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Journal articles on the topic 'Risarcimento'

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Riverso, Roberto. "Le statuizioni civili della sentenza Thyssen." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2012): 167–76. http://dx.doi.org/10.3280/qg2012-002005.

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Abstract:
La parte della sentenza Thyssen dedicata al risarcimento delle parti civili risulta conforme alla piů evoluta giurisprudenza in materia di danni e legittimazione degli enti collettivi; essa appare comunque di notevole importanza segnando un punto di non ritorno nelle istanze risarcitorie in materia di sicurezza sul lavoro. Pur non potendosi discutere del risarcimento dei danni alle vittime e ai loro familiari piů diretti, liquidati prima dell'apertura del dibattimento, la drammaticitŕ dei fatti oggetto del giudizio č comunque penetrata in tutta la sua entitŕ e sotto diversi importanti profili, anche nelle statuizioni civili. Grazie alla presenza di ben 52 parti civili di diversa origine e natura (enti territoriali, associazioni, lavoratori, familiari) sono confluite nel processo autentiche istanze democratiche e partecipative; e sentimenti di natura collettiva; che hanno contribuito a rendere piů visibile la ferita inferta sul tessuto sociale e civile di una popolazione intrisa, per risalente tradizione storica, di cultura industriale e sindacale; oltre che a dare rappresentanza piů vera alla cognizione del dolore collettivo prodotto sulla comunitŕ interessata. Anche nella liquidazione del danno i giudici hanno operato con realismo e congruitŕ, discostandosi da logiche puramente tabellari e modulando i risarcimenti in modo affatto simbolico, in funzione del criterio guida attribuito alla gravita degli eventi.
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Cameron, Samuel. "A Model of Victim Compensation." Journal of Public Finance and Public Choice 9, no. 1 (April 1, 1991): 57–65. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345216.

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Abstract:
Abstract Il risarcimento a favore delle vittime di crimini è un meccanismo statale che è stato istituito, negli Stati Uniti, a partire dagli anni sessanta e che attualmente è in vigore in più di trenta stati.Questa forma di assistenza è stata criticata dagli economisti della scuola della Public Choice, sia perché potrebbe far aumentare l’«offerta di reati», sia perché coloro che amministrano il sistema di pagamento, perseguendo il proprio interesse personale, potrebbero favorirne l’espansione oltre la dimensione ottimale.Il primo argomento, sottoposto a verifica in un altro scritto dello stesso A., non ha trovato riscontro nell’evidenza empirica disponibile. Il fine del presente lavoro è stato quello di approfondire, sulla base dei dati disponibili, la validità del secondo argomento: quello attinente alia potenziale espansione di origine burocratica delle prestazioni di risarcimento.Se si considerano le norme in base alle quali i pagamenti devono essere eseguiti, si vede che di per sé esse rendono poco probabile una espansione eccessiva del sistema di risarcimento, dato che presuppongono che i pagamenti siano effettuati soltanto qualora si verifichino particolari circostanze (che il reato sia commesso da persone che non siano parenti del danneggiato, che le vittime cooperino con la polizia, che siano esclusi dal risarcimento coloro che hanno redditi elevati e che i crimini siano violenti).L’evidenza empirica, d’altra parte, dimostra che non vi è alcun elemento che suffraghi l’ipotesi che la probabilità di ricevere il risarcimento dipenda dal livello di criminalita. Inoltre, la relazione tra risarcimento e numero di impiegati à negativa, fenomeno del tutto contrario alle attese, ma forse spiegabile con il maggior tempo libero di cui dispone il personale, quando la burocrazia si espande. Il ritardo medio tra l’inizio della pratica e la sua conclusione tenderebbe ad aumentare con l’aumento degli impiegati e ciò ridurrebbe la probabilità media del risarcimento.
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Cocuccio, Mariafrancesca. "Contratto di viaggio e non risarcibilità del danno per lievi disservizi." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 19 (February 2018): 73–96. http://dx.doi.org/10.3280/dt2017-019004.

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Abstract:
Con la sentenza in commento, la Corte d'Appello di Bologna ha affrontato la questione della responsabilità del tour operator e del danno da vacanza rovinata, stabilendo che il relativo risarcimento implica la necessità di superare un certo grado di offensività, dimostrato dalla gravità del lesione. La gravità del danno e il rigore del filtro del danno riducono l'equilibrio tra il principio di solidarietà nei confronti della vittima e quello di tolleranza, con la conseguenza che il risarcimento del danno morale è dovuto solo se il livello di tolleranza è superato e il danno non è di poco conto
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Orrů, Elena. "Cancellazione del volo e risarcimento del danno supplementare." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 7 (August 2013): 28–43. http://dx.doi.org/10.3280/dt2013-007003.

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Srubek, Tomassy Chiara. "Ritardata partenza del volo aereo e risarcimento del danno." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 8 (October 2013): 179–85. http://dx.doi.org/10.3280/dt2013-008005.

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Benelli, Gianfranco. "Attività di ristorazione, immissioni rumorose e risarcimento del danno." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 1 (January 2011): 91–108. http://dx.doi.org/10.3280/dt2011-001008.

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Dessardo, Maria Chiara. "Ritardata consegna del bagaglio e diritto a un equo risarcimento." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 7 (August 2013): 103–7. http://dx.doi.org/10.3280/dt2013-007010.

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Casadonte, Annamaria, and Alberto Guariso. "L'azione civile contro la discriminazione: rassegna giurisprudenziale dei primi dieci anni." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (July 2010): 59–85. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002004.

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Abstract:
Sommario:1. L'evoluzione normativa2. Il diritto alla parità di trattamento nella cornice dei diritti fondamentali3. Il "combinato disposto" degli artt. 43 TU n. 286/1998 e 2-3 d.lgs. 215/20034. La casistica giurisprudenziale: a) la c.d. emergenza nomadi; b) cittadinanza e lavoro pubblico5. I profili processuali: a) natura del procedimento; b) giurisdizione; c) legittimazione ad agire; d) interesse ad agire; e) poteri del giudice e provvedimento conclusivo: inibitoria e risarcimento; f) impugnazione
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Bisanti, Filippo. "La responsabilità della società sportiva dilettantistica per l'illecito (doloso) commesso dal proprio atleta in gara." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 20 (October 2018): 329–49. http://dx.doi.org/10.3280/dt2017-020008.

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Abstract:
Nella sentenza in esame, il Tribunale di Bologna individua alcuni principi particolarmente interessanti per quanto riguarda la responsabilità civile nell'ambito delle competizioni sportive (settore questo caratterizzato da un'articolata normativa). Nel caso di specie, durante una partita dilettantistica di rugby, un giocatore colpisce volontariamente con un violento calcio uno degli avversari fuori dalla fase attiva del gioco. A seguito del procedimento l'obbligo di risarcimento non è gravato esclusivamente sul responsabile materiale del fatto (l'atleta), data l'assenza di un collegamento funzionale tra la condotta e il gioco praticato, ma anche sulla società sportiva dilettantistica dell'atleta. Con riferimento a tale ultimo aspetto, il Tribunale sottolinea come il potere di gestione e vigilanza della società sportiva dilettantistica sugli affiliati ed i benefici che la società sportiva trae dalle prestazioni degli atleti debbano portare alla possibilità di stabilire una responsabilità extracontrattuale in capo a quest'ultima di cui all'art. 2049 c.c. Infatti, dopo l'analisi delle posizioni dottrinali e giurisprudenziali in tema di responsabilità dei maestri e degli appaltatori, il Giudice condanna in solido la società sportiva dilettantistica e gli atleti al risarcimento del danno derivante dall'illecito commesso dall'atleta nei confronti dell'avversario, anche se l'atto illecito è stato commesso al di fuori di una fase di gioco attiva ed è stato commesso intenzionalmente, perché tale circostanza non è ritenuta sufficiente a interrompere il nesso diretto di causalità, non essendo una condotta totalmente estranea al rapporto tra le parti
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Ranieri, Francesco. "Fatto illecito civile. Danneggiati italiani e stranieri a confronto. Tutela risarcitoria differenziata?" DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (September 2011): 72–90. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-002005.

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Abstract:
Sommario: Introduzione: italiani e stranieri di fronte al risarcimento del danno da fatto illecito; condizione di reciprocitŕ e misura del risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale - 1. Straniero e condizione di reciprocitŕ ex art. 16 preleggi (Regio Decreto 16.3.1942 n. 262) - 1.1. L'evoluzione giurisprudenziale in relazione al danno biologico - 1.2. L'evoluzione in relazione al danno morale ed al danno da perdita irreversibile del rapporto parentale - 1.3 L'evoluzione in relazione al danno patrimoniale - 2. Il danno non patrimoniale da perdita irreversibile del rapporto parentale spettante ai congiunti residenti all'estero per la morte del familiare avvenuta in Italia. I due opposti orientamenti giurisprudenziali dei giudici di merito: liquidazione differenziata in base al rapporto di valore monetario tra l'euro e la moneta estera e liquidazione uguale per tutti - 2.1. Le argomentazioni a sostegno del secondo orientamento - 2.2. Danno punitivo, danno compensativo-satisfattivo, danno risarcitorio - 2.3. Il danno da morte del familiare. Dal danno morale soggettivo al danno esistenziale al danno non patrimoniale da perdita irreversibile del rapporto parentale - 2.4. Criteri-guida e limiti della liquidazione equitativa del danno ad opera del giudice ex artt. 2056 e 2057 c.c. L'art. 2058 co. 2 cod. civ. a tutela del soggetto danneggiante per l'ipotesi in cui la reintegrazione specifica risulti eccessivamente onerosa per il debitore - Conclusioni: l'evoluzione giurisprudenziale dalla "sentenza Gennarino" al danno biologico al danno non patrimoniale da perdita irreversibile di un familiare.
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Della, Rosa Andrea. "Ritardo del volo e compensation: l'intollerabile risarcimento di un danno tollerabile." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 9 (January 2014): 295–312. http://dx.doi.org/10.3280/dt2013-009004.

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Soldati, Nicola. "Danno da vacanza rovinata e risarcimento del danno provocato da terzi." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 25 (October 2019): 133–58. http://dx.doi.org/10.3280/dt2019-025007.

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Faletti, Elena. "Assenza paterna e diritto del figlio minore al risarcimento del danno." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (September 2012): 417–34. http://dx.doi.org/10.3280/mg2012-003053.

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Ghezzi, Morris L. "Risarcimento per danno da diffamazione a mezzo stampa: una ricerca empirica." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (December 2009): 51–58. http://dx.doi.org/10.3280/sd2009-002003.

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Abstract:
- This article describes the results of empirical research that analysed the area of civil cases and criminal proceedings requesting the payment of damages for press libel deriving from articles and books published by one of Italy's leading publishers. Covering the period from 1 January 2000 to 31 December 2006, the cases total 162 in civil proceedings and 245 for criminal libel. In each case, the document studied was the final one for each level of judicial decision-making, or the act of agreement between the parties, in cases when they reached an out-of-court settlement. The survey selected two categories from the entire field of people who initiated proceedings, that of magistrates (the judiciary and public prosecutors) and that of politicians, grouping all the remaining ones into a single macro-category dubbed "others". The statistical results indicate clearly that the quantitatively greater payments of damages are attributable to the category of the magistrates. In addition, the average length of the judicial proceedings also varies with the category to which the plaintiff belongs; in particular, it increases significantly in the case of magistrates taking action for criminal libel and is reduced when the same category takes action for civil libel. So clear is the reading of the quantitative results in numerical terms that the author preferred to offer no interpretation of the data compiled, leaving them to speak to readers for themselves.
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Bompiani, Adriano. "Le proposte emendative degli artt. 9, 24, 32 della Costituzione approvate di recente dal Senato." Medicina e Morale 41, no. 4 (August 31, 1992): 635–61. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1992.1094.

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Abstract:
In questa II parte (la I parte è stata pubblicata nel fascicolo 2/92 alle pp.233-255) l'autore affronta la questione della salubrità degli ambienti di vita e di lavoro sotto l'aspetto del diritto, soffermandosi in particolare sul concetto di "danno alla salute" e "danno biologico". Un ampio paragrafo viene dedicato al problema del risarcimento del danno in riferimento del danno alla salute; alcuni cenni vengono fatti al recente processo di espansione del danno alla salute dalla responsabilità civile alla sicurezza sociale.
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Arcangeli, Giulia. "Dovere di protezione dell'albergatore per danni alla persona dovuta al fatto penale di terzi." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 35 (April 2022): 105–29. http://dx.doi.org/10.3280/dt2022-035009.

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Abstract:
La High Court of Justice esamina un caso di richiesta di risarcimento del danno, fisico e psichico, subito dalle ospiti di un hotel aggredite da un estra-neo introdottosi durante la notte. Precisato il diverso approccio del modello degli ordinamenti anglosassoni sul tema della responsabilità dopo una breve disamina del contratto di albergo, si approfondiscono analogie e differenze sulla responsabilità dell'albergatore tra civil law e common law, facendo specifico riferimento agli "obblighi di protezione", con una proiezione sul possibile esito del giudizio in Italia
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Leanza, Calogero. "Trasporto ferroviario: negato il risarcimento del danno non patrimoniale da disservizi minimi." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 31 (December 2020): 85–106. http://dx.doi.org/10.3280/dt2020-031005.

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Dessardo, Maria Chiara. "Il turista danneggiato ottiene sempre un risarcimento, a prescindere dal suo comportamento." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 8 (October 2013): 154–67. http://dx.doi.org/10.3280/dt2013-008003.

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Valore, Paola. "Responsabilità del tour operator, incidente aereo e risarcimento del danno da morte." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 15 (September 2016): 294–304. http://dx.doi.org/10.3280/dt2015-015004.

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Montanari, Matteo. "Danno da vacanza rovinata da sinistro stradale." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 20 (October 2018): 300–328. http://dx.doi.org/10.3280/dt2017-020007.

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Abstract:
Si sta facendo strada in giurisprudenza un orientamento volto a riconoscere profili di illiceità alla violazione del diritto di godere di una vacanza organizzata. La possibilità di risarcire il danno da vacanza rovinata va comunque analizzata secondo i principi fissati dalla Suprema Corte con riferimento al risarcimento del danno non patrimoniale, al fine di evitare una dilatazione indiscriminata del perimetro di tale danno. L'analisi di cui sopra dovrebbe essere condotta in maniera rigorosa al fine di evitare possibili tentativi di aggirare la valutazione del pregiudizio costituzionalmente individuato, che dovrebbe presiedere alla liquidazione del danno non patrimoniale diverso da quello normativamente stabilito.
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de Salvia, Azzurra. "Le conseguenze del caso Laval sul sistema svedese di relazioni industriali." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 3 (February 2012): 92–95. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-003006.

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Abstract:
A seguito della sentenza Laval della Corte di Giustizia del dicembre 2007, i sindacati svedesi, responsabili di un'azione collettiva tesa ad ostacolare pratiche di social dumping adoperate da un prestatore di servizi straniero, sono stati condannati al risarcimento dei punitive damages. Tale vicenda ha dato avvio ad un processo di revisione della normativa svedese, culminato con l'adozione della legge cd. Laval che ha posto rilevanti limiti all'autonomia collettiva e al conflitto, vietando altresě le azioni collettive nei confronti di imprese estere vincolate da un contratto collettivo stipulato nel proprio Paese d'origine con le organizzazioni sindacali locali.
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Ancis, Luca. "Il risarcimento del danno da abbandono in aeroporto per la Corte di Cassazione." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 17 (December 2017): 67–76. http://dx.doi.org/10.3280/dt2016-017006.

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Ruggiero Perrino, Claudia. "Responsabilità del vettore aereo per smarrimento del bagaglio e risarcimento del danno esistenziale." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 33 (June 2021): 87–108. http://dx.doi.org/10.3280/dt2021-033005.

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Giorgi, Gloria. "Risarcimento del danno da ritardata consegna del bagaglio da parte del vettore aereo." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 37 (December 2022): 283–96. http://dx.doi.org/10.3280/dt2022-037012.

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Stasio, Donatella. "La responsabilitŕ civile dei magistrati in Italia e in Europa." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2011): 111–14. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-002011.

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Abstract:
Periodicamente, anche dopo la legge n. 117 del 1998 (avente ad oggetto «Risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio delle funzioni giudiziarie e responsabilitŕ civile dei magistrati») si torna a parlare di tale responsabilitŕ come se si trattasse di colmare una lacuna del sistema. Č accaduto da ultimo con la presentazione della riforma costituzionale della giustizia varata dal Governo Berlusconi. Anche in questo caso si č invocata l'Europa con il seguito di "vincoli" da essa imposti al legislatore italiano. A torto, ancora una volta, ché le indicazioni provenienti dalla giurisprudenza della Corte di giustizia dicono tutt'altro, e che la disciplina italiana vigente č analoga a (o comunque dello stesso tenore di) quella prevista negli ordinamenti della stragrande maggioranza dei Paesi.
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Cirillo, Giovanni. "Ritardo nel trasporto aereo di passeggeri, compensazione pecuniaria e risarcimento del danno non patrimoniale." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 16 (September 2017): 45–56. http://dx.doi.org/10.3280/dt2016-016005.

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Viti, Valentina. "Questioni in punto di assicurazione della responsabilità civile nel sistema del c.d. "risarcimento diretto"." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 17 (December 2017): 77–87. http://dx.doi.org/10.3280/dt2016-017007.

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Orti, Francesca. "Wedding package e danno da "vacanza rovinata"." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 35 (April 2022): 65–90. http://dx.doi.org/10.3280/dt2022-035005.

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Abstract:
Il Tribunale di Firenze ha respinto, per mancanza di prova, la domanda di risarcimento del danno da "vacanza rovinata" proposta da una coppia che, dopo aver acquistato un pacchetto turistico comprendente la celebrazione del matrimonio su una spiaggia delle Hawaii, aveva lamentato alcune carenze, quali: la vista della camera sul campo da Golf invece che sull'Oceano, come previsto nel catalogo, la celebrazione della cerimonia su una spiaggia diversa da quella pattuita; il mancato riconoscimento del matrimonio in Italia per as-senza della convalida dell'Apostille. L'A., delineato il quadro normativo e richiamati i precedenti giurisprudenziali in tema di "danno da vacanza rovinata" in relazione ai viaggi di nozze, ha rimarcato il dovere d'informazione dell'operatore turistico nell'asimmetria informativa col turista/consumatore, anche con riferimento ai profili di pubblicità ingannevole per mancato riscontro con il catalogo informativo
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Dalle Carbonare, Simona, Fulvia Folli, Emanuele Patrini, and Riccardo Bellazzi. "Una metodologia per calcolare indici di rischio quantitativi dalle richieste di risarcimento delle aziende ospedaliere." Pratica Medica & Aspetti Legali 4, no. 1 (February 15, 2010): 37–43. http://dx.doi.org/10.7175/pmeal.v4i1.341.

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Zahn, Rebecca, and Bruno de Witte. "La prospettiva dell'Unione europea: dare preminenza al mercato interno o rivedere la dottrina Laval?" GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 131 (August 2011): 433–46. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-131006.

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Abstract:
La Corte del lavoro svedese ha deciso il caso Laval con sentenza del 2 dicembre 2009. Essa ha applicato ai privati i principi del diritto dell'Unione relativi alla responsabilitŕ dello Stato al fine di condannare al risarcimento dei danni un'organizzazione sindacale per aver intrapreso un'azione collettiva illegittima. L'ampia interpretazione del diritto europeo data dai giudici svedesi č problematica sotto diversi punti di vista. Il rinnovato quadro costituzionale europeo, a seguito dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, pone in una nuova prospettiva non solo la decisione della Corte svedese, ma anche la stessa sentenzadella Corte di giustizia. Alla luce di ciň, gli autori si chiedono se la Corte svedese abbia adottato un'interpretazione corretta con riferimento alla questione della responsabilitŕ in caso di violazione del diritto dell'Unione, e discutono alcune delle piů vaste questioni sollevate dalla sentenza.
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Cafarelli, Serena. "Perdita del bagaglio nel trasporto aereo: responsabilità del vettore e risarcimento del danno da vacanza rovinata." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 36 (August 2022): 1–9. http://dx.doi.org/10.3280/dt2022-036015.

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Cafarelli, Serena. "Perdita del bagaglio nel trasporto aereo: responsabilità del vettore e risarcimento del danno da vacanza rovinata." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 36 (August 2022): 240–49. http://dx.doi.org/10.3280/dt2022-036014.

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Sobbrio, Paola. "Diritto all'informazione, partecipazione democratica del consumatore e Ogm." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 3 (March 2010): 79–126. http://dx.doi.org/10.3280/aim2008-003005.

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Abstract:
Il consumatore di alimenti prodotti con l'utilizzo di Ogm o che li contengono, ha diritto ad essere informato sia della loro immissione in commercio quanto dell'emissione deliberata nell'ambiente di questi organismi. Il diritto all'informazione non si limita ai soli strumenti dell'etichettatura e della tracciabilità ma si estende alla possibilità , prevista da diverse normative, per il cittadino/consumatore di rivolgersi alle Autorità competenti per richiedere tutte quelle informazioni da cui egli può trarre conoscenze sullo stato tanto dell'emissione nell'ambiente quanto dell'immissione in commercio degli Ogm. Le Autorità , inoltre, devono effettuare consultazioni pubbliche in merito alle decisioni da prendere in entrambe queste fasi. Tali consultazioni, per come vengono effettuate, non conferiscono effettività a tale diritto minando così il rapporto di fiducia tra Istituzioni e cittadini e facendo venire meno la possibilità che il diritto all'informazione si traduca in uno strumento di partecipazione democratica che crei le condizioni per una "co-produzione di conoscenza". Questo comporta una violazione del diritto all'informazione fonte di risarcimento del danno ex art. 2043 c.c.
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Scapin, Andreia. "Alcune riflessioni sulla responsabilità civile dell’Amministrazione Finanziaria brasiliana nell’era dell’accordo commerciale tra l’Unione Europea e il Mercosur." Revista de la Facultad de Derecho de México 69, no. 275-2 (November 11, 2019): 919. http://dx.doi.org/10.22201/fder.24488933e.2019.275-2.71126.

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Abstract:
<p>Il presente lavoro ha come scopo quello di identificare se l’ordinamento giuridico<br />brasiliano permetta o meno all’interprete di questo sistema normativo, attraverso l’analisi<br />e lo studio delle norme giuridiche previste nella Costituzione Federale del 1988, nel<br />Codice Tributario Nazionale e nel Codice Civile, di imputare all’Amministrazione<br />Finanziaria brasiliana il dovere giuridico di risarcimento del danno sopportato dal<br />contribuente; nonché la rilevanza di questo dovere nell’era del accordo commerciale tra<br />l’Unione Europea e il Mercosur. La ricerca permette la comprensione di alcune delle<br />peculiarità del Diritto Tributario brasiliano che sin dalle origini e nel corso di tutto il suo<br />processo di consolidazione è stato fortemente influenzato dalla dottrina italiana.<br />Parole chiave: norme giuridiche, responsabilità civile, danno, tassazione, processo di<br />integrazione.</p>
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Cocuccio, Mariafrancesca. "Luna di miele "amara": inadempimento del tour operator e risarcimento del danno non patrimoniale da vacanza rovinata." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 9 (January 2014): 357–69. http://dx.doi.org/10.3280/dt2013-009008.

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Tincani, Chiara. "La Convenzione di Montreal sul trasporto aereo internazionale e il risarcimento del danno per ritardo nella riconsegna del bagaglio." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 16 (September 2017): 34–44. http://dx.doi.org/10.3280/dt2016-016004.

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Tatti, Veronica, and Luciano Giromini. "Malingering: diagnosi differenziale e valutazione testistica nel contesto forense penale." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 50 (August 2022): 166–80. http://dx.doi.org/10.3280/qpc50-2022oa14086.

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Abstract:
Il "malingering" è la simulazione o l'esagerazione intenzionale di una patologia fisica o mentale, messa in atto allo scopo di ottenere benefici tangibili quali il ricevimento di un risarcimento economico o la mitigazione di una sentenza criminale. In questo articolo si prende in esame il fenomeno con un'enfasi particolare sulla diagnosi differenziale e sulle sue implicazioni all'interno del contesto forense penale. Si evidenziano inoltre le ripercussioni che il malingering può avere sulla valutazione della capacità d'intendere e di volere. Non è raro, infatti, che nei contesti peritali alcuni rei cerchino di avvalersi di determinati articoli del Codice penale e tentino di simulare una perdita dell'esame di realtà. Conoscere una cospicua batteria di test sull'argomento è ormai fondamentale per il perito, al fine di rispondere al quesito giuridico. Si è dunque posto uno sguardo sul panorama testistico e sugli strumenti innovativi introdotti in letteratura negli ultimi anni. L'inclusione dell'Inventory of Problems-29 (IOP-29), un symptom-validity test (SVT), e dell'Inventory of Problems-Memory (IOP-M), un performance-validity test (PVT), nell'assesment psicologico risulta essere un potente ausilio nella discriminazione dei simulatori dai soggetti effettivamente affetti da una psicopatologia, come evidenziato nei vari studi presentati in questo articolo.
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Giorgi, Gloria. "Il diritto del passeggero al risarcimento del danno in caso di ritardo del volo operato da un vettore non comunitario." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 27 (March 2020): 442–78. http://dx.doi.org/10.3280/dt2019-027006.

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Graham, J. A. "Zilioli, C., Il risarcimento del danno derivante da incidenti industriali transnazionali, Giuffre Editore, Milano, 1995, ISBN 88-14-05499-1." Uniform Law Review - Revue de droit uniforme 1, no. 4 (December 1, 1996): 795. http://dx.doi.org/10.1093/ulr/1.4.795.

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Śliwoska, Aleksandra. "LA RESPONSABILITÀ DEL VETTORE ED IL RISARCIMENTO DEL DANNO IN FAVORE DEL PASSEGGERO PER IL VOLO IN RITARDO O CANCELLATO. STUDIO DELLE BUONE PRASSI ATTUALI." Zeszyty Prawnicze 19, no. 4 (February 4, 2020): 257–82. http://dx.doi.org/10.21697/zp.2019.19.4.10.

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Suchecki, Zbigniew. "Wydalanie duchownych na podstawie kanonicznego procesu karnego." Prawo Kanoniczne 54, no. 3-4 (December 10, 2011): 77–115. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2011.54.3-4.03.

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Abstract:
Il processo penale canonico ha sempre costituito l’extrema ratio cui ricorrere solo quando fossero esaurite tutte le altre vie per ottenere la riparazione dello scandalo, il ristabilimento della giustizia, l’emendamento del reo (cfr. c. 1341). Le cause penali necessitano della presenza del promotore di giustizia in quanto con esse si vuole perseguire le finalità della giustizia e della tutela del bene pubblico. Per irrogare o dichiarare la pena il Codice di Diritto Canonico del 1983 prevede una doppia procedura penale: giudiziaria (che si concluderà con una sentenza) o amministrativa (stragiudiziale – che si concluderà con un decreto). Nel processo penale giudiziario il Promotore di giustizia svolge il compito di parte attrice o titolare dell’azione criminale contro l’imputato. Giovanni Paolo II nel discorso alla Rota Romana ha sottolineato che «l’istituzionalizzazione di quello strumento di giustizia che è il processo rappresenta una progressiva conquista di civiltà e di rispetto della dignità dell’uomo» (Cfr. Giovanni Paolo II, Discorso alla Rota Romana, (18 gennaio 1990), in L’Osservatore Romano, 19 gennaio 1990, p. 5). Si evince molto chiaramente dal can. 1342, § 1 la preferenza del legislatore per la via giudiziale. Infatti, il processo penale giudiziario offre maggiori garanzie di giustizia, in quanto assicura e garantisce in modo conforme il diritto alla difesa, permette al giudice di consolidare una maggiore certezza morale sull’esistenza dei fatti mediante l’acquisizione giudiziale delle prove, delle circostanze e dell’imputabilità, valutando tutte le circostanze del delitto, determina la condizione dell’imputato, precisa il grado del danno causato dal delitto, applica con equità la pena giusta alla luce degli elementi emersi durante il giudizio. Rimangono tuttavia casi in cui il legislatore indica la via giudiziale come la più adatta, che certamente offre maggiori certezze e garanzie ai fini dell’accertamento della verità, della giustizia e soprattutto della salvaguardia dei diritti dei fedeli. Innanzitutto essa è obbligatoria per irrogare o dichiarare le pene più gravi, come quelle espiatorie perpetue (can. 1336). «Per decreto non si possono infliggere o dichiarare pene perpetue; né quelle pene che la legge o il precetto che le costituisce vieta di applicare per decreto» (can. 1342, § 2). Il promotore di giustizia assume le vesti di parte attrice o titolare dell’azione criminale (actio criminalis) contro l’imputato. Egli è la persona pubblica costituita per tutelare il bene pubblico, che deriva dall’osservanza della legge, al di là delle considerazioni soggettive can. 1362, § 1; 1720, 3°; 1726. Nel processo penale, a protezione dei diritti del fedele il legislatore vieta espressamente di imporre all’imputato il giuramento e l’accusato non è tenuto a confessare il delitto (can. 1728, § 2). In questo modo si garantisce al reo la scelta della linea difensiva più opportuna senza costrizione a riconoscere i fatti che siano a sé sfavorevoli. Il processo penale giudiziario prevede e garantisce al reo un diritto fondamentale di appello dopo l’emanazione della sentenza di condanna (can. 1727, § 1). Inoltre garantisce il diritto di appello al promotore di giustizia nelle cause in cui la loro presenza è richiesta (cfr. cann. 1727, § 2, 1628). Il termine per proporre l’appello è di 15 giorni e va proposto avanti al giudice a quo, che ha emesso la sentenza. Può essere fatto a voce, ed in tal caso il notaio lo deve mettere per scritto avanti allo stesso appellante (can. 1630, § 2). Il can. 1353 disciplina che «l’appello o il ricorso contro le sentenze giudiziali o i decreti che infliggono o dichiarano una pena qualsiasi hanno effetto sospensivo». Il legislatore prevede nel Capitolo III: «de actione ad damna reparanda» un’azione contenziosa per la riparazione dei danni ingiustamente inferti dal delitto (cann. 1729–1731). Pur consentendo nell’ambito del processo penale giudiziario l’esercizio dell’azione per il risarcimento dei danni, il legislatore tiene sempre distinte le due azioni, quella criminale, tendente all’irrogazione o alla dichiarazione della pena, e quella contenziosa per la riparazione dei danni inferti dal delitto. La sentenza può essere eseguita dopo che sia passata in giudicato, ossia dopo una duplice sentenza conforme che non sempre si ha con la decisione di secondo grado.
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Di Luca, Natale Mario, and Gianluca Montanari Vergallo. "War pensions schemes: at the root of a set of medico-legal criteria as current as ever." Rivista di Psicopatologia Forense, Medicina Legale, Criminologia 22, no. 1-2-3 (December 27, 2017): 35–38. http://dx.doi.org/10.4081/psyco.2017.12.

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Abstract:
The following report has been devised in an attempt to address and elaborate on the medico-legal assessment criteria applicable to warrelated damages, in light of the Presidential Decree n. 915, 23rd, December 1978, by drawing comparisons among workplace-injury legislation, welfare systems, and the conventional standards within medico-legal doctrine. Among the elements herein analyzed: a) analytical criteria, expecting an overhaul and thorough implementation of injury case records; b) quality and quantity-related adjectivization such as «grave» and «remarkable»; c) the irrelevance of residual functional capabilities that do not provably affect one’s capacity to successfully engage in any given type of work; d) the assessment of multiple, permanent impairment instances, whether they be homogeneous, heterogeneous, monocrone (i.e. arising from a single event), policrone (resulting from multiple events), concurrent or coexisting; e) the definition of organ; f) the concept of paired organs; g) partial loss of the left-over organ. The paper’s authors ultimately highlight the enduring quality of the medico-legal criteria inherent to the legislation at hand, which, however, ought to be overhauled and updated in order to better reflect the conceptual developments that have occurred with regards to damage compensation in tort law and workplace injuries and occupational disease, which have given rise to the concept of biological damage as a basic one, worthy of redress in itself, regardless of further workrelated consequences. ---------- Il presente contributo analizza i criteri medico-legali di valutazione del danno patito a causa della guerra alla luce del decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 23 dicembre 1978, operando un raffronto sia con i criteri previsti dalle leggi in materia di infortuni sul lavoro e di previdenza sociale sia con le tradizionali acquisizioni della dottrina medico-legale. In particolare, vengono analizzati: a) il criterio analogico, auspicando la revisione e l’adeguata implementazione della casistica delle menomazioni; b) le aggettivazioni qualiquantitative, come «grave» e «notevole»; c) l’irrilevanza di quelle residue capacità funzionali che non presentino alcuna utilità agli effetti della capacità a proficuo lavoro; d) la valutazione delle menomazioni plurime a carattere permanente, a seconda che siano omogenee, eterogenee, monocrone, policrone, concorrenti o coesistenti; e) il concetto di organo; f) la nozione di organo pari; g) la perdita parziale dell’organo superstite. Gli autori concludono evidenziando la perdurante qualità dei criteri medico-legali previsti dalla normativa in esame, la quale, tuttavia, dovrebbe essere aggiornata per tenere conto dell’evoluzione concettuale intervenuta in sede sia di risarcimento del danno in responsabilità civile sia di infortuni sul lavoro e di malattie professionali, che ha introdotto la nozione di danno biologico quale danno di base, già di per sé meritevole di tutela indipendentemente da ulteriori conseguenze di carattere lavorativo e lucrativo. ---------- Este trabajo analiza los criterios médico-legales para evaluar el daño sufrido como resultado de la guerra a la luz del Decreto Presidencial n. 915 del 23 de diciembre de 1978, haciendo una comparación tanto con los criterios establecidos por las leyes sobre accidentes de trabajo y seguridad social como con las adquisiciones tradicionales de doctrina médico-legal. En particular, se analizan: a) el criterio analógico, esperando la revisión y la implementación adecuada de la casuística de impedimentos; b) adjetivos cualitativo-cuantitativos, tales como “serio” y “notable”; c) la irrelevancia de las capacidades funcionales residuales que no presentan ninguna utilidad para los efectos de la capacidad de trabajo rentable; d) la evaluación de impedimentos permanentes múltiples, según sean homogéneos, heterogéneos, monocromados, policromados, concurrentes o coexistentes; e) el concepto de un órgano; f) la noción de un órgano igual; g) pérdida parcial del órgano superviviente. Los autores concluyen destacando la calidad continua de los criterios médico legales establecidos por la legislación en cuestión, que, sin embargo, deberían actualizarse teniendo en cuenta la evolución conceptual que se produce tanto en la indemnización por daños en la responsabilidad civil como en los accidentes de trabajo y enfermedades profesionales, que introdujo la noción de daño biológico como un daño básico, que ya en sí mismo merece protección, independientemente de otras consecuencias lucrativas y relacionadas con el trabajo.
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Padiglione, Vincenzo. "“Fazer falar o silêncio da história”: a virada narrativa dos museus." Fractal : Revista de Psicologia 28, no. 2 (August 2016): 181–86. http://dx.doi.org/10.1590/1984-0292/2037.

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Abstract:
Resumo A narração assume um estatuto múltiplo: torna-se uma estrutura empregada para oferecer contextualizações ou um estratagema para superar problemas de comunicação de museu, como por exemplo juntar fontes, temas e, sobretudo, temporalidades heterogêneas. Com a new museology, afirmou-se a ideia de que o museu não pode ser colocado em um empíreo, do qual garante uma visão universal. O museu narrativo nasceu da crise de modelos até então hegemônicos. Em segundo lugar, entraram em crise as modalidades autorreferenciais de comunicação. “Colocar a periferia no centro”, oferecer atenção a quem não teve reconhecimento pela história, que só sofreu a partir da tempestade do moderno, ou seja, fazer falarem sujeitos, territórios, culturas que viram negada a sua voz e a sua identidade. A mostra RISARCIMENTI [Storie di vita e di attesa], 2011, o Museu Etnomuseo Monti Lepini, o Museu do Brigantaggio di Itri e o Museu do Brigantaggio di Cellere falam desta perspectiva. Então, deve-nos convidar a assumir uma dimensão reflexiva, produzir obras não decisivas e monolíticas, mas parciais e também desmontáveis e criticáveis.
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WALEY, DANIEL. "Mutui e risarcimenti del comune di Treviso (secolo XIII). By Alfredo Michielin. (Fonti per la Storia della Terraferma Veneta, 20.) Pp. cxxviii+1335+12 plates. Rome: Viella, 2003. €110. 88 8334 118 X." Journal of Ecclesiastical History 57, no. 1 (January 2006): 136. http://dx.doi.org/10.1017/s0022046905716213.

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Cunha, Lucas Pereira, and Max Emiliano da Silva Sena. "Riparazione del danno fuori bilancio in ottica costituzionale-lavorativa: un approccio critico ai limiti di valutazione posti dalla riforma del lavoro." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, September 15, 2020, 60–86. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/legge/danno-fuori-bilancio.

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Abstract:
Questo articolo mira a ricercare la risposta al tema problema coerente nelle seguenti domande: Qual è la prospettiva costituzionale del risarcimento del lavoro fuori equilibrio? Quali sono i possibili aspetti positivi e negativi della limitazione dei valori stabilita dalla riforma del lavoro del 2017 per la determinazione del risarcimento per la pratica dei danni extra-patrimoniali derivanti dal rapporto di lavoro? Il tema è attualmente importante, date le posizioni favorevoli e contrarie alla fissazione dei limiti di risarcimento del danno morale, in modo che sia destinato a contribuire alla discussione attraverso una ricerca critica, che propone di ricercare il tema nelle sue varie possibilità. Alla fine, sarà possibile osservare che vi sono punti positivi e negativi in relazione alla limitazione dei valori di riparazione per danni extra-patrimoniali, e spetta agli interpreti assumere posizioni più in linea con la soluzione dei casi concreti. Abbiamo utilizzato il metodo dell’approccio deduttivo e della ricerca dogmatico-giuridica di natura bibliografica, con la consultazione di opere, giurisprudenza e legislazione.
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Cunha, Lucas Pereira, and Max Emiliano da Silva Sena. "Riparazione del danno fuori bilancio in ottica costituzionale-lavorativa: un approccio critico ai limiti di valutazione posti dalla riforma del lavoro." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, September 15, 2020, 60–86. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/legge/danno-fuori-bilancio.

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Abstract:
Questo articolo mira a ricercare la risposta al tema problema coerente nelle seguenti domande: Qual è la prospettiva costituzionale del risarcimento del lavoro fuori equilibrio? Quali sono i possibili aspetti positivi e negativi della limitazione dei valori stabilita dalla riforma del lavoro del 2017 per la determinazione del risarcimento per la pratica dei danni extra-patrimoniali derivanti dal rapporto di lavoro? Il tema è attualmente importante, date le posizioni favorevoli e contrarie alla fissazione dei limiti di risarcimento del danno morale, in modo che sia destinato a contribuire alla discussione attraverso una ricerca critica, che propone di ricercare il tema nelle sue varie possibilità. Alla fine, sarà possibile osservare che vi sono punti positivi e negativi in relazione alla limitazione dei valori di riparazione per danni extra-patrimoniali, e spetta agli interpreti assumere posizioni più in linea con la soluzione dei casi concreti. Abbiamo utilizzato il metodo dell’approccio deduttivo e della ricerca dogmatico-giuridica di natura bibliografica, con la consultazione di opere, giurisprudenza e legislazione.
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"Diritto italiano. Lavoro." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (September 2011): 195–206. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-002014.

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Abstract:
1. Tribunale di Torino 20.7.2010 n. 4932 - infortunio mortale - risarcimento danno ai congiunti non residenti in Italia - necessaria verifica condizione di reciprocitŕ - liquidazione del danno in base al diverso costo della vita 2. Tribunale di Monza 25.3.2011 - regolarizzazione - mancato perfezionamento per mancata comparizione del datore di lavoro - accertamento cautelare dell'obbligo di perfezionare la procedura di emersione
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"Il risarcimento non integrale del danno nel codice delle assicurazioni." Cultura e diritti, no. 1 (2018). http://dx.doi.org/10.12871/9788833390840111.

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"Diritto italiano: Diritti civili." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (July 2010): 157–68. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-002011.

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Abstract:
1. Tribunale di Roma 16.7.2008 - azione civile contro la discriminazione - rifiuto di consumazione - accoglimento - danno non patrimoniale - liquidazione2. Tribunale di Brescia 9.4.2010 - azione civile contro la discriminazione - eccezione di difetto di giurisdizione - diritto fondamentale dell'individuo - infondatezza - ricorso proposto anche da associazioni ed enti esponenziali - ammissibilità - requisiti amministrativi per regolarità del soggiorno - richiesta ai cittadini extracomunitari di documenti ulteriori rispetto a quelli richiesti a cittadino italiano - carattere discriminatorio - sussistenza - domanda di risarcimento danni - onere probatorio ricorrente - rigetto
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"Diritto italiano: Penale." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 3 (September 2009): 204–22. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-003016.

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Abstract:
Penale1. Corte costituzionale ordinanza 6.5/19.5.2009 n. 156 - violazione del divieto di reingresso dello straniero espulso - questione di legittimitŕ costituzionale per violazione degli artt. 3, 27, co. 3, Cost. - manifesta inammissibilitŕ2. Corte di cassazione 14.1/6.2.2009 n. 5471 - risarcimento danni da lesione bene vita - familiari dello straniero conviventi o meno in Italia - irrilevanza SCHEDA di Filippo Corbetta3. Corte di cassazione 7.4/7.5.2009 n. 19171 - alloggio o cessione di bene immobile a straniero irregolare - dolo specifico - necessitŕSCHEDA di Carlo Renoldi
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