Academic literature on the topic 'Scuola italiana di Londra'

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Journal articles on the topic "Scuola italiana di Londra"

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Di Castro, Giovanna. "La literacy matematica nella scuola italiana." Sinappsi 11, no. 1 (2021): 68–83. http://dx.doi.org/10.53223/sinappsi_2021-01-5.

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Abstract:
L’articolo analizza le differenze di genere nella literacy matematica nella fase iniziale del ciclo di istruzione secondario. Attraverso un approccio multidisciplinare e l’analisi di dati ottenuti dall’indagine OECD-PISA, si dimostra come lo svantaggio delle studentesse sia correlato significativamente a dimensioni non cognitive come la fiducia, le aspettative e gli stereotipi assorbiti in ambito familiare e scolastico. Le evidenze suggeriscono l’opportunità di ridurre gli ostacoli all’investimento in discipline STEM, per aumentare le prospettive occupazionali e di inclusione delle donne. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- This paper analyzes gender gap in mathematical literacy in the early stage of secondary education. Using a multidisciplinary approach and data drawn from OECD-PISA surveys, we show that the disadvantage of female students is related to non-cognitive dimensions such as confidence, expectations and stereotypes absorbed in the family and school environment. The evidence suggests the opportunity to reduce obstacles faced by female in investing in STEM disciplines, in order to increase their employment and labor market inclusion perspectives
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Alcini, Laura. "PAOLO ANTONIO ROLLI PRIMO TRADUTTORE DI MILTON UN POETA, EDITORE, POLEMISTA E MAESTRO D'ITALIANO NELL'INGHILTERRA DEL SETTECENTO." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 39, no. 2 (September 2005): 398–420. http://dx.doi.org/10.1177/001458580503900205.

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Abstract:
Il saggio intende ricostruire la vicenda biografica e letteraria di Paolo Antonio Rolli, intellettuale eclettico nella Londra del secolo diciottesimo, a cui spetta il merito, scarsamente riconosciuto, di precursore e fautore degli scambi letterari tra Italia e Gran Bretagna. Per almeno trenta anni Rolli fu infatti uno dei più autorevoli rappresentanti della lingua e della cultura italiana a Londra, diventandone principale ambasciatore. Oltre al Rolli poeta arcade, librettista ed editore-filologo esiste anche un Rolli docente di lingua italiana la cui vocazione maieutica si esprime nell'intento, assolutamente moderno, di rendere più vicini il mondo letterario inglese e quello italiano. Egli si colloca d'altronde nella scia di quella corrente culturale che, già dal secolo XVII, aveva visto la lingua italiana diventare fulcro della formazione culturale anglosassone. Tendenza che in John Milton aveva trovato il suo più illustre rappresentante. L'attività di traduttore, dai classici e dai moderni, costituisce senza dubbio la parte fondamentale della produzione di Paolo Rolli, particolarmente intensa durante la permanenza inglese. Il più importante lavoro traduttivo rimane la versione italiana del Paradise Lost di J. Milton che impegnò il poeta per circa quindici anni. L'opera, pionieristica per l'epoca, rappresenta una pietra miliare della critica italiana in rapporto alla letteratura inglese.
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Pintus, Andrea. "I figli degli altri: la selezione che parte dalla classe." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 3 (November 2010): 35–46. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2010-003004.

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Abstract:
Il tema immigrazione č stato a lungo trattato in Italia come qualcosa destinato ad esaurirsi nel tempo, nei confronti del quale adottare misure transitorie. Nonostante tale atteggiamento, il fenomeno si caratterizza sempre piů per la sua natura strutturale ed il crescente numero di giovani di origine straniera che nascono in Italia e che sono presenti nelle scuole italiane ne sono una conferma. La scuola rappresenta da sempre una delle principali agenzie socializzanti e quindi di inclusione e selezione sociale. Dalle indagini disponibili emerge come nella scuola italiana si realizza una forte differenziazione tra italiani e stranieri, in termini sia di rendimento, sia di scelte di indirizzo e continuitŕ negli studi: nel complesso gli studenti con cittadinanza non italiana, anche se nati in Italia, hanno un rendimento peggiore e si indirizzano verso percorsi scolastici piů brevi e maggiormente orientati al lavoro. Alla luce di questo quadro, ci si interroga se la scuola italiana possa rappresentare un veicolo per l'integrazione e la mobilitŕ sociale o rappresenti uno dei luoghi della riproduzione delle diseguaglianze sociali.
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Reis, Rafael Vidal dos. "A interculturalidade entre a literatura italiana do Duecento e a literatura árabe-siciliana do Emirado da Sicília." Revista Italiano UERJ 12, no. 1 (September 5, 2021): 19. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.62147.

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Abstract:
RESUMO: Neste artigo, busca-se apresentar e confirmar as seis marcas da literatura e da cultura árabe, do período do Emirado da Sicília para o nascimento da literatura italiana no Duecento, período que remete a Scuola Siciliana. Os objetivos são comprovar a inserção das seis marcas utilizadas por Ibn Hamdis, mas que a partir do processo de interculturalidade e transferência cultural, e a adoção dos seus conceitos foi possível comprovar as contribuições/heranças árabes para o nascimento da Literatura Italiana, além de refutar a hipótese de que a poesia lírica amorosa ter sido originada da Literatura Provençal, assim como, colocar a Literatura Árabe Clássica no mesmo pé de igualdade das Literaturas Clássicas: Grega e Latina para a fundação da Literatura Italiana no mapa literário.Palavras-Chave: Poesia Lírica. Poesia Sarcástica. Scuola Siciliana. Duecento. Interculturalidade. ABSTRACT: In questo articolo cerca di presentare e confermare le sei marche della Letteratura e Cultura Araba nel periodo dell’Emirato di Sicilia per il nascimento della Letteratura Italiana nel Duecento, periodo che fa riferimento alla Scuola Siciliana. Gli obbiettivi sono verificare le inserzioni delle sei marche usati per Ibn Hamdis, ma che attraverso del processo d’interculturalità e di trasferimento culturale ed adozione dei suoi concetti fu possibile dimostrare i contributi arabi per il nascimento della Letteratura Italiana, oltre di rifiutare l’ipotesi di che la poesia lirica amorosa fu originata della Letteratura Provenzale, così come a mettere la Letteratura Classica Araba nella stessa egualità delle Letterature Classiche: Greca e Latina per la fondazione della Letteratura Italiana nel cammino letterario.Parole-Chiave: Poesia Lirica. Poesia Sarcastica. Scuola Siciliana. Duecento. Interculturalità. ABSTRACT: In this article, we will intend to present and confirm the six signatures of Arab literature and culture, from the Sicily emirate to the birth of the Italian Literature during the Duecento, the age of Scuola Siciliana. Our main goal is to prove the insertion of the six signatures used by Ibn Hamdis. Through the process of interculturality and cultural transfer as well as the adoption of his concepts, it was possible to inform the Arab contributions and heritages tot the birth of Italian literature; on the other side, we want to refute the hypothesis that the lyric poetry had its origin in the Provençal poetry. Furthermore, we intend to match the Classical Arab literature with Greek and Latin literatures regarding of the foundation of Italian literature in the studies of literature.Keywords: Lyric poetry. Satirical poetry. Scuola Siciliana. Duecento. interculturality.
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Grillo, Valeria, and Maria Pia Gagliardi. "Verso una dimensione inclusiva degli alunni diversamente abili nella scuola: presentazione di un percorso formativo orientato al modello Skills for Life." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (December 2012): 93–114. http://dx.doi.org/10.3280/pds2012-003006.

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Abstract:
La presente esperienza si riferisce a un intervento formativo effettuato nel quadro del Piano Formativo Ministeriale "I CARE" previsto per gli anni 2007/2008-2008/2009, mirato all'"inclusione degli alunni diversamente abili, e finalizzato a realizzare un'effettiva dimensione inclusiva della scuola italiana". L'intervento nasce sulla base della richiesta di consulenza avanzata da alcuni docenti, che avevano gia collaborato con la Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute (SSPS) dell'Universita Sapienza di Roma in un progetto, commissionato dal MIUR e mirato all'adattamento italiano del modello formativo Skills for Life (SfL). Hanno partecipato al percorso di formazione circa 60 insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo grado. La metodologia, in linea con il modello adottato, insiste sullo sviluppo delle competenze psicosociali, sul coinvolgimento sistemico di tutte le componenti della scuola, sull'importanza dell'andamento processuale e ricorsivo delle varie iniziative che le componenti stesse intendono promuovere. Nello specifico gli autori mirano alle seguenti finalita: documentare il percorso, evidenziando fasi e passaggi peculiari del processo formativo attivato; comprovare l'efficacia e l'adattabilita del modello SfL alla complessita e mutevolezza del contesto educativo scolastico chiamato, in questo caso, a realizzare una dimensione inclusiva degli alunni diversamente abili; verificare, attraverso la sperimentazione, il valore propedeutico del modello nelle numerose e differenti iniziative di promozione della salute nella scuola italiana. La positivita di questa esperienza e testimoniata non solo dal significativo consenso degli insegnanti, ma anche dal riconoscimento formale (premio "GOLD") da parte della Regione Toscana.
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Eramo, Stefano, and Stefano Belli. "Molto tardi ma troppo presto… il prof. Angelo Chiavaro e la laurea in odontoiatria italiana." Acta medico-historica Adriatica 15, no. 2 (2017): 291–302. http://dx.doi.org/10.31952/amha.15.2.7.

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Abstract:
La nascita della Laurea in Odontoiatria in Italia è stata molto contrastata e solo nel 1980 ha visto la sua effettiva realizzazione. Molto ”istruttiva” al riguardo è la vicenda relativa all’istituzione nel 1924, periodo della presa di potere da parte del Fascismo, di una “Scuola Nazionale di Odontoiatria” presso l’Università di Roma, revocata appena dieci mesi dopo. Il maggiore sostenitore e propugnatore della Scuola, il prof. Angelo Chiavaro, venne dopo qualche anno “punito” con il trasferimento d’ufficio dall’Università di Roma a quella di Genova. Presentiamo alcune brevi note relative alla biografia di questo coraggioso precursore e alla vicenda di cui fu protagonista.Ključne riječi
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Vitale, Marco. "Francesco Camia: Roma e le Poleis. L’intervento di Roma nelle controversie territoriali tra le comunità greche di Grecia e d’Asia Minore nel secondo secolo a. C.: le testimonianze epigrafiche." Gnomon 83, no. 8 (2011): 703–8. http://dx.doi.org/10.17104/0017-1417_2011_8_703.

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Abstract:
Francesco Camia: Roma e le Poleis. L’intervento di Roma nelle controversie territoriali tra le comunità greche di Grecia e d’Asia Minore nel secondo secolo a. C.: le testimonianze epigrafiche. Atene: Scuola Archeologica Italiana di Atene 2009. 260 S. 12 Abb. (Tripodes. 10.)
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Mainardi, Michele, and Lara Zgraggen. "Minori in Internet e comportamenti a rischio." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 2 (June 2010): 25–41. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-002003.

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Abstract:
L'indagine "Minori in Internet e comportamenti a rischio" raccoglie e analizza le risposte di 750 allievi della scuola dell'obbligo di 35 classi di 11 diverse sedi scolastiche di scuola elementare e media della Svizzera italiana, di etŕ compresa tra 8 e 16 anni, in merito ai loro comportamenti nel web, all'uso della rete Internet e, piů in generale, sull'uso del personal computer. I risultati attestano: (1) un uso capillarmente diffuso e quotidiano del PC e di Internet per tutta la fascia d'etŕ indagata, (2) una percezione relativa o parziale di rischi e reati e (3) forme di reazione e di valutazione molto personali, sovente poco ponderate e ingenue, rispetto alle situazioni che si verificano in rete.
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Mariuzzo, Andrea. "Dewey e la politica scolastica italiana: le proposte di riforma di Scuola e città (1950-1960)." Espacio, Tiempo y Educación 3, no. 2 (July 18, 2016): 225. http://dx.doi.org/10.14516/ete.2016.003.002.010.

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Abstract:
The paper analyses the role of Ernesto Codignola’s «Florence School of Pedagogy» in the renewal of Italian democratic and secular education after World War II, particularly its commitment to the diffusion of John Dewey’s educational thinking across Italy, previously dominated by the influence of traditional neo-idealism. Through a systematic analysis of the journal Scuola e Città, the group’s mouthpiece, the paper highlights the importance of Dewey’s ideas in the elaboration of educational policy proposals and potential legislative measures for school reform. It analyses the extent to which the «Deweyan laboratory» in Florence contributed to the emergence and foundation of the positions held by one of its exponents, Ernesto Codignola’s son Tristano – the Italian Socialist Party’s Education minister, in the parliamentary debate of the Sixties. The paper focuses on three main themes: (i) assessment of the government’s primary school curricula, drawn up in the mid-fifties, characterized by an overhaul of the existing educational practices, which Scuola e città authors considered to be insufficient and contradictory; (ii) universal access to a junior secondary education along the lines of the comprehensive school model to guide the active stimulation of students’ abilities and interests; and (iii) school administration reform in response to the persistence of pre-war centralism and the authoritarian character of traditional Italian pedagogy.
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Miletti, Marco Nicola. "Le facce d’un diamante. Appunti per una storia dell’immediatezza nella procedura penale italiana." Revista Brasileira de Direito Processual Penal 7, no. 2 (August 29, 2021): 827. http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v7i2.596.

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Abstract:
Il saggio ripercorre alcune tappe dell’evoluzione del principio di immediatezza nella procedura penale italiana, entro l’arco cronologico compreso tra la fine del secolo XVIII e il codice Finocchiaro-Aprile del 1913. Dopo una breve rassegna delle diverse definizioni del lemma e un cenno diacronico alla demarcazione dal concetto di oralità, la ricerca muove dagli spunti offerti da ‘pionieri’ quali Francesco Mario Pagano e Niccola Nicolini; esamina la letteratura europea (francese e, soprattutto, tedesca) che permeò la riflessione dei giuristi italiani; quindi si addentra nella stagione post-unitaria. Quest’ultima fu connotata dal contrasto tra un codice di rito (1865) ancora prettamente inquisitorio e una dottrina tutt’altro che compatta: se i primi commentari e, ancor piú, la scuola carrariana classificavano l’immediatezza tra i canoni inderogabili della giustizia liberale, la scuola positiva vi scorgeva un indebito cedimento alle interferenze popolari ed emotive nel dibattimento. La lunga elaborazione del codice Finocchiaro-Aprile non solo stimolò un serrato confronto dottrinale ma partecipò a quel movimento per l’oralità grazie al quale Chiovenda confidava di modernizzare il rito civile e penale.
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Dissertations / Theses on the topic "Scuola italiana di Londra"

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Bassi, Filippo. "Le virtù elettriche del lucido pennello. Sulla traduzione italiana del Treatise of electricity di Tiberio Cavallo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/7240/.

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Abstract:
Questa tesi ha per argomento l'analisi linguistica della traduzione italiana del Treatise of electricity di Tiberio Cavallo (1777) ad opera di Ferdinando Fossi – Trattato completo d'elettricità – (1779). Con questo studio, che prende in esame un particolare episodio letterario, si è inteso esaminare un momento della storia del lessico scientifico italiano al fine di individuarne le peculiarità e sottolinearne le differenze rispetto ai corrispettivi di altre lingue, con speciale attenzione alla lingua inglese. I capitoli introduttivi riportano notizie biografiche e sulla formazione di T. Cavallo e F. Fossi. Nel terzo capitolo viene delineato un quadro della formazione e costituzione del lessico elettrologico italiano, seguendone l'evoluzione nel cinquantennio '40/'90 del XVIII secolo. Una parte della tesi è poi dedicata al fenomeno culturale rappresentato dalle scienze elettriche in cui si inscrive la traduzione del Treatise. Sono qui riportate notizie relative alla fortuna mondana dell'elettricità, per le quali si è attinto a carteggi, documenti d'archivio, testi antichi e studi moderni. L'analisi linguistica vera e propria si è basata sul confronto tra il testo originale di Tiberio Cavallo e la traduzione di Ferdinando Fossi. Partendo dal Treatise abbiamo isolato particolari gruppi di parole: 1) voci corrispondenti a termini propri dei fenomeni elettrici; 2) verbi; 3) strumenti scientifici. Per ognuna della voci abbiamo controllato la ricorsività; poi abbiamo cercato i traducenti corrispondenti, suddividendoli in “corrispondenze assolute” – il traducente è corrispettivo del termine originale –, “corrispondenze mancate” – variazioni nella traduzione di termini ripetuti costantemente –, “tendenza omologatrice” – traduzione univoca di termini semanticamente simili –. Un capitolo sulla lettura critica della traduzione spiega come da parte del Fossi si sia rilevata una sostanziale e sistematica assenza di sensibilità per la precisione terminologica che caratterizza il testo di Cavallo; ove si dimostra che il testo inglese insiste sulla ripetizione dei termini – già stabilizzati e facenti parte di un corpus omogeneo e condiviso –, mentre il testo italiano predilige il ricorso alla "variatio", ricercando una migliore resa stilistica d'insieme piuttosto che la precisione scientifica. Il momento storico-linguistico preso in esame attraverso il particolare caso della traduzione del Treatise vede la lingua italiana sprovvista di una lessico elettrico univoco e condiviso. Complici di questa mancata corrispondenza alle esigenze del linguaggio scientifico moderno sono certamente pregiudizi di ordine retorico, che esaltano l'importanza dello stile e alimentano il disprezzo per i tecnicismi, ma anche e soprattutto la diffusione di traduzioni eterogenee, che danno atto ad una moltiplicazione semantica dei termini realmente in grado di ritardare la formazione di un corpus lessicale condiviso dalla comunità scientifica italiana.
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Bergius, Christer. "Libro e Moschetto : Indagine sociolinguistica su un testo di scuola elementare durante il Fascismo." Thesis, Högskolan Dalarna, Italienska, 2007. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:du-3017.

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Favaloro, Frine Beba. "La didactique de la culture chinoise dans le cadre de construction disciplinaire de l’enseignement de Lingua e cultura cinese." Thesis, Paris, INALCO, 2020. http://www.theses.fr/2020INAL0003.

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Abstract:
Notre thèse s’inscrit dans le domaine de la didactique des langues étrangères et a pour objet la construction de la discipline scolaire de Lingua e cultura cinese et le développement de la didactique de la culture chinoise dans l’enseignement secondaire du deuxième cycle italien. S’appuyant sur les notions de construction disciplinaire et de transposition didactique, elle se développe avec l’observation du parcours analogue de disciplinarisation de l’enseignement de la langue et de la culture chinoises en France. L’objectif de l’enquête est d’exposer la constitution particulière de la discipline scolaire italienne par rapport aux autres langues et au contexte français, en montrant l’écart entre le processus de transposition didactique des objets à enseigner-enseignables relatifs à la langue, largement développés, et ceux concernant la culture, pour lesquels les objets à enseigner ont été identifiés mais où la réflexion sur la méthode pour les rendre enseignables est encore à un stade initial. La représentation de distance culturelle associée à la culture chinoise renforce ce processus, rendant plus complexe l’intégration des composantes de la didactique. Cette intégration concerne notamment les thèmes culturels, proposés de manière compartimentée, et la didactique de la langue et de la culture, encore insuffisamment mises en communication. Enfin, tout cela montre que l’intégration des champs de référence et de réflexion de la discipline dans son ensemble est encore en cours d’élaboration
Our thesis places itself in the domain of foreign language teaching. Its object is the construction of the scholastic discipline of Lingua e cultura cinese and the development of the teaching of Chinese culture in Italian upper secondary school. Based on the concepts of discipline construction and didactic transposition, the thesis develops from the observation of disciplinarisation process of Chinese language and culture teaching completed in France. The goal of the research is twofold. First, we want to show how the Italian discipline took unique shape compared to other languages and to the French context, and secondly, to show how there is a divide between the process of didactic transposition of objects to teach-teachable related to Chinese language and the corresponding one related to Chinese culture. While the former is widely developed, the objects to be taught have been identified for the latter but a reflection on how to make them teachable is still at an early stage. This process is influenced by the representation of cultural distance associated with Chinese culture, which makes the integration of the teaching components more complex. Specifically, this integration concerns cultural themes, proposed in a compartmentalized way, and the teaching of language and culture, which are not yet sufficiently connected. Finally, this shows how the integration of reference components and conceptual issues of the discipline as a whole are yet being defined
La nostra tesi si iscrive nel dominio della didattica delle lingue straniere e ha per oggetto la costruzione della disciplina scolastica di Lingua e cultura cinese e lo sviluppo della didattica della cultura nella scuola secondaria di secondo grado italiana. Basandosi sulle nozioni di costruzione disciplinare e trasposizione didattica, essa si sviluppa a partire dall’osservazione del percorso di disciplinarizzazione dell’insegnamento della lingua e della cultura cinese compiuto in Francia. Obiettivo dell’indagine è mostrare come la disciplina scolastica italiana si sia costituita secondo una forma peculiare rispetto alle altre lingue e al contesto francese, e mostrare come esista un divario tra il processo di trasposizione didattica degli oggetti da insegnare-insegnabili relativi alla lingua, ampiamente sviluppati, e quelli relativi alla cultura, rispetto a cui sono stati individuati gli oggetti da insegnare ma la riflessione su come renderli insegnabili è ancora agli inizi. Influisce su questo processo la rappresentazione di distanza culturale associata alla cultura cinese, che rende più complesso integrare le componenti della didattica. Nello specifico, tale integrazione riguarda i temi culturali, che sono proposti in modo compartimentalizzato, e la didattica della lingua e della cultura, che non sono sufficientemente poste in comunicazione. Tutto questo, infine, mostra come l’integrazione dei campi di riferimento e di riflessione della disciplina nel suo complesso sia ancora in corso di definizione
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Books on the topic "Scuola italiana di Londra"

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Finelli, Michele. Il prezioso elemento: Giuseppe Mazzini e gli emigrati italiani nell'esperienza della Scuola italiana di Londra. Verucchio: P.G. Pazzini, 1999.

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Fiumara, Francesco. Mazzini tra le brume di Londra: Unione operai italiani, apostolato popolare, scuola elementare gratuita. Reggio Calabria: La Procellaria, 1987.

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3

Per la scuola di tutti: Breve storia della scuola italiana. Roma: Ediesse, 2014.

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Consiglio di classe: Gli scrittori raccontano la scuola italiana. Roma: Ediesse, 2009.

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5

Galante, Lucio. La collezione D'Errico: I dipinti di scuola italiana e straniera. [Italy]: M. Congedo, 2000.

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6

Cavalli, Alessandro. Gli Insegnanti nella scuola che cambia: Seconda indagine IARD sulle condizioni di vita e di lavoro nella scuola italiana. Bologna: Il mulino, 2000.

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7

Pietroforte, Stefania. La scuola di Milano: Le origini della neoscolastica italiana (1909-1923). [Bologna]: Il mulino, 2005.

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8

Pietroforte, Stefania. La scuola di Milano: Le origini della neoscolastica italiana (1909-1923). [Bologna]: Il mulino, 2005.

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La similitudine perfetta: La prosa di Manzoni nella scuola italiana dell'Ottocento. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2011.

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10

Convegno Il canone letterario nella scuola dell'Ottocento, antologie e manuali di letteratura italiana (2004 Pavia, Italy). Il canone letterario nella scuola dell'Ottocento: Antologie e manuali di letteratura italiana. Bologna: CLUEB, 2009.

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Book chapters on the topic "Scuola italiana di Londra"

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Spaliviero, Camilla. "La letteratura della migrazione nei manuali di letteratura italiana per la scuola secondaria di secondo grado." In Diaspore. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-396-0/015.

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Abstract:
This article aims at advocating for the inclusion in the Italian school literary canon of migration literature, the application of the hermeneutic method and the use of methodologies such as peer education and cooperative learning. To do so, it presents the results of a content analysis conducted on three textbooks of Italian literature used in five secondary schools, which show that only the hermeneutic method is partially applied while the other aspects are not at all addressed.
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Trampus, Antonio. "Dal 1847 al 1868: la fondazione della Scuola di commercio e la politica internazionale austriaca e italiana nell’Adriatico." In I rapporti internazionali nei 150 anni di storia di Ca’ Foscari. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-265-9/003.

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"III. Interpretazioni ed ipotesi. 2. La Scuola poetica siciliana ed il Nord." In Il frammento inedito »Resplendiente stella de albur« di Giacomino Pugliese e la poesia italiana delle origini, 166–82. Max Niemeyer Verlag, 2000. http://dx.doi.org/10.1515/9783110928235.166.

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"III. Interpretazioni ed ipotesi. 3. Giacomino Pugliese e le origini della Scuola poetica siciliana." In Il frammento inedito »Resplendiente stella de albur« di Giacomino Pugliese e la poesia italiana delle origini, 182–244. Max Niemeyer Verlag, 2000. http://dx.doi.org/10.1515/9783110928235.182.

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