Academic literature on the topic 'Scanner a luce strutturata'

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Journal articles on the topic "Scanner a luce strutturata"

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Cheli, Mariagnese, Michela Campieri, Andrea Fini, Maria Elena Montenegro, Alessandra Piccioni, Francesca Pincanelli, and Cosimo Ricciutello. "Esperienze traumatiche in etŕ evolutiva e fattori di rischio familiari: un'indagine sugli esiti nello sviluppo." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (February 2013): 91–103. http://dx.doi.org/10.3280/mal2012-003006.

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Abstract:
Il contributo esamina le conseguenze pervasive del maltrattamento precoce alla luce della prospettiva teorica del Trauma Complesso come Disturbo dello Sviluppo (Courtois & Ford, 2009) e del Modello Process Oriented (Di Blasio, 2005) sui fattori di rischio familiari. L'indagine qualitativa, condotta tramite una revisione socio-anamnestica delle cartelle e un'intervista strutturata al clinico referente del minore, riguarda un campione di 87 soggetti in etŕ evolutiva tra i 3 e i 18 anni, in carico al centro specialistico contro i maltrattamenti all'infanzia "Il Faro" di Bologna. I dati indicano una generale compromissione delle principali funzioni psichiche esplorate, associata a specifici fattori di rischio distali e prossimali nell'ambiente familiare. I risultati sollecitano un'attenta valutazione multidimensionale (psicosociale e clinica) delle variabili cruciali per la futura salute mentale.
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Rodi, M. N., and C. Mura. "Qualità della vita misurata attraverso il Kidney Disease Quality of life-Short Form (KDQOL-SF): differenze in relazione al trattamento dialitico." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, no. 4 (January 24, 2018): 34–37. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1497.

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Abstract:
Nel 1985 il New England Journal of Medicine pubblicò un rapporto relativo alla Qualità della vita (QdV) nei pazienti dializzati: forse per la prima volta si poneva l'attenzione alla sfera più intima di chi doveva convivere con una patologia cronica. Recentemente gli studi deputati a cogliere i principali aspetti emotivi e psicologici di chi vive una reale “esperienza di malattia”, hanno assunto nuova consistenza, scoprendo importanti fattori che influenzano il paziente fin dalla prima fase di pre-dialisi. Nonostante i progressi fatti, manca ancora una routine di valutazione della QdV che, se strutturata, potrebbe diventare un valore aggiunto per il paziente; spesso a una eccellente gestione clinica non si accompagna, infatti, un'attenta analisi del grado di soddisfazione del malato. L'obiettivo della ricerca è capire se esistano differenze in ambito di QdV tra i pazienti che sono sottoposti a emodialisi rispetto a quelli in dialisi peritoneale. Alla luce dei risultati si evincono aspetti importanti: fattori come la sessualità, l'attività sociale, percezione della vicinanza dello staff, hanno punteggi migliori negli emodializzati. La conclusione è che la normale frustrazione legata all'essere “dipendenti” dal reparto e dal suo staff medico venga ben compensata dal senso di protezione e dai legami umani che lì si creano.
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Ferrari, Laura, Rosa Rosnati, and Viviana Rossetti. "L'incontro tra culture nell'adozione internazionale: identitŕ etnica degli adolescenti e strategie familiari di socializzazione culturale." INTERAZIONI, no. 1 (July 2012): 119–36. http://dx.doi.org/10.3280/int2012-001009.

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Abstract:
Se la costruzione dell'identitŕ č compito centrale in etŕ adolescenziale, gli adottati si trovano a doversi confrontare con un compito aggiuntivo, relativo all'integrazione nella propria identitŕ degli aspetti relativi al background etnico. Recentemente alcuni studi, condotti per lo piů nel contesto statunitense, hanno analizzato la costruzione dell'identitŕ etnica negli adolescenti e giovani adulti adottati ed hanno messo in relazione gli esiti identitari con il benessere psicosociale e le strategie di socializzazione culturale, ma, a quanto ci risulta, non sono stati mai condotti studi nel contesto italiano. Assumendo una prospettiva familiare, la presente ricerca si propone di esplorare, dal punto di vista qualitativo, come gli adolescenti e i giovani adulti adottati definiscono la propria identitŕ etnica, come riescono a comporre l'identificazione con il gruppo etnico del Paese nel quale sono nati e il riferimento culturale dei genitori adottivi e come i genitori adottivi supportino i propri figli in questo compito. I partecipanti alla ricerca sono 15 triadi composte da padre, madre e figlio in adozione internazionale di etŕ compresa tra i 16 e 25 anni a cui č stata somministrata un'intervista semi-strutturata, individualmente al figlio e congiuntamente ai genitori. Dall'analisi delle interviste sono state evidenziate alcune aree tematiche cruciali, quali l'identificazione etnica, la socializzazione culturale dei genitori, la modalitŕ di trattare la differenza di origine del figlio e la relazione genitori-figlio. In relazione alle co-occorrenze emerse tra questi temi, č stato possibile individuare quattro tipologie identitarie che discriminano rispetto a pattern relazionali familiari e all'adattamento degli adolescenti. Alla luce dei risultati presentati sono stati evidenziati alcuni risvolti applicativi utili nell'accompagnamento delle famiglie nelle diverse tappe del percorso adottivo.
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Dissertations / Theses on the topic "Scanner a luce strutturata"

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Guidazzi, Giulia. "Integrazione di rilievi 3D nella Domus di M. Obellius Firmus, Pompei." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La conservazione e la valorizzazione dei Beni Culturali richiedono per essi un’accurata conoscenza di base, ed in quest’ottica giocano un ruolo fondamentale le discipline del rilevamento: le più avanzate tecniche geomatiche, integrate tra loro, permettono infatti oggi di ottenere una documentazione sempre più precisa e completa di un bene. Il campo dei Beni Culturali sta quindi vivendo una fase di profondo rinnovamento, sia dal punto di vista delle tecnologie e procedure adottate, che da quello delle modalità stesse di approccio al problema: la chiave per un corretto rilievo sta nell’integrazione e nell’utilizzo congiunto di tecniche, strumentazioni e figure professionali differenti. Questa Tesi di Laurea si riferisce al sito di Pompei, e in particolare alle attività condotte sulla domus di Obellio Firmo, situata nella Regio IX, oggetto di rilievi nell’ambito di un’attività condotta dal DICAM e dal DISCI dell’Università di Bologna in accordo con la Soprintendenza di Pompei. Oggetto della tesi sono in particolare gli arredi presenti nell’atrio della domus: si è fatto ricorso all’utilizzo di scanner a proiezione di luce strutturata e della fotogrammetria digitale al fine di creare modelli tridimensionali texturizzati ad altissima precisione, che descrivano nella maniera più completa sia gli aspetti geometrici che quelli artistici degli oggetti rilevati. Tali modelli sono stati successivamente integrati al rilievo generale della domus: lo scopo è quello di far colloquiare tra loro i risultati ottenuti in un ambiente multi-risoluzione, cioè a molteplici Livelli di Dettaglio (LoD), anche in previsione di possibili sviluppi futuri.
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Morigi, William. "Tecniche geomatiche di reverse engineering nel campo dei Beni Culturali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
La salvaguardia e conservazione del Patrimonio Artistico ed Architettonico rappresentano un aspetto imprescindibile di ogni cultura, e trovano le loro fondamenta nella coscienza e conoscenza dei Beni. Il rilievo è l’operazione basilare per acquisire una conoscenza rigorosa di un oggetto nella sua geometria e in altre sue caratteristiche. Le finalità delle operazioni di rilevamento sono molteplici, dall’archiviazione a scopo di documentazione fino all’indagine conservativa volta alla diagnostica e alla progettazione di interventi. I modelli digitali, introdotti dallo sviluppo tecnologico degli ultimi decenni, permettono una perfetta conoscenza del bene, non necessitano di contatto diretto durante la fase di rilevamento e possono essere elaborati secondo le esigenze del caso. Le tecniche adottate nel Reverse Engineering si differenziano per il tipo di sensore utilizzato: quelle fotogrammetriche utilizzano sensori di tipo “passivo” e trovano oggi largo impiego nel settore dei Beni Culturali grazie agli strumenti di Structure from Motion, mentre strumenti basati su sensori di tipo “attivo” utilizzano Laser o proiezione di luce strutturata e sono in grado di rilevare con grande precisione geometrie anche molto complesse. La costruzione del modello della fontana del Nettuno e della torre Garisenda di Bologna costituiscono un valido esempio di applicazione delle tecniche di rilievo digitale, e dimostrano la validità delle stesse su oggetti di diversa dimensione in due diversi ambiti applicativi: il restauro e il monitoraggio. Gli sviluppi futuri del Reverse Engineering in questo ambito sono molteplici, e la Geomatica rappresenta senza dubbio una disciplina fondamentale per poterli realizzare.
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