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Journal articles on the topic 'Scienze sociali e diritto'

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Pernazza, Federico. "L’INSEGNAMENTO DEL DIRITTO COMPARATO DELL’ECONOMIA: A PROBLEM-ORIENTED APPROACH." Revista Eletrônica do Curso de Direito da UFSM 12, no. 1 (2017): 255. http://dx.doi.org/10.5902/1981369426368.

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Abstract:
Il Diritto Comparato ha un ruolo crescente nella formazione dei professionisti in Scienze Giuridiche, ma anche negli studi in Scienze Politiche ed in Economia. Il Diritto Comparato dell’Economia costituisce, in particolare, una integrazione necessaria degli studi di Law and Economics, specie se l’insegnamento è impostato secondo un problem oriented approach. Il problem solving approach appare il più efficace nella didattica, ma costituisce anche un prezioso metodo comparatistico che rivaluta il ruolo del giurista quale tutore di valori e diritti fondamentali nel contesto globale delle Scienze Sociali contemporanee, che appaiono dominate dall’efficientismo economico.
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Ronfani, Paola. "Alcune riflessioni sulla responsabilitŕ genitoriale. Enunciati del diritto, rappresentazioni normative e pratiche sociali." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2010): 7–37. http://dx.doi.org/10.3280/sd2010-001001.

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Abstract:
Responsabilitŕ genitoriale - Diritto europeo - Cultura giuridica - Politiche sociali - Pratiche familiari. Giŕ da alcuni anni, nell'ambito del processo di integrazione europea, č in corso il tentativo di armonizzare la regolazione giuridica delle relazioni familiari. Fra i principi unificanti delle varie legislazioni ha assunto una posizione privilegiata il concetto di responsabilitŕ genitoriale, che č molto complesso e, sotto alcuni aspetti, anche ambiguo se si riflette, come si cerca di fare nell'articolo, sulle diverse implicazioni che questa nozione ha con saperi diversi da quello giuridico (filosofia, morale, psicologia, sociologia, scienza dell'educazione). In particolare, si evidenzia come nelle rappresentazioni oggi piů accreditate della responsabilitŕ dei genitori abbia assunto un'importanza rilevante la dimensione della cura e si analizza, in prospettiva critica, la convinzione che si č andata diffondendo nell'ambito delle scienze sociali e politiche, e che č stata recepita nelle azioni di gran parte dei governi, che l'indebolimento del legame sociale sia primieramente imputabile ad una insufficiente assunzione di responsabilitŕ dei genitori nei loro compiti educativi e disciplinari verso i figli. La responsabilitŕ genitoriale viene esaminata anche nella sua dimensione di pratica sociale che si presta ad essere considerata come un esempio emblematico del "diritto vivente". Sotto quest'aspetto, assumono un rilievo particolare le forme di genitorialitŕ, sociali o addizionali, delle famiglie ricomposte e omogenitoriali, che pongono i legislatori dinnanzi a domande che toccano lo statuto della filiazione.
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3

Ciolli, Ines. "La tenuta dei diritti sociali durante la crisi economiche." Revista do Direito, no. 44 (September 20, 2014): 50–106. http://dx.doi.org/10.17058/rdunisc.v0i44.5662.

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Abstract:
Il termine crisi - spesso utilizzato per indicare questo momento di difficoltà economica e politica - aveva inizialmente un significato diverso, non necessariamente negativo; per Santi Romano indicava una fase di “passaggio”, una transizione tra due momenti storici, tra due modelli di organizzazione statale . Oggi, nell’accezione più comune, il lemma è utilizzato per indicare una rottura dell’ordinamento.
 I giuristi hanno sempre prestato particolare attenzione ai cambiamenti radicali cui le società e il diritto sono stati sottoposti nel tempo. In particolare, quando nei primi anni del XX secolo si assisteva a una potente rottura dell’ordinamento giuridico originata dalla Prima guerra mondiale, essi si occuparono a vario titolo della crisi dello Stato ; Santi Romano stesso si soffermerà ancora sul tema proponendo una nuova lettura della crisi nella prolusione nel Regio istituto di Scienze sociali “Cesare Alfieri” a Firenze .
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Barbera, Marzia. "Trasformazioni della figura del datore di lavoro e flessibilizzazione delle regole del diritto." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 126 (July 2010): 203–55. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2010-126001.

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Abstract:
Il saggio analizza le trasformazioni subite dalla figura del datore di lavoro a seguito dei grandi mutamenti economici e sociali che hanno interessato l'ultima parte del secolo scorso, nonché le risposte che il diritto del lavoro ha dato a questi mutamenti. Viene, dapprima, descritta la disarticolazione dello spazio interno dell'impresa, con i processi di frammentazione ed esternalizzazione del ciclo produttivo, che hanno dato nuova centralitŕ alla questione di chi sia il datore di lavoro; e, successivamente, la disarticolazione spaziale esterna, dovuta all'allargarsi dei confini del mercato su scala transnazionale, che ha determinato un'accresciuta scelta da parte del datore del diritto che governa il rapporto di lavoro. Il saggio descrive poi come il diritto del lavoro ha affrontato le conseguenze di tali processi, ed in particolare la disarticolazione delle responsabilitŕ datoriali e la creazione per il datore di nuovi ambiti di immunitŕ nell'esercizio dei propri poteri. Le nuove tecniche di tutela impiegate sono prevalentemente di tipo relazionale, intervengono, cioč, in relazioni nelle quali diritti e doveri delle parti non sono interamente determinati a priori, e lo fanno attraverso strumenti quali l'adozione di criteri di attribuzione funzionale delle responsabilitŕ datoriali fra diverse entitŕ economiche e attraverso varie forme di bilanciamento di interessi, mediate dalle clausole generali e dai principi di eguaglianza e ragionevolezza. Ne risultano un'accentuata flessibilizzazione delle regole giuridiche e un tasso piů elevato di incertezza e imprevedibilitŕ del diritto, ma anche la scoperta di nuove funzioni dei principi e dei diritti fondamentali.
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Magnolo, Stefano, and Alessandro Taurino. "Il Diritto, La Scienza e La Tecnologia." Revista Opinião Jurídica (Fortaleza) 16, no. 23 (2018): 13. http://dx.doi.org/10.12662/2447-6641oj.v16i23.p13-27.2018.

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Abstract:
Le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione giocano un ruolo rilevante per i sistemi sociali coinvolti. Per questo la descrizione teorica della società non può trascurare la dipendenza sempre maggiore della società moderna dalla tecnologia. Il nostro articolo si prefigge l’obiettivo di esaminare il progresso tecnologico dal punto di vista della evoluzione degli strumenti giuridici regolativi delle nuove tecnologie. Si tratta di un punto di vista sociologico-giuridico dove è in gioco la dinamica dell’evoluzione del diritto rispetto alla evoluzione della società. Diversamente da altri settori del diritto, esempio classico il diritto di famiglia, qui non c’è una tradizione consolidata alla quale riferirsi o da rigettare. Ciò significa che le soluzioni devono essere “inventate” alla luce di paradigmi nuovi che, pur facendo appello a figure giuridiche fondamentali, abbiano una capacità visionaria, siano cioè, come dice Luhmann, “gravidi di futuro”. Il nostro discorso partirà dunque da un inquadramento teorico generale delle dinamiche diritto-tecnologia-società per concludere avendo come riferimento il caso specifico della intelligenza artificiale.
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Campesi, Giuseppe. "Stato, diritto e mercato nella societŕ globale. A proposito della sociologia della globalizzazione di Saskia Sassen." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (November 2010): 177–93. http://dx.doi.org/10.3280/sd2010-002009.

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Abstract:
A distanza di un anno l'uno dall'altro sono stati resi disponibili al lettore italiano gli ultimi lavori di Saskia Sassen: "Una sociologia della globalizzazione" (2008) e "Territorio, autoritŕ, diritti" (2009). Il presente contributo intende ricostruire criticamente il percorso di ricerca seguito dalla sociologa olandese e, in particolare, il suo apporto teorico al vasto dibattito in corso nelle scienze politico-sociali sull'impatto che i processi di globalizzazione hanno avuto sulle strutture giuridico-politiche moderne. Diversamente dalla letteratura dominate, Saskia Sassen propone di considerare il ruolo dello Stato quale referente fondamentale per la produzione delle condizioni politicoistituzionali che rendono possibile la globalizzazione. A tal fine enuclea la categoria teorica di de-nazionalizzazione, utilizzata per descrivere l'avviarsi di un processo di ridefinizione della topologia politico-giuridica moderna in cui lo Stato non svolge il ruolo della pura vittima sacrificale.
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Di Nunzio, Daniele, Marcello Pedaci, Fabrizio Pirro, and Emanuele Toscano. "La didattica a distanza durante la pandemia di covid-19: il lavoro dei docenti e la diversità dei contesti scolastici." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (June 2021): 98–106. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-001008.

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Abstract:
L'articolo presenta i risultati di un'indagine rivolta ai docenti delle scuole dell'infanzia, prima-ria e secondaria, in merito alla didattica a distanza attuata durante la fase emergenziale della pandemia di Covid-19. L'Indagine è stata condotta su tutto il territorio nazionale, con questio-nario online, tecnica Cawi, dal 3 aprile al 7 maggio 2020, con 1197 questionari validi. L'analisi approfondisce il ruolo dei contesti scolastici nel determinare gli impatti sia sulle con-dizioni di lavoro dei docenti che sulle disuguaglianze di accesso al diritto di istruzione da parte degli studenti. In particolare, sono considerati i seguenti fattori intervenienti: il ruolo delle possibilità di partecipazione dei docenti, la formazione ricevuta e la disponibilità di strumenti tecnologici. L'indagine è stata promossa dalla Flc-Cgil (Federazione Lavoratori della Conoscenza) e con-dotta in collaborazione con Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Università di Teramo e Labora-torio LO-Lavoro e Organizzazioni del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche dell'Università degli Studi di Roma «La Sapienza».
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D’Aloia, Antonio. "Natura, scienza, diritto: relazioni incrociate." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 3 (October 2020): 99–160. http://dx.doi.org/10.3280/dc2020-003005.

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Abstract:
Natura, scienza, diritto si confrontano in un gioco di incroci in cui nessuna delle forze è immune dal condizionamento e dalle pressioni delle altre. L'ambizione della natura di essere una sorta di parametro oggettivo e presupposto cade di fronte alla presa d'atto che «la voce della natura (..) è una voce interpretata dall'uomo». Soprattutto la tecnica (la scienza che fa) appare in grado di riscrivere i confini e le proiezioni di ciò che è ‘naturale'. Il diritto prende atto delle nuove possibilità prodotte dallo sviluppo scientifico con uno sguardo che a sua volta è carico di sedimentazioni e di valori, e adegua le sue risorse ‘inventando' nuovi diritti che cambiano la cultura sociale e il modo di interpretare la natura e la scienza. Questo contributo prova a descrivere questo quadro di relazioni estremamente complesso, ragionando su una serie di temi al confine tra le tre grandi ‘forze' prima ri-chiamate
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Del Missier, Giovanni. "Le mutilazioni genitali femminili." Medicina e Morale 49, no. 6 (2000): 1097–143. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2000.774.

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Abstract:
L’articolo intende approfondire la tematica delle mutilazioni genitali femminili (MGF) per esprimere un fondato giudizio morale su queste pratiche e offrire delle linee di riferimento per la promozione di comportamenti sociali giusti e responsabili, nel pieno rispetto della dignità personale delle donne coinvolte.
 L’autore offre un quadro generale del fenomeno, emergente anche in Italia, individuando le testimonianze storiografiche delle MGF, le diverse tipologie di intervento, le conseguenze psico-fisiche che esse comportano per le donne che vi si sottopongono, la distribuzione geografica e quantitativa dei soggetti coinvolti. Vengono esaminate le motivazioni tradizionalmente addotte a giustificazione di queste pratiche e le teorie esplicative moderne fornite dalle scienze umane che hanno tentato di interpretare in vario modo le mutilazioni sessuali, con particolare attenzione alla riflessione ispirata ai diritti umani. Successivamente, vengono considerati criticamente i paradigmi etici più utilizzati in letteratura per schierarsi a favore o contro la legittimità delle MGF. I limiti rilevati inducono l’autore ad inquadrare il discorso in una più ampia cornice di tipo antropologico personalista e a percorrere una via di soluzione equidistante dal culturicentrismo e dal relativismo culturale.
 Sulla base del significato della corporeità si sostiene la grave illiceità delle pratiche mutilatorie, analizzando nel dettaglio le responsabilità dei diversi attori sociali che vi si possono trovare coinvolti. Sulla scorta di alcune argomentazioni derivate per analogia dai Teologi Dottori della tradizione cattolica viene individuato, inoltre, un criterio minimale di riferimento per avviare un dialogo interculturale non direttivo né paternalistico, ma rispettoso e fermo che conduca le etnie, presenti nella società italiana, a superare queste pratiche trasformandole in una nuova ritualità non cruenta, senza compromettere il patrimonio di valori che esse vorrebbero salvaguardare e trasmettere. L’esposizione si conclude con una serie di indicazioni volte a guidare la progettazione di interventi sociali finalizzati a modificare le tradizioni dannose per la salute, secondo una strategia ispirata non solo all’efficacia, ma soprattutto al rispetto della dignità umana e delle diversità culturali, con particolare riguardo ai problemi delle donne, delle famiglie, delle comunità di riferimento, degli operatori socio-sanitari e alla questione dell’introduzione di norme penali specifiche anti-MGF.
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Fasanella, Antonio. "Sperimentazione e generalizzazione nelle scienze sociali." ECPS - Educational, Cultural and Psychological Studies, no. 06 (December 2012): 129–57. http://dx.doi.org/10.7358/ecps-2012-006-fasa.

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Cotesta, Vittorio. "Unità e pluralità delle scienze sociali." ECPS - Educational, Cultural and Psychological Studies, no. 9 (June 2014): 235–57. http://dx.doi.org/10.7358/ecps-2014-009-cote.

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Inglehart, Ronald. "LA NUOVA PARTECIPAZIONE NELLE SOCIETà POST-INDUSTRIALI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 18, no. 3 (1988): 403–45. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200012600.

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Abstract:
IntroduzioneLo sviluppo economico dovrebbe condurre a crescenti livelli di partecipazione politica di massa per almeno tre buoni motivi teorici: 1) i cittadini delle società industriali avanzate hanno visto migliorare le loro capacità di partecipare: durante l'ultimo mezzo secolo i loro livelli di istruzione si sono accresciuti in modo impressionante e la formazione politica si è fatta più facilmente accessibile; 2) le norme sociali si sono fatte più permissive verso la partecipazione politica della metà femminile della popolazione. Una o due generazioni fa le donne non avevano neanche il diritto di voto. Oggi, non solo lo hanno acquisito in tutte le democrazie occidentali, ma vi è anche una crescente accettazione informale del fatto che esse debbano giocare un ruolo politico uguale a quello degli uomini e si sono diffusi i modelli di ruolo politico femminile. Infine, 3) vi sono segnali che le priorità valoriali del pubblico occidentale siano venute gradualmente passando da valori materialisti a valori postmaterialisti. Questo trend dovrebbe contribuire ad una crescita del tasso di partecipazione politica: liberatisi dalla necessità di concentrare le loro energie in via prioritaria nella lotta per la sicurezza economica e fisica, i cittadini dovrebbero essere in grado di dedicare più attenzione a preoccupazioni postmaterialistiche come la politica.
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Conte, Rosaria. "Big data: un'opportunità per le scienze sociali?" SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE, no. 109 (June 2016): 18–27. http://dx.doi.org/10.3280/sr2016-109003.

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Sidoti, Francesco. "Modello sociale europeo, riformismo e scienze sociali." Quaderni di Sociologia, no. 59 (October 1, 2012): 67–78. http://dx.doi.org/10.4000/qds.563.

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Martire, Fabrizio, and Maria Concetta Pitrone. "L'integrazione tra le scienze sociali e le scienze biologiche nelle biosocial surveys." SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE, no. 116 (September 2018): 61–74. http://dx.doi.org/10.3280/sr2018-116006.

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Fromm, Erich. "Il contributo delle scienze sociali all'igiene mentale (1951)." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 4 (December 2019): 593–98. http://dx.doi.org/10.3280/pu2019-004003.

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Seymour, Mark. "Comunità omosessuali. Le scienze sociali sulla popolazione LGBT." Journal of Modern Italian Studies 20, no. 4 (2015): 586–88. http://dx.doi.org/10.1080/1354571x.2015.1066167.

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Gangemi, Giuseppe. "IL PARADIGMA “ NEOPLATONICO ” NELLE SCIENZE POLITICHE E SOCIALI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 16, no. 1 (1986): 117–39. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200015732.

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Abstract:
IntroduzioneSi intende per assioma un principio indimostrabile posto come fondamento o come premessa del discorso matematico. Secondo l'accezione formalista oggi prevalente un assioma è accettato per convenzione e la produzione di nuovi assiomi va considerata libera. Prima del prevalere di questo punto di vista, per assioma si intendeva, secondo l'accezione razionalista, un principio intuitivo ed autoevidente e, secondo l'accezione empirista in genere e di J.S. Mill in particolare, una generalizzazione dall'esperienza.
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Coutrot, Laurence. "La valutazione nelle scienze sociali: avete detto «quantificare»?" Quaderni di Sociologia, no. 49 (April 1, 2009): 183–204. http://dx.doi.org/10.4000/qds.819.

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Fisichella, Domenico. "ALLE ORIGINI DELLA SCIENZA POLITICA ITALIANA: GAETANO MOSCA EPISTEMOLOGO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 21, no. 3 (1991): 447–70. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020001786x.

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Abstract:
IntroduzioneLa riflessione epistemologica di Gaetano Mosca prende le mosse dall'osservazione che la scienza politica, come studio dei fenomeni politici con il metodo scientifico, è nel suo tempo ancora in fase di significativa arretratezza, per non dire nell'infanzia. Basta guardare allo sviluppo delle scienze naturali per rendersene conto. Già dalle pagine iniziali della Teorica dei governi e governo parlamentare, pubblicato in prima edizione nel 1884, il rilievo è esplicito e ricorrente: “i risultati ci dicono che, fino al giorno d'oggi, il metodo sperimentale ha fatto assai migliori prove nelle scienze fisiche che nelle sociali” (Mosca 1982, 197). D'altra parte, “che una scienza sociale non sia ancora nata”, talché ne deriva appunto “l'inferiorità di sviluppo scientifico che hanno le scienze sociali in rapporto alle naturali”, è tema ritornante anche negli Elementi di scienza politica, usciti in prima edizione nel 1896. “La scienza politica”, nota infatti il nostro autore, “non crediamo che neanche ora sia entrata interamente nel vero periodo scientifico” (ivi, 202, 199, 555).
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Di Viggiano, Pasquale Luigi. "ETICA, ROBOTICA E LAVORO: PROFILI D’INFORMATICA GIURIDICA." Revista Opinião Jurídica (Fortaleza) 16, no. 22 (2018): 247. http://dx.doi.org/10.12662/2447-6641oj.v16i22.p247-266.2018.

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Abstract:
Questo articolo trae spunto dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2017 recante raccomandazioni alla Commissione concernenti norme di diritto civile sulla robotica L’avvento dell’Industria 4.0 ha incentivato ed esaltato l’uso di macchine intelligenti e dotate di gradi di autonomia sempre più crescenti. La ricerca sulla robotica, che oggi ha raggiunto livelli molto differenziati di applicazione, si appresta a diventare oggetto di interesse diffuso non solo nei processi produttivi, ma anche per i sistemi sociali funzionalmente differenziati. In particolare, il diritto si trova ad essere interessato dall’innovazione tecnologica più avanzata e dall’applicazione dell’Intelligenza Artificiale in quanto i robot, nelle scelte dell’Unione europea, sono destinatari di attribuzione di sempre maggiori responsabilità e di diritti. Questo solleva problemi, sia di carattere etico e sia di carattere giuridico, finora sconosciuti al diritto e sottovalutati dalla politica e dall’etica. Osservare dal punto di vista dell’Informatica giuridica questo fenomeno emergente consente di descrivere i modi attraverso i quali i sistemi sociali evolvono a seguito dell’irruzione delle nuove tecnologie nel sistema del diritto.
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Licciardello, Orazio. "Diversità e integrazione: tra pregiudizi e Identita’." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 1, no. 1 (2016): 377. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2016.n1.v1.243.

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Abstract:
La convivenza tra persone e gruppi sociali appartenenti a culture molto diverse costituisce uno dei problemi di maggior complessità delle società del nostro tempo. Tale complessità è diventata ancora più evidente in relazione al crescente flusso di immigrati che vedono nell'Europa la possibilità di sfuggire alla guerra ed anche alla fame che attanaglia i loro paesi d'origine. Si tratta di realizzare condizioni di civile convivenza e di reciprocità coniugando culture e Identità sociali, mediante processi di integrazione, talora difficili ma tuttavia indispensabili, sfuggendo alle facili e stereotipiche semplificazioni ideologiche e utilizzando, invece, gli strumenti d'analisi ed intervento che le scienze psicologiche e sociali possono fornire.
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Krzynówek, Jerzy. "Sprawozdanie z kongresu romanistycznego: ‘Ubi tu Gaius’. Modelli familiari. Pratiche sociali e diritti delle persone nell’età del prinacipato. Convegno internazinale di diritto romano Copanello Lido (Catanzaro) 4-7 giugno 2008." Zeszyty Prawnicze 9, no. 1 (2017): 365. http://dx.doi.org/10.21697/zp.2009.9.1.17.

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Abstract:
Sprawozdanie z kongresu romanistycznego: ‘Ubi tu Gaius’. Modelli familiari. Pratiche sociali e diritti delle persone nell’età del prinacipato. Convegno internazinale di diritto romano Copanello Lido (Catanzaro) 4-7 giugno 2008
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Pintore, Anna. ""A rule-governed gunman writ large?" Il posto della coercizione in The Concept of Law." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (December 2011): 7–26. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-002001.

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Abstract:
Oggi molti teorici del diritto ritengono che Herbert Hart, con la sua critica a Austin e a Kelsen, abbia dimostrato in modo conclusivo che la coercizione non č un elemento essenziale del diritto e che perciň non presenta alcun interesse per il filosofo del diritto. Contro l'opinione corrente, Pintore ritiene che la coercizione vada tuttora considerata un tema basilare della filosofia del diritto, almeno per il positivismo giuridico. L'autrice mostra inoltre che inla coercizione gioca un ruolo cruciale in tre ŕmbiti: (i) l'analisi delle regole e degli obblighi sociali, morali e giuridici; (ii) la teoria dei sistemi giuridici come unione di norme primarie e secondarie; (iii) l'idea del contenuto minimo del diritto naturale.
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Longo, Mariano. "Un insolito connubio. Sull'uso delle narrazioni letterarie nelle scienze sociali." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 153 (March 2019): 56–75. http://dx.doi.org/10.3280/sl2019-153004.

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Merger, Michele, and Mariuccia Salvati. "Per una storia comparata del municipalismo e delle scienze sociali." Le Mouvement social, no. 169 (October 1994): 157. http://dx.doi.org/10.2307/3779446.

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Carrosio, Giovanni. "Energia e scienze sociali: stato dell’arte e prospettive di ricerca." Quaderni di Sociologia, no. 66 (December 1, 2014): 107–16. http://dx.doi.org/10.4000/qds.325.

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Panico, Guido. "Disperato blues. Raccontare Napoli, tra cronaca, letteratura e scienze sociali." HISTORIA MAGISTRA, no. 4 (November 2010): 132–40. http://dx.doi.org/10.3280/hm2010-004014.

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De Nardis, Paolo. "Le professioni del sociale tra crisi e mutamento. Appunti per un'analisi." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 4 (January 2013): 5–29. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-004001.

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Abstract:
Argomento del contributo sono l'evoluzione e l'articolazione delle professioni sociali. Negli anni '80 sono state introdotte in ambito amministrativo professionalitŕ legate alla sfera sociale per adempiere e aggiornare i nuovi compiti del welfare che una societŕ matura sollecitava. Questo fatto ha posto in modo nuovo il rapporto tra sociologia delle professioni e le scienze sociali empiriche. Vengono quindi esaminate le attuali condizioni di lavoro delle professioni sociali. Queste sono caratterizzate da un alto grado di flessibilitŕ e precarietŕ, soprattutto perché si sono imbattute nelle riforme del mercato del lavoro, particolarmente penalizzanti sia per le donne (le professioni sociali sono fortemente femminilizzate), sia per i giovani, altro segmento dell'offerta di lavoro che, volendo acquisire con una specifica formazione una professionalitŕ nel sociale, ha poi difficoltŕ a collocarsi opportunamente sul mercato del lavoro. Un ulteriore aspetto indagato č quello delle professioni sociali in connessione con l'associazionismo e il volontariato e gli sviluppi che questo puň avere sempre nell'ambito dell' implementazione delle politiche pubbliche.
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Carriero, Veronica. "Privacy, riservatezza, reputazione e onore: valutazioni economiche e tecniche giuridiche di tutela." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 1 (October 2011): 15–32. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-001002.

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Abstract:
Privacy č, nel lessico giuridico, sintesi verbale riassuntiva di alcuni diritti fondamentali e inviolabili della persona come la riservatezza e l'identitŕ personale. Č correlata ad altri diritti della personalitŕ come l'onore e la reputazione. Diverse e, talora, opposte accezioni del diritto alla privacy sono state nel corso del tempo fornite dalla letteratura gius - economica. S. Warren e L.D. Brandeis per primi enfatizzano il rigth to let be alone quale paradigma protettivo dei valori di autonomia e dignitŕ dell'individuo. Per contro, R. Posner osserva che l'occultamento delle informazioni anche di carattere personale genera costi transattivi e costi sociali di rilievo, potendo condurre a risultati economicamente inefficienti. Il problema del bilanciamento degli interessi č oggi estensibile alla disciplina dell'impresa quando chiama in gioco la sua reputazione sul mercato, le sue crescenti responsabilitŕ anche sociali, il diritto alla privacy da parte dell'impresa e nei confronti dell'impresa.
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Curti, Sabina. "Editoriale. Il dibattito sul carcere tra scienze sociali e opinione pubblica." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 2 (January 2019): 7–11. http://dx.doi.org/10.3280/siss2018-002001.

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Gemelli, Giuliana. "Riforme istituzionali, sviluppo economico e scienze sociali : un confronto Francia-Italia." Mélanges de l’École française de Rome. Italie et Méditerranée 115, no. 2 (2003): 429–41. http://dx.doi.org/10.3406/mefr.2003.10048.

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Barbera, Filippo. "L’immaginazione sociologica rivisitata: le euristiche per la scoperta nelle scienze sociali." Quaderni di Sociologia, no. 41 (August 1, 2006): 165–74. http://dx.doi.org/10.4000/qds.1038.

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Galantino, Maria Grazia. "Scienze sociali e forze armate: una rassegna di alcuni contributi recenti." Quaderni di Sociologia, no. 29 (August 1, 2002): 162–68. http://dx.doi.org/10.4000/qds.1293.

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Butera, Federico. "Le organizzazioni del XXI secolo e il bisogno di scienze sociali." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 1 (September 2010): 101–27. http://dx.doi.org/10.3280/so2010-001004.

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Ferzetti, Francesco. "Linee evolutive delle scienze amministrative. Diritto amministrativo e scienza dell'amministrazione." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 4 (January 2014): 49–68. http://dx.doi.org/10.3280/sa2013-004002.

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Marrone, Gaetana. "Ugo Betti: Il giudice giudicato." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, no. 2 (2019): 443–54. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819831679.

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Abstract:
Nella tesi di laurea intitolata Il diritto e la rivoluzione, difesa alla vigilia dello scoppio della Grande Guerra, Ugo Betti già si orientava verso istanze sociali rielaborate secondo una dialettica tra il diritto dello Stato rappresentato dal giudice e lo spazio cosmico della giustizia come responsabilità metafisica. I personaggi del teatro bettiano operano secondo un principio di casualità che si lega al senso di un’ingiustizia del vivere. In particolare, la mia analisi si sofferma su drammi giudiziari classici, quali Frana allo Scalo Nord (1932) e Corruzione al Palazzo di Giustizia (1944).
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Arcidiacono, Caterina, and Salvatore Di Martino. "Psicologia della liberazione e psicologia critica di comunitŕ come conquista di felicita, libertŕ ed equitŕ." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (July 2012): 67–80. http://dx.doi.org/10.3280/psc2012-001005.

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Abstract:
Il testo parte dai temi della psicologia della liberazione, individuandone la continuitŕ degli scopi e della metodologia nella psicologia critica di comunitŕ. Tale percorso apre la stra- da a una critica di quei modelli psicologici che centrano l'attenzione unicamente sul singolo, trascurando aspetti sociali, politici, culturali che con quest'ultimo sono interrelati. Da tale critica nasce una nuova declinazione del tema del benessere e della felicitŕ che si apre al confronto con le nuove scienze economiche, e relazionali conducendo alla costruzione di nuovi indicatori sociali di benessere attenti ai temi della partecipazione, e della giustizia sociale. Nello specifico vengono esplorati i temi della equitŕ e della libertŕ in relazione alla felicitŕ evidenziandone i reciproci rapporti.
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Ricchiardi, Paola, Emanuela M. Torre, Lara Colombo, Marilena Dellavalle, Chiara Ghislieri, and Paola Torrioni. "Educatori, assistenti sociali, psicologi e insegnanti: uno strumento per l'autovalutazione delle rappresentazioni professionali degli studenti." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (April 2021): 49–64. http://dx.doi.org/10.3280/erpoa1-2021oa11510.

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Abstract:
Le professioni in ambito socio-psico-educativo presentano in Italia percorsi di studio distinti, in ragione della necessità di formare professionisti con un profilo di competenze differenziato. Tuttavia le professioni definite "di cura", educative o "del sociale", vengono spesso considerate simili dagli studentiche si stanno orientando verso le stesse, in virtù di un presunto denominatore comune, connesso soprattutto al valore professionale trasversale dell'essere di aiuto agli altri e ai destinatari delle "azioni educative o di cura" (es. bambini, soggetti fragili). Non è infrequente riscontrare misconcezioni erappresentazioni errate non solo in fase di orientamento, ma anche negli studenti che sono già arrivati oltre la metà del proprio percorso di studi, con il rischio di generare abbandono, transizione tra più corsi o insoddisfazione professionale a medio e lungo termine. Risulta dunque importante accompagnare in maniera adeguata gli studenti a scegliere l'ambito professionale più rispondente alle proprie propensioni e attitudini, attraverso l'impiego di specifici strumenti di autovalutazione. A tal fine è stata predisposta una scala di autovalutazione per le professioni socio-psico-pedagogiche. Lo strumento è stato somministrato agli studenti del secondo/terzo anno dei percorsi di studio implicati (Scienze dell'educazione, Scienze e tecniche psicologiche, Servizio sociale e Scienze della formazione primaria), per individuare le misconcezioni che permangono più frequentemente, sulla base delle quali sono stati costruiti percorsi orientativi per le secondarie.
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Patti, Manoela. "Camorra e "Mafie di mezzo" in alcuni recenti contributi delle scienze sociali." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 287 (September 2018): 195–205. http://dx.doi.org/10.3280/ic2018-287009.

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41

Ferrari, Vincenzo. "William M. Evan, studioso e militante per la pace." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2010): 201–6. http://dx.doi.org/10.3280/sd2010-001010.

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Abstract:
Evan - Sociologia del diritto - Strutturalismo - Pacifismo - Sistema giuridico. Questa breve nota ricorda William M. Evan, morto il 25.12.2009. Studioso di teoria dell'organizzazione di ispirazione strutturalista e instancabile militante per la pace nel mondo anche con le sue opere, Evan ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo della sociologia del diritto post-bellica. Fu co-fondatore del Research Committee on Sociology of Law, ISA, curatore di importanti lavori collettivi e autore di numerosi saggi e di riflessioni confluite in una coerente visione del sistema giuridico e delle sue relazioni "aperte" con gli altri sistemi di relazioni sociali.
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Lanzalaco, Luca. "SCIENZA POLITICA E RELAZIONI INDUSTRIALI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 20, no. 1 (1990): 147–73. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200008972.

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Abstract:
Introduzione«Nello studio delle relazioni industriali nessuna disciplina, tra le scienze sociali, ha avuto un ruolo meno rilevante della scienza politica»: questa affermazione fatta da Peter Gourevitch, Peter Lange e Andrew Martin in un saggio purtroppo poco conosciuto (Gourevitch, Lange, Martin 1981, 401) induce, da un lato, a domandarsi se effettivamente la latitanza di questa disciplina sia stata grave e, dall'altro, a tentare di colmare parzialmente questa lacuna.
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Panebianco, Angelo. "COMPARAZIONE E SPIEGAZIONE IN SCIENZA POLITICA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 20, no. 3 (1990): 505–27. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200009606.

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Abstract:
IntroduzioneOltre alle domande su «come» e «perché» comparare, una domanda che vale la pena di porsi in tema di comparazione è: «perché si compara così poco nella scienza politica contemporanea?». A differenza delle domande sul come e sul perché, che sono di carattere metodologico, essa riguarda una questione di fatto. Tuttavia, come nel caso delle altre due, è impossibile rispondere a questa domanda senza mettere in conto le divisioni di fondo che attraversano la comunità internazionale degli scienziati politici (come tutte le altre comunità di scienziati sociali) e che riguardano natura e scopi delle scienze sociali. Come cercherò di dimostrare, partire da questa domanda su un problema di fatto può aiutare anche a meglio definire le questioni del come e, soprattutto, del perché.
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Giuliani, Marco. "SUL CONCETTO DI «IMPRENDITORE DI POLICY»." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 28, no. 2 (1998): 357–78. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200026022.

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Abstract:
IntroduzioneLa diffusione di alcuni concetti nelle scienze sociali segue a volte percorsi imperscrutabili. Anche quando la sua origine non si perde in tempi lontani al punto da rendere necessaria una complessa ricostruzione etimologica, o quando il suo impiego non appare così strettamente improntato ad un contesto linguistico specifico, ripercorrere passo dopo passo la propagazione di un dato termine e il suo lento permeare il discorso scientifico può costituire un interessante percorso di ricerca.
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Laino, Giovanni. "La povertŕ morde dentro. Copioni e mobilitŕ sociale a Napoli." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 100 (August 2011): 30–59. http://dx.doi.org/10.3280/asur2011-100003.

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Abstract:
La povertŕ urbana č riprodotta da assenza di opportunitŕ, lavoro, reddito, servizi. Le scienze sociali rivelano ancora forti limiti nell'interpretarne le traiettorie e nel pensare politiche di riduzione e contrasto. Occorre rinnovare l'immaginario dei ricercatori, deie deiper arrivare a cogliere meglio il gioco dei fattori ambientali e familiari senza escludere quelli genetici che favoriscono la cronicizzazione della povertŕ e l'esclusione sociale, anche riferendosi a concetti giŕ elaborati dagli studiosi di varie discipline.
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Bilancia, Francesco, and Sandra Regina Martini. "Il referendum del Regno Unito sulla Brexit ed il suo impatto sul mercosul nella prospettiva dei diritti sociali." Revista Brasileira de Direitos Fundamentais & Justiça 11, no. 37 (2017): 35–63. http://dx.doi.org/10.30899/dfj.v11i37.123.

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Abstract:
Prendendo le mosse dalle tematizzazioni polemiche professate durante la campagna referendaria svoltasi nel Regno Unito per il voto del giugno 2016 sulla Brexit, il saggio apre una riflessione critica sulle trasformazioni da tempo in atto, nel diritto dell’UE e nella giurisprudenza della Corte di giustizia così come in alcuni ordinamenti degli Stati membri, in relazione ai diritti alle prestazioni sociali dei cittadini europei residenti in Paesi membri diversi dal proprio ed al possibile impatto di tale fenomeno su altri sistemi integrati di mercato come il Mercosul. Il quadro che ne emerge induce a più approfondite riflessioni sulle cause della crisi di legittimazione attuale dei sistemi di integrazione politica ed economica, come il processo di integrazione europea, il cui cedimento è gravemente accelerato dalla messa in discussione dei diritti sociali in danno di una più forte nozione di cittadinanza europea; e come in altre realtà istituzionali e sociali, in particolare nel Mercosul.
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Zampino, Ludovica. "Dall'autopoiesi all'autocostituzionalizzazione dei frammenti. la via teubneriana alla tutela dei diritti fondamentali "settoriali" al tempo della globalizzazione." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (July 2012): 89–104. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-002005.

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Abstract:
Gli ultimi sviluppi nella teoria dei sistemi secondo Gunther Teubner affrontano le contraddizioni aperte dal costituzionalismo contemporaneo, tematizzando le criticitŕ del tradizionale rapporto tra costituzione ed autonomie sociali. Il focus della riflessione teubneriana si incentra sul concetto di costituzione sociale, che fissa i principi basilari di diritto e, al contempo, organizza i modi della produzione giuridica in ogni settore funzionale (politica, economia, religione... ). Il diritto attuale, in mancanza di un'istanza terza, si presenta frammentato in una miriade di ordinamenti parziali che riflettono la differenziazione della societŕ. I processi di autocostituzionalizzazione che riguardano i diritti settoriali mirano a garantire la pluralitŕ e a tutelare l'autonomia giuridica, per scongiurare tentazioni riduzionistiche totalitarie.
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Baldini, V. "Infermieristica, Complessità e Filosofa." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 24, no. 3 (2018): 22–27. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2012.1154.

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Abstract:
L'Assistenza infermieristica è oggi una scienza con propria identità epistemologica, lontano della condizioni di ancillarità a cui è stata relegata in certi momenti storici. L'articolo esplora le connessioni tra filosofia, antropologia e assistenza infermieristica alla ricerca delle origini e del profondo legame tra bisogni dell'umano, conoscenze ed esiti dell'assistenza infermieristica. Saranno menzionate la teoria della complessità, i legami sociali del gesto di cura, i diversi paradigmi che sono stati correlati alle pratiche clinico-assitenziali secondo Kuhn. Come la filosofia può aiutare il professionista a connettere se stesso con gli altri, così l'antropologia può guidare alla comprensione delle abitudini sociali e dei legami che condizionano comportamenti, scelte e sviluppi nella vita umana e nelle quotidiane pratiche assistenziali. Questo è il primo di una serie di 4 articoli che esporranno le specifiche aree delle scienze citate. (nursing)
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Pezzillo Iacono, Mario. "La Narrazione nelle Scienze Sociali: valore e attualità del contributo di Barbara Czarniawska." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (January 2019): 220–25. http://dx.doi.org/10.3280/so2018-002010.

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Morettini, Lucio, Emanuela Reale, and Antonio Zinilli. "Carriere e mobilità dei ricercatori nelle scienze sociali e umane: un percorso differente?" WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (February 2020): 123–38. http://dx.doi.org/10.3280/we2019-001011.

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