Academic literature on the topic 'Scuola speciale'

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Journal articles on the topic "Scuola speciale"

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Lascioli, Angelo, and Ivan Traina. "Didattica speciale e sviluppo delle competenze lavorative e di vita indipendente." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2022): 144–60. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14535.

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Abstract:
Nell'articolo si evidenzia l'importanza di promuovere a partire dalla scuolaazioni didattiche mirate, competenze lavorative e di vita indipendente per gli studenti e le studentesse con disabilità.  Il tema assume particolare valore nell'ambito della scuola secondaria di II grado, dove è d'obbligo per gli insegnanti la progettazione di esperienze in alternanza scuola-lavoro (PCTO), a cui va dedicata una specifica sezione del PEI. Si tratta di una vera e propria sfida educativa, che consiste nel trovare connessioni concrete e dotate di senso tra azioni didattiche e Progetto di Vita. Il riferimento all'ICF, come previsto dal nuovo PEI (D. Lgs. 66/2017), rappresenta per gli insegnanti un'opportunità nella progettazione dei PCTO rivolti agli studenti e alle studentesse con disabilità. In particolare, per la scelta degli obiettivi educativi e per il monitoraggio dell'esperienza formativa. L'articolo riporta un'esperienza condotta dall'Università di Verona, che ha sviluppato una piattaforma online che supporta la progettazione del PEI su base ICF e offre una serie di strumenti per l'analisi delle competenze e del potenziale lavorativo degli studenti e delle studentesse con disabilità. Si fa inoltre riferimento al progetto dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Vicenza, che nell'a.s. 2021/2022 ha dato vita al "Tavolo di Lavoro Interistituzionale per l'Orientamento e lo sviluppo di Percorsi per lo Sviluppo delle Competenze Traversali e l'Orientamento (PCTO)", finalizzato allo sviluppo di un protocollo condiviso tra scuole e servizi a supporto dell'integrazione lavorativa e della promozione delle competenze lavorative degli studenti e delle studentesse con disabilità nella scuola.
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Dozio, Edo. "Evoluzione della politica scolastica sull’insuccesso e il disadattamento: il caso del Canton Ticino." Swiss Journal of Educational Research 23, no. 2 (September 1, 2001): 243–64. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.23.2.4605.

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Abstract:
L’articolo descrive l’evoluzione della politica scolastica sull’insuccesso e il disadattamento scolastico nel Canton Ticino durante gli ultimi 50 anni. In questo lasso di tempo vi è stata una importante evoluzione demografica e una profonda trasformazione economica. Il sistema scolastico adottato è stato di tipo integrativo e ciò ha profondamente influenzato soprattutto l’organizzazione della scuola secondaria inferiore. Dapprima la democratizzazione degli studi ha modificato il rapporto della società ticinese con la scuola; in seguito la revisione dell’insegnamento speciale e la creazione del Servizio di sostegno pedagogico hanno introdotto una nuova visione delle differenze nell’apprendimento e dell’insuccesso scolastico. Negli ultimi 30 anni, i Servizi creati si sono assestati e le concezioni e le pratiche attorno al disadattamento hanno subito ulteriori evoluzioni, ma all’orizzonte già si stanno profilando nuove esigenze di cambiamento.
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Barbara Letteri and Giuseppe Filippo Dettori. "Inclusione e leadership: il ruolo del dirigente scolastico nella promozione della valorizzazione delle differenze." IUL Research 3, no. 5 (June 17, 2022): 87–102. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i5.202.

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Abstract:
Il contributo presenta i risultati emersi da una ricerca che ha coinvolto 24 dirigenti scolastici, che hanno partecipato a dei focus group sul loro ruolo nel favorire l’inclusione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali. I focus group hanno focalizzato l’attenzione sulla responsabilità del capo d’istituto nella promozione del benessere a scuola di tutti gli studenti, specie di coloro che presentano maggiori difficoltà. Dall’indagine emerge la grande importanza del dirigente nel promuovere l’inclusione. La ricerca evidenzia, inoltre, la necessità di una maggiore formazione di tutto il personale scolastico (compresi i dirigenti) sulla pedagogia e didattica speciale, per avere strumenti più incisivi da realizzare per un clima più attento alla valorizzazione delle differenze.
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Petti, Livia, and Filippo Bruni. "Grande aula universitaria on-line e feedback: un connubio possibile?" EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 221–34. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12386.

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Abstract:
Nel contesto italiano la formazione degli insegnanti di sostegno, ormai da anni, è attuata attraverso un apposito Corso di Specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità e, nelle sedi universitarie in cui è stato attivato, ha spesso coinvolto numeri consistenti di studenti. Il V Ciclo del percorso per la prima volta, per ovvie ragioni legate all'emergenza sanitaria, si è svolto per la maggior parte on-line. In questo contributo, attraverso l'analisi dell'insegnamento "Didattica speciale: approccio metacognitivo e cooperativo" (30 ore-4 CFU) che è stato tenuto presso l'Università degli Studi del Molise dalla stessa docente sia nel percorso dedicato alla scuola dell'infanzia e primaria, sia in quello per la scuola secondaria di primo e secondo grado si è cercato di vedere come modalità didattiche di active learning basate sul feedback - con il fine di indagare opinioni e porre domande in itinere durante la lezione universitaria, anche nella "grande aula" - abbiano permesso il coinvolgimento, la comprensione e l'apprendimento dei corsisti rendendo più efficace, al tempo stesso, l'azione didattica dell'insegnante.
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Testa, Maria Vittoria, Nadia Boido, Patrizia Montone, Simona Arrŕ, and Elena Bonardi. "Io sono unico e speciale: l'educazione alla sessualitŕ come prevenzione dell'abuso. Un'esperienza nel territorio di Alba e Bra." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 2 (June 2010): 97–107. http://dx.doi.org/10.3280/mal2010-002008.

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Abstract:
Il progetto nasce come intervento di promozione della salute emotiva-sessuale dei bambini. Si propone di trasferire competenze preventive alle figure di riferimento dei bambini della scuola dell'infanzia e primaria attraverso l'attivazione di laboratori finalizzati a favorire una maggiore consapevolezza del proprio corpo e a promuovere la sicurezza personale. Il metodo interattivo ha facilitato il dialogo tra i diversi attori coinvolti, la consapevolezza sul tema e l'attivazione di fattori protettivi nel contesto di vita del bambino. Il progetto si č realizzato in quattro anni e i risultati dell'indagine effettuata si riferiscono al secondo anno di attuazione. La prospettiva č che gli insegnanti giŕ formati diventino a loro volta conduttori di gruppi di altri insegnanti, favorendo l'inserimento del progetto nelle attivitŕ curricolari per promuovere una cultura piů attenta alle necessitŕ dei bambini.
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Favretto, Ilaria, Marco Meriggi, David Laven, Giulia Albanese, and John Foot. "Round Table. The ‘British School’ and Italian Historiography." Modern Italy 22, no. 4 (September 20, 2017): 471–83. http://dx.doi.org/10.1017/mit.2017.46.

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Abstract:
Italian summaryI contributi sopra intendono riflettere sulla cosiddetta ‘scuola britannica’ di storici e ricercatori specializzati nello studio dell’Italia moderna e contemporanea. Facendo seguito ad una tavola rotonda tenutasi durante il Convegno ASMI 2016, abbiamo chiesto a coloro che vi hanno partecipato di pubblicare i propri interventi nella forma di brevi saggi. In essi viene discussa l’influenza della storiografia britannica sullo studio della storia italiana dal diciannovesimo secolo fino al Fascismo e il ventesimo secolo. Gli autori dei saggi riflettono pure sul ruolo e l’uso della storia in Italia, la strumentalizzazione di dibattitti storiografici che ha a lungo contraddistinto la politica italiana, editoria e strategie di divulgazione del sapere storico. Tutto ciò con un occhio di riguardo alla vita e alla produzione scientifica di Christopher Duggan a cui è dedicato questo numero speciale della rivista.
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Cecalupo, Marta, and Daniela Di Donato. "Life Skills as a resource to start inclusion processes at school: a study on TFA participants." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no. 1 (February 4, 2023): 141–50. http://dx.doi.org/10.36253/form-13625.

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Abstract:
Twenty-first century teachers are faced with challenges and rapid societal changes that inevitably require skills that facilitate the development of resilience and coping factors. These factors become fundamental above all for specialized teachers, who today are indispensable figures for integrating and supporting not only the individual student with difficulties, but the entire class group. In this regard, the contribution presents some results of a research carried out on 139 enrolled in the Active Formative Training (AFT) course on Information and Communication Technologies (ICT) for special teaching, to identify the skills and limitations perceived during their professional career. From the results of the interviews, it emerges that the participants in the training, mostly teachers, consider some aspects related to teaching practices and the working context as indispensable to develop processes of inclusion at school, which in turn are associated with perceived emotional, social, and cognitive competencies. Le Life Skills come risorsa per avviare processi di inclusione a scuola: uno studio sui partecipanti al TFA. Gli insegnanti del XXI secolo si trovano di fronte a sfide e a rapidi cambiamenti sociali, che richiedono inevitabilmente delle competenze che facilitino lo sviluppo di fattori di resilienza e di coping. Tali fattori diventano fondamentali soprattutto per gli insegnanti specializzati, che ad oggi sono delle figure indispensabili per integrare e sostenere non soltanto il singolo alunno con difficoltà, ma l’intero gruppo classe. A tale proposito il contributo presenta alcuni risultati di una ricerca svolta su 139 iscritti al corso Tirocinio Formativo Attivo (TFA) sulle Tecnologie Informatiche e di Comunicazione (TIC) per la didattica speciale, per identificare le competenze e i limiti percepiti durante il proprio percorso professionale. Dai risultati delle interviste emerge come i partecipanti alla formazione, per lo più insegnanti, considerino alcuni aspetti legati alle pratiche didattiche e al contesto lavorativo come indispensabili per sviluppare processi di inclusione a scuola, che a loro volta sono associati alle competenze emotive, sociali e cognitive percepite.
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Čok, Lucija. "Lingue e culture nel dibattito sulle identità europee." Linguistica 50, no. 1 (December 29, 2010): 137–42. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.50.1.137-142.

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Abstract:
Nelle politiche linguistiche e culturali delle strategie comunitarie, il discorso sulle identità del singolo (identità nazionale, culturale, linguistica, regionale...) presenta un potenziale punto d'intesa. Nel complesso delle attività che le politiche comunitarie propongono, risulta che una speciale attenzione è riservata alla tutela di alcune di esse (per esempio quella nazionale e linguistica). Si attivano quindi, simultaneamente, mezzi e conoscenze per instaurare la condivisione di un'unica cittadinanza e di una comune economia per creare una crescita culturale in un'entità organica. L'Europa è caratterizzata da culture e tradizioni simili e da una storia che accomuna tutte le nazioni che ne fanno parte. Il passato delle nazioni è contrassegnato dalla ricchezza dei valori paneuropei: valori politici, sociali, culturali, umani. La memoria, soprattutto la memoria storica, è fatta di un materiale essenziale atto a costruire e composto di elementi specifici insostituibili. Vi si trovano valori da salvaguardare e da distribuire. Uno dei vantaggi del continente Europa è il fatto di avere un passato, anche se, a tratti, conflittuale a causa delle specificità delle singole nazioni. La componente regionale e quella locale costituiscono un prezioso scrigno culturale paneuropeo le cui ricchezze emergono nel dialogo interculturale. Ci sono luoghi e tempi per cercare la creatività artistica, la curiosità scientifica, la forza intellettuale del singolo e dei gruppi che potranno far emergere nuove idee, proposte, progetti e strategie per arrivare al bene comune. La scuola è uno dei luoghi intesi come laboratori culturali. Il processo d'innovazione in atto all'interno del sistema scolastico supporta senz'altro la scuola nell'adempimento della sua funzione di operatore educativo comunitario e, allo stesso tempo, di tutore dei beni culturali e delle identità regionali.
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Żelazny, Jan W. "Św. Jan Chryzostom w nauczaniu Jana Pawła II." Vox Patrum 50 (June 15, 2007): 229–39. http://dx.doi.org/10.31743/vp.6681.

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Abstract:
La letteratura patristica fu presente nell'interesse di Papa Wojtyła non soltanto come appoggio nell'insegnamento, ma sopratutto come modo alternativo per la dogmatica - scuola non speculativa ma storica. Questa dimensione e molto importante per Lui. Si deve dire, in verita, che Giovanni Paolo II nei suoi documenti raramente usava gli scritti di S. Giovanni Crisostomo. Ma queste citazioni sono molto significative. Grandę Antiocheno e da Lui preferito quale testimone di carita cristiana, solidarieta ed e anche uno dei primi Padri della Chiesa che ha valorizzato molto il matrimonio nei confronti della vita consacrata. II famoso vescovo di Costantinopoli era per Lui un catecheta speciale che con la vita ha testimoniato l’impegno sociale della Chiesa. Ma la figura di S. Giovanni Crisostomo e sempre nel quadro eon gli altri grandi padri della Chiesa, testimoni di tradizione greca e siriaca del IV secolo nella Chiesa. Insieme con loro era presente nei momenti in cui il Papa voleva far vedere la continuita dell'insegnamento della Chiesa su questi argomenti. II modo di appoggiarsi sugli scritti di Grande Antiocheno e simile alla presenza degli altri padri nell'insegnamento di Giovanni Paolo II.
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Lavinia Rizzo, Amalia, and Maristella Croppo. "La prova di accesso per le scuole secondarie ad indirizzo musicale (SMIM): una proposta inclusiva." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 211–21. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12951.

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Abstract:
Le difficoltà di inclusione tipiche della scuola secondaria di I grado sono note da tempo e, secondo le più recenti indagini, non accennano a diminuire. Al fine di favorire il successo formativo di tutti gli allievi è quindi indispensabile individuare modalità sostenibili per ridefinire l'impostazione del curricolo in senso inclusivo, con l'individuazione di linee di impiego più efficace delle risorse già a disposizione del sistema scolastico. Tra queste risorse, la presenza della musica come disciplina curricolare e il suo potenziamento con l'insegnamento dello strumento musicale nelle scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale rappresentano una grande opportunità che non può essere trascurata. In questa prospettiva, il contributo presenta alcuni risultati di una ricerca che ha coinvolto le scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale del territorio nazionale al fine di individuare linee guida utili a migliorare il livello di inclusione dell'insegnamento dello strumento musicale. In particolare, si presentano i risultati relativi all'elaborazione di una prova di accesso a carattere inclusivo che consenta di far emergere l'attitudine musicale degli allievi con bisogni educativi speciali.
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Dissertations / Theses on the topic "Scuola speciale"

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Ferrari, Luca <1980&gt. "Per una implementazione sostenibile delle nuove tecnologie a scuola." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7437/4/tesi_dottorato_28_marzo_2016_b.pdf.

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Abstract:
This dissertation aims to explore, from a pedagogical point of view and according to a “qualitative approach”, the issue of sustainable implementation of new technologies at school. Take in account the exploratory researches undertaken in Italy (Emilia Romagna) and in the State of El Salvador (Central America), this work intends to stimulate the political and cultural debate around the issue of sustainability of ICT. It represents a first contribution to support schools in cooperating each other, in order to systematically manage the processes that make “possible” the sustainable implementation of ICT in the school.
La presente dissertazione si propone di esplorare, da un punto di vista pedagogico e secondo un approccio qualitativo, il tema della implementazione sostenibile delle nuove tecnologie digitali in ambito scolastico. A partire dai risultati delle indagini esplorative condotte nella Regione Emilia Romagna (Italia) e nello Stato de El Salvador (America Centrale), le considerazioni raccolte e organizzate in questo lavoro vorrebbero rappresentare un primo contributo d’indirizzo politico e pedagogico per sostenere sia le scuole in aree e/o in situazioni di svantaggio, sia le scuole considerate di “eccellenza” nel cooperare tra loro e nel governare adeguatamente i processi che rendono “possibile” la implementazione sostenibile e sistemica delle TIC nella scuola.
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Ferrari, Luca <1980&gt. "Per una implementazione sostenibile delle nuove tecnologie a scuola." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7437/.

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Abstract:
This dissertation aims to explore, from a pedagogical point of view and according to a “qualitative approach”, the issue of sustainable implementation of new technologies at school. Take in account the exploratory researches undertaken in Italy (Emilia Romagna) and in the State of El Salvador (Central America), this work intends to stimulate the political and cultural debate around the issue of sustainability of ICT. It represents a first contribution to support schools in cooperating each other, in order to systematically manage the processes that make “possible” the sustainable implementation of ICT in the school.
La presente dissertazione si propone di esplorare, da un punto di vista pedagogico e secondo un approccio qualitativo, il tema della implementazione sostenibile delle nuove tecnologie digitali in ambito scolastico. A partire dai risultati delle indagini esplorative condotte nella Regione Emilia Romagna (Italia) e nello Stato de El Salvador (America Centrale), le considerazioni raccolte e organizzate in questo lavoro vorrebbero rappresentare un primo contributo d’indirizzo politico e pedagogico per sostenere sia le scuole in aree e/o in situazioni di svantaggio, sia le scuole considerate di “eccellenza” nel cooperare tra loro e nel governare adeguatamente i processi che rendono “possibile” la implementazione sostenibile e sistemica delle TIC nella scuola.
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Russo, Veronica <1986&gt. "L'alternanza scuola-lavoro al museo: una ricerca empirico-descrittiva in Emilia-Romagna." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amsdottorato.unibo.it/9283/1/Tesi%20di%20dottorato%20Russo%20Veronica.pdf.

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Abstract:
La tesi si propone di approfondire il tema dell’Alternanza scuola-lavoro (ASL) al museo, un ambito di interesse che ha ricevuto un’importante attenzione a seguito della promulgazione della L.107/2015. La legge ha, infatti, stabilito l’obbligatorietà per tutti gli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado di svolgere dei percorsi di ASL in contesti di lavoro differenti, con un esplicito riferimento a quello museale. Il contesto di riferimento scelto per la ricerca è l’Emilia-Romagna, una scelta fatta tenendo conto dell’impegno che la regione ha portato avanti, già dalla fine degli anni Novanta, in direzione di valorizzazione di percorsi integrati scuola-formazione professionale. La ricerca è partita dall’analisi della letteratura di riferimento sul rapporto istruzione-mondo del lavoro in ambito nazionale e internazionale e ha previsto due successive fasi: la prima con una esplorazione qualitativa del fenomeno su un campione ristretto di testimoni privilegiati, appartenenti all’ambito istituzionale, scolastico e museale mediante interviste; la seconda con un’esplorazione quantitativa del fenomeno tramite survey su un campione più ampio mediante la sommistrazione di questionari rivolti agli studenti e ai referenti e tutor ASL delle scuole e dei musei. Nello specifico l’analisi ha coinvolto 430 studenti di 28 scuole della regione che hanno partecipato a 495 percorsi di alternanza scuola-lavoro realizzati nel corso del triennio e a partire dall’anno scolastico 2015-2016. Inoltre hanno preso parte alla ricerca 56 referenti e tutor ASL di 45 scuole e 86 referenti e tutor ASL provenienti da 83 musei.
The purpose of this dissertation is to develop the subject of School-Work Alternance (SWA) in museum which has drawn relevant attention after the promulgation of the law L. 107/2015. This law has established a mandatory work experience for all the students attending the upper secondary schools with specific reference to jobs in museums. The framework of this research is Emilia-Romagna, a choice driven by the effort this region – already from the end of the Nineties – has put into promoting school-job integrated paths. The research started from the reference literature on the relationship between education and workplace, both in a national and international context, and was structured in two phases: the first one is a qualitative analysis of the phenomenon, based on semi-structured interviews with a restricted number of privileged witnesses, belonging to an institutional, educational or museum’s framework; the second phase consists of a quantitative analysis of the phenomenon by the use of a survey on a much wider sample, with semi-structured questionnaires targeting students as well as SWA referents and tutors, both from schools and from museums. Specifically, the survey has involved 430 students of 28 schools of the region, all of which – as a whole – were involved in 495 SWA experiences starting from the school year 2015-2016. In addition, the research involved also 56 SWA referents and tutors from 45 different schools as well as 86 SWA referents and tutors from 83 different museums.
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Soares, dos Santos Jacia Maria <1979&gt. "Il malessere docente nella scuola contemporanea : uno studio tra Brasile e Italia." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/10260.

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Abstract:
Questa ricerca, di natura qualitativa, ha come focus lo studio del malessere docente nella scuola contemporanea, un tema antico, ma che oggi assume caratteristiche diverse rispetto al passato. La ricercatrice ha unito le proprie conoscenze del contesto brasiliano, dove ha lavorato sia come insegnante, sia nel campo della gestione delle politiche pubbliche per l’Educazione, e quelle recentemente acquisite in Italia, per studiare il tema in ambito scolastico nei due Paesi sopraindicati. L’obiettivo è stato quello di indagare i fattori che portano gli insegnanti italiani e brasiliani a sperimentare il malessere nei due differenti contesti, cercando di comprendere il problema dal punto di vista di chi lo vive, ovvero, gli insegnanti stessi. L’ipotesi sostiene che il malessere docente, più che frutto dalle cattive condizioni di lavoro, come ad esempio la bassa rimunerazione o l’eccesso di compiti, sia risultato dell’insicurezza del docente nel far fronte alle nuove esigenze della scuola. Il malessere si rivelerebbe, pertanto, come conseguenza della paura del fallimento espressa dai docenti. Paura di essere considerati inadeguati di fronte alle nuove richieste della scuola, in un momento in cui non è più sufficiente possedere le conoscenze da trasmettere, in quanto oggi ai docenti viene richiesto di svillupare negli alunni i processi cognitivi, mentali, relazionali, emotivi, ecc. Negli ultimi vent’anni, gli studi sul malessere docente si sono diffusi in molti Paesi ocidentali. Tuttavia, la maggior parte di essi è dedicata ai docenti della scuola media e superiore, considerati come più suscettibili al malessere e allo sviluppo di malattie correlate al lavoro, dovute ai problemi da affrontare, tra cui: indisciplina degli adolescenti e giovani, ritenuti molto più ribelli comparati ai bambini; difficoltà nello stabilire partnership, data la frammentazione delle discipline che contribuisce alla chiusura dei docenti nel proprio campo specifico; assenza di collaborazione delle famiglie che, gradualmente, tendono ad allontanarsi dalla vita scolastica dei figli, ecc. In questo studio, tuttavia, l’interesse principale ricade sulla scuola primaria, dove il problema, anche se presentando con minore intensità, influenza quotidianamente le prestazioni dei docenti. I partecipanti alla ricerca sono, pertanto, maestri delle scuole pubbliche brasiliane e italiane, che volontariamente hanno accettato di collaborare. Gli strumenti metodologici consistono nella realizzazione di interviste semi-strutturate, sottoposte a tecniche di analisi del contenuto. L’analisi dei dati ha dimostrato che la complessità dei compiti a cui devono rispondere i docenti, abbinati al basso ritorno, non solo in termini economici, ma anche in termini di fiducia, di collaborazione, di investimenti, fa sì che l’insegnamento, gradualmente, diventi insopportabile per alcuni giovani insegnanti, con alte aspettative lavorative. In questo senso, il gruppo di maestre brasiliane, essendo più giovane di quello italiano, ha dimostrato un livello di insoddisfazione e di malessere molto più elevato. Ad eccezione di questa particolarità, i due gruppi di insegnanti hanno lamentato problemi piuttosto simili, denunciando il malessere docente come una caratteristica comune della scuola moderna, diffusa nei più diversi Paesi, indipendentemente del livello di sviluppo e dei problemi ancora presentati dal sistema scolastico.
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Tagliati, Claudia <1976&gt. "La città educativa e le nuove tecnologie. L'integrazione scuola-territorio nella società della comunicazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1003/1/Tesi_Tagliati_Claudia.pdf.

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Tagliati, Claudia <1976&gt. "La città educativa e le nuove tecnologie. L'integrazione scuola-territorio nella società della comunicazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1003/.

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Coin, Francesca <1985&gt. "La didattica enattiva per una scuola dell’inclusione : uno studio nelle classi con alunni stranieri." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/8316.

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Abstract:
L’obiettivo del lavoro è studiare il cambiamento dei modelli didattici utilizzati nelle classi con alunni stranieri. La tesi sostiene che gli allievi non necessitano di una didattica speciale, ma di una mentalità che interpreta le differenze individuali come ricchezza. Al progetto hanno partecipato alunni e insegnanti di 5 istituti di scuola primaria di Venezia e Brescia. Mediante intervista semi-strutturata con le insegnanti, sono state raccolte informazioni su aspetti della vita in classe e considerazioni personali. Agli alunni sono state somministrate delle prove indaganti il livello attuale di cinque specifiche tipologie di pensiero. Dai dati raccolti emerge il riconoscimento delle difficoltà legate alla presenza di alunni con profili disomogenei e il tentativo spontaneo di adottare modelli più inclusivi, come la didattica enattiva. Inoltre, che chi adotta tale approccio, influenza positivamente i propri allievi, permettendo uno sviluppo più marcato delle diverse forme di pensiero.
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NOVELLA, FRANCESCA. "“Crescere con la musica” Migliorare le abilità di lettura a scuola: un laboratorio ritmico musicale." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3449421.

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Abstract:
La ricerca qui presentata approfondisce il rapporto tra musica e movimento corporeo e come, insieme, possano essere un elemento fondamentale per i processi di apprendimento. Numerosi sono gli studi che hanno evidenziato la relazione esistente tra competenze linguistiche e musicali; in particolare, è possibile potenziare le competenze legate alla letto-scrittura dei bambini con attività centrate sul ritmo, sull’integrazione di schemi canzoni-ritmo-corpo e sul coordinamento delle capacità motorie. A partire dalla letteratura didattica di riferimento e al “metodo attivo”, viene presentata l’attività di ricerca in merito all’approccio all’educazione musicale che ha dato forma al laboratorio “Crescere con la musica”: al centro dell’esperienza sono il corpo, il ritmo e il suono quali veicoli di apprendimento, con particolare riferimento alle abilità coinvolte nella lettura. Il bambino, attraverso il corpo e il movimento, diventa protagonista dell’esperienza musicale: il suono ne orienta il movimento e sviluppa le capacità ritmiche che vengono apprese grazie al corpo. Quest’ultimo è inteso come un vero e proprio strumento musicale in grado di produrre un’infinità di suoni e, al tempo stesso, un luogo in cui nascono e si depositano esperienze, linguaggi, emozioni e sentimenti che permettono alla persona di relazionarsi con gli altri. Dall’analisi delle evidenze empiriche e dalla lettura non si è inteso solamente rilevare i miglioramenti, effettivamente osservati, delle abilità ritmiche e funzionali alla lettura dei bambini, ma si è voluto andare a consolidare una tipologia di lavoro inserita in una prospettiva preventiva al fine sia di ridurre l’aumento di difficoltà di apprendimento dei bambini, sia di rendere più facile la scolarizzazione di tutti, rispondendo alle esigenze di una scuola che lavora per una buona integrazione e che è attenta sia ad andare incontro ai bisogni specifici, sia alla qualità educativa accompagnando, con la musica, la crescita dei suoi alunni.
This study reflects on the relationship between music and body movement, and on the ways they can act jointly in order to facilitate pupils' learning. Numerous studies have explored the relations among language and music competences; it is possible to strengthen children's reading and writing competences by involving them in activities centred on rhythm, on integrated song-rhythm-body patterns, and on coordinating motor skills. We offer a literature review focusing on “active methods”, and we present the results of studying music education through the workshop "Growing up with music", centred on the body experience, rhythm, and sound as learning vehicles, paying specific attention to reading abilities. By moving and by making use of his/her body the child plays a key role in experiencing music: the sound guides the movements, and it contributes to enhancing rhythm skills that are learned through the body movement and experience. The body becomes a music instrument, able to produce countless sounds and at the same time a place where experiences are born and stored, eliciting language as well as feelings and emotions that allow the child to connect with the other children. Based on the analysis of the empirical evidence and on the literature review, the core idea that emerges goes beyond detecting the actual improvements in children's rhythmic and functional reading skills, in order to contribute to strengthen such interventions within a preventive frame finalized to reducing children learning difficulties as well as making schooling more accessible to everybody, responding to the needs of a school that works for good integration and is attentive both to meeting specific needs and to educational quality by accompanying, the growth of its pupils with music.
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MARTINAZZOLI, CATERINA. "Bambini con disabilità provenienti da contesti migratori: aspetti culturali, educativi e didattici." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/1027.

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Abstract:
Nella società e nella scuola di oggi, multietniche ed in evoluzione, si trovano frequentemente alunni con disabilità provenienti da contesti migratori: l’attenzione scientifica a questo fenomeno in Italia è ancora ridotta. Il lavoro analizza gli aspetti educativi e didattici che coinvolgono questi bambini, caratterizzati da una doppia difficoltà di inclusione, attraverso la comprensione delle dinamiche migratorie e delle rappresentazioni e concezioni culturali di salute/malattia e disabilità. Partendo dallo studio delle questioni transculturali del trauma migratorio e della concezione di salute/malattia e disabilità nel mondo e in terra straniera, si è posta l’attenzione sulla questione dell’integrazione in Italia di alunni con disabilità e di alunni migranti, per affrontare il punto focale: lo status di bambino con disabilità proveniente da contesti migratori. Un’indagine esplorativa nelle scuole della provincia di Piacenza, con interviste agli insegnanti e analisi della documentazione scolastica, ha consentito la comprensione del fenomeno sul piano operativo. Dalla ricerca teorica e dai risultati dell’indagine, è emersa la necessità di una pedagogia e didattica speciale transculturale, che attui una lettura multidimensionale dei bisogni degli alunni con disabilità provenienti da contesti migratori: appare necessario considerare gli aspetti legati sia alla disabilità, sia alla diversa appartenenza culturale, attraverso un intervento globale ed integrato.
Pupils with disability coming from migratory backgrounds are frequently present in current, multi-ethnic and in constant changing society and school. Scientific attention to the phenomenon in Italy is still limited. The purpose of the work is to analyse educational and didactic aspects of this category of children, which are characterized by a double inclusion difficulty, through the understanding of migratory dynamics and cultural representations of health, illness and disability. Transcultural questions of migratory shock and different conceptions of health, illness and disability in the world and in foreign countries are addressed in this study with respect to the inclusion of pupils with disability and pupils coming from migratory backgrounds in Italy, for the purpose of focusing on “children with disability coming from migratory backgrounds”. An exploratory field research at schools in the province of Piacenza, with interviews to teachers and analysis of scholar documents, has allowed a practical understanding of the phenomenon. Theoretical and experimental research conducted support a trans-cultural special Education and Didactics approach, which considers children with disability coming from migratory background and their needs through a multidimensional view: both disability and different cultural belonging need to be addressed through a global and integrated action and method.
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Rampioni, Patrizia <1971&gt. "Il coordinatore pedagogico nella scuola dell'infanzia statale: modelli e prospettive di sviluppo. Presentazione di due casi studio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/9120/5/Tesi%20Coordinamento%20pedagogico%20nella%20scuola%20dell%27infanzia%20statale%20-%20Rampioni%202019.pdf.

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Abstract:
L’ambito di ricerca su cui ci si concentra il questo lavoro prende le mosse dall’istituzione del “Sistema Integrato 0-6 anni” previsto dalla legge 107/2015 ed intende focalizzarsi sulla figura del coordinatore pedagogico nella scuola dell’infanzia statale. In tal senso, scopo prioritario della ricerca è quello di analizzare l’esperienza del coordinamento pedagogico e la sua applicabilità nelle scuole dell’infanzia statali. In particolare, la ricerca intende esplorare nuovi possibili modelli di coordinamento pedagogico e la loro evoluzione alla luce della Legge 107/2015 e dei successivi decreti. La ricerca intende quindi rispondere alla seguente domanda: quali modelli organizzativi e funzionali per un coordinamento pedagogico alla luce delle esperienze in atto? Affrontando questi interrogativo, sulla base dei casi studio analizzati, è possibile trarre suggerimenti per l’implementazione del coordinamento pedagogico nelle scuola dell’infanzia statali su tutto il territorio nazionale nell’ottica di diffondere l’alto livello qualitativo dei servizi e delle scuola dell’infanzia per cui la figura del coordinamento pedagogico è stata nel tempo implementata dalle realtà regionali che l’hanno qualificata. La ricerca empirica procede tramite lo studio di caso, analizzando figure di coordinamento e di dirigenza presenti sul territorio della nostra Regione. La ricerca è stata condotta in particolare a Bologna e a Vignola dove sono presenti alcune rilevanti esperienze di coordinamento pedagogico all’interno delle scuole dell’infanzia statali che durano da alcuni anni. Il lavoro empirico, nel caso studio di Vignola consiste di interviste al dirigente scolastico e alla coordinatrice pedagogica individuata presso la Direzione Didattica di Vignola; nel caso di Bologna, in cui si è consolidata un’esperienza sperimentale di coordinamento pedagogico all’interno di tutti gli Istituti Comprensivi della città, il lavoro empirico è consistito di 1 intervista di gruppo alle 5 coordinatrici pedagogiche, 1 intervista alla coordinatrice di 2°livello delle coordinatrici pedagogiche del Comune di Bologna e 2 interviste alle Dirigenti scolastiche di alcuni IC.
The study focalise on the pedagogical coordination in the governamental pre-schools after the new law 107/2015 which reform the ecec system turning it from a split system in an integrated system 0-6. In particular the research intend to explore new possible organisational and functional models of pedagogical coordination at the light of the new law. The empiric research has used the case study methods analysing experiences of coordination in cities of Bologna and Vignola; a group research of coordinators and 2 in depth semi-structured interview to second level coordinator were conducted; also 3 school principal were interviewd. The collected data have been analysed using the spiral-like methodology of grounded theory.
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Books on the topic "Scuola speciale"

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Piergiorgio, Reggio, Righetti Elena, and Milan (Italy), eds. Un'estate speciale: Animazione e bisogni sociali nei centri estivi per la scuola primaria del Comune di Milano. Milano: FrancoAngeli, 2007.

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2

Piergiorgio, Reggio, Righetti Elena, and Milan (Italy), eds. Un'estate speciale: Animazione e bisogni sociali nei centri estivi per la scuola primaria del Comune di Milano. Milano: FrancoAngeli, 2007.

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Federighi, Paolo, and Vanna Boffo, eds. Primaria oggi. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-661-9.

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Abstract:
Complessità e futuro: queste sono le categorie-chiave che hanno guidato il percorso di riflessione del volume Primaria oggi. Complessità e futuro rilette nella scuola e per la scuola, in particolare nella Scuola Primaria, tra formazione iniziale degli insegnanti, formazione in itinere e progettualità. Se la prima parte sollecita, attraverso i saggi, visioni teoriche/linee guida didattico-pedagogiche alternative, la seconda parte del volume, invece, presenta un panorama ricco e denso di esperienze che narrano di una scuola che pulsa e si impegna, si aggiorna e si rinnova. I temi della Gestione della classe, del Tirocinio per la Formazione iniziale dei docenti, dei Bisogni educativi speciali, del Curricolo verticale, della Valutazione degli apprendimenti sono stati scelti come vettori strategici per ripensare, oggi, la scuola di domani.
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4

Bandini, Gianfranco, Paolo Bianchini, Francesca Borruso, Marta Brunelli, and Stefano Oliviero, eds. La Public History tra scuola, università e territorio. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-616-2.

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Abstract:
The volume collects ten essays, followed by thirty Best Practices sheets, which collectively provide an outline of the interconnections between Public History and schools. Through discussing and hypotheses of teaching and educational paths the essays collected here reflect on the implicit educational value of Public History. The book also opens towards systematic integration with the territory, its publics, and identity traditions, through its interactions with Public History, schools and the university, in relation to other educational institutions and in various local contexts, in particular, school museums. Special attention is devoted to digital experiences and their great contribution to the sharing of historical knowledge.
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5

A guide for teaching scuba to divers with special needs. Flagstaff, AZ: Best Pub. Co., 1998.

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6

Tavella, Paola. Gli ultimi della classe: Un anno con i ragazzi e i maestri in una scuola di strada a Napoli. Milano: Mondadori, 2000.

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7

Sebastiano, Scarcella, Barbiroli Giancarlo, Italy. Ministero della pubblica istruzione., Consiglio universitario nazionale, and Università di Bologna, eds. Le Scuole a fini speciali nell'ordinamento universitario e nel mondo del lavoro: Atti del convegno di studi, Bologna, 9-10 aprile 1987. Roma: Bulzoni, 1988.

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8

Vera, Schoen, and King Bill 1952-, eds. Oceanpoets present voices from the deep: The scuba diving experience in contemporary poetry. Newton Square, Pa: Harrowood Books, 1988.

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9

Adamson, Gil. Mulder, it's me: Gillian Anderson : an x-haustive x-posé of the woman who is special agent Dana Scully. Toronto: ECW Press, 1997.

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Adamson, Gil. Mulder, it's me: Gillian Anderson : an x-haustive x-posé of the woman who is special agent Dana Scully. Toronto: ECW Press, 1997.

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Martinelli, Chiara. "Progettare percorsi didattici di Storia della scuola per le scuole secondarie di II grado." In La Public History tra scuola, università e territorio, 51–57. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-616-2.07.

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Abstract:
The paper deals with how Public History and Public History of Education can be applied in secondary schools. Several advantages can be achieved through their presence: firstly, they enhance the role of workshops in studying history; secondly, they increase the motivation in Special Education Needs students. Three project works will be presented as they show how Public History of Education can stimulate interdisciplinarity.
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Colbert, Dom. "Special Activities." In MCQs in Travel Medicine. Oxford University Press, 2012. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780199664528.003.0014.

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Abstract:
Drowning is a hazard for the international traveller whether swimming, snorkeling, scuba diving, or boating. Alcohol always exacerbates the danger. Drowning in children is a particular problem. In one British study (1996–2003) 74% of drowning in children <14 years old occurred in swimming pools.
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