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1

Bernardi, L. "La risonanza magnetica nella patologia maxillo-facciale." Rivista di Neuroradiologia 4, no. 3_suppl (1991): 141–46. http://dx.doi.org/10.1177/19714009910040s325.

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Abstract:
La RM ha avuto un forte impatto nella diagnosi, nel trattamento e nel follow-up (post-chirurgico, post-radioterapico) delle neoplasie del massiccio facciale. Infatti mentre l'aspetto delle strutture anatomiche alla TC, anche con mdc, dipende da un solo parametro fisico, la densità, l'intensità di segnale dei tessuti alla RM dipende da almeno quattro caratteristiche fisiche: i tempi di rilassamento T1 e T2, la densità protonica ed il flusso. La superiore risoluzione di contrasto della RM rispetto alla TC deriva dalla sua capacità di individuare ed evidenziare queste varie proprietà fisiche. La
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2

Bonetti, M., B. S. Cotticelli, F. Albertini, G. Dalla Volta, B. Troianiello, and M. Guindani. "Atrofia olivopontocerebellar sporadica: Studio con risonanza magnetica." Rivista di Neuroradiologia 16, no. 2 (2003): 307–14. http://dx.doi.org/10.1177/197140090301600211.

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Abstract:
L'atrofia olivopontocerebellare sporadica (sOPCA o MSA-C) è considerata una delle possibili manifestazioni dell'atrofia multisistemica (MSA). Nel periodo gennaio 2000-settembre 2002 sono giunti alla nostra osservazione 8 pazienti affetti da MSA-C di età variabile (42.8 +/- 18.7) che presentavano sintomatologia clinica compatibile con la diagnosi di atassia spinocerebellare. La RM ha documentato atrofia del tronco encefalico e del cervelletto con alterazione del segnale a livello delle fibre traverse del ponte ed a livello del peduncolo cerebellare medio nelle sequenze a TR lungo. In un solo pa
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3

TARTAGLIONE, T., A. BOTTO, M. SCIANDRA, et al. "Diagnosi differenziale dei tumori parotidei: quali caratteristiche di risonanza magnetica considerare?" Acta Otorhinolaryngologica Italica 35, no. 5 (2015): 314–20. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-693.

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Abstract:
La finalità del nostro lavoro è di valutare le caratteristiche di risonanza magnetica (RM) tipiche dei tumori parotidei maligni e benigni. Questo studio retrospettivo si basa sulla valutazione di esami RM pre-chirurgici di 94 pazienti con tumori parotidei. I risultati istologici erano disponibili in tutti i casi; abbiamo analizzato 69 lesioni erano benigne (73%) e 25 maligne (27%): 44 adenomi pleomorfi, 18 tumori di Warthin, 7 tumori benigni di diverso istotipo, 6 carcinomi squamocellulari, 3 carcinomi ex-adenomi pleomorfi, 2 carcinomi mucoepidermoidi, 1 tumore adenoidocistico, 13 tumori malig
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La Tessa, G., S. Cirillo, F. Briganti, et al. "La risonanza magnetica nella mielopatia cervicale da compressione cronica." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 2 (1989): 141–45. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200206.

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Abstract:
Nelle immagini spin-echo T2 pesate in 17 pazienti con lesioni compressive cervicali extramidollari è stata osservata una sofferenza midollare sotto forma di una area di segnale iperintenso. Tale segnale patologico è stato diagnosticato in 11 casi di ernia discale, 4 casi di spondilosi, 1 caso di ipertrofia dei legamenti gialli ed 1 caso di dislocazione atlo-assiale. I fattori predisponenti la formazione di una mielopatia sono l'entità e la durata della compressione midollare. La demielinizzazione e la gliosi sembrano le alterazioni anatomo-patologiche secondarie ad un processo compressivo a lu
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5

Colombo, N., and G. Scialfa. "Studio anatomico RM del sistema nervoso centrale." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 1_suppl (1988): 13–26. http://dx.doi.org/10.1177/19714009880010s103.

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Abstract:
La Risonanza Magnetica (R.M.) è la metodica diagnostica che attualmente fornisce la migliore rappresentazione dell'anatomia morfologica e funzionale del Sistema Nervoso Centrale (SNC). L'alta risoluzione di contrasto e spaziale della metodica, e la possibilità di acquisire immagini dirette nei tre principali piani anatomici (assiale, sagittale e coronale), sono tra i vantaggi che sanciscono la sua superiorità rispetto ad altre modalità di imaging. Le immagini «pesate in T1» sono le più idonee per uno studio morfologico-macroscopico delle varie strutture del nevrasse, mentre le immagini «pesate
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6

Andreula, C. F., R. Paladini, and A. Carella. "La risonanza magnetica nello studio delle trombosi venose cerebrali." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 2 (1989): 125–34. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200204.

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Abstract:
Gli autori propongono la risonanza magnetica come esame di prima scelta nello studio delle trombosi venose cerebrali. La presenza di un segnale iperintenso nelle immagini pesate in T1 e T2, lungo il decorso delle vene cerebrali, conferma senza dubbio la diagnosi. Vengono discussi i problemi relativi all'effetto paradosso del flusso ematico cerebrale ed i protocolli d'indagine di questa patologia. The use of MR without any dependance on field strenght can solve the diagnostic problem of cerebral venous thrombosis, avoiding contrast media and/or vessel puncture. In fact the easy detection of hyp
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7

Ukmar, M., S. Magnaldi, C. Dapas, A. Bosco, R. Longo, and R. S. Pozzi-Mucelli. "Confronto di sensibilità tra diverse sequenze nel riconoscimento di placche nella sclerosi multipla." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 5 (1996): 521–28. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900503.

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Abstract:
La risonanza magnetica è la tecnica fondamentale nello studio della sclerosi multipla. Lo scopo di questo lavoro è stato il confronto, in termini di sensibilità, tra alcune sequenze di RM attualmente disponibili con l'intento di individuare quella che consente la migliore dimostrazione delle lesioni tipiche della sclerosi multipla. Sono stati studiati 71 pazienti affetti da sclerosi multipla, inclusi nello studio in base ai criteri di Poser. Tutti sono stati sottoposti ad un esame di RM comprendente una sequenza SE pesata in densità protonica (DP) e T2, una sequenza TSE pesata in T2 e una sequ
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8

Finizio, F. S., and R. Padovani. "Aspetti diagnostici e post-operatori della siringomielia in risonanza magnetica nucleare." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 2 (1989): 153–57. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200208.

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Abstract:
Gli autori presentano uno studio eseguito su 8 pazienti portatori di cisti siringomielica, studiati con risonanza magnetica nucleare prima e dopo l'intervento di derivazione siringosubaracnoideale (SSS). In tutti i casi la RM è stata sufficiente per la diagnosi, indicando con precision l'estensione della cavità siringomielica, i suoi caratteri, il grado di ingrandimento del midollo e la coesistenza di malformazioni quali 1'Arnold-Chiari, le anomalie della cerniera atlo-occipitale e la scoliosi. Gli autori sottolineano in particolare l'importanza di eseguire delle sequenze T2 pesate allo scopo
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9

Floris, R., A. Castriota, M. Mulas, et al. "Le sequenze pesate in diffusione nella valutazione diagnostica della sclerosi multipla." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (1997): 46. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s216.

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Abstract:
Scopo del nostro lavoro è di verificare il ruolo della Risonanza Magnetica funzionale con tecniche di diffusione, rispetto alle sequenze Spin-Echo T1 pesate dopo somministrazione di Gd-DTPA, nella valutazione dell'attività di placca nella Sclerosi Multipla. Abbiamo sottoposto ad esame RM tradizionale prima e dopo somministrazione di Gd-DTPA ed esame funzionale con tecniche di diffusione, 7 pazienti affetti da Sclerosi Multipla remittente, con controlli seriati eseguiti ad intervalli di 30 giorni. In ciascun paziente, oltre alle sequenze tradizionali, sono state utilizzate sequenze pesate in di
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Piazza, D., I. Sacerdote, G. Faccani, et al. "Tumori epidermoidi del IV ventricolo." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 3 (1989): 279–84. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200310.

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Abstract:
Descriviamo 3 casi di tumore epidermoide del IV ventricolo, rara localizzazione di una neoplasia congenita the rappresenta circa l'1% di tutti i tumori cerebrali. Dopo alcuni cenni clinici viene trattata la diagnostica strumentale con tomografia computerizzata e tomografia a risonanza magnetica, sottolineando il ruolo di quest'ultima nella diagnosi differenziale con altre patologie della fossa cranica posteriore e la sua superiorità nella diagnosi di natura. I tumori epidermoidi presentano alla RM: 1) un segnale di intensity ridotta rispetto al parenchima nervoso nelle sequenze pesate in T1 ed
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Santino, P., and R. Petsch. "Le Sequenze Turbo Spin Echo." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1 (1994): 71–80. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700111.

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Abstract:
Le sequenze spin echo sono fino al giorno d'oggi le più utilizzate nella tomografia con Risonanza Magnetica. Il loro principale vantaggio è l'alta sensibilita alle patologie delle immagine pesate in T2. Recentemente sono state introdotte nuove sequenze, denominate Fast Spin Echo o Turbo Spin Echo, a seconda dell'industria che le produce, le quali grazie ad un diverso modo di acquisire i dati permettono di ridurre i tempi di esame, mantenendo un contrasto simile alle immagini ottenute con le spin echo convenzionali. Lo schema di acquisizione diverso comporta delle piccole differenze con le imma
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Di Girolamo, M., F. G. Assael, S. Pirillo, et al. "Displasia fibrosa cranio-facciale." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2 (1997): 157–64. http://dx.doi.org/10.1177/197140099701000203.

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Abstract:
La displasia fibrosa è una patologia caratterizzata da un disturbo nello sviluppo dell'osso. Scopo del lavoro è quello di valutare l'accuratezza diagnostica della risonanza magnetica nello studio della displasia fibrosa cranio-facciale, completando l'esame convenzionale con la somministrazione e.v. di mezzo di contrasto paramagnetico (gadolinio - DTPA) e con acquisizioni di angiografia RM. 5 pazienti con displasia fibrosa cranio-facciale, diagnosticata con biopsia, sono stati sottoposti a studio RM. L'esame è stato effettuato con scansioni assiali Spin-Echo pesate in T1, DP e T2. Altre scansio
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Cannavò, Salvatore. "Analisi quantitativa della Risonanza Magnetica Nucleare T2-pesata come potenziale indicatore di risposta agli analoghi della somatostatina nell’acromegalia di nuova diagnosi." L'Endocrinologo 18, no. 2 (2017): 94. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-017-0296-0.

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Beltramello, A., G. Viola, A. Borsato, et al. "Risonanza magnetica funzionale encefalica Razionale della metodica ed esperienze applicative su magnete per uso clinico." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 3 (1995): 345–70. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800303.

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Abstract:
La Risonanza Magnetica funzionale (fMRI) si sta di recente affermando come nuova metodica di indagine del «cervello al lavoro», occupando progressivamente un suo spazio nell'armamentario strumentale a disposizione dei Neurofisiologi per poter investigare la localizzazione e le inter-connessioni di differenti aree encefaliche funzionalmente coinvolte nella esecuzione di varie performance. L'fMRI indaga le modificazioni di segnale del tessuto encefalico indotte dalle variazioni perfusionali e di ossigenazione che si verificano nella sostanza grigia durante differenti stati funzionali (riposo/att
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Benigni, Ariela. "La risonanza magnetica pesata in diffusione (DWI) per la quantificazione del volume delle cisti e la caratterizzazione del tessuto non cistico nella malattia policistica renale: lo studio dell’Istituto Mario Negri." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 35 (June 30, 2023): 34–35. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2023.2599.

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Abstract:
Beyond total kidney and cyst volume, non-cystic tissue plays an important role in autosomal dominant polycystic kidney disease (ADPKD) progression. Recent advancements in magnetic resonance imaging (MRI) offer the possibility to study kidney microstructure and function, besides anatomy. In particular, Diffusion Weighted Imaging (DWI), an MRI technique sensitive to water molecule motion (diffusion) in biological tissues, allows to investigate microstructure. This study, recently published in the European Radiology scientific journal, proposes and preliminary validates a novel method to segment
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Kucharczyk, W. "MRI of the Hypothalamic-Pituitary Region." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 1 (1994): 11–15. http://dx.doi.org/10.1177/197140099400700101.

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Abstract:
La risonanza magnetica ha consentito un nuovo approccio diagnostico e una piu-approfondita conoscenza dei disordini di sviluppo, funzione e morfologia della regione ipotalamo-ipofisaria. L'intensità di segnale in RM è primariamente dipendente dal rapporto reciproco tra concentrazione di H2O e tessuti «solidi», rappresentati questi ultimi da macromolecole proteiche e lipidiche, fosfolipidi di membrana e glicolipidi. Sia la concentrazione che la struttura macromolecolare dei complessi ormonali presenti nell'ipotalamo e nell'ipofisi, come pure l'assenza o la presenza di sostanze paramagnetiche e
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Cresti, Alberto, and Giovanni Donato Aquaro. "Le miocarditi: percorsi diagnostici e gestione clinica del follow-up." Cardiologia Ambulatoriale 1, no. 32 (2024): 5–20. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2024-1-2.

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Abstract:
L’incidenza delle miocarditi è in aumento e l’epidemiologia sta rapidamente cambiando a causa delle nuove epidemie virali, nuovi farmaci immunosoppressori, nuovi chemioterapici, diffusione di sostanze tossiche in genere, forme post-vaccinali. Nuovi percorsi diagnostici-prognostici-terapeutici si stanno aprendo e nuovi scenari si stanno prospettando anche sul fronte del follow-up e della gestione degli esiti, che possono intrecciarsi a quelli di alcune forme di cardiomiopatie. In questo settore la ricerca genetica ci sta svelando importanti novità. La eziologia virale o post-virale è la più com
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Alberto, Martini, Morelli Giovanni, Nappa Elena, and Notorio Maurizio. "Come eseguire lo studio cardiaco T2 star pesata di risonanza magnetica per gli accumuli di ferro nella talassemia." Journal of Advanced Health Care, February 10, 2020, 36–39. http://dx.doi.org/10.36017/jahc2002-001.

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Abstract:
The aim of the study is to show how to execute a cardiac T2* MRI assessment correctly in patients who suffer from iron overload in vital organs, particularly in the heart. The main cause of iron overload is Thalassemia, the disease which is widely spread in the Southern and Middle part of Italy, as well as the Mediterranean coast. Researchers have demonstrated that patients who suffer from thalassemia might have an excessive and toxic iron overload which could lead to heart failure and death. Thanks to the T2*single breath-hold multi-echoes sequence, using a dedicated software, the patients’ m
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Martini, Alberto, Giovanni Morelli, Elena Nappa, and Maurizio Notorio. "Come eseguire lo studio cardiaco T2 star pesata di risonanza magnetica per gli accumuli di ferro nella talassemia." Journal of Advanced Health Care 2, no. 1 (2020). http://dx.doi.org/10.36017/jahc20202146.

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Abstract:
The aim of the study is to show how to execute a cardiac T2* MRI assessment correctly in patients who suffer fromiron overload in vital organs, particularly in the heart.The main cause of iron overload is Thalassemia, the disease which is widely spread in the Southern and Middle partof Italy, as well as the Mediterranean coast.Researchers have demonstrated that patients who suffer from thalassemia might have an excessive and toxic ironoverload which could lead to heart failure and death.Thanks to the T2*single breath-hold multi-echoes sequence, using a dedicated software, the patients’ myocard
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Cannavò, Salvatore. "Analisi quantitativa della Risonanza Magnetica Nucleare T2-pesata come potenziale indicatore di risposta agli analoghi della somatostatina nell'acromegalia di nuova diagnosi." March 28, 2017. https://doi.org/10.1007/s40619-017-0296-0.

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