corporation is owned by its stockholders and that managers have a duty to maximize stockholder wealth - is unsatisfactory as a descriptive matter, in particular because to disregard the claims of nonshareholder constituencies is inconsistent with the positive role that creditors can play in the corporate governance. Under this approach, the analysis of the complexity of capital structure in relation to control rights becomes a central framework to inquiry. Part II sets out underlying that the contracts between the various corporate financial claimants and the corporation are inevitably incomplete because of the high transaction costs of fully specifying state-contingent agreements that would cover all possible circumstances. The hybrid securities are placed in this context as one of the legal structures introduced to promote economic efficiency. The debate over nonshareholder protection, with special regard to the question if fiduciary duties run also to bondholders and preferred shareholders, demonstrates, first, that while the bond indenture is an imperfect instrument, fiduciary duty is not a panacea, second, that much of the basis for distinctions between stockholder and bondholder remedies is outdated. Commentators posit that corporations should maximize value for shareholders alone mainly for an instrumental claim, that is because shareholders, as residual claimants, have the greatest incentive to maximize the value of the society as a whole. However, the diversification of the financial instruments leads to redefine the relation between ownership and control besides the notion of “residual claimant”, and supports the idea that, also the corporate interest, as like as the corporate control, is subject to negotiation. This conclusion, in turn, induce to treat the bondholders with voting rights as controlling the corporation and, thereby, to examine the broad issue of creditors’ responsibility so that the bond contract serves as the font of all rights and duties. In so doing, Part III attempts to shed some light, on the one hand, upon the implications of the power to influence or control corporate decisionmaking on the lender liability and, on the other hand, upon the opportunity to refer to bondholders the rules recently enacted in the field of s.r.l. In spite of nonshareholders rarely find it in their interest to contract with shareholders to vary the shareholder-primacy default rule and to play an active role in corporate governance, however, in certain contexts such as insolvency, circumstances can change so it is important to find in the liability (and in the confidence in the efficacy of judicial intervention) a balance between the renewed faith in the institution of contract and the opportunity to take into consideration also the creditors called “outsiders”. The dominant model in today's scholarship suggests that voluntary debt adjustments by enterprises in financial distress systematically disadvantage dispersed bondholders, that have a little bargaining power and are subject to debtor or institutional investors strategic behavior. The “liability lever”, nonetheless, could dissuade banks from investing in hybrid securities. On account of this, Part IV focuses on the bankruptcy law reform to evaluate the profitability of the new financing techniques in financial distress. In particular, the attention is paid to the choice between the two restructuring regimes (bankruptcy and out-of-court restructuring) and its impact on the governance system. Impeding financial distress as often as not means to avoid responsibility; at the same time using covenants to contractually secure various control rights typically assigned to equity holders creditors are enabled to address the restructuring perspective. In this perspective, the economic efficiency of the "half-way" instruments between shares and debentures is enhanced by the intersection of multiple mechanisms, including private restructuring, the market for corporate control, management incentives, creditor activism, and a host of others. An understanding of the unique dynamics of bankruptcy and non bankruptcy legislation has become essential to understand the fundamentals of corporate governance and its balance with relation to the behavior of the corporate interest in front of the borrowing claims.
Le pagine che seguono intendono offrire una rilettura dell’interesse sociale alla luce degli strumenti con i quali le più recenti riforme legislative hanno voluto consentire il coinvolgimento dei finanziatori nel governo della società dalla fase di start up a quella di crisi. Il primo capitolo opera una ricostruzione storica e comparata della contrapposizione tra le due scuole di pensiero che tradizionalmente si misurano sulla nozione di società e di interesse sociale: istituzionalismo e contrattualismo. L’intento è fare emergere come questi due moduli interpretativi, sebbene appaiano destinati ad una divergenza insuperabile perché radicata in ultima analisi su approcci politici profondamente configgenti sui fondamenti stessi del diritto societario, in un’altra prospettiva e specificamente nel contesto dell’assetto normativo attuale, necessitano viceversa d’essere conciliati in un quadro unitario. Ciò quantomeno perché le ragioni tradizionalmente addotte a fondamento del divario interpretativo hanno per la più parte perso aderenza al dato normativo dopo che questo è stato ridisegnato dalla riforma componendo in una diversa pluralità di forme le relazioni contrattuali inerenti alla società. La teoria della primazia dei soci – la quale ravvisa nella società una proprietà degli azionisti e nella massimizzazione della ricchezza di questi ultimi l’interesse in funzione del quale la società deve essere amministrata - non è soddisfacente sul piano descrittivo, in particolare perché negando ogni considerazione alle istanze dei non soci si mostra incoerente con il ruolo attivo che il legislatore ha consentito ai creditori nella stessa corporate governance. L’osservazione di questo nuovo elemento sposta dunque il baricentro dell’indagine sulla relazione tra la complessità della struttura finanziaria della società e la titolarità di diritti di controllo sulla stessa. La relativa analisi è condotta nel capitolo secondo, che muove dalla considerazione per cui i contratti tra i vari finanziatori e la società soffrono di un’incompletezza resa inevitabile dagli alti costi di transazione associati alla pretesa di disciplinare in sede negoziale ogni possibile evenienza. Gli strumenti ibridi di partecipazione trovano collocazione in questo contesto in quanto meccanismo legale innovativo di promozione dell’efficienza economica connessa alle istanze di competitività nell’accesso al finanziamento della piccola o media impresa. Un’efficienza, questa auspicata, da valutarsi soprattutto con riguardo al dibattito sul fondamento legale o contrattuale delle tutele da riconoscere agli investitori non azionisti, la ricostruzione del quale dimostra anzitutto che né il contratto di finanziamento né la tutela giudiziale successiva possono considerarsi strumenti perfetti, e in secondo luogo che il contesto normativo riformato impone di porre in discussione molti dei presupposti sui quali è tracciata la distinzione in punto di tutela tra azionisti e non azionisti. Rileva in tal senso l’argomento dottrinale secondo il quale le società dovrebbero massimizzare il valore per i soli azionisti perché così facendo – in considerazione delle pretese residuali di cui tale categoria è referente – otterrebbe di massimizzare il valore per l’intero ente. Ebbene, tale assunto è oggi posto in discussione dalla diversificazione degli strumenti di finanziamento, che sollecita a ridefinire la relazione tra proprietà e controllo nonché la nozione stessa di “residual claimant”, e supporta l’idea che anche l’interesse sociale, così come il controllo sociale, si presti ad essere determinato in via negoziale. Questa conclusione, a sua volta, induce a valutare la posizione dei finanziatori con poteri di voice in termini di controllo sulla società e, di conseguenza, ad esaminare l’ampio tema della responsabilità dei creditori nella prospettiva che il contratto di finanziamento sia veicolo non solo di diritti ma anche di oneri di condotta. Così procedendo, il terzo capitolo si prefigge di fare luce, anzitutto, sulle implicazioni che l’attribuzione ai finanziatori del potere di influenzare o controllare il processo decisionale della società esercita in tema di responsabilità e, sotto un secondo profilo, sull’opportunità di riferire ai portatori di strumenti partecipativi la disciplina recentemente dettata in seno al corpo normativo delle s.r.l. con riguardo alla responsabilità patrimoniale e gestionale dei soci. Premesso che raramente è da ritenere che i finanziatori istituzionali possano trovare conforme ai loro interessi alterare in sede contrattuale il principio residuale di primazia degli azionisti per svolgere in luogo di questi ultimi un ruolo attivo nella governance della società, ciononostante non è da escludere che in determinati contesti – e in specie in quello di crisi - le valutazioni di convenienza possano essere diverse. Potrebbe quindi essere rilevante trovare nella responsabilità (e nell’efficacia dell’intervento giudiziale) un bilanciamento tra la rinnovata fiducia nell’autonomia contrattuale e l’opportunità di prendere in considerazione anche i creditori privi di capacità di conseguire in sede di negoziazione un livello idoneo di tutela (cd. finanziatori “outsider”): ciò soprattutto in quanto il modello dominante in dottrina evidenzia che le politiche di debito assunte dalle società in stato di crisi svantaggiano sistematicamente la massa non organizzata dei creditori, che si trovano pertanto esposti a comportamenti strategici del debitore o degli investitori istituzionali. D’altro canto proprio la leva della responsabilità potrebbe dissuadere le banche dall’investire negli strumenti ibridi di finanziamento, così vanificando l’innovazione legislativa e con essa gli intenti di garantire maggiore competitività al nostro ordinamento. In considerazione di questi diversi elementi, il quarto capitolo si volge allo studio della recente riforma fallimentare, per valutare la profittabilità delle nuove tecniche finanziarie nella fase di crisi. In particolare, l’attenzione è riposta sulle soluzioni concordate alla crisi dell’impresa e sul relativo impatto sul sistema di governance. Per un verso emerge come evitare la procedura fallimentare nel più dei casi significhi sottrarsi dall’essere convenuti in azioni di responsabilità; per altro verso si delinea come ricorrendo a clausole contrattuali attributive di diritti di controllo i creditori ottengano di indirizzare non solo le politiche di investimento ma anche quelle di risanamento delle società finanziate, e con ciò dunque di poter contenere il rischio dell’attivarsi delle responsabilità da eterogestione. Se si considera come l’opzione per le soluzioni pre-fallimentari possa avvantaggiare l’intera massa dei creditori, si è indotti a ritenere che l’efficienza economica degli ibridi finanziari trovi realizzazione solo nell’intersezione di molteplici prospettive, legate alla privatizzazione dell’insolvenza, al mercato del controllo delle società, al coinvolgimento dei creditori negli assetti di governo delle società finanziate. La comprensione unitaria di tali dinamiche, legate al contempo alla solvenza e all’insolvenza, si pone quindi come momento essenziale per l’interpretazione degli equilibri di governance in relazione al complesso atteggiarsi dell’interesse sociale in relazione alle istanze di finanziamento.
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GALEOTTI, EDOARDO. "I POTERI E LE RESPONSABILITÀ DEI CREDITORI TITOLARI DI STRUMENTI FINANZIARI PARTECIPATIVI NELL¿AMBITO DELLE PROCEDURE STRAGIUDIZIALI DI RISOLUZIONE DELLA CRISI DI IMPRESA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/346239.

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Abstract:
The dissertation deals with the powers and the responsibility of the banks which hold financial instruments referred to in article 2346, sixth paragraph of the Italian Civil Code within the framework of the out-of-court procedures of the resolution of the companies crisis. The first chapter aims to investigate the economic and legal reasons that encourage the use of the financial instruments within the abovementioned framework and the powers that can be allocated to the creditors by these in-struments. The second chapter analyzes the duty of goog faith and fair dealing of the banks which hold financial instruments and the consequences deriving from a breach of these principles. The third chapter draws the responsibility of the banks which hold financial instruments resulting from a violation of the article 2497 of the Italian Civil Code.
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Mattioli, Samantha. "Sintesi delle principali emergenze del Quadro Conoscitivo, idnividuazione degli obiettivi di tutela, e definizione delle misure di risanamento per il Documento Preliminare del Piano di Tutela delle Acque della Provincia di Ferrara." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1500/.

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Abstract:
Determinazione del Documento Preliminare relativamente alle fasi di sintesi del QC, di individuazione degli obiettivi, e di definizione delle misure da adottare per il risanamento della risorsa idrica nel territorio ferrarese.
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DE, ROSA CORRADO. "IL FINANZIAMENTO ALLE IMPRESE IN CRISI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2015. http://hdl.handle.net/2434/282730.

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Abstract:
The subject of the analysis relates the liabilities against the banks arising from the lending to companies in economic distress or default ("concessione abusiva di credito"). Traditional doctrines, from France and Belgium, affirmed that the bank should be considered liable for the damages caused to the creditors of the company. This claim is based on the principle of entrust and deceptive appearance: the creditor negotiates with the company, and trusts the company's solvency, because the bank funded (and keeps on founding) it. Italian courts (see also Cassazione Sezioni Unite 7029-7030-7031/2006) followed the above mentioned interpretation, but determined that the creditor's claim is personal: the bank cannot be sued by the official receiver ("curatore fallimentare"). As a consequence of the above, banks are actually immune from any claim: single creditors do not have the power and information needed to prove the liability. “Concessione abusive del credito”, under this interpretation, is a rigid and limited tort. Some Authors suggested that the banks, in case of negligent lending, can be considered as shadow directors - interfering in the company's decisions - and can be sued by the official receiver ("curatore fallimentare") for the damages caused to the company itself. This analysis explores another solution, resulting from recent studies in Germany (H. KÖTZ, Vertragsrecht, Tübingen, 2009) and Italy (C. MIGLIO, L’autonomia privata nel rapporto di finanziamento bancario, Giust. Civ. 2013, 9, p. 473). Briefly, under this different interpretation, the bank's loan granted to companies defaulted and/or in distress, should be considered void. This different solution considers the “concessione abusive di credito” a threat to economic public order, generating negative externalities. Italian Constitution states that economic initiatives (“iniziativa economica”) cannot be contrary to public social utility (art. 41 co 2) – and bank law declares that the bank is obliged to a safe and prudent lending (art. 5 T.U.B.). As a consequence of the above mentioned second interpretation, the banks lose every guarantee, mortgage and surety securing the relevant loans; furthermore the banks can be sued by “curatore fallimentare” for precontractual liability (art. 1338 c.c.): if someone does not disclose the voidness of a contract (that he knows or should know that it is void) the other part shall be compensated of the relevant damages suffered. The last step of the analysis regards loan agreements executed in the framework of a restructuring procedure. Italian bankruptcy law has developed in the last 10 years three different restructuring procedures: “piani di risanamento” (art. 67 l.fall.), “concordato preventivo” (art. 160 l.fall.) and “accordi di ristrutturazione dei debiti” (art. 182-bis l.fall.). According to the prevailing doctrine, in the context of a restructuring procedure, the bank cannot be considered liable of “concessione abousiva di credito”: the relevant loan agreement is promoted and fostered by Italian law. But under an economic analysis of such law, a “no liability” rule is inefficient: the bank could avoid any credit rating and investigation on the condition of the company, allocating the default risk on the other creditors. We suggest that Italian law’s “favor” should be valued in considering bank’s malice or negligence. Only when the lender knows (or should have known) that the turnaround plan was inconsistent, he should be asked for compensation by the creditors. In this perimeter, the contract should be usually considered enforceable: Italian law encourages lending during the turnaround procedures – the contract is not contrasting economic public order, but it can be the base of a compensation plea.
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BIFERALI, DANIELE. "Il risanamento dell'impresa tra ridimensionamento e crescita." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/11573/916840.

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MAURO, FRANCESCA. "Valutazione dei rischi per i lavoratori nella gestione e nel risanamento di discariche." Doctoral thesis, 2023. https://hdl.handle.net/11573/1666945.

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Abstract:
Nonostante gli sforzi internazionali degli ultimi anni tesi a promuovere lo sviluppo di modelli di economia circolare orientati a una riduzione crescente dei rifiuti, in tutto il mondo lo smaltimento dei rifiuti per mezzo di discariche costituisce ancora una pratica molto diffusa, con inevitabili impatti sia sull’ambiente sia sulla salute pubblica. Basti pensare che alla Sesta Conferenza Ministeriale su Ambiente e Salute (Conferenza di Ostrava – giugno 2017) organizzata dal Dipartimento Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità i rifiuti sono stati dichiarati una priorità da attenzionare per il raggiungimento dello sviluppo sostenibile. Nel nostro Paese, nonostante la presenza di un complesso esteso di norme atte a garantire la corretta gestione dei rifiuti e la sicura progettazione delle discariche, negli ultimi anni si è diffuso il fenomeno delle discariche illecite, costituendo così una priorità nazionale. Dal punto di vista ambientale il problema del risanamento delle discariche è stato oggetto di numerosi interventi normativi e di diverse ricerche scientifiche. Al contrario, per la salute e la sicurezza dei lavoratori impegnati nelle attività di risanamento/gestione di discariche il legislatore e la comunità scientifica internazionale non hanno mai fornito procedure specifiche per tale settore. Pertanto, con l’obiettivo di definire specifici modelli di analisi dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori è stato sviluppato il presente lavoro di tesi. Tale lavoro è il frutto di una proficua collaborazione scientifica tra l’Università e il Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti e Insediamenti Antropici (DIT) dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), che da diversi anni svolge un’attività di consulenza tecnico scientifica in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori sui progetti di risanamento di siti contaminati compresi nei Siti di Interesse Nazionale, redatti ex art. 242 D.Lgs. 152/2006. La collaborazione ha previsto anche un’esperienza di tirocinio presso l’INAIL per analizzare documentazione e dati ad accesso riservato sulla tematica, utili a sviluppare modelli di analisi di rischio con approcci data driven. Tanto premesso, la tesi risulta organizzata come segue. Nei primi tre capitoli sono forniti i risultati dell’attività di ricerca bibliografica condotta nel primo anno, finalizzata a definire i caratteri generali del fenomeno dell’illegal dumping, i suoi impatti sull’ambiente e la salute pubblica, gli interventi condotti in situ per il risanamento delle discariche e i principali metodi di analisi del rischio, utilizzati in svariati contesti per le valutazioni di sicurezza (ivi comprese quelle riguardanti le infrastrutture stradali). A partire dal capitolo 4 sono illustrati i risultati delle attività di carattere sperimentale/applicativo condotte nel secondo e terzo del percorso dottorale. In particolare, nel capitolo 4, sono mostrati i risultati di un lavoro di analisi infortunistica condotto su due banche dati INAIL (Infor.MO e Flussi Informativi INAIL – Regioni ad accesso riservato), caratterizzate da una diversa organizzazione delle informazioni infortunistiche, che ha permesso di individuare i principali rischi per la sicurezza dei lavoratori nella gestione di discariche. Nei capitoli 5 e 6, invece, sono mostrati i risultati relativi allo sviluppo di modelli specifici per l’analisi e la gestione dei rischi rispettivamente nelle attività di caratterizzazione e risanamento di discariche. Infine, nel capitolo 7 viene sviluppato un modello di analisi e gestione degli impatti causati da un cantiere di risanamento di una discarica sulla sicurezza stradale del contesto territoriale entro il quale il cantiere stesso si inserisce. Complessivamente, l’elaborato di tesi fornisce la base di partenza per una valutazione scientifica dei rischi per gli operatori addetti ad attività di gestione e risanamento di discariche, a partire dalla letteratura di settore e dalla documentazione progettuale e infortunistica oggi disponibile. Tuttavia, mette in luce anche i potenziali margini di miglioramento della ricerca in questo settore, correlati principalmente alle modalità di classificazione del fenomeno dell’illegal dumping, all’organizzazione degli infortuni sul lavoro, e alla difficile standardizzazione degli interventi e dei processi di lavoro previsti per il risanamento o la gestione di una discarica. Si ritiene che le considerazioni sviluppate in questa tesi possano quindi diventare fondamentali per promuovere il progresso scientifico della materia, utile da un lato a promuovere una migliore pianificazione territoriale e dall’altro lato a consentire una più accorta progettazione di nuove infrastrutture di trasporto, nei casi di possibile interferenza.
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Pipitone, Valeria. "APPLICAZIONE DELL’IDROSEMINA IN AREA MEDITERRANEA FORTEMENTE DEGRADATA COME TECNICA PER LA SOSTENIBILITA’ ED IL RISANAMENTO AMBIENTALE." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/10447/94604.

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GIANCOTTI, ALFONSO. "Procedure per il recupero e risanamento delle aree industriali ad alto rischio di crisi ambientale. BN 2001-2997T." Doctoral thesis, 1999. http://hdl.handle.net/11573/409083.

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Cervarolo, Giuseppe, Giuseppe Mendicino, Francesco Macchione, and Vito Telesca. "Modelli ecoidrologici per la descrizione dei flussi energetici, di CO2 e di dinamica della vegetazione in ambiente mediterraneo." Thesis, 2009. http://hdl.handle.net/10955/689.

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