Academic literature on the topic 'San giovanni'

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Journal articles on the topic "San giovanni"

1

Beaud, Paul. "San Giovanni Battista." Réseaux 26, no. 148-149 (June 30, 2008): 263–70. http://dx.doi.org/10.3166/rseaux.148-149.263-270.

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2

Beaud, Paul. "San Giovanni Battista." Réseaux 148-149, no. 2 (2008): 263. http://dx.doi.org/10.3917/res.148.0263.

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3

Calvino, Italo. "The Road to San Giovanni." Grand Street, no. 46 (1993): 10. http://dx.doi.org/10.2307/25007667.

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4

Romanň, Franco. "Brigatismo e realtŕ operaia. Walter Alasia: una storia sestese." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 22 (December 2011): 63–75. http://dx.doi.org/10.3280/cost2011-022006.

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Abstract:
La cittŕ di Sesto San Giovanni č stata considerata un bastione del Partito Comunista e poi della sinistra italiana. Fin dall"inizio del secolo scorso la sua classe operaia ha una tradizione di lotte sindacali, di resistenza al regime fascista fino alle lotte dell"autunno caldo nel 1969. Il saggio ricostruisce il contesto di quelle lotte e come una minoranza del movimento agli inizi degli anni 70 scelse la lotta armata. Walter Alasia, un giovane studente sestese di famiglia operaia, fu un protagonista del movimento armato. La sua vita la sua morte possono essere considerate anche una metafora delle ragioni per cui una minoranza di giovani lavoratori e studenti, scelse quella strada suicida.
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5

Toker, Franklin. "Il Battistero di San Giovanni a Firenze/The Baptistery of San Giovanni, Florence Antonio Paolucci." Journal of the Society of Architectural Historians 55, no. 3 (September 1996): 346–47. http://dx.doi.org/10.2307/991163.

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6

Pasquato, Ottorino. "Giovanni Crisostomo, Panegirici su San Paolo." Augustinianum 30, no. 1 (1990): 198. http://dx.doi.org/10.5840/agstm199030115.

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7

Ravasi, Thea, Paolo Liverani, Ian Haynes, and Stephen Kay. "SAN GIOVANNI IN LATERANO 2 PROJECT (SGL2)." Papers of the British School at Rome 88 (September 21, 2020): 350–54. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246220000082.

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8

Tułodziecki, Tomasz. ""L'ira dell’Agnello" nell'Apocalisse di san Giovanni (6,16–17)." Biblica et Patristica Thoruniensia 6 (February 4, 2014): 207. http://dx.doi.org/10.12775/bpth.2013.012.

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9

Barletta, Marco. "Il corpo del testo. Elementi di traduzione transfemminista queer." EU-topías. Revista de interculturalidad, comunicación y estudios europeos 18 (January 17, 2020): 174. http://dx.doi.org/10.7203/eutopias.18.16851.

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10

Dybski, Henryk. "Monastycyzm w Palestynie i Syrii w świetle źródeł patrystycznych IV i V wieku." Vox Patrum 42 (January 15, 2003): 411–36. http://dx.doi.org/10.31743/vp.7169.

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Abstract:
II monachesimo in Siria pure inizió all'inizio del IV secolo, e si espresse nella forma di vita anacoreta. Afrate ii Siro, Sant'Efrem e San Giovanni Crisostomo furono i propagatori della vita anacoreta in Siria. I monaci che vivevano in questo paese erano caratterizzati da una vita molto dura e da inusuali pratiche ascetiche. Secondo lo storico Sozomeno, il primo monaco eremita fu Aones. San Gerolamo sostiene peró che il primo eremita fu sant'Ilarione. Famoso stilita fu Simeone il maggiore. Elemento caratteristico del monachesimo siro era il fatto che gli anacoreti in una certa fase della propria vita entravano in monastero, e viceversa. In Siria esistevano anche monasteri femminili. In questo paese c'erano inoltre donne che conducevano vita eremitica. Le piu famose fra loro furono Marana, Syra e Domnina. Occorre sottolineare come San Girolamo visse da eremita in Siria. Durante un breve periodo della sua vita fu ad Antiochia Paola romana. In questa citta visse la famosa asceta diaconessa Sabiniana, zia di san Giovanni Crisostomo.
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Dissertations / Theses on the topic "San giovanni"

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Mele, Biagio. "Fonetica e fonologia del dialetto di San Giovanni in Fiore." Tübingen Basel Francke, 2007. http://d-nb.info/992142490/04.

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Mele, Biagio. "Fonetica e fonologia del dialetto di San Giovanni in Fiore /." Tübingen : Francke, 2009. http://d-nb.info/992142490/04.

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3

De, Bari Maria. "Verifiche di Vulnerabilità sismica del complesso di San Giovanni in Monte." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5406/.

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4

Abdelhadi, Elhusseini Shohaib Mohamed. "L’impianto di termovalorizzazione di Sesto San Giovanni: efficienza energetica ed economia circolare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20253/.

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Abstract:
Lo scopo primario di questa tesi è la valutazione dell’efficienza energetica tramite il calcolo dell’indice R1 discriminante la termovalorizzazione e lo smaltimento. Per il calcolo del R1 sono state seguite le indicazioni europee , che si basano sul metodo indiretto per il calcolo del rendimento termico della caldaia. Inoltre, questa tesi, si pone anche l’obbiettivo di introdurre il concetto dell’economia circolare per giustificare uno dei motivi principali per il revamping previsto dell’impianto attuale. . A tale scopo, sarà fornita la descrizione preliminare del nuovo impianto dedicato al trattamento dei fanghi, con particolare attenzione all’analisi delle sezioni interessate al processo nonché della metodologia del recupero del fosforo che concludono lo schema previsto per l’applicazione dell’economia circolare.
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5

Farina, Silvia. "Attualizzazione funzionale della chiesa di San Francesco a San Giovanni in Persiceto: analisi microclimatica e progettazione di soluzioni impiantistiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
L’attualizzazione funzionale del patrimonio storico esistente costituisce un mezzo per restaurare l’edificio e non il fine, che è appunto la conservazione, in quanto solo se fruito il bene sarà soggetto ad un programma di manutenzione che ne preservi la vitae impedisca il degrado. In particolare l’approccio alla progettazione impiantistica per la rifunzionalizzazione di un edificio storico richiede una peculiare accortezza, coniugando il linguaggio architettonico con quello impiantistico moderno, attraverso la realizzazione di un progetto integrato. In questo elaborato di tesi è presentato il progetto per la Chiesa di San Francesco in San Giovanni in Persiceto che negli ultimi decenni è rimasta inutilizzata e si vuole adeguare per poter ospitare esposizioni temporanee e occasionalmente conferenze e spettacoli. Le soluzioni impiantistiche necessarie per raggiungere le condizioni microclimatiche riportate dalle normative vigenti sono state progettate in base ai risultati ottenuti dall’analisi microclimatica condotta in regime dinamico; il modello dell’edificio, realizzato con il software di simulazione DesignBuilder, è stato tarato utilizzando come riferimento misure condotte in sito al fine di raggiungere una maggior precisione e attendibilità nei risultati. L’impianto proposto, a seguito dell’analisi e delle simulazioni condotte, è un sistema di condizionamento ad aria accoppiato ad elementi radianti integrati ove presenti con i dispositivi inseriti per ottenere una buona qualità acustica durante le rappresentazioni o le altre attività previste altrimenti disposti a parete studiando la collocazione per minimizzarne l’impatto visivo. Questa soluzione, che assicura le condizioni termoigrometriche per la conservazione dell’edificio ed il benessere degli occupanti, costituisce un esempio delle possibilità d’intervento in edifici storici rifunzionalizzati a aree espositive e localizzati in contesti climatici caratterizzati da umidità elevata.
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6

Scarpa, Marco. "Lo spazio del chiostro, progetto di restauro del chiostro di San Giovanni Battista a Faenza." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7091/.

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Abstract:
Tesi in Restauro Architettonico del chiostro di San Giovanni Battista a Faenza. L'edificio è situato in Vicolo San Giovanni Battista nel centro storico di Faenza. L'intervento prevede un restauro scientifico delle murature esistenti, e la progettazione di un nuovo volume in aggiunta per risolvere i problemi di accessibilità. La fase progettuale si sviluppa su tre campi: il volume in aggiunta in cui collocare elementi di collegamento, la rampa interna al chiostro per superare le differenze di quota e l’intervento al piano superiore in cui sviluppare uno spazio funzionale ad un attività.
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Kassous, Yasmin. "Recupero e conservazione della Chiesa della Beata Vergine della Cintura a San Giovanni in Persiceto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13856/.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi ha come oggetto le attività di cantiere relative alla realizzazione delle opere di restauro e recupero post - sisma della Chiesa della Beata Vergine della Cintura a San Giovanni in Persiceto e le varianti al progetto iniziale seguite all’approfondimento della conoscenza dell’edificio e delle sue parti. Sono in ultimo elaborate una serie di proposte, modifiche, soluzioni alternative agli interventi del progetto originale e delle sue varianti. La Chiesa della Beata Vergine della Cintura ha riportato in seguito al sisma del 2012 lesioni che hanno interessato prevalentemente l’apparato murario dell’edificio, caratterizzato da una forte stratificazione temporale e da una disomogeneità evidente di materiali e tecniche in quanto frutto di operazioni costruttive susseguitesi nel tempo e non sempre facilmente databili. Fondamentale è stata, dunque, l’analisi dell’evoluzione storica della chiesa e del suo contesto per comprendere appieno le varietà strutturali alle quali ci si trova davanti al fine di poter elaborare una strategia di intervento consapevole ed efficace. Soltanto le attività di cantiere hanno permesso di mettere in luce l’apparato costruttivo spesso celato dietro finiture e decori mettendo a nudo le murature e tutte le loro relative problematiche costruttive. È stato spesso necessario ritornare sui propri passi e rivedere le prime ipotesi progettuali che sono state di conseguenza: aggiustate, modificate o cambiate al fine di elaborare interventi che fossero mirati alla precisa situazione messa in evidenza durante le operazioni di cantiere, spesso anche notevolmente differente da quella inizialmente supposta. Tutti gli interventi sono stati progettati e realizzati nel rispetto del carattere originario dell'edificio e hanno come scopo quello di mettere in sicurezza nei confronti del sisma la chiesa e gli altri edifici di pertinenza.
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Ansaldi, Ansaldo. "Ansaldo Ansaldi / Alessandro Stradella: Libretto zum Oratorio di San Giovanni Battista / Oratorium 'Johannes der Täufer'." Hochschule für Musik und Theater 'Felix Mendelssohn Bartholdy' Leipzig, 2017. https://slub.qucosa.de/id/qucosa%3A7977.

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Abstract:
Im Jahre 1675 komponierte Alessandro Stradella (1639–1682) ein »Oratorio di San Giovanni Battista« nach einem Libretto von Ansaldo Ansaldi (1651–1719). Ansaldis Libretto wird hier erstmals in einer Edition und einer deutschsprachigen Übersetzung vorgelegt.
In 1675, Alessandro Stradella (1639–1682) composed an “Oratorio di San Giovanni Battista” based on a libretto by Ansaldo Ansaldi (1651–1719). This is an edition and German translation of Ansaldi’s libretto.
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Roy, Brian E. "The Baptistery San Giovanni in Florence and its placement within the chronology of Tuscan Romanesque churches /." Thesis, McGill University, 1994. http://digitool.Library.McGill.CA:80/R/?func=dbin-jump-full&object_id=68134.

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Abstract:
The controversial dating of the Baptistery San Giovanni is approached through formalistic considerations. Formal analyses of the Baptistery and the Duomo of Pisa lead to comparison and isolation of definitive features of Pisan and Florentine styles. As such, the buildings are shown to be prototypes and their respective receptions are traced in the Romanesque churches of Fiesole, Empoli, Lucca, Pistoia and Sardinia. It is concluded that the Baptistery must have been completed before the Duomo of Pisa was begun.
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10

Fanin, Giulia. "Comporre il vuoto: architetture e spazi pubblici per il centro storico di San Giovanni in Persiceto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La presente tesi nasce dalla volontà di indagare gli aspetti che competono i rapporti tra edilizia di nuova costruzione e centri storici in cui questi oggetti vanno ad inserirsi. Nello specifico l’obiettivo è quello di poter creare una ricucitura del tessuto urbano del centro storico di San Giovanni in Persiceto, che, come molti altri paesi italiani, è stato profondamente segnato dall’epopea immobiliare che ha caratterizzato la ricostruzione post bellica negli anni ’50 e ’60. Per poter quindi ottenere un quadro conoscitivo adeguato del paese, si è operato in primo luogo con un’indagine conoscitiva storica, circa l’evoluzione edile e urbana del centro cittadino, che è caratterizzato da un borgo rotondo di origine longobarda. A questa fase, che ha permesso di ricavare il contesto di inserimento è seguita una mappatura di quelli che sono indicati come i virus all’interno del tessuto, tra i quali individuare l’immobile oggetto di intervento. Si è quindi scelto di operare una demolizione e ricostruzione dell’edificio per le opere parrocchiali G. Fanin, a cui si accompagna una riqualificazione urbana delle piazze ad esso antistanti, che rappresentano la “porta di ingresso” al centro storico cittadino. In primo luogo c’è la ricomposizione dell’edificio Fanin, in modo che si inserisca adeguatamente nel contesto urbano preesistente. Vi è poi l’ampliamento della Biblioteca comunale che permette di riproporre l’andamento del Borgo Rotondo. Questo processo edile è accompagnato da un ragionamento sugli spazi aperti che circondano questi edifici, con la volontà di ritornare ad una dimensione pedonale delle piazze (realizzando quindi un parcheggio interrato) e ricreare quella distinzione tra ambito rurale e ambito urbano, andata perduta, grazie alla riorganizzazione di Parco Petazzzoni. Sebbene il progetto sia solo una proposta, si è voluto accompagnare il processo compositivo-formale del nuovo teatro all’interno del palazzo Fanin, con la progettazione acustica di tale sala.
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Books on the topic "San giovanni"

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Giovanni. Giovanni da San Giovanni: Disegni. Bologna: Alpha libri, 1994.

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2

Georges-Michel, Sarotte, ed. L'énigme San Giovanni. Paris: France loisirs, 2005.

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3

Petrecca, Paolo. San Giovanni da Capestrano. Firenze: Firenze Atheneum, 1992.

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4

Nicola, Ciola, ed. San Giovanni in Laterano. Roma: Prospettive, 2004.

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5

Calvino, Italo. The road to San Giovanni. New York: Pantheon Books, 1993.

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6

Calvino, Italo. The road to San Giovanni. New York: Pantheon Books, 1993.

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7

Calvino, Italo. La strada di San Giovanni. Milano: Arnoldo Mondadori Editore, 1995.

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8

Kouma, Chryso. San Giovanni Battista dei Genovesi. [Roma]: Istituto nazionale di studi romani, 1986.

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9

Calvino, Italo. The road to San Giovanni. New York: Vintage International, 1994.

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10

Demarchi, Andrea. I fuochi di San Giovanni. Milano: Rizzoli, 2001.

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Book chapters on the topic "San giovanni"

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Bernardi, Gabriella. "The Meridian Line or Heliometer in the Basilica of San Petronio." In Giovanni Domenico Cassini, 29–35. Cham: Springer International Publishing, 2017. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-63468-5_7.

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2

Salvestrini, Francesco. "San Miniato e le origini del monachesimo vallombrosano." In La Basilica di San Miniato al Monte di Firenze (1018-2018), 101–34. Florence: Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-295-9.07.

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Abstract:
The paper dwells on Giovanni Gualberto’s relations with San Miniato al Monte and the Apostolic See, and questions some consolidated historiographical paradigms to highlight the elements of continuity the new ‘Vallombrosan’ foundations held with the Benedictine monastic tradition. The thesis is that the very hard opposition to Abbot Ubertus did not lead to a break with the Abbey of the Mons Forentinus. The reinterpretation of the Florentine reforming movement shows how Giovanni Gualberto’s rebellion was linked to practical and disciplinary rather than doctrinal aspects, and how the subversive thrust of his positions, both in terms of Eucharistic theology and the validity of the sacraments administered by unworthy priests, was emphasised by the deforming point of view of the controversies of the time, mainly in the vision of Peter Damiani.
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3

Small, A. M., and R. J. Buck. "1. General Observations." In The Excavations of San Giovanni di Ruoti, 1–6. Toronto: University of Toronto Press, 1994. http://dx.doi.org/10.3138/9781442681217-005.

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Bottoni, Piero. "Rathaus Sesto San Giovanni, Piazza Della Resistenza, 1961–71." In Italomodern, 198–201. Vienna: Springer Vienna, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-7091-0852-9_54.

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Viglianisi, Angela, Alessandro Rugolo, Jusy Calabrò, and Lucia Della Spina. "Villa San Giovanni Transport Hub: A Public-Private Partnership Opportunity." In New Metropolitan Perspectives, 211–21. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-92102-0_23.

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Regnicoli, Laura. "La famiglia di Giovanni Boccaccio nelle pergamene olivetane." In La Basilica di San Miniato al Monte di Firenze (1018-2018), 203–32. Florence: Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-295-9.11.

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Abstract:
The essay focuses on a documentary corpus that belonged to the San Miniato archive: the papers of Banco di Francesco Botticini, which came to the monastery at the beginning of the 15th century. Botticini’s legacy can be reconstructed in about fifty parchments (represented here in an Appendix as register or excerpt), and offers interesting evidence on the Boccaccio’s family, linked to Banco Botticini by neighborhood relations and common acquaintances. Eleven ‘Olivetan parchments’ bear references to Boccaccio and are able to show different but still close relationships: from the sincere ones with messer Giovanni to the stormy with his brother, Iacopo, up to the long-lasting bond with the Iacopo’s sons, heirs of Boccaccio, who remained in the legal guardianship of Banco Botticini for many years.
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Pogliani, Paola. "Le storie di Pietro nell'Oratorio di Giovanni VII nella Basilica di san Pietro." In Textes et Etudes du Moyen Âge, 505–23. Turnhout: Brepols Publishers, 2001. http://dx.doi.org/10.1484/m.tema-eb.4.00680.

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8

Williams, Kim. "The Sacred Cut Revisited: The Pavement of the Baptistery of San Giovanni, Florence." In Mathematical Conversations, 315–22. New York, NY: Springer New York, 2001. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4613-0195-0_28.

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9

Jaser, Christian. "Merkur, Fortuna und San Giovanni – Pferderennen, Wetten und merkantiles Kalkül im Florenz der Renaissance." In Kulturen des Risikos im Mittelalter und in der Frühen Neuzeit, edited by Benjamin Scheller, 229–50. Berlin, Boston: De Gruyter, 2019. http://dx.doi.org/10.1515/9783110622386-012.

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Zucchi, Valentina, Antonella Guidazzoli, Giovanni Bellavia, Daniele De Luca, Maria Chiara Liguori, Francesca Delli Ponti, Federica Farroni, and Beatrice Chiavarini. "Il Piccolo Masaccio e le Terre Nuove. Creativity and Computer Graphics for Museum Edutainment." In Proceedings e report, 166–72. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-707-8.40.

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Abstract:
Since its opening, the Museum of the New Towns, housed in the Palazzo di Arnolfo in San Giovanni Valdarno, has dedicated a particular attention to the relationship with its audiences. In this context, the video “Il piccolo Masaccio e le Terre Nuove” has the purpose of bringing children and young people, in particular, closer to the museum main themes. The video presents a series of very different techniques, such as live shots, taken also by drone, Computer Graphics, 2D drawings executed with a tablet, drawings sketched with traditional techniques, such as India ink and watercolours, and digital videos taken from Google Earth.
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Conference papers on the topic "San giovanni"

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Di Fiore, B., P. Mauriello, and D. Patella. "3D Resistivity Probability Tomography. The San Giovanni a Carbonara monastery (Naples) case-history." In 64th EAGE Conference & Exhibition. European Association of Geoscientists & Engineers, 2002. http://dx.doi.org/10.3997/2214-4609.201405801.

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2

Di Fiore, B., P. Mauriello, and D. Patella. "3D Resistivity Probability Tomography - the San Giovanni a Carbonara Monastery, Naples, Case-History." In 64th EAGE Conference & Exhibition. European Association of Geoscientists & Engineers, 2002. http://dx.doi.org/10.3997/2214-4609-pdb.5.p271.

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3

Ottoni, F., C. Blasi, M. Betti, and G. Bartoli. "The effectiveness of ancient “hidden” tie rods in masonry dome preservation: San Giovanni in Florence." In The 10th International Conference on Structural Analysis of Historical Constructions, SAHC 2016. Taylor & Francis Group, 6000 Broken Sound Parkway NW, Suite 300, Boca Raton, FL 33487-2742: CRC Press, 2016. http://dx.doi.org/10.1201/9781315616995-264.

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4

Valdaliso Casanova, Teresa. "El concepto de "Estación Creativa"; un proyecto reticular basado en el proceso creativo compartido." In III Congreso Internacional de Investigación en Artes Visuales :: ANIAV 2017 :: GLOCAL. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/aniav.2017.5860.

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Abstract:
A partir de la idea de metrópolis como un nudo de conexiones donde la localización geográfica del núcleo central se propone temporal y de carácter itinerante, quedando prioritariamente desplazado a la periferia, se plantea un proyecto de intercambio creativo cuya estructura de actuación viene definida en modo reticular, fomentando la regeneración y reutilizo de espacios en desuso, o bien utilizando nuevos espacios situados en territorios que no disfrutan de la consideración que merecen.La descentralización de los lugares de creación y divulgación artística implica la reconfiguración de una identidad territorial perdida que, presentándose como irrecuperable, decide reinventarse a partir de un nuevo concepto de espacio de fusión y fruición, un punto de encuentro y de adición de diversas realidades que se encuentran en un ámbito local, procedentes a su vez de otros ámbitos locales, pertenecientes todos a una misma red de intercambios.Dicha idea se materializa a partir del concepto de "Estación Creativa", desarrollado teóricamente por los italianos Paolo Rosa (artista y docente) y Andrea Balzola (dramaturgo y docente), siendo llevada a cabo por primera vez en el espacio MIL de Sesto San Giovanni (Milán) en los meses de Abril-Mayo de 2016. Creativos, artistas y estudiosos de diversas disciplinas actuaron como agentes culturales a la vez que sociales, a partir de una perspectiva de arte político entendiendo la polis como la extensión de lugar en donde todos cohabitamos. Activadores de imaginarios compartidos, incluyen al visitante como parte integrante del proceso creativo, un proceso basado en la formación, la investigación y la producción. Donde el aura no pertenece ya a la obra de arte, sino a la experiencia artistica común. http://www.spaziomil.org/evento/stazione-creativa-2/http://dx.doi.org/10.4995/ANIAV.2017.5860
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Milovanovic-Bertram, Smilja. "Lina Bo Bardi: Evolution of Cultural Displacement." In 2016 ACSA International Conference. ACSA Press, 2016. http://dx.doi.org/10.35483/acsa.intl.2016.61.

Full text
Abstract:
In recent years much has been written and exhibited regarding Lina Bo Bardi, the Italian/Brazilian architect (1914-1992). This paper aims to look at the phenomenon of cultural displacement and the dissemination of her design thinking as a major female figure in a male dominated profession. This investigation is distinguished from others in that it addresses the importance of regional and cultural influences that formed Lina’s design philosophy in her early years in Italy. Cultural displacement has long played a significant role in the creative process for artists. Often major innovators in literature are immigrants as elements of strangeness, distance, and alienation all contribute to their creativity. The premise is that critical distance is paramount for reflection as a change of context unfolds unforeseen possibilities. Displacement was a consistent element throughout the trajectory of Lina’s architectural career as she moved from Rome to Milan, from Milan to Sao Paolo from Sao Paolo to Bahia and back to Sao Paolo. Viewing this form of detachment and dislocation permits insight into her career and body of work as displacement mediates the paradoxical relationship between time and space. The paper will examine three distinct periods in her career. The first period is set in Rome, where she assimilated the city, showed artistic aptitude and spent her university years studying under Piacentiniand Giovannoni. The second period is set in Milan, where she developed impressive editorial and layout skills in publications work with Gio Ponti and BrunoZevi. and was influenced by Antonio Gramsci’s writings. The third is set in Brazil, where she builds and evolves as an architect via what she absorbed in Rome, wrote in Milan, and finally realized in Brazil. After Italy’s collapse in WWII Lina writes, draws, edits, critiques the plight of the Italians in need of better housing and circumstances. She leaves Milan with her new husband, PM Bardi (a prominent journalist, art critic) for Brazil. In Sao Paolo she absorbs the optimism and positive direction of Brazil. Her early design work in Brazil echoes European modernism, but when she travels to Bahia and becomes aware of the social conditions, she draws from her Italian experiences of and ideas of transforming lives through craft. Her architectural projects become directly responsive to the culture of Bahia and the politics of poverty. Lina’s design thinking evolves and parallels George Kubler’s study, The Shape of Time, and the history of man-made objects by bridging the divide between art and material culture.
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