Dissertations / Theses: 'Sabbia'

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Savigni, Lorenzo. "Compressibilita di terreni sabbioso limosi appartenenti alla coltre di alterazione di un substrato arenaceo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8263/.

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Abstract:

Tesina sperimentale di confronto tra i dati sperimentali ricavati da prova edometrica ,granulometria e limiti di Atterberg su campioni di sabbia di coltre d'alterazione e i valori tipici di terreni analoghi.

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GUERRA, Lara. "MODELLAZIONE FISICA DI PALI TRIVELLATI IN SABBIA." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2010. http://hdl.handle.net/11392/2388691.

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Abstract:

The dissertation deals with the modelling of the behaviour of bored pile, embedded in a coarse grained soil, axially loaded in tension and compression, with particular attention to the mobilization of the lateral and the base capacities. A series of almost 60 centrifuge tests has been carried out on free-headed and close-ended rough model piles, instrumented and not, whose dimensions varies from 8 mm to 32 mm in diameter and 160 mm to 320 mm in length. The tests have been carried out at various acceleration levels between 30g and 160g, thus simulating a large series of prototype dimensions. The “ideally non-displacement” model piles are embedded in a very fine silica sand, called FF, pluvially deposed at a medium and a high density. To analyse the load direction effect on the mobilisation of the skin friction, the results of tension tests are compared with those gathered in compression at same state conditions. A series of almost 150 direct shear constant normal stiffness tests, on interface between FF sand and rigid aluminium plates of various surface roughness has been performed. All centrifuge and direct shear constant normal stiffness tests have been performed at the ISMGEO laboratories (Istituto Sperimentale Modelli Geotecnici in Seriate BG, Italy), which totally financed the experimental program. The conceptual framework of the physical modelling of bored pile foundation in centrifuge is described in the first part of the thesis, underlining the limitations mainly connected to the scale effects. The experimental set up, the model piles dimensions and characteristics, the mechanical properties of the FF sand, the sample deposition technique, the test instrumentations and procedures are also outlined. The common empirical correlations for the prediction of the shaft resistance are summarised and applied to the centrifuge test results; a new formulation to evaluate the normal stress variation, acting on the pile shaft at peak friction, is also proposed, which take into account for the density of the sand. The scale effects on the ultimate shaft resistance and on the correlated settlement are analysed so as the displacement scaling law which has to be applied on the interface behaviour to scale the settlement of model pile to prototype scale. The critical and ultimate base resistance of model non-displacement piles loaded in centrifuge tests are evaluated using the most common practical correlations. New formulations for the evaluation of the critical base resistance from a cone penetration test and the sand state parameters are presented. The main conclusions derived from the centrifuge loading tests on model piles, from the direct shear constant normal stiffness interface tests and form some literature data, are summarised in the last chapter together with future developments of the research.

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Grisenti, Alessia. "Studio di validazione e taratura di un modello costitutivo elastoplastico ad incrudimento cinematico (modello CJS) sulla sabbia di Toyoura." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:

Questa tesi di laurea si pone l’obiettivo di tarare un modello costitutivo avanzato per i terreni sabbiosi, verificandone le capacità predittive sia in condizioni drenate che non drenate. Il modello a cui si fa riferimento è il modello di comportamento proposto da Cambou e Jafari nel (1988), denominato CJS. Questo modello di comportamento è un modello avanzato che prevede un incrudimento cinematico ed è idoneo a cogliere la suscettibilità alla liquefazione dei terreni granulari. Il lavoro di taratura del modello è stato effettuato sulla sabbia di Toyoura: questa è una sabbia silicea con grani poco frantumabili, quarzosa, medio fine, uniforme e pulita. Si è scelta questa sabbia perché è un terreno molto studiato in letteratura geotecnica e sono disponibili molte prove di laboratorio che possono essere utilizzate come database di riferimento. Il programma che si utilizza per la simulazione delle analisi è un programma open source, denominato Code_Aster, adatto alla modellazione di strutture, elementi beam e terreno, e permette di cogliere al meglio le dinamiche di interazione tra aspetti meccanici, termodinamici e idraulici. Le analisi effettuate riferite alla simulazione di prove triassiali drenate e non drenate, monotone e cicliche, hanno permesso di comprendere quali parametri influenzano maggiormente la risposta tenso-deformativa del terreno. In particolare, nello studio proposto sono state esaminate le capacità predittive del modello costitutivo al variare della densità relativa della sabbia (DR = 30% e 60%), sia in prove monotone drenate e non drenate, sia in prove cicliche. I risultati di queste prime applicazioni del modello CJS alla sabbia di Toyoura confermano le potenzialità dell’approccio costitutivo e sembrano essere particolarmente promettenti in vista dell’utilizzo del modello per lo studio di problemi geotecnici alla scala del manufatto.

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Gondoni, Francesca. "Analisi dei parametri temporali del cammino sulla sabbia tramite sensori inerziali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:

Alcuni studi hanno osservato che il cammino su sabbia porta molti giovamenti a pazienti obesi, anziani e affetti da sclerosi multipla. Questo perché la locomozione sulla sabbia richiede un dispendio di energie molto più alto e un approccio al terreno diverso. Tale tipologia di suolo, infatti, non essendo stabile richiede una ricerca di equilibri che sviluppa la muscolatura. Gli studi presenti finora però non prendono in considerazione lo studio di parametri temporali. Gli strumenti tradizionali per l’analisi del cammino, come stereofotogrammetria e pedane di forza, sono molto sofisticati e performanti, ma presentano notevoli limitazioni tra cui la portabilità, i costi elevati e lunghe tempistiche per l’elaborazione dei dati. E’ quindi impensabile poter effettuare questo tipo di analisi in ambienti diversi da un laboratorio di analisi del movimento, come ad esempio l’analisi del cammino sulla sabbia. Il recente sviluppo di tecnologie MEMS ha favorito la diffusione di sensori inerziali grazie alla loro miniaturizzazione e riduzione dei costi. I sensori inerziali rappresenterebbero una valida alternativa per l'analisi del cammino non in laboratorio. Gli scopi di questo elaborato sono due: in primo luogo validare la stima dei parametri temporali del cammino sulla subbia mediante sensori inerziali indossabili attraverso confronto con videocamere. In secondo luogo confrontare tra loro i parametri temporali del cammino di soggetti sani durante la locomozione su sabbia bagnata e asciutta e su superfici piatte e dure. In questo studio sono stati esaminati tre soggetti in buona salute che hanno compiuto tre prove di cammino differenti: sulla passerella, sulla sabbia bagnata e su quella asciutta. La locomozione dei soggetti è stata acquisita sia attraverso due GoPro, usate come Gold Standard, sia attraverso i sensori inerziali COMETA processati mediante l’algoritmo proposto da Salarian per l’identificazione degli istanti di contatto e stacco del piede.

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Lani, Simone. "Applicazione di procedure sperimentali innovative per l'esecuzione della prova triassiale su sabbia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amslaurea.unibo.it/39/.

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Abstract:

La tesi ha lo scopo di illustrare l’efficacia di nuove tecniche per l’esecuzione della prova triassiale su sabbia. Sono state analizzate le tecniche di preparazione dei provini moist-tamping e mini proctor e l’efficacia del flushing di anidride carbonica e acua per realizzare la saturazione di provini di sabbia. Si è messo in evidenza modalità di esecuzione delle nuove procedure, effetti che producono, pregi e difetti per mezzo di una sperimentazione condotta con la cella triassiale del laboratorio di geotecnica del DISTART.

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Saluci, Ettore. "Caratterizzazione di campioni stratificati sabbia/argilla mediante tecniche a risonanza magnetica nucleare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3742/.

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Abstract:

Questo lavoro ha l’obbiettivo di valutare i risultati ottenuti su campioni stratificati sabbia/argilla attraverso l’applicazione della risonanza magnetica nucleare e di confrontare la risposta ottenuta tramite uno strumento di misura di laboratorio con quella di una sonda geofisica normalmente utilizzata per le analisi in pozzo. Tale lavoro si è reso necessario per comprendere le cause per cui la sonda CMR-Tool realizzata da Schlumberger non sia in grado di mettere in evidenza la stratificazione sabbia/argilla che caratterizza il bacino sedimentario dell’Adriatico in cui è presente un importante bacino di coltivazione di gas naturale. La tipica risposta NMR su una formazione stratificata sabbia/argilla è costituita da una distribuzione bimodale dei tempi di rilassamento che la sonda suddetta, nel caso specifico, non è in grado di produrre. Pertanto, per conoscere le cause per cui tale bimodalità della distribuzione non si presenti, è stato necessario confrontare i risultati derivanti dalla sonda CMR-Tool e quelli ottenuti con un rilassometro a basso campo (0,2T) presente nei laboratori LAGIRN della Facoltà di Ingegneria di Bologna. Le misure sono state eseguite su diversi campioni, stratificati e non, realizzati ad hoc con conformazioni diverse per i due strumenti. Si sono inoltre eseguite misure su 4 sabbie a diversa granulometria, per valutare l’andamento dei tempi di rilassamento in funzione della dimensione dei grani. A tal fine, il lavoro di tesi si struttura in cinque capitoli principali. Nei primi due capitoli si sono discusse in breve le metodologie e le tecniche di valutazione delle georisorse fluide e si sono introdotti i principi fisici della risonanza magnetica nucleare ed i meccanismi che regolano tale fenomeno nei mezzi porosi. Nel terzo e quarto capitolo sono descritte le applicazioni petrofisiche, le tecniche e le metodologie di indagine comunemente usate allo scopo di ricavare alcune grandezze fisiche di interesse e gli strumenti adoperati per ottenere le misure geofisiche in pozzo. Nell’ultimo capitolo sono invece esposti, in maniera completa e schematica, le prove sperimentali eseguite sia presso il laboratorio LAGIRN dell’Università di Bologna e presso quello Schlumberger di Pescara. Nella sua impostazione, il lavoro è stato sviluppato per essere studiato e compreso in maniera chiara, cercando di rendere la lettura la più semplice possibile, in relazione con la complessità caratteristica del fenomeno NMR. I risultati ottenuti hanno una valenza importante e di estrema attualità nell’ambito della valutazione delle georisorse fluide ed arricchiscono ancor di più le conoscenze riguardanti le applicazioni delle tecniche a risonanza magnetica nucleare sui mezzi porosi.

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Salsi, Emilio <1983&gt. "Caratterizzazione e simulazione di processi di colata in sabbia di ghise sferoidali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6970/1/Salsi_Emilio_Tesi.pdf.

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Abstract:

L’oggetto principale delle attività di tesi è la caratterizzazione numerico-sperimentale di processi di colata in sabbia di ghisa sferoidale. Inizialmente è stata effettuata un’approfondita indagine bibliografica per comprendere appieno le problematiche relative all’influenza dei parametri del processo fusorio (composizione chimica, trattamento del bagno, velocità di raffreddamento) sulle proprietà microstrutturali e meccaniche di getti ottenuti e per valutare lo stato dell’arte degli strumenti numerici di simulazione delle dinamiche di solidificazione e di previsione delle microstrutture. Sono state definite, realizzate ed impiegate attrezzature sperimentali di colata per la caratterizzazione di leghe rivolte alla misura ed alla differenziazione delle condizioni di processo, in particolare le velocità di raffreddamento, ed atte a validare strumenti di simulazione numerica e modelli previsionali. Inoltre sono stati progettati ed impiegati diversi sistemi per l’acquisizione ed analisi delle temperature all’interno di getti anche di grandi dimensioni. Lo studio, mediante analisi metallografica, di campioni di materiale ottenuto in condizioni differenziate ha confermato l’effetto dei parametri di processo considerati sulle proprietà microstrutturali quali dimensioni dei noduli di grafite e contenuto di ferrite e perlite. In getti di grandi dimensioni si è riscontrata anche una forte influenza dei fenomeni di macrosegregazione e convezione della lega su microstrutture e difettologie dei getti. Le attività si sono concentrate principalmente nella simulazione numerica FEM dei processi fusori studiati e nell’impiego di modelli empirico-analitici per la previsione delle microstrutture. I dati misurati di temperature di processo e di microstrutture sono stati impiegati per la validazione ed ottimizzazione degli strumenti numerici previsionali impiegati su un ampio intervallo di condizioni di processo. L’impiego di strumenti affidabili di simulazione del processo fusorio, attraverso l’implementazione di correlazioni sperimentali microstrutture-proprietà meccaniche, permette la valutazione di proprietà e difettologie dei getti, fornendo un valido aiuto nell’ottimizzazione del prodotto finito e del relativo processo produttivo.
This work focuses on a numerical-experimental characterization of casting processes of sand ductile iron. Initially, a deep phase of literary review has been carried out in order to completely understand the effects of the process parameters (alloy chemical composition, melt treatment and cooling rates) on defects, microstructures and mechanical properties of castings and to evaluate the state of the art of the numerical instruments of simulation of solidification dynamics and microstructure prediction. Experimental casting equipments have been designed and developed in order to measure and control the cooling rates and to validate instrument of numerical simulation and microstructure prediction. Moreover, specific methods and instruments have been designed, tested and used in order to measure and analyze temperatures inside the central parts of castings, also in case of heavy sections. Metallographic samples of material, obtained with different conditions, have been studied by means of optical analysis in order to evaluate microstructural features gradient, verifying the effect of the considered process parameters on microstructures parameters such as dimension and distribution of graphite nodules and content of ferrite and pearlite. In heavy section castings, a strong influence of macrosegregation and convective phenomena on microstructures and defects was found. The main part of the activities focused on numerical simulation FEM of the performed casting processes. The measured data of temperatures and microstructures have been used for the validation and optimization of the numerical simulations and of the analytical-empirical models for microstructure prediction in a wide range of process condition. The use of reliable instruments for simulation of casting process, with the adding of the implementation of experimental correlation microstructures-mechanical properties, allows for the evaluation of final properties and defects of castings, giving an important help in the optimization of the final product and its relative production process.

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Salsi, Emilio <1983&gt. "Caratterizzazione e simulazione di processi di colata in sabbia di ghise sferoidali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6970/.

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Abstract:

L’oggetto principale delle attività di tesi è la caratterizzazione numerico-sperimentale di processi di colata in sabbia di ghisa sferoidale. Inizialmente è stata effettuata un’approfondita indagine bibliografica per comprendere appieno le problematiche relative all’influenza dei parametri del processo fusorio (composizione chimica, trattamento del bagno, velocità di raffreddamento) sulle proprietà microstrutturali e meccaniche di getti ottenuti e per valutare lo stato dell’arte degli strumenti numerici di simulazione delle dinamiche di solidificazione e di previsione delle microstrutture. Sono state definite, realizzate ed impiegate attrezzature sperimentali di colata per la caratterizzazione di leghe rivolte alla misura ed alla differenziazione delle condizioni di processo, in particolare le velocità di raffreddamento, ed atte a validare strumenti di simulazione numerica e modelli previsionali. Inoltre sono stati progettati ed impiegati diversi sistemi per l’acquisizione ed analisi delle temperature all’interno di getti anche di grandi dimensioni. Lo studio, mediante analisi metallografica, di campioni di materiale ottenuto in condizioni differenziate ha confermato l’effetto dei parametri di processo considerati sulle proprietà microstrutturali quali dimensioni dei noduli di grafite e contenuto di ferrite e perlite. In getti di grandi dimensioni si è riscontrata anche una forte influenza dei fenomeni di macrosegregazione e convezione della lega su microstrutture e difettologie dei getti. Le attività si sono concentrate principalmente nella simulazione numerica FEM dei processi fusori studiati e nell’impiego di modelli empirico-analitici per la previsione delle microstrutture. I dati misurati di temperature di processo e di microstrutture sono stati impiegati per la validazione ed ottimizzazione degli strumenti numerici previsionali impiegati su un ampio intervallo di condizioni di processo. L’impiego di strumenti affidabili di simulazione del processo fusorio, attraverso l’implementazione di correlazioni sperimentali microstrutture-proprietà meccaniche, permette la valutazione di proprietà e difettologie dei getti, fornendo un valido aiuto nell’ottimizzazione del prodotto finito e del relativo processo produttivo.
This work focuses on a numerical-experimental characterization of casting processes of sand ductile iron. Initially, a deep phase of literary review has been carried out in order to completely understand the effects of the process parameters (alloy chemical composition, melt treatment and cooling rates) on defects, microstructures and mechanical properties of castings and to evaluate the state of the art of the numerical instruments of simulation of solidification dynamics and microstructure prediction. Experimental casting equipments have been designed and developed in order to measure and control the cooling rates and to validate instrument of numerical simulation and microstructure prediction. Moreover, specific methods and instruments have been designed, tested and used in order to measure and analyze temperatures inside the central parts of castings, also in case of heavy sections. Metallographic samples of material, obtained with different conditions, have been studied by means of optical analysis in order to evaluate microstructural features gradient, verifying the effect of the considered process parameters on microstructures parameters such as dimension and distribution of graphite nodules and content of ferrite and pearlite. In heavy section castings, a strong influence of macrosegregation and convective phenomena on microstructures and defects was found. The main part of the activities focused on numerical simulation FEM of the performed casting processes. The measured data of temperatures and microstructures have been used for the validation and optimization of the numerical simulations and of the analytical-empirical models for microstructure prediction in a wide range of process condition. The use of reliable instruments for simulation of casting process, with the adding of the implementation of experimental correlation microstructures-mechanical properties, allows for the evaluation of final properties and defects of castings, giving an important help in the optimization of the final product and its relative production process.

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Milosevic, Jovana <1995&gt. "Odabrani eseji iz zbirke Itala Kalvina "Collezione di sabbia": Prevod i komentar." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19311.

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Abstract:

Cilj ovog rada je predstavljanje eseja poznatog italijanskog književnika Itala Kalvina kroz analizu njihovih prevoda sa italijanskog na srpski jezik. Eseji koji su uzeti kao predmet prevođenja, Collezione di sabbia, Scrittori che disegnano, Il viandante nella mappa, Il rovescio del sublime, I francobolli degli stati d'animo, La vecchia signora in chimono viola, Le avvenutre di tre orologiai e di tre automi, La luce negli occhi, Il tempio di legno, La spada e le foglie, pripadaju zbirci pod nazivom “Collezione di sabbia”, objavljenoj 1984. godine. Odabir eseja koji služe kao temelj ovom istraživanju nije nasumičan, već svaki od njih prikazuje nove aspekte autorovog književnog rada, a ujedno i iziskuje različite stilove prevođenja. Rad je podeljen na tri celine: u prvom delu će biti prikazana biografija Itala Kalvina zajedno sa kratkim delom o njegovim najvećim književnim ostvarenjima, potom će drugi i treći deo obuhvatati glavni deo teze koji se zasniva na prevođenju i na komentarisanju odabranih eseja. Komentari, potpomognuti konkretnim prevodom iz eseja, će omogućiti spozanavanje glavnih poteškoća u prevođenju i na koji način je omogoćeno da budu prevaziđene kako bi čitalac srpske verzije mogao da ima jasan uvid u viziju originala - što približniju, kako u jezičkom, tako i u kulturološkom smislu.

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Severi, Federico. "Analisi del segnale elettromiografico di tibiale anteriore e gastrocnemio nel cammino sulla sabbia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17798/.

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Abstract:

La tesi si propone di spiegare in che modo l’irregolarità e instabilità della superficie di appoggio del piede a terra influenzi il pattern del cammino dal punto di vista delle attivazioni muscolari di tibiale anteriore e gastrocnemio. Sono stati raccolti ed elaborati i segnali elettromiografici degli arti inferiori destri e sinistri per tre soggetti, giovani adulti sani e senza particolari problematiche muscolo-scheletriche all'apparato locomotore. I soggetti dovevano camminare su una superficie rigida, sulla sabbia bagnata e sulla sabbia asciutta. Nei primi capitoli dell’elaborato si fornisce un riepilogo delle conoscenze di base necessarie per la comprensione dello studio. Il primo capitolo è suddiviso in quattro sottocapitoli: il primo tratta in linea generale dei segnali bioelettrici, quindi vengono esposti i concetti di potenziale di membrana e potenziale d’azione, entrambi necessari per capire il funzionamento dell’elettromiografia. Il secondo invece si concentra sull'anatomia del muscolo scheletrico e sulle sue principali caratteristiche di funzionamento. Il terzo riassume l’anatomia dei due muscoli esaminati all'interno dell’elaborato. Il quarto tratta di elettromiografia in generale, differenti tipologie e applicazioni. Il secondo capitolo è una revisione della letteratura, vengono esposti gli aspetti principali della biomeccanica del cammino focalizzando l’attenzione sull'analisi elettromiografica. Il terzo descrive come è stata svolta l’analisi: la strumentazione che è stata utilizzata, le tipologie di analisi effettuate e si riassumono gli algoritmi implementati in MATLAB per l’elaborazione dei dati raccolti. Nel quarto e ultimo capitolo si riportano e commentano i risultati così ottenuti, vengono poi confrontati con i risultati di altri studi presenti in letteratura e se ne traggono le conclusioni.

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Lana, Elena <1990&gt. "STUDIO DELLE MANIFESTAZIONI RIGUARDANTI LA SCULTURA IN SABBIA PROMOSSE DAL COMUNE DI JESOLO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6021.

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Abstract:

Nel contesto generale della pratica scultorea possiamo individuare diversi approcci corrispondenti ad altrettante pratiche esecutive che, nel corso del tempo, si sono sempre più sviluppati, in un processo di articolazione e differenziazione, corroborato da ricerche artistiche, dalle scoperte e miglioramenti tecnici, nonché dalla sperimentazioni di nuovi materiali, con la conseguente modificazione e perfezionamento dei procedimenti realizzativi. Ogni ricerca artistica, d’altro canto ha presentato peculiari risultati linguistico-espressivi, meritevoli d’attenzione. Un caso peculiare, nella persistente investigazione della produzione statuaria, viene dall’uso sperimentale della sabbia quale materiale costitutivo. Diffusissimo fin dai tempi più antichi, trova effettiva applicazione come mezzo espressivo in senso artistico solo nella seconda metà del secolo scorso, ed è forse questa la ragione per cui non è, ad oggi, disponibile alcuno studio critico a riguardo. La presente tesi si propone, pertanto, di indagare il fenomeno, riconoscendo e valutando alcune specificità ad esso pertinenti, come l’effimerità che caratterizza la singola produzione, nonché le correlate problematiche relative all’ideazione progettuale, all’attuativa realizzazione materiale, nel suo intrinseco dipendere dalla progettualità d’allestimento, alla conservazione nel breve periodo e alla fruizione, come termine ultimo non solo di destinazione ma, anche, di definizione del prodotto. Se da un lato si impone, come ovvio, la necessità di censire le varie manifestazioni che ad oggi contribuiscono alla diffusione di questo particolarissimo tipo di attività artistica in termini globali, valutandole in un sistema comparativi, dall’altro, l’inscindibile rapporto che simili eventi istaurano con le specifiche località che li ospitano impone lo studio oculato di ogni singolo caso, poiché in si fatta relazione è possibile individuare una molteplicità di aspetti di non secondaria importanza. Alla luce della breve considerazioni appena svolte, si comprenderà la scelta, operata in questa sede, di circoscrivere la trattazione analitica alle sole manifestazioni organizzate dal Comune di Jesolo, ovvero il “Festival Internazionale delle Sculture di Sabbia” e “Sand Nativity”. Il caso sotto tanti aspetti paradigmatico, permette di operare una ricerca a livello locale, individuando il posizionamento delle manifestazioni rispetto alle altre offerte culturali proposte dalla Municipalità, e da quelle delle aree limitrofe, offrendoci quindi una più coerente verifica dell’ambito organizzativo- gestionale, soprattutto alla luce degli obiettivi che si possono tradurre nella “mission” di questa particolare tipologia di evento, organizzata con specifiche finalità e intenti. Verrà pertanto presentato anche tutto il processo di gestione dell’evento mettendone in evidenza le attività fondamentali, dalla produzione alla commercializzazione, per arrivare poi alla presentazione e conseguente fruizione del prodotto finito. Come facilmente immaginabile la ricerca di una tematica così specifica non può avvalersi di una bibliografia specialistica ma, al contrario, trova in una ristretta sitografia le fonti più organicamente rilevanti, e nell’esperienza diretta dei cantieri, degli uffici municipali, e delle singole esposizioni, l’autorevolezza necessaria all’analisi critica. In tal senso questo studio si qualifica e presenta come riassunto conclusivo di un rapporto lavorativo che intrattengo da anni sia con l’ente locale che con il direttore artistico delle due manifestazioni qui puntualmente esaminate.

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Bardi, Noemi. "Determinazione della curva di ritenzione idrica di un terreno arginale (argine destro del fiume Reno, comune di S. Agostino, FE)." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:

La tesi in oggetto riguarda uno studio geologico-tecnico condotto attraverso i risultati di prove di laboratorio su campioni di sabbie argillose. In particolare è stata determinata la ritenzione idrica del terreno attraverso l'utilizzo della nuova strumentazione HYPROP acquistata dal dipartimento. Tramite queste prove si è potuto confermare la validità della strumentazione sopracitata.

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Spilla, Emma. "Caratterizzazione del cammino sulla sabbia per mezzo di sensori inerziali indossabili: confronto tra algoritmi per la stima degli eventi del passo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:

Il cammino sulla sabbia riveste un’importanza fondamentale nella salute dell’uomo. Diversi studi hanno dimostrato i benefici del cammino sulla sabbia, sia in soggetti sani che patologici. Tuttavia, manca una caratterizzazione biomeccanica. A tale proposito è importante l’analisi dei parametri temporali, e quindi la necessità di identificare correttamente gli eventi del cammino in questo ambiente. Mentre a secco sono stati implementati tanti algoritmi per la segmentazione del cammino, manca ad oggi una caratterizzazione di questi algoritmi in ambiente marino. Lo scopo di questo è quindi quello di valutare le performance di 17 algoritmi per l’identificazione degli eventi del passo e dei parametri temporali, già implementati per il cammino a secco, in ambiente marino. Tali algoritmi sono stati applicati ai dati inerziali del cammino di 7 soggetti sani che deambulano in tre condizioni diverse, ovvero passerella, sabbia bagnata e sabbia asciutta, acquisiti per mezzo di 5 sensori inerziali posizionati su tronco, caviglie e piedi. Le riprese degli eventi del passo sono state effettuate con una videocamera e utilizzate come Gold Standard per l’identificazione degli eventi del cammino. Per tutte e tre le condizioni, le performance degli algoritmi sono state valutate in termini di sensitività, accuratezza e ripetibilità. I risultati mostrano che tutti gli algoritmi proposti per il cammino a secco possono essere impiegati in ambiente marino. In particolare, gli algoritmi che sfruttano segnali da sensori posizionati sul tronco danno performance peggiori rispetto quelli su caviglia e piede, mentre sono da preferire gli algoritmi che sfruttano la velocità angolare come variabile analizzata rispetto all’accelerazione grezza. L’approccio computazionale ha dato informazioni sulle performance basandosi sul posizionamento e sul filtraggio utilizzato.

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Mastrodicasa, Francesco. "Prototipo del sistema idraulico per lo studio sperimentale del fenomeno di piping nei rilevati arginali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:

La stabilità degli argini fluviali è un tema che assume oggi maggiore rilievo per effetto degli eventi estremi di piena indotti dai cambiamenti climatici. I conseguenti gradienti idraulici che si determinano innescano fenomeni tra i quali quello più dannoso è il Backward Erosion Piping. Questo consiste nello sviluppo di un tubo di erosione che corre al di sotto della struttura arginale collegando il punto di uscita a valle con il corpo idrico a monte. L’effetto è un’accelerazione del fenomeno di erosione che può portare in breve tempo a cedimenti arginali. Le tecniche di prevenzione attuali spesso riescono solamente a ritardare il crollo, oltre ad essere di grande impatto per l’ambiente circostante. Sono quindi allo studio tecnologie alternative ecosostenibili ed in questo contesto si inserisce la tecnologia Coarse Sand Barrier al centro delle attività sperimentali previste dal progetto LIFE Sand Boil coordinato dall’Università di Bologna. Esso si pone l’obiettivo di indagare questa tecnologia attraverso prove sperimentali in laboratorio ed in campo, in modo da valutarne la replicabilità. A causa delle potenziali criticità legate all'implementazione diretta della soluzione ingegneristica proposta nei tratti fluviali interessati, verrà dapprima realizzato un prototipo da laboratorio. L’obiettivo di questa tesi è la progettazione e la verifica sperimentale del circuito idraulico a supporto della sperimentazione geotecnica prevista in laboratorio dal progetto LIFE Sand Boil. Partendo dai parametri geotecnici di riferimento per l’esecuzione dei test, l’attenzione è stata rivolta particolarmente al sistema idraulico e alle tecniche di monitoraggio delle grandezze in gioco. A tal proposito è stato realizzato un prototipo in scala minore così da testare la funzionalità delle scelte progettuali effettuate. Una volta verificato che il tutto funzionasse, si è passati al dimensionamento del circuito idraulico del prototipo vero e proprio previsto dal progetto LIFE San Boil.

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Lombardo, Giulia. "Caratterizzazione del prisma sabbioso costiero e dei giacimenti di sabbia sommersi nell'ambito delle strategie di ripascimento. Caso di studio della costa emiliano-romagnola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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La tesi intende effettuare un’indagine sedimentologica ed ambientale e approfondire le informazioni morfologiche del prisma sabbioso presente nelle aree investigate e sulle caratteristiche chimico-fisiche dei sedimenti. Dalla ricca bibliografia esistente emerge che il territorio emiliano-romagnolo è costituito da due macro-aree caratterizzate da sedimenti appenninici e da sedimenti padani. La concentrazione dei metalli pesanti nelle spiagge della regione Emilia-Romagna è stata misurata nei carotaggi costieri AR17 effettuati nell’area compresa tra il Po di Goro e Cattolica e lunghezza massima di 4.8m in modo tale da analizzare le porzioni di spiagge che non sono state antropizzate. Le analisi delle carote sono state effettuate con core scanner XRF a fluorescenza a raggi X, l’elaborazione dei profili morfologici e le analisi chimiche sui metalli hanno portato alla conclusione che le concentrazioni di metalli nei sub-campioni AR17 a granulometria prevalentemente sabbiosa non hanno valori che superano di molto i limiti definiti nell’articolo 173 per i depositi costieri. Tutti i valori in eccesso sono comunque legati alla frazione residuale pertanto non sono biodisponibili ma è necessario implementare i dati con successive analisi eco-tossicologiche.

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Tondi, Maria Cristina. "Sviluppo dello scour e sistemi di protezzione innovativi intorno a un palo eolico in ambiente marino: prove sperimentali." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2016. http://hdl.handle.net/11566/243103.

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Abstract:

Lo scopo della ricerca è quello di verificare sperimentalmente l’intensità dello scour del fondale sabbioso alla base di un palo a seguito di vari attacchi ondosi e l’efficienza dei sacchi di geotessile riempiti di sabbia (GSCs), metodo innovativo di protezione. I modelli fisici in scala 1:30 sono stati realizzati nel canale per onde del Laboratorio di Idraulica dell’UNIVPM. Sono state testate onde regolari e irregolari, con altezze H=7÷27cm e periodi T=1.8÷2.7s. Il Numero di Keulegan Carpenter KC varia da 2 a 20. I risultati confermano l’esistenza dei regimi proposti da Sumer & Fredsøe (2002), clear-water e live-bed scour. Lo scour si realizza con attacchi ondosi aventi KC>6, coincidente con l’inizio del vortex shedding. Le situazioni ondose più gravose (aventi KC=13.78 e KC=19.57) hanno originato l’abbassamento maggiore. Comparazioni dei dati sperimentali sulla profondità di scour con la formula di Sumer & Fredsøe (2002) mostrano un buon adattamento, anche se lo scour osservato evolve più rapidamente di quello predetto. Va tenuto conto che molte prove risultano influenzate dalla formazione di ripples. La protezione con GSCs è molto efficace in termini di riduzione dello scour (riduzioni dell’ordine del 80-90%). La stabilità dei GSCs è apprezzabile: essi sono stabili per onde con T=2.7s e H<20cm, mentre all’aumentare di H si sono verificati dislocamenti. I risultati sperimentali sono in disaccordo con la teoria di Recio & Oumeraci (2009), che però fa riferimento a strutture radenti. Le misure del gradiente di pressione alla base del palo hanno registrato gradienti negativi nella zona 0°-45°, dove si ha il trasporto degli horseshoe vortices, mentre a 90° e 135° essi tornano ad essere positivi, con probabilità di separazione del flusso all’interno dello strato limite. Dalle formule di Sumer & Fredsøe (1997), sono state ricavate localmente le velocità e stimati i valori di KC, che confermano come nelle zone in cui KC è maggiore si ha uno scavo più significativo.
Laboratory experiments were devoted to investigate the emergence and development of scour at the base of a slender pile immersed within an erodible bed and exposed to waves. The efficiency of geotextile sand containers (GSCs) placed around the base of the pile to prevent local erosion was also analyzed. The experiments were performed in the wave flume of the Hydraulics Laboratory of the UNIVPM. Regular and irregular waves were tested, with heights H=7÷27cm and periods T=1.8÷2.7s. The Keulegan Carpenter Number KC ranged from 2 to 20. The results confirm some far-field nearbed transport for dimensionless shear stresses exceeding the threshold Shields parameter ϑ_cr (live bed scour). The scour occurs with KC>6, corresponding to the onset of vortex shedding. The heaviest wave exposures (with KC=13.78 and KC=19.57) resulted in the deepest lowering recorded. Comparisons of the experimental data concerning the scour depths with the formula proposed by Sumer & Fredsoe (2002) have shown a good agreement. It should be noted that many tests have been influenced by the formation of ripples. The trend of the experimental scour depth is qualitatively similar to that of the theoretical curve of Sumer et al. (1992). However, during the early stages of evolution the experimental scour hole deepens faster that the predictions. The protection with GSCs turns out to be very effective in terms of reduction of scour. Moreover, they were found stable for waves having T=2.7s and H<20cm, while increasing H displacements occurred. The experimental results disagree with the hypotheses proposed by Recio & Oumeraci (2009), estimated by the authors considering the condition of seawall and not properly suitable for the configuration examined. At the base of the pile the negative pressure gradients were recorded in the area 0°-45°, where transport occurs of the horseshoe vortices and the gradients switches back to positive values at 90° and 135°, with likely separation of the flow within the boundary layer. Calculations with the formulae of Sumer & Fredsoe (1997) made it possible to locally compute the flow speeds and estimate KC, which confirmed that in the areas where KC is greater a larger scour is found.

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Costa, Filho Raimundo Tomaz da [UNESP]. "Crescimento de mudas de Mimosa caesalpiniifolia Benth. e Astronium fraxinifolium Schott em resposta à calagem e adubação fosfatada." Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2010. http://hdl.handle.net/11449/105252.

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Abstract:

Made available in DSpace on 2014-06-11T19:33:39Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2010-06-21Bitstream added on 2014-06-13T20:25:31Z : No. of bitstreams: 1 costafilho_rt_dr_jabo.pdf: 605722 bytes, checksum: cd03b7bfdcdef9d4944785fb716be4a4 (MD5)
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)
O presente trabalho teve por objetivo avaliar os efeitos da adição de calcário e adubo fosfatado na formação de mudas de Mimosa caesalpiniifolia Benth. sem acúleos e Astronium fraxinifolium Schott. Plântulas com 10 dias de idade foram transferidas para sacos de plástico contendo 2,0 kg de subsolo de Latossolo Vermelho-Amarelo distrófico psamítico. Os experimentos foram conduzidos no município de Teresina – PI nos períodos de julho a outubro de 2008 e novembro de 2008 a março de 2009. Foram usadas duas doses de calcário e cinco doses de fósforo, combinadas em esquema fatorial 2 x 5. O delineamento experimental foi em blocos ao acaso com quatro repetições e cada parcela continha três plantas. A quantidade de calcário foi calculada para elevar a saturação por bases a 50% com o uso de calcário dolomítico e as doses de fósforo foram 0, 30, 60, 90 e 120 mg kg-1 de solo. Foi cultivada uma planta por recipiente. As variáveis avaliadas foram: altura, diâmetro, número de folhas, área foliar, massa de matéria seca da parte aérea e raízes. Para as plantas de Mimosa caesalpiniifolia, conclui-se que: o os teores de cálcio e magnésio originais do solo estudado são suficientes para o crescimento normal destas plantas; recomenda-se a dose de 94 mg kg-1 de P para a produção de mudas, equivalente a 90% da dose estimada para promover o máximo crescimento de altura e diâmetro das plantas. Quanto ao crescimento das plantas de Astronium fraxinifolium, conclui-se que: o seu crescimento foi limitado pela omissão do fósforo e do calcário no solo; a calagem associada às doses de fósforo proporcionaram efeito positivo sobre o crescimento da maioria das variáveis; recomenda-se a dose de 65 mg kg-1 de P para a produção de mudas, equivalente a 90% da dose estimada para promover o máximo crescimento de altura e diâmetro das plantas; a aplicação do calcário...
This work aimed to evaluate the effects of liming and phosphate ferilizer in the initial growth of Mimosa caesalpiniifolia Benth. without thorns and Astronium fraxinifolium Schott seedlings. Seedlings 10 days old were transferred to plastic bags containing 2.0 kg of a Haplustox soil. The experiments were carried out in Teresina municipality, Piaui State, Brazil from July to October 2008 and November 2008 to march 2009. Two liming doses and five phosphorus doses combined in a 2 x 5 factorial scheme were used. The experimental design used was the randomized blocks with four replications having each parcel three plants. The calculated lime amount was enough to elevate the base saturation to 50% and the phosphorus doses were: 0, 30, 60, 90, and 120 mg kg-1 soil. One plant per pot was cultivated. The evaluated variable were heigth, diameter, leaves number, leaf area, and aerial and roots dry mass. For Mimosa caesalpiniifolia plants, it is concluded that: the levels of calcium and magnesium of the soil are sufficient for normal growth of plants; the dose of 94 mg kg-1 of P is recommended to produce seedlings, equivalent to 90% of the estimated dose to promote maximum growth in height and diameter. For plants from Astronium fraxinifolium, concluded that: the growth was limited by the omission of phosphorus and lime in the soil, liming associated with phosphorus levels have provided positive effect on the growth of most variables; the dose of of 65 mg kg-1 of P is recommended to produce seedlings, equivalent to 90% of the estimated dose to promote maximum growth in height and diameter; liming resulted in a lower requirement of phosphate fertilizer and promoted greater plant growth than the treatments without liming

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Melo, Cristiane Aparecida Silva Moura de. "Análise da acessibilidade e mobilidade no Complexo do Sabiá na cidade de Uberlândia (MG)." Universidade Federal de Goiás, 2015. http://repositorio.bc.ufg.br/tede/handle/tede/5324.

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Abstract:

Submitted by Cláudia Bueno (claudiamoura18@gmail.com) on 2016-03-10T16:53:03Z No. of bitstreams: 2 Dissertação - Cristiane Aparecida Silva Moura de Melo - 2015.pdf: 18900149 bytes, checksum: 5830870184a309acd84864db25aad6a5 (MD5) license_rdf: 23148 bytes, checksum: 9da0b6dfac957114c6a7714714b86306 (MD5)
Approved for entry into archive by Luciana Ferreira (lucgeral@gmail.com) on 2016-03-14T13:48:23Z (GMT) No. of bitstreams: 2 Dissertação - Cristiane Aparecida Silva Moura de Melo - 2015.pdf: 18900149 bytes, checksum: 5830870184a309acd84864db25aad6a5 (MD5) license_rdf: 23148 bytes, checksum: 9da0b6dfac957114c6a7714714b86306 (MD5)
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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior - CAPES
The purpose of this study was to analysis the infrastructure of Sabia Complex in order to ensure that it meets the 2004 Technical Standard 9050 , the Brazilian Association of Technical Standards - ABNT , and the Laws Nº. 10,098 of accessibility of people with disability or reduced mobility in December 19, 2000 and Nº. 12 587 National Urban Mobility Policy in January 3 , 2012. The study is in the Sabia Complex , situated in Uberlândia ( MG ), which according to data of Brazilian Institute of Geography and Statistics has a total of 604,103 habitants , according to the last census conducted in 2010. of this there is a portion that has a disability and / or reduced mobility and which is inserted in an active market work , education system and other activities of the urban environment. This reality is the result of years of part of the claims of population embracing the cause. So became the need of pay attention to the urban planning that private and public spaces have an accessibility and mobility, so that meets people universally . The Sabia Complex is in the eastern sector of the city of Uberlândia, is composed by Sabia Park, Joao Havelange Stadium Municipal and Tancredo Neves Multipurpose Arena, is the Community public leisure equipment oldest and consolidated the city. Passed in recent years by a revitalization process to provide a good accessibility and mobility . So the preparation of this work was done a literature and documentary , works and field surveys - to observe the structural aspects of Sabia Complex - and questionnaires to verify the perception of users with respect to accessibility and mobility infrastructure on place. After this process it was verified that despite the Sabiá Complex be a consolidated space and open to the public it leaves many gap with respect to accessibility and mobility.
A proposta deste trabalho foi realizar uma análise da infraestrutura do Complexo do Sabiá com a finalidade de verificar se o mesmo atende a Norma Técnica 9.050 de 2004, da Associação Brasileira de Normas Técnicas – ABNT, e as leis nº 10.098 de Acessibilidade das pessoas portadoras de deficiência ou com mobilidade reduzida de 19 de Dezembro de 2000 e a nº 12.587 de Política Nacional de Mobilidade Urbana de 03 de janeiro de 2012. A área estudada é o Complexo do Sabiá, localizado na cidade de Uberlândia (MG), que segundo dados do Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística possui, um total de 604.103 habitantes, conforme o último senso realizado no ano de 2010. Desse total há uma parcela que possui algum tipo de deficiência e/ou mobilidade reduzida e que se encontra inserida de forma ativa no mercado de trabalho, sistema educacional e demais atividades do ambiente urbano. Tal realidade é fruto de anos de reivindicações de uma parcela da população que abraça a causa. Daí surgiu a necessidade do planejamento urbano se atentar para que os espaços públicos e privados possuam uma acessibilidade e mobilidade, que atenda às pessoas de forma universal. O Complexo do Sabiá esta localizado no setor leste da cidade de Uberlândia, é composto pelo Parque do Sabiá, Estádio Municipal João Havelange e a Arena Multiuso Tancredo Neves, é o equipamento de lazer público comunitário mais antigo e consolidado da cidade. Passou nos últimos anos por um processo de revitalização para oferecer uma boa acessibilidade e mobilidade. Assim para a elaboração deste trabalho foi feito um levantamento bibliográfico e documental, trabalhos e sondagens de campo - para observar os aspectos estruturais do Complexo do Sabiá - e aplicação de questionários para a verificação da percepção dos usuários no que tange a acessibilidade e mobilidade da infraestrutura no local. Após este processo foi possível verificar que apesar do Complexo do Sabiá ser um espaço consolidado e aberto ao público ele deixa muitas lacuna no que tange a acessibilidade e a mobilidade.

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Loreto, Junior Armando Pereira. ""A Faculdade de Engenharia Industrial: fundação, desenvolvimento e contribuições para a sociedade na formação de recursos humanos e tecnologia (1946-1985)"." Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2008. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/13375.

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Abstract:

Made available in DSpace on 2016-04-28T14:16:31Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Armando Pereira Loreto Junior.pdf: 16769811 bytes, checksum: 1f37a503e4efbd785cd513441820ed99 (MD5) Previous issue date: 2008-04-03
This case study embodies the foundation and development of Faculdade de Engenharia Industrial FEI, in São Bernardo do Campo, in the state of São Paulo, Brazil, within the period from 1946 to 1985, and analyses selected technological researches conducted in this institution. This study starts investigating the life and work of the FEI founder, Father Roberto Sabóia de Medeiros, S. J., covering his background education, ideals and objectives and highlighting his social actions, in order to establish the institute s mission. Originally founded to be an Industrial Chemical Engineering school (1946), soon after FEI was invited to compose, along with other colleges, the Universidade Católica de São Paulo, created in that same year. The transference of the FEI campus to the city of São Bernardo do Campo, where it is currently located, occurred in the 1960 s, when the City Mayor, Lauro Gomes, intended to foment and attract the settlement of large industries in that city and, at the same time, guarantee the supply of qualified professionals. With that goal, he donated a large area of his property for the setup of the FEI campus. The city of São Bernardo do Campo became an important Brazilian automotive industry pole, and the technological research conducted at FEI was very productive in that area, probably stimulated by the local vocation. Many prototypes were manufactured, as the FEI-X1, an amphibious car, the FEI-X3, a vehicle that differed due to its conception and potency and the vehicles that moved on air mattresses, such as the Máquina de Efeito de Chão MEC (Floor Effect Machine) and the Trem Aerodinâmico Leve de Alta Velocidade TALAV (High-Speed Light Airdynamic Train), powered by airplane engines. Other important technologies for the society were also developed at FEI, such as project to obtain mandioca-derived alcohol, during the oil s world crisis, starting in 1973. That crisis ended up leading to Proalcool, the Brazilian alcohol fuel program, which was practically abandoned and very restricted later. This work analyses some reasons to explain why, after decades of projects and prototype production and the registration of technological innovation patents, none of them was seized in any subsequent industrial production
Este trabalho é um estudo de caso, que abrange a fundação e o desenvolvimento da Faculdade de Engenharia Industrial FEI, em São Bernardo do Campo, no Estado de São Paulo, Brasil, no período de 1946 a 1985, e analisa algumas pesquisas tecnológicas empreendidas nessa instituição. Inicialmente efetua-se um estudo sobre a vida e as obras do fundador da FEI, Padre Roberto Sabóia de Medeiros, S. J., abordando a sua formação, os seus ideais e objetivos e evidenciando a sua ação social, para estabelecer a missão da instituição. Fundada originalmente para ser uma escola de Engenharia Química Industrial (1946), logo a seguir a FEI foi convidada para compor, juntamente com outras faculdades, a Universidade Católica de São Paulo, criada nesse mesmo ano. A transferência do campus da FEI para a cidade de São Bernardo do Campo, onde atualmente funciona, deu-se na década de 1960, quando Lauro Gomes, que era o prefeito daquela cidade, pretendeu incentivar e atrair a instalação de grandes indústrias naquele município e, ao mesmo tempo, garantir-lhes o fornecimento de mão-de-obra qualificada. Com essa finalidade, ele efetuou a doação de uma grande área, de sua propriedade, para a instalação do campus da FEI. A cidade de São Bernardo do Campo tornou-se um importante pólo da indústria automobilística brasileira, e a pesquisa tecnológica realizada na FEI foi bastante produtiva nessa área, provavelmente incentivada pela vocação local. Fabricaram-se vários protótipos, como o FEI-X1, um carro anfíbio, o FEI-X3, um veículo diferenciado pela sua concepção e potência e os veículos que se moviam sobre colchões de ar, como a Máquina de Efeito de Chão MEC e o Trem Aerodinâmico Leve de Alta Velocidade TALAV, impulsionado por turbinas de avião. Outras tecnologias importantes para a sociedade também foram desenvolvidas na FEI, tais como o projeto de obtenção de álcool derivado da mandioca, na época da crise mundial do petróleo, a partir de 1973. Essa crise acabou levando ao Próálcool, programa brasileiro do álcool combustível, que depois foi praticamente abandonado e bastante restrito. Este trabalho analisa alguns motivos pelos quais, após décadas de realização de projetos e produção de protótipos, inclusive com registro de patentes de inovações tecnológicas geradas, nenhuma dessas tenha sido aproveitada em alguma produção industrial subseqüente

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Oliveira, Maria Martha Argel de. "Eco-etologia do sabia-do-campo Mimus saturninus (Lichtenstein, 1823) (Passeri formes, Mimidae) no Estado de São Paulo." [s.n.], 1989. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/316083.

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Orientador: Luiz Octavio Marcondes Machado
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Biologia
Made available in DSpace on 2018-07-15T03:05:52Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Oliveira_MariaMarthaArgelde_M.pdf: 7910087 bytes, checksum: e26a7f6ee927a4f003e1fee492d7f0dd (MD5) Previous issue date: 1989
Resumo: O sabiá-do-campo (Mimus saturninus) foi estudado em várias localidade do estado de São Paulo, entre agosto de 1993 e janeiro de 1986, sendo dada atenção à alimentação, reprodução, repertório vocal e reação frente a aves de outras espécies. A espécie é onívora e alimenta-se principalmente de insetos (grupos de maior importância: Isoptera, Coleoptera, Formicidae) e de frutos (principalmente silvestres, diâmetro inferior a 1 cm). À variada dieta corresponde ampla gama de técnicas de forrageiro (as mais utilizadas: ¿captura no terreno, durante deslocamento¿ e ¿captura de presas altas em vôo, partindo de poleiro¿). A reprodução ocorre entre final de agosto e janeiro. São feitas até quatro posturas, com 3 ou 4 ovos cada. Ocorre a interferência de ¿adjudantes¿ (¿helpers¿), indivíduos que não fazem parte do casal em reprodução, durante a construção da ninho e durante a alimentação de ninhegos e filhotes, mas não durante a incubação. ...Observação: O resumo, na íntegra, poderá ser visualizado no texto completo da tese digital
Abstract: The Chalk-browed Mockingbird (Mimus saturninus, Mimidae) was studied in some lacalites in the State of São Paulo (Brazil) from August 1983 to January 1986. special attention was paid to diet composition, feeding behaviour, potential as seed disperser, breeding biology, wing-flashing behaviour, vocal repertory and reaction to other species. M saturninus is omnivorous, feeding mainly on insects (most important groups: Isoptera, Coleoptera, Formicidae) and fruits (mainly wild, brightly coloured and with diameter inferior to 1 cm). The diet also includes, although infrequently, terrestrial Gastropoda, Oligochaeta, Araneida, nectar and flowers petals. To the varied diet corresponds a wide gamma of foraging technics. The most utilized for animal preys are ¿capturing of preys on the ground during motion¿ and ¿capturing of flying preys on wing, departing from perch¿. Small to medium fruits are generally swallowed whole and the seeds eliminated via faeces. The species must be regarded as a potential seed disperser: 10 out of 19 seed species found in faeces were succesful in germinating. Reproduction occurs from late August to January. Nests are open cups constructed with twigs, sometimes thorny, and grass stalks, lined with thin rootlests and other fine materials, and are placed most frequently in shrubs, eventually in tress (average height of nest 1,22 m). Up to 4 clutches are laid each season, with 3 ¿ 4 eggs each. Nestling remain in nest 13 ¿ 14 days and fledglings are still being feed by adults about one month after leaving the nest. Helpers often interfere during nest bulding and feeding of young, but not during icubation. ¿Note: The complete abstract is available with the full electronic digital thesis or dissertations
Mestrado
Ecologia
Mestre em Ciências Biológicas

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Jankowski, P. F. "'Fascism' in Marseille, 1936-1944." Thesis, University of Oxford, 1987. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.384791.

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Bechtel, Sabrina [Verfasser], and Sabina [Akademischer Betreuer] Pauen. "Werkzeuggebrauch und Wissenstransfer im Kleinkindalter: Wie entwickelt sich flexible Anpassungsfähigkeit und welche Rolle spielen die Exekutiven Funktionen? / Sabrina Bechtel ; Betreuer: Sabina Pauen." Heidelberg : Universitätsbibliothek Heidelberg, 2014. http://d-nb.info/1180032985/34.

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Becerra, Sergio. "Racines puritaines de la doctrine du Sabbat adventiste du Septième jour : étude historique et théologique." Université Marc Bloch (Strasbourg) (1971-2008), 2001. http://www.theses.fr/2001STR20054.

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Abstract:

En étudiant les origines de l'adventisme du septième jour on est surpris d'apprendre que ce mouvement, issu du millénarisme millerite américain, s'est intéressé dès ses débuts au septième jour l'adoptant rapidement, sans tensions majeures. Nous nous demandons si l'adventisme n'est redevable à d'autres traditions chrétiennes pour sa doctrine du sabbat. Notre recherche s'est surtout penchée sur la filière puritaine. .
The history of the origin of the Sabbath doctrine among Seventh-day Adventist comprises a number of unexpected developments. This denomination, brought forth out of the disintegration of the most important millenarian movement in American history, adopted the seventh-day Sabbath quite rapidly, without major conflict. One wonders if this is not a sign proving that Seventh-day Adventism embraced the Sabbath under the influence of other Christian traditions, rather than as a fruit of its own internal doctrinal development. Our research focused on Puritanism as a possible source. .

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Back, Sven-Olav. "Jesus of Nazareth and the sabbath commandment /." Åbo : Åbo Akademis förlag, 1995. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb361550238.

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Barão, Gonçalo Jacinto. "Estação ferroviária Santa Clara - Saboia: redefinição do espaço arquitetónico." Master's thesis, Universidade de Évora, 2020. http://hdl.handle.net/10174/27972.

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Abstract:

All the constructions in the railway industry attended to rules and standards previously established. Within all the railroad structures and infrastructures, the railway stations were a target of significant functional evolution, because of its direct relation with the population itself and the city. Model projects emerged determinating the base type of currently existing buildings. The absence of use by the population of this mean of transportation asserted the growth of the inactivity rate of railway stations and the consequent degradation of the infrastructure. Santa Clara-Sabóia Train Station, located in the County of Odemira, was a mark in the process of reactivation, in 2011, came to trigger the possibility to reactivate the engaging territory. It became intuitive of the necessity to analyze different typologies through the description of the railway complex and to define methods and actions that could allow the redefinition of the site by formal and functional rehabilitation of the present buildings; RESUMO: Na indústria ferroviária todas as construções obedeciam a regras, normas e tratados previamente estabelecidos. Entre todas as estruturas e infraestruturas, as estações ferroviárias foram alvo de uma maior evolução funcional pela sua direta relação com a população e com a cidade. Surgiram assim projetos-tipo que determinaram a base das edificações atualmente existentes. A falta de utilização da população deste meio de transporte afirmou o aumento da taxa de inatividade das estações e a consequente degradação da infraestrutura. A Estação Ferroviária de Santa Clara-Sabóia, localizada no Concelho de Odemira, alvo de um processo de reativação, em 2011, veio despoletar a possibilidade de reativação do território envolvente. Tornou-se evidente a necessidade de analisar as diferentes tipologias através da caracterização do conjunto ferroviário e definir métodos e ações que permitam a redefinição do lugar e a reabilitação formal e funcional dos edifícios em questão.

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Bialas, Sabrina. "Lambda-orthogonal photoresists." Thesis, Queensland University of Technology, 2021. https://eprints.qut.edu.au/212724/1/Sabrina%20Bialas%20Thesis.pdf.

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Abstract:

Light-driven additive manufacturing spans applications from materials technology to the field of medicine. The success of light-based fabrication techniques is founded on the spatiotemporal control over light-induced reactions, allowing to control when and where a material is made. Since different molecules absorb different colours of light, selecting a precise colour of light allows to execute one specific reaction from complex mixtures, while all other molecules remain untouched (a concept called lambda-orthogonality). By embedding such lambda-orthogonal groups into photoresists, it becomes possible to control not only when and where, but also which material is made – all from one photoresist.

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Tattara, Sabina <1972&gt. "Architettura e paesaggio: un progetto per gli spazi aperti lungo il fiume Panaro." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/7960/1/sabina%20tattara%20tesi.pdf.

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Abstract:

Il progetto di Dottorato indaga i territori di pianura della provincia di Modena lungo il fiume Panaro, in particolare le architetture che sono scomparse. La ricerca si svolge all'interno del progetto Progetto Emilia la conservazione della memoria dell'Università di Bologna nell’ambito del Dottorato in architettura, con la supervisione del Prof. Matteo Agnoletto. La tesi si prefigge di creare una mappa di quelle che erano le architetture legate al fiume Panaro e che ora sono scomparse o modificate o dimenticate. La mancanza di corrispondenza tra l'immagine odierna del fiume e quella che doveva essere fino a due secoli fa, ha reso necessaria la scomposizione stratigrafia degli elementi che compongono il territorio e che hanno per passi successivi composto un nuovo paesaggio che necessita di nuovi inserimenti.
In the contemporary world the progressive expansion of the urban settlement is closely linked to the disappearance of the rural and fluvial landscape. The abandonment of traditional economic infrastructures, in particular those directly or indirectly related to fluvial transport, has challenged the morphological equilibrium of the areas surrounding the river, has changed their physical conformation, their being perceived as a fluvial landscape. The fluvial environment is a typical common good and, once redesigned with new functionalities, can play a positive role and promote the construction of synergistic relationships between human settlements and the environment. This research is grounded on the medium course of the Panaro River. Our project place new importance to the river that is now back at the center stage, as a very important element of the environment preservation and a positive element of the bio-region for the Regione Emilia Romagna. The thesis project aims at strengthening the identity of the area along the river and at finding new functionalities that make the river interact with the inhabitant of the nearby cities and play a renewed environmental function. The “river architectures” that is, those buildings which were built in the territory to meet the needs of water-related activities, and that made up the key points of the socio-economic development of the area and that were scattered throughout the course of the river bed, become references points to be investigated looking at the whole water route with a comprehensive outlook.

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Alves, Edna Ursulino [UNESP]. "Maturação de sementes de sabiá (Mimosa caesalpiniifolia Benth.)." Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2003. http://hdl.handle.net/11449/105120.

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Abstract:

Made available in DSpace on 2014-06-11T19:33:37Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2003-02-14Bitstream added on 2014-06-13T18:45:36Z : No. of bitstreams: 1 alves_eu_dr_jabo.pdf: 808454 bytes, checksum: cb939c68ff0b7ecc54aec833f977ca7c (MD5)
objetivo dessa pesquisa foi o de estudar o processo de maturação de sementes de sabiá (Mimosa caesalpiniifolia Benth.). Foram realizadas dezesseis colheitas semanais de frutos e sementes, no engenho Bujarí, no município de Areia-PB, no período de 9 de agosto a 22 de novembro de 2001. As colheitas se iniciaram aos 105 dias após a antese (d.a.a.) e se estenderam até os 210 d.a.a., sendo avaliadas a coloração, as dimensões, o teor de água e a massa fresca e seca de frutos e sementes, bem como as porcentagens de germinação, de sementes dormentes e o vigor (primeira contagem de germinação, comprimento e massa fresca e seca das plântulas). De acordo com os dados obtidos constatou-se que a maturidade fisiológica das sementes ocorreu aos 154 - 168 d.a.a., podendo a colheita ser realizada até 189 d.a.a, uma vez que a partir deste período ocorreram elevadas perdas de frutos e sementes devidas a dispersão natural. Para se reduzir a influência da dormência das sementes, a colheita deverá ser efetuada aos 154 d.a.a., com germinação de aproximadamente 80% e acúmulo máximo de massa seca nas sementes, isso porque no decorrer do processo de maturação, a dormência das sementes aumentou gradativamente, alcançando índices superiores a 95% aos 210 d.a.a.
The objective of this research was to study the maturation process of the Mimosa caesalpiniifolia Benth. seeds. The seeds and fruits were collected from plants located at the Bujari sugar mill, Areia County ,State of Paraíba, Brazil. Were made sixteen weekly fruits and seeds harvests of starting from 105 days after anthesis (d.a.a.) in the period of August 9 up to November 22, 2001. Were evaluated the fruits and, seeds color; fruits and, seeds dimensions , the moisture content; the fruits and, seeds fresh and dry weight mass, the germination, the dormant seeds percentage; and the vigor expressed by the first germination count, length and the seedling fresh and dry weight mass. According to the obtained results, it was observed that the physiological maturity of Mimosa. caesalpiniifolia occurred from 154 d.a.a. extending up to 168 d.a.a. The harvesting cannot be delayed beyond 189 d.a.a. due to a great loss of fruits and seeds caused by natural dispersion. To avoid the influence of seed dormancy, the harvest must be done at 154 until 168 d.a.a. with germination of 80% and maximum accumulation of dry weight mass.

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Kaiser, Jürgen. "Ruhe der Seele und Siegel der Hoffnung : die Deutungen des Sabbats in der Reformation /." Göttingen : Vandenhoeck & Ruprecht, 1996. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb36989374z.

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Doering, Lutz. "Schabbat : Sabbathalacha und -praxis im antiken Judentum und Urchristentum /." Tübingen : Mohr Siebck, 1999. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb38885616r.

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Mashao, Mmatjie Lucy. "An investigation into phenotypic variation and the ecology of the Sabota Lark Calendulauda Sabota." Thesis, University of Limpopo, 2014. http://hdl.handle.net/10386/1450.

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Falk, Daniel K. "Daily, sabbath and festival prayers in the Dead Sea scrolls /." Leiden ; Boston ; Köln : Brill, 1998. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb37032079q.

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Tunnera, Giuseppe. "Ripascimento del litorale con sabbie relitte su spiaggia sommersa. Modellazione bidimensionale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2921/.

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BOUSTANI, SOBHI. "La poetique d'ilyas abu sabaka." Université Marc Bloch (Strasbourg) (1971-2008), 1992. http://www.theses.fr/1992STR20032.

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Abstract:

Cette these est un complement naturel a notre these de troisieme cycle intitulee l'image poetique dans afa i l-firdaws d'ilyas abu sabaka, soutenue en 1978 a l'universite paris iv. Elle analyse l'art poetique d'ilyas abu sabaka, poete libanais ne en 1903 et mort en 1947. Cette etude porte dans une premiere partie sur l'expression imagee du poete. Elle traite particulierement des figures de style : comparaisons, metaphores, metonymies et symboles, en precisant leur fonctionnement et leur articulation a l'interieur de ses poemes. La deuxieme partie aborde la forme prosodique de sa poesie. Elle en analyse les metres, les rimes et le rythme afin de devoiler la musicalite de certains poemes. Cette these tente enfin de situer le poete dans l'evolution de la poesie arabe
This thesis is a natural supplement to my thesis (third cycle) entitled the poetic image in ilyas abu sabaka's afa ilfirdaws, and whose viva was held in 1978 at the university of paris iv. It analyses the poetic out of ilyas abu sabaka, a lebanese poet born in 1903 and who died in 1947. In a first part, this study deals with the poet's imagery and focuses more particularly on stylistic devices such as similies, metaphors, metonymies and symbols, stressing the functioning as well as the structural links of this devices within his poems. In a second part, the poet's prosodic form is studied and metres, rhymes and rhythms are analysed with a view to reveali ng the musical quality of certain of these poems. Finally, this thesis is also an attempt at situating the poet within the larger context of the evolution of arabic poetry

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Timmer, Daniel C. "Creation, tabernacle, and sabbath the sabbath frame of Exodus 31:12-17; 35:1-3 in exegetical and theological perspective." Göttingen Vandenhoeck & Ruprecht, 2006. http://d-nb.info/991051386/04.

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Gomes, Cassiana Maria Mingotti Gabrielli. "Diplomacia e concorrência colonial. Portugal e França 1640-1715." Universidade de São Paulo, 2014. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/8/8138/tde-15062015-105757/.

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Abstract:

período compreendido entre a aclamação de D. João IV, em 1640, e o fim da Guerra de Sucessão de Espanha, com a assinatura do tratado de Utrecht, em 1715. A diplomacia portuguesa buscou, durante a Restauração, alianças com a Inglaterra, França e Províncias Unidas, de modo a ter reconhecida a sua independência. Contudo, a aliança francesa seria considerada salvadora, pois se acreditava na intermediação do governo de Paris em diversos assuntos, com os quais a Monarquia portuguesa havia se deparado após a independência do Reino. A guerra na Península Ibérica demandava apoio diplomático e militar para a nova dinastia de Bragança. Mas a política de alianças de Portugal, no período da Restauração, alcançaria os melhores resultados apenas no decênio de 1660, por meio de acordos comerciais e tratados matrimoniais: Inglaterra (1661), Províncias Unidas (1661) e França (1666). O casamento de D. Afonso VI com Maria Francisca de Sabóia gerou mudanças consideráveis na corte de Lisboa. Uma cabala ocasionada pelos partidários do Príncipe D. Pedro, irmão do Rei, acompanhada pela ação de representantes de Luís XIV, afastou D. Afonso do trono. D. Pedro assumiu a Regência, casando-se com a sua ex-cunhada. Tais acontecimentos aproximariam a política portuguesa dos desígnios propostos pelo governo de Paris, que visavam estabelecer uma tutela no governo de Lisboa. Todavia, anos depois, haveria um progressivo afastamento entre as Monarquias de Portugal e França, proporcional à reaproximação verificada entre os governos de Lisboa e Madri, decorrência da paz na Península Ibérica, firmada em 1668. Além da tentativa de tutelar a política portuguesa, Luís XIV acumulou muitos interesses no ultramar. Além de incursões e viagens, fomentadas pelo contrabando e possíveis ganhos com a exploração de produtos coloniais, o Rei Cristianíssimo buscou estender seu domínio na América, avançando desde a Guiana, em direção ao rio Amazonas. Apesar de menos lembradas do que a aliança anglo-portuguesa, as relações entre Portugal e França tiveram grande importância no cenário político português na segunda metade do XVII, influindo inclusive na ocupação e defesa de suas possessões ultramarinas.
This research has the objective of analyze the relationship between France and Portugal in the period between the D. João IV acclamation, at 1640, and the end of War of Succession of Spain, with the signature of Utrecht Treaty, at 1715. During the Restoration, the Portuguese diplomacy tried to establish alliances with England, France and United Provinces, in order to have its independence recognized. Nevertheless, the alliance with France would be considered \"saving\", since it was believed on intermediation of the Paris Government on several subjects which the Portuguese Monarchy had encountered after the independence of the Kingdom. The war at Iberian Peninsula demanded diplomatic and military support to the new Bragança dynasty. However, the political alliance of Portugal at Restoration period has reached the best results just at in the decade of 1660s, through trade agreements and marital treaties: England (1661), United Provinces (1661) and France (1666). The marriage of D. Afonso VI with Maria Francisca de Sabóia leaded to several considerable changes at Lisbon\'s Court. One \"cabal\" caused by supporters of the Prince D. Pedro, brother of the King, accompanied by the action of representatives of Luis XIV, has move D. Afonso away from the throne. D. Pedro has assumed the Regency, and got married with his former sister-in-law. These events made the Portuguese political to approach of the proposed designs by Paris Government, which aimed at establishing guardianship at Lisbon Government. However, years later, would have a progressive separation between the Monarchies of Portugal and France, proportional to rapprochement verified between the government of Lisbon and Madri, result of the peace at Iberian Peninsula, signed at 1668. Besides the tentative of guardianship of Portuguese politics, Luís XIV accumulated many interests overseas. In addition to the incursions and travels, fostered by smuggling and possible gains with the exploitation of colonial products, the Most Christian King sought to extend his dominance in America, advancing from Guiana toward Amazonas River. Although less recalled than the alliance between England and Portugal, the relations between Portugal and France had great importance at Portuguese political scenario at second half of XVII century, influencing including the occupation and defense of its overseas possessions.

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Gardosi, Giulia. "Stima del potenziale di liquefazione in terreni alluvionali di recente deposizione (sito di Isola Serafini, PC)." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9464/.

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Abstract:

With the support of data collected by CPT tests on-site, in this report, we try to estimate the liquefaction potential in soils at high risk, due to the presence of sandy horizons. We began by acquiring some basic theory about the topic with the help of texts, articles and documents found in the web. The notions found here were consequently applied to two concrete case studies.  In the first part of the work, the phenomenon of liquefaction is analyzed at a theoretical level. Moreover, we want to find out the trigger factors and the possible side effects whenever this event occurs. In the second part of the work, we re-elaborated the data concerning tip resistance (qc) and resistance to friction side (fs) obtained by CPT tests taken in proximity of San Carlo (FE) and Isola Serafini (PC). We particularly chose to go through this specific process to estimate the land liquefaction potential.  The main purpose is finally to compare the results of both tests and to comment on them.

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Souza, Filho Nilson Evilasio de. "Classificação semi-automatica do repertorio vocal do Sabia-laranjeira Turdus rufiventris." [s.n.], 2004. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/284286.

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Abstract:

Orientador: Jacques Marie Edme Vielliard
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Artes
Made available in DSpace on 2018-08-04T16:35:46Z (GMT). No. of bitstreams: 1 SouzaFilho_NilsonEvilasiode_M.pdf: 2433772 bytes, checksum: 78d848f98ed9323710a846e64e57312b (MD5) Previous issue date: 2004
Resumo: Baseando-se em estudos sobre o repertório vocal da espécie Turdus rufiventris (Aves, Passeriformes, Turdinae), o objetivo nesta pesquisa é elaborar um método para classificação semi-automática de notas (unidades contínuas de som) baseado em cálculos de correlação aplicados a imagens, cuja técnica é conhecida como "Template Matching". Como se trata de imagens espectrográficas, o método foi chamado de SITM ("SpectrographicImage Template Matching").Essa técnica de comparação de imagens está sendo incorporada como tIIIiaforma compacta de análise bioacústica, facilitando o cálculo de parâmetros relacionados à teoria da comunicação.A avaliação de desempenho do SITM foi realizada com a utilização de gravações do canto de três indivíduos da espécie T. rufiventris obtidas na natureza, e depositadas no Arquivo Sonoro Neotropical (ASN) da Universidade Estadual de Campinas - UNICAMP. Os resultados demonstraram que o SITM reconhece corretamente, com uma confiança de 96%, de 77% a 97% das notas do indivíduo 08, de 64% a 82% das notas do indivíduo 15 e de 74% a 97% das notas do indivíduo 26. Esses resultados apresentaram intervalos de confiança significativos, entretanto não o suficiente para que o SITM possa ser utilizado.em laboratório. Como os erros ocorridos no processo da pesquisa podem ser corrigidos no futuro, o' SITM pode se tomar um método muito eficaz. Otimizando o algoritmo de classificação e utilizando-se novos recursos é possível criar um software científicomodernona área de bioacústica
Abstract: Based on studies of vocal repertoire of the Rufous-bellied Thrush Turdus rufiveniris (Aves, Passerifonnes, Turdinae), the objective in this research is to elaborate a method for semi-automatic c1assification of the songs notes (continuous units of sound). This research is based on calculations of correlation applied to images; through the technique know as Template Matching. As it deals with spectrographic images, the method was called SITM (Spectrographic Image Template Matching). This technique of comparison of images is begging incorporated into a compact fonn of bioacustic anaIysis, faciIitating the calculation of parameters related to the theory of communication. The evaluation of perfonnance of SITM was carried out using songs of three individuaIs of T. rufiventris, recorded in the wild and deposited in the Neotropical Sound Archive (ASN) of the State University of Campinas (UNICAMP), Brazil. The results had demonstrated that SITM recognizes correct1y,with a 96% confidence, 77 to 97% of the notes of individual 08, 64' to 82% of the notes of individual 15 and 74 to 97% of the notes of individual 26. These results are that occurred in this process can be corrected in the future, when SITM can become a very efficient method. Optimizing the c1assificationalgorithm and using new tools, it will be possible to create modem scientific software in the biocustic area
Mestrado
Mestre em Multimeios

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Loureiro, Carla Cristiane. ""Eu aprendo a brincar de mais coisas que eu não sabia!"." reponame:Repositório Institucional da UFSC, 2017. https://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/182587.

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Abstract:

Tese (doutorado) - Universidade do Estado de Santa Catarina, Centro de Ciências Humanas e da Educação, Programa de Pós-Graduação em Educação, Florianópolis, 2017.
Made available in DSpace on 2018-01-09T03:20:23Z (GMT). No. of bitstreams: 1 352209.pdf: 5010934 bytes, checksum: 462c1b59a4cea818ecf59d94539cacab (MD5) Previous issue date: 2017
Este estudo tem como objetivo investigar como se constitui o brincar com videogame numa brinquedoteca escolar identificando e problematizando as relações tecidas entre crianças e outros atores envolvidos nos seus cotidianos, buscando, por meio das vozes das crianças, compreender os impactos dessa forma contemporânea de brincar na construção das culturas infantis. Desenvolvida na linha de pesquisa Educação, Comunicação e Tecnologia, do Programa de Pós-Graduação em Educação da Universidade do Estado de Santa Catarina (Udesc), vinculada ao projeto Tablets, computadores e laptops: análise sobre políticas, infraestrutura e aspectos pedagógicos da inserção de novas tecnologias na escola (Observatório da Educação Obeduc/Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Ensino Superior Capes) e realizada com base em uma perspectiva etnográfica, a pesquisa de campo acompanhou 44 crianças (de 6 a 9 anos), estudantes dos Anos Iniciais do ensino fundamental do Colégio de Aplicação da Universidade Federal de Santa Catarina (UFSC), nos momentos em que frequentavam a brinquedoteca dessa instituição. Os instrumentos metodológicos utilizados foram: observação, diário de campo, metodologias visuais (vídeos), entrevistas individuais e em grupo. A pesquisa fundamentou-se nos pressupostos dos estudos da criança, especialmente nos estudos que vêm sendo feitos nesse campo sobre as culturas infantis e a cultura lúdica, e inseriu-se numa tendência que busca o aprofundamento do estatuto da criança enquanto ator social, que com sua ação e na relação com os adultos e seus pares contribui para a construção e reconstrução das culturas infantis. Mediante as análises das vozes das crianças, quis-se superar explicações deterministas e essencialistas acerca da relação das crianças e mídias digitais, promovendo uma análise das formas como esses discursos são mobilizados e retrabalhados pelas crianças em suas práticas cotidianas. Essa escolha oportunizou dar visibilidade aos mundos sociais e culturais das crianças, além de levar em consideração a escassez ou quase inexistência de estudos em que o ângulo da abordagem se desloca do estudo dos videogames ou sobre os efeitos deles nas crianças, para olhar o que jogam e como jogam. As conclusões da pesquisa são sintetizadas em quatro eixos: a) as transformações e adaptações que as crianças promovem na brinquedoteca escolar, onde é permitido brincar, destacando as tensões e sutilezas das relações entre dois componentes do ofício da criança o brincar e o estudar; b) as aprendizagens que as crianças têm construído na relação com os seus pares e com os videogames; c) o videogame como uma forma de brincar contemporânea; d) as relações intra e intergeracionais envolvidas nessa brincadeira contemporânea, com destaque a dois temas que se repetiram com frequência durante a pesquisa: vício e violência. Ressalta-se também o papel importante de uma brinquedoteca dentro da escola, na medida em que possibilita uma lógica em que as crianças podem experimentar processos de ensino e aprendizagem com seus pares não centrados nas professoras, valorizando o brincar como uma atividade em que a criança aprende não apenas conteúdos curriculares, mas de formação enquanto sujeito humano, produto e produtor da cultura.

Abstract : This research has as objective to investigate how it constitutes to play with videogame in a school toy library, in order to identify and problematize the relations developed between the children and other actors involved in their everyday routines, seeking through the children voices , to comprehend the impacts of this contemporary way to play on the construction of the infant cultures. This project was developed on the research line Education, Communication and Technology, of the Post-Graduation Program in Education of the State University of Santa Catarina (Udesc), linked to the project Tablets, computers and laptops: analysis about policies, infrastructure and pedagogical aspects of the insertion of new technologies at school (Education Observatory Obeduc/Coordenation for the Improvement of Higher Level Education Capes) and formulated based on a ethnographical perspective, with a field research that accompanied 44 children (from 6 to 9 years old), students of the First Years of fundamental education at the Application School of the Federal University of Santa Catarina (UFSC), during the times that they attended the toy library at this institution. The applied methodological instruments were: observation, field journal, visual methodologies (videos), individual and group interviews. The research was grounded on the assumptions of the child studies, especially on the studies that have been made in this field about the infant cultures and the play culture, and it was inserted in a tendency that seeks the deepening of the child s status as a social actor/actress, that with his/her action and in the relation with the adults and their pairs, s/he contributes to the construction and reconstruction of the infant cultures. Through the analyses about the children s voices, we wished to overcome determinist and essentialist explanations about the relations between children and the digital media, promoting an analysis of the ways that these discourses are mobilized and reworked by children in their everyday practices. This choice provided visibility to the social and culture worlds of the children, valorizing them as culture producers, beyond taking in consideration the lack or the almost inexistence of studies in which the approach angle dislocates from the videogame studies or about their effects on the children to look at what they play and how they play. The conclusions of this research are synthetized in four branches: a) the transformations and adaptations that the children promote at the school toy library, where it is allowed to play, highlighting the tensions and subtleties of the relations between two elements of the child occupation playing and studying; b) the learnings that the children have built on the relations with their pairs and with the videogames; c) the videogame as a way of contemporary playing; d) the intra and intergenerational relations involved in this contemporary play, featuring two themes that repeated frequently during the research: addiction and violence. We also emphasize the important role of a toy library inside the school, as it enables the logic in which the children can test teaching and learning processes with their pairs while not centered on the teachers, valuing playing as an activity that the child learns not only curricular contents, but also formation as human being, product and producer of culture.

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Strang, Sabrina [Verfasser]. "Fairness - A multidimensional approach / Sabrina Strang." Bonn : Universitäts- und Landesbibliothek Bonn, 2015. http://d-nb.info/1084634635/34.

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Wilk, Sabrina [Verfasser]. "Immunomodulatory effects of adiponectin / Sabrina Wilk." Berlin : Freie Universität Berlin, 2013. http://d-nb.info/1032171480/34.

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Freund, Sabine. "Das vokalische Schreibsystem im Augsburger Kochbuch der Sabina Welserin aus dem Jahre 1553 : ein Beitrag zur Graphematik handschriftlicher Überlieferung des 16. Jahrhunderts /." Heidelberg : C. Winter Universitätsverl, 1991. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb35598564b.

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Mayer-Haas, Andrea J. ""Geschenk aus Gottes Schatzkammer" (bSchab 10b) : Jesus und der Sabbat im Spiegel der neutestamentlichen Schriften /." Münster : Aschendorff, 2003. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb39127502z.

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Sarachu, Åsa. "Sabina Spielrein i verklighet och fiktion : Kvinnorepresentationer i centrum för en studie av pjäsen Namn: Spielrein Sabina." Thesis, Södertörn University College, School of Gender, Culture and History, 2006. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:sh:diva-891.

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Abstract:

This thesis discusses how a historic woman is represented on stage today. The woman in mind is Sabina Spielrein, and she is portrayed in a play called: Name: Spielrein Sabina. She was born in the late 19th century and made a significant impact on the development in psycho-analysis. Since her letters, diaries and fragments was found 1977, and later on in 1982, nu-merous of people have been fascinated regarding her life, especially with her relation to Jung and Freud. One of my arguments is that there could be another story to tell, as she is living in a context when women were organized and struggled for their rights on many levels. It is a period when a new type of women is formulated, with new visions on society, morals and sexuality. This New Woman discourse was intense all over Europe.

With representation as a theoretical instrument it was possible to see how this play challenges several typical women images. By using the character Sabina I have looked at (stereo) types such as: the good daughter, the mad woman, the genius, the mistress, the wife and the mother. Putting Sabina Spielrein in focus has also made it possible to discuss around cultural power, how it works and the importance of who is in charge.

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REDIFI, MOHAMED. "Le pluralisme culturel chez le poete tunisien abu-l qasim al-sabbi." Paris 4, 1988. http://www.theses.fr/1988PA040010.

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Abstract:

Abu-l qasim al-sabbi (1909-1934) est considere comme l'un des ecrivains les plus eminents du xxeme siecle en afrique du nord. Bien que non francophone, il fut nourri de litterature occidentale, francaise en particulier, par le biais des traductions en arabe de divers poetes occidentaux. Son livre l'imaginaire poetique chez les arabes expose ses idees sur la poesie arabe classique et moderne et sur la necessite de renover celle-ci. Son recueil hymnes a la vie illustre ses theories. Les vingt poemes recemment publies sous le titre les larmes incertaines permettent de saisir davantage son evolution stylistique. Le pluralisme de sabbi s'est egalement exprime dans l'ecriture de ses poemes en prose entre autre et dans la variete des formes poetiques employees : qasida, muwassah, al-nutfa, al-qit'a. Sa poesie chante les univers de la mort et de l'amour, elle reflete une sensibilite differente de celle des autres poetes tunisiens de son epoque. Il etait un rebelle qui souffrait de la necessite de sa rebellion. Il plaidait en faveur des grands ideaux, tels la volonte de vivre, l'amour de la vie et la veneration de la femme
Abu-l qasim al-sabbi (1909-1934) is considered as one of the most outstanding poets of the 20th century in north africa. He was influenced by the occidental literature, depending on translated works, particularly from french, because he knew no foreign language. His book hayal al-si'ir ind al-'arab displays his ideas about the classic and modern poetry as well as the necessity to innovate them. His diwan agani al-hayat illustrates his theories. His twenty poems al-dumu' al-haira, recently published, allow to seize more his stylistic evolution. Sabbi's pluralism is also expressed in writing prose poems and in using several poetic forms : qasida, muwassah, al-nutfa, al-qit'a. Side by side he is a seer and rebel as well as a poet singing of the two universals of love and death with such a sensibility different from the other poets of his time. He advocated great ideals : the will to live, love of life and the veneration of woman

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Wacker, Esther-Sabrina [Verfasser]. "Automatic Visual Rope Inspection / Esther-Sabrina Wacker." München : Verlag Dr. Hut, 2014. http://d-nb.info/1047036215/34.

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47

Trows, Sabrina [Verfasser]. "Pulverformulierungen für die nasale Vakzinierung / Sabrina Trows." Kiel : Universitätsbibliothek Kiel, 2013. http://d-nb.info/1031190643/34.

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48

Weller, Sabrina Inez [Verfasser]. "Tätigkeiten Erwerbstätiger mit Behinderung / Sabrina Inez Weller." Bielefeld : W. Bertelsmann Verlag, 2017. http://d-nb.info/1147813426/34.

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49

Duschner, Sabrina [Verfasser]. "Tensid- und Interpolyelektrolytkomplexe semiflexibler Polyelektrolyte / Sabrina Duschner." Mainz : Universitätsbibliothek der Johannes Gutenberg-Universität Mainz, 2007. http://d-nb.info/1225401437/34.

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50

Vogt, Sabrina [Verfasser]. "Wundinfektion bei Hund und Katze / Sabrina Vogt." Gießen : Universitätsbibliothek, 2014. http://d-nb.info/1068329386/34.

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Dissertations / Theses on the topic 'Sabbia'

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