Academic literature on the topic 'Risarcimento'

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Journal articles on the topic "Risarcimento"

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Riverso, Roberto. "Le statuizioni civili della sentenza Thyssen." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2012): 167–76. http://dx.doi.org/10.3280/qg2012-002005.

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Abstract:
La parte della sentenza Thyssen dedicata al risarcimento delle parti civili risulta conforme alla piů evoluta giurisprudenza in materia di danni e legittimazione degli enti collettivi; essa appare comunque di notevole importanza segnando un punto di non ritorno nelle istanze risarcitorie in materia di sicurezza sul lavoro. Pur non potendosi discutere del risarcimento dei danni alle vittime e ai loro familiari piů diretti, liquidati prima dell'apertura del dibattimento, la drammaticitŕ dei fatti oggetto del giudizio č comunque penetrata in tutta la sua entitŕ e sotto diversi importanti profili, anche nelle statuizioni civili. Grazie alla presenza di ben 52 parti civili di diversa origine e natura (enti territoriali, associazioni, lavoratori, familiari) sono confluite nel processo autentiche istanze democratiche e partecipative; e sentimenti di natura collettiva; che hanno contribuito a rendere piů visibile la ferita inferta sul tessuto sociale e civile di una popolazione intrisa, per risalente tradizione storica, di cultura industriale e sindacale; oltre che a dare rappresentanza piů vera alla cognizione del dolore collettivo prodotto sulla comunitŕ interessata. Anche nella liquidazione del danno i giudici hanno operato con realismo e congruitŕ, discostandosi da logiche puramente tabellari e modulando i risarcimenti in modo affatto simbolico, in funzione del criterio guida attribuito alla gravita degli eventi.
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Cameron, Samuel. "A Model of Victim Compensation." Journal of Public Finance and Public Choice 9, no. 1 (April 1, 1991): 57–65. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345216.

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Abstract:
Abstract Il risarcimento a favore delle vittime di crimini è un meccanismo statale che è stato istituito, negli Stati Uniti, a partire dagli anni sessanta e che attualmente è in vigore in più di trenta stati.Questa forma di assistenza è stata criticata dagli economisti della scuola della Public Choice, sia perché potrebbe far aumentare l’«offerta di reati», sia perché coloro che amministrano il sistema di pagamento, perseguendo il proprio interesse personale, potrebbero favorirne l’espansione oltre la dimensione ottimale.Il primo argomento, sottoposto a verifica in un altro scritto dello stesso A., non ha trovato riscontro nell’evidenza empirica disponibile. Il fine del presente lavoro è stato quello di approfondire, sulla base dei dati disponibili, la validità del secondo argomento: quello attinente alia potenziale espansione di origine burocratica delle prestazioni di risarcimento.Se si considerano le norme in base alle quali i pagamenti devono essere eseguiti, si vede che di per sé esse rendono poco probabile una espansione eccessiva del sistema di risarcimento, dato che presuppongono che i pagamenti siano effettuati soltanto qualora si verifichino particolari circostanze (che il reato sia commesso da persone che non siano parenti del danneggiato, che le vittime cooperino con la polizia, che siano esclusi dal risarcimento coloro che hanno redditi elevati e che i crimini siano violenti).L’evidenza empirica, d’altra parte, dimostra che non vi è alcun elemento che suffraghi l’ipotesi che la probabilità di ricevere il risarcimento dipenda dal livello di criminalita. Inoltre, la relazione tra risarcimento e numero di impiegati à negativa, fenomeno del tutto contrario alle attese, ma forse spiegabile con il maggior tempo libero di cui dispone il personale, quando la burocrazia si espande. Il ritardo medio tra l’inizio della pratica e la sua conclusione tenderebbe ad aumentare con l’aumento degli impiegati e ciò ridurrebbe la probabilità media del risarcimento.
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Cocuccio, Mariafrancesca. "Contratto di viaggio e non risarcibilità del danno per lievi disservizi." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 19 (February 2018): 73–96. http://dx.doi.org/10.3280/dt2017-019004.

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Abstract:
Con la sentenza in commento, la Corte d'Appello di Bologna ha affrontato la questione della responsabilità del tour operator e del danno da vacanza rovinata, stabilendo che il relativo risarcimento implica la necessità di superare un certo grado di offensività, dimostrato dalla gravità del lesione. La gravità del danno e il rigore del filtro del danno riducono l'equilibrio tra il principio di solidarietà nei confronti della vittima e quello di tolleranza, con la conseguenza che il risarcimento del danno morale è dovuto solo se il livello di tolleranza è superato e il danno non è di poco conto
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Orrů, Elena. "Cancellazione del volo e risarcimento del danno supplementare." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 7 (August 2013): 28–43. http://dx.doi.org/10.3280/dt2013-007003.

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Srubek, Tomassy Chiara. "Ritardata partenza del volo aereo e risarcimento del danno." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 8 (October 2013): 179–85. http://dx.doi.org/10.3280/dt2013-008005.

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Benelli, Gianfranco. "Attività di ristorazione, immissioni rumorose e risarcimento del danno." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 1 (January 2011): 91–108. http://dx.doi.org/10.3280/dt2011-001008.

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Dessardo, Maria Chiara. "Ritardata consegna del bagaglio e diritto a un equo risarcimento." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 7 (August 2013): 103–7. http://dx.doi.org/10.3280/dt2013-007010.

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Casadonte, Annamaria, and Alberto Guariso. "L'azione civile contro la discriminazione: rassegna giurisprudenziale dei primi dieci anni." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (July 2010): 59–85. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002004.

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Abstract:
Sommario:1. L'evoluzione normativa2. Il diritto alla parità di trattamento nella cornice dei diritti fondamentali3. Il "combinato disposto" degli artt. 43 TU n. 286/1998 e 2-3 d.lgs. 215/20034. La casistica giurisprudenziale: a) la c.d. emergenza nomadi; b) cittadinanza e lavoro pubblico5. I profili processuali: a) natura del procedimento; b) giurisdizione; c) legittimazione ad agire; d) interesse ad agire; e) poteri del giudice e provvedimento conclusivo: inibitoria e risarcimento; f) impugnazione
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Bisanti, Filippo. "La responsabilità della società sportiva dilettantistica per l'illecito (doloso) commesso dal proprio atleta in gara." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 20 (October 2018): 329–49. http://dx.doi.org/10.3280/dt2017-020008.

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Abstract:
Nella sentenza in esame, il Tribunale di Bologna individua alcuni principi particolarmente interessanti per quanto riguarda la responsabilità civile nell'ambito delle competizioni sportive (settore questo caratterizzato da un'articolata normativa). Nel caso di specie, durante una partita dilettantistica di rugby, un giocatore colpisce volontariamente con un violento calcio uno degli avversari fuori dalla fase attiva del gioco. A seguito del procedimento l'obbligo di risarcimento non è gravato esclusivamente sul responsabile materiale del fatto (l'atleta), data l'assenza di un collegamento funzionale tra la condotta e il gioco praticato, ma anche sulla società sportiva dilettantistica dell'atleta. Con riferimento a tale ultimo aspetto, il Tribunale sottolinea come il potere di gestione e vigilanza della società sportiva dilettantistica sugli affiliati ed i benefici che la società sportiva trae dalle prestazioni degli atleti debbano portare alla possibilità di stabilire una responsabilità extracontrattuale in capo a quest'ultima di cui all'art. 2049 c.c. Infatti, dopo l'analisi delle posizioni dottrinali e giurisprudenziali in tema di responsabilità dei maestri e degli appaltatori, il Giudice condanna in solido la società sportiva dilettantistica e gli atleti al risarcimento del danno derivante dall'illecito commesso dall'atleta nei confronti dell'avversario, anche se l'atto illecito è stato commesso al di fuori di una fase di gioco attiva ed è stato commesso intenzionalmente, perché tale circostanza non è ritenuta sufficiente a interrompere il nesso diretto di causalità, non essendo una condotta totalmente estranea al rapporto tra le parti
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Ranieri, Francesco. "Fatto illecito civile. Danneggiati italiani e stranieri a confronto. Tutela risarcitoria differenziata?" DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (September 2011): 72–90. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-002005.

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Abstract:
Sommario: Introduzione: italiani e stranieri di fronte al risarcimento del danno da fatto illecito; condizione di reciprocitŕ e misura del risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale - 1. Straniero e condizione di reciprocitŕ ex art. 16 preleggi (Regio Decreto 16.3.1942 n. 262) - 1.1. L'evoluzione giurisprudenziale in relazione al danno biologico - 1.2. L'evoluzione in relazione al danno morale ed al danno da perdita irreversibile del rapporto parentale - 1.3 L'evoluzione in relazione al danno patrimoniale - 2. Il danno non patrimoniale da perdita irreversibile del rapporto parentale spettante ai congiunti residenti all'estero per la morte del familiare avvenuta in Italia. I due opposti orientamenti giurisprudenziali dei giudici di merito: liquidazione differenziata in base al rapporto di valore monetario tra l'euro e la moneta estera e liquidazione uguale per tutti - 2.1. Le argomentazioni a sostegno del secondo orientamento - 2.2. Danno punitivo, danno compensativo-satisfattivo, danno risarcitorio - 2.3. Il danno da morte del familiare. Dal danno morale soggettivo al danno esistenziale al danno non patrimoniale da perdita irreversibile del rapporto parentale - 2.4. Criteri-guida e limiti della liquidazione equitativa del danno ad opera del giudice ex artt. 2056 e 2057 c.c. L'art. 2058 co. 2 cod. civ. a tutela del soggetto danneggiante per l'ipotesi in cui la reintegrazione specifica risulti eccessivamente onerosa per il debitore - Conclusioni: l'evoluzione giurisprudenziale dalla "sentenza Gennarino" al danno biologico al danno non patrimoniale da perdita irreversibile di un familiare.
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Dissertations / Theses on the topic "Risarcimento"

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FERRERO, ANTONELLA. "CAUSALITÀ, RISARCIMENTO E SCELTA DEL DANNEGGIATO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/612964.

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Abstract:
The work aims to analyze the problem of the importance of human choices in the field of civil liability assessment. The case law examined allows to detect that there are cases in which, in the presence of an offense, the personal choice of the victim causes further damage. Therefore, the study intends to evaluate the relevance of this choice in the ascertaining the causal link between the illicit and the greater damage suffered. Two main issues drive the investigation and are closely related to each other. The first refers to the presence in the damaged person of characteristics, even psychic, that make it necessary (even if necessary only for him, and not according to average person’s standards) to have that specific reaction connected to that particular illicit fact. The second, on the other hand, concerns the specific damage that results from a choice, which is undoubtedly caused by the illicit fact, but that the victim still has a substantial freedom to make. The research is conducted by investigating what should be understood with personal idiosyncrasy, and then clarifying in which cases the behavior of the damaged person can be considered “reasonable” and, as such, worthy of protection.
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Tine', Caterina <1989&gt. "Risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6758.

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Abstract:
La tesi tratta il risarcimento del danno nei suo vari aspetti facendo una panoramica del danno patrimoniale e del suo risarcimento, approfondendo con più attenzione il danno non patrimoniale fino ad arrivare al risarcimento del danno in caso di morte. La prima parte approfondisce l’evoluzione del danno non patrimoniale con il susseguirsi delle sentenze e delle varie opinioni giuridiche che nel corso degli anni hanno rivoluzionato la disciplina fino ad arrivare alla concezione attuale. La seconda parte esamina il caso del danno da uccisione/ morte esponendo la disciplina che regola tale materia anche qui evidenziando i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni fino ad oggi.
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Buoso, Anna <1986&gt. "Il risarcimento diretto nel Codice delle assicurazioni private." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2417.

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Abstract:
Il risarcimento diretto, introdotto con il d.lgs. 7 settembre 2005 n. 209, consiste in una nuova procedura di gestione e liquidazione del sinistro. Il presente lavoro esamina, inizialmente, l'evoluzione normativa nel sistema assicurativo e procede con un'analisi del funzionamento e delle caratteristiche del risarcimento diretto. Viene inoltre approfondito il tema della qualificazione giuridica del rapporto che si instaura tra l'assicurazione del danneggiato e quella del responsabile civile. Infine si fornisce una disamina della CARD (Convenzione tra gli assicuratori per il risarcimento diretto) e vengono affrontate le novità introdotte dalla Legge liberalizzazioni n.27 del 24 marzo 2012 in materia di risarcimento diretto.
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Favero, Mila <1992&gt. "Il risarcimento del danno nel diritto della concorrenza." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13384.

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Abstract:
Il fine delle normative a tutela della concorrenza risiede, in prima approssimazione, nel pervenire all’armonizzazione tra gli Stati membri garantendo un funzionamento dei mercati che porti ,attraverso una giusta pressione competitiva, al massimo benessere perseguibile per la collettività. Le condotte delle imprese dotate di potere di mercato che alterano la competizione dando luogo ad operazioni di concentrazione, abusi di posizione dominante e intese restrittive della concorrenza vengono vietate dal diritto antitrust in quanto ritenute ostacolanti, a quel processo di rivalità tra le imprese che sta alla base dell’efficace funzionamento dei mercati. Oggi, le norme antitrust sono poste al centro dei sistemi di regolazione dell’attività d’impresa, così come le disposizioni relative al risarcimento del danno subito dai soggetti danneggiati.
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Cevolani, Nicolo' <1991&gt. "Tre statuti del prodotto vaccinale. Prevenzione, risarcimento e indennizzo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9869/1/Tre%20statuti%20del%20prodotto%20vaccinale.%20Prevenzione%2C%20risarcimento%20e%20indennizzo.pdf.

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Abstract:
L’ordinamento del prodotto vaccinale distribuisce regole su tre piani: prevenzione, risarcimento e indennizzo. Il farmaco immunologico, infatti, attiva norme in materia di sicurezza del prodotto, responsabilità civile e previdenza sociale.
The regulation of the vaccine product unfolds its rules on three grounds: prevention, compensation and indemnification. The immunological drugs, indeed, triggers rules on product safety, civil liability and social security.
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Sirto, Roberta <1991&gt. "I crimini di guerra giapponesi e la politica del risarcimento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10445.

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Abstract:
Lo spettro della guerra dell’Asia e del Pacifico (1931-1945) continua ad influenzare il Giappone e la sua politica estera. Fu durante questo periodo che avvennero i crimini di guerra perpetrati dai militari giapponesi contro i prigionieri di guerra e i civili nelle zone occupate. Nella prima parte della tesi vengono affrontate le tematiche che portarono alla commissione di tali crimini. A metà Ottocento il Giappone si aprì alle relazioni con le potenze occidentali e cercò di attuare una politica che lo portasse ad ottenere un ruolo paritario a queste nazioni intraprendendo una politica di conquista in Asia Orientale. Per fare questo si dotò di un esercito moderno che sostituiva al tradizionale codice samurai, fondato sugli antichi valori di fedeltà e coraggio, un sistema militare sempre più rigido e violento che culminò con il comportamento dei soldati giapponesi durante la guerra. A seguito della sconfitta giapponese le forze alleate istituirono il Tribunale di Tokyo che, assieme a tribunali minori, si occupò di sottoporre a processo i criminali di guerra giapponesi. Nell’arco del processo alcune questioni vennero tralasciate e le vittime dei crimini non ottennero giustizia né i dovuti risarcimenti. A partire dagli anni Novanta le vittime asiatiche dimenticate cominciarono a richiedere al governo giapponese scuse ufficiali e le dovute riparazioni, mettendo nuovamente il governo giapponese dinanzi alle proprie responsabilità della guerra dell’Asia e del Pacifico.
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Mariottini, C. M. G. "INADEMPIMENTO CONTRATTUALE E RISARCIMENTO DEL DANNO NEL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2011. http://hdl.handle.net/2434/153107.

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Abstract:
The topic of my dissertation is Breach of Contract, Remedies and particularly Damages in Private International Law. Therefore my attention shall be focused on the conflict-of-law issues, nonetheless paying as well due attention to the comparative issues, as a necessary preliminary study to my analysis. The undisputed and ever increasing relevance of international contracts in both private and business transactions, together with the differences detectable in the substantive laws in the many legal orders, justify the attention paid to this topic, due to the possible diverse outcomes of the same dispute in the different jurisdictions. Among these differences, for instance, the several possible remedies available against breach of contract (specific performance, reduction of the price of purchase, termination of the contract, damages) and their pre-requisites. Civil law orders, on one side, show a preference for specific performance or reduction of the price as a result of their moral approach to breach of contract and in fact generally require fault of the breaching party in order to assess damages, whereas common law systems, on the other side ‒ implementing an economic approach ‒ favour damages, regardless of fault. The aforementioned differences in substantive law show the importance of studying the conflict-of-law rules in breach of contract and its consequences, in order to assure – inasmuch as possible – the quest for the “best governing law” and uniformity in the final outcome of the dispute. And although international uniform law conventions, such as the 1980 Vienna Convention on International Sales of Goods or soft-law tools, such as UNIDROIT Principles or the Principles of European Contract Law, have undoubtedly contributed to harmonization, they cannot assure uniformity. The Vienna Sales Convention, for instance, has not been ratified by every country (UK, Brazil, Portugal and India, among others, have not ratified it and Japan only recently has) and it only applies “to contracts of sale of goods between parties whose places of business are in different States” (Art 1(1)), therefore leaving out of its scope private transactions as well as business transactions other than the aforementioned ones (for instance, disregarding contracts whose international character is borne out of the place of performance being other than the one in which both parties happen to have their place of business). Furthermore, it states the right to interests on damages (Art 78), but it does not provide for any criteria in order to calculate them. This shows, once again, that uniform law conventions do not necessarily or thoroughly prevent conflict-of-law issues from arising. Therefore, the question to be addressed states as follows: dealing with the breach of a contract bearing multi-state connections, which shall be the law governing the breach of contract and the remedies against it? Shall all these issues be governed by the law applicable to the contract or should there be exceptions? From a general point of view it may be assessed that the law applicable to the contract applies, with a few exceptions. As far as the law applicable to damages is concerned, for example, the issue of the possible concurrence of the lex fori with the law governing the contract arises. The matter concerning the law applicable to damages has traditionally been split into two separate issues, the first one pertaining to the remoteness (i.e. forseeability) and the heads of damages and commonly governed by the law applicable to the contract in light of the fact that such issues play no role in the correct carrying out of the process and the enforcement of the lex fori is therefore ruled out. The second one is related to the measure and quantification of damages and, as stated in case-law concerning extra-contractual liability which may nevertheless be addressed to as for breach of contract as well, a restricted enforcement of the lex fori should be justified, but only as far as aspects pertaining to the proper functioning of the judicial mechanism are concerned, such as, for instance, the manner of assessment of damages. Some legal orders, for instance, will require a jury to assess the measure and quantification of damages, in which case, the lex fori applies. As for the matter concerning interests, relevant differences may once again be pointed out from both the substantive and the PIL point of view. From the substantive-law point of view some legal orders, such as the Italian and the Swiss ones, do not allow compound interest and others, such as the Islamic ones, do not allow the assessment of interests at all, although providing for alternative means of compensation. And while common law orders usually characterize interests as a matter of procedure therefore applying the lex fori, in the civil law countries the same issue is considered as a matter of substance and thus governed by the lex contractus. These differences, once again, underline the possible different outcomes of the same dispute and the importance of the detection of the proper applicable law. I nevertheless wonder if, as far as international transactions by privates and small business firms (and not by big corporations, which entail different issues and mechanisms) are concerned, the different rule of governing interests by means of the law of the domicile of the non-breaching party shouldn’t be stated, instead. If interests are assessed to protect the economic power of the non-breaching party, such party being a private or a small firm, this party will probably see its own economic power better safeguarded by the enforcement of the law applicable in the economic and legal context in which he commonly lives and does his business, rather than the lex fori or the law applicable to the contract, which might have been simply chosen by the parties or have no connection with the environment he usually deals with. One last relevant issue must be borne in mind: whereas two States provided not only for the same substantive rule, but also for the same conflict-of-law rule, uniformity would still not be necessarily assured, due to possible discrepancy in the characterization of the same issue. As far as contractual obligations are concerned, characterization problems may in fact arise in connection with pre-contractual liability, but also donations as well as maintenance obligations. Therefore, in order to implement, insofar as possible, harmonization in the outcome of an international dispute, uniformity in both conflict-of-law rules and jurisdiction criteria should be pursued. Just like uniform PIL rules do not – themselves – assure uniformity, harmonized jurisdiction rules will never – alone – ensure uniformity in the outcome of the same dispute due to the possibility of multiple forums being competent at the same time in international contractual matters. Under the Brussels I regulation, for instance, the forum of the defendant’s domicile (Art 2(1)), but also the one of the place of performance of the obligation in question (Art 5(a)), as well as the one possibly agreed upon by the parties by means of a choice of court agreement (Art 23 – prorogation of jurisdiction, which shall be exclusive unless the parties have agreed otherwise), may each have jurisdiction over the same contractual issue. The same rules have been adopted between EC Member States (including Denmark), Switzerland, Norway and Iceland with the New Lugano Convention, signed on October 30th 2007.
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Festanti, Federico. "I metodi per la valutazione della proprietà intellettuale: contraffazione e risarcimento danni." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Teoria generale sui metodi di protezione della proprietà intellettuale: marchi, brevetti e diritto d'autore. Valutazione economica assets nel mercato. Contraffazione brevetti e plagio di diritto d'autore. Il risarcimento del danno secondo la legge. Metodi di quantificazione del risarcimento: danno emergente e lucro cessante. Analisi di alcune sentenze giuridiche in materia di contraffazione e risarcimento.
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Ricciardi, Angela. "Dall’illecito efficiente ai punitive damages. Il risarcimento del danno da illecito antitrust." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2018. http://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/4286.

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Abstract:
2016 - 2017
The research originates from problems mentioned during the debate on the “efficient tort”. The term refers to the category of those actions, normally characterised by high levels of infringement, likely to produce a profit for the damaging part much greater than the loss incurred by the injured party. Therefore, the attention focused particularly on the most appropriate remedy for the identification of the right classification of this surplus value. Having excluded the other ways, the instrument has been found in the civil responsibility. More specifically, the research confers, to this responsibility, a sanction value, beyond the compensatory one, distancing itself from the traditional opinion. On these bases, the attention focused on the new regulation of the private enforcement in the field of “illecito antitrust”. The reference is to the latest D.Leg 19 January 2017 n. 3 intervened in the implementation of the Direcrive 2014/104 UE. This new regulation, maintaining the prohibition of overcompensation, in a field like the one in question, where the needs of deterrence are evidently revealed, exposes itself to various censures from the point of view of the constitutional legitimacy. Hence the attempt to provide a costitutionally oriented interpretation of the law in question that, hopefully, will be able to enlighten the future activity of the law and the legislator. [edited by Author]
XXX ciclo
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Ruggiero, Perrino Claudia. "Intollerabilità della convivenza. Dalla violazione dei doveri coniugali con addebito della separazione al risarcimento del danno." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2015. http://hdl.handle.net/10556/1940.

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Abstract:
2013 - 2014
Nell’ambito dei rapporti familiari e della tutela dell'individuo si sono presentate nuove problematiche e questioni con riferimento alle quali si assiste alla predisposizione tanto sul piano legislativo, quanto in sede di interpretazione ed applicazione giurisprudenziale, di strumenti di tutela sempre più incisivi. Certamente superato un presunto principio generale di “immunità” − che, invero, a differenza di quanto avvenuto negli Stati Uniti d’America a partire dalla fine del XIX secolo, non risulta mai essere stato né codificato né affermato negli ordinamenti europei – anche le relazioni familiari si confrontano oggi con l’espansione, talvolta prorompente, della responsabilità civile e impongono all’interprete il delicato compito di delineare i limiti al rimedio risarcitorio connaturali alla peculiarità di una relazione interpersonale caratterizzata non soltanto da diritti o doveri reciproci, ma soprattutto dal fondamento naturale del vincolo affettivo e/o biologico. La giurisprudenza italiana manifesta sempre maggiore consapevolezza della necessità di rendere le condotte poste in essere in violazione degli obblighi coniugali e genitoriali oggetto di valutazioni giuridiche compiute sul piano dell’ “ingiustizia” del danno e della necessità di garantire l’adeguato ristoro ai pregiudizi della personalità dei singoli componenti della famiglia. Con specifico riferimento ai rapporti tra coniugi, la tassatività degli effetti dell’addebito fa sì, nella pratica, che il coniuge economicamente più debole (non obbligato, pertanto, al mantenimento dell’altro), pur in presenza di gravi violazioni degli obblighi coniugali, preferisca alla richiesta di addebito la domanda di risarcimento del danno non patrimoniale ex art. 2059 c.c. L'obiettivo della ricerca - nel corso della quale verrà privilegiato l'approccio comparatistico - consiste pertanto nell'individuazione e nell'analisi delle ipotesi di responsabilità civile, che, nell'ordinamento italiano ed in quelli stranieri, risultano collegate all'esistenza e all'esercizio delle situazioni soggettive inerenti ai rapporti familiari. Inoltre, la ricerca si propone di verificare quali siano i mutamenti, strutturali e funzionali, verificatisi nell'ambito della responsabilità civile in relazione al diritto di famiglia... [a cura dell'Autore]
XIII n.s.
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More sources

Books on the topic "Risarcimento"

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Quarta, Francesco. Risarcimento e sanzione nell'illecito civile. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2013.

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2

Dossier Mondadori: Corruzione e risarcimento. [Milano]: Kaos, 2011.

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3

Altomare, Cinzia. Amianto: Responsabilità e risarcimento dei danni. Dogana, Repubblica di San Marino: Maggioli, 2010.

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4

Pirzio-Biroli, Detalmo. Africa: Tra debito estero e risarcimento. Torino: L'Harmattan Italia, 2001.

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5

Stefania, Gori, ed. Risarcimento: Artisti contemporanei per gli Uffizi. Firenze: L.S. Olschki editore, 1995.

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6

Maggiolo, Marcello. Il risarcimento della pura perdita patrimoniale. Milano: A. Giuffrè, 2003.

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7

Pardolesi, Paolo. Profitto illecito e risarcimento del danno. Trento: Univeristà degli studi di Trento, Dipartimento di scienze giuridiche, 2005.

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8

Stefani, Domenico. Il risarcimento del danno da uccisione. 2nd ed. Milano: Giuffrè, 1994.

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9

Conte, Mario. Il risarcimento del danno nello sport. Torino: UTET, 2004.

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10

Plaia, Armando. Proprietà intellettuale e risarcimento del danno. Torino: G. Giappichelli, 2005.

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Book chapters on the topic "Risarcimento"

1

Norelli, Gian Aristide, and Raffaella Giardiello. "La gestione del risarcimento dei sinistri, l’esperienza Toscana." In Prevenire gli eventi avversi nella pratica clinica, 327–36. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5450-9_29.

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2

Giorgi, Daniele. "Una proposta di risarcimento iconografico per il perduto San Dionigi di Gherardo Starnina." In Entre idéel et matériel, 395–404. Éditions de la Sorbonne, 2018. http://dx.doi.org/10.4000/books.psorbonne.41123.

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